Fiera Letteraria - Anno IV - n. 3 - 16 gennaio 1949

) SCRI TTI DI : ANCESCHI - BRIGNETT I - DEL BUONO - FIOCCO - FRANCHI - MESSINA - PIAMONTE LA FIERA LETTERARIA ANNO IV • NUMERO 3 * SI PU BBLICA LA DOME N ICA SETTIMANA L E DEL LE L ETTER E, DELL E ARTI E DELL E S CIEN ZE P_TET ll O PAOLO T RO>ll' EO , Direttore responsabile - DIREZ IONE. REDAZIONE AMMINISTRAZIONE e PUBBLICI'rA'· Roma via d Aracoetl n. 3 • Telefono 68·1-097·8 - TAIU Fli'A Ot.:IJLA PUUBLICl'l' A': Commeréiall al millimetro L. oO - Editoriali al millim. L. 40 * ROMA 16 GENNAIO 1?•\9 QUESTO NUMERO LI RE 5 O ABBONAMEN TI: Annuo L. 2-2 00 - SemeStra le L. 1.100 • Trim estrale L. 600 - Estero: Annu o L. 4,000 - Quota mensile abbonamento speciale (Insegnanti e studenti) L. 185 - Una copia arretrata L. so- Spedizione In e/e p. {Gruppo Il) - e/e P· 1/31426 I "sudori freddi,, , del romanzosecondoVittorini I- DIALOGO C N ARANGU SULLA FILOSOFIA E L'ELIOMAC Per uu seguito di circo- rota. Invece non possia mo dermico «piacer e», and.irc 1 11 gretissimo del1a nozione del lo meJor>) che. per la sua stanze, IL Garc,fano rosso, che scriver bene o scriver contro alle prop rie illusioni liiJ)J: SIP_ FATT I _rilievi e :".~r.,o,,.,,1mmep1,1-ccas1>loen~Jbù_1lrltaa_d_icEab-ll sptressactc1,,lneautunra••s• •·us•,u,fiacavzo,ol~a •. I"Omanzodi Elio Vittorini è male• Possiamo anche men· alle proprie vanità, è ançh~ [ ~ ' - stat_o 1>ubblicato da )londa• tire . )la non possiamo mai fare il ragioniere con le co· 1 C':)DS!d~z:aziom di argu - bene. in questo studio affet- razionale. disposta a garantl ~ ~i~! :;~gf~.;.~!~1:t~~ja!: :_ e~!~~~~ ~~ ~~iv3rcngi ni~ :sc':~1f~!. ! 1 r:~r::~u~ ~~~~ ' .. ~ t lrttual!n~~:!:~~ ~1 1 ~r~;~rt ~f~ \~afc~Je~·'o 1 :S ~r~rr~i~g;e_; ~r~n~!lie~!t · p~~~i~~d\~~~ n m il 1 1 d h h 1. tà e d1 z:~ttczza neg!-tesami distintamente nel scntimen- ta ln un pre.s4pf)OSLO filoso- o o I e, .ca co an o ~ e impegno e e noni cc lo con: t~matica. Perchè la ripeti· i y s1>eçulat1vipotrcbbe_ro e;S5Crto di una sorta di rinato pia· ficamente del tutto eterono- allora l_osor1ttore era pmt· scnt~ -. Ci. viene da tutti glt z_toneossessionante, i tic con· . . ratt1 anche _a propo~.1tocli u_n ton!smo, e si concreta tn una mo. in una concezione, cioè, to~to_g1.ovane e che poi ~ra uo1~1~1,impegno che ren~e unul della prosa, il giocare testo _sagg1suco d.mteresse restaurazione - di spiriti accettata senza inquietudin e lui e ti s1:10 rom~uzo ~ono m· terribtle la nostra_ v~az1'?" con l'eco delle parole. il gu· filosofico. n.on !mpl1can? an- classlch;tl c. insieme. cattoli - di dubbio metodico. in cul tervc~u~~ gros::il !atu, rn~ta· ne.•. Altro che arr1cc.h1re t! sto di uscire fuori schema, còr;;1_una.rispo~ta, ui_i imPe- ci, llberamC'nte a(,:'ostlniani- riecchicg:;ia e si rinnova l'an-- men~1 d idee, varie esper1cn· ~onda· C'è una Ql~est1onedi di confondere le idee. Ja di- J gno circa_ 11 mouvo pnmo,dcl dell'ordine metafisico. di una tica condanna t"('ligiose>mo- ~~. SL ~mpreuctc la perples- vna o morte nel ~ro del 11 0:- sposizione a non il)Ortare a ·' nostro ~hscorso; ol~cn. cl~ . «ontologia apriorlst.lca •· in raie, che il cristianesimo ha Sltà d1 _Vutorim davanti a st ro mestiere. S1 tratta di termine una trama non sono l~ r'1'Ulta della. cc filosofia• cli.I __________ ,dat o del mondo, caduta. ml• quest~ J1br<?.che_conseg_uaal _______ __ davver0, automaticamente, ·~/ d_Ors. come fil~so/ì~-.O _non ~cria, peccato. pubb_llcoun im.magrne. dt uar- • poesia, o più vicini alla poc- I si tratt~r~bc ~h un s1gniftca; d. L A h . Cosl. aHc altre ragioni. ir:I' rato1~. che lui_ npu Sl sente di o. Del Buono sia. E 000 è vero che Il Gu- I t\vo mito ~t1co-metafis1co. i . ncesc i altro luo:::o notate, di e im- Plll dt accetta.i e. Preoccupa· - - ------- n,fano per essere stato« pie· O anche d> una organica e --------- Purità• della filosofia orsia · to d~l lu~go rntervallo, per . 