Fiera Letteraria - Anno V - n. 50 - 17 dicembre 1950

LA FIERA LETTERAR ANNO V. N, 50 SETTlMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTJ E DELLE SCJENZE ROMA. .. 11 DJCEMIJBE 1950 SI PUBBLICA- LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 50 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA VIA D'ARA~OE ' · · ABBONAMENTI: Annuo L. 2.200-sem L. 1150 • Tr1 L. 600 LI n. 3 •. Telefoni n. 684.097 e 684.098". Pubbltcttà: Amm inistraz ione • LA FIF.RA LETTERARIA» o PUBL IT AL, via Condotti, 5 . Roma. TARIFFE : Comm. L. 60 • E<l!t. L. 40a l m/m . · · m. · Estero . Annuo L. 4.000 • Abbonamento speciale Cinsegnanu e studenti>: rata mensile L. 185 . COpia arre trata L. 80 • Spedizione in c.c.p. CGrupPo 11) . e.e. postale n. 1/31426. AL l'KE:S!UENT.E 01<.L CON~IGLIO ·*· I DIRITTI 1 dello cultura ·* N ON st può dire che U Governo abbia avuto, finora, le. diretta simpatia degli uomini di cultura. E non tanto perchè un membro autorevole e, so– pratutto. temtbUe del Governo ha ayuto, a più riprese, parol e di suffic ienza e di biasimo tndlscrlmlnatl nel confronti degli lntellettuaU, quantp piuttosto pcrchè, a parte le buone parole, la cultura (tranne Ja, dlrò coet, didattica statale, cioè le scuole, le unlvers ltà, le accade– mie, I musei...) non è ma.i stata oggetto di una convinta e seria valutazione e di una crrcttlva consldcra.z.l.one da parte del nost.rl uomin i e del nostri organi di Stato. L'hanno , 1n sosta nza, considerata come un fatto acces– sorio, polltlcamente trascurabile, tanto che parlando di essa l'uomo politico poteva permettersi, a più riprese, di sentenziare un po' cinicamente: e: 011 intellettuali tta– Uanl? Molto !umo e poco arrosto I >. Ora, se noi - noi della e: Fiera> - possiamo dlre di avere sempre e per primi rilevato con una ostlna.z.1.one e con una vivacità, che non et ha rl.sparmlato 1 com– menti splrit.osi della stam pa. agno sUca, li progre ssivo e fata le distacco della cultura da lla vita civile - cioè dall e realtà morali e sociali -: se, per primi, abbia mo visi.o In questo distacco una delle cause di sterilità e di Lsola– mento degli intellettu ali, non abbiamo niat, però, inte so glus tl!lcare 11 dlslnteresse che gli uomini dl Governo dhQostravano per la cultura e tanto meno convalidare li loro sbrlgatlvo giudizio che vedeva nella cultura una merce scadente e voluttuaria: nl contra.rio! dlc~:~ t;iù q~:~s~~~~te se:~i~~~~~~ ~:a~~ tl a:~!~~ ctando la probabilità di dar corso a certe riforme, che, 6e att.uate cosi come sono st.ate ventilate e proposte, renderebbero esplicito e deliberato quel che finora po– teva essere conslderato solame nte come una colpa di omissione: vale a dire, la volontà di eliminar e dall e cure dello Stat-O que lla relatlva alla cultura; la volontà, cioè, di considerare la cultura non come una attività specla - 11.ssimaed estremamente preziosa, ma come una merce qualunque da e: Industrializzare • e da e: commerciare > corno le altre di cui si occupa, in particolare , un d.lca,;tcro dello Stato. A che cosa esplicitamente cl riferiamo? Alla propo sta (avanzata su un quotidiano, J)Ortavoce di certi ambienti industriali, da