Fiera Letteraria - Anno IV - n. 20 - 15 maggio 1949

LAFIERA LETTERA· IA (ANNO IV - NUMERO 20 SETTIMANALE D E LL E LETTERE, D E LLE A R I E DELLE SCIEN Z E · ROMA 15 MAGG IO 'f949 SI PUBBLICA LA DOMENICA D iretto r e VINCE NZ O CARDARELLI QUESTO NUMER O LIR E 50 ,DIREZIO NE, AMMINISTRA ZIONE e PUBBLICITA': ROM A, VIA D'ARACOELJ numero 3 - Telefoni numeri 684-097 e 684·0\IS - TARI F FA DELLA PUBBLICI T A': Commerc iali. al mllllmetro L. 60 • Editoriali, al millimetro L. 40 ABBONAMENT I: Annuo L.2.200 · Semestrale L. 1.150 •Tr imestrale L. 600 Estero: Annuo L. 4.000 Quot.amensile abbonamento speciale (insegnanti e studenti) L. 18.5 Una copia arretrata L. 80 - Spedizione tn c 1c P, (Gruppo 11) - e/e P. 1131426 Peri ezione d lTorino. L A k!OR TE simultm1ea di trent un uomini, ~iova11i e : giovanissimi, è mtcora, 11onoslt111tc il cmdO allc11a- 1ncnto di questi ultimi mmi., un fatto orrido, una di quelle inco11grnc,,zc del destino umano che la natura, ' per quanto pa:;:,a, 110n ammette e 11011~iustifica. Biso1;'1t1 qui ricorrere alla tecnica, alle virtù e alle dcficicn:;e della tecnica, per riuscire in qualche modo a concepire , ùi un quadro memalc, un simile assurdo. Ed io capisco benis simo, avendolo provato , l'amaro accani mento, la fredda e paradossale co11solazio11cdi chi si butta a ricostruire, su pochi e miserc-.ioli dati, l'uhimo chilo metro del veli · volo; quasi che la pil{noleria dei C11lcolie l'infin ita serie delle supposi:;ioni possano trattenere iud efi11itamcnte il ptmsiero su quella li11ea di pumiui che descrivono il volo pressappoco realt: 1 sempre al di qua dell'istant e che l'ala sinistra dell'apparecchio, forse per un metro e non più, urterà contro il m uretto superiore del terrapieno che cir– conda la Basilica di Superf{a, lo sbreccerà e lancerà l'aereo a fracassarsi sul fondo. Questa è la sciaf!ura che addolora tutti. J\fa per rett· dersi conto di che vita essa è il sepolcro, occorre avere un'idea, sen:;'eufasi, di quale complesso orJ!.anico di cir– cosltmze vive era fatto il corpo del «To rino ». Il profano potrtì and,e pianicrc , m a infine questa 11011 i: pc, lui 11c 1c. fnirna nè l'ultuna sciagu ra aviatoria. J\1a chi è pratico di sport, chi da qualche dcccm1io sel{11c il foot ·ball it~ liana, dai tempi gloriosi del « Ge,1oa >1 e della 1c Pro Vcr– acl(i>1:sa quale. rarità, quaJc mostro vivente era questo 11 7 onno ». A nmeltere ws,cme w, corpo sim ile 11011 ba– sterai/o le ossa, i muscoli e i nervi cl; molti 'alleti per molti mmi. . Sulla scarpata di Superga iè ùw'bissato per sempre 1111 piccolo popolo nl compl eto, co,r il suo capitano, i suo i tecnici, 1· suoi storici . L' infanzia, che ne scf!11iv1l le spe– dizioni e I.e gesta sulle fif!urine dei giornali illustrati con fat1imo facile alla leJ!f!Cllda, ne piall{!e ora la scomparsa , e lo ricorderà fino alla vecchiaia. L'altro ieri, ritornando da Torino, abbiamo incolllrato i11 un villaf!zio del Po u11a madre che picchiava un bambino: - E' da due lrorni che non la smette di 1,ia11J!crcper quelli del T ori- 110, non donne, non 111a11Kia ... gridava la povera donna disperata di riportare 1·1 figlioletlo alla normalità. VEL SO MUCCI l Beppe Guzzi - Disegn o VITTORINI RICOR ha scelto Ha avuto il coraggio di buttare la ricchezza d'una cultura tradizionale, pu r di tenta re la salvezza della sua anima, di agire e di pensa re secondo un assunto morale che i tempi par evano proibire p er sempre di GARGIU· O LI scrittorl ita Uant lian-– nc, perautc, un orande . auifoo, un prc1tenc,re alf.ettuoso e n ello siesso tent po sei;eru, un uom o che se• ui.uva tl tc,rc, lavoro st può atre uiomc, per owrnc,,_qua· si coii trepiaazio,i:e, fellce di. S AREBBE veramente mentali per tu ttl slcura- e