110 di calcoli e cupidigie» , maturat<! cf~ttr\nn cfe)~usto? cui l'Idea si dichiara eterna• na. alla curvatura estetica. c,<;>lma_re .m ~u~lche modo non_ lasciare che la verità per essere costato «sudori q, infine: della defi_111Z;1ope e mente PrcSC'nt:e e attiva ad morcile, astrattamen te ,meta- l rncv1tab1l_edistacco. tra.~ a11paia morta». freddi di studio• sia meno s1stcmaz,onc-clt'Lp~1!1c1p1 che una sorta di inv•Uctuale In- {1-$ica e prammatica, cui•vten e la propria ~pera_.Vitt1:mn~ In fondo ana. prefazione: llbro de Il Sempione. Tut.· ~st'('ngono. l;i vcrit:-t_.m?rale tuizione: una reazione ope- costretto il sistema. s'aggiun - ha cer~ato di sp1eg~r~1, d1 cercando di farci un'idea d1 t'altro. · / ~1 un~ par~1coli'll'l' Cl\ ilta-dcl• rant-e. questa, e del tutto ge. ora. chiarendosi in modo Ploresvueb1l' ,'o-e, d•ct,. r"u"o~~e1'adre'cu~amle1;_ vqou ,ulltoo òc1hre•, ,1roov•,amc1itoto s~1 -aht~ Fo1_·se.tut_to som_ma_ Lo, è }' 1 arte. E questo. ~at.ural- consapevole. all'wtusiasmo ampio ed esatto per opera dl ,. """" 1 h 1 mente. il motivo prmcipale («carnevale•· Io ha detto Aranguren, anche una curvi\• tore con un·interminabile t.utto una constatazione, una me.g.to c e i e~ton .s 1. COIJ!· 1 del <lialf!!IO ron Aranguren, una volta immagino samen te tura religiosa: anzi il sagi:;,("' pr efazione. Certo, Il Garofa• certezza: la sfiducia di Vitto· portmo come Vttto~mi assi- un mouvo ta1e, per altro . il d'Ors) deJla fi 11e secolo per sta parla. sùbito. di « prima • no russo è molto diverso da rini nel romanzo organizza - cura ~l <;ompo_rtars~con le FRANCESCO MESSINA - Bambin a che do n n e che. riguardando il cuore s~ l'ordine contingente c1,,11a Vi- do òe 10 rel~gi~ •: PoL ~n• Il Sempione strizza l'c,cchio to nel romanzo costruito, la prcraziom degll,.aJtn, e ~ioè to (Irrazionalismo) e dell'U· tuita nel raztonahsrno ors1a- al l•'rcjits, è lllOlto divers o sfiducia nella disciplina, nel· non leggano 1 111:troduztone ,11rm111m rmummtt111m11um11m11m 11u111n111n1111m1m11m1u1111111m11111111111mmu 111111m1um11Hum1m11mmm111u111H 111Hium11111m111111111u111mm,111111111m11mmum 1111111111111 • tile (Pragmatismo). no un_a !,ite ntlu , ultirnamcn · da Lu zio .4grippa passa i11 Ja diligenza, nell'architettu· e ~on pr~ncl~~o m <:onslde- Troverei, qui, S'("St.o quan- te, m1suca . _avverte _i~ essa trellO , t~tima opera di Vìt· ra della narrativa. Vittorini razioue I o 5 t1lltà ostematn DOPO IL SUCCESSO DI " CORRUZIONE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA,, 10 mai Inopportuno e sconve- una sostanzi _al~ e _o,,i,narla torini, apparsa a puntate su trova che U romanzo , dopa d~JJo scrittore al suo libro ~- -- -- -- ----- - - - - -- niente il d!fTondermi. ,e di· co11d1~1one di_«rehgios1dad • e La Rassegna d'Italia> e Flaubert, dopo Hardy, dopo giov.anile• Il Garofano è la sperdermi. rrell'esamc miou- cattolica: !'nz1. per ~ranS:J· prossima ad apparire in va· Conrad, « ha perduto •il suo st ol'la de[ ragazzo ;-'\~essioe p I u B e to di certe approp riate ana- ren·, e. pr ~n:ia,per d Ors. lrf lume, ma c'era proprio bl· slan'Cio di linguaggio poeti· ciel _rag~zzo Ta:ctu1mo, u.n~ • · l d' h' modo esphcuo e del tutto di· ~~o~i~~ i~::s~ ~~~~~n:l. ~~a~;ig~i~~~~in~!I~~~~ ~fi~~aad~~:~:/:~::i~: 1 ~ ar o con go etti ~i·:èsTh~i~!~f;~:~~;1iir 1~j~~~1~~?~l~:A~v ~~<l~ri l'inizio, di non avere mai ere- tua le da studio•• vede nel sospirare, ma non sanno di- rità si dirama: suH'intellet · s6fico ~xtrae dt la Rel1g16n duto alle prefazioni e di tro- roma~ 120 novecentesco « re· menticare i desideri d'avven · tual!smo. voglio dire, '('la me- e! sentldo extr1ct.am~ nte ra• varsi cosu·e tto per una voi· censioni di personaggi. inve- tur~ eroiche e turbolente. tafisica dei d'Ors nel loro c1onal en ella contemdo •· t.a a crederci. Ma forse que· ce di personaggi , recensioni {,!sc1to a punt ate su « Sola· fondamentale dualismo io-110- Ed ora se sl pensa che hi sta era proprio l'occa.