Fiera Letteraria - Anno V - n. 10 - 5 marzo 1950

Dom enica 5 marzo 1950 LA FIERA LETTERARIA " lL P RI M O SEGNO DE L LA CON OSCENZA U-lE NASCE E' IL DESJDF,RIO Di MOR I RE ,, FRAN Z KAFKA , rivere nel vero "Anche se il suo sguardo somiglia a quello <li Nov.ilis, io non cl11amerei Kafk a nè un roman– tico nè un serafico e neppure un mistico,, di 1HOMAS MANN cssn venga descrH.ta con uno hum or, ron uno spir1- Q { E.STO ,raKgio di Tlum,os Manti s11 do, in q11esto caso, 111ve11tart' la rl:iusd lo da satira religiosa t qua- !.~~}:,,;"f::;,~~/d;{ l {:~~ 11 ~ t~ :;:,,;ii!~:~J;f 1 Ìa;:;~: ~ ::,;,;';~~! t~ 0 ,.:!~ ~el~~ 11 df~;~~~ J~n~~~li:~~ .tl11111pato i11 italrn110, tradotto da L11ixi prio dalle pagrnc di. Max Brod mt!.rnr i11 Kafka è un umorist a reli- Zt1111p<1, sulla rivista e Com1111itcl » (do cm (011.doall'edi~ 1011c fra11cne - l11 sola so- gioso in quant o non rap- l'abbiamo /roJto), propo11e per la prima l11=io11e /re, a mio a11Viso, era implic1t11 presenta l'incoinmcnsurn - ~;~:~ ;;j}t.·~':1'~"dr'?~ 1 ;~~; ."'Ka}t!~rf"/,~; ~~,';~;io~~;''::!1:'!a t:::j~h/ a'll!r~~~a~~t:~ r!~~dac~~Rfti:nr;: 1 s::u~f :~~ ~t~ ';,°/pj:r: 1~•,:~~1;-i,~t~~L·~;1~f!,~; a/f,,°;:, 1 ~~:a;~ep!~ : 0 5:l'~~:is,~~i:~;is::;:;u!: J~~e ~~n~%ode~nt!~~en; cristiana mi por~ sinKolarmr11tc si,:11i/ica- e le ultime pnro!e fosse ro, così. di spe Pomposo. mediant e gran- ,;. ,O. Non so che cosa 11e pe11scra11110 ; ran=a, <111cl1e s di estrema speran:m. diose comparazioni nel su- , e ka/kir111i • di profcssio11e che esercita110 Ebbc11e,la traccia esibito per tm parerci bllme, come cerca di fare f il c11flo di Kafka seco11tlo un riKido rituale od alcm,i esperti e l.afkia11i:. da ,Ptirte del. In poosla; ma in quanto ve- , che 110,i ammette deroKhr r 11011 tollera fo. rl'~is ta (si tratla vo di Carni), suscitò, pro de e descrive tutto questo, l RANZ KAFKA, auto- stavo Flaubert.· 11 grande no in essa a una conc1Jlazio- trrpreta:;1011i,quei e kafkiani• che hanno prro per q11el finale, "" vero pandemo ,iio: da buon funzionnrto au- F .e del « Ca ste i! 0 », esteta che, in un ascetico ne che Kafka può av<-re am- ~f,~' !b~f!.~l;zii~ 0 di /é~jf:~''é•l sI1c::!t~·~,~ :}c:[} ~ df '::,~~~;"'~:;a°p~;:;~;ti:!n;l~!e; ~~~a1gntcn°n~e ;m~1r'{~~f1~ , romanzoslngotanssl- delirio, aveva 5acriflcnt.o mirato senza avere voluto o iatti , e c'è t11ttora, da Parte di costoro - Kafka; si disse che tiessuna porto e nes- gretta, Inaccessibile, irre– mo e gemale, e del tutta la vita ~l nic h 1U 5 t1co potuto riconoscere, J)Oichè ri1111it sprsso 1 all'rstcro, i veri. e "ro"n s,ma t:uestra potr.1a rsure aperla nel cliiu- sponsabUe, come un traffic o « Processo>►, r~ccon- Idolo della « llttérature », si Ja sua tacoltii creatrice era • " " '' I senza ft di tti i to altr ettanto stra ordinari o recò a visitare insieme con connessa n un intimo senti- ~,;;;: 0 !f,,;;;,e;:~r:i•~ 11 f::: e:!tb~::•~; 1 ;: 11 : :,~,~e 1 t!~ 11 ~'~,i~: 1 ,f;, ecl~;"::;d.. :f::•=s.: di" ffi. con unan;agn ~era~criit:~~ che a quello fa Nscontro, sua nipote, Madame Com- mento di lacerazione, di !on- p,·- t· 1 d 11•· ·bu p "l'l'l\ J 1883 d Il 1 ••11tro i lacci di 1111 problcmatismo tutto 11011 se ue fece niente. -.a IZa a Jrrepen e nacq ue a r~ ne a mnnv Je, una famiglia ami- tnnanz.'1da Dio d'Incertezza squallido e disarticolato, e m1 rif iuto ca- O••,· Tl,o,,,as 'la,,,, ··,·cne a d,·,,,· ca,, responsabilità; satlricamen- fam1gJJa ebrea boemo-tede- ca, composta dl genitori La gioia e gràtl tudlne pro: • ,_,.. " ., te dunque come d. e sca; e mori di tisi nel 1924, bravi e felici circondati da vate quando gli .. !usciva di t,•gonco a Prendere in rsamc ox 11 i ulte- 1c, s1ta sprci{ica autoritcl clii! per Kafk 11 h • 1 i'IC yo, ma all 'età ~unque di 41 anni. La cari bambini. Al ritorno, lo scrivere, dovevano mostrar- ~;~;: i~:'dl~:; 1 : , 0 :.~~1,~u/pi~: K:,rt~i-c~n~'~/'a'I; J1 Castell_o . 11 0 11 era olfatto quel Juoxo fr ~~;o~ ~ 0 ~mt ~nu16ti!icert: sua ultima fotografia, fnttn autore delta «Tent ation de gli che l'arte ci «lega» non raggumg,b,tc e bcffa,do che è per i ckaf- cess te t U'i PoCO prima._della morte, lo St. Antolne » era molto pcn. solo al «mondo» , ma anche o te11tatatraiettoria liberatriu. Ma.r Brod, kw111 > era sm p:1rad:so fa t1cosn, si ,na co~~en~tit1!n ~~onedelr ~ somlglla plu a un uomo dt sieroso e commo3SO.Procc- alla morale alla d i ltà che n Pr~posito del W st cllo, Pnma, e eom11nq11e accus,b,le puì f,t!r acco11d1;ctn• 1 G i E di 25 che a. uno di 41 anni, dendo lungo la senna con alla gmstlzlO: e pro~~I~ 111 po, ,1~l p111rcce11tevolume di studio s'a1- de11::a del s1,prcmo Castc/la,10 che per vo- laraia~irn è 1~~to1a'1a!~~ in tale ritratto ~\.ppare un ~adorne Commanvllle, ram- grazia dell'ambival enza del- nscl 11'! a mellerr qua/clic discreta pe1111el- lontd 11ostra - è vero -, runa11eva sem- esteriore volto dì adolcscen~e timido menta va di continuo 11 qua- la slmbollca profo:1dlti del- fota d, c/11arosul fosco e tetro ritratto cl1_c pre, però, tm'l reale spcra11=a,spera"::" L bi . . a I d h . e mallnconlco, dal capelli dro di vita tnnanz1 osscr- l'ldea di <<buono» Quello s, ,•ra oramai fo tto del suo a,nrco, f14cast,- che•, certam e,fte, co11.rolù lo scritt ore nel- m a ogra a e Ice e e neri e crespi che gli coprono vnt.o, vlta naturale e ono- che l'artista chiama « buo- f:/b,ssce°'do~~::.~,~::·,:,e:, ~~(IK~~,;::~.~:;ail,:I~l'11ltw10tratto ddla SIia vita e~tre ~ark~l,rev~ id a.I- la. fronte, dni grandi occhi rata, sa.na, serena, onesta no» e per cui si adopra 111 fCJ Sbera11~a, agg11111go, c/u è propr, 0 tu cmun nm 1 c 1 J> z O e ro- 11 scuri che guardano pene- « Ils sont dans le vral' » un gioco pro(ondlsslmo In dw1tw1 , s1 facesse forte della testrn10- ,- d anzo rocesso, g tranti e sognanW, dal naso rlp etè più volte, e questti uno scherz06o dolore è Una nw11::a dr/la sua fra terna amrci=,a co11 ;:i~~~e de: tp;;~o::a:;~PdJa'Kaik~:s~h~a,~;; astanti risero fino alle Jacri• perfettamente dritto, dalle espressione di piena auto- slmlhtudlne del glusi-0 e del KafJ.•a 11110 rtale tragicitd a quel co11ti,1110, r,·1tc•· ~e.è par!!~flarm;~r là O do- guanc1e ombreggiate dalla rinun cia colta dalla bocca buono lns!etl'le un surrogato Attcli'io, del reS t o, del llllto marg,nal- rato, spave11toso rrnv,o. Lo tro11citd kaf- I qu I' otne ei a • r 1 a• n1alattla e dnlla bocca sottl- del Maestro che aveva pra- di ogni umarla azione che mr11te, ho avuto modo di rendermi co11to I.:. d " z, u,, ed nudore s esso r sei Jisslma. In un angolo della tlcato e prescritto come do- tenda alla pcrf<2ione - e I p1•rso11alme11te della climsa ,nLntahtd di s;:::n :::~s~!n dat qpu:;ties~~!:"~1"rc:;~~ar~: an o a overe cessare a quale appare un mmzo sor- vere dell'artista la mortUI- lavori di Kafka nati dal so- que.r/1 ·e kafktam •, allorcM "" accadde, della rna111tdLa wa111~non ~c11cra, ma, I lettura. Pr_ofonda, compli- rlso Con la sua espress ione cante rlnuncla alla vita, era gno sono molto buoni; ese- I ;!;;ntpc;,:g;;~nc{~~,~~ria''g~•aar,'c'a'" ,//,"' ,,•, 1 1•,,1,•d,~ 1raged1a gf~SI ~~~~à:Ti th :u:nd~r~~~; di consapevole lnnocenzn, spesso prof!erlta da Kaf ka. gultl con una devozione unn K I I I pc t.ale rftratto ricorda non « Etre dans le vrai it vive- pazienza una. prcc1Sion'eIn tia portare sullo scl1crmo 111e11tc me110Glie a ka, d1re,, ~ - Paradossalme11tt1 - a ettura del «Castello». ~ paco quello notissimo del ro- re nel vero, nel g1usi.o, si- nata, cori una coscienziosità li C:1stcllo Vtr.Je11do,come capit<1sempre, tutto speran::a, tutto ,i11st1ca certe~~a, r sfl, pen 1 s 1 i che 1 1 1 riso, il riso mantlco Led.esco Frledrich gnftlcava per lui essere ne- (anche se sem re Ironica 1.rtud1arc 011.:1111110 1mt1 pr1111a lrnea del r.ic- rn questo senso mi pa~e un autore da ,..,. no a e lacr mc, dal pro– von Hardenbcrg detto No- costo a. Dio vivere in Dio odi ti 1P,. 1 · ro11to III cui fatti e st11111ficati rm,lta ssero scopri re al d, f11orrdc, ca11on1ckafk1a111~ fondo, è quanto di meglio , , , pnr s ca, m s.....-r osamen- 1 J: 1 • (" d noi possediamo Quanto di valls Il mistico serafico il vivere giustamente secondo te volta al riso) con un amo- e uaram,•11te ,,sso i e rntracciah, e <r.1e11- DIEGO FABBRI I li 1 • • F o R z A cerctitorc del « Flore AZZur- la volontà di Dio; éd eglt si re e una cura 'che provano _ _ ~~aed'~~~~~ ~o~c;: ro ». anch"egl.1precocemente sentiva Jontani~lmo dalla come eglt non rosse un ne- nell'annoverare le dlverten~ morto di tisi. 1 sl~u{ezzn che dànno la glu- gatore, ma credesse al bene di K viene dapprima recl-1Impiegato dal « lieve difetto g!amo solo I reparti più bas- ti narrazioni di Kafka. tra Ma anc he se l suo sguar- st z a e il volere divino o al giusto, se pure in mOdo samente negata. cosl che di pronuncia» trasmette di si (presso 1 quali, de: resto, le più meritevoli di lettura d • K do~ quello di un Novalis «Che 11 lavoro letterario», compllcato 1 La d1sc:epanza egli, sul momento, è com- lassù all'aspirante l11discrc-Jasuoneriaèstatabioccata); che mal siano state pro- I AFKA dcli Europa orienta.le , io non come presto riconosce « rap- tra Dio e 1 uomo, I mcapa• promesso come vagabondo e to e menzognero attaccato e che a meno non sia un ca- dotte. chlai:ierel faf~a. ~~Jfoor~ ~~trsse \a sua un~cn cltà' dell"uomo a riconoscere trurfatore, poi, rettlUcando, al telefono dello. trat toria so. Otteniamo risposte le «Il Castello» è incompiuto man ico n u nz one, a sua un ca U bene e unirsi con esso e a la sua qualità dt geometra giù in basso; costui non e.es- quali sono soltanto scherzi manca di un ca ltolo L'au~ neppure un mistico. Per un professione» - con questo vivere nel giusto, - tutto viene di lassù vagament e sera' di leggere, ma rimarri In particolare, non posso tore ha raccon~to 18, con• romantico è troppo preciso, egli roteva significare lavo- questo egli trasrormava 1n riconosciut a. anche se egli ln sospeso e vlvr~ :utto i! tratt enermi dal rinviare al- elusione a J1 amici K muo– troppo rcrlstn, iroppo le- loni1 di Dio. « Mn » <,cosloggetto di poesie che testi- stesso sente che tale con- lungo preciso in:1ud1t.o li- la stupefacente telefonata re a segui~o dell'e.s'aui-imen– ~:t.o~~pUc~a. e~atii~a~eaz ~~ :;:nl?an~~i / 1~ 1 !tu~~~e~!r ~ mon~mo con ?8ntti~ro [r~ ferma della asserzione è do--bro pèr arrlvrire, ,n mezzo tra K e il Dtrettore. Ma to' prodotto In lui dalla Iot– qucsta stessa' vita; per éssc- rappresentazione della mla ~~i~enu:'en! ~~~~lst16'~~\; vuta solo a« ~uper!orl~à'spi- ad angos~ da incubo e a l'Intero libro most ra con ta per la slsk'ttlazlone o la • di CARLO BO re un p0eta serafico troppo sognan te vita interiore ha di t rltua1e », ne!JIntento di« at-- risate, ali lntelltg enza e alla ogni mezzo e rappresenta in conferma da parte del Ca- L oltre un certo limite di spa• marcata Ja sua. inclinazione rldotto tutto 11 resto a cosa spera a. taccare sorride ndo» batta- essenza - onorabili e mali- tutti 1 toni la grottesca stello Gli abitanti del vU• A FORZA DI KAFKA simo e di dolore Si debba per il comico, un comico di secondaria impro tanza; e Esse sono l'espressione gita con lui. gne, vessatorie, eteroi:ome sproporzione tra l"uomo e !aggio sono intorno al letto sta proprio nel non ot- raggiungere la sociedi una singolarissimo e complicato; questo resto si è rattrap- della. solitu dine, dell'estra - Ancora più significativa è - delle celesti autorlt.a. il trascend~te . l'lncom- ~elio straniero, quando al- frircl nessuna soluzione e di convenienza, un secondo ar– e per quanto riguarda 11 ml- plto in modo spaventoso e nelt~ dell'a rtista (e dell'c- la seconda telefonata che il La caratteristica più .ob- mensurablliUi del divino, J ulttmo momento giunge mett erci dentro alla nozlo- bltrio della n06t.ra voce per sttclsmo, in una conversa- non cessa di rattrappi rsi». breo> in mezzo alla gente medesim o K., nel secondo biettiva di tali autorltli è l'estranelti tnqulet~nt,-e, la d~ l'alto un rescritto in vir- ne dello squallore e dell'ab- cui è ammessa la bcst-em.mla ~~~e ~~e~n~~n:Fdi~~t~iò fu~~~:o~ci~~i~~~ t~aa~t~g ~: ~~lmi~;;ri~cl~~~~a a~ ~~~~~~o, g~; ~ 0 ~u 1 ~ ;t':~~~i g::,i ~~ ~~l 0 dei°fcil~~ ~::8'W~C: 1; 1 ~d~ti ~~ ~~~ qdfi?tt~ 00 ~~~fa 0 ~r ~gl~df~"rti:J;: v1~~!a d~1i: ~~C::!~6~e mo~::r~r:ra qt;~ che grazie al suo Invoro, co- triste tranq uilla mera viglia abita nti del vUiagglo J)OSto(buffi come nel sogni>Jnvlatl tore » mentre vengono spie- l'immoraJltà' (secondo 1 con- siedere nel vilJagglo, « al- nostra vita al punto tn cui dcntiflcato col suo personag– nOSCeva assai ~ne certi per Jri min mancanza di sen- ai piedi del «castello»; del Ca.stello sono presso di gatl gli strani int erventi du• cetti umani) delle Potenze cune circostanze» gli con- slamo, per cul non reslsie glo più intero _e più vero K ., « stati di chiaroveggenza»; tlmento ... per 11 fatto che, espressione di una solitUdl- lui; e In loro scorge t suol rante le telefonat e col Ca- superiori (del «Ca.stello») . sentivano di fermarvis i e di più nessuna frase di resi- ha ceduto la verità: che se– stati che Stelner descrive, solo a seguito della mia pro-, ne innata, che si disapprova «vecchi>► assistenti. Chi stello. Sappiamo cosi cheta- E' q\1esta Ja più religiosa e lavorare. Finalmente . la stenza, per cui tutto crolla gulva nella sua traccia. mag– parago nando anche la sua Cessione letteraria , sla privo da sola. e tende tanto one- l'ha letta, ha udito insieme le mezzo di comunicazione è dtsperatia, la più accanita Grazia. Anche Franz Kaf ka nel disordine e neHa sfidu• giore e ha scelto questa produzione a una • nuova dl Interessi - e quindi senza stamen te quanto disperata• con K.. «nel ricevitore 11 assolutamente infido e fai- « lotta con l'an gelo» che l'ha certo stretta al cuore. eia dei numerJ. Kafka a.p- sponda dell'1rr1med1abile e, dottrina esoterica, a una ca- cuore». Questa tranquilla e me'nte all'ordine, alla stabl- ronzio di Innumerevoli ton- lace, che non oolste centra• mai sia avvenuta; ma nov1- senza amarmza, mentre mo- punto ha cantato In tutti della violenza. riportata nel• baia». Ma l'clomento di op.. malinconica constatazione lit~, al diritto di clUadinan- tanlssime voci mtantUI », lino per tra.smettere Je no- tè: inaudita, audacia com- riva. 1 suol libri questo senso ul- l'ordine e nella «00$tante > prime nte trascendenza, Il contiene In sè, tn realt~, una za, a una professione rego- )e risposte negative che lo stre chiamate, che raggtun - movente sono nel fatto che THOMAS MANN Umo della n06tra partecipa• di una norma. Le mterpr e- f:~il~~!Te~fi !e:~~~: ;[et ~fsa~i nt~ciu~~~~~~~·eiudt~ 1~~in: 1 ~ì!rt~~~:~1;- J~il- -------------------------- - ---------- ~~ 0 ~! fm~~ah~~~~~ ~~~t~~ t!~! 0 ~u;h;u! 1 g=~c:Jfa :~ - l'inferno». la tomba come di na tura religiosa. L'abbru- vivere comune>>: espressio ne I t M Il suicidio la presenza di u• rituale sono errate dal mo- talamo e simili accessori del timento e 11«rattrappirs i » di una volontà:« a vivere nel Il eo Il ro ax Brod n"altra persona, sto. un glu- mento che le f-a.cctnmocoin- 11011 erano di sua pertinenza; per passione dell'arte si- giusto» indomita e sempre eo Il dice, sia un paese irraggi un. cldcre con un nome Oalme- misticismo vero e proprio gnltlcano senza dubbio Ion- destinata a !nl11re. u Il Ca- giblle, sia magari ti nostro no con un gesto m:-1. sono cc- senza dubbio, nè 11«Trista- tananza da Dio, contrasto stel lo» è da cima a. fondo peccato stesso che cl copro cezlonalmente vive se la.scia- no» di Wagner nè gli « Inni con la vita. giusta e vera. un romanz o autobiogra:fico; di orrore e cl corrode la car- mo nella ]oro aria interro alla Notte» di Novalis e ti Tu tta via è poosibile inten- l'eroe, che originariamente ne del nostri gtornt. La ten- gatlva, allo stato d~doman - suo amore per la defunta dere simbolicamente tale doveva parlare addlrlttura Kafka è il rappr esentant e straord inario tazlone che deve avere avu- da: della domanda che scio- Sofia gli debbono a.vere det· pass ione capace di rendere in prima persona.,sl chiama to di fronte a questo eterno glie i nostri giorni e la. Il i) :~a~~~~· 1:!~'e ~si~ nso~ 0 ~ ~ f~~e=\~ !n~~~soa ;y~~I~ Ss~:1a~ciep~;~~~ h~~i ed int elligenti ssimo di u,i mondo malato ~~~?i~e. 6f~~~t°~~~iva~~ !!~ i~~r~~~n~r~r~~t~~i spesso In tutto e per tutto etico. L'arte non è necessa- tamente tutti gli sforzl e I a una conclusione fosse an- della morte . Cosi non vedrc; concepite e costruite con I rla mente prodo tto, ragione fallimenti di quello. La sua S E MAI SCRIVERO' 1m saggio s11 Kafka - pro- psicoa11aliticl,e. Mi disse che una ri/mwa di q 11 eJl'ide., che negativa mti ad ogni come desiderio di soluz!orn ~~~trn-~ ~1:;~~;c~l'~~ ~li~o~lti:a :iiour~~~an:i: :i~ir:,fJf 11 cJn~=en~~ ~~: f,~;.~,~:Jf:,~c~:::/i PJtt~L ,!~tf: ";~!.~~al;:f,~os;;i; ;:,/d[,~~be av,11a""/l'epistolario di Kafka, allora a 11 cor ~~~ 1 g~~~r!re:: ~~~fuf~ N s 1 ~~;/~1u:~t~rtii~;;!~ ' glca e opprime nte foUla del come un Flauber t; essa può è 11 compendio di tutti i trl- di Kafka il quale .si serve quasi sempre di ,m li1t.(!1ta~- Q11011toalla val 11ta::ione dell'opera di Kafka, 1, 0 enorme: c'erano In Iut tuttl t utti i suol libri non Signl- sognl, di coteste meraviglio- .essere una particolare tor- stl fallimenti di questo mon- g,o povero, com1me, di parole della t;ita d, tutti i avuto modo i,, parecchi a,rni di lt!KJ!ere , pareri più di- I presupposti per scandire !ica necessariamente th ' se ombre cinesi della vita. ma di espressione morale do e nel romanzo sul « Ca~ f,iorni, spesso grite, alle volte aiicl,e vol}!an, per p:1r- sparati, all'estero e ili It alia. C'è chi lo 1, 0 portato olle nett amente una sentenza anche lui sent isse il blsogn< :t: I~ ~o~~ ~~~?~!~t~~~~: ~;~1d,~~:i.;1.;6•n ed~f1\~~ i!i{~~ »dr~~fv~~~v «u!sio\~n; ,1;,~/~1.~~i!::er!t~;j:;~e; :c:o!t':1i ifaf:'li~K~I~;;.~ ce~li stelle! c'è chi_lo l1adenigralo come Ull autore i11forme ~r~~~~~ ~i~~ri~t~r!·~~?~: ~gti~lg~: ~iu~~~~Iz1~~~ che se Ironica, moralità:; in ra », ma dalla vita. Allora la. sulla base di un fondamento .. si giovasse per costruire , nel mondo moden10 dell'im- :,i;!, ::r-~i"Fa~:t ~ri:;;;,~: i1ti'f; 11 ~~a~~/es~'; 0 ~r~b1; finito e di tenere sospesa.sul- per la nostra storlfl. di uu- una ironica raziocinante, vita non è un semplice mC'l.-Camlliare e mediante la ma,ien::u, il trampolùr o pi,ì ardito verso la lrosce,rden- cia 11 frnsaglic e le ab,iormitd. A me sembra cl,e 11011 le nostr e t.ec :;t,e come la ci- mini. Vale piuttosto c:ogllL'- dlsperatamente razlocinan- zo per il raggiungi mento esperie nza di una !orma na - .:a, per captare, 111 mamera quasi materiale e corposa, si possa gi1tdicare l'opera di Fran~ Kafka ft1ori ditl !ra X del mira.colo e della re nel suo nuovo gesto dt d1- lc morrultà' che con tutte le di un est.etico ideale di per• turale di vita rappresen tano l'idea e 1a presen.:a di Dio. tempo•, dell'atmosfera ùi c 11 i ha vus,ua c,oJ di qr,esto m_orte.Nessuno 'è andato 1n struzione una natur:i.le co!"I proprie forze tende alla bon- fezlone: U lavoro è invece una parte Importante. Q,ustc afferma&ioni, cJu ho i11dicato sm 11 maria- ,rostro mo11domoder110 tormentato e rivolu =ionario 0 , là: nella lettura di ~ol stes- elusione di tutto U suo la ~t~1~~~ U~ll~s~~l~ll~r~r:~~~ ~~o:m~l1Y/t~cia:e11~0~1taè re~l~~:i;~~~tt~~ hfd' 0 un:a me11tc,f11ro110 gid Ì d11epunti fo11dame11Jali di alcune se si vuole , di q,ut e decade11tis1110 •, mo inteso a11c/1e :~:'!o~~n~etf~g~~~v~nf~ voro, ij terml_nesemrJÌtcede, ritrova nel suo stile cosclen- una determinata perfezione società:, i tentativi incessan- Ft: 11 ~.:Jt;/kate;~•~tei,°~l~~s;i~; 0 i/~ 9;~t!i ${1f~"S1i~r:~~ iib::d:i 'ét!:,t 0 ; .S~~~~i~~f 0 dt~ ';f.:~''cl'~,i'd:;a~~a~:t:d;~ requisitorie fatte soltanto suo penSiero. al ~o conti- zlosamente obiettivo, slngo- obiettiva, bensì la consape- ti per mutare il proprlo Che vi fosse q11olchccosa di vero lo i11t11ii parlando a Nou amo le esagPracio11i, e ritrnxo pericCJlosi i para- con l'accezione lucida delle nuo della morte puo rispcn - larmente particolareggiato, volmza di avere tatto del stato di straniero In quello Prag a nel 1934 con MaJ,· Brod, che era allora redot - goni. Ma se proprio il confronto col F:1ust, pur fatt e nostre azioni, con la som- dere solo un atteggiament o corretto, chiaro, e che spesso proprlo meglio, di avere lu- di _cittad ino, rappresentano tore del e Prog cr Togcblatt • e clie rividi poi a Br110. t•!"C. le debite prop_or::io11i, ,ron si debba far cadere, ma del peccati e col colore simile, alla pronuucia. to- rlcorda, .per un preciso cldnmente realizzato la pro- umcamente . del mezzi pèr No11 ta11to il/,rimo p1111to{o stile di Kafka q11a11tn dire, che Goethe è ,l ropprese11ta11te "e11iolc, co,1 tutt e invincibile dei nostri senti - tale delta morte che cerca Conservatlvis mo q11asi tm- prla vita con una solida pr,. migliorare 1 rapporti di K ,·1 scca,,do, 1•,· ,a della tras'cc,,dc,,:a, ,,·a .,,,, •,·n,c,,so • I t I di di Id t!fi plegat1z10, AdaJbert Stl!ter. stazione, pari 81 lavoro degli con il «Castello», 0 nd di- ebraico e qua.si dell'A11tico Testomr 11to, i11teressaro110 cui_ la salute spirituale era a,icora in prewle11::a; Kaf ka tazione di soluztoue ne sono nella nozione stessa della . . ~ · ,, lt caratteris tiche 1miversali del Ke11io, di 1411 111 o11do in ment. A ques 3: pr ma ten-1 superare e en cars ; in~to~~~~~l:r:lr:!.~~!o v::: al~r~t~o:ci:r;endo ùa qualche ~~~ur: 1:i~e~r:~Hr?~~;t~ Max Brod, intercssaro 110 Ma.r Brod, treKli 01111i i,1 c11i è 1l rapprcse11ta11testraord111ario cd i11lclliKc11ti.ssimo senza dubbio seguite delle nostra vita occorreva oppor- so li mistico « Flore Azzur- giorno» _ Informa Kafka raggiung ere Dio, la Sua.gra - uell'opera di Kafka si vcdrua 110i11fluen~e soprattutto di 1111 mo11domalato. BONAVEXTURA TECC W altre, è facile supporre che (Conuoua t\ pa.g. •> ro», ma verso In «delizia. una volta.- «e Dio voglia zia. Nel simbolismo onlrlcol ----- ------------------------ ------------- ---------- --- -- -- del vivere comune». che continui ! La mia vita ha del roma nzo, 11 vUlaggio 11 L Tale espressione è cavata una giusti ficazione. Pooso rappresenta la vita, la terra, Dia la '' ette,...1a la I p1ad,...e,, da· ff afka da un racconto g:lovanile di nuovo condurre un dln- Ja comunitB, la sana nor- .,-., .,-., • - w,a,, .,._, .,-., • - dell'autore di queste righ e, logo con me stesso, e non malltà , la benedizione del da «Tonio Krijger ». Come Irrigidirmi in un vuoto cosi vincolo borghes e; il « Ca– ho saputo dal suo amico, assoluto. Solo s~ questa stra- stello», invece, il d!v!no, la Ano l'AURE, mi ltal c/lfuto 1.111 giorno concittadino, editore e com- da. per mo puo ~rvl ml- guida celeste, la grazm nel- e percnt mal dlctco di aur J>GL!IU di te. mcntatore Max.Brod. Kafka glioramento ». - Poco man - In ~ua. enigmaticità , l.nac- come al ,011to, allora no11 ,eppl n,po'!der– aveva per U racconto in que- cava, e avrebbe detto «sai- cess1b!I.1tà, .1ncompre,.ns1bUI- rav,: ~ér",;fe~aartf~~~!/::J!,:a~~~~~e 9 ~~I stlone una simpltla parti- vezza » Invece di « migllora- tà. Mai dlvmo e superuma- 111 1ropp1 par11colarl, troPlN percht s,oua conn – colare, e dal tondo della sua mento »; 11 senso rel!gioso di no s~no stati osservati , aerarli tuctf, nel ,corM> d!lla ~la ,plcgazlone. umanità del tutto diversa di poclflcazlone che acr 1 ulstava v1ssut1, .~a.ratt er:lzzati c<;m or~l./:.a~af 0 fg:c~i. u::,on a~!,a 1 ~to 'jo,.1:J~ ~/1~~~ ebreo orientale, comprende- con U lavoro ne sarebbo rl- mezzi P~U singolari, COf!llCl c1te 11.1ira111a non mobilita la t,o,ontà ka/kfana va perfettamente quel mon- sultato ancora più chiaro . e audaci, con una più me- dt v•t.~e . di /ar e, df conq1.1l11are ... tu, al con– do di sent.lmcntl _artistico- L'art e considerata come rea- sau_ribile ricchezza di psico- ~~~'~· ~~ ;;:,!'!.~~ l a~1~n~!cn~~c.'°:r'do1: borghesi. $1 può :hre che lo llzzazlone d_l disposizioni logia devota Insieme e bla: ora1one, di M>ddl.sfa.::lone df .t, di e,pcrien:a « sforzo incessante» espres• elargite da 010, come lavoro fofema , di quanto stano stati ac-, mondo, di ,opportazionc, di prum:ll di .,,,_ so da una poesia come « Il devotamente co~piu to - in qu~to lib:<>di un ere- ~~gn:~,:i~.f,'~~r:,~~'nr'!°'::~~~i/~!natuf~[t~ Castello», Il « pathos» tra - tutto questo è da mt endersl dente 1rremov1blle,,dl un sol- a1 1 cm, 11.1rte 1e aeootn:e che accompovnano glcomico che ne sta alla non solo tn senso spirituale , lecitatore della Gra zia e quuto qualità, e 111 cui 11 tuo tempcramcnto e base, sono uni:i tr asposlzlo- m~ anche morale. çome l'ar- delle.sue esigenze tan.to a.p- qu,~,e~~: '::!!t~a!!~~aa::~~a / ,Jr~:ng,/ f':i!f~~· 00 _ ne e sublimnz.1one in senso te innalza la realtà: fino alla pa~ 1onatc e bruta.Il, che me ruut I ragazzi; ,onzo. dubbio mfa madre ml rf"11gloso dell'estetica soffe- verità, cosi essa anche con- egh prova a lntrodurs! pr~- v1:1avo; non credo però di cucrc atato poco renza di solitudine di Tonio sente una vita soggettiva, so di. essa con trucchi e m- :e~!:~~ 11 !;. n,:~~~ dge ~:e~d~: .,=~~~ Kroger per il benti ment o umana, Wl senso e un giu- gamu. mano•• uno .,guardo al/cctu o,o, non avrebbero sr mpllce e umano della sua stiflcazlo ne; essa è un mez.. oucnu10 da me 1utto qucllo che ,t fone de.fl• coscienza di cattivo borghe - zo per vivere« nel giusto» o InCatti è di g;ande im- ::!::· :,!raqu'~t~onn~ tiu ,'n.e1 ci,~,:O~'::t..,!~:n~ ~o~i~~l t~i n~f~r\~u~F!)~ :l~s~~f !a°~rr~~~,!1"~ 1f.~ r r~~ ~o-=;c?1 1 gÌ~~ 1 ~Fn[~~~= ~ a; ~ ;:!~:ii~~' r:;:;~ot~:t~o~";~7r,~u:~ : La definlzione che megli~ di vita um?na. « L'arte è 11ta e ~ommovent~,.- che la i;: 1 ! 1 ;:: 1 ~~r~!r %zt~~~o e ,t'~:'~6ep~!!zz 1 a::,~c:; ogrn altr a torse carattenzza mezzo plu sicuro per evitar e questione se K. e st ato ve- rrooota T1t 1teuo tratte rai 1 m raoa·..•o con/o rmc– l'csserna di qucst.o poeta è Il mondo. "il mezzo più si- ramente chlam ato.~o~e geo- men te ·al/ti tua natura, con for=~--oon Impeto, qul"Jladi: umorista religioso. curo per legarsi ~d esso"». metra dalle autorttà: comi- con collcra; e nel ca,o mfo ciò a pareva tanto Questa grande scnt.enza è di tali o se egli ha soltant o f~~a: 1 :C:r*:~~·"!" e q:;r:~: 101;-:~ct.'f Jar df me 11 "' Ma I due element.l di tale Goethe, che Franz Kafka immaginat o tutt o questo O Tu erl nu.,t lto, con te tue Jor::.c, a fnmzt.:artl esQrC-Ssioneforse lnusilatl (questo tard o, problematico se mentisc e alla gente per a 1.111a palfzfonc co.JI alfa che at"tt·I una /fduda cii bbono essere chianti. sa,p. e quasi disperatam ente com- rluscirç a raggiungere_la co- ~•:~r:;~a!!c!~lnat:t ffe,m~~a/c~~f?;,n':! 11fa ~1: ~t pi •.mo da Brod come Kafka pl1cato rappresentante della munltà: e Ja Grazta, rimane n1one era gfu,t a, quallful altra era lolle, cccc,– Mn 11 passare drgl1 anni letteratura ted~a) ha sin- aperta per tutto li romanzo . .flt."O, uran• , a11orrna1e. La tua /fducfti tn te i. rrwre Più ·si mostrn,$.SC ~OI• ceramente e .sl,curamente Nell~ telefonata con « quelli ~tcc:::,0 ~[: J 1 °J!,f:,.~n~~r~~~ c n:in t;:ra1 ,:.,~:n~~~ 1: wO JH un nlll}"'d'>trldcii ul- onorato: mera v1g1t_i>sa frase. lassu » del prlmo capi tolo, arcre 1em1>re ra"lone. In certi colf, poteva an~ lll ti .... ,-,~, ,odo di vita di Gu· Sollt.udlne e sociali tà riesco- la questione della nomina ct1e oopuarc che 11.1 non cn:u ,1 alcuna opinione, Biblioteca Gino Bianco cd allora tutte lt opinioni paulblll rclatluc o. CIO, erano, ,en.:a cccc:-tone, /al.te . Per uempfo , potei;I prcnaertcta contro f Ctchf , p,ol contro i. rca uchl , J)Of contro 9U Bbrcl, e alla fine non rfmarseVGp!U ncuuno tranne te 1tuso. At miei occh1, allora, prend evi U carattere cnfgmatfco Che llanno t!.!UI i tiranni che /ondano U diritto .tul/a loro pcr.rona, e non 1ulla ragione. ••• Il ,:ilù grave oatacolo al m•trlmoti lo t lti 1111a /ermi.ulm a oonvtndonc che, per mante nere una Jamlglla, ed anche per dlrl9crla. avrei per 1or:a dOtn1to PoUtdcrt tutto quel che avevo tro• t.'<lto f11 te, .tpeclalmcnt e tutte le eo.tt buone e caltlt:e co,t come .fOno, per eo,stlt udone, riunite In te; la forza con la dcrufone dcglt allrl , la ,a11.1re con ecru ecce,11, l'eloqu enza con 1·111ac• ccuUnlla, la /fducta f11 1t con 1·1nl0ddl.s/ado ne r19uar<to agli aUrt, la 1uperlorltd con la tfran– n1a, la cono1cenui degli uomini con la .f/fducia nella maggtor parte di eul; ca anche delle qw:a. mo ,enza alcun dtfctto come 1•aul d1.1ffà, la tol– leranza, la prue n.::o. di apfrfto, l'lntreplcltua. DI tu tto ciò lo, 'l)aragonato a te, non atleuo qua&I nulla, o a.f.tal PoCO, e t.'Cdcnao proprio re lot– tare d1'pcratomcntt t perfino tallire, dlnan.:i al tuoi /fgll, avrct mal avuto ti coraggio di 1po– .tarm11 Non eh.e mt s,oncut c,pllcftamcntc que– llo. domanaa, nt the t:1 n,pondeut (nd qual N.x> U buon ,en.ro da IOlo avrebbe n,po,ro, e m'atTtOOe fnllfooto allrl uomini dl "r.tl da te - per nominarne .rolo uno che conosctamo, to zio n ... -, t quali .tf .tono 1po.,att ,enza .tOCCOmbcre at loro matn monfo; Q'l.!t.ttoi molto, e m"avrebbe ampiamente raulcurato) . Ma fo non ml potttt'O l)'Utlla domanda, la vivevo, dalla mia Infanzia. Non mi e.to.mmaL'O, In principio, riguardo at matnmon10, ma a ta11tt picco/e eo,sc, ti tuo c1cm. pio e la tua eaueo.:tont m·avevano convinto dtlla mia lncapcicltd , COI come ho tentato di du crtca 1a, e ciò che cc,,lva con/amato dalle ,,1cco1e COlt t ti daua ragione, <tot.·eva. natural• mente , u ,er confermato fn manfao tcrrfbUe rl– puarao a qucti•alfra coro, la plU grande, che i Il matrfmo nto. Il cora99to, /a decfslo11c, la }'lducfa, la gioia che provat10a contatto di quuta o quella eo,a. no n rc99ct.,ano q11andO tu eri o,tll e, o q11ando 10 .t0Uanto 1upponct10 la 1ua 01Nlltd.; e non po. tero necinche Impedirmi di ,upporla , qualunqu e co,a taceul ... In tua pre,cnza - tu non 1d mal coat eloquente che quando ri iratta dct tuoi agan - comlncfavo a l>GlbeUare, non ri1.11clvo ~ro~"~T1, :ca~Ta ,i;il~~::O. 1~tr~m~ 1 ~u:! p,er 1fl,aa, Jor1e; 1>0t pcrchi la tua prc,em:a ml renaeua. i11capace di pensare, e di parlare . E del /oat~~IJ::c,e /l:entfi'm!~a~: 'fu:':~~ ;:::n{ed~': 1 :i~!: Dltlan ::1 a te avctJOperduto la /fducla f11 me ,ruso, t ml prendt&IG fneec:e u11 ,enao flll rnf– ta10 af colpct.'Oleua. Ricordandomi dd carattere 1111m1tato di quel ,entlmento, aveoo .tcrltto un. 91orno, di quattu 110: • ttmcru che la i:trJ7(>f'na gl~l'?,;~~!":'Jf•·r:. ~~).tutto quello the ml ca. puava. di 1crf&1erc,e lo 11011 Jactvo che rlt1tr– .tarv1 ,u ,u i p1an11 che non avevo potuto vcr,aro nel tuo ,cno. Bra a99lornaro, con inten– zione, l'i.ttante fn cui do&1evo icpararml da te; e /u u"a 1cparazlone che, nonoltantt tu tne l'auu,t fmpo, ta, 11 avucrò nondime no, come 10 me t'ero immaginata .,. L4 ,urna df mo IIUjO dfpe ndet'a a.uo.f pi& da te che da qualrialt altro, o da qu4llfa,f altra eo.to. , /out ,rato anche un l'l.!ccc,,o ul~rfore ... Dove t.1ccoo ero riprovoto, coruta11nato, ,chlac– ctato, e, nono,l an te ml folli #orzato di Ju9- 9lre altroce, non 11 trattavo dl uno 1/or:o ra– gionevole, mci a, qua/ co.ta d'fmpoulbUe t al df,opra delle mie forze, .tcn::.a far nc,,un a ec– cezione. Per qua,110 lont ano vada col rleordo, aon .tem– pre ,ra10 oc»I ,,,eoccupato d·ancrm arc la mia u11ten:a 1plrl11.1alc, che tutlo Il ruto non m•fm– portaoo. Capita 1pcuo eho da noi f flua/I eOrel 11e1no dcgll u1crf 1fn901ar1, e .,, trot.'G tra t'.tll ciO che v'i di ,,hì. fnvcro.tfmUe, però l'lndll/t• rtn.::a / rea.da, appena dl.t.llmulato , fcrm a. puc– rumente dl,pcrata, che arriva /fno al ridieolo, oc111a1mente .tOddUJatta dl d ,1cu a, di un ra– oauo df per lè bl.uarTO, pcr quanto /rC'dl!amen– le blUGrro, non 1'110 mal ritrot'tlta In ncuu11 auro; t uero però che quut'lndl6oren:-a era la ,ola <11/c,o. eont ro lo 1ncrvamcn10 dcll'an901i·la e del ,cn10 di COlpca •.• lJ1na11il a tr non trovavo neanche la ,ali•cz:a TIC'I J711.!d4Ufflo. LI, nondimeno, la ,a1ce:.,a 1t s,oreva concepire, o meglio ,t to.rcbtl e potu ta concepire ,e noi cl foa,fmo rllrowtl In ,eno a 91uaa11mo, o le noi acculmo ,tot,IIUo I no,t n punti di partenza da un comu11e accordo. Ma c11e corcra mal n gfwtaumo elle aueoo rice– vuto da tel lo vi 110rcti9Uo f11 tre maniere di• vene, dura11te 9/1 anni . Ancora raga:zo, a·accordo con te, mi :1mpro– vcravo di non andare abba1tan&a ,pesM> al Tem– plo, di non ri,pettare 1l digiuno, t:cc. Ma fo crtlltt>O,con quute mancanze, di /are 'l.!11 tort o a re, non o me; e Il ucn,o di oolpca, ,cmprt ,won - 10 a fn/fc-rlre, ml prendeoa. l'lll tard i, dlt!C"nuto glownotto, non ritUclvo a capire come tu, con quel nien te di giudtil.lmo che accul, pc,ltt,1 rfmprot!C"rarml dt 110n co,trin– gcre mc .tltuo a aulluppare un ,lmlle niente fper 1tmJ)IICt Pittò., dlceul) , Qud gludabmo, per como 1l'OUO rendermen e conto, erti e6cttl w- 111enteun. niente, una farsa, memo di una farMJ, Tu anctatlf al Tcmpk, quattro volte l'a11no cd cri almeno plà vicino agli tndl6crcnll che o' co– loro tho prendecano la eo.ta nl .terio; tt Utlc'ravf J)(U'ltntemcnte delle pregllltro eome d'una for– mamo, qualche colta provocondo u mio ,tupo – re, s,olcht potect fndto.rmf nd libro deUe prc– ghltrt fl paua99lo che t.°tnlrc recitato fn. qu i– lo Jteuo f,ranre; U r'4to del iempa (dato che ml trot.'OUI ncl Templo, q1.1cto cra cuen.:!a.leJ -r;:~er:n:01~ma'?i~1t:'c;~"t::!~ 1 0 ~ra:'e!i~,t'fe"r:n 9~! ore che aura fl cul to, 1badl9Uando e ,onncc– c111anao (IJOJ)O a·a11or4 110n ml &On.o mai an- 1101t1to tanto, fuorclat, credo alle lezioni di bal– lo), cercando, flncM m'era 'POllitlllc, di dhler– nrm 1 alfe PICCOie co.tc elle accadtllGno comc quanao aprtt. -a.no l'arco dcll'allcn:-a (ciò Che m, ncordo.t'O 1mmancobflmentt u tiro a ug 11o· (to. re, quando 11 fa untro a'apre u coperch..{o di una 1cotola, con la dll /crtn.ta elle di ll c,ce ,em . prc qualco,a. d'lntereuantt, non toucro alt ro che acile ticcchfe bambole ,en::.a tc1ta). Dd re-. .fto, non t:I tu mal una volta che no11 jlrouan1 ceri! timori, non .fOlo a cau.ta del gran num ero Ili Pt'r.tone co11 tul cf .ti lrooooo a ,trotto con- (Co11tb1ua II pog. •J

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