Fiera Letteraria - Anno V - n. 24 - 11 giugno 1950

0 ~ AIU 0 UEl.l.t\ 1O ,IJAZ I0 NI•. H0 1\lANA: ll •J3 Rcdn lone milanese: Via della Spira 9 • ì\llLA NO LAFIERA LETT·ERA.RIA 1 w.t.u uscrlll l, a11d 11- ' t' 1w 11i,u hh li c·a l1. 11111 ~1 rcs ti l.ulsconu . Data la sovrabbondanza di scritti che cl pervengono con l'esplicita rtcbiesta di giudizi particolari, comunich iamo agll interessati che direttore e redazione della Fiera sono assolutamente imposslbllltatl a dar riscontro a queste rlchfe.ste. TEATRO lLA DU§JE §U JLJLO §CHEJRMO Secondagiovinezza di ''Liliom,, ELISA ! BELL'DMIL TA' D . OPO U tanto parlare che si è ratto, In sede crlUca, del slStema di reclt.ulon e de < Il Car– rouo ne di Mllano > e del p3r– Ucolarl punti di vi.sta del suo regista e direttor e Fanta slo Piccoli ecco che lo stesso Plc– coll sl decide a compiere una :.volta ardita e si ripr esenta, qui a Bologna, con Ve!tc rinno – vata. Noi stessi abbiamo avuto modo, i:u queste colonne, di dl– l_ungarcl , per prllnl , sulla tec– nica dc e Il Carr ouon e > e di scrivere su questa manl era di lrulster<! sulla esteriorità sce– nlea del personaggi ln un gio– co arlegglan te la vecchia com– media dell'a rte e la pantomlnn de.i mimi. Ora, e con noi lo ha consta– tato Il pubblico bolognese, Fnn– taslo PiccoU capovolge netta la 1dtuazlone. Slamo sinceri se di• clamo che .scorgiamo In questa detl.nlta presa dl posizione una netta accen tuaz ione polemica. Piccoli è parUto con li pre!Up• posto di dimostrare che I suol att ori non sono aride marlo• nette nelle mani di un ablle burat tinaio pron to a muovere I ti.li secondo uno schema CO• strulto tl.n nel più plccoll det• ta1II. Coerente a questo suo concetto egll, quindi, ha dato vita ad una parentesi nuova del suo normale repertorio . Ha scelto U teatro moderno, che, per molteplici ragioni, non po. trebbe o.mmettt re, per la sua 11tess!l natura , l'accentuazione di una regia stereoti pata entro canoni tl..ssl e dogmatici e ha portato I suol attor i su di un plano di normalltà. Abbiamo avuto modo, cosi. di as.s!Stere al Teatro della Pro– vlncla alla edu lone < plccolla– na > de e La leggenda di Ll– llom > di Molnar cd a quella di e Come le foglie > di Giuseppe Giaco.sa. Ora se Molno.r, aato Il carat.tere della flaba che por• ta Il peuonaggt o di Ullom In primissimo plano. poteva, an• che concedere. qualc he str appo alla consuetudine e far rlecheg– a1,are la tecnica tra dlzlonale de e Il Carrozzone >, Olacosa non lo avrebbe. mal, potuto perm ettere. Oppure la caratt e– rizzazione della dolce bontà di Nennele o della saggia praU– cltà di Massimo avrebbero dato origine ad una strana profana– zione che poteva. in un certo L'amico Aci,m e Ffocco, fndl– rlzzandomf 10Uo /orm4 di lettera nel n. zz della e Fiere • certe impren fonf e cerU pen.tferl. clie la napprue11tazfone del e Caro- 1ello napaletano • 911 Jumno re• centemente ,u, cltato, ml chfa. ma direttamente In caiua con. una e.sciama.rione - e que.rta ,1, caro Diego. t commemora,11lone. allr o che I cla,.tfcf > - che al lettori non. deve e non può e,. ,ere 11.sultata del tutto chiara. E polcht t no,tr o prfmo do~re fare In modo che tutto qua:nto al &eri.veria fl pfù po,.rft>lle un. vero dl. .rcor.ro e pubblico • e Il meno po,.rfbllc un. dialogo e pri– vato>, credo ala ncce.r,ario che fo coml11cl coi dare af lettorf una ,,:,fego.done. L'allu, lone di Ffocco riguarda certi dtacorJI fn– tercor-" tra me, lui e Giorgio ProlJ)erl. a propo.rlto della pale– mica ,u i · c/a,i lcf, ana-1più pre– ci.romenie ,u ll4 attualità def cla.salcl. 