Fiera Letteraria - Anno III - n. 20 - 23 maggio 1948

LAFIERA LETTERAR Dlrez, eRedaz.: Via delCondotti, 5-lei.681171 ROMA 23MA66IO 1948 · ANNO 111 • NUMERO 20 Ammi11i.stra~io11e e pubblicità: Via dei Corridori, 20.22 • Tel. 564.089 * SETTIMANALE DELLE LETTERE, DELLE ARTI E DELLE SCIENZE * Una copia arretrala L. 60 Spedizione iu c. c. postale (Gruppo 56 • Il) PIETRO PAOLO TRO!\tPEO, Direttore QUESTO NUMERO L, 40 · SI PUBBLICA LA DOMENICA EDIZIONI DELLA BUSSOLA AJJnONA~rnN'l'I: annuo L. 1800, annuo con pagamento sc111estrnle L. 950, nonno con p11ga111ente trirncstrnlc L. 600 -: Estero : annuo L. 3600 - Quota mensile abbonamenti speciali (insegnanti e studenti) L. 150 CON'l'O COlUtEN'l'E POS"rALE 1/21575 Redazione milanese: 11rcsso Galleria llerg11111ini,Corso Yeuezia, 16 - 'l'e!. 72-345 - Milano PUllllLJCl'l'A': comm. mm. L. 30 • edit. L. 20 Il MIUIH DIKAf KA Kafka appartiene indubbiamente lità di Kafka non prende mai ri– al numero eletto dei pochissimi !:.petto a tali angoli visuali una po– poeti della nostra epoca. Molto di sizioné \Statica e chiusa, cd è gra. quanto egli scrisse potrà apparire vis!Jimo errore tentare di limitare caduco, molto risentirà delle con. la \'alidità, arreMandosi 6U un qua.– tingenze particolari da cui tra~ lunque aspetto episodico del suo origine, ma durevole s.,rb invece pen6iero. In Kafka l'opera e 1:1. l'attrazione suscitat:1. dalla sua po- vita sono collegati in un flu~o di li«lrica ed enigmatica personalità. cosi intenso vigore che non si può F.6istc tutta una gradazione inter- tentare di definirli 6C non ~upcran– pretativa dei !,Uoi testi, e non. è done gli schemi letterari. Ai ri– lontana nel tempo l'esegesi esisten- guardi della p.sicoanalisi Max Brod zialista dei suoi romanzi per opc- ha riferito interessanti notizie: ra sovra.tutto de!l:t critica france. malgrado fo~ atr~mente offe. ~e; la interpretazione del suo stile so alle radici stes~ della vita af– che dal realismo più rarefatto per. fottiva (e cioé proprio in quel tCr– verrebbe ad istanze !.Urreali: altri ritorio ne! quale gli psicoterapeu– finalmente - fra cui sagaciSLSima ti SO!.tengono di ottenere i risultati l'opera del col!ega. ed amico del più probativi) Kafka si oppose ~r Poeta, Max Brocl - tentano jn. tutta la vita al metodo freudiano vece una ricerca in senM> evolutivo, e, sul piano delta cultura, respin– che è forse la via pii1 esaua per se !tempre energicamente gli inter– ina comprensione più profonda. dct venti dall'esterno nell'ambito del– :osti di Kafka. Franz Kafka è ri- la sofferenza spirituale dell'indi– masto per l'intero periodo della viduo. ... ua vita (1883-1924) totalmente E' quindi un grave errore - ..conosciuto ai contemporanei. Egli come si è fatto talora anche in Irn– ~tesso si ribellava alla pubblicazio- lia ma sovratutto si tende a 50!,te– 'e di manoscritti, e poehi anni nere dai critici americani - sottin. )rima della morte questo atteggia- tendere all'opera del poeta s.ig- ni– mento si inaspri addirittura. nel di. fica.ti simbolici, dedotti da!lo. Tic. vieto assoluto cli consegnare mai fen-psyclrologie. Daltronde Kafka, tlle stampe gli innumerevoli fogii nel