Fiera Letteraria - Anno V - n. 12 - 19 marzo 1950

LA FIERA LETTERAR ANNO V - NUl\fERO t! SE TTIM AN A L E DELLI!, LETT E R E DELL E A RT I E D E LLE SC I E N ZE ROMA, 19 MARZO 1950 SI PUBBLICA LA DOMEN ICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMER(? LIRE 50 DIREZIONE, AMMIN ISTRAZlONE: RO MA, VIA D'ARACOE LJ o. 3 · TeJet oni O. 684.097 e 684.09g • CONCESSIONARIA OELLA PUBBLIC.:lTA .. PUBLl'fAL.. V1a COndotll, 5 Romt1, r.-,RIFFI:. t,;omm 1 .. 60 Ed.itonaJe L.. 40 al ID/m ~~ME:N'rl: ~ ~ 200 · 5em_:__ L. l .lSO ~ m . L ~ ro: Annuo L. 4.000 • Abbonamen to speciale Onscgna.nu ,. stu denti>' rata men~ile L. 185 Coprn arretrata L RO . Sped1z1one In e e :. ,, irupr.n Il >. c. c. postale n. 1/31426 • PAGINE Dil PR OFEZIE UMANE LAUREE I N CAMJ>lDOGLIO Unione che il rigore conccttutde atibia in uli creato l prcruppo - 1tJ dd ,ucceuo, che g.d. la loro valldltd poetica. mcritacc di a.c– comport'. Il castigo della deD1oera:ia UNGARETII, B 'ITI, ROSSELLINI VINCITORI DEI PREMI ROMA 1949 * Sor,ra tutto, r,er la »cculiarità dd giudizi ,wcitatl, t 11cr la ,ca– brwitd <Ull'auunto tonto JeU« – menU rboluta, e Corru:tonc al Pala.e:t:1di Ghuh:ta • ha te,111ta bandiera in que,ta. 1tagfonc, rJ– rolocndo tn ù ,tcua, in un te.1to nutrita dl problemi, moti~ d'or • dine sodale e collcW:,o, e ra– gioni .squilfta.mente .spintJUJll, e crlli lndit.'lduali df que.Sl.o o qud r,er,onaggto. Su tre /ila di trama, la costrudone di qve,to dramma ha trorato Il 1uo equilibrio, di – remmo quad la ,ua natura. Sono .state iegnalatc 1.: OPtre teatro.li df Et1rlco 8GUGIIO (e Uno can tava per tuttt •J. d1 Va.lenti – no Bomplant (e Albt-rllna >), di Vittorio Calr:ino te La torre sul pollaio>), ed Infine dl .4.ntonlo Cont.i (e Barabba>}. Premiati nnclte A lessandro Parronchi, Ad rfo, , , •Hrle, Giorgio Bn.ssani, Antonio Corsnro e * di VINCENZOLARDARELLI Uco Betti R occo Scotel/aro per la poesia; signif icative segnalazioni a Enrico Bassano, Valentino Bom– pimti , Vittorio Calvino e A ntonio Coni.i per il teatro ; alto riconoscimento per Vopera di Vitt orio De Sica e Au gu.st.o Gen.ina per il cinemato.imf o :i~H;,~f> drl n /Jrl/11"f'r11~11 (, Q ,e.rt. dt>IJ, Vrtcr • Tr~du· zlonc dt r .J,•n:<'· P'lren.-:o • CU I ;.:1nrlt'1 1::,ll111Ja. Gunther oltre la ''cortina,, Un giornali sta a111erk.a110 alla ricerca dei tratti coruun1 ,,, ·..tversc forme e real.ioni locali, a tutti i paesi oltre il sipario 'di ferro ~~6t~~o~do~~dlfl 1: 1 te~j ~:vl~a~r~ef~:ref~b~~l p~~p~~ ~1s:m! ~ l~~:~~:i~tra;~, ~::~tàd1 ~~:~~ 1~u~1ie 1 !,c~: primi anni del '900: e nel 1905 attJmo fuggente, della propria l)er passione di certi argomenti nnle e ortitr.aie, non In con– nascc.vano I primi esempi di Irripetibilità quotldltma ; di aco- concreU, per spirito costrut-th·o segucnZA del possesso di una poesia e crepuscolare•· prlrsl e MSorlrsl nella proprla In parte Inconscio, non per la personalità propria, mn con un Ed eccoci subito a dovere USA· slngolarlu\. Comincia anche Un volontà di non essere e pro- atto di volontà paziente QU:\n- :;'.!r 11 di~~~~~r:f :e~o:e~~t~;; ::~°u !'.m:r~efc!o~l~luotuf~~l~ -~-:~ac:~~~. le~ar~rm~:~,.aes~dl !~c~fbl~~~i i:r~~ro::ie~~/ 1 f!: senso, Il e crepuscolarismo• cd una curiosità di denudarsl. una xenofilia pl(l dellbl-rata cl lc:-1. Pertanto, una nuova Oe– po.,sa dlrsl e moderno >, più che, se mollo si manlfe3ta nel plO. raffinata cprc:ur.:oII r:I! nerailonc, come un lndMduo, moderno della Triade e del suol Roman zo, spinge prop.'\g,rlnl cScaplgllaU>): come e jlropno non può esse.re moderna In .scn– scguacl. Va da R che, In senso anche nel dominio della Uri• d.l popoli che si ~ono re.