parte dell'ex-mlni&tro del lavoro ) di trasferire Il e: scrvlzlo clnematogrp.flco ,•, at– tualmente In funzione preS&> Il Sottosegretariato alla Presldent.a del Consiglio, al Mini.stero dell'Industria ,e Commercio, Ma non è tutto , anche so la proposta dell'cx – mlnlstro del lavoro si !erma qui. Non è un mlstero per nessuno che, a proposito della riorganizzazi one del compiti spettanti al Sottosegreta– riato della Presidenza. del Consiglio, vi è chi esercita pressioni per giungere allo smembramento del servld dello spettaco lo: 11 teatro alla Pubblica htruzlone , la radio alle Telecomunicazioni ... Quel che preoccupa 1n tutto ciò è, ormai, oltre IU, pe– ricoll specifici, l'affermarsi di questa mentali~ liberale che auspicando il dlslntere 8SC dello Stato verso queste manl!e stazlonl di arte, lavora, 1n effetti, per far sl che esse d.lvengan o monopolio di quelle certe consorterie ca– pltalL!itlche che, in nome dello. libertà , hanno sempre messo la cultura, dal Risorgimento 1n poi, a scrvl.zto di una razione. Nel ca50 particola.re , è evidente che si tenta di smem– brar e quell'unico organismo che , proprio per l'intuito , l'intelligenza . e la dedizione personale del Sottosegre– "'-rlo, e anche per la specializzata e spesso eUlclente col– laborazione di funzionari tecnicamente prepa.ratl da un a lunga esperienza, ha svolto e· svolge - 1n mezw al con– senso e a.I plauso quasi generale - un'opera che tut ti noi uomini di cultura non esitiamo a definire altamente meri toria. Il nostro allarme si leva quando gh\. sul quotidiani della scorsa setti mana s'è !atto grén par lare di questo Insano progetto: ma se un certo ritardo è, diremmo , a nostro sfavore, abbi amo dalla nostra parte la - chia– miamola cosi - autorità di par lare, da queste colonne , a nome di tutt.l gli uomini di cultura - scri ttori, artisti , autori, intellettuali di tutte le scuole e di tutte le co– lorazioni- a cui questo problema è di intere sse e dl vita, Per cui, se una riforma è proprio necessario che si !ac– cia, noi cl permettiamo di suggerire, intanto, (ripromet– tendoci di ritorna.re ancora sull'argomento) che CM& venga !atta unificando, non dissociando, I va.rt e: ser– vltl • in un organismo con autonomia e autorità au – mentate e ancor meglio articolate e disciplinate. Il nome ormai palli do e fioco di un defunto ministero dell& cultura popola.re, non deve Jmpedlre che nascano coragg iosamente quegli orgrmlsml vivi e vitali di cui la nostra cultura ha bisogno per organizzarsi e risorgere anch e dl fronte al mondo, come del resto ha gti\. fatto dando l'esempio, proprio col cinematografo . ' N\.EDJCTAZIONI STORICHE '* ILRISORGIMENTO CAVOUR Voleva a tutti in Italia i costi che il Piemonte camminasse più spedito della Rivoluzione di VI 1\JCE l\JZO CARDARELLI Q UEL LUNGO (leriodo tli oe II quelle e1igcnze, di n111un no fDr 11co1are, per la pop,,Ja vecchie piuz e ilaUane, dellt lempo lravcrao il 11ualectse11:i11lmenle aloricn e morale, riti. dei loro inlenti e per i1 bon eghe di me1tiere e delle cau 1i compirono le 1ord colle quali l'Italia po11olana e loro ,·alore aiorìco creativo, • genlilitic, Ira quel popolo