~ìone di sentimenti in~ecc c\i scn· rm » dal '33, fu 1argamen te Il pie11o successo dcll'ulti · mento, per/J, la ccmvcrsazio-, da questa cuUaborazl011e:sta zi, in Qttes~i u.Wmi tempi, tura. sulla filosofia d~lla per- questo spa_gnolo,\'idea d 1 Rr– buona per non crede rci. La timent.i. e recensioni cli real· massacrato dalla censura mci dramma di Uo<J Betti, ne era uiiz.fiorita tra 11ut na· a lui dt1re l'intcrpn:tazfo ne ven:Sa a P1ra11deUu, le vtu sonalltà. cosl r1velatr1ce; sul· lig1orre s1 figura come neces· ~toria_de Il Garofano r~ssR, tà, recensioni di vi.ta •· Vor- per r~~ioni di -~1orali~à e _di Corruzione al Palazzo di turalmentc, pre11Clcndo lo autentica d.i quello che ha a~d1tc _ c~1!"1penetraziom di la scien;,,a cl~lla cultura .; o, sario sinonimo di qut>l 1 a dl 1nfatll, con le sue part i p1u rebbe « riscuotere 11 roman · ipocns1a. In p1u pagm e m· giustizia. di cui :.l parla t1el 8'f>U11/udC& Corruzione e al· scritt<J. se è vero che 1l re- 1}la11l, , vm ~cnerost i:ppro- anche, sulla 1mera «segunda Cattohcesimo, ebbene. è chta• o meno sentite, COili le sue zo dall'int ellettualismo c rì· fatti Io scritto re asseconda • re11dic.:011to :.ettima11ale, mi larria.mlosi alle riso11a11zegista i: mosso da un'aspira- fù11Cli111e11ti ci sono ve11uti part2». assai pertin('nte, cir- r~che.s'.avv~ra q~iePa forma freschezze e ao sue falsità, condurlo a sotto vento della va J'irreq uietc;,,;,,a dei suol è parso L'occasione prcn1izirl <leU.' au-ve11imc,1to per voi zìonc che (.,'c,pcau defì.uiscc 1>rupric,clal teatro. Che cosa ca ln dial ettica. la poetica . la eh ant,czpo~io logica Partic ~ con .i isuoi bei i-itratti di ra· pocsìa •· Bellissimo desicle• giovani pcrsona,c-gi. Nell'au• per foTU1re la ritrosa tllflmi· trnscorrcre a consi<f,·rt1zfo11iseco11daria, e cioè u,i!aspira- c'è di vero 111 fondo a que- patetica ...: infine sul\'Elioma• larment~ _vi~coJan~~· per cul gazz· e di luoghi, con la sua ria, bellissimo unpcguo. ma tllluro del ·33 \"ittor ini P"?' tu del!<, scr,UCJte c·cliietJe,-., <imdoit' yc,1dn.ilc sul imtJbk zionc c:hc .T! sfor-.u di mcl· ~ta se,wz::1c,11e?Che alc1uic r-,hta o .·\ttfl,:1iirri7.1r, catt0 1 ÌC()- una rC'llf:lODC JlOSltlV~ si fa giovanile arroga nza rf:!Siste è poi sicuro Vittorin i che a vò a correggere il suo ro- gli Qualche raoguaglio sul- co e sulla critica. acui è vi-I tere iu luce prnl}ric, l'esse,,- leve <!Cl mecca111s11woroa- c1 :ass1cis.ta : pa~rne. ?f.>CSS<?, lll.:?vttabi,c prrsupposto rlf'l senz'al~ ro alla tara dei tre- r icondurre il romanzo « a manzo , a ripulirlo. ,11e.rchè Ja la. sua <llfiuitti e sulle sue s1t,ttme111e. lieto del siiccess<.,za stessa dell'opero. no,i si 111.::;;ativu teatrale sonC1e_ [Jet· mene cli sapori assai r<;m. filosofare. Eppure. su un t""' dtCL anni. Anzi, forllis~e una so~o vento» sc-l'vano davve-: cousura non trovasse a tt dl· ldet,.$"-f. 'l'catro, -., •· .~ , e·· VtJl!-:~wt!1'fr.ilh:e.- 1 tt1.,~l«~t.i· ,cani.sl: e,,.,'(.tt!rdfiC ·➔1ella- cu"o- lf1Hu1ieute i ~i-.rlturclo: c'è la n~ila loro intef!sa ~int_ass1.- ~ ma C(?Sl al~o ~ ~rave davv~ spe_ciedi ammonlrnento allo rò « il gusto del}a rl1~tlzio · re, nell'event uali tà di ·"-\ina Ugo Botll 'ablla. in Prati, ,~Lentu cfe'/Jti ofit1cU: ,t1nzi.,sçç'ì~,za di e~sa ·,,Cui debba e,,. f1r1wa ciel ve,cch!o,.caJ?ùco11u• d1aper~e _lll~1m.m~z 1 0 1 1! _sPJTI- éo cl §9CCOl_re_. ~ P"r sempr .. l~ scrittore c1te vorrebbe guar• n<',la baldanza g1ovamle del pubblicazione in volume. ì\la c mi. è venttto nd. aprire in ouandù io oli faccio, 1wtare trarci l'aut'c,te, se l'autore t ca, rfel vroprtetar10 <lt teatro tu~ll eh v;:1ri_;!_t1ssimadol~. arteSio, con. 11 suo moy dare.il suo vecchio libro con clialogo,.il procedere ad orec- la ct•nsura trov() eia ridire , 01<,ccada camera con l'affet· la relativa lçntezza con la vivf). 1 • . che m1cora_ rtmJJianoe i ,te1~v Qm_mi~r p1uopportu?o dir m~nto, proy,i:i~men~l ~~ 7.JO– occhio troppo severo . Il Ga- chlo della vita e non a ri· per c1uesto il libro vede la tuos'a sCmpl.icltà. che oli è qtwle lo sua Ol}Cra si è lit:· - •E'. Qll.Cllo ahe dice 1w· JU pt1ssot1, l fJ_IOnlt m Cut DU· suhito, tnve~e. come l lnter - ~a efrverr IO~ per 1 osz r:f~i' :o~;~ ~:e~~iasi~~~f 11 1~~: ~~!i~~~~~~ 1 ~z ~~~. Ja:o~~gi: }~~~1c: 0 ~~e 0 ir~· :~ 1\~~it~n~~ ~;,~~~;.: ~,~'/ s~:~ ~:~d~o l ~jf. ;'.;(~ :s;;;~i:~~tt~ 0 /~~~f~ ~::tr~llt:t~u~~~ep:.drone del !