Fiera Letteraria - Anno VII - n. 21 - 25 maggio 1952

LA FIERA LETTERARIA GA.1L1L1E1IUA J[)JEG1L1[ JEDIITORI[ SCHEIWILLER e i.l. formato· tascabile EDUARDO DE FILIPPO (ritratto del pittore Sclltlan) EDUARDO DE FU.J!PPOPOETA VERNACOLO * DRAIU~JA Riconosceremo prlmn dl tutlo nelle poesie di Eduardo De Filippo IIl Pae6e df Pulci. nella • Casello editore) una 1arghls;tma c;lmpatln umano. tutta vibrata di solldnle pie• tà, l'alto motho dell'as!O,U· :-Jone che è poi la catnr5l del– le sue migliori opere di tea– tro, da e Nnpolt m.monA.ria• a « Filumenn Mo.rturnno >. COdesta vena di giudizio nr– !etrnooo e ccmm:>sw. che sca• turlsce da uno cordiale con– tt-mplazione del mondo. è del resto cnratterl&tica di tutti I poeti di Napoll, una città do– ,•e li destino dell'individuo si dilata nuwrnlmente In ragio– ni coralt e la solitudine. per profonda che possa essere. si protende con mille. rndlcl. In un genero60 hunuu popolare, verso la vita degli altri Qui l'uomo è immerso per in\ero nelrunlver6alltl\ de1la sua condizione: e non puo rl• fiutarsi a1 g~st.1, agli u.mort, alle passioni del mondo ester– no. che gli sl allargano In• t~~C: ~~Test~~~·~ N'f 0 ~~t 11 ~: spln,gere da sè I rtchlA.ml di ~~: ~ 1 ~!~cft~~c6'!ii ~~t~1 toccorso. dl una \'Ila stenta e di!ftcile che trabocca nelle i;trade allo t.COperto, di una ~! 18 m~~~e~e~!i5'~~~~~e~ perfino eroica. quando non s!oclu nella colpa per la su– prema esti:en.U\ di soprawl• vere. Qui l'uomo 1nvoea l'uo– mo. dal profondo. E ;una gente ~errl\ta in qu.el vicoli che DI Olacomo. con una terribile \:nmatilnc, deHnl e scaN"alune– re », ripetendo gll stessi gegtt di pazienza. di bontà. di amo– re o di Ignominia, alzn Il suo coro, si or!re come ,'OCe, do• !ore e spettacolo, lru1iste alle porle dell'anima come un ri– morso. E' per queste ,•le che I phì puri llrlcl di Napoli, massimo rrn tutti DI Olnco- ~:ti~8~~~~u;iaff~~~t~te~ partecipare. I\ rappresentl\re n dramma della ,•lta e della anima collctU,·a. dando ascol– to agli Impulsi della cronaca prima anoorn che alla propria vicenda scgrcUL. La lirica ,·crnacol_a ~apole– tana b1uJ.<,a a1 1atu. ut nomi e d.l personaggi. E i ptù alt1 pensieri. le pili aeree imma– gini dello. solitudine. dclln cn- 0.uclttt e de.Un morte si liOnu mo.turate da quel sedimento ;,oll!onlco di hguro.zlonl qul\61 eo.trall. gremite dt dolori dl– ,~i rlconduclblll a un bOI moti\"0 doml.nnn\c: In miscrta e I suol fruttl Il canto rog- ~~f~e3 l~n!ò1~.ft~~~u~\c~:~: ~a di racconlo. dn un tessuto di lnterpretnz.loni polemiche i~ ,~:~as~1~~,Ì~tk~t1e'i1~~~~ ,·atore .E polchè questa non tempre riesce o. far corpo con le ra-ppre6Cntazlonl della fan– tasia e del sentimento. ng1,1ro– ,,ando.,;I m Eemem.loslt:\ mc– c.ubonda c=st. ;t.ul ~cc Il rl• schlo magglore di uno. poesia narratml e drammnticn. El)CS· ~o arenata nel prosastico per 01retto di ,·010 e dl trast\KU· razione. 11 dnto positl\o di una siffatta pQCSiB con.st.ste m,·ece. come abbiamo detto. nella pietà, nella parteclpa– z1one che le miserie e le pene suscito.no costantemente in chi le contempla. Il reall&no napoletano non è mal cru– dele. Vi corrono dentro un f~ernlto. wi'a.coorat..!1.Z3, un abbandono che dicono la qua– lità e Jn clvtltà di uno. ,:ente. E' qui Il fuoco dello. comune germlnazlone. li luogo di ori– gine e d'Incontro delle due dl– ,,erse tendenze nelle quali questn poesia prende torma, la realistica e la proprtnmen– t.! llrloa: neUA. p!et!. Pietà che si orienta all'esterno. e abbraccia un mondo di .cro– nache e di Impressioni; si ri– fugia Jm·ece nelle più o.s..c:orte regioni dcll'a.ntma. e dh1ene malinconia. dolore dell'effl– merc. eterne Eentlmento della cc.,d!Z.:one dell"uomo In que• !..·u1tuno a1r:ie vJbrano le no- I due mondi della pqesia napoletana, il realistico e il lirico, hanno un fuo– co di comune germinazione: la pietà di LlNU UJ,RCI lioteca Gino Bianco DOMENICA 25 MAGGIO 1952 Rassegna difilosofi * u e,..,.,,. ,I i LUIGI QUATTROCCHI .

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