-=!au• so po.slUvo,ossia creare un'arte assoluto, ogni J)Ot'Slabella, as- ca. SI acul.5ce Infine, net .seco- tonoml, non hanno plu Ju su- realmente nuova, solo pcrche sia verame nte c.spreJSlva e co- lo XX, Il dramma, un po' ani- scett lbtlltà dell'oppresso o del si affanna a Inventare nuove munlcatlva, è moderna sempre: let.lco, del « crltlclsn10 •: gl'lm- minacciato, e perciò, come è tecniche; essa trae la sua no– e che Carducci, Puco ll e d'An- pace!, le esitazioni, I pudori, le nel ritmo storico, ben preslo vltà artlsUca. là dove la rag– nunzio , se a\'cvano azzeccata momentAncc parali si, che na- ccrc:mo - anche questa è ba!- giunge, &altanto dal rlSpetu,r e Anche una sola poc11laper eia- .scono dall'ess ere troppo corucl dnn:r:a - le occasion i d! altri la n11turalczza dello Stile, e con acuno, dove\'ano aver pure una di St, spettatori di se stessi. Sul confronti, a rischio di subire naturalezza esprimere (sla pu– loro. non caduca, modernità. plano formale, è lne,1t.ablle poi .: sogglaet:re dJ nuovo. La vera re non negllgendo le risorse del Ma qui. lo &'Intuisce subito, sl la rea.tlone contro l'eloquio to- e modernità> ~ una modernita e mestiere •l la no, 1 ltà dl sen• de,·c ricorrere a un concetlO gato, lo. retorica. la e po.sa > 11- di e contenuti• Cae non cl rl• Umentl. di e contenuu •• eh, di modcrnJtà pii) ristretto e spe- lustre, propriJ, non solo del mo- feriamo a quella, eterna. che è si è formata spontaneamente, elfico: quello del nuo\'o secolo; mcnli dctf'rlorl di Carducci Pa- di tutte le belle poesie, anche nel non cu.prlccl060 flusso e rl– lntcso proprio come opposlzlo- scoli d'Annunzio, m11 della remotissime nel tempo, per de- !!UMO della St.orla. Al 50rgcre ne, Almeno In gran parte, al wno schiera lntlnlta e stueche\·olls• !lnlzlone). Negli uomini si è dc: nuovo secolo, dunque, non poctlco precedente ; a quella trn- slma del carducclanl, pascoliani !ormaw un nuovo modo di sen- c'era cti,c una maniera · di es.-;e– dlzlone del ,e poeta nazlonal e •• e dannunziani, ch'erano miria- lire, che naturnlmente non è re e moderni >: esprlmeril se– del vatu, che, aveva nvuto· tan- dc come le cavallette. E. In più, più definitivo di quello della condo la presente scnslbllltà. ta nuto:ltà nella persona di va calcolata la tortl.sslma preoc- precedente generazione , e la senz;i. voler ripetere db• c'he ti CArduccl, e cui Pascoli e d'An- cupatlonc. nel gtov11.nl I dopo funzione del!:arte non può ek- comentw1. alla senslbllttà del– nunzio ave\'ano ,•oluto acco- un periodo di pre\':l!ente ori(o- sere che di rlSprcchJarc questo 1'800, ma ~nza, d'altra parte, gllere, anzi· ;raccog liere come, gllo n~lonalc e di a55Qrben11 modo dl sentire in forme ade- Jorr. :a.re , nd arbitrio, !a propr:a un'c.redll."t, con tanto zelo. Co-1 preoccupazioni n:ulonallJ di guate. ma semprt con clam- contr.1ppo.~lztone all'S00. mlncl:i. un·cpoca ln cui - df W!Clrcdal 4'-pro,•locinlismo"· dl ca sobrietà e serietà. Ciò è im- Non è ,\'ero, intanto, 1 ch'e foa• rei;ola - I J'.)OCU sono più tndl- eMere sempre più t-urol)f'I t- rllclto nel prmc1plo che lo sd- se solw nto la Voce florénUna. vlduallstl: meno pr~c upatl di c01;mopolltl, In reallà, p:l'lnfel- le dt'I 11tngnlo artista è un negli anni posteriori al 1009. ~~!~~e i:~w w~lg ~~;1~i ~Jh~~~\J d~~ro~~f~t"~~i j~~~I ~;a\~ =i~~;~o •cori ~:!d~~: ! s~%~~~ 1~~1:!arccu!rn~es~;s~~ &ano appiccicare 1ta un fonda– mento sincero. Grave pericolo , tutto & 0mtn11.to, era quello di ricalcare puslvamente le orme del 5.lmbolistl france.&! In vena ed orp& di malinconia: una simile imlta&lon11sarebbe stata cultura. Sin dal primissimi Clb che do,•eva sem~re plO. ac. non meno e letteraria:. che 11.nnl del '900 - anche a non centuarsl, con l'a, '8.nz.a.te In limltuJone di Carducci di ,·oler _contare ciò che operò Il quel principio di secolo. era 11 d'Annunzio o di chiunque.· d'Annunzio come veicolo del de- Umore della retorica. ancora Diciamo subito che le ra – cadentlsmo e slmbollsnio fran- cosl poco sentito da un De gtonl dl spazio c'lmpon;ono di ccsc, e ciò che. prima ancora, J:losls. non fermarci troppo sul sin– fece lo squisito Nenclonl per Ma tornlnmo al e crepusco- aoll nomi, - e di non fornire le letterat.ure anglosassoni - U larl.smo >. E' lndubblo ch'easo elenchi completi di nomL Non la,·orlo di lmporui.re In Italia prendesse l'avvio daU'UIUma ci è dato, dunque, esamJnare, le e ricchezze di Francia> e ondata, la più e decadente:. e ca.so per caso e mlmulosame.n– d'lnghilterra e di Gerrnan!a, è maladtr:e. del Slmbollsmo rran. te. la ,-alldltà del a.ingoi! poeti molto attJvo. Segno che non cese e fiammingo: da!le qna- e crepusco:art >: ma pou!amo occorre,·a J'lnl!.laUva persona- bonde mallnoonle dl Samaln, formulare sinteticamente quel– le di Paplnl , Pr, u:ollnl o So!• Rodenbach, Charles Gu~rln, lo ch'era 11 e problema• di una tic! perchè la e sprovincializza- Maetcrllnck delle Serre, chau- tale ondata di poetJ. Essi sa– zlone > si avverasse. Giulio Or- de,, Kllng.sor, ecc., oltre che rebbero stati tanto più lontani slnl, col suo verslllberl.smo, si da certi momenti di Verlaine dal vero Stile (Stile come per– connette, almeno tecnicAmento. (poeta, gracile, di mllJ'IOnette sonalltà spontanea), tanto più alle esperienze franc esi: Fede- e ma &ehc.re, nelle Fttt:s Golan- ln!lclatl di lett.eratura, quanto rlco De Marta opera nello stes- te.sJ e di Francls Jammes (cam- plu fOSSt.ro rlmuu fedeli al– so senso, ma plò. ,1.stosamente: pagnuolo, e perciò a Yolte « geor- l'origine straniera e &tmboll– nel suo libretto Le gemme e gli gtco • e a ,-atte e provincla.le •>. sUca, drappeggtand01i nella spett ri Tito Marrone usa me- C'c-ra qualcosa di morboso e malinconia come In un presti. trl più simili fll metri regolari e plAce,·olc>, e spesse volte di &loso velarlo; sard>bero staU dannu nziani. ma sl connet:e lettc.rnrlo, In quell'amore delle tanto più nvt e genuini, quan10 nettamente, già persino con malinconie. del e sogni• come più si fossero o.vvlclnatl ad una urla certa ·aura crn1ctka!. ttil Avviament o alla malinconia, e meta di e obbleUlvltà > lirico• simbolismo franc ese. Intant o Il delle cplccolc cose• o delle .narro.Uva, o quasi: .sia rappre– Gfnf acclimata dn ..not forme e . cose In •sordina. Non di meno, sentando tn lscorcio l'a.mblent-e splrltl del plÌI raHln'ato e t.."'3- • esso serviva molto bene allli. provinciale Hallano, sla assur. SÒgnato rom11ntlclsmo tedesco, ribellione contro Carducci, e, .gi;ndo ad una e Pro&alca• ob· e 111 De Bosls, assai più che co- se non contro d'Annuntlo del bleUl\'azione di ~ mediante me poet...'\ originale. , 1 0.le comi! Potma Pa.radWaco, contro I l'autoironia, - col mescola.re n'o&lle·zelatore d1 Whllnumn ~I no,·e decimi dell'opera dannun- l'Ironia, lucida, amante del to• Sh'cliey. Em, dunque, già co- zlana. I glovan!, d'altra parte, nl bassi Ptt Impacciato pu. :n:la~~e 1:a t~~:g:ri:ràu~ ::1tfo rr~t=f~:~~t~"~i ALDO CAPASSO un massimo dl consapevolezza. mal dl.l!tlnguono l'es14;erato e -- - - e c:!1baldanza p:rsln clamorosa . Il !nlso e Il morboso ch'.?$$1 po&• (Continua a pagina ,, . .a Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy