Fiera Letteraria - Anno IV - n. 18 - 1 maggio 1949

Domenica 1. Maggio 1949 I rnisteri della ci'ttà ·,b 1otecaGino 1anco LA FIE R A LETTE R ARIA BABELE olt•· e le 0111ra Scompare l'ulti111ri cas11, ili lfociiie - Le ,lo111e .scri– vono uuoni ro11w,n;:;ipoli;:;ieschi da oltre 1111 secolo Pae-ina 5 LAMENTO. PER L'ESILIO dal Paradiso Perduto Quel f!;Ìorno che hai spirato l'alilo ::.t1llt1 slatua ~et primo uomo, e A domo sciolse le membr a d ,IJ'i11erzia della terra e, cara 11cl sonno, vicino a lui f'!011~~li '!- dolce compagna; quello tl pm ft:lu:c dei ,::iorm, a11chese il primo di tutti ~li affanni, i dolori e la morte, Mauino delle crcati,rc · J?iardino 1/ei beati, tu ~hc hai coilo ti rosso frutto cjella conoscenza con la mano b1a11ca, docile all'errore, o c1,riosa tragica sensitiva, do_n.na,mistero( madre -degli avari es,lr, wcmbo a'OJflli ritrovamento . Ormai ci turba la nudità, le fop;,lie dell' a11t1m.110. che cadono ·col variar, delle stagiom, la crudeltà de/le belve quest_a pena del sangue! 1 Sfl di smtf{ue anche il vino sui colli dai pompini casti, /J perta la casa di tini fmgronti, il vento rapisce il profu mo "cerbo della stagione che muor e, Ne l dolore vi benedico, padri del primp pecc'!to, senza la casa ermhondi- Real, creature di carne, figli mortali chiudiamo il capo in w1a notte dove mai 110nsappiamo quale sonno ci afferri- Inebriati dal tremore delle ~telle_vagallli 11ell'u11iversosenza confi,u. Vmo della bellezza, str1pcfade111eluce del sole 11ettare dei soK71i,vita, ca;a sopratlutte le cose diletta. Soffio che sorgi in 11oi, · ci accompagni, felicità fino all'ora dell' ombrd, esali dalh, bocca sfinita . Sia benedetto il mattino clic, alitandola lwi disciolto la prima statua di orcta; 1 e questo sonno f!,feve in cui ciascwlo si cade rm g~omo, 1·1 volto insanguinato e lordo, su di una terra, dove esausto tace il 11ostrorespiro- L' acuto stridore dei grilli, quasi ad avvolgerci 111011010110 intomo, intelligibile si -rivela, la voce delle r<mc tranqu;/le. Cresce il pr_atodi ra11u11coli folti, le m~rg!1er'llc_sclf!O.f!.f!..C dai gmndi occhi bianccrgwll,, fresche come il roJCo collo della compaf!!ltl che tt, mi hai dat~ Sulla nuca J.!entilc io sono solito bacÙJTli mia compagna, ft sopra la veste, dove c:111i11cia110 a fluire i capelli dal colore castano, dietro l'orecchio lieve e i corti primi riccioli incolti, Sci 11aramentre dorn1ivo, Nasce la madre mc!"'~ io_cj~rmo ~ passi '!litando il soffio dr/la mcmor!a, OlV1S1b1lc spmto. Esilio da un paradiso perduto che iià brilla la fonte e altissi,;m sul verde J?f<lto / CÙltilltmte {!,rida l'allv_dola, m un 1mmc11saebbrezza rapita• Fui con la voce senza riposo, esasperato dal tormctlto delle i1tauditc cose, le ma ni di fango rivolte a/l'Eterno, It mio pùmto è amico, fiorito sul cif,!/10 di mio padre, sempre Sl!J.!liocchi ilei miei padri questo /1ianto di morte . Non co11osco110 i miei cigli se nou il f,ia1llo e gli uomi1li 11011 sentono l' ~co _di q!,csto laulcmo, ove chiedo 1111scricordw per tutte le 11ostre co1ldanue_ e per l' im~tilr patire, e hc f orgiamo per no1, con efferata ricerca, La felicitù e la J.!Cfltilczza abbandona rouo fil tam dal mattino dc/Jn l011ta11a fuf!.a· J,;' 1111a col dolore la crudcltti e invanÒ u tw sof.!lltiti amichi~ padri 1 dr/la colpa '! del primo i11f!am10, vmbmtc sc:,olti da una statua alitala prr un'ebbrezza dii:i11a. Pd1 ,çf>Cbo pet1s0 c-he f!,iuç/a çia la memoria d, chi ,..,·1trì '" pidrr dirtro I<· çpail(•, do11de 111ncr111111n i 1('rcd11li 11nmi11i e, ,·0111e il 11wr1110, i11d11rili- A 1''1'0NIO B.\R OLI.Xl

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