Fiera Letteraria - Anno V - n. 15 - 9 aprile 1950

LA FIERA LETTERA .!'.;:: · ) ~) :·L AN1'o'0 V ,. NUMERO 15 Sl!,7 7/ MANAI 1'. nELLI!, LET11!,JO , DELLE ARTI E DELLE SC I ENZE ROMA, 9 A.Pan.E .1911" SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLJ QUESTO NU MERO LI~E 50 l}ll{t:].l()Nb , AMMlN lSTH.AZlONE: ROMA, VIA D'ARAC..:01!:LJ u J i è!CJOUI II tilH,097 ~ 684.09tl CONCESSIONARIA DELLA PUBBLl(.;ITA '; PUBLlTAL: Via COndottl , 5 . Roma . TARIFFE: Comm . L. 60 - Editona le L. 40 al mtm: AtU< 11 NAM'ENTI Anrrno L 2.200 . Sem. L. 1.l!iO Trim f. 000 €..'-tnro Annuo L. 4.000 • Abbonament o speclale Unsegnantl e studenti> : rata mensile n. 185. Copla arretrata L. 80 - Spedlz1one In c.c .p. CGrupPo ll>. c. c. postale n.113 1428- • STAZIONI:. l'IUMA Y,11ttfl è ~111to Dio è giudicato, -l'abbiru110 co11da,111ato n morlt! . No,1 vogliamo pitì CrrJto con 1101, è fastidioso. Per re ci basta Cesnr ~ r come legge l'oro solo e il SC1llgt1e} Crnci1"1ggctelo sr vo!cte, ma levatelo dai piedi! Por– - tatclo via! Tollc! T ol\el Tan111pegJ,:w: è detto che deve morire e elle a uoi resti Barabba ! Piloiv (' ,,s.Hso s11l Gabbatlia • e Ha, m1Ua da dire!• fr. P ilato. E Ges,i nOn fiata. • 'Ji;[a no11 trovo 11ulla di male in questa uomo :io dice a11cora Pilato e ma . Che muoia , che muoia se c1 tc11cte! Ve lo cedo: ECCE HOMO• Eccolo coro11lltodi .~pine e io porpora sulle spalle. Anc ora w,n volta ci g11arda cogli ocelli pieni di la– E ch':if~~e~ut} S:/J,~: 1 ,mlla pcrcl1é rimanga! Com'era 11110 sumdalo per i giudei , cosi è fra t1oi m, assurdo N o11 mauca t11tlla, in ebroiclJ, ili greco, i11 latino , i a11cora redatta la scntensa d'allora. E c'è pure la folla che Jtrilla e il gi11diù clic si lava le mani STAZIONE S.ECONDA Gl.i dan110le vesti e gli conug,rano la croce. • Salve o croce tanto desiderata! :io dice Ges~ Tu guarda o cristiano e fremi! Oli istante eterno Del Cristo che per la prima volta accetta la Croce e/erna/ O co11s1mrasialfe, in questo g1on10, dell'albero del Paradiso! G1,arda, peccatore, e sappi clie l10 fatto il tno pecc~to. Nessun crim i11e crn se,urn 1m Dio al di sopra e ness111m croce sen.ra il Cristo! Certu il dolore degli 11omi11i è J!ra11de ma 11011 Possiamo dir 1111lla Poul1è Vio che è vemdo n colmare e 11011 a sPic1tarc è ora pi,ì oltre Gesù rjcevr la , roc, come ncn la Santa E1tcaristia: e E gli rc11dia1110 leg110 per p.me :io come disse il pro– feta Geremia. Comr è ltmga la croce, come enorme e scabra! Comi' è ~1_1ra 6d ~ngotosa , come grave il peso degli urnrth pccmll! Com, - è lc11ta a portare passo e, Passo sino o morirvi sopra! · Sei tu o Signyrt _ Gesù a por(are tutto questo da solo! Rendi pasiente me p11realla croce che mi farai portare. Dobbl01no infatti portare la croce prima che essa ci porti , STAZIONE TERZA Avo11ti! La vdl1J11a e i ,arnefjci van no i,isiem, versa Diò t►a~=t~ 0 ';ei c()llo ad 11n trntlo tlacilia C cade. Che dici. SÌgnore di q11esto primd caduta! .E poicl,è ora .1ai che ne pensi! L:ùta11te QUa11dosi cade e il peso mo/,. caricato che ti