Fiera Letteraria - Anno VII - n. 19 - 11 maggio 1952

1manoscritti, anche se non pubbllcat1. non s1rei-t1tu1scono Data la sovrabbondarti-a dl scritti che cl preven~ono con l'esplicita richiesta d1 !llUd1z.111art1colar1, comun1ch1amo agli Interessati che d1reuore e redai.1onf> della Fiera i,ono assolutamente lmposs1b1l1tat1 a dar riscontro a queste richieste. CINE~A A RO&..'\.A ... I SRTTE P C~:ATI CAPITALI Questofilm è 01111 conferma che il racconto breve è udatto alla soluzionecinematograficaalmenoquuntouna trama di romanzo di ,HASSlillfl Jl'H,l1\·cu1si.t tA FIEllA tETTER1\RIA OHAIUO DELLA KEOAZIONE HUiUANA 11-13 18-20 Redatlone mllane~: \'la della S pl,a 9 • ltllLANO Manoscritti, foto e dlse:rnl non pubblleall non •I re1lltulscono CINE~A A RO~A ... L'angelo azzurro Questofilm,che è legato clumorosameoteall'esordio di ~lerlène, vi•vedi vita propria, indipendenteme~te dall'apporto della diva Secondo Il giudizio mirabilmente assoluto di SUflone Well. Re Lcar sarebbe la &0lu ~-egedln di Shnkespeare tuttn informata di ffUro spirito d'amore e per questo degna del teatre Immobile del Orecl. Forse la sua at– tenzione non n,•eva potuto arrestar.;! al mo- JL Vf:RO DIO MUTA LA VIOLENZAIN SOFFERENZA conUnuo egli stende frn sè e noi. ...Il corpo df ogni dolore ha mille om.bre - che quale dolore si m0lltra110 e non lJOno - pofcllC rocchio della mestizia, accecato dt planro, - /range ogni ogr,ctto e ne /a mflle - simili a pro1tpettlve che, rcttamcr.te ve– dufr. - 1110..ttro.110 h1ga11no ... ~~~U~0 Jngr/1~0 c: 1 11~~cc:1~1~:e !;1:e, 1 u~!:;~~ :!'.lesta trngcdla misteriosa. ln più glJente di tu•~u l'opera di Shnkespeare - questo cam– fillno cbe continunmente ricopre le proprte trac~e. quei.tn storln nntrnta n occhi b11:..,,L 1ent(l1Uente.e si direbbe nell'oscurità: cn 11110 noche wc11ra. Per caritd df Dio, sediamoci per terra - ~~~;c7:;!~1~ 0 a/;~~f ~C:,~s~f~ d~tt~f ~~f! 1 = in guerra e alcuni wscs.tt degli spettri df quelli - che depoJero ... Ptr cinque lunghi nttl slnfonlcl. tutti ri– torni e rigorose rlprc.se . cblUAl nelle maglie strettissime di un ininterrotto blfmk-\·trse. non un riso. in questo drnmmn di glo\•nut non una gar11nteria o uno scherzo. nnche IU• gubre. di buffone. Non uno di quel gr;.ndl soffi. di prlmrn-ern. o di autunno. unn d( quelle cnn:ronl senza perchc rntnll n Sha– lr:e.spearecome li ciclo del snni;uc. Tutto c;ui cade inesorabile. tutto obbedisce nlla leg;.r di grn\•ltà. E pure proprio qui. plu che 111 qualunque altro opera do1>0Omero. I ,c(CStl rcgah « s'lnc-roc!nno t,enzn tregua come lnr.ipl accecanti•. In grnzln llorlsce paUldn e çi..1n sul ,::up1 mml delln l'Ccesslta Mnl, creJ••, la pe.santeur et la gn'ice furono plù esatta· mente racchiuse In rnppresentazlone. Come Amlelo è la tragedia dell'lrre:;olu tezza. così Rlccnrdo II è quelln della rcir,• ~i"l~~'~i1::~c1;:'. 