017nu110 dt nof rko no- 6Cevo: - ovviamente - at cla•· ,tcl una attu alftà (e pen.ro c1us, fn fin det conti, anche l'ant4• gonUta Gerardo Guerrieri. gliene rlcono,ca una), ma la ragione, vorrei dire 14 na:tura, di quut a attua lità non era, per noi tre, /11 dea.sa , Pofcht ,e Ffocoo la raovUavo prevalentemente nella rUOluztone artistica - nella a.s– .soluta poeticità del te,lo - del , entfmenll e del miti; ,e Pro– , perf, QU4tl paradon almente, gfun17e1H1 a 1tabllfrc uno 1tretto parallell1mo tra la e favola• df allora e urt e realtà d, og{rl ~fa:1 ~uli,o~re'::er~v"!:er: l ci::t rlttur a conrideratl Il dramma dell'epu rat::loneJ, lo avanzavo l'lpote1I che !'Intere.ne - ettet • tlvo - 1u1cltato dalla rappre- 1entazlone def claa.rict greci era prevalentemente un lnte~ e commemorath·o plutto.rto che di ver11 e propri.a partecipazione. DI qui, per certa parte del pub • bllco. la ragfone del dfdacco, e per chiunqu e di noi, la per– cedo11e df ueder riproposto un. mondo .scenico deflnftlwment e concldu10 - conchlu,o In quan. to mito rellglo.,o e co.rtume ,o– c1ale e tecnica teatrale - . e perciò lrrl.petlbfle nelle ,ua ge– nuinità. Un mondo elle 11 può, .sl, commemorare, ma non. rapprt • ,en tare aenza dfdaacalfa o com– mento come dovrebbe fnvece cc– cadere per tutte le opm-e teatra– li che itabllfacono dlri!ttamente una compUclt4 coi pubblico. Dl– da.scalia e commento t. fnfattf, da noi. la monumen tallt4 ar– clleo/oglc4 (prl.mo potente ele. mento di commemorazione) del· l'antico teatro greco; t . ancora, premeu a dldcucallca, pruuppo . ita cono.,cenza dt un mfto clic, allora, tu certam ente popolare. tna elle 0911 certament e popo– la rtt non t . ma rl..rcrvato a acnt e che ha una e cultura ~ che le con,ente df f11tegrare la rap– pre,entazlone... Non mf pore. fni:ece, clte l'ln– tereue iu.rcltato dai e Caro.sel– lo• po.r,a conalderar,t comme– morfttlvo: .sf tratta. In que.rto ca.so , df JJOrteclpozfone diretta. La cau.ra di una certa monoto– nia, di quella che Fiocco eh.fa– ma compren.rtvamente noia con– ,1,te, a mio parere, nel Ùovar– cl ape.r,o di fronte a uno itor::.o non rfchfu lo e perciò .superfluo · aU'fmpeano - quut all4 ,com: meu a - di voler evocare attra- d~'.~ a:!1;tf,g~:rt 0 ~ 1 • 1:f,,c q~:; iolo la parola - tt dl.scor.so cioè - ha fl compito e la JJO.UfblU– t& normale e diretta di rappr~ 6entare. E quuto far cedere quello che avrebbe dovuto UIC • re prevolent emcntc detto. t una 1fn9olarlt4 a tuttf I co,u _ /11 eJlbù:fone di uno ,tor::.o - che ,e .ru1clta lmmedlatanumte r11: rio,ft& e attenzione, hnpcdl1ce ~j~~~• d~~:nr'1 1 "',°naier~~:e, 1 \ cj; attendane epidermica divenga fnterl.ore. E' /4 .sottile frrfta.tfo– ne che nuce dalla continua e.rl– bfzlo,ie di uno 8J)rcco non ne- !f"~~ic:t11vÒ~zz~;:g rlo,:CtttZ1c~~i che lo ammiro, r7!4 cl,e In ton– do ml rQJtrlitano pucht ui ,copro uiia mortl/fcaZlone del– l'uomo: del ,entfmenu. delle ~Hlont, della .splrl.tuallt& del- ~,~~:"fi ' o'f::t'o PJ:rA:«C::. 