prcci:,ita! Come la trovi questa terra che ti, llai creata! Ah! Non è aspra solamente la via del .bene. A11che9uella del male è perfida e pic110·d'atg11ati! Non basta anda re sempre diritti, ma conoscerla pietra PC: p,etr_a, e S'p1n t111qu1dem prom/mts est caro autem infirma ... :– Sig11ore, p11r.i,socri _flJ1occhi,q11e.stisacri gi>rocchi c/11 all'imP.rovviso t1 so110 manc<Jti Per la nausea improvvi.Ja e la Cfld1tta all'inisio del- Vorribil e vip, · Per t'insidia riusc ita per la terra elle hai c011osciuta Salvaci da primf' peccato che ignari ci sorprende! STAZIONE QUARTA O manone che avete veduto morire il vostro Wtico piccuro Ricordate l'ul tima notte acca11to alla cr.:atr,rina wtta lament i. L'acqua che non riu.1civate a far bere, il ghiaccio, il · termotnetro, E poi l<l morte ·v. nuta i11sidiosa che ormai 11011 si può più ignorare. i'li mettete le povere .1carpi11e, la camicetta e il len- .:11olo di b11cato. Q11al_cuno 'Z;'errà_a strappçm,:ielo per poi seppellirlo . Addio addio ,mo caro p1cc1110,carne della mia car11el Q11arta sta~.ione. Maria ha tutto accettato. All'a11çolo della strada eccola che attende il Tesoro d1 ogni pover là Ha la bocca secca e non 11na Ulcrima... Sta »mta e g.uarda venire Gesù. Accetta. Acc etta ancora una volta. Stronca , nel c1,ore '.serrato 1·l grido irrompente . Guarda Gesù Cristo e non farl a. • La. ,Ma_dreconte_mpla il Figlio, la Chiesa il Redentore, E l anima va 1Jtole11taverso di lui come il Jtrido del soldato morente! Rrt_ta davanti c Dio g~t mostra t'a111ma aperta E il suo ctwre 11ullart/i11ta, nulla ripr e,rde, Non c'è fibra nel SUQ cuore trafitto clre non accetti o accon.1enta. Essa come Dio stesso t la presente . Accetlft e guarda il figlìo concepito nel proprio st KO. Non dice ima parola e gU4rda il Sa11to dei Sa11ti. Scl'AZI0NE ~UINTA Bcco !'O" va più ·avanti, bi.sog11afermarsi. E' qr,1 cl1e ci uniamo con te e tu permetti Che an~he noi, bencht costretti si porti la Croce. Cosi ~1mone di <Jirene che' si aggioga alla trave ' di le_gno. Egli ' l"'ftìipugna forte e cam»lina dietro Gesù Pere/id ,mila della Croce si strascichi o vada perduto . STAZIONE SESTA Tutti 1 .discepoli , S!JIIOscappati, Pietro stesso lo riK• nega senza esitare! • Fra la gacza rra degli insulti e nel cerclaio della mort e 1111a ,donna Corre in1petuosa sino a Ges1ì e gli prende il volto nelle mani. lnsegn_aci a sfidare i~ risp en o 11mcno dolce Veronica. PercJ,e cln se11te Cesu Cristo ,ion come figura ma vivo Dive,1ta subi to agli altri sospetto ed ostile. ' LA s11avita è rovesciata e i suoi fini non sono pi1i i loro Sempre r!è in lui qualcosa che evad e e va oltr e. Un uomo che dice il suo rosario e va sereno a con- fessarsi, Che rispetta il venerdi e va a messa fra le don"e, E' ridicolo ed 11rta, è buffo ed anche irritant e. Att ento a qrtello che fa percllè tutti lo guardo110. Att ento a tutti I s1to1 passi perchè egli è 1m simbolo. Ogni cristiano infatti è l'immagine vera a11che se i,i . degno del Cristo. i: ~11::i°o v/J:l t~nd~ 0 '.if:e"~vl::~o cuore abbominevole e trio11falel POE§[A DELL A RJEDENZKON:E '' VIA. CRUCIS .,, di PAIJL • CLAIJDEL Lasci(?IO g1,ordare ancora 11110 volta o Vcronica, Nel lrno dove l'hai raccolto il volto del Viatico Santo. Il velo di li>lo pietoso ove Vero11ica lza nasco.sto, IL 11olt()del Ve11dcmmiatore 11elgiorno della sua traK– de vendemmia, Percli è_ i11 eterno vi resti l'immagine data dal sa11g11e Dato aal sa11g11e.dalle sut: lacrime e dai nostri sprtti. STAZIONE SETTIMA Non è la via aspra del cammi110 11è la cavezza Troppo tirata , mo l'a11i11wclic ad ,m tratto vie 11 111e110. O centro della 11qstra vittl! 0 caduta volontaria· Quand o it 111ag11ete 11011 ha pili for.:a e la fede 11~11 h'a pilÌ cielo, Po~che la via è lll11ga ,. lo11tana la ·mèla, E rntor,10 è deserto e manca og11i co11sola=io11e! Le11t1:::zad1:l.tempo! Disgusto i11t11110 che a11me11ta DclV1t1fles.s1b1/ecomando e dc/. compag,10 di crocei S, ull1mgo11ò le broccia come a imotorel E 11011 colle gi11occhia si cade ma col viso. E' vero è il corpo che s'abbatte ma a,,cl,e l'anima ac– conscnt, .:. Salvaci dalla seco,rda caduta che l'abulia dell'11omo acccHa pie110111e,1te. , STl}ZIONE 0TT~VA . Pri,'.,a !i salire },e/ l'11ltim11 volta sulla mo11tag11a, Ges11s, volta al popolo chr lo segrle ed aba 11ndito, Politica come · art ·e . :, , j • , r . ,di L OIN(i)' DEL BO N ELL'ANDAMeNTO inqufe- venir poi •amdonatf dal diritto to del/t relazioni sociali e dal •uol salienti attributi di e •oprattrltto dei rap- neceHltd. • Al cu11epovere do1111e i11 pianto coi bimbi sulle braccia. E noi non solamente guardiamo ma ascoltia mo Gesù che è ld. No11 è 1w 1101110 che al:Ja il dito al ce11tro di questa slam pa scolorita, E' Dio clic per la salve:na 11ostra 11011 /ia sofferto solo 11et dipinti. D1111q11e è propri o vero q11es(11omo era il Dio O,rni- E ,./~~~;~e~l g1on10 ili cui Dio ha .sofferto realmente per l'11ma11ità! Da q1,ale pericolo 1:oi d1111q11e siamo stati salvati a tale pre:::of La salve::za dell'uomo è cosi semplice clic il FiKlio Per compi erla lza dov11tostrappa rsi dal cuore del padre! Se ta11toè per il Paradi so che cosa mai è l'inferno! <Iltesi farà dei rami secchi se cast si trottano i virtult i:• STAZIONE NONA e So110a11cora caduto e questo volta è la /i11e. Vorrei rialzarmi, ma 11011 c'è 11ess1m mcs.co . l11fatti m'/raiwa schiacc iato come trn frutto e l'uotno s11/lcmie spalle è troppo pesa11te. Ho fatto il male e l'uomo morto co11 me è troppo feso11tel Moriamo du11q11erl1e è piri facile ftare -bocco11i che levoti i11piedi, A morire piiì clte a vivere , pilÌ sotto la croce che sopra». Salvaci dal ter::o peccato, la disp era::io11e! Emmanuel Monniér~\ * L i fJLT!MO lavoro di Emma1mel Mou11ier vni•• !:r~ot;:o:n;:::~: ~'~cl~;J;ri;:~i 1:;~~ s:::,,f;,~md i porti tra i popoli è ve- E' facile accorgcr111,allora, nuto il momento di egettuare della SJ)!ciale responsabllltd di talune con•tataziOnl lmJ)Ortan- cui chi aOronta ti problema po– U; quafl, diremmo, è venuto Il uttco si trova Investito sino al momento di dare luogo ad un punto che eHa