~~lr,:~~~~d~c;:g;!~rd~r!; ~:~ ~~~~~~l~"~1~ 1 ~ ~i.~r~~~èn~1 ~~~. tr 0 il:c:~~r rr~~~~~: ga prefaz.iooe. E caso mai. è so e Il Sc11mio,1e, non c'è an- ciel ·35 si tr ovò nell'imJ>OSSi· 11udi bei quadri cu,i tw im · ouere, suttolit1ea11do che la . - Ciò è tanto più, uero, <1uest u 11o1i lm mente <la i:e- cl_ifelice evi .enza t;itt~r~n cl~I dl~bbio ce~es~~ta il man: proprio questa, Ja prefa_z1<rche da s0,.qpettare_eh~ .que· bilitli di corre."gere o di ri· me11su sommie r d.J. velluto parte 1rnoliure della critica rn qua11topraticametrte qual• dere cc,11_quelle, che ccrclua· di~altol ne.I J::Iocg ls~ h~ 1 ~do.Dio. come ogni altra ve- ne, che noa regge ana rpnma sto gusto della npcuz1oue. scri vere U suo libro . cremisi, con qualche pc,Uro- . mo llùt w QUCSlomome,!to. e le~ ta~!om e ~e- r c ami. rità deve essere alla fine l~Ltl;lra. Ancfle se. Vitto~·ini questa sfacclat_aggine troppo n~, il suo tavolo da lavo ro, . Da quest0 lato sl, ,zoambzen· appro on isca, ç:' nga. come ritr~vato riel ellsier~. dt'\-~ SI dice ~onvmt? dl « scri ve· marcata del dialogo! c1uest.o * dt giusta mls1,ra per Ili/a di Ac hil le Fiocco te tea!rale è ltll, vo difficile, svol~n~o. certi. 1:~~Lt\d~~;: uscire dal cuo~e st~sso urna~ re meglio oggi in quattro procedere ad oreccluo. trop- Il Garofano ha in meno. ri· pers<,110,e "" pic cc,lo scofla• pcrche per aum,wre si deve specu nz o~e ::-i•.s' 1~· e u .. no della filosofia' P_ar~lcc.heie~iina1cunecen~ po ad ort-c?chi~, .siano non spetto ai libri di Vittorini le aUato ~ù11._Ubri e cor te.-- -- ------------ --- rom.11ere vrlma que_st a ero: ~g~.f~~!: 1 ?e 0 urr\S:Usi~roajrlà P.roprio in' siffatta alm e> u_na1adt p.agme •· ln~ece dt tant~ me-,:z1va_1td1 per a~o: l>iù recenti, le' irritanti ri· Vuol fm·n!, u,tu. luce, ma lf"a è stola slmiprc dal!~ sua che volta si sùno. visti _atto- st n_, una cro st0 assai .s~ssa: espresso sulla «filosofia> del sfera m>ir~tualedi filosofia re– ti ovarc « malato • il 1om_an•~tarsi alla. p~s1a, quanto 01 1 petizioni e i giochi di suono lampada w arigulo ,ion s ac- parte, a11che r1ua11do il m,tr rt anche uttcm,ssmu e mtel · ~lu fr~q~c,,ta un 'P6 t ptil d'Ors. ma. anzi. ml presti liglosa si intende una pagina zo, cl sembra« ~nalata » p1UL-1ng_ra11a.gs1 dt una tra 11~ola inutili, certo faticoso pr~ ce11dee a~lo:a lo vedo scor- bUco 'ha Jottu il viso dell'a r- ligc1ttissimt pr endere deoU cùscemci Sl accorge che i~ nuove e fondate ragion i con importante dl d'Ors sulla sto· tostp la .Prer~z1011e• . . f~Llcosa <: ?, volte as m,1L1ca, clerc della pagina. Ci semb rn rnre 1!u11t1olto~omc ut e Il filo 111i, e semmut co.'i farebbe <tbbooli.anche sul seusc, pra• vecch_10 l1t1JO d~ tcatrc,. ~ sem cui rafTor;,.arlo. Già nel Dia- ria. che conviene citare: ~ 1ttor~m tiene .a d1c~iara• <11 u~t~ pr1i;;_1one. a vol~e mol: che i «sudori freddi di Stll· ver rttrovare ti guasto. mor - un a11p1mtC1 <l'altro caratte · tico delle battute. Dirò di i1re con Umi~ sosp_tri 11cl Iooo con xeniu.11 ml era oc- La Historia ies el verdade- re t suoi rappo~tt con 11 r?" to.PIU r_astidi~ degli _studi dio» 11011 abbiano fatto poi moramlo: - Ma_eh~ c'è•:-: re flll'abil1Uli11e di confo11de• JJlù. J,'ovcra d'arte, la com· citare, con !ll1 occl!t velari corso di proporre al d'Orsal• ro jrbol de la Vida Y de la manzo in_ qucsuone e con il ps1c0Jog1c1,degli ~he ~lh ~cl: tanto male a Il Garofa,io, In in questa attzt1utw~ . 1111 re il testo co,i la rapprese,1• media, quando è scritta, è dalla vulvere. cl~e s~ SC1Ueva cu111e-ist anze circa 11 fonda- )luerte. Arbol de la i\luPrte romanz~ in gencr_ate. Affro,n- le trame serrate~ V1ttorm~ fondo. è meglio che una St<r sembra riti ver_so11auoiodel- tazio11e e d1 1ic.m rilevare <1uasfuu'i·~C1tesi .in certe sue dal pai<C1scemco.queSlU "u" mento della sua logica. circa iu.stamente P~r s«:r ~rbol de ta il g1qsso, pe1petuo 1()10- dice che attualmente non si ria abbia un principio. rn le sue commeclle , quan do ca· q11a11tù. è dovuto vermne 11te parti . 1tt1'npotest che deve il persistente invincibile V1da. Tosa histc,na se drsti - blema di una definizione con 11uòdistinguere « tra ronrnn· 1 ·c· ed una fine e 11 Ul è 11ita no in q1teuli incidenti "ll'oulMe c qttanto alt'atl<r co11valiclctrsi nell'esperimcw dualismo rtel!a Sua lntu izio- na esencia.lmente a la nada. u~o sta~o <!'animo ~he _è un z~ e conferenza». Però ag· d~7~~ 1 che uscire c1'agli~~le- IJ~11ali •. dime1!tic<1n::c• . ritar- ,·e c cli regista• 1l prop osito to reale, a co11tatto cori la ne sistematica, circa l con- Y ~a co_n~na de nuestro miscuglio dt c'_)r<u;g10, d_1 prc- giunge su bito: «.lo no!1.cre- mi la .sempre un fatto eroi- d1, dat quall scotu,.,~co~,o di testo , . 9. 1 , cl1iedo allora voce, la Jìs1c,11omia, e il mo- fini dC'lla sua area culturale mundo f1s1coa desaparecer sunzione e d1 modestia. 11 do che questa mia posizione s oet' 0 Non è nean I tante co11scu11.e1zc: q111, rn· qual't tt suo metodo di ta- tumet1to del perso11auulu i11· di problematica fìlosolica.cir· Procede de esta verdad, que suo modo di r.élgi.01~are non d_'c1ccusat-ontr_o il romanzo ~ot~ IP I etc : 3 una fatt c ~~ vece, il gr1asto, è presto ri - vorCJ. , carnato dall'attùre; di fatto, ca la purez7,a teorica della nuest~o ~undo ft~ico ~fone ha uo vero pr111c1p10 e una sia un f~tto dt ran core ~,er gf. ?ee 1 si O 011 parnt ù e Betu mi acce,1110 Betti s.i ol.za e ml fa vede, l'auture Jì.11iscedi scrivere sua mC'ditazioll'e'speculativa. una h1st.or1a:o. rneJor chcho. vera fine, ma è un continuo l'incapacità di cui h<? dato n.i · di sedere e si siede a s11are iin fm:C'colo di cartelle alle prove . circa la sua posizione verso que es la historia quleri' le balenar e di cose buone e cat• prova a mc stesso scrivendo OIlEST E DEL Bl' OXO volta. Fin dal primo 1ncr tutte· Jillome11te cc,vert e del · - Alfora, tu sei d'accordo T-les::el..-: tienic a él. al mundo fisico. t \·e. •rutta l'introduzione è nel senso dclrestetica ro- ~------------ ----~ la sua scrittura mùtuta e cc,11, l' Ar taud, su que.sto Non sl tratta. è chiaro , di Ello aparece eli' segulda ert un gioco quasi sfibrante tra manzeséa oggl t.radizionate ( ) chiara con amvi tratti sop- pu.lllu? aporie propostC' secondo i e! dominio de la biologfa. No vive intuiz}oni, a~trusità po· ll Garo/0110 ross~. Certo p<r J CAPRICCI DEL FILOLOGO pressi e d,etmutatt da 1wa rl- - .su questo punto e m modi di qu~lla ~ filooofi~ dc solamei:i_teel hombre co~ su }emiche e nnmouvatc fanta · trcbbe e.sserJo. E ceno non ~---------- ----- --~· ga verticote: le bcittiae . (li• ,,uestu sc,1sù, sì. Qua11to al c3tedra •· d1 cui. legittima· ~omple11d~d mora!, con su sticherie. Yittorinl è spesso ho eia cl1r nulla per <:onvin· sti111cda un trattino si su.s· rcr;ista, secu11do mc esso è mente, in un suo luogo. Jucgo d~ _hbertade_s Y sus re• in contraddizione con se cere che non sia chiun que L t h ·1 b h •Il d' 1• t' scuuono seu.za wtcrruzio11e . come il traduttore , Ila la fu.11· Araugur~n indica il J)C'ccatospousab1lldacles. srno ;.?l mas stesso, quando non raccon· 11011 veda la cosa come io la a racBa 8l urc 18 o I 1na I - Jl.mi<, metudc, dt lavo- zio11c· di trasp<,rlarc Ull cer- in una astratta mc?ntalità di ~uro y el ma:> rud1me1.1ta- ta e si prov'!