de– dell'halia moderna 1i 11ri!toera1ica del Risorgimento 1 uei frati rlel Trecento che tra gli Stati Pontifi ci e della To- disliugue nettamente in due s'era mos!n, alcuni decenni ducevano 11!popo)o i libri 1:1.cri ,cana gr11nduc11le, antico, fru• epoche, 11ll11 1 rim11delle 11u111iavanti, per diventare un gran o ai pro1t1lori e poet.i del Rina. tto, 1cadu10, ma urbano e di aoha.nto, d 1e va dalle cOSJ>irlll•popolo moderno, unilo non 101• 1c.imento che volgarizu rono b longa. memoria, l'Italia de) è~r~! dl~be:!o ,al~~~t~!ca:;o:eon~~:t: t\o~~ it!;;i\: 1 :tc~ioèbef:•:o, ar~: ~:~!:r~i g:~J;· 1 ~:t:· n!:t:r~l:r~ : !~~ijrg~nJ,;lo d~~;~~a:i!• ilOf[~; vero e 11roprio di Risorgimento, volu:tiona.to, e rifallo. una bre, ·c cpoc::i, fiorente di IO quello che e_ ~~u~, cb;e ,r?• dovendosi cons:dcure lit. '.:· . . • • • • . opere, •111 cui originalitil non :::n':n n~csnutrr:ee;: · :~.~: l~:v~n~ gueote co_meu~ epoca. .aua1 _)11~ . I pr1m1_fond~lon del Ruor• volle con,istcre tanto nello idet forte della propr ia indiYidualitil "!~desio. 1~ cu~ non u ,,ra.~10110 g1~umto 1m~111gma. ,ron~ que~to, qua.nto nella maniera di rice 6 torica da far baJenare:-.tla men- pm cho d1 umone e d md1pcn, 11e1 conJronl1 coli Jtaha nnt1ca verle e di tornarle ad e1prim& 1'1 I" · , • • denzn in 1eoao politico llrctlo. come un ritorno e noo come utl re. E ru il Risorgimento. ~e. Cta 18 1 m1&tica _e artigian, E' difficile capire qunlchccosa distacco o un'nwcntura. Volle- Spetln n Maziini più che I ci. omun · dell'l111.lia moderna ,enza tener ro 1'111lia rivoluziona ria rispello chiunqu e nhro, la ; lorin di ave• Ci 1embra, a que~l2f_PUlllO,di conto delle differenze che ca• ul presenle ~1a, quanto al 113 1- re afrancHato, naturali :tzoto in poter af!e.nnare l!11;d1pe?densa rntteriuano le due ciioche della sa,!o, noaialg1ca e co!1servatrice . ha lfo l'idea dell'unità. Parlart ~: 11 1 \ spml o .del ~''~!°~tment c ~ua formazione, e dell'a.biNo L idea it~&a che 11 facevano di Mntzini è come parlare di ' g I mmor,tah pnnc1p1_l .. del_ che le 1e1,11ra. Tra. l'una. e 1'11), della tton a, polrehbo ri~1ian111nun mito. Se ne discorre un po, 1:i e ~nz_1 .. I■ IUI o111litit u Ira, la 11oria regislra un rivolgi, alla mente, meglio che il fomo Ieuermcntc. Matzini predicato• t "pr_mc1p11, Pl';r tutto quan• mento completo, una fat:ile CD· IO fi_ume d~ ~raclito, caro a.i re, Muz ini lipr e che ha il ,en·. o ~ e m. euo. ~I co~c!elo,, di duta, cui tengon dietro, com'è "?~In hogeham, quella molto 150 del mondo, Mau ini che not: jtorico, _d1 po11~n·o, .d1" orl11na, deilino di ogni politica che ICII.· JIIU naturale e 1uadenle ide:i perdona, è la fantaria O l'umo e,_per 1I ~u.o hd1n 1;de~•. ~ro• turiaca dalla disperazione d'un che ne aveva Pu cal, quando la r I" . d 1 1 , I" pria neceu1_!ile,non del diriuo , 11opolo, all'in~omani di .qu~ldtc ~ 11 ;?;~ 1 :, 11 da~l".o~:dco~il v:~~ c 1: ~:t! : n :,è p;r: 0 0:1~rt 1 di ~:1,/·in~:~d ~· ,:re]P::, 0 ~ri ::: A pag. 3: Centenario d Guy de Maupass (1850-1893) Articoli d : VITTORIO D GIACOMO e RENZO TIAN ~taatof; . naz~onale, 1;.li rt un• te1o il risveglio de! pensiero quello apecioso patriotti smo dei fondo è e u ri. iempre do'ama, ue 11. 