pu6, talvolta, di– bilancio :ul cammino che è sta- ventare ,mc vocazione aHor– to percorso per Il conscgulmen- bente. Una dltflcoltd che fl ac– ta df rl.tultatl duraturi e feoondl. centua ancht perchè la politica A Pag. 3, 4 e 5 quest'a,1110di e Esprit •· la rasseg11a mensile da lui sorretta e diretta cou impeg110 pori. alla valentir.J del sua sistema . Si tratta di 1111 vero e proprio e mon– taggio :io giorualistico. La pre.se11lazio11ee i raccordi corsivi alla gra11de inchi esta e M édccinc, quatrième po11voirf :io, che legava come rassegna, con u11 ten– tati vo di co11clllsio11e,il problema della libertà per– sonale ricalla ta attraverso 111terve11ti psicologici. as• .s1111ti a sistemi di poli:aa, come la 11e11ro-cl1irurgia, le terapeu tiche di cl1oc, le 11arcosi, la 11arco-anali..ri, Come è ovvio, le conclu.!lonl 110n ammette c•perlmentt; per– non sono tranqutllluantf; e non lomeno non li consente :ul J:)fa– c'è ne.s.runbi.sognoper documen- no mo:-.ale, non euendo ammls– tare, anclie in que.!ta •ede, come siblle che la colletttvltd vada cl si trovi ancora distante dalla Incontro ad epiloghi aleatori, pace quale evento •uprcmo e 1ubi.!ca .!ituazfonl le cui come– dalla liberazione per tutti dal- ouenze 110.!ftlvenon stano gt4 l'Indigenza qualt r,remeua per prima •contate in partenza. una cosi decisiva Jlnautd. E cer- Ecco perchè •I deve rilevare la tamcnte bl&ogna sottolineare e1tremo ntceult à che la politi– quanto manchino af protagont- ca, pur J)1'e•entandostnella :ua !U di tentatlt71 df tale fmportan- esatta conffgura.zfont dt arte, za alcuni e.ssc11ztall .!trumentl • nondfmtno venga e/Jettuata con quanto st tratti, più che di un~ la padronanza auoluta di tutto tncapacftd. di usarne, di una quan~o ne facllltt un concreto vera e 'JlTOprfa carenza, deJ fat- e1ere1zfo: con un corredo di •tu– to che al problemi dell'oro pre - dto, di tnformazfone e di notizie .sente non fanno ri•contro solu- atto a fare dell'uomo politico ztoni altrettanto attuall e sicure un etllcente te•tfmone delle esi- qu!.!~:un.~per!~!~t/0 cf:'en•rtar~ ~!;~~e,:nf:lf~ :~n~ut~f 1 :~: venuto in ordine al~a a.zlone ~= ;:::it~ !~~7,ci no~ ~~~U ".!!: litlca, qul!fto .!uo proces.somolto pcratl dagJt eventi O ,conflttt vicino all involuzione e che mt- dalle circo.!tanu ma Invece .rl noccia df segnarne la clamoro- realizzi un aut~ntfco e tenace sa condanna. Tutto questo OV• progre.s.so . t.'ienc mentre In sedt arti.!tlca e E' ,oltanto riportando tn ono- jica~~f: :;~eoi~a~t~oc::t:'~ ~r~~era::~~: ';,cgn~~t:.dti4 ::!i il rlt!no dt .!empre nuove .,co- l'Itqlia poulede una tradizi one 7:irte~r::n:::,~:erf.,:!1i,:C~:~a~~j ~~bf:?ti::!za~=tt~a01t'ihfn~n:~,::: ~r~;~~re!