8 1::~~r1,~!ll!~1~;~r 9fl'.. 1 ~~ ~~f 1~i:aa,~~e~~a~~ft~~11~fi!~im~~lt~:~~ estremamente 0,ffinn•.e.spiriti ntdentl e m~– llnconici. st affrontnno senzn trcg\lR ln une. sforzo di lenlLà e coerenz.a oontlnunmentc frustrato. Dietro di loro due vcccbl. Joim of Gaunt e Il duca di York. declinano e Cò· dono oscuramente nello stesro sforzo.· &in tinto di sconfitta o di mt presagio di morte. Non ditelo pazienza, Gaunt. ma dfspera– ~ione - questo rostro ro//rlre trucfdato un fratello ... Di tutti questi personaggi (trnnne due p:trUcolnrlsslml: Northumberland e Carl,:.lc, l'uomo-animale e Il santo), di 1.Uttl queti'l uomini tesi a un•affennazlone gra,·e. as:.o– luta di sé. non uno serberà sino alla fine 1I suo ardente \"Olto iniziale. La lagge di ~a– vltà li con\'ertirà uno per uno ad altri ,oltl, altri gesti, altri at.SO! utl. LI com·ertlrà tuttl Siblioteca Lagravitàe·Iagrazianel Riccardo II al comune a.s.._o:oluto dellR IS\'enture. - g!à noto at \"CCChl. Sl)R\'ClltoSO al glove.nl - dalJO cui soglia buia si \'0lgeranno lentamente o risalutare la grazln. In un dolol'OSOpens1tm.> d'Amore ,·e~ coloro che per legge di gra\·Jtil hanno do,·uto o dovrnnno perdere. «se pure /wrl sempre mio nemico - d1 o,wre alte /arme in te ho 1icduto... ». La !enU:.simn cadulf\ del 1,:10,·nneRiccardo. n poco n poco lmmerro come In ollo bol– lente nelln propr!t, essenziale l{rnndezza: l,\ asce.sa del cu~lno Bolin.ghroke n un trono lrresl.stiblle. piu !orLe delh1.su11.purn tempia dL giustiziere. In rollln di lenltn con cui 11 \'ecchio York cerca di rlpai:nre 11.I nu0\'0 Re ia sua Jaceratn Infedeltà all'antico; l'ìmprov– \'lso terrore dcllR morte ncll"eroico fonclullo Amnerle: non c•è in questo drnmnm delln cnvnllel'la una r.oln s\Um7Jone cnvallerescn che non debbn pr!Jun o poi ripiel{are :.Ila necessith - o che dallH nece$SltA non .!-I protenda alle ca\ 1 nllerin plu spirituale. 111la :~i~~~io. 0 o~~l~1tr:i 1 ~er~'i~l1~~RJ~1~a~~t~ Dolore strnzlante e castigatissimo di 01{11; \·oce, ir.olata e pure fluente nelle nitre. ... come in un giorno di tempc..tta /twn ,1taoio11e - cl1e .so.rpinge i torrenti d"argento so1ìra le riL 1 e - qutl.!i /Ollse di.Jso/to il mondo 1ntuo III lacrime. C('rtamente in nessuna trab"edls,. di Shtt- ~!fle;!~r~ttd~~~;~11l/ ~;:1i;:;~~t':._r~'!:~~l ~°;( fondo degli animi e dall'onda"delle parole. Ogni pcrr.ona.ggio. compiuta la sua \m lenza mornle. hl riscatta In re\·erenza. li traditore per legge di gravità. York, par:n di Riccardo cnduto: Come in .Jeatro gli occ11f degli uomini - quando un attore aggraziato abbandona la sce,1a - pigramente si 1'0/gono a colui che ~~asel,~~u;; !!d c:::i'.m1~1~ing;:ndodi~d~;~'g'•,~a~~ giare. I loro occhi - .squadrai:ano Riccard(). NeJsuno grido: Dio lo protegga! - ne.s.iun labbro amichevole gli diede il benvenuto - ma su quel sacro capo rovesciarono poli,ere 10 Bianco .2... ch'egli. co,1 si gentile mc.ftlzìa scos-~c ua - il volto ancora fn armi di lacrime e ul sorriso - combattendo le Insegne del dolore e della pa-,sionc - che, non avesse ldo.10, per qualche /orte ititcnro - armato i ,oro cuori. 81 sarebbero llque/o.W. Il Re ,·lnlo conferisce nl cUKino rlbell~. da lui· un tempo bnndlto per salvarlo e poi derubnto oer lc~ge di grn\•ltll. la corona di InghillerrH. La coscienza dell'unto dt:I Signo– re, forUsi.lmu In lui come in tutti gll altri. 1mche oltl'e la perdita del trono. si scioglie qui In uno contemplnzloi\e mlrncol0&nmcnte llmplon dc-lln propria sventura: Pren1i, cugino. la cororia.- - da q11c,.to lato la mia mano, da quest'altro la tua: - ora que,ta corona e ,w pozzo 11ro/ondo - con due secchi. che l'u,io colma l'altro. - Uno. leggero. l'a da11zando 11ell'aria ....,. /'11-llro e l:iggiu. 110n ri.rto e r,{e110 d"acqua - Il secchio giu nel fondo. colmo di pianto. sr.n io - e bero le tue pene, mentre tu ,ali in altr>. di U~~~~ftr ~m~=~~::~1•~flt~cer1~:ttf~: ~c:1,: grazin. e qui $CIV.asforzo alcuno. In per!e~tn purtu.R. Un giardiniere ha lncnutamC1.1te parlato a un servo dclln caduta di Riccardo. Lo Regina dall'ombra di un nlbcro lo sente e. nella sua disperazione. augura al 1m:i,:,u di S\entuni che le sue plnnte non creso:::.ino più. Dolcemente, rimn.st.o solo. Il giardiniere raccoR'.Hee dedlcl\ quella disperazione. Srenturaia Regina! Potr,çsc quNl0 ui/r vfarll, - vorrei davv,:roudere la mia parte al tuo roto. - Qui cadde u11a,5ua 1acr1111u qui, ncll'csaffo lur;go. - io pia11tcro una ruta erba-di-gra~ia amara. - Ruta 1ileto.sa 1·cdrt!1equi tra no11 molto - in memoria del pianto di una Regina. • A Bollngbroke. nuo\'O Re. \"lene rcento Hl– Ime 11suo « morto timore•- cloe il eAda\'c1c di Rlccntdo, ucclro da un cortigiano che a,·e\·a. udito il Re dei:;tderame la morte. Allo uccisore. del resto già pentito e tutto pel'– \'ato di re\ ere~a p&:.:_ lo spano Sangue reale. Boll.ngbroke mpond, con quella doloru.sa lealtà che è Il bnsso conlin~10 di tutta :u. tragedia. la costAnte di tutti I suol per- sonaggi. · Non ama,to Il t·clcno quelli che ne 1ian110 ~s:;fn1°d· ~~ ni,.d:',/'~ ! /w bf:~~fro m;a~~~ 1'11cci.rore ... - LQrds. io woclamo qui: /'ani– ma ho colma di strazio - c11e il tangue mi debba irrorare per /armi crescere ... E' questa mernvl1,:llosn coisclenu, del uudo della trngedla. unmnn. delln reclproclca e lnconclllnbillt:'I slmultonce dCJtllclementi che Il\ COlllJXJll(::0nO - lnflllAAOC destino - a 1~– p1re cosi rortcmr.nte •e anime. I ratti uon hnnno che una trii.te funziOI \C.mt: :dlule. Ln bellc1,,11. soln può npporre un sigillo nlln pn– rola o Hll"a1,ione. Cosi sempre. r"':ln dn quell'hnmoblle auo (a cui rltcmn sen1.n trcgun In mcmorm) quando i