11per ere pc~ mo_ om: cattolico altrimenti detto neo liber'uo n1ini del Primo Imper o tico e auloritario, operativo e e unracconto Inedito di ~ra de!la 0 cr: nde ha~111d1 1uu1 guelfism~ gran tcntalivo di a.s che vaghen iavano in Napoleont 11011 filosofico, per la foru del• 1 . lempi.. ~ e n~n e e,a, ero~o ,ociare 1a' Chieaa. al Riaorgimen• bandito all'Is ola d'Elba il no, le 1ue tradizioni laiche 1ì, ma G d~re, ant~ ~ 11or1~, ,che l llal~a 10 , con Gioberti, Rouui ni t •!r~ eroe nazionale. ~gli re11iin cat!oliche, come fo Jaico e cat, uy di dopo Il 48 e 11 49, la br~I• Mantoni; cosi il ritorno a Vico I nr1a delJ11Re11auraz1one e del· tolico Jo 1pirilo del. vecchio Co• RENZO VESPJGNANI - e Figura > lante, 1en&ata e borghese ltaha con Ferra ri e Cattaneo· e non la Santa Alleanza e può dirt i mune, per il tempo in cui cade d U c~vourriana a cui i_uuo ton~a. e altrimenti va interpretai~ la Re- il Meuern~ch del!■ Rivoluzione VINCENZO OARDABELLI 1 e maupassa ne tce bene, nuce 1n opposiuo , pubblica di Mau ini. Divhi di C_on que1t uomo pen1iero10 cbt - ----- ---- ------------- uno quontitil di ,·edule oppo~lt vive nel _•_•_d_,._n•_••_'_' '_' d ,u_, _ rc_••_"•_•_•_•_ .. •_••_•_•_1 __ ,_c ________ __ _________ .J D.AN 'fE E iSHAKESl'EAltE lHVJJJONO ~ •• 1.::: 0 r.:~~:~ ,uir::li.r:~:::~ Flt.A LORO IL .MON.UO ìllUl)KltNO poploH, onllp,p i,H, fedenli,ii unitari, ,monarchici, r-epubbli ca •* ni, gli uomini di que sta gene nuione, i 1randi uomini del Ri• ELJ () T E BR1DGES torgi mento, aono tlitti concordi • - - ' · nel ,o neepfrlo non M>han10 co- me un fano morale prima cht 11oli1ico, ma 11utono1110,incon fondibile e propriament e italia, Erano 111.Jmente gelosi delln Jo DN LIBRO A,LLA SE1T)MANA PRE't,1!,N1'A 1 O DA lARLO Bo' ... CANCROR -EGINA BELLEZZA no: tradizi ona.li !la e po1 olare r:,.~:~F;Iit" :;::~:~:~·~::i :~ di" ,.,,ommaso.La ·ndolfi ogni loro 1tud10 n non uscirt .J. j dai limiti del nostro genio e CERlANO LA * DI C~N'l.ILLO P ELLI ZZI S ELIOT è di l della nostra coltura altrettanto T co oro quiste meccaniche, rimarrà vent 'anni un appass ionato e fulmin ei nell'1tsimiÌar quante ( E D I ,.,,, 1 O N E che smentiscono col forse cons egnata. alla storia attento lettore del nostro 11• 11 . 1 e -.., V A "C., L E C C H I ) • fa tto l'ass unto cil un sotto la luce della reazi one, maggiore poeta . Un lettore :e cspe e~.e I pcn, iero ma JN UNO degli ultimi numeri d cr~tlco Italiano mo- più che dell 'espress ione, del che, per sua confessione, non 1 1 e~o. ~ piu cbe j 111111 :•~~•ofio della rlvi8ta. che Piero Santi erno, valente del resto. 11suo i poeti; poichè, mentre conosceva. quasi arratt:.o la 1 . asciavano gui a_re • ~ re pubblica. a Firenze e: ca.· qual e in un a lunga polemica quasi tutto 11 mondo sembra lingua. italiana, e l'ha. lmpa- ~:tne, dai j ùtoria, daU d:lt Ba.là >, ho trovato uno d~i pen– ha sostenuto che 11tempo no. andare in un senso , ecco mol- ra ta. sul testo non facile di acnso .e nguaggio,_ 1 sieri- chiave di La.ndolff che mt st ro non è tempo di poesi a t,~ fra i mlgllori artisti muo- Dante, un lettore poi, che m?m,oria dei no~tr, antichi e f~ piace riportare qul a pri ncipio Ellot è un poeta ed è un poc - versi nel senso opposto, e non leggeva Dant e per solo migliori coa t ,unu. Quaaiche eHJ. della. nota dedicata. alla sua ul– ta del tempo nos tro· non solo, mentre i più si orientano ver- diletto, ma con intenzione di colla lucidna pr~pr,~ di th ' t: tun a. fatica dt scrittore, e: ca. 11- ma è fiorito In ID,8'hllt.err a, un so una. cosid detta Ubertà di appre ndere, fra molte altre 11111110 al prm cipio di un nuovo c,-oregtna • Ecco che cosa et di • paese cui per mol ti rispetti pens iero religioso che molto cose, anc he qua lche elemen to 1ecolo, aniave~ue~ o d , pericolo ce Landolfi. e: Fra fl far e e ti non si os~rebbe negare la spesso è vacuità di pensie ro e segreto utile per Jo scrittore che correva l hnlia, d imhuta r non-f are t sempre meglio il quallfl ca. di e moderno >. Ma 1-ellgtoso, ecco l'Inglese Ellot di l>OCSla Non un Imitatore, dire rinno vandot1. Fu in ta.l mo n_ ,on-fa.re •• dove bisogna. a,ida – è un !acil e ,error e quello se- rientrare nella categoria. plu cioè, ma. un attento e gelo - do pou ibile, '.'e~ merito d1 q~e re al dt lti del gusto para.dos,a- ~ condo cui 1ar~ista ruente U rigorosa e ristretta degli ade- so discepolo, e All'Infuo ri di •~• _bravi_uon 11 _ 111 , c~~ q.uel prin• l~ e cerca.re di cogliere quelle ' suo tempo ; plu che risentire rentl all'Alta Chiesa Angllca- Dante . non ho tro vato altro e 11110 d, mmonah1a 1I quale che è Il fondo umano di di- In quanto tale, crea Il ·tempo na; e mentre molti artisti poe ta cui pot.essl to rnare di 1or10 dalla Rivolui ione franceae sverazfone e di pena che Tom- · suo, ossl8:c con trl bulsce a de- giovani sl sbizzanlscono in un continuo , per dive rsi scopi, e nvevn giil fa110capolino da noi ma..,~La.ndol/1vorrebbe na.scon- · ter minare Quella senslb lllt à e dlssidentlsmo > che non sl con molto profitto , du rante durnnte e dopo il Regno tra, derci ed evitare. Dal primo delle cose, e quella reazio ne sa. più da. che cosa sia dlssi- un a ramJllarltà di vent'anni> lico, ma in forme 1tranierc , tempa dei nostri incontri da- .. espressiva di fronte alle cose , dente, Ellot indica una estgen. Dunque Dante è per que- b:irbarc, auJiche e cortigia ne, , glf anni lontani dell'Untr,~r11ità, •, ,, uno del più bei discor,t che ab– bia avuto la no.,tra. lettera.tura iuglt ultlrnt vent'anni , co,l pie no, dcu ro, trrutstibil e e infatti nessun altro scrittore et è ap– parso soccorso da una grazia. CQSi 6traordinarta di linguaggio e df invenzione riportata ), rlu• ,cir/i il nuovo Lando l/l a. tro• ; fz4r:u:O '!!:!~~ ::: ,";fr~:: I de e che per ora gli ncuce sol• ti tanto al ltmtte della stanchez– za e della diqerazt one? Se re• stiamo alle , ue confusioni, se scandaglia.mo il fondo reale da cui salgono alla superficie t ter– mini di e: noia •• df e: &ta.nchu - i ;f C:ie ect'!:1:i::s::f:'::c~l~n! 11 i; le Quali poi riman gono con - za. di valor i trad izionali at- sto poeta un ma estro , anzi il come tale a11croun1amente av, quando Landolfi si na11condeva ,; segnate alla storia, e fanno si traverso l'esperi mento di tut- maestro: e: non ml a!.Oderel nraa to. si 'ita.lian izzaue e dive• ancora dt più nel /umo e nel- genere di rivo luzione interio ra che 1 posteri guai::dJno all 'epo- te le più audaci novità, In mal all' opinio ne di chi pre- niue finalniente popolare. Cl l'ari,t complicata. del ,uoi giuo- che sf deve usere operato den• ca. propria dl un arti.sta com e vero chi ab bia letto qualco- tendesse giudi care poesia mo- panane nel ungue, voglio dire eh.i, da quel tempo a oggi so- • tro il .suo animo O, per meglfo ~r etterizza!9- ed espre ssa dal. sa dl lut non sl mer avi glia di OAMILLO PELLIZZI Nella qnale civile funzione di no !'a.s11a.ttdiversi anni, molti -....; • dire, è difficile acco ,ta.re le due Iopera. dell artista mede simo , apprendere dal suo libretto su divulgatori in ltalin del nuovo anni , li tenipo qua.si di una ge- Tommaso Landolfl form e di , malfnC07!fe da cui la LA PIERA LETTE RARIA L'epOCa nostra, dl ra ziocin io e: Dan te> (Faber e Fa ber, Ed. ---- !pirilo nazionale euro peo 1: nerazione e bisogna riconoscere prima volta è nato fl tema ri- '-------------------' lanalltlco e critico e di con- 1929), che l'Ellot è sta to per (ConUnua a paglna 6) acrittori del Risorgimento po,!o ~~!ss~: , ~~~dt1!~~ ,i;;:~~~':: !~u~hedi:l c~'.':;,~~e ';%\ :v~~~~ ~:t~mri:! ; :~t'~gn°czs:i i,md~:~~~ · -·--·- ··-· - - --- ·- /ore o almeno hanno un valore li0 1te meccanica., il Landol/1 ci 110 interrotto e speu o incert o MONTHERLANT, OVVERO IL CONTEN·UTO D'UNA SUPREMAZIA :~:t~~~e ~le !i~~t;ir~n~~r~t!~: :r=:st:zurii(Lnet"!~o/:r:m~~~":~ 'f:t'f!r:U~g:n!de:;~ :: ::: l~ 11tianni e attra.ver110un 11ume- noi abbia.mo assistito a.una evo- 11troda e ,la sto,;ta d.t LaDIUllfi ro rispettabile di opere egli , 1 /uzion,e ~o,npletamente diversa, rlesce1a d~tin guere tra due mo– t lentamente mostrato col suo i suoi libri non hanno più la di centrali della sua inven.tioM, vero volto e nell 'aria incon/on- slcure.ua di voce e la. pulizia da una parte· n giuoco -puro, dtbile di una gelosa tlmideu:a /orma.le che colpiva.no nei prt- soccor,o da una tecnica parti • e di una profonda onestd:, Quel mi raccontt, sembrano a./fret - col4rmen! e ef}ic,ace (e qui fino – tempo, quel gusto eùl giuoco tati, a. volte addirittura. tir a.ti ra et, ha dato •le,sue cose me– Resisten:o H ENRY de Month erlant è momento della ridicola gra- Femme n CPlon ed.il ..) offrono d1 tutti gli autori !ran- tultà di una simile afferma- ora. un'occasione di ritornare ' cesl viventi quello che zlone in novanta per cento del sulla questione dell'atteggia – forse ha dimostr ato nella casi. mento di Mont.herlan t df frOn• sua. opera magg iore interesse Mont.herlant, uomo poco so- te alle donne che tante discus– per la donna. Non soltanto al- clevole, non incline a frequen- slont ha sollevato alcuni an ni la donna come simbolo sup re- tare asgiduam ente 1 cenacoli !a alla pubbli cazione del qual.– mo di bellezza o come oggetto lettera ri, senza abilità nel rl- tro volumi del romanzo e Les del desiderio amor oso dell'uo- spondere al gtorna ltstl, volen- Jeun es F!Hes > Cc: Le5 Jcu nes mo, ma, 1n contrasto con quan - I.Ieri sgra devole cogli importu- FWes •, e: Pitlé pou.r Ics Fcm– to avviene generalmente , al ni, a Par igi oggi ancora nume- mes •• e: Le Demon du Blen • e vart problemi posti dalla natu - rosi come mosche d'estate at.- e Le:s Lepreuses •> uno del mag– ra femminil e stessa. Per chi torno ad uno scrittor e celebre, glori successi let.tcrart del pe – di Month erla nt conosce sol- ha cont ribuito ad accreditare rlodo d'anteguerra, trado tto in tanto la leggenda 3ppoggiata la. propria leggenda d'autor e t.utt e le prin clpa ll lingu e cu– magarl a. qualche superficiale misogino. Anzi si potrebbe: a!- ropee eccettuato l'Italian o. e: Les lettura, quegto può sembra re fermare che esacer bato dall 'in- Jeunes Flll es •· di cui 11quar– un par adosso, eppure non è. comprensione siste matic a dl to volume e: Les Lepreus es » è Non bi.sogna dimenticare che alcuni suol collegh i e d'una fra- del 1939, è per ora anche l'ul– tra gll scritto ri contempora- zlone della critica, egli sl sia timo romanzo pubbllcat-0 da nel Month erlant è quello sul In scritti occas ionali - alcuni Montherlant, la cui attiv ità di cui conto in Francia, ed an- del quali vennero raccolti poi scrit tore si è da allou qua..:f che in Itali a, è st.ato detto e In volume - divertito a provo- esclusivamente rivolta al teatro . pub blicato Il maggior numero care l'ant.lpatla degli uni, lo Il libro di Jeanne sande 1 lon di sciocchezze. Basti accenna - sdegno degli àlt.rl , lndl!!erente è accanto all'acul-0 cd lnfor– re alla più insulsa: l'accu- alle conseguenze, forse perchè mato studio blogrartco di Ml– sa di dannunzlaneslmo . E' ben fondamenta lmente sicuro del che! Mohr t e: Month erlan t, vero che oggi quando sl vuol !at.to suo. homme libre • (Ga lllmard edit.) emet ~ e con una sola parola La quasi cont.cmporanea Il contributo critico finora più un giudizio negativo sur uno pubblicazione del suo nuovo serio all'esame di un'opera Jet.– scrittor e od un llbro di qua- dramma: e Celles qu'on prend t.crarta fra le maggiori di oggi. lunqu e tendenza , st.lle o cara t- dans ses Bras • (Galllma rd Esso merita di essere segna lato tere essi siano, si dice: dan- edlt.> e del volume rii Jeanne anzitutto perché di una don– nunztano ; senza accorger si un Sandellon e Montherlant et Jes na, la quale dlmostn. di cono- lioteca Gino s· ~3nco olla donna HENRI DE MONTHERLANT (rlpr. B.I.f'.) scere a fondo l'uomo ed 1 suol e: outré >, quel piacere /orte di giu, viziati da una /retta. eh.e gllo ri uscite, penso at ·primi libri, d1 saper li valutare senza stupire \., dl lasciare gll altri tra.diac~ appunto una diversa e racèonti, <J)eMOalle pr~ve del Indulgenza, a volte quasi con- i~certt o addirittu ra impaccia.- be~ pfu pro/onda incertezza. e secondo tem~ 1 Jra cui spiccano sldera ndosi parte lesa rlcono- ti non e,·ano, non sono che tan- fn/tn e mettono a. nudo quello e: Il dente dt cera > e con un scendone però l'intrin~co valo- ti modi di difesa, ostacoli na- che è il doloroso dramma del- reip lro più Ia.rao, e: Le due zit – re Jet.terarlo anche quando è In turali (nonostante l'apparenza la .sua anima. Anche In quuto telle •• penso, cioè, al La.ndol· comp leto disaccordo con lui contra.ria) che Landol/ i pone e: Cancroregi na • non mancano li perjettamènte I cusolto nel• Slamo quindi ben distanti dal : fra. sé. e gli altri , fra ,e stes- delle aperte con/easioni in tal l'ambito <della letterat ura giuo– le presuntuose escogitazio ni c 10 e d mondo: quello eh.e ~ 11enso, con un accento e con una cata., della letterat ura come di• dagli insulti della profetessa invece il suo fondo reale di do- nuda conficten;:11che .sono nuo- vertimento, di derivaz ione volte – dell'eslstenzlallsmo, Esso vale l~re, di calma malinconia., di vi nella storia dello scrittor e: itJ® J e .dall'altra parte. uno poi per la serietà dell'Indagine dr11pera.zione /erma e contenu- Può darsi che Il dato critico scrittor e eh.e finora nqn è mal e per l'Impegno man tenuto fl- ta lo sl capisce molto tempo del franamen to, dell'abbandono apparso completam~nte, lo scrl t– no In fondo di separare l'uomo dopo. Allo spettatore , all'amico eccessivo (che rl!cont riamo, per tore, che nasce in ~ opposizione dall'opera cioè d1 non ldenU - occa.sionale, a.l lettore non av- esempio, nella tranquilla. e 11pu- aU'immag1ne fenna. e sicura. del neare co~e con tropp a legge- vertito occorre molto tempo per dorata ripresa. di certe form ule ,primo La.ndolfi, 'Jnsoffl.ma lo rezza 'è stato ratto nel ca.so s uo dissipa.re questo equivoco /on- classiche del romanzo europeo scrittore che corrisponde meglio e di altri, l'aut ore col suo pro- da.mentale: guai se 111 sceglies- del secolo) voal!ono sottolinea - CARLO 80 I.agonista. se la .strada del rifiuto , della re ancora. di più il nuovo orten - ~ . · Jeanne Sandellon ha una negazione, 1e in una parola si la.mento dello scrit tore, una /a - (Continua- a pagtna 3) violenta antipatia. per Plerrc voleue rim ettere tutto La.ndol- ,e di lfbera.zio11eda vecchi lClie-1,-- - -- ---~ costals lo scrlt.t-Ore protagont - li nell'ambito del giuoco e del mi e da vecchie formule eh.e stn de ~ Les Jeuncs Fllles •• ma divertim ento, ~'altra parte ne aveva.110avuto net prima Lai!- I I numero essa bada a precisare che lun- abbiamo una riprova. nelle ul- dolfl una 11tupe1tda consacraz!'l - gl dall 'essere un autorlt.rat.to time soluzioni del suo lavoro; ne, può da.r11i che que11t1J 11100(' dell'autore, esso è una cc har- $e davvero La.11dol/l fosse cen- t~accato e .slegato di ~~tµoai - spec1' aie d1' ge •• una caricatura cioè in cui tra.!o sul giuoco,, su_l piacere ,no11e stia. a. indica.re l ln..:en dr Monthe rlant 1-ja volontaria- ~Il Inganno e dell a,rb1trlo i ~uo, u'.' nuovo dis~orto, il :en:ativa me te defo mato t.at li libri avrebbero u,,alt ra st,ut- dt a.vvfclnarsi smcerament,:: e · N I , lor~ ultlm/ conse:u:.~ :1c: n~ tura, dlm~tr~rtbbero unu ,si- in piena disposizione a.una ntto• ata e sar a tratti del suo carati.e re la- ~urezza. d 1mp1anto, una sc1ol- va. parola. Il problema e/te d GIACOJ\10 ANTO~ [NI ~~:~ererr:;:::::rt :~r::::~ ,:~ !~t:~ese~n~~o: . q~:~r!u~~n :o':; a 12 pa gin f> concludenti e affidate a una a colmare questi vuoti paurosi (Continu a. a pagina 6) uic,ne tro,..r,> :egg~r,1 m-i pen- del suo discorso (rico rdiamo , ci, ''---------.I

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