~o 1~7::::ti ~~ t~~= itede;:ei:t:r.n~ :t:~;t;:;:/o:!:t teme11te prezlost e Jecopdt -,per vere il que!ito ~1 · rapporti tra la Vita delle penane e del ~I.IP · demoèrazta polltfoa e democra• pf, per la reali~zlon c '.jle 1 loro zta sodale. del • riferimenti tra propositi e per ti coronamento ordinamento , .!tatuale td ordt– delle loro speran;;_e.Diverso. ed 11 amento delle altre Infinite a.s– lmmen.!amente plu tri1te, è In- sociazlonl da cui è caratterfz– vece Il panorama dtll 'esperien- zata la vfta contemporanea, del za politica. Non è un luogo co- perfezionamento definitivo e del– mune quello del sfatemi, del la concreta oolfdftd del diritto mezzi, dello ste_uo co•tumt cho internazionale. E con que.!to non servono plu; sfbbene è una non vogliamo afJotto sostenere riscontrata rcaltd.. E ne deriva che la politica, come una volta. la sfiducia. ne sorg~• ti pes.si - debba venire ancora riservata act mf.smo nelle sue pt11colosema- u 11 a qual.sia.si e tlltc :io· ma che nf/e1tazlonl di ma.sa: . con la, an'zf, come l'arte e ia .!cienza eventualità che glf uomini, non vcil'gano divulgate nelle catego– trovando neuuna /orma concre- rfe più popolari, altrettanto av– ta cd efficiente ~n la quale sor-: venga per la politica, dando a ~egg:;:~acao~::~a~~u~:.a :1",/:a:~ !~~tlpri:su~i~ 5 :Z 0 e~fu r:~c~~~a.!~f! meno alla loro ste.ua de1tlna- tuibflltd, riportando eua me– ztone .!Ociale. de5lma a quella arti.stocrazla E' neceHario che .!l ;::onga sostanziale da cui appunto deve fine al più presto a quuto ne- 1Jpparlrt contraddf.t lnta. Ja•to stato di cose. Ma per far- Quanto •I farà In Italia per lo bi.sogna porsi dinanzi al que- una tale rivalutazione della po- 1Uo con una vl.!uale realistica, litica e per la ,ua corrl1pon– con1apevolt dell'enorme dlJllcol- denUJ alte ragioni co.!l impera– td che il .uperamento dt 1lmilc ttve del tempo co.t itulrà 11nfe• crl5t comporta. Per primo cosa llce servizio re.so alla no.!tra or– occorre possedere una nozf.One gantu azfone sociale ed alfa Il più po•flbllc e.!atta df ciò di •teua rlco•truztone del Paese. cui la vollttca co11.!1ste: e rlcor- Non deve a.uolutamcntc avve– dar, i che e&.sanon è fine a se nlre che Il di.!f)rezzo della po• stcua, non .!I e•aurisce In /or- litica sia come Il ri}feuo della mule I.solate o vrovvt5orle. Ma lncapacltd e della grettez;m def che la politica è un eiercizio in suoi e.sponentl; mo .i deve, al cui glrroca In misura prevalente contrarlo, ottenere che sia J)ro– l'tlemcnto volontaristico e la prlo il valore e l'Ingegno det prerogativa della libertd.. Dl 1fngoll ad accre,cere le vlrtU con5eguenza la politica deve della polftlca, ad aumentarne la adempiere ea,a pure ad u11In• fama cd a moltiplicarne per co,1 carico di avangtiardta: quello dire i con,enst, a farne ·tnsom– dl determinare stutazfoni, di ma Il .!egnale di una onesta va- provocare atteggiamenti, di lontà di vivere !n5lemc. crtare prtsuppostt, destinati a DLl\'0 DEL BO Galleria degli scrittori italiani Federigo Tozzi * Saggi e articoli di: Guglielmo Petroni ~la,;ioVerdoni' FetTUGGio Ulivi FerrntGio Fratassi ldilio llell'Ei:a * Untt bibhog mfia cnrata da lletno Frattarol ed u1u1- novella inedita cli trederigo'fozzì ~i,,fcs,i:;:,•:;i;~ic~Ii:~-~.::,a;i~i:è :ilt:'i"),.C:aJclì~i~~ritt:. Si trattava di 1111 grido di. allarme, fi diceva clte i11 quest'età e per queste ratio11i. l'uomo era in peri– colo, e l'uomo povero