due !il'iovnnlcnt·allerl. Mowbrny di Norfolk e Bolingbroke s'erano presentati al Re per necusnrsl reclprocnmentc dl tracii mento. t,·accento delln \ 1 erltil ~Il\ si SJ>OStav,1 d,l contlnun. Prima ern Norfolk. J>OIBoilni:t· brokc a convincere. ma Il Re l!0ttllmcntc 0,1. Citava, non· tanto di loro quanto della ,•e– rltà ste~n. E" 1111.t.urnlc-he egli tentasse d1 perdonare. sia pure n rischio delln pro;irl11. p"rsonn;.ed è naturale Il loro rifiuto. In lo– ro ric,hlestn di bat.tersi. ln un IU0JCO designn– lO dal Re. perché fosse In morte ste:<~a " oond:umnre 9 ad assolvere. A differenza éJ tutte le altre t.rni:cdle. Rlr-cardo II hn la &utt. pausn. pili lunl{n e plu i;::re\'e di s\f:nlf1c,110 1nopr10 nel primo ntlo. Lc1nis...,;lmocpt.-od1u araldico. do\·e In lep;gh1dria delle glovnnl r temerarie ligure t> t.ulta !\\'\"olla nel lh•Jdor-:! dell'nlba. nel rintocchi lndlclblhnente pate– tici cHun cerimoniale ca\•nlleresco - e nclitt nmareu.n d1 quel rispetto reciproco che ne– E?li Lc;tantlsupremi si com·erte In un sllenz.10 nudo - giR sce\•ro d"odlo e solo conscio del– la svenLurn In cammino. In nome di Dfo e del Re tll chi sci. - r perche chiu~ in armi 1·ieni a guisa dt cava• llere. - e chi ll'idf. e qual'e la tua accusa ... - ...pofche Mou;bray ed. io sfamo come due uomini - t:otatl a lungo e penoso pellevri- 110.gglo. - prendiamo dunque congedo ceri– monioso ... Con un gesto di grazia. Interrompendo Il duello. Riccardo Il hl\ Rrrestato per un ai.– timo la l~ge cli 1uavitl\ - rolO per restnme Poi doppiamente tr11.volto,g!Acchè la misura ~!cf;~~~ ;:1~: 1 • 1 \~t! ~~~rin\~~~ltgt~ii~~ brokc-. attrnvci:;;;o unn concnte1111.1.lone rlKO· roi-nmcntc 11.lterna di Influssi e di rntailtn, proceder!\ nnturahnente la morte di Ric– cardo. E' lmportnnte chiedersi per quali vie Slrn.– kespenre sia p;lunto n questo terrJblle per– !f'tto equilibrio di percn.lonl spirituali, che non hR prèoed.ente nè si rltro,·erll. co,;t puro, 111Rlcu11·111tra i;un suR opem? Forse non lo SArebbe se la t,ra1,:edlnSLC$Snon si staccas– se ogni vollf\ dn noi. spettatori e lettori. per Jevnrsl In quelln 1,0m1di profondo ml– stero che ho ohlnmnto la notte oscura. Zona di mistero che <proprio come 111. secnn ùel duello In Riccardo Il) IR 1>rlmne fon:c la più grnve di tutta IA grande rappre~entozio– n• ~hakesperlnnn. Infatti. secondo unn ero- ' U(.'1101,1:ln ta to senrn11.qunnto rtecn di Illu– minazioni, prima di RiccMd0 Il ShAkespea• re non nncbbe scritto se non commedlt: e quella truce escrcll11zlonc: Tito' A.ndronico. Klm: John fu nssal probilblhnente scrl<,to !1ppo e nulln;-pro\•n che le prime parti di r:11rlco VI, ASsc1mntc su per p;lll n quel µe– rlodo. rn,•e."