- a ragionar~ _: vedo»· Per essere schiet~i. ro è .di buttare ghi, tulfo tu li11{)uafl(Jio nella sua J}ro- «chierici»: d'altra parre. in rio de los orgamsmos viv1e~- coocepita un'idea o, megllç non ci pare affatto che V1t• q1.tello éhe il per::wuauui{J e vrià lingua e perciò stes.so questo c_ampo. a nessuno. t~s. se ~recen anue~tra ron · talvolta, avuto il sospetto d1 torini abbia dato prova d'in· Jl titolo non troppo impeg11a~ivo della ri,brica mt dd la sit1.wzio11emi suggerisco- 1l su<, risullat<J sani. setnprc senz~ per~col.o di i;1:avt pe~e, cideraci6n corno vfcumas de un a trovata, Vittorini ~ capacità scrivendo Il Garc,- a11rmo alla .... prci_es~di ~w,icarc ,t nito nom~. modesto, ac• 110, in ·modo che l'twu e l'al· 1m't11votonlaria deforma.zio- cçov_1enr1c~1amars1 a r~g1?" una catas~rofc. de la qual cl slancia con foga nella uuo· fa,w. La sua ostilità odier- canto a_qu~ll;} di Jdo~o• ormai ,uustrl._ quah il De~nto,. ,, tra si svulganCJ in <lSSC1luta ,,e del linouagoio <Jriowole: . UGO UErrI 111. d1 yocaz1~ne. e quasi d \· ho!11breviene a ser iel autor , va direzione, mostrando un na ali'« estetica romanzesca .l~iglloruu. !i t~ asq~at~i non. solo. masm,ufu:ocr~sce t . 0rd 'ie Ubertà, quella Jibertà che i,i <1ucsto è del tradiittore ed . sp1raz1one. No. La filosofia è. qmz:'i._m.is ex~ctame~tc, el entusiasmo che disarma, al· tradiziona le» non ci sembra f.~c~!:,o~ioctt';er 11g~e!ta 11~fi!u:elffnoufstic~ eoc c~m~' 11 °! 0 ~ reflltà manca àl teatro. Jl i: di ou11i interprete • Il pu11•avviene mettwmo "ella pU· davvero. per se ~t<:ssa, q_ual-complice ... Vfctmia. evide-nt~ meno all'inizio, qualsiasi an· prov ocata da un'in capacità 1,iace iieT questo cai,Ticcio Jilolooico. · teatro è soggetto a cene teo· tu esse1121alesta 11el fatto tura o. nella scitltura e av- che cosa d\ « tE:rrJblll' 'e di s~- m~ 11te, piteSlO que mttere. tìpatia e qua lsiasi precoucet· ma piuttosto da un'insoffe• éarlo Lìnatl 110n è scrittore corTivo. facile, d;sau.cnto: oi alle quali 11011 si piiò sfuu· che 1l rcolsto 110,isi prupo- 'vtcne rn1:ecesulle~sce 11a, per ero~- e non St consente ,.di- Aun, ~ue 5t0 que .,mcc. La to. Ma t>Oi il suo modo di renza di applicazione e so- le sue vena e più opere sono garat1::ia di una alerte, estrosa girc. Df>pu questo primo sta• ne di deformare. ,wzi il suo la 11wyu1'?re~011s1st.e11za ma· verumento ~lcuno . e ha _1 im· tran~missl 6 n he red ttarla det ragionare è come una picco· prattutto daU'acquieSCf'nza nw sempre co11trollata fatica cti onesto lai;oratore della dio, tornu sul mie, lavoro, sc<>P<, consiste nell'essere ili tcriale dt ~tU ha blSO!IHO la pegno dl rtsP~ndere dt sè, necado origina i, aparecç. ~ Ja giungla: per confermare, ~id una moda! badia_mo._i~- ~eruw. ~'ur,tut,t_avl,, ~1tch'col1.q1wlche volta (c~Lpa del .. me• come se fusse ,l manoscrit· pu"t possibile fedele csecuto- oroam~.zauo11e teatrale•_ . per. quel che rJgua1'da la sua poco Ql.K'! se prest-e aten~ton . consolidare l'idea ap,pena ba· ventata propno eiaVittorm1. :;tleracc.10».J._:;1 la~c,a 11ren~cr ,1el vortice f' <~11es10 Tav,t- to trovt1lu 1,, lwa bouiglia re det tc,,;to; se 11011 erro, è _ :si accusa ll teat,u di ventà, i~ ogm. m~mento. e de una tan clara necess1dad, len~ta. Vittorini s.i sperd e in Co~ide~ando I~ ~uc op_e- ;~;t~s1c:'1~m;;:S~ 11 ~~odt~~l/'m':fJìi:c:s ust!~, 0a·~~n~;~Lo~ st ~?r~~e dei_es~o traouu. cpn una vroprt{J Cupeau a dire eh~ Il 11ùii essere a cpntatto Cù! 1 l,~ S\~nza ~uuto di t~\~s: 1 Pr:i\~ ~~~l a 1 ~o~~~~nela~~n~~; 1 1 ;r~~ altri ragionarncnu dapprima re, Vutorrni. le d1stmguc m Jìlolo(lico della pagina. specie d1 mf.l11tauo10tl dram· regista è « tl yar::011cdell ,1u· vitt1. Anche y1or~1i fa, rtleo. r s i:an~i. e 1:1° 11 1 a I r s nsabilidad~ h odld paralleli e affini, ìn seguito vere e non vere. Ve~e sareb· cosi si ~,,,e,oatio certi ~uo, momenti di abbandono, ma, Fors e, è trna mia idea, ture». In realtà, auesto te- ocndo uppumo lArtaud , v~ taziom prauchen n queSL~ c6h~ sobre el su·e~o P has 0 sem,pre più distanti. sempre bcro quelle scritte eh slancio, certi suoi « capri cci scritturol1 •· Rile110.etev1. di lw, Il bom. ma mi vare che se u110 si sto subirà u11adefom1"z1011e, Ilo tro vato 1rn duro atto d~ ~;3so, le ~orna dcdt3tt • hacer de elt un drobÌcma ~ meno probabili, infine opp<r con il «piacere» di scrive- vlanesro .. Decadenza ~el vizio •: seguile con auen.:lonc le mettesse a scriVere subito ma invofoma ria. t'l!lOrct, sia· accusa c~11trv tl teatro det rs appai~no ra ca 1 • SI . 