i11 co11fro11to all'uomo pote11lt ÌII modo particolare. Si diceva clte l'1,omo si sarebbe probabilm ente adattato, a cammi11arca11clte si, questo piano aper to dentro e co11tro di lui, iildipe11dc11tedal– la sua volontà, perchè l'uomo (e proprio la dottrina e personalist a :io del 1.11 oimier) è Ùt gioco contin uo con la storia: ma questo adattam e11toalt'umb iente era un adatta mento teso, 11011s.::pendosi. assolutam ente fino a qual p1111to esso pot esse drtrare . qua~r~" ;;~ 5t1.:a,~;i!~~r~~~eZb:s~~;:f'basf:tt:VPe/ 1 ;!~ fi11irlo: ciii ,ra riuscito, da regi sta, da collettore con– sumato d, opi11io11i, a trarre dal. mosaico delle dichia– ra.:ioui perso11ali degli scic11.ziati 1m wiico accordo: 1111 grido formidabil e di g~11.stiz:io, preso in favore dell'uomo da dife11dersi t11tto intero, 11ei suoi. tre aspetti insci11dib1li, di uomo materiale, uomo interio– re, e 1101110trasce11de11tc. Abtnamo parlato del 1mmero tre di e Espiri>, 1m fascic olo davve ro impor.to11te e sul q11alc riprend eremo altra volta il discorso , Mo,mier da « ESp,;it • c~o rius cito ti ~avare per molii omii•~il massim o del re11dime11to. La sua reda– :1io11eerfl quasi la proie:::io11e di ·m1· organismo e co- 1111mitorio ·:io.Egli vi abitava, la sua stessa casa· era la 1:~: .. ~·~i~c·d::-e 1 r¾: /:t:/ p:~:d:i~e:;"f ''t:ezi;~ ~i : !i a,11i gi orno. I loro piccoli bimb'i, "e l'11lti111a di Mo1,. mer appc11a si. regge S11llc ga'mbe, giocava110 ogni giorno ,rel giardino , mentre si •lavor ava a edificcire, per aimi interi, la te11de1111a (lloso{aca del Personali – smo, 11110 rileva 11te branca delle· te11de11ze cri'.stia11edi questo secolo, la cui pritJcipalc virt,ì è stata quella, e . presci11de11do da altri meriti che u11 giorno 111a critica defì11itiva vi potrebbe scoprir e, di gridar e alla t11tela di 111uomo i11tcgrale, no,i-limitato 11è alla ma– teria 11è all'idea, ma co11gillnto· ossidato in questi suoi eleme,iti essc11ciali, e quilldi elasti co t1el gioco di. queste sue parti ; a tal p1mto da co11ve11ire il rifiuto :~~1l!11~~ 1 Éf;; t;~i:o e d?if~~~ti~"f ai";,,~~ '7' 1 1,:,~.c:spt~ sonale, e che a,,cJ,e il personali.sta cristia110, q,wnd a lc: sua visione .sorpassa la storia, 11011può progredire c/1e dc11tro la storia medesima :io. La dottr ina del M o1wier, e dei suoi discepoli, molgrndo la modest ia e la ser ietd clie ostent ava 11el pe11ctrarc presso il pubblico, lia rappre sent ato d,1111. . que mia rott ura fra P,drti co11fende11h, che gli uomini politici fra ncesi, e te' parti billigera 11ti ili gu erra, han sempre considerato molto rischiosa. oi da111i del Mo1mier, le tristissim e perscc 111;ioni or– di11ate dall'Ammiraglio Dorla11, contro di. lui ed il srto per iodico. Ma si 'PUÒ dire di liii, elle le vicende della vita moltip!icai10110 la su!l coerc11za, a11zicl1è sconfes sarne certe premesse . E cosi, di pari passo, e co111-ra11dc– alacrità, 11asccvano i suoi grossi. trattati, se~ negli 1dti111i sci a111i, e taill11idi essi già famosi 11cl mondo 4cua c!1lt11ra interna-ào11alc (e Le Perso 1111alisme >, 1t e T ra,té du caroctèrc :io, e e La Petite Pe11rda,,vi ugtie- , mc sièclc :io). - ' l'IIASSI!