diario, accenna e~plicitamente che s'erano andati accumul:tnrfo alta sua scal"ISa dimestichezza con nel!a sua !.t:rnza di malato. Max I le teorie del)o psichiatra viennese e Brod, che ha dedicato alla critica ribadiM:e il concetto che le ma!at. e allo studio di Kafka l'antico :.1. tic dello spirito, !,iano da inten– more di condiscepolo. va compien. dere come u GJaubenstat:5achen ,,, do in questi ultimi anni il bilancio e quindi di natura metafisica e non delle sue ricerche, e !a sistema.zio- I psicologica. ncj bibliografica dell'opera omnia lntere5Santi le notizie citate da <fell'amico. Ultimamente è appar~a Brod, in merito ::all'ami<'izia che a New.York, a 6ua cura, Ja du. legò Kafka ad Hugo von Horf. pi ice edizione inglese e tedesca mannsthal. L'autore dei cc Processo a dei primi volumi (comprendenti ebbe per i! poeta austriaco una le novelle e la trilogia dei roman. ammirazione sincera e soleva ripe– zj: Amer-ica, il Processo, il e~ tere che pochi come Hoffmannsthal •tcllo), preceduti da una csaurien- avevano compreso il dramma di te e amoro!.i.ssim:t biog-rafia del chiudere un sentimento nella pa– poeta, già apparsa in )in(?"ua gcr. rola. Ma la 1oro diffìdcnza al \-Cr– manica in Isvizzera nel 1947, c:ot- bo subi una diven,a evoluzione, to il titolo di « Franz Kafkas poÌchè mentre l'autore del!a Lord Glauben une! Lehre ». Un terw Ownders Brief pervenne alla totale voume di Brocl dedicato a Kafka sfiducia circa le possibilità e!.pres– è in co~ di pubblicazione pres. sive del linguaggio; in Kafka in. SO la medesima editrice di Win- vece la fede nella parola si accreb. 1crt.hur. be Co! procedere dell'opera fino al Brod ha preso lo spunto dagli punto da soMenere che un 11 Er. innumerevoli equivocj • suscitati, lebni6 » può diventare tanto trn. ne} mondo, dalla diffusione dei ,·olgente da poter solo attraver8Q teMi Kafkiani, il cui margine cr. la paro!a, a~surgcrc a una rede;i.. metico determina in guisa singo- zionc umana. Da molte opere cli larissima le più diverse tentazio- ni da parte dei circoli cultura!i K:tfka ri~ulta una stanchezza pro– foncla come un .sintomo della sua ma!attia finale, e forse anche della sua terribile sfiducia della primiti– v:-i attività di giurista e di impie. gato. Purtroppo ancor oggi è i– g-nota alla maggior parte del pub– blico il comple!:>SO degli Aforismi che celano la parte più vigorosa del suo pensiero. Oggi ne sono in primo piano i toni dubbiosi td incerti; e la posizione incrollah:Je che l'uomo q i I poeta raggi un,. !.Oro al termine della propria vita è ancora una II terra incognita ». Max Brocl, par!ando di questo u\. timo periodo, sostiene appunto che l'ultima opera oggi nota, il « Pro– ccs.so », va appunto intesa come cat:trsi contro gli estremi rc!.idui dell'esistenzia!ismo miscredente ap. parSQ nei testi giova.ni?i. E' quin– di a!.soh11amente erroneo porre l'o– pera di Kafka sul piano teoretico degli esi.stenzialismi ateo.estiti7..