0 • sti. II suo clisco1:so rimane re: Co11versazt(Jne in Stcilia i11tel1toc11ttdlvno_nzio11 ,sul.le desuete e arrug91nltc . ~ so- 1>cr il teatro. il sole, fatto mo nel camvo del lecitu a~ uostri giorn i, 1mp1ttat" di !11ost.ran?t~h che 1\ rlspcst~ '\ los d OJOS de algun _os, un int eressant e, perchò sa:,t~nu• e !l SCm7!i<,~1estri zza l'oc• :1;a:aur":cr:;e 1a~.8 ·~~ill ;~ cft~:··~,:i: 1 /c:i~r::: s~i~~~'/1/:.~~ 1':/~ cli se11_ti:si ossess!u11ato do /}Orto (lel.l'ì11lCrpretc;.me1itrc ave~ taol!ato i ponti COI/ la ~~gl~e~~L~~it!~~~o:;sarn~i~l~r:a Q~r s~·~hiariscono an'.che Je to da)la s ua persona ltta di cluo al I•re111s. Non v~re Cl~flcsSical:- , necessita del me.st ,ere credo quando il regista s1 JJropo· s711~tbrUta co11temI_Jora,iea. riamcnte filosofia oppure ranfoui della interpretazione scrit.ton •, m~t è d1Hic~le,aJ;a qu~l~e che costano calcol1.e • Gli intÙa '!cl]o oocca una cucchiaiata di que:r?lio: il che (Jlt rogoe!er cbl)e la 1nano. 11.Cl~ cleformaz1c,11e VOlu1ta· ~_on c'~ alm eno dell es,ooera· r<' si fi~uri conl\" q~alche al: co;l negativa, che d'Ors dà fiue, per th1 legge urare le f~ttca, quelle per .mett~~e 1~1-<tualc scivola giu poi rapido per la trachea come un ostrica - Cor~u7.1ooe è stato _re- rta siamo, fuuri del .cam1,u ..io1tc m llltt~ queSlc,.. . tra apprezzabilt" re.iltà dello dello storicismo: se la storia somme. s1emc le (IU;;t\~ «s1 add1Z1on.1,e sparisce scodinzolando l"!el piccolo esofago•. . citato ot.tmwm e11tc daol1 at· dellt1 rcow , swmo 111 u110 - .lla certo. '!- 0 che st s~r, >irito O della cultura , l" storia della caduta clcll'uo- u_ Io non ho _mai aspir~t~ sott~·ae. mo_Iuplica. e divide; . A 1><!rtcl'ardito e Jer1110 ,'/codm::olarc (110n si fo, q_u,: turi rlc!l'l_.lJ./. ~o che il JJio- strano cam.po , i~,. c!ll il re· V<,110 drrmW! 1 1l t~a~ro st t SI • · mo. è storia del peccato 1ne,. " ai" _ J:bri, ». dice Vittoruu, si urano righe; s1 pesa; si c11tltn Ct;/ctlea1, ,10,.~ ~, scml,ra ,m JJ0~11etto crude~e,r~'(ltrfl vo11c rcg1sw SJJa<laro tl ha (Jtsta a.sJ}irn a dw entar e u,i sempr e.sll ~diato cli _riflett ere "•" \•itabile, lo storicismo si fhm• « aspl'.0 "al" . libro; scrivo bilanci c1•: appunto Il GarO· ~~~nt l%o,a';~:rn3c :,~'t:i,: oepa ./rachca, OT(Jano rcsJ)1 o o. alutaro moltis simo 11el l a cr~ato rc. s_eco11dc, me, Q/lC· t__ moll v~ prn ~,ro~nt~ del~a so- A qu~sto punto il libr d' ra com-e il IUOJ;::O ideale. iò per ché cr~do 111 •·una" ve· ffluo . apparlcrrebbe a questa Ci tmol d1re. f,,oure. u !Anali, se netta Bas.sr. mlrlaucse messmsce,w del tlr amma; st ultmw r 111a 1,os1::1f.l11e ciet~ ch_e fl espmu e-va, e Aran uren ci soccorre ~ 01 ~ cui il mito di Faust finisce rità da dn·e; e se torno a specie, non sarebb e un ve- chiama 11 .. burohtcllo. 1111a i;pcc:iaJc rete da pesca o se <ui- mu su a11chc chr la w, J)re- falsa e "·all a q11ttlC 11asco,w ' 1~'e s10 sl fa aucora oooi. l,a in a~te E invero r ue1 sempre con lo svelare la sua. scriven• non è J)Cr<:hè mi ac• ro libro· Per 1a ragion e che r-he lì come altTOVC è UIHI tmhtirca:1011(',e 11011 leggera C .'/Cli;?(/ 110n i; stata sc11za f l'llt· lii (J{Jflt uwd o tanti disastrt _v,t{I S{JClt1le è un pi/ com, eh: ··g ··tr<ia ad e·sr ~ i tC'll"brosa vanità e si fa m~ corga di "al~re" ve rità che « riu~i rc a sc rive1:e è. certo nou oftC1. ,111i11di. ,1d° essere v ~rta.tu , yon d•s~nvoltu ra. . f u!lc l o• '!'1.t c1:ecli <rm1ortum1 la e tante <lclusio11i. . . 1 w ma~chcro 11c ~he · but _ta fond;i:n~~ti ' d<'lla n1~ièa. tiv~ della ,inagionevole di· possan o agg1~ngcrc, e dire rius<:U"e ad avere 11piace~c spall e da un solo 1,cscutoTC.' :;crlt c. il J.,tnatJ. a.pag. J.,O. collab orozw 11e dell' autu r e - Oao1 s1 ha l'rn1:pre.ssw· tan ta acqua, ven,~ ndola 1, 1 ! A . ,.. . è n · spcrazione dell'uomo moder• " in più ··, dire ,. inolt re" , d: scrivere. E' non aver e d1f- .. Là q~a.l~he yesca tore _sgamb~cclato cu nmma i ot ~u!: col regista,? . . Ile alme ,1c~da ,wt elle il tea- tante i;asc?1_c: la pn ,na e p11~ ;:;;, ~~~o di s;f~ ~f ;:~nJ : no. Stor ia, per d'Ors è con- ";ta perchè q~~lcosa eh~ e<;>~- fidenz e,,con il propn o scn· f::f'!