\10 FRANCIO SA tec a Gino· Bianco 1'1 110è perd11tos111a a e/re rut u da gHstare la ,,:iorte! E' term111ato il tormc11to del leg,io, resti, QUelW del ferr o! Gesù cade 11110 tersa volta ma è ili cima al Ctilvori!' STAZIONE BECI-MA Ecco l'aia ove è batt11to il chicco del fru mento divi110. ' f, :,:~;:n! /~"~~~11 : l ad~~s::l aTD~:.r~~!:~f .s!/:~:: della Carne, · Colpito 11ella s1ta sorgelfte freme l'1mi.ver.10 si•o 0 4'- fo11do dtl sito cuore! • · V- , Poich è gli lia,mo tolto la wnica e la vest• incon.twtil#, Osiamo alt:are gli o:clii e grtardare Gesù U PMrisiiff!o: No,i t'hanno lasciato 1111lla,o Signore, h~,t~o ·#'~f i t1dto, La veste cf,e sta s11lla carne come ora .:.·• Si strappa la cocolla al monaco e ìl veto alla wrl(iw consacrata. . · . ,·, ' T11tto 11011110 preso e ,mila gli resta prç ,c,,pr ,ir.ri ;•· · No,i lm pilÌ t1ess1ma dife.1a, ora è nudo co•e ~ bhtoo, E cosi de11udato è lasciato in balia di JMtti. ~ ~ Cosa!! E' g11ello il vostro Gcs1ì/ Fa ridere ... ,,. ,(I tutto p1e110di ferite e sporci:Jia/ ·' • Forsç potrà int eressare la q11est11ra o gl-i. alinist# •· Ta uri pi11g11esobsederunt. Libera me, Domine, U ore ca11is. , · . Egli 11011 è il Cristo. Non è il Figlio dell'Uomo. · ltU t1ot1è Dio. Il suo Va11gelo mente e il Padre non l nei deli. · • E' 1111 pa::10! E' 1111 impostore/ Ch, parJit Ma lacc{t,-T, Il servo d'Am,a gli dà uno scliiaf!o e Re,ca" lo bGCio. •• Trttt o 11011110 preso. Ma gli resta il sangue scar)9.lto: Tim o lza11nopreso. Ma gli resta la piaga sPlnd_rl!t~I Dio è nascosto. Ma resta l'uomo cht soffre. . · Dio è 11ascosto, Re.1ta una fratello che piante. Per la 1110 m11iliazio11ee per l'onte , o 'si.g,u,r,e, ~ t Abbi pietà dei vi11ti, del debole che il fori• •~I Per l'orro re di q11est'11ltimaveste che ti tolgo,co .. Ab bi pietà di qm:lli c/ie si straziano/ ..,,. · · :. ~ Del bu11ba operato tre volte cl,e -il mediCo-'iwtiwaKOO.·. Del povero ferit o a cui si cambiano le bnta ,, . .. .. Dello sposo 1111,iliato, del figi.io intor,no,aUa ,modr~ ~ muor e, . E di q11esto terribile amore che dobbiamo strot/1,tw.A dal c11orel ' ,.\. .t. STAZIONE UNB E<::IMA , .•·•r .. t.~~ '-· ••· Ecco c/ie Dio non l più con noi. E! ffl ·ldro . .;..; 1 ••• . Tu tta la t,i,uta l'ha preso allo gola Ctnlfl~,i •:cff'fl_..,:;. · Tu dui1quc sei venu to/ Tu sei veram~t• ,o" 8 Sig11orel ·: - · .L, Chi. ti sì mette sopra, cJ,i. ti punta .,,. giNo'ecll'!f-!"f _ cuore . , .,~. Questa 1110110 ritorta dal boia i la. destro dell!,@.,;;fj. Si èpl~:~ 1 :: · l'AgneUo pei piedi , , 'indafodo f(!J",ii,,_. sente. ~ (1ol gesso serrano sulla croce la Sita olUf•o ; L'o~ E .. ~;;dod~h~e /:· ffliRi .oi. _. .. 1W6l la sna figura. ...>:. • .,,.. Etemo Figiio , it oi Ìermine i il solo iN~rlitò._ :i Eccoti d1mqr,e con noi in qws to spano 0#,-,,0 ~• te açog11ato! · •· ,.,.. .,;~ Ecco Elta cl;e giace disteso .1ul morto·t Ecco il trono di.Davide la glorio di SalOMOM)-•..