Fiera Letteraria - Anno VII - n.38 - 21 settembre 1952

LA FIERA LETTERAR ANNO VI• N.38 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE DOMENICA 21SETTEMBRE 1952 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINlSTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 • Telefoni n. 684.091 e 684.098. Pubblicità: Amm1nlsirazlone e LA PIERA LETI'ERARIA> • vla d'AracoeU, n. 3 - Roma - Tariffe: CommerclaJI Ure 60 - Edltorlall lire 40 al mUJ!metro * ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700. Semestre 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000. Abbonam~nto speciale Clnsegnant.l e studenti): rnta mensile L. 225 Copia arretrat.a. L. 100 - Specllttone tn c.c.p. lGruppo II> _ conto corrente pc,stale n. 1131426 Clii SEI 1 QUAL È IL1'UO DONO 1 _:)(,-: CHE COSAFANNO GLI SCRITTORISTRANIERI )f. UTILITA' DELL'ARTE perplessità diMauriac J AMEST. FARRELL PER LA GENTECOMUNE Lo stesso "esame di coscienza,, di questo scrittore é prova della qualità e direzione della sua vocazione diFERNANDO SALSANO E' COISl vero che c. U roman- ma ad uscire dalle secche de– zo, come ogni opera d'arte, dc- gli a.nLagonl$ml metodolORlcl ve bastare a se ste&Sa, deve che Imprigionano la gtovlnez– contencre la propria glU!ltill- za della no.stra generarJone e cazlone•• che sembra usunto che sac rl!!cano a passate au– dover ancora ripeterlo a qual- torlt.à. n dllit.to delle no.stre e– cuno. specie ad uno del più slgenie e delle nostre conqul– grnndt roma.nzteri oontempora- ste. Per-chè aJmeno J'esperlen– ncl. e proprio oggi che tutti, I za. dell'ultimo cinquantennio romanzieri e l critici e 1 letto. ol dà 11diritto di denunziare rl avvertono, dentro e fuori I tutto ll male che ha fatto al• campi minati delle t.eorizza:.lo- l'arte od alla crlttca quella che n!, quale sta. U rbchlo d'una pure è una verità essonzlale cost ovvia verità: un rbchlo relativa all'arte, la sua auto– pari a quello scontato dalla lo- nomi&-. Della quale ebbero co– glca spietata e sterile che con- aclenta, prima della scoperta dannò la biblioteca cii Alessan- ldeaJ!.st.lca, l poeti e gli artisti drla quale o ripetlZlone del di tutti I tempi Ue d!SUnz.lonl Corano o negazione di es.w. dl poesia, fUosofla, oratoria Non crediamo perciò di sono antiche quanto ti mon• scandalizzare uoppa. gente al- do), ma senza privare l'arte fermando che li poscritto ag• della. sua nativa sostanza u• glunto da Françols Mauriac m11.nae senza neppure sOB'tlare a.l :mo ultimo romanzo (vedi che si potesse vlvlseUonare lo La Fiera Lett. n. 31 del H spirito dell'uomo ln solitarie u. s.l non solo non cl ha sor- at.tlvlt.à prive d'un sangue co– prcsl, ma lo abbl.amo con&d~ mune e ciascuna costantemen· rato come tutt'altro chf; .sera. te in allarme contro le in– dito al lettore di ogg!, e giu- tluenze e le invasioni delle aJ.. stUlcat.o come un pollone e- tre. Cl •I co nsent;i.. qui. una stnmeo alla pianta. c!el ro- solA citazione, opport.c.na. non manzo, ma derivante dalle CO- tanto per l'au t.orità di Ch J ce munl e più profondt radici la !omtsce, quanto pe.r la con– dell'arte. Potremo anche non elsa precisione del:'espre.ulo-, entrare n el vivo dell'e,ame di ne: e La. separazione netta e cottfen.za , e semmai cl rlser- teorlea non ha .senso 11ella vi– viamo di !ate In ultimo qual- ta, che è sempre un&. sintesi. ::n~~~d:o;~~!~t~g;~ polohè il soaetto unioo di JAMES T. FARRELL Ho lnoontrato James T. Farrel 1n un albergo tra.n– qumo posto In una traverr.l\ di via Condotti a. due passi dal Corso e da Piazza di Spa• Rna. !"albergo dove scende &empre.•qUflndo viene a R-0- ma, Truman Capolt'. dove non è raro vedere Bacchelll e dove Saba. tra Il •49 e Il ·~ hl\ abitato per dh"ersl mesi. Un posto da lett.e.ratl in.som– ma. Ff\rrel ha Il gesto misu– rato. l'attenzione spontanea, I lineamenti scabri. è difficile vederlo sorridere. Ha rarla di uno che lavora molto e che porla pooo. Ha appena spedi• t-0 1n America U suo venti• seieslmo libro. finito di· re– cente In Francia (una slOrln ambientata a Chicago tra Il 1909 e Il 1910) e da poche ore ha gli\ cominciato a In– fittire le prime pagine del suo ventisettesimo: una raccolta di GIORDANO FALZONI di racconti Il primo di que– sti racconti è nalO In treno tra Napoli e Milano. 11 stc0n• do In aereo tra Amsterdam e Copcnhaghen. dal ooUoqulo con un a giov ane flnlande:se. Dice di esse.re qui per un pe– riodo d i riposo , ma pare che non prenda poi troppo sul serio I suol propositi. lm'ece non scher-z.a col ritmo della produz!One. Dal ·32 quando cominciò a scrivere ad oggi ha pubblicato ln media plìt \11 un libro l'anno. Farrell è in Europa da quBlche mese. da quando doè a Parigi hn partecipato Al Congresso per la Llbe.tt.A della Cultura. Nel libro che at.a scrivendo si troveranno. accanto al soggetti di am– biente americano che gli &0- no consueti, storie I cuJ spun– ti ha raccolti 1n Europa. Un confronto tra I due mondi? Farrell non autorizza rma. tJone: un tale confronto. ,se pur SArà dato di !&rio al lct.– tore. C80rblta dalle sue lnten– ?Joni A P11.rigllo scorso ml\g• gk> ha. conosciuto degli ::.a. Jlant. ricorda subito con en– tusiasmo Lionello Venturi, non sa che in questo momen– to è fuori R-Oma. vorrebbe vederlo: « Ml ha. promesso che m1 avrebbe accompagna• to A vedere la città a. Ma cre– dete che Farrell in Europa segua le orme del turlStl? Neanche per q:no. Quello che IO Interessa è la gente comune. come vh'e e cosa peru:a.. la vita quotidiana, te emot.lonl della gente med!a.. CHE COSA JFANNO GJLl[§Cl!UlTORX ITAJLlfAN][ * MONTANELLI SCRIVE UN DURIO "VERO,, * V11 diario et1d 11pfetalo f"he, 11e lo p11bbllea•"""o• outore ed. edhure poa ..erebb.ero eerlu del gual di CARLO 0 VIGONI Mauriac. E non •è certo Il JrU- ~o ~:!i~ 1 c~~l:~t~ ~~ Indro Montanelll ml vie.ne cate. Gli amici pensano che Ha un fascio di lettere sue e ~~o !el~:i~lc:uC::ii ~~~ e coscienti ~on pow>no sfug- ~~~fa~on~el:";~!~ioi::e PJ~i !f~eve'!!~:nt!~: r:::~~:~~ 0~ 1 ! 1~v~i1ir~l!~rel~ram:,n!·P:~~~~ f: I · dall'articolo di Giacomo Anto- &ire alla valutazione morale• e Corriere della Sera•• e ml del maràgla. Prima di andare braccia a ventagllo. gett.a a nini Galigai e lo scrittore O con. (Plo Xn, La coscien_~a crf&ti:1-prega di aspettarlo un istante In India, Infatti, ogni sigaretta terra t.utto quanto vi sta 30- tra.sto. La. verità è che quando na come oggetto dei1 educazlo- nella aua camera di lavoro, che ottenuta In regalo. lui la dh'l· pra, carte penne e portace– llLconfessione del disagio arte. ne, radiOmessaggio del 23 mar. è di fronte Alla Direzione. Il deva In cinque parti, perchè nere. Dopo di che incomln- vlta pro\·oca l'avvert~mento, zos;~:i~no pure eI'i:1creduli" ~i:11~~1:e esla~~cr~g~;::~~ :;_~raa~J:~ :h~u~iota~!W.r: ~~n:. ·~:il~a~~a :;r~~= ~g~a~Pfh~ i:~~~: 0 nn;; !! d'a.ver ecopert-0, dopo qu~te giornale, al alza e lncomlncln uomo metodico, mollO attacca- voltura tutte le lettere che non arte consapevolmente basata parole, U oost.ro giuoco: non ~lsfc~~~Z:: 1 1 s~W~n~~::~~ 1 i~: ~r1: 11 ~:!z1~~~e e si'~;; ~~t~lg~~r,:ta~i~?;\~t:r~:SS tty~ au un presup;,osto fllosorlco. da on1 e non so lo da quest.a tanelll è guarito della colite trov1ne came e fagioli: che è modo particolare. e ml chiede morale e re ligi-Oso•· noi sen• sponda dell a veri tà orlstlana che Jo tormentava prima che astemio m1t con'lpetentlsslmo ln Il permesso di rispondere subi· tlamo che rinunzieremmo a sono vive e atti.ve le sollecita. nndasse tn Estremo Oriente e materia di vini (salvo ad an- to. Naturalmente glielo accor– nol stessi, tradiremmo l'essen- 7Jonl verso un'arte responsabl- In India, di 'dove è appena tor- nacquurll t.Utti,anche I p\(1vec- do: e lui. tiratasi davantJ una za del nostro tempo, maturata le, verso li senso d'una p\enez- nato, Non scrocca più slgarettc- chi, anche I più ftnl...l. A que- macchina dR scrivere. lncomln- tra erroQ e guerre. se non }'ERNANDO SALSANO ==~~ri~\: 1 = v~~mdo~ p!~~~~e~ f~~~~:~o~a ~~':1crie~e J~~= ~~~a a tR~~~l:~ra se~~Rle ~~= r:=~I~ I: ~1~~~! !!: (Continua a paginCl ZJ aspirate non plil di due boe- tanelll Irrompe nella camun. ~::a~a·:rlv7: 1u~~sl1:~fc':,ii. ~c;1 ro che grave è U pelicolo di furore della creazione, Il suo un'arte consal)!volmenie non SETTJ MANA labbro Inferiore si rifugia sol• banta su un pcesuppoot<, Ido• UN L f BRO A LLA 1 :;:.:;."u: 1 .1• :~::'•'~.:~CO:.'.. ~~~:;•:;;b~~~~..;;; PRESENTAIO DA CARLO BO :-::~~ r: 1::~,,~~ , n"O:~;: dlsJXll,Stl ad a.ocett.are anche le do. Lunghissimo (e E' alto un ~;:,1.l~en1_:~o:t;~; * ~et:: ~i1'ti".~ta:il :R!: p~~lfr; cui la Dlvfne1 Commed!a, Il è'he ha seguito Il percorso del Furio10 e tutti 1 capolavori B o G o mio sguardo) Montnnelll ha della letterat.ura possono ti· ., occhi azzurri e pochi CI\Pf'III dursl al frammenti poetici ca• ~~:i\~~l. 50~ri,~ch!m~t~rl':·in~~~ rt al tabdoniantl della poesia nla, d'Inappetenza e di depres- pura, e P61' CU1Olot.to e Ml- slonl nervose. Non si diverte a chelangclo. Petrarca e Manzo. viaggiare e non ha ancora lm- nl. ndotU alla lm,sponsabUI .. , d' ·P'e••o ff • 1·0-1· pmt<, • race le valigie. DI dovrebbE-ro essere ma.e.stri deL. a, a •9.on 9 •- umore varlablllsslmo, qualche ~stagla esteta e paghi di ~~:l~nt~lm~~\ultlch:ei:r-~ns~ INDRO MONTANELLI Q~cslo nostro sembra incll- (EDIZIONE "LA 1'4.1::RIDIANA") ~~1~"fq~!~~r:n:~n~~~n11~1:~ ~f~~~-n~lefi:rr~~;d~~tt'& 1,~~~ ~~!lag1~~~b,~ 1~fnd~c:e~ ;e~; ~fsc~~:,1~~~~~i:: eu~;~:: A ~tanui. di di~ci an!'f dal freno nel senso de.114 pr~nun.i::ia .s/onna.tlone in un sec~ndo ,tem: ~o:~ ~e!t~~)l. !!~nl~~=~I~ ;~: ~rir::',\~a~~l~~~d:?n~l l~el~:dae~ ~l~~~r:.N~~ ~~t~~~n!i :~! ~~r:~ 1 ~e~l~c::-o~o!i: 1 0:e~ ~ug~1!'"~7°e; 1 :U~nf;, v;,e:r:· }: f[bli~:· d~tc:,,~~~~~1~~t~i; ~e:tl n ~~:b~:~.rose~~✓~'. 0 :i;, ~~itut~og~~o 1 !~~ 1co 1n~~~!r~ ~~Pfu1e~c~~t~a:~e 1 :g~~~s~~~~ ar!ILE~~c~~n~~~~O~-o~· scrl- l'arte. Ma noi \'Orremmo sol- gon9larl pubblica questa n11ovo.Clpparente lmmobflltd del rbul• 1 tempi, del!a poesle1da Bigon- con lui: e tutti ne escon o re• è 11più grRnde giornalista del verò mai, rispondo scandallz- t.anto, aocet.tando la provoca- raècolta, dlmo.strando anzituttu tali.. Poe.sia priva di dramma glar.l. E evidente che a propo- golarmente con le ce.sa rolte. mondo. zato. tlone Implicita nelle· con!eMa~ ~~losp~~~fm~~a~~!ltàdes,~;~~ed~: !"r:m:,~ta,~ood~en:,e acsi~~~~c;,r::f~toc~f~v;ls~:~~~i~alheti~;~:;;;~ f~rl~a c~~J!e ~~=ami! d~1ÙÌ~ lm~~~~t!~ q~~:Ìal~~~r:iam;~t ved~la c~':;,~a~vci)~~~c~r~: .. ~ee:~f'~tà Gd!!!~u~~:· 1:; ~~:rt°;!!. 00 qi:c~!a t!!ir;,es;: ~!~':{ p~~t:':!:: 0 tµJ~e.s~! fe'rt~~; 1,~~~~~sli~~:,,Cfi~:~o~°J~~,~~: ~~taar1~n~°:: 0 nàe~I v~':, ~:n1gK~:;a~s~~~ 0 ct~:;.~~co;: ! b'l:ei':C::~·n~lsco •· ml dice della cn,51che abbiamo eredi- quuta /e4eltà che da moU~ un.::i Jc.coltà. dt culeguamento volt_a /Cl_poe.sza s_f arruta .su un anche a costo di rimetterci una gno che cl si avvicini al saluti. Afeltra preparandosi a leggere tata dal romantlcl.smo alleato ~unti d.i vista de/lni.sce e1.ssa1 Juori del nonnale, in modo da limite di volonta. allora ~i dirà buoni\ parte del piumaggio 30n. Afeltra che Indignatissimo ha la lettera Indirizzata a Mon- :~111u:::~ls~eti~n~~; ~:! 1 ~~~~~ig~~~ .seeC::n!°ra~:i: :':J{:u~enede;~0y:;~~c1:;;~i,!~~ che Il Bi9on9iar1 ':;i\~,rc,c 1 i:Jo ;loC:Ri~l~~u: s~~~~:o ~= ~11 ~l:C ::~ e~~~'ì: ~ir J:~~ CARLO VJGONI portlamo dentro di' noi ora ~!.1~eftf 0 ::/Cl;/u. 01 D~~:Cla::;; ~~~fl~a~tp'::,"ue:~~':J~~: f~ (Continua a pagina 2) IAre. Chi non· ha letto le sue tanelll, vedendomi immerso (Continua a pC19ine1 ZJ Poche settimane orsono, a Marghera, ha tenuto a bat– tesimo la figlia di un operalo. è stato al rln!re$00, una !esta da povera g ente, si SAranno arrampica.ti sul vetri per far bella flgura ma restavano in• tlmoritl di fronte a lui, te– mevano di non essere a1ral• tezza. Farre.11 invece si tro• vava. perfettamente a suo n• glo e non tardò a farlo capi– re. 1 Era. U mio stesso l\m• blente - dice - l'ambiente nel quale &000 cresciut.o. 1 mlel genitori erano poveri. mlo padre motl paralltlco. Non so se sa che mentre studia– vo alle scuole superlori e al• l'Unlveralu\ di Chicago. lavo– ravo anche, per aiutare la fft• miglia. Ho lavorato prima In un ufficio di spedlz.lonl e poi a un dlat.rlbutore di ben.zlnaa. 01 qucst-0 parla senza enfasi e senza pudore. 'semplicemen– te. In America è nom1a1e che gll studenti lavorino per manteneI111 ma lavorano di solito a meu.a giornata. Far– reu Invece. !atto rapidamente Il coni.O,dice e al distributore della Standard Oli lavoravo clnquant.aqunttro ore la set. – Umana e guadagnavo plut.to • sto bene a, poi fa li c onto del– le ore passate alla Facoltà di Sclenu Sociali. 1n media tre ore al gtomo. Vl\·eva.dun• que tra J la,'Oratori e da la– ,•oratore nè sembra che dive nuto ecrlttore abbia. cambi&• to modo di vivere. Oggi è di moda. per uno scrittore glun• to a.Ila. notorietà. stabilirsi a Beverly HJJls o a Santa Mo– nka In Call!omla o come Htmlngway pl\&Sll.reda C.uba a cortina d'Ampezzo. Parrei! invece abito in un sobborgo di New York non lontano du Oreenlch Vlllage, li quartle• te degli lntellettuaU poveri. all'H0tel Chelsea dove passò I suol ultimi giorni Thoni&J' Wolle. Il Chelsea però non è un albergo da lntellet.tuall. nè ricchi nè poveri. è Il pri• mo rifugio del profugb.1 P.IO· \'tnle:ntl dall' Europa orle rita le. Ftll ... J>lto amlclr.la con 10- ro, a,.mo am Jcl che c ambia spesso perchè di li partono per trovfU11iun lft\'Or0 e !arsi una casa. e E' naturale - dice - che diventino miei amici: .so no ernigrnntl come lo erano i mlel poveri nonni clie ve– nlvAno dall'Irlanda. è gentt' dlsperata che arriva in Ame– rica per rtJarsl una vita». Quando non sanno l'Inglese si Arrangia a parlare In tran• cese o In tedesco. quando non !=anno parlare neanche queste due lingue ra loro compagnia In allemk>. 1L'ultima vollA che sono arrivati profughi - dloe - ho giocato a scacchi con un vecchio ungherese a SI capisce subito che Parrei!. primi\ ancora che intcressJ letterari, ha sempre avuto In– tere.sai umani e sociali. 011 Rnnl In cui Farrell si volgevi\ allll sociologia etano Rlnst-0 quelli che precedettero le famosa crisi del '29. Tra lt sue lett.ure troviamo sublt-0 eccanto alle opere letterarie quelle A carattere ftlosolloo " sociale. Leggeva Sherwood Anderson. C&rl Sandbu.rg, Dostolewsk)". Cecov, Oeorgc Moore. Slnclalr Lewls, Tur– ghenlev, Joyce e Drelser. e quest'ultimo avrebbe avuto una Influenza predominante sul suo stile, ma i suol ,•erl ispiratori erano I compagni di la,·oro, la gente del suo quartiere. gli Irlandesi di Chi• cago che avrebbero prestato In loro voce e JI loro gergo al personaggi di e Young Lonlgan », di « A Boyhood 1D ChlcAgo Streets a. a Da1\nJ, o· Nelll eroe della sua famo, lift tetraloglA. GIORDANO FALZONI (Continua. a pagina ZJ In questo numero: A PAO. 3 LETTURA Dl JACOPORTIS di OIUSEPPE DE