11 ~Ì~r!t: ta. ,cu.satc la grou a 1)0rola, df uno ~ttacolo e materfal!r tko , e ,fl .suo IJ)lendore - elle c'tl,...:.. t ,plendore /falco,. formal e, ma– tcMale. v, .si af!CTma una con~ -------------- ----- -- - ------------------ - ------ -------------- ----- -------- -- - -1 culonc deU'uomo tutta e.rie• riore; e noi Invece vorremmo che un altro uomo - un'altra concezion e dell'uomo - quell4 coneretamente, energeticamente 11'frl.hu11e - trion/11.s,e al teatro. Per nof du11que - In qucato un,o - non t un 1) 4.f.ro In. avanti: al co11trarl.o. NELL'ANTICAMERADELLA CULTURA ORSE non ce ne .sfamo re- ett a non sard consentito di tn- F 11 ancora piename nte con- serfr.rlJ nella cultura .senza al• to, ma è un fotto che ss tre ,-peci/lcaz!onl, o, te place di l'arte italiana del dopo- più, nella cultura u//lcW.le del ~~,7~ c~g è udno~u~~u :i c:.rcf: ! ;:,~~ fu.0:o ~l~ uv~!=~: 1lvamcnte ol cinema . Per.rf.rto- po.rsfbllitd df Intendere le con – no, da noi, molte e resistenze > segu.enze lOntane e indirett e, e Il provincialismo cultural e del nosko paese lo ha finora circondato di incomprensione, ma è un fatto che se l'art e ita liana del dopo– guerra ha una voce nel mondo, ciò è dovut o quasi solta nto al cinema della cultura u//lclalc, tut t'altro fn un certo &enio più fmJ)Or• . c11e incline a rlconotcere l'lm- tanti, di quel fenome no. Non con tarli .sulle dita dLu11amano, 1'f)rtanza e.rtetlca del ftlm :- una intenderemo, cioè, fl valore del• (le eccezioni, mentre per contro ~;:ach~ a :~ ;;n~ l;:n~ lap;o; ,~: = ~~f~;toe czuailc~~: ~: ~:1:: ~ttt lv~to q~~!t/ :t~~~f t\ i; r, del tempc, per poco che et i l Più d'uno .sforzo è stato /at- qua.11 sempre venuti da uomi– i11dugi od esaminarne le raulo• to in qua ta direzione, ma ,t 'nt df cinema. E non è il ca.so ni ed i pretesti. • ri.rultati ftnora con.seguiti iono di fare dcglf e.rempf. Ora, quel che importa 1oprat- modes ti. l ncon111ren&lone e JJTe• Noi vorremmo, .sinceramente tutto (prima di giudicare la giudizi sono .stati appena lntac- vom~mmo, che il di1fntcreue 11 otura ed il 1ignlftcoto del ci- caU, e molti di coloro che ade- della cultura per il cinema ne.ma italiano del dopog11errae rirono alle inlzlath,e tenden ti ateHe nei tenninl che pro.spettò di accettar e per quel che vale ad ampliar e la 1,isuale dtl la Benedetto Croce in una .sua let– ta •ua dl/fu.r,onc nel mondo) è cultu ra cinematogr a/fca, lo luin• tua al direttore di Bianco e di ri.rtobflfrc la oeritil del fatti, no /otto più per il timore dt Nero: < Quanto al malumo re o ai sgombra re de/frlfth:amcnte il non nwitrarsl .ru//lcfenkmente olla dif/tdcnza di cui uomini di ter reno dal ciarpame degli n11- e moderni> (o per nat urale j1ne gusto danno segno .rovente no.si pregiudizi accademici che condl.tcendcnza all'adulazio ne 1 ver,o fl cinematog rafo è da av– ,n Jtalio, per una .serie di de- cuf erano fatti segno) che non vertlre che il medesimo ienti – preca te circostanze, hanno .rem- per contrlnzfonc pro/on da. E lo mento st mani/e .sta verso II tea– pre avuto .rolfdc radici. Se que- prova il /atto che qua ndo co- tro, e non tt ri/trltce all'arte :;~e,,:in dr~;::~ e~::::o il te~= ~t::~h~ann: rJ:!