trascinasse verso la per- b I Ub poco intelligente o mente sono fond°amentall dizione, verso quel caos che poter Leuuere un e ro, magari addirittura per lui. poi si è consumato fino in pronte, a ru;onoscere l'inoe· sleale , affronlare una defi- Se qualche lettore rlcor- fondo a nostre spese. Du.n- uno e la sensibilità ouunque nizione dei modi che dli:;tin· da un mio genera lissimo di· que, ad un uomo come V1t· :i·i trouasserc, . AlJredCJ &ar– guono la narrativa di Vitto- scorso su alcuni aspetti del torini. cosciente nel modo umtc, ,wn era un critlcc, pro- ' rini, senza prima essere\ romanzo americano nei rl- più assolulo cleJ valore del- 1essio11ale, 1w1i si trmcerava , resi conto della particolart:! guardi nostri e della nostra la nostra cult.ura, delle est- co,i Prudenza nel passato, n.nura del suo temperamen- lcueratura, apparso appena genze della nostra educazlo- 11emasvettava che il iempu to i 1speuo al tempo 1n cui due setttmane fa su queste ne, bisogna 1icon o.scere una sat1zlc,11.asse ·il v alore delle v1v1~mo e siamo vissuti In i.tesse pagmc, 11co1derà an· lealtà ve1so se stesso e la ope1-e. Per .lui la po~sia era raffronto ad alcu111 proble· che che lo parlai (h un.i In· sua socleta un coi aggio che davverCJ. mmterrompibl le c~ mi general i della società soddisfazione , di una crisl elimina o ignora cli !?l'OP~ me la vrt~, ,ic,,i Poteua su.bt – odierna, cli cui Vittorinl è morale che. spingendo le 110- sito ;rnche gli ostacoh !ne- re arresti. un episodio morale di con- strc risorse intcll ctt,uali vcr- Iiminabili. pur dl ten.tare Ma itivece di raoion01-e ~ slderevole importanza. Se so l'esihi,zione di virtuosismi una liberazione Interiore. luuoo attorno . alle provpe non cercassimo di indivl- 1etterari. di retto riche prive Bisogna rlconoscere lo spi - scoperte, Gargiulo preferiva. duare, sia pure grosi.o mo- cli contenuto spirituale , rito di sacrificlo attraverso lasciar la parola aoli stessi do . le linee fonclam enté1ll ciel aveva di cons eguenza anche it c1uale, non e.redo .senza poett. Nessuno era Più.protk fermento umano da cui sor- spinto non pochi tra I mc- sofferenza , J1a_r11.rnnciato a te, di lui net coolzerse la ptv ge la fantasia e la moralità no Inquinali di una genera - molu del prlv1leg1 di una cl· rezza di u.n accento, l'inten • d1 Vittorini, -la sua scrittura 1.ione non molto fortuna ta, viltà che pur è inevitabll- s1tci di un.a frase, il dJamante potrebbe esserci anche quasi a cercare un punto d 'appo,; - mente la sua come è lnevl · sperduto nel terriccio; e tu.t– incomprenslbile, potrebbe gio, un qualche cosa che t~b.llmenle la nostra: Vitto- ta la sua critica assumeva porci nell'ambigua situazio- rappresentasse una speranza r1m ha dlmo~trato d1 avere talvolta l'aspetto di. un: e• ne di chi, pur non trovando di salvezza anche fuori del• la costanza, d1 saper buttare seuipltfi.caztone annon iosa; che giustificazioni negative, la logica culturale che go- una rlcchezza che In genere era l'artista che part,ava e si sentirebbe l'Impossibi lità di verna 1e leggi dell'arte ; si cu?todlsce gelosamente , scllprlva nei suc,t momenti giud icare , sent irebbe che scrissi Infine che, proprio pur d1 tentare la salvezza felici.. Ji'edele a un prmci• sotto quelle apparenze si cert a grossa virulenza, certa della sua anima, di agire P. Pio di nc,n induluenza ne– muove una forza qualsiasi verginità barbara e già ba- di pensare secondo un as- cessaric, in tempi di. c~nfu · che gli sfugi;cecompJetamcn · rocca del romanzo amcrlca· sunto morale che I tempi sio,ie dei gu.stt, Gargiulo ----------- -- --- ------ -- --~ -- ---- -- ---- --- ---- --- Ite e che . pui:e, è 1a chiave no era app~rsa ad alcun i parevano proibire per sem· non mancava di appUcare le, ed Il senso cli questa ~ingo- quel punto. d appoggio . quel- pre. . stesso metodo neUa 11egazfo .. D • 11 • b d 11 • lare e sconc?rté'!ntc JHrnra I ~ncora ~Il salvezza a . c~l Vit~or~m. ma!gr~do ~rte ne e 1iella riserva; e allora t delle lettere 1tahanc. ac;.grappmsl per non spio- appatenze estenon è lanti le voci iivanc, s ra.z.Ja- an e e I I ro e a Illem Orla E' insomma, neccs~rio fondare definitivamente nel· poct."\maledetlo; egli. non ha te._stc,n.a~:'2o troppe, oft0che aver<; almeno la sens azione . la ~alsa !,elle1.~a di una ar- accettato la rn3:ledlzione che e, troppo acute: come se lo . megho ancora e.sscrsl lr! cad1a priva c\1 sens o ~ima- da generaz lom pesava su) scrltlore uiudica to chiamas• . ~~;~t~efo~~~~o~~es/rg~~!oct; ~~ne è~~~;!a s~:;;~~~a;;:t~~e~ ~~e~~fg n';~~i\fi~a;:~1t~t~f1~; se 1opra dt se la condanna. A UNA CERTA età del· La se 'tt h t t . colo. Quale fosse la mistica del sorregge la narrativa cli Vlt- V1tto11nl è stato Il primo dl tanta umanità, che ha l\on presunuamc, . tn. que- la Vlta, 51<:Uramente ri ura a , SOP.U O creare qu~s O mira • tempo cli Dante è stato cht~ torlm; sentirla, O conoscer- che ha sentilo C(Uf'StOh1so- bruciato il mondo intero e sta nota affrettala, <Ù aver dopo la m01te ~l Bea· nd l . h-.. • J'.~ B... .... ,. . . "l !~mente . deJln1tC, da t. s. la, In una giusta app'r.OSSI· gna e se In ;;enerale, !1én·o- che ci ha lasc1atl plù sblgot,.. chiarito In pc,che Parole. il tii ce, e J)OCo dopo lagoS t O re ere O Storia Vera U,l, eatrice, 1,nverosimi e Ellot nei suol sa.ggi. egli ha mazione, per d.trc oggi un re. come cercai di definirlo, tlti che cosc ienti. Purlroir metodo critico del GaronùO. 1293~quando appena d,a una • • • "' ' ' ;,1Pc1chto~?e n! 1 _poet, del ,1Z"iud1z10 che no~1 sia. puro qon present.ava eh~ un van- po seml:>ra di(Iic:;ile .che _.Q:I il no! basta ~lcc,rdare c~rnc finèstra s1 er a affacClata Ja addirittura , ,incredi /BIM1bt t, ,. ·· .. ~.~ 1·t: t· 300 ~~1ima-e_C!)rpo costltUl· esercizio letterar io o mero tagglo umano conting ente~ possa ~lvare ~nll!l..a e cor- propn!' t.n esso sia nata la donna gentile, Dan te scnve , f~~ . .•- i i ono rnsreme una sola enti· Intellettualismo d'e'stetl Vlt- nonW)oteva essere una risor- 1po, tutto cl insegna èfie la, p~tma serra -valutazione ca ti suo autoritratto e lo ded1· tà La crisi comrnctò poco tor1m non è un dilettant e sa dt::fm1uva per l'arte m sé salvaz lone del corpo è qua • V AtrnunzzCJ, e come nella ca a Guido Cava\cant\, pri- S1m11iiridescenze dalle pagi- La sua esperienza è cosl t'()· vmano nei testì ·delia più iJ più tatdi, e si chiamò Laura non è nemmeno un tempe : quale deve pei fotza essere' si s;r~pre ia perdi zione del• e letteratura itaUuna del mo del suoi amici ne del librett o. talme nte particolare, che ct lui.tre scuoia l~tterar1a di Jnsomma quel senso eh le· ramenlo da porsi sul plano per noi figh di una antica , l'a~ima e viceversa. intendo '900 » 1 anche all'infuori d& A un JeLtore moderno non Bisogna rico rd are ancor a ~ai ant1sce , se ne avevamo ogm tempo ,_ puo provocare z1os1tà che st diceva è sem della ricerca di una origina- forse decrepita e ben defi- dire che , anche nell'arte, c,gnl conclusione pµrticola • dispiacerà trovare come per c~e la Vita Nuova abbrac: ancora bisogno, Ja necessità in lett_or~ eieuci come una phccmente li risultato di lltà per se stessa ; troppo mta educaz1onc; per Vitto- salvare la propri a Integrità re, rtsuu , serrza vosstbtlttà sonagg10 pr1nc1pale quel!' to ca uno spaZlo dl circa ven per 11 Poeta di credere ogm ripugnanza Sono molti 1 ca una lettura somma ria, super- evldentl sono l r1bolllmentl rlni le cose cambiano aspet· morale, non sempre slgn lfi· di confutazione il tonc, ori· a cui l' hanno abituato poi ga a!m nella memoria di evento della vita umco nel· daverl, dicono, in un hbret fìc1a1e dei testi La sens1bt· morah, le soffer e[lze e le rl- to; egh nQn ha seguito un ca salvare le nostre v1rtu ginale e la coscìenztosa pu • tanti scntton confess1onah , ot •, e le poesie, dal pn- la propria st0 na e nella sto · to cosl eSile, sono molti gll lllà del Med10 Evo non l! nuncc. le aspirazioni umane esempio. non ha sodclh;fat• succhiate con la conoscenza rczza di scrittori come Un– nè lo potrà mfastld1re l'm· m: aui ltlmo sonetto, si dt· r ia degli uom rni Dante ha spinti. Ma chi c red erebbe a tutta 1D Benozzo Gozzoli o che affiora no In tutta )a sua to, ce1cando certi elemen ti. della clvlltà che ci circola uarettt, Cardare lU, Cecchi, sisten;~a d<-'lla partice lla nw 5 n~o O lll un tempo che scarnuo la Vlcenda di qua una paren~ela . tra 11 P~lle In Simone l\lartim ; c'è G1ot opera. per ,poterci fermare un desiderio d1 rinnovare la fatalmente nel sangue . Tro~ Montale, Bc.ntempellt e tan • dopo una cos1 ricca messe di acco~he mtera Ja giovlnez 7 .a lunque interiore s1mu1azio gt lllo del IX pa, agraroe I A 11• to, cl sono I maestri Coma• su un giudizio di questo ge- veste sujjcrficiale del propri o pa esperienza secolare cl ti altri. No" sembrt eccessi • analisi, di ipotesi psicologi I:.a rprosa è certame nte più ne. è una stona che si fa o:lc, Heurtebise, tra Beatri c1m, ci sono 1 te0Jog1. 1 poe nere; perciò , se vorremo da- e del nostro lavoro In peri· 11npone una misura. perchè vo ripetere che, co,i Gmsep– che, non gli riuscirà d1ffic1Jeumtana e co~patta, anc he leggere sul volto dei perso e~ e i1;ademoiselle Samte u del tempo non son ch1er1· re un senso alla sua arte, colo, ma ha voluto. da solo, le solu7,1001 rad1ca l1, 1 prov- ve De Robertts, Garoiufo i entrare nel segreto di que 5fr s\ accet.a 1 ipot esi d~ u~ nagg,.. Ogm moto ,del cuore ~ 11 efois Pu re 1 teo~icl de! c1 sono gi.ur1st1 1 cospiratori, bisogna prima avern,: dato intuendo senza precedenti ved1ment1 estremi che valgi> stato u Ptu. autorevole, il i,iù. sta operetta Voglio dire che r ac men° ta rd ivo dell ulti diventa una sembianza, e 1AngeHsmo han no fatto rnu uomini d'amor-e e d1 parte . uno al suo comp lesso tem- che lo guidassero, salvare la no per tanti, siano buoru per acuto e sensibile patro-no di perfino da Proust e da Fr eud ma parte 11 colore dc)Ja Beat rice c1 appare vestlta dt attenzione a certe pagme del• Ch1 può raffigurarselt come peramento umano che la sua ricchezza interiore. av- noi; comunque , quelle estre- un'arte dello scnttore ab-- 51 può essere persuasi a rl · scrittura è umco, è proprm un raggio d1 luce chiaro e la Vtta Nuova che non a splr1t1 malati? renda mtelleggibile, la sor- valo rare il suo des1der10 di me soluzioni si avvalorano bandonata, per la sua stes – prendernc la lettura . a rl- un colore mentale , e a nes- certo. quelle del De Homims Di- Il lel.L?re potrà sceg11ers1 1 regga quanto è giusto. dove rlbellarsl alla fatalità di una quando la ragione viene an- w natura , atlin{lf.usta mdii • <:onoscerne 1 sensi più mor ~uno 1'ugg ,1 g'me la vir- Cosl che prima d1 muove· omtate. In ver1:à la .teologia versi pm incantatt , tra quel cadrebbe facilmente senza decadenza mo1a\e ed artisti - nullata e la civiltà mortifica - ferenza del pubbltcc, . bidi e Je pieghe plù occu lte uosa atic~ 1 ante sia riu re 1 fulgidi trom del Pamd t era una scienza fie.sca at LEONARDO SIXISG.ALL I quel sottost rat o fitto di umo,. ca d1 svincolarsi da una cri- GUGL IEL MO PET RONI Uc,m,odi gusto , lettore op. L'e er1enza che Dante de 5:Cltaa reo erne li tono ma so, n libretto c1 dà un sag tempi dt Dante, quasi, quan --- - n e tessuto d1 idee pre· si ben profonda e paurosa ----- passlc,naic, Garoiulc, era an- scnv~ oggi Cl appare, più lln~ ~:~o s~g~~r;.~g- ha per gio dello spaventoso ,potere to per 001 li macchrn1smo. (Continua m 2~ pagina) else che, forse sono fonda · che tutto pareva Investisse (Continua in 21. pag 1 na) che un an:abile, aroutzssmio che come una piccola sum· noi la Vtta Nuova ? delle pupille dt Dante e del· ---------------------- -- -- -- ------------------ --- amico. Nel suo st'Udio di. v1a ma d1 affetti , d1 estasi , d1 Dobbiamo ancora cons1de- le sue invenz1om ottiche_ Vtttona Colonna Passarono, terrori. di erron , dt sogni , d1 rarl a come d curnculum del· (Anche qm un curioso, m U l'a.T A S T O R J A D 1[J1 L 1• R 1[J1 Z f O S f S ~f O unv al-lavolta (anzt., pro-pno v1s10m amorose un'analisi la beat1ficaz1one d1 Beatrice contro con 11Poeta dell Eu- l.' .O .D ll. 11. uno per volta, perchè eolt minuta e progr~ ss1va degli comé il pro,logo al Pa-radtSo; reka· un ardore cosmogom· ~ref enva tl tu J>ertu, la cc,n- stad1 <h appressamento alla Nella Vtta Num;a iegma co che nec:essar1amente è al· . Jtde.n:zae Quasi la ccmfessio- graz1a, li pascolo di un a vo- mo I'espene n7,a dl un a:ho- la rachc:e d1 tutti i v1s1ona· L d • • • • '- d I M • ne, al conuersare in compa - caz1one mirabile, Il tentatJvo re g1ovamle, c1j un trauma r;J· ~ ios~~~l~auede~~a v~: eopa... l Cl llll m u lllZZO a a rin o ome nun;-erose) plU.ttt oli di esaur1re lit vita e le pas che l'amore ha cagionato uo I I scrittori tallam . er aonu • s1om fino a11a nnu ncra tv nell'amma di Dante 11 ri st anza Jununosa , seme delle no aveva una par ola oarba• tale è dolce, per una voglia scatto e l'obli o d1 q~esto a- epifam e del !~arodiso . . la, di oonu ,1-0si .mce, .-essava, irr efl'(>nabile di Immortalità, more, Dante lo ha trovato Quanta d1 questa luce l L ..SE-CENT1.Sl\}O; è il dappr ima 4;ssç, rappr esen ta ad una stella: e, fin qui, sia· e, quindi, · l'oscuri tà, che si l'iperbole, tesa al massimo confe se anche 1 cast .Pe_rso-- di glor ia in eterno . nutrendone 1a sua passione n:i,e1;1ta1e Dame ha tratto _dai • p1u c.iratter1~uco feno· uno s~aio ct ~nimç, collett.ivo, mo nel ban ale. l'•la essa vie- pone come una esigenza del grado . E poìchè scopo del ,~a~, ~ I.eVlcende dwnesll_che La Beatrice della Vita più vera, u suo destino di c1ch ~!ella. Toscana (« en{ant meno 1e;te-rar10 eur ç,pe? che s~ esprime .m mamere ne anc~1e parag onata ad uno ling uaggi o scritto il quale, poeta è di sedurre, egli, sem· chfar_tss~rc, ~ avere scritte: 1',"uava può SC'mbrarci ora Poeta. Infa_tti quest'~sperie:t· ceri:a,ms c1elL~_ont affiné mo~ del seco~o XVJI, che s1 ~h- cortesi e g~13:nu e che na: specchio, ~d i ~uoi oçch~ so- a difT~r e~1za di quello pa_r· pre aua ricerca dell'efT~tto, (1? Sf dlss e i:iv eae• . eia cht più somigliante a certi rl· 1,a non si e riso lta in .diano opuque »), quam.a ne . è rt ro1!1pe rn fcnom e!1-i na!Z!?· S<;-"C da d_ete1mma~e forme dt no pers onificati: cominc iano Jato, r1chiecte, sccoudo s'è già una. volta post osi sul piano qiud icava . . superficuzln~enl~ tratt· di Po~ che non a una o confessione, ha .perduto i masta nella d?ra~a p1ttur~ na11, c~nt emporan e1 o .(ruas1: yn .. 1. sociale, qu8:h l_a cort e e allora le complicaz ioni, si ca• cteu o, la part ecipazione at- della galan teria, andrà dal la sua crlllca, che egli di imm~ ine di Maria. Cosl che segni di una scritt ura iuti · del tempo è diffic:le ~copr!· l'Eufu1sm_o e la i:,oesm m~ 11salott o: ,Ma p01che nel 16.50de nel prezioso. tiva del lettore O dell'asco!- complimento aJla sorpr esa, ull rc, 110,i si p1:eoccupa~se se Quanrfo in Berenice EgaCus ma, è diventata commemora· re, separare. 