·,~ · Ecco il forte e dHro letto del nostrQ. omore nHI ttl . · E' difficile per "" Dio ridursi oUa Nostra ........... Si stende ed il corpo n_reuo sloga to scricch~. • 4,~ E' teso com.i u1! elastico, è orrendament, sq,,ort olo. ·~ J>erchè sia giust ificato il Profeta chi ·l'flo ~ con q11este parole: · · • e Foder,U~ltma,ms nicas et-pedes mto's, m .. ~at7WW-f-. omma ossa mea :io. • - -, - I /....~.,., l,r,• • ,~ • Signo re sei. presu e non puoi più scoftpf,. " .··· Sei inc/iiodato nella croce colù mani ,~ctn ~ dì. lo non ho più nulla da cercare ,uJ cido coù'•meb e il folle. · Mi basta questo Dio tenr,to da qwollro clffodi. STAZIONE DODl€ESlM<A .. ,,. E' vero soffrire fino ad',.°'o fa, ma ora sto p,;.....,,,,t. ~~~~: 1i:,~t 1~,~~ <J::,:d;è ;:~tl!::r;~a f~o:/!~°io 'lfft:tr.to { b'!1 ~~~f~~:1~· 0 dffl•~~:i~~ad!llde1u~o~P~ur:- de~'~,;,,,~ trac e cava inesauribilme11te ~ , :,~ Qualsiasi possibilità di soffrire cht i i.,a. lui.. . ..._, E· compl etame11te solo come Adamo qMo,fd'enJ--4plo nell'Eden, ... ~ -~·-.- ~· f !ig11t;:a,~;: t~t!~ibfi eaJ:rf~~n~ ~!=~do Dio ·.f'~ lonta,ta ! , . ( r.., L'ospite ,iostro appesantisce e la s·ua fronte si. o]l#IO. a poco a p_oco. · · :-. .. No11 vede puì s.ua madre e il Padre l'abbaNfJOM. Egli assaporo it calice .e lentam ente la morte :l'avwiiwa.. No" ti basta d1111q11e l'aceto mescolato coll'acqua, .,, C/re improvvisamente ti rialzi e gridi. c·Sitio >f Tu hai sete o Signore! Ed è a me che lo dici'f Ti, 1101ancora bisogno di me e de, mie. P•ccat if ~ Sono 10 a 111a11core pru11a che t,tdto sia c~lf~.,!"~~.,rt . s:r AZI0NE TREIHGESIM •A·.,- ·'\; . • ,.,.;i:~:,;· 011i. termi11a la passion e e la Pietà contin" a'. : · i Ti-Cristo 11011 è piìi sulla Croce è con ·Moiia c,&fi1'~ raccolto : , · '. · . · ; Game l'accolse 11ello prome ssa dell'Annuncia.ifon t qtn' lo ricev e fi,iito . · · . · u :cristo clic lt_a sof,ferto davanti gli occhi dì fN~l'i,,i 11oscosto d1 m,ovo t1el seno d~lla madre . . _: , l!.a C!3j;:,~/ra le braccia raccogli e per .1emfre :·'it ~- . , l!.a ftarle di Dio c 1 q11clla della Madr.e,...e-,t:46...ç~...Jta'.-.. fatto l'uomo . ,1 Stam 10 per sempre , sotto il suo tnantilJo. ·-' ~::. Essa a!;~~~i;:;"olto, lo vede , lontoc'ca, pr,ga ::~~ zt t' Essa . è. il sudario e. l'1mg14ento css~ 3 1'l seJ.p{q_ò':_f,_~: Ess/J 1 ~{~acerd ote e l'alta; e ~ il_c~~i;e ;d il •,:;~~o,l;, Qru, term111ala Croce e com111c1a il Tabert1~cOJo: · · ' ' ... , . ' .,,, STAZIONE UI:.TIMA ~: s:e :;,r:p :, : èi,~e1:: :~aitp;;;t~o .f;&~-;:r:aso71e:;:~ . morte, . . . , , -~. ; :r:::ii ~,~ 11!~~t'~:1':t r1 ~s~:,~:o/1g~ :,;i:::;:{ -·r, E', l'uomD,•la tua cr,,eatura, pi1r profonda •dello Jt,rro"J· : 0 ra clic il S1to e:11ore è aperto, ora ·chi 'U .11ie-tHdffi so110 f orate, . Non c'è p,_,!Croce fra 11oiove non s'.adatti il SMOcorJ,J), N?" (è p_m 11ostro peccato che 'la sr,a piaga no,a.dic~I V 1 c11; 0 1;~,t~;: ~~lf ~~':,~do~ve ti celi, vieni verso di 11oi Sig11ore 1 è aperta,la hta creatura e co,ne essa~ />f"ofottda! ,(trad . V!1trioV•IIOlill

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