-..cero l>rcceduto. Mn poco hn1x,1. ta tutro questo. Unn i:oln cosn è t-:leurn: Riccordo 11 e \'inconfonctibllc pnui.n che t.le – nunclR il primo J:randc nmmutollre dell"ani– rna. Tullo di questa puui.11 è'- eloquente: Ja lmprovvisn S!:nrslti\ delle pnrnn~inl, denud.1- te lino nlln mn.'vdmn 1enslone splrltunle: !o straordlnnrio sc11soclel tempo, durnmente e mlnutRmente ml1mrnl0 dnl \·erso: soprntutto quello sfor7.o. nnoorn più straordlnnr!o In Shakespeare, di unto contenere nei limiti del plu 1>urodolore. L'Immagine dell'uomo, mentre !"opera lnarrestnbllmente procede, appare a momenti cos.\ ,·lolna ed lmmobile da !ar pensare a una illusione ottica - ;i10- ,·ocata forse da quel "elo di pianto che di Mn dove l'ldentUicnzione lnmpunte di au– tore e pen;onnJ:l'glonrrl\'n a mostrnrcl la ti'a– gedln lnttrd come una purn meditazione - segreto tributo o segreta npol()flla - è nelle lnmentnzlonl di Rlccnrdo caduto E' toccato qui Il segno della svenLura Irraggiungibile al– lR mera fanta.<ila; di quella s,·cnturn che c:po– oo lm di comune con 111 stei;sn lnfcllcltb e che .soln rlveln nU-1101110 In monotonin dello errore - l"hnmobllltA, nell'orrore. del tem– po che tutto travolge - l'identità nell"orrore di tutte le perdite umnne. Cosi Riccardo &en– te. In pl'iglonla, In sun person11 tramutarsi In tem1>0: Come accrha la musica, quando il tempo è s1x:zwto ... - Ora il tempo mi ha /arto mf• nuztoso orologio - e .rono minuti lutti t miei pe11.tiori ... Cosi inum,1,mm che le sue h\crhnc. caae.n– clo. ghmgnno da sole n scnvantll la tomba: Con lacrime .sprczwte. intorbidare il te'1t- 1JO't' ••. - Mo11otone gocciando su un idèntico luogo - erodano per 1101d11e sepolcri nel suolo: - c. là dc1103ti: « Qui giacciono due ca11alicri - che .ti J'Cauarono ff .sepolcro con gli occhi». Cosi sente defluire d11.I suo \"Ollo Il snngi.e di trcntnmlln l'Oldati: si ~°:,1fd~~· _:if~1ii~fsg~;t!: ~;1"~~~. ~a ~~n~ tami(a uomi11t im,ierm•a 11cl 1111011olto, e m'ha11no abbando11ato1 - Finchè tutto quel sangue 110ntorni a ri/lulr1•i, non ho ragione /orse d'c.fscre pallido a morte? Non menoJ e !orse mc-g1iodegli sl.E's.s! So– netti. In caduLn di Riccardo II te!òtlmoma In notte ooeura d1 Shakespeare - quel pn&– sflgglo !or7.nto ilcll'esl.;;tcnl'.n tmmnn nttrnver– so In vlolen:r.n mornle dal qunle, vh•o o mor– lO. non può uscire che ruomo nuo\'O. Poco o mollissimo puo rh•cl11re l'inlzlnr.;I. appun- 10 In quell'q:,oca, della lrtt.J(icnparnbola seu– t.lmentalc .del SoneLLLPoco o moltissimo la notl1Jn della morte. ,mch'essn IW\'enutn m quel ,tempo. dl Hfl.mnet Shnkespcnre. 11 n– i,:l!onncorn bambino. o quclln dclln partenza di Shnk~1>eare dn Londra per rltlrnrsl, a ::2 Anni e nel r-.ulmodelh, i.un 1w,·entur11 dl nt– tore. nc:lln 1>lccolaStrntford. Sappiamo .5()10 con certczzn che la \'lolenzn g'è com·erlltu ln sofferenza, che 'la sofferenza è fiorita in e.more. \'lTTORIA GUERRJNt

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