~~;: ::r::ai~ !ff~~,a~; e af ~~:ee::rm:::, re:;; ,,dCUtto fenomeno del cinema gro/lco per metterlo in contat- l'intervento degli fntereui \n– da!illno Fino a quando Il ci- to con ti mondo che é loro pro- du.rtriall favori.ree per todd.f• 11, ma rttallano e no) rc.rtcrd 1,rio (parliamo qui ftlo,ofl , di .rfore le richieste e.ttrae.rtetf– ç,1.,1 noi uri /at to soltaiito clne• lettcra:11, di educatori, di pro- che del pubblico >. Non sem bra, ru•_.,,.:,·,u1co. un /atto di ,pc- /euorl unfvcr.rftarj), l'unpcgno invece, pofflblle alcun con/ron– u~l.i ,dcme critica. {i.no a risultava .rcar.ramcnte motivato lo fra l'atteggiamento degli IJl'ur.d J la cultura crnema to• e fZ più delle volte ~ndlrWato ,: uomini di fine gruto > ver.ro r,r,., 1 /::a 1:011 ,apra f11serirst (o ad~ su ttrade /ol.5e. Poc1u.r.rfmc, da 11 teatro e verro il cinema, clié ibl1oteca Gino Bianco sarebbe già grondiu lma co.ra se cinema e teotro /onero , da ta– le punto di vi.sta, .rullo .rte.uo plano. Del reato, /a: ,teu4 opinione & l Croce dhnod ra come U cinema continui ad euere rele– gato nell'antic amera dilla cul– tura, quaal che /oue Il in at– te.sa di euere ammet.ro In un ambiente che non è ancora il suo, e d.oveue nel frattempo prepar anJ ad eapfare i peccati di cui SI è macchiato. < L'in– tervento tllcJI fntere.r.ri indu. driall > è oncora un argomcn~ to da tappar e la bocca a qual• sia.si bene Intenzionato. E.r,.rte, e basto, e In quanto ulite im – pediacc ogli e uomini di fine gu. ,to > di prendere in .serio e.ra – me Il cinema . .J',fa non Si è pe11,ato che gli lntcreu1 indu• ,triali (o commerciali, o ape– culoti vt, che è lo .stesso) ,1 fan - 110 .rerufre a,1chc negli ollrl campi della cultura, eppure non han,w mai impedito a net • suno di occuparsi seriamente dei frutti di quello cultura . Sventolando lo 1pauracchfo delle < richfe.rte extraedettche > cl 61 è andati a cacciare in un .1icolo chiuso, Ma v'è dt più. Gli < intcrasi indrutriall > e le e richie.rte ustrae,tetiche > non .sono /at – tf da indl trlduarc e poi da but – tar,f tria, come se non avcuero alcuna importanza nell'amb ito della cultura. Non cl si può 1barau:are di una parte della noatra•vita, dt una parte (non stiamo adcuo a di.rcutcrc quan- '~J;:~~eko~e1 :;: i 0 ~ f ,'i:Zr~~~ zore del cinema, neppu re di e quel > cinema che soggiace a quel tolf fntercua e a quelle ta– ll rlchte.rte, come non ci si può .sbarazzare della letteratura , neppure di quella co.rfdetta po– polare. Non ce ne possiamo sbarazuir e, voglio dire, con u11 sorri.ro di au//lclenza. e pa.11are oltre. Perch è tpcno, ~i fa– cendo, .rf pas.ra , .senza aovcder – tene, oltre la cultura che .rf crede di difendere. Di quetti equivoci 10/fre /or- temente Il cinema Italiano . Quo.si ncuuno In !tolta, per esempio, ha .saputo riconoscere (non parlo natur almen te del critici 1pecialJ.uatl, per quan – to anche qui tn sarebb e non po• co da dire) l'impc,rtanza deter – minante che cuo ha ovuto nel– l'opera di .rvecchlomcnto e di < dcproulnciollzzazio11e> della no.stra arte. Noii è certo un ca– ro che li cinema rappre.rentt per gli .stranieri quanto di più vitale, di più valido .su. di un p'1a110 universale , abbia e.rpre,– so l'lto lla del dopouuerra. Non credo che e.ragera.1se il com– pianto Jcan Gcorges Aurlol, critico di buona JJTCparazlonc e di notevole acume, quando 1n Fra11cia .scriveva che < con I fll,n dei cinea&tl Italiani , U ci– nema diventa indispemabf le allo 1tudlo lklla .storia dell'u– manitd >. A quel giudizio, egli aggiungeva un avvertimento che pare tener conto proprio degli equivoci di cui atlamo parlando : e Ll 'lmportante per i ci11ea.rH italiani t di rìco110- &cere la loro tnttorla; di a.r,1- mllarla per trovars ene Jorh/t– catl, poi di mantenere li loro apirlto critico in equilibrio fra uno .scetticismo che confina con la nevrastenia o con una esal– tazione ingenua che, per l'eb• brezza ecce.uiva che produce , li condurr ebbe all'acCldta di An– tonio preuo Cleopatra>. Di Jronte al cinema, la cultur a Italiana ,embra ancor meno che scettico . Da qua.sta .rftuaztone pcn.ro derivino anche (in parte) gU equivoci pullulat, intorno al e ,neoreaU.rmo>, E, il ouertrl, U < 11coreall.rm.o > t Il /atto /onda• mentale del cinema italiano, ed uno del /attt to1tanzialmen– te più .rfgniftcaUvl della cultu – ra italiana d'oggi. Guido Arl– itarco, presentand o Il /a.rctcolo di Sequenze dedicato appunto al e cinema ttolfano del dopo• guerra > era co,tretto ad alfc r– mare: e La critica cinemato – grafi.ca . abituata co,n 'é iulla .scia delle allrc e per comodttd o per I?igrfaia a schematl.u ore, a cla.r.r,ficore, a inca, ellare )n appo.riU compartime11tt quc.,ta o quell'opera, speuo con/on de il cotlddetto neorealis mo con la formula, fn.seriscc nella 11uova corrente certt /llm solta11to perchè esri ti l&pirano a fatti autentfct o percltè sono girati nei po.rti ove .ti .svolgono le DIEG O FABBRI :~~: ~t r::ich:o::i~;g ,::,i::i 1 t~i ~o (e gra zie) pe.r quan- di Upl. Con/tu!onl (nelle qual; to dici aut Carosello. permetti • cadono peraltro moltt nottrt re- nù, caro Diego. di conrermu e uliti: dal Soldati df Fuga In lt. mia tede nell'attualità del Francla al De Robtrtla dt I 1~a~~!• r:P~f 1i:ttr~;~:e:~: 1: fantas mi del mare) groatolane ztone e che II aoltAnto lt. veste e aHurd e quanto quelle In cui adeguata, tndt1penaabllc, ctl quel incorrono coloro I quaU ilkw concetu e di quel aentlment.l. ti/Teano lt neoreall.!mo con la E che parleclpufone dl pubbll– cronaca pure e aempllcc >. L'a/ - co cl ala è dlmo.trat.o dal çla– /ennat 1one potrebbe cuere ten - moroso entwlaamo A cui d:i z'oltro augravata qualora .sf ~ '1:!, ~ua:~~qu~Pfo~~a~'-:!~~~ ~~~~:ier.t ~~r; ftoftu: e~: r: ~~1:8~~:rni~teE°?\~C~? 1: l'omblto della critica cinemato - atorta di Zenoue.., grafi.ca, Lo tm arrlment.o {poiché Per Il Carosello lntenctevo di qua.sto 6f tratta } che avoolgc propr10 commemoraz.lone nel Il < neoreal1.ttno > é alntomatl - &enao più. corrente, come mu – co. E' In de/lnlttva , lo tmarrl - ,trazi one (llella rlrlm t. parte ) di r;,e,;:.tgz! :r 1 :fn e!~tg,:: é ~:~'~,~~ <~ 0 r::i;;: 1~ 0 ~ 0 e~l'a~:~ rig.e~':}!~ to dol auo t eno. Se tanto ape,so pr mo • ovecento) if.r::;;e ;:r~~e ;,,:: ~ll 1~~~':vt ;, A I Taormina avranno ;~~~oc~al s~ e Imprevedibile, la 1p1ega- li : r~:i'~~st~:l {~~tt~it ~~t 1 ::;'/~:: z1one di tale dl// iuo ~udtz lo ,11lonale Federico Cliopln I Cor.rl va cercata propri.o In quatta d.' lntc rpreta.."ione mu.ricale .rl mancanza di contatti fra cultu - 1oolgeranno al Pa:lano cor1H1ta ra e cinema, In que.rto colpeuo- con la partecipazione di Uliutrl le tra.1curare elementi che eb- miulctstl e mu&lcologl Italiani eci bero ect hanno il loro pe,o , 1n e,te rf. quu to forzato e grottesco lso- 111111111111111n 1111111111m 111m1 1111111111111n 11111~ lame11to. D, u11a simile situazto- Direttore ~e c:if,~1 f~~~~~o;:::,~ r;g~~I~ VJNCENZO CARDARELLI minf di cult ura, e Il pubblfco Condirettore responsabile steuo. DI.EGO FABBR I •.. DI GJAi\L'tATTEO Tip. LA COLONNA P. Colonna 368

RkJQdWJsaXNoZXIy