1!a no~ Sl :3P 1· tafis1c.a. m ~ngh1Jtcrra, ~I le «prezios e • han pro~ett o Tale è Thibaut, sotti.le e tat ore. E cco l'ultima str ofe dal motto grazioso alla me· 1 w 1 i _de, valori form,a/t). La 1 ' 1 . d · t' sono zione che vuo l dire salvez - rebbc nulla dei poeti, dei so· Gongonsmo m Spag na,- li talun e tend enze letter an.e, la raffinato psicologo, ar tist a di Délie objet de plus haute ravlglia colllan do sopratut· sua rntelli.uenza era sempre ~~ 1 amf~l"~ • sun~I e;~tia mo za, dÌstac~, e 10 stile ~ella gni dei poeti, se non. si ~e: :\l~ar_!nismo in Ital~a, il P'.·e· base morale sc~mpar e P.er C!,lltç,sensibile ai valori mu~ vertu: ' · to ·sun•àr guzia finale. Se 1~ 'JJl'~nt a, semPre.. aoo uerrUa: e ci d' 0 prosa ha 1 caratteri di un nesse conto della magica 10 7,1os1smo In Francia. Questo far luogo a quella lett eraria. s1cah della parola autore c11 sua donna s'allontan a da lui ww he quando ,l corpo sof. ~~a con~or a~. 7,a ~.suo~ 0 • ufficio per i morti , più che tazi~n e de~1a sfera vi~ibilc ultimo,. tuttavia, a difTere~- Da tal ~poca il Pr ezi~si- una canzone che Si apre col · Quarzd Jtort aura, apri s per quattr o giorni. Despor · /riv a. e ~e 111,em bra var eua- 1 conce to,. 1 ~~ imen '. di un capitolo , 0 di una Jau· c!'Je111coz:asc1amente .1asc1aun za degli altri or ora nomi · smo conunu crà a mantf e· verso: lo!'IJ endurer. - De ma te,s cam erà cosi; 11c,. paralizzate, a,iche nelle ~n: ~r! ;.1' ',en~auc e cspres de, 0 di un elogio d'occasio- ricordo 1ncancellab1ie 'sulla nati, non ,è .soltanto un re- star si nel corpo della lette- lr!sle Ume élendu le corps , . ultn ,ie ore della sua vita, la :o~\;~-é,: 17;ii~h~~~~ 1 f~~ ne. Dam e ha cosl potu1.o lo~o retina, sulla 1_oro co- nome,1~0Jctt cr.trio, e non del ratura francese co~ e una De bon.e amor 1_~;ite:Cr:nrc /:/,~~• ;; sftcl':t cl~~~: tV~; q,,~i1e ,:~'%::;s ;1:;i;::~;e ~ mente rimane va vioile, l' a- Dan è un stat d'anl· portarsi dietro per tutta Ja sc1en7~. Molta J)Oesta della solo 600, . febhre, dalla quale I 1Jlus_tre . . Ma!lsotre 011 une Py;.a,mide. i:imis uofr ltts deu.x bea,u: more ver l~ lett ere mtrnt e 7 di ;e .. 0 0 1 . vita uno spettro, un 'imma- Vita ì\uova . va J~tta e ~ar- La parola « p-récte1~-r: • . è malata non è ancor ~uar1ta. c1ta.to da Dante nel , QUlDto _ Mttls bien me 1;oif. Dome. ycu..c de celle à , 1 ui Jc su.fs; neva tutto tl sue, .fuoco'. Di mo mo .to ~icmo a guel O ge_ gine, non una persona viva. data -ut v1.ctura. speci e ie us.-ata fin dal ~ colo X:II, . m Il. fenomeno domin a la capitolo dc} secondo )tbro del 7>o t1r tombe 1rnmide, _ (St Hélas: 1Y.1n qirntre jours, fr ont~ agli. avve nmien u di nerato .dal_lautomatismo del, Beatrice per lui non doveva scene corah, le adunate di una canzone eh ges ta tntlt o· poesia cor tese del Xl II se· De vu luan elo<1ucnt1a. dlyne en suis J ton_sei11 dt - mms plut6t. <111C1fTe nults. ((ll-e::.ti anrn mamenne sem- 1e orazioni, mentre quello dt esistere plù non per farne donn e, gli ass embram enti di lata: L e voyaye rie Citarle- colo, epoca rlclle corti d'a- Sorvolando su l Hom(m de licieux. - Car 'si Qtuc,rit sur Sau.s clarté. sans liesse, d pre un atleyo lamen to di Poe può parere provocato d~ un simbolo' 0 un"allegoria, figu:c, E la camera del s~· magn e, nel signi~cat o di more. 'T'hibaut IV, con te di la rc,se e sull a poesia cli f~rre ,et sous. ft!s cleux, -: num, j~~l o;donnis . uitx. est rema dium tà, di supe ric,- qual~osa come, la !" 1J>C~izlo_ma proprio ,per poterla con · sptri, la camera. delle ,lacri- «ciò eh? ha 11reg10 ». Nel Champa gne e re di Navarra! Charles d'Orléans, ov.e .~ur ~ ;e~;:~~ fa,~t~!~ 11 ~ ~fé,rfs"e 1~ 111~ 1~ 0 v1:,i/ 1 qigg~e a: nées', a: m ~tpende ,~a . spirit uale. n_e.di un cai.co .~. di ~n '?pc_ siderar e viva solo ,per sè, E me, Ja camera de1 sogn i, non &-OC!?lo Xl:V tal comun e a~-- fletta canz oni n~lle q.u a 11 son . tr~cce assa i.. vls1b11l di mort, 'cn c:e tleux vf écicux, _ 'l'oute:. plcines d'liorreurs, Prefert la so/i(udme e il ri• raz ione. _Vog!Jo dire eh men la scrittura ha creato que• è soltanto li luogo della so· ce1;1onc s1 accompagna, r1· possono esse re r11cvat.1 prc- prez,o s1smo, la lirica ciel se- _ 7• 11, mc seras au nwfw; de soucis et d'ennuts, - serbo auli onori accadem ici; te è plu Io~tano dallo spl· sto miracolo: rendere 1a sto· litu~ine, m.a una scope_rta ferita alla don na, a quella di sentimenti già dello stile di colo XVI, che ne atti nge I /Xli.x amfoblc. Ou quatr_e mille ?11orttS, que e m al smarrì it senso delle rito ~"ll a Vtta Nu(Yl)a qu3:n· ria di Beatrice inverosimile , spazia le, <1:ct prospelllc a, «ritr osa », e vale dun q11e1,er un Ncrval e d'un Valéry ... succhi eia! platonismo e dal souf)rlr Je ne 1 1us... p roporz1c,1ti, di un o usto si- to l'idea_ di ':'n"appare~chia- addir ittura incredibil e. la mis,ura ~1ù atta a conte· colei che vu ol ~sscre , cd C, J~'arte . po~tica. dei trov_ierì, petra r_chismo, offre ~1mpia ~ Nella secondi.t metà .ciel 11a il PreziosiSmo scop· q,ie:rile, d_i un distacco tra sè tu~ lo~ca, d1 una scrittur~ E' fuori dubbio ohe un'e · nere Iemozione. del P~ta , casta ,. per colet che fa .1a d1sccndent 1 ~lei. ~rov3'tor1, s, mat er ia_~l nostro. studi~. La ~VI. ~ecolo fi~r1sce lll\ u po ,ia in tu tta la sua veemcn- e , molti . che sollecit avano voiont.ana, di un meccani speri enza del genere, cosi et::· que11a che meg\lo ra~ch1ucle « prez.1osa"·.Ma. nel 1~0 c1r· basa suli.t s1m11Jturhnc, s~I- beltà risiede, ~u~, n~ll'1clca, dt l~r1ca 1~rez1~sa che pu~ ~a nel secolo XVII qua ndo un .s!w. oiud.izto. Fedele agli smo: leste, cosl surr eale, a<;eesa 1a form a del suo scnt 1~ cnt o,. ca, g!1 ambi<:nt1 gala nu fan· Ja met~fora, s ull'allegoria; ~•am or~ 1.1c11a.v1rtu, e m. esso cons1de1?1rst I op~osto ~1 ctalla cort e si tr asre'riscc nel um.lcl, rncroflabile tli t rome D1 quP5ta autobiografia, dal la febbre, noi possiamo com,e la c~lla per ie V1siom no eh « pré c#ux » ,un vaca· s~ le pr1me due figure reto· t cuori .s, um ~cono a D~o- que lla d1.S~èvc e I ann unzio salotto e da fenomeno pu ra- aoli attflcclu degli avve rse(:;, J)('r la quale Dant e ha sapu· chiamarla, ogg i, mistica . L'o· dell Angehc~. )>olo alla !"Od~, gl~ tolgo n~ r1ch~ possono non. esse r~ Tra 1 poeti fra_nces1 ciel dc~ Pre-.1._1(!s1smo vero e pro· me!lle letterario diviene un 1>er ?mila al mond o avreboe to tr ovare una ~ucc_assoluta - pera cl appare quindi tutta A tant a d1stan 7.a noi pos- 11 scn~o eh e rll rosrn ». e g~1 preziose , Ja_tew.a lo è qu~s1 '.500 emerge Mauricc Scève pr10. ~h11lppe dc Dcsport~~ modo cli sent ire e di pcn· m~dtficato un. suo oLudizic,. mente , tmmagm ana, vera· ispirata. slam o tr ovar e oggi troppo co_nf~r1scono .qu~llo d1 «eh- semp~c. Si forn~a un lrn· 11quale, dett ando _la s~a Dé· n.e è 11 rappres~ntante J>lu sarc. La vita mond;rna, fatta « E vo; - scr isse egli stes so m<-'~t c. i.rrea!P (e ~no scar · Qualcuno ha par lato di un morhi<li i sentimenti di Dnn- sn_nz1onc », r1fc_ra ~ a)la n~- guagg10 convenzio nale ,. un /ie (anagra mma eh: l" l<lée), si_ngolare e .c.-osp1cl!O· I~!~ve, cii conversazio ne e cli (llllore 11ella prefazione alla Lette– sl~ 1m! 1 rlf('Mmcntl e .le oc· libro di preghiere, ha l'icnr· te, troJ>I~ li nf~tlco. il perso· :,;cita, alle . rclaz1on1., a1 mollt. ger_go. corws:::: espr~ss~one compo.ne un gra nele 1~oema gi(?coso, facile, cg l! uuJlz;,-<.~ cli civcuc ria e di compiimen: r?t ura 1t.1hana del '900 _ cas1on.1,Jc v~~ e i pac ~1sono dato le vite del santi, poc~1 nagglo g-1ovamle vn tlma di Le « P('<'ztosc» fìn!sca:n per t1ru ~c1osa d,_un ar11fìc1oso P.latom.co- petra rcl~esco m cle- abilmente I.e espcr1e.nze dei ti, alimenta il conc.-el.tino e r111neoherel <11telle mie idee, tut ti 1rr('Jat1, gil. anm rlsul· hanno messo i n 1illevo .ia si• questa avventur a fabu1.os :1. cost!t wre una s~cte ,11casta S('nt1mento. I'.. per compr en· c1!1rn runa , ,ove 1amo r puro pr~ lccess01, qu_anto a rorm? l'Rrtifizio. La società gala nte prc,vrio qua ndo com.iticiano t~no da parafr as1 e equazlo - tua zionc del per sonaggio io La Vit a Nu(,Vfl è un llbro mo~<lana chf'. profc~sa. a\cu- de_rlo, occorre posseder la tn o1.1ra clcllamor car:iale . J e come nu to, spingendo l? r1· trova nel «ricevimento » il a farne buo n uso. vi(l via, 111astro Joglc~e · astr onomi· che è non solo un amante, che i decadenti hanno m(?lto ne idee morah e sociah e, al ~hrnve.. Il poC'ta non vuole , tcm t . (!ella ~ua 1_>ocs1ason sorse. retoriche fino ali es.a- suo più acconcio terreno per perfino i cfissenzienti più ra– ch<') 1~ coordrna te che egli ma un oggetto d'am ore, di ama to, da Dante Gahni>Je tempo ~tesso , ha u_n gusto tntenz1ona 10,1cnte, es S<? r e quel_ll tnu l!11,011al!: l'amore · gcraz1onc . .Apre l_'armact1C? farvi sfoggio cli bello StiÌc di <licali? ». fissa 5?no veram ent~ rpochc predilezione. Dante i:-aceonta Rossetti a d'An1:1u~zlo adole· lcttnar 10 suo proprio.. « Pre• oscuro , ma m~pone a chi lo caccia, l'amorc-fu_oco,.l'.tmo- della ten~a~1ca, ~ .tira f~1'?ri modi. rari· e· in e nosi ~vi- ,• 1 La lezio ne di Garutulo ri– e quasi tutte virtu.ali :. incon· un a storia irri petibil e, pro · scente, a Coraz zini. Certe pe• ziosa •. gene ra « pr~z1'?so •· ascolta .o .a. chi lo legge t!no rc·tcm1?es1a,.e v1~ d1ccnc10., anc.he lut I mot1v1 t.rachz10· ta nclo il J)arJarcgc~mu~e . E' morrà . Oooi che il nc,stro tr l, sa!ut !, appariz1001, _radu · prlo il contrario di. quella nomb,:e f)OSSono. evocare gli Ver~ li 1670 Il Pr ez1os1~_mo sforzC?spll'ltuale, ccl ohhllga !)lt~·e ~1 vari mon_vi c~e gll ~al~.ciel fuoco, ciel sole, delle questa l'epoca in cui ,la ro· a~~.tco è scomvarso , noi ono-– ni, t_rasfi?~raz1o nl, _morti, ma, che è per 11a1.te Bn ggc la tpt erm ~elle chic.se e ?elle fa la sua ~mpa~ ufficiale, qucs_t1 ad una Sl.l'Clita colla· ispira 11noi:ne.d?lla su,1don· l,1c11. !1c, del_ veleno, della maua Cat hcrinc de Vivonnc; riamo la sua memo ria con 1att1e, VJSltc, la~r1me, é'!nni - fa~ola del F 1ghu0l Prodi go, ~t ted rau , cari a1 P?Ct1 di seg nando_11con~p10,1cnt~<!el· borazione . __ . ~a. La subh maz1on~ del sen• g~e11a,c1e1mar ~, del l'!aufra: moglie di Charlcs d'Angcn- la eerte2tza che a 7loi si uni. versari, ~g giate , vi~on1 , «di colui che non voleva ess!.?-IJruges, e a~ m~l~tl d1.<:uo1:~- la evo1uz1one sia lmg u1suca Sogge~to f?ndamenta le d1 t1mc_nto ~moros? , l ac.utez za g10: scom1?one I scntm 1ent1 nes , marchese <lt Rambouil- ronno tn un. olc,rnc, non Zon- Sono faSl di ma turazione re amato •· Dante non sl M• L'eccesso <l1 gp1r1tua htà, p1u che morale, e II feno meno tal pocs:1a è 1amore. La don· dell'mdagme ps1colog1ca, la e li uman izza: adopera cou .. • tano lutti !lii tta/ioni sc,l/e- della coscienza di p ante cht:, put.a l'ogge tto di una .e-risi, rh c dl .re.llglonc, Il sen~uali div\ ene una tendenza del1a na è parago nata ad un gi• creazione d'immagini n~ove innegabile peri zia_l'allegoria RF.,NA'l'O MUCCI cìti della nostra cultura . a volta a vo lta, stizzan o dls· ma una cre at ura prediletta. ~mo imbllo _che moltl 1ndo· società francese. Per altr o, g!io, ad una rosa, al sole, gene rano la forma preziosa e l'autl tes1 1 aggiungendovi .. (Oont.ioun in 2• paginni G. B. AKG lOLE'tTl l1oteca ino·Bianco J

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