ROBERTJS A PAG. 4 POESIA DI CARDARELLI di ALBERTO FRATTL"'l A PAG. & LA BIENNALE D'ARTE SJ'L\'10 BRANZI: e Toulouse• Lautree • VIRGILIO GUZZI: e SouUne• PtERO NAllDJ: e CCN'Ol :t ?tlARCO VALSECCHI: cCu1Jnari:t A PAG. 8 t BILANCIO DELFESTIVAL DELCINDIA di GJ.A."'i'LUIGI RONDI con la perplessità. degli impo- iicureua della propria porizfo- natura di tali .suggestfonl: ed tentl, ora con la t.tanqulllltl ne e un lavoro continuo, quo- ceco che Cl quuto punt9 na.sce del vinti, ora con U pre5a,lo tidiano. llbero nono.ttanle l'ClP- l'Immagine dell'Clltro B1gong(a. d'una vlttori06a risolut.lone: 114rente re19lo~e di una scuola rl, del Bigongiarl lettore e cri• la c rlsl che ha aperto ablsel .subita. E' anche vero che Il la- tico. Se si hanno presenti le .sue t.ra l'uomo e l'artlsta, che ha voro poetico del Bigongfe1r1 e1paghle plil miuicali, s~ si ~/– scav ato trincee lnto:no aU'ar- prima v~ta può a'!par_irest_ret-pen$0 ~I tono delle sue interro- V1'\f SAGGIS'l'A- E. Jtl'l'JIA'l''l'ISTA DELL'AIUS'l'fJCltAZIA JNGLESE te per d1rende:ila dalle ml- ~:=~:e je 9 :;! a!~:;f~~! dJe~I: ~:z1:;:;t~e~~f ;~f:rf fe~~.t~u~j micce della morale, della filo- nostra poe.sia: imm4gino che lett ore, a q~el lettore che .sa so!la. della rellgione, che con un lettore in,esperto po.sse1 /i,- c< »truir.si un'ord ine di vita .sul– alt:him.!a degna del secoli del scrio uclu.sfvamente nel qua- /a voce 1 te.s.sa delle sue lnter– progr~...$0 ha isolato della dro della .scuola enn,etice1e ten- pretadon i. c:t. u n ~apporto pro– ma.ssa grezza dell'animo uma- ti di interpretarlo come l'esem- fondo fra euuma di patta e ani- no l'atomo, puro dell'attivlt6. ~~: ~iu~~al~~;~'=~i;!-i;et~i~: ~~arod~r~;::»e eq~~n:einf:~e 1 ~j estetica e Iha collocat-O nella 114 una parte df vero, nel sen..so poeifa ma, si badi bene, un re1p. teca del suol idoli. che ci 51 potrebbe divertire Clporto che non è.facile tradu?"e Spostare In questa dlre:r.!one Ulumlnare l'opera poetica dei in termini pratici e comuni e la critica della post/ace con Blgon9iari sul metro dei ilmbO- resta cl1iuso in un. giuoco di cui Mcrnrlac. certo non Ignaro lf.sti minori (voglio dire, sul e1pprouimazioni e di rifiuti. di di certe leggi dell'arU: ha sen- metro delle opere ri/leue che sen..sazlonf e di sentimenti llri• lito 11bisogno di acc~µRQna. :,;;!,noun:e;~:;1s~~rie :!!011!r;~ f;;lt~' ,!'vd:gv;j ~ 1 eJ;~::,~n~, UJI re U suo nuovo romanzo, non m4 se restassimo .su que.ste po- scandaglio e alla Jirre sarebbe ' vuol significare - sarebbe sW0n1 d'hicontro, Jinirem.mo vano cerca_re di _dare un nome presunzione da. cui cl gu&r• per lcuciarct s/uggire la parte al modo d1 un ri/enmento, una diamo - farne un preteato plil vera del poeta Già il M'aeri cl/ra all'innesto· di un tema che per offrire, su due piedi, In e 10 Spagnoletti hanno .sottoli- per Bi9on91ariha d peso di una chl&\'e polemica la soluz.lone neato con molta opportunità la determinata .stagione. Le aue d'un problema che e 1>roblema ::::t:'~e :f~e ~:: r:i!:'~ 1 !t =~~':f~:!o :~=:t~e, lu~~:nrat!~; di civiltà. cosi legato agli In• la poe.siadi Bigongiari, è ln/at- di preparazione all'invenzione: eranaggi della storia che qua. (i l'intelligenza portata a un neppure chi conosce la uitCl del si non sembra rLsolvlblle dal· modo d' lnten.sità c osi alt.a e di- poeta, neppure chi .è in. grado la sola buona volontà degli /ew. da qualsia.si fnter/eren:a di ricordarne la sua ,tona e la • uomini. A voler consentirci e.sterna che apre I Cl porta della aue1educazione rie.tee a tradur. una presunzione vorremmo lettura. Se ,aon che un'intelll- re la sua poe,ta nelle dluer.s~ t.uttavla che daU'~plsod!o del- r:unazt~ :o~na d~/;:;aiar~~:;~ 1 :i~,:: 'f~~~~t~ 1 ~~~1;:g~~n~:; 1 ~~~a~j ~J::L~Cl~~=~: ~r~:;~~ :lm'ea::: enod~ ,::::1 :e,~~:11e; ~1;~t::fartl 1!avso;g:1~ t~~i ~: tà, a lneanalare verso conclu- trovare un terreno d'fntesCl, un tre1s/on11arela .storia in sen.sa– slonl definlt!ve un dlalQGOgià pielno di .svflu.ppo col leUo re: :tlone e df fondere l'infini to. nu– a.pcrt-0da decenni. a aua.rdar. La trama lirica de/le1 /ra.se t mero di queste sensazioni In cl dall'abuso di certe posizio• co,I rfccCl che di/licllme nte un materia ltbera di poesie no!'Igli nl as.,lo."natlche. c he ~on o ~~f;:• /:P:::io~t~t~r;:cedl~ ~i!~~:r~a co~c,~od:infetf!~t~ rendere non_solo la log.ck ma df.stinguere, a ,eparare, in/ine dei critlCi ma è inutile agglun– la. stessa ,erltà r csvonub lle Cl organiuare una pronun:ia gcre che que.sto non poteva e.s– d'una nuova, s,lù dlsa.strosa di· libera. 11 pericolo di una pM&ia .sere 1! .suoscopo, l'inlere..sse del– !'itruUone della biblioteca d'A- come questa del Bigongiart che la .sua /otica. Lavoro di idcnU– ·~,~andrta: un 1n,•1to, lnsom~ non conosce nessun ordirie dt Jtcazlone prima, lavoro di tra- iblioteca Gino Bianco Christopher Sykes e l'elogio della fedeltà CllllISTOPIIEll SYKES I suoi quattro saggi sulla lealtà descrivono quattro generi diversi di questa-virtù; essi vanno da un nobile fedele al suo principe fino a un persiano fedele a se'stesso Malgrado Il desiderio ed il dovere dl oblettlvlt! neu·csa– me e la valutazione di una opera Jeuerarla ognuno di noi ha le sue preferenze dovute non al capriccio od al caso ma R quelle e affinità elettive• di cui Goethe ha parlato per primo, a volte fortemente rl• sentite. Ypesso subC-OsclenU. Non abbiamo alcuna dlfncolta ad ammettere d'avere una predllezJone per lo scrltt-Ore Christopher Sykes. Ma non è solt.Anto codesta Istintiva sim– patia ad Indurci a. riconoscere In lui uno degli scrittori, de! prosatori più preziosi ed orl– glnRII nena sua distinta di– screzione dell1nghllterra d'og– i;I. Ci troviamo In· questo pe1·. rettamente d'accordo con Evc– lyn Waugh, pronto a ricono– scerlo uno del più slgnlncatlvl dei contemporanei. F.d Evelyn Waugh pluh,ooto dlfncll(; h sbllanclarsl non è Il solo ad esprimere questa opinione. Fuori d'lni;hllterra U nome di Chrlstopher Sykes è ancora ipoco 'noto. In vent'annl di tempo egli ha pubblicato ap• pena sei o sette libri, dando di GIACO~IO ANTONINI ad oi;nuno Il suo peso ma evi– tando con signorile disdegno di prestar.!>!a qualsiasi form11 di rumorosa pubbllcltà. La si· i;norlllt.t\, l'eleganza. la dell– catezz..'l sono evidenti quaUtà non solt.anlO della sua prosa ma del suo carattere. Chtl– .1,topher Sykes apparte nente ad una vec chia fam!gHa del.hl arlstocraz.la Inglese ha con– dotto un'esl stenza movimenta– ta e varia, viaggiando molto In Europa, in Asia ed In Afrl• ca, sin J)er interesse e per di– letto quanto per dovere pro– fe!:;lonale avendo appartenuto per anni al servizio diploma– tico di Sun Maestà Britanni– ca. Un riflesso del viaggi e delle molteplici esperienze !atte si ritrova nel libri. Chrlst.opher Sykes è anz.1- tutto un narratore, ra!(l.nato cd originale. ma del roman– ziere. cui dobbiamo fra l'altro Il noto e Answer to Questlon 33 •• parleremo in una pros• slma occasione. Il saggista, sempre narrath•o, non è meno degno di tnterc55e ed Il volu– me e Four Studles In Loyalty , (Colllns edit. London) consi– derato a-lustamente In Inghil– terra uno del libri p!U Impor• tanti degli ultimi anni. ne è la prova. Salvo Emilio Cec– chl, sempre pronto a rlcono• scere quanto le lettere anglo– susonl prOducono di meglio, nessuno ha a nostra conoscen– za ancora parlato da noi di code:sto \'Olume. Ed anche Emilio Cecehl si è limitato ad esaminare Il primo saggio rie. vocando da. par suo In un brll. Jante articolo la curiosa figura del gentiluomo dell'Ottocento mirabilmente ritratto dall'nu. tore. In codesto primo saggio e Behlnd the Tablet, Chrl– stopher Sykes rievoca un pro– zio suo omonimo, amico Inti– mo di rfl Edoardo vn quando questi era ancora Principe dt Galles. Colpisce subito la bra– vura nel ritrarre degna di un Lytton Strachey. In poche pa• a:lne ll bisnonno Sir Tattou Sykes, padre dello zio Cristo_ pehr, tipico rappresentante dl quella dura razza. di gentlluo– mlnl di campagna,. Inglesi del settecento di cui I ·romanzi dell'epoca Cl hanno dato una precisa idea. è reso con stra• ordinarla vivacità. Il suo ro– bust-0 temperamento, una a. volt.e brutaJe asprezza di uomo unicamente Interessato nella caccia e nel cavalli, e quindi avverso ad 011:nt forma più ratnnata di vjta specie nella educa.tlone del glov&ni, ha contribuito a rendere per rea.– Uone li ni;llo soltanto sensi– bile alle forme più squisite e 1USSU08e della vita mondana.. L'autore ammette sehza a,m. bagl 11diretto maggiore dello zio, lo snobismo. Ma li vecchio Chrlstopher non è stato mai uno snob volgare, un ambl- 2:JOSo od un vn.nltoso. Artsto– cratleo di nascita e d'Indole egll si è limitato a tutto sa– crlftcare dura nte q uasi tre de– cenni all'amlc !t.la. di una per– sona di sangu e r eale, li primo personaggio del regno dol)o la regina Vittoria. F.doardo, prln• clpe dt Galles. pur avendo co-

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