~l;:nl~"\: 1~)~ l~• Ùl\ ~;~ r~Ùo ..•~c . lve si popolano I pC e .· - Cre~.~ d.1s1: ~ mi rtf c- tro IJat!a tl J)asso, che le sue ;~~~~f~ ~ 1:ta °J:tr:a~~~C p~ ggni l'()Siduo biologico-scicn- t,i11pe11:a. ed evOluziu11e. e t mua a mu ta1_e nella \ Cnta vere. E non, avere da prcoc· A 1101 v,ene il .~o.~,)eltn elle ey1, iicr Rlm''])Otlci fonica, 11sco tt cio 1.hc Cvpea1t ha cc,11q1wste _sc[J1ta110 e 11<,11 . 1 <i, • rista di origine «pos iti va • l t1omo, mvecc, deve tener mi sembra ~ J;?~rc. che. 11?11 cuv_arsi ~i f:1re i cont i e fa• abbfo scambiat o 11 ._ hurcll!c!to. per il • be.rtuci.:o •• che e. de_tt o '!'..~te v9Ue e ~hr ha 1ueced a110 '! ,!n~t,mie 11to d_e~· 1 ~• oue~t acq_,wal teatro ~r- (una « pseftdofilospfia cadu- 11n•scnte l'avv C'rtime~to fon· si smeu a mm cll r1comm~1a• r~ 11 ,rag10111ere con le cos~ quci:to !il. da per t_utto, u,ia Tele !la pesca (e a,!cl•e da cac• cris tallt,.,_ato. ,,,. f rast vero· la cull_uro• '1., sembra vc_.1u? vz~a aia tn certo qual m.o l~ cada·•> e con u~a· interprc- ~amenta le: « No serv ir a S(."· re a dir!a . Un_o non scrive eh cui si scrive. E' potersi eia) c:o,1 stTo:.:.ature, o a forma d, cestello COlTit.roso. m~me defim ti 1·r a__lLa_tx,cr .- ~-011 u11 s.embra. Pm11u <l 1st1llau, <lctl~c.t u_bciturc riel tazioni' m<'taforica.. dl"' sfar• nor que S<' pu('-{la mo1ir ». pe r arrìcC'hLrC ~I mondo .~lel• a_baotlonare alla cosa che , SpcTlamo. pH h, '?' 1~1estoReco~dn <"aso. d av~,. toTlo ) ltse-cn•scene <ICll'E11c1clo1J_C· dr tutto, è arb!trrmo frlr~ l" ltz cr_o11aca. -~mcci<Jlo,9tt~lla za garba rnm('nte il· iesto cli )la qui sia consentito un la cogniz ione di qualche al- s1 ha dentr o, e a tutt o il suo noi, voco J>TMici rleut, r,.,,. lmuutstrc, e del co~tum, 1,es)t dla francese. Il tealrù è. t11 1w_ 11w11do cosi fuso. cos, lit· mr/liamo chr .sl fa siu yto_r- una J;::iovan ile opN·ctta orsia• .tC'enno ad un aspetto par • tr a" <:~a- Fos se cosl:_qual~ sole ma Insieme a tutta la tori <letta. BaRs~ lom~~1 rd0c~tcl;f '5~:~~lc~j;~~ s?lt°d~~lc :a ,~ mrnor misu:ri tlel cine-m~. Urdtpe11de11te, c,,me è il nall; fapcra rl'ar~e rncc~(lfJlte na~ vi rÌes<."€'nei modi c'li ~ic-ol<tt·(' df'l dialogo, che ha condizione sar ebbe p1u fell· sua ombl'a • Belle par ole, belle e ccrmrpgsxe JJ:! Q~tcllec lngtustamcntc ~, ,::et1tlcat,/ di m.a semp re w una cert a mt· mo ndo modernu, delle ll1ffe- 1 l meolw <ii c1ue5 la cor .ente un'affettu osa iiitellett uale in'• 11 suo peso nel nostro di· ce dC-lla nostra' ! N~i potrem· n:ia ~he non r iescono 3; far• r:,i~~~ b"e° .1fa;i;li enel s Demetrio Pianelli., tungo TacCOnl.o SltTO, trna fo rn~a,di. collabo- renze cli carattere '!a::io11ale,: e l~ [~sa ,nella Sita tras ,>a· ~egnosità . l\la ecco,:per 1ane- scorso: in 1~eé: \l .tà, che eosa è mo a nche non scrivere. Sa- c1 d1mentu:are. c~e scrivere dcll'ultlmo nostro c;:t-,~e~to che ci r ipaga - sia dtl to per ra::io11e. ')J,m s, caplsce per- 11cm -~' pos_so110 _pm ormai rc 71za idea.e, C(ISl a 11che 1,cr N'~~a,;a '"ori.~1.101'.e, egli sl stato. che s1t;mfkat o ha avu• r~m o .. libt?ri ". Potr emmo ttll romanz.o is1i;::mficaanche i 11cixo _ dell a mcltn. lrovpa paccoWolta romanziera nove- cllè, a un _dato momento. s1t1b1! rc de, 1;ali1 m.umnuli · .-\ CH 11,1,t: FlOCCO tr0 \'<1a non 90te:· ricorrere. J,Ul:l ·\ SO \ S CES ·u,: s~ri\'C'rC O non sc·r:ver c-. <la· r,in• 1conu P anelare _anche cenlc.sca, esotic1, , 110.~tra11a, . _ l'auto,-e. se e vivtnte e <,pe• tab1l1, f<llnre delle rmra .·1c orm·d. ad _r-1·, tro.se non ad · • • ' re O n<in dai e 1a no.stra pa• contr o a certo pro1>no CJ)I· Ph\: O t:.·\ .ltlJl GfU..\. ra11le, debba essere escluso stay11e rn questo camµ '· An· (Cuntinu.1 in:..!-' 1mgi11n) un prluc11noass!nlo,:;1co (« es (Continua in ~" pagina)' ca l;;1nol::31anco

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