– ianti, siano essi quelli di Heideg– ger o di Sartre; mentre è invece le– gittimo disporne l'evoluzione lun– go una direttiva Pascal-Kirke. gaard, nella quale' l'istanza tra. scendente determina le scaturi. gioi pii1 profonde e sofferte. Dopo avere così respinto le in– terpretazioni negati\"e, il sionista Brod vede in Kafka l'incarnazione di una !,Crenità conquistata attra– vers9 l'ironia e la fede che si compongono in singoi~rissjmo connubio, incomprensibile a chi ~i fermi ~mll'aspetto equivoco cd in– certo di alcuni testi particolari, ma pienamente giustificabile a chi consideri l'opera e il pcn!.iero ,nel– la loro totalità. Tre sono le qualità che a detta dell'amico sostennero l'autore del " Processo II in que~to gradus vett-o le verità più elevate: t) un "°"t"n~o!-C'herzo5-o, una voca.zione al. !' Humor che t'accompagnò per tutta la vita; 2) una energia mo– rale che gli consenti di resistere a piede fermo alle tentazioni del. la notorietà e della di~persione mondana ; 3) una vocazione socra. tica cli inse~are agli a!t ri le c on. quiMe cui il suo spirito fos.se -per– venuto. Franz Kafka è un fenomeno re– ligioM>, egli è forse, di tutti i poCti sorti dal Circolo cli Praga, Rilke, ,verfe1 e Io stesso Brod, il pili medioevale. It suo terreno c. ra una fede che ~i poneva al di qu:t tanto ciel cristianesìmo quanto della ortodossia ebraica. Al centro della ~ua vita e delle Mie opCrc è il principio delta rinunzia. e cioè la vocazione all'ordine, al!a :!>e- ESCHILO IL VECCHIO E L.1 rnp1>resentazione dell'Ore.steo di Eschilo, con la quale il 15 cd il 16 ma6gio l'h1itu10 nazionole del Dram– ma anlic o. dopo 13 lunga interruzione impor.lo dalla guei-ro. ha ri1>rcso i pro. JX"i ,peuacoli nel Teatro artto di Si· racu~. coslituiS(:e un f1111 0 artislico im. ,-.orlante non tanto nel ,cn&o dei risul. lati raggiunti quanlo nel senso dei pro• blemi posti. I 11·1ez..zi dei quali l'Js1itu10 11npotut 0 di6J>orreper la mC58ll in accnn dolla tri. login &0110,tali rebtivamenlo limitali e quindi 'il fasto cho :avevaquasi r.emprc carntterizzato queste numifcstazioni u('J paS&ato. ò slato bandito; ma in com. penso, sia pure in urn1 cornice M:cnica più modesta del consueto. soqo elale sperimentale alcune nuo"c 1oluzioni che in foturo. quando saranno ,tate measc più ,c.rupolosamcnte a pun10. potranno divenire decisi,·e per b conquista di un nuovo tStile. Anzitutto tl 1lala presctlta per la pri– ma ,·ohn un.1 1rnduzionc in pro11adei testi eschilei. quella accuratiS6ima e cri. 1tallina di Manara Val&imigli. Il vaglio dei falli ha dimo,trato eh<' 1n tr:i.duzio· re 'in pt"OM più della vcnione poetica. nella quale il ri.rpc1_1o delle misure mc. tricl1e accre1cc lo difficohà di compren• ,ione dell'originale. giungo 3Jl'intelli· p:enza del pubblico at1u11lecon imme• diatc:r.za. 11 vantaggio è dunque evi· dente; ma è nhreU:mto e,·idcnte che la l)l'OS3, anche qunndo sin ai-ricchita •la uno studio pr<x:i.110 dei vnlori ritmici. come è quella del Val&imigli richiede un trallamcnlo dh-cr'<t dnlla recitazione romantica e cnnlante che è qmui &em· pro in,·alsa nel Tcntro greco •H SiracuS..1. ~ lenu.r:i dell'elenco arli~tico, nel quale nccanto ad :ilcuni nomi di aUOl"i di,·enuti tradizionali per gli 6 peuacoli rlas1ici, come Annibale Ninchi e Gio· vanna Scotto. si trovano anche i nomi di attori provenienti da un'altra riva, come Sarnh Fen-ati. Salvo Randone, Daniela Palmer e Anna Proclcmer è in tal &enso 6,ignificat.iva.L'eaigenzo' di una rccitoziono meno musicale e più "cavata. di una interl)Telazionc meno e– s1e1izz.an1ce più elaborala dnl punto di vista crilico è alata tenuta indubbia· mente presente. ma non è slaln soddi· sfatta con un crilf'rio unil:'lrio e no ha risentilo In rluiditii degli spct. tacoli. nei quali accenti e stili diuonan· li s.i son tro,·ati non di rado intree:· ciati f!ìenzaalcuna dir.criminazione. Noi pensi:'lmo a questo propo1ito ch 0 11011 bisogna lasciarsi prendere ea:1f;'Cra· lamente dalla suggcs1ione del bel can10. La falS..1,;jrena. nell'Orj!j:tt"tJ. è stal.t @magaladalla nobile pr-ova di Salvo Randon 0 nel penonaggio di Ores1e. dal composto e lineare dise&no dato d11O:a– nicla Palmer alla figura di Elettra, dal• la validità della Corifea impenonata da Anna Proclemcr con bella ,•arielù di toni; ma ,opratulto dalla ardita coatro• 1.ione del personaggio di CaMandra of· rcrta da Sac:ah Ferrati nell'Agamennone. Non e9itiamo a dire che rarnmcnle ci NEl,LE ALTRE PAGINE: HENRY FURST: Scl,cl,r.,,.J, in c:. ri.ri? - ALDO CAMERINO: V;r .. ,.1i "'!.>'"ccl,;,, - P" ...;.. ,I; A. RTNALDI e- G ARCAN– GELI - ENZO BOTTASSO: Oucxen10 picmontue - MAR. CELLO MAGGIORI, I f,.,.11; Cu=I; - GENNARO AU– LETfA: L"e.1i.1h~n:iali.1mo e; 1omi.1ti - AUGUSTO GUIDI: Letteratura inglc.e - GIAMBATTISTA VICARI: L' oi.ru" du mu ten~bre.. - ALBERTO PIRONTI; Il cong-rcuo di m".rica • Firen:e - ARNOLDO ClARROCCHI: Q"iota .... i.. ita .u. Quadriennale • GIUSEPPE SJSSA: Fenomeni .1olarie terrut-ri - Cronad,e de.I teatro, • cura J; C. PA VOLTNI e s. ROM.A NO - li cinema, a Cllra Jj G. PROSPERI - Memorie d' oltn– tomba - Noti:iario - Pianoforte rietà assoluta, alla tolleranza, al– l'umiltà. Cosi s.i compie, nell'au. tore ciel u Ca~tello » una sintesi affascinantè tra la condotta e la speranza dell'uomo medievale cop le drammatiche ist:-inze ciel nostro tempo. Qui indubbiamente è rac. chiuso il segreto per !'interpreia– zjone dell'opera sua, e la ~piega. zione del sempre più fascìnantC suo richiamo nelle tenebre di crisi spirituale che Oggi travagliano l'Europa. 'Doroth y A. PALMA nCl!e varie na7ioni. Il quadro p:-i. noramico di que,,ste deformazioni <'oStitui~e una visione che non può non 6tupirC: a New-York esi. &te un Circolo di Cultura Kafkia– no , in Inghilterra sono ~orti du– rante e dopo la guerra, specie ne!l'amtiiente ebraico, numerosi d-lllMOllla e0-n dean (f)iagel Kafkac/ub!; » e finalmente anche ia Francia ha cimo ]a stura all'in– vasamlcnto Kafkiano, in occasio– ne della recente trasposizione tea– trale del « Processo n, eseguita c:a (;ide alla rine di quest'inverno, 1t successo è stato immem,o ed ha 6uscitato una energica ripreM di motivi critici anche in ambienti per cui la figura dello scrittore cé– co era finora appar6a pietrosa e<l o<:cura. Tutti codeMi tentativi - a detta di Brod - se d:t un la– to porgono l'occasione per avvici– nare a Kafka queJ vasto pubblico che il suo g--enio e la sua ispirazio– ne indiscutibilmente merit.,no: pe– rò determinano d'altro canto 1·ac. ocntuar&j di queg-li equj\·oci cui accennavamo all'inizio I tre equivoci più r~CCnti in cui ~i è imbattuia la fama cJel poct;l -.ono il -surrealismo, la p5icoanalisi l'esistenzialismo. Con acutezza 1 frod ha dimo.,trato l'impo,%ibiti. ,. di racchiudere in ~chemj circo. ,critti una ispirazione che - wl ·>iano :trti6tico e su quello umano - po<:ttrlò come esigenza fonda. mentale quella lihc:nà tra<:eCnden– 'alc che ne:-!,uno dei tre movimen. Li in esarll(: pone alla lmt-t' della propria visione del mondo. Vj .,o. no inclubbi:tmcnte nei racconti, nelle pagine di diario. e '-0\'raiut. to nei romanzi. anticipa/ioni S<lr– )rendcnti di moderne teorie cstcli– he e p'-iCQlogkhe ma !a ,,crsona. Il pr~f- .lean Piaget è _s,?to 11/~cial-1 l~tituto gli allievi d'i. 111110 il mondo. L"a– mewe tntt~a/o dal Co,1-J1gl10 Naziona· .se~ (fj quella or6(1ni::.;azion<! ha rog• le <!elle Ricerche per rmn con/erew::Jt giu1110 in questi anni del dopoguerra sulla psicologia del bambino, Nel 1111a• 1111co111im10 progresso e l'lstitu:ione dro delle a11i1,-ità culturali di Roma del Bureau Jn1crnational d'Education questo in.contro del sommo petlagogisw com1,eml'ia oltre 1111 ventennio di s/ar:i svi:zer-o con glt mnbienti iwliani rap- o tli ricerche pe(Ulgogiche del più. allo prt!$enta un altro passQ verso t11rel li· valore scle11tifico. bero commercip di itlee che deve con• Abbiamo cl1iesto al Pro/. Piaget cli traddistinguere una .sOciPtà cult11ralmen• ritt.s.,,umcre per j lettori della FIERA, te mat1ua. Le tICcoglie,ue tribu.wte ,;;. le sue ùid<1gi11i più. recemi. lo .,111diow .sono state delle, più fJ!tc, - Mi i 11 ereuano txlTi woblemi, ma $/tma e cordùdità: e 11ella /JT{!jenw:io• 11,10 .fQur(lt 11 tto: cli stucfi(ITc se il pe·nsie. ne /tma dal />residente cfell'Acca,lcmia ro in/,mtile abbia ,ma .,truttura e un rlei Liw:ei. Prof. Castel111,ovn. si è ac· /1111:ia,wmetlto logici che 1:li .siruw pe– cennat0 con groti111dine a r111e.11a tJisi· c//lirvi _ UJ., come a testimo11ian.:a rN nuovi pii,. - E 111rnlisono i me::i cli cui /'/. al~ propositi di colfobora:iouc /rrr i s1it1tl0 gincLrirw si .seme per wle lj· due paesi. potesi cli fovoro? -Il prof. Pi<1get è l'eutmpio di unn fo. - An:itutt 0 il materiale ()Uerto dai tera e.si5-ten:a rledicata tJlu cmalisi "P· 1c-1~, e 110i ,,11cllo imp Jrwmiuimo dei pr,Jforulita e sistematica di un ~ettore ,li cliM!gni i11/a111ili. del linguaggio e del- 1•:cerCf1: ancl1e .se q"~to settore - la lt, per~:io,1e nei primt anni ,li vita - p~iche del bambino - raccl,iwle i,1 - E q1mfi $0tW ,: riJ11ltt1ti ai quali sé i c/1iaroSC11ri. le pe,wmbre. le /utu· 0011?.uce il suo metodo? - re certezze de/l'uomo intero. - Il mnteric,le nccumulato si può t\'(llo a Neucl1iite/ nel 1896. dopo i riunire Ìtl gru11pi J1ftrticolari: egocen· rmmi studi 11e/ campo delle st.irn.:e tifi• trin110. i11com11rensio11e delle relazio11t, tundi. irai:ia $Ubito le me i11,!11gi11in ,li/ficoltà a dominflre le opcrll:io11i del· quello che sarà il temfl ,fomi,wttte, lt, la logicc1 mhi/111 ('CC. E allora il pro– flJicologia del 11e1t,iero. attrm;ers,o il bfeuw V. /)()Ile i11 ff11C$IÌtermini: questi metodo genetico. Ve,wto a co11wtto 00,1 /cnomf!,11 Cfi.stituiscrmo "" in:5ieme in- 1111,litro gmntle .s11ulios() di wli pro• ctJerc11tf', (1 i111ecc ,le/iniJCcmo 111111 r:erll l,/rmi, il Clapwède. /Xlfff"Ci/>a (,I pe- e pro11rfo struttura m1tonOmll? rfodo 11ù'1./cco111fo dclla vit(I <feil'lui· - f: r11"1lc è fo -'"" 011i11frme ,i ,i- '"'" Jem1-Jac1111cs Uc,11..s.ser1111 di Ci11e- g11rmfo? 1•r,1. A Zurigu e "J',irigi. in /rcq11t!tlti - U1111opi11io,1e i11termedill: iJ l,am· r:i•1ggi si <111pro/omfi•cc nelle scope,te Ui110 tfisw11u• d'1111a strn1111ra i111eltet• della 1ntcologi11 s,~rime11t11fo e di quel- t1111/c origi,111/r, nu; il suo svU111,po è lu 110to/tigicu. pre11de co,1u1110 c<m la s'11t11mt.cso a circ,J.urmze ccmti11ge11f> .. l,11 /)ticoamdisi. I ~u~i ,,,-imi fovori sulla lo· da /Jer JJrOcclere fl risul1t,ti /coo11di giro i11/m1tile comincfo,w II i,1co11trare co,ui,tc ud cerc,ve di .s1ie,;arc i cfln1t· 1, ret.tr, r/ mr,11(1<, de1di studiosi Wlfl ri- tC'ri 1fel/,1 fogic,1 i11/m1tife. gli uni co11 .,1m11n:llcl,e traoolica i confini del .suo sii altri. li 1JC11.11ero ù1/antilc 11011può prtP\P. E comjnciano o con/fofrp 11e!fo Cl'f"to e\Sf'rP i.sofoto dai /uttori di educa- o Bianco :ionfJ e d" tutte le in/foe11:e che l'a– dulto f!M!"Tcita su di esso, ma t<1lii in– /luen:e non si imprimo110 Jje/ bambino come su un di.sc 0 cli grammofono: so· 110 "a.ssimilme·• cioè a rtire dc./ormatfJ dall'es.sere r:iven/e cl,c le J11l.ii~ce e in– corporate nella sosta11:<1che gli è pro· pria ...... - E in che mpp0rto si pone tale stru1t11.ra foJ{ie<1 con q11elfo clic lcvy– lJruld attttib11i.tcc cii primitiui? Esisto110 ru11110rti di <1//i11iuì? - - Crer/i(lmQ clic i11 1111 1fomm1i 110n molto lo1ua,w 1,i pomi porre il /IC"rl~ie-– ro i11/an1ile sulln $- les.to 11\0110, i11 1<1p– Porto al pe,uiero mlulto. ,wrmllle. e ci· 1,-ili:zato. tiella ''me11t(l/i1i1 ,,relogica" descritta cl1rl sociolo10 dell" Sorbona. come a11cl1e del 1,emiero simbolfoo cd autistico descritto do f're11d e dai .suoi diJCepOli. Affi ci .si deve fmudllrc dal pc,ricolo di tracciare I"""tleli troppo ri• gorosi 11c/ corso ?.f'i ,11wli troppo spes· JO si tlime,uiCfm() le dicerge11:e /,111~io- 1111li. Lt, psioolo1ia comparata è un ter– reno ,,:en 0 di i11,id1c e 1111a .scien:ll av– t•etl11UJ ri/uçgc dt1l semplicismo come 1!<11 peggiore dei nemici. - P11ò (1Cce1111armi " 1111t1lcl1e cdtra ricerca com1>i11t11 sOltO la s1111dire:Jio11c fl Ci11ClJf(I? - - Q11es1i studi .s11ll11 /ogicfl infantile ci luumo com/otto II stw!iur ~ com,,or· t11111e111i intdlc1tr111li, che 11rccf'd<>i10 ,I li11g1111ggio,l'rim11 <li sernint tfc/fo 1x1• rola, e 11rim11di .,,,iel{Clr~iil mowlo 11t· tnwerso la ri/le$vio11c il b11mi,i,w 11gitco e fo .sull (l:io11c che i11i::i11 ,,tfo 11fl.~ci1a e si sviluf)P'I crm {Xutirofore i11te11.,it1ì 1wi J>rimi 1f11c m111i dellt, ~,111 viw. lo obblig11 ml 1,r/lt1W:u1rc /r, sua Tntcl/i. gen:a nella c0Mr11:io11e ,le/ 1110111/o. - - A 1111<ile t1i si dimO$/rll11() ctm ,,iii. efficacia wli processi? - - So1:ra1u1to, come le ho detto. nel p,<imo biennio di vita. E' in questo pe– riodo che rintelligen:a tutta "proti• ca". per mancama ci lingua1gio e di ri/les3ione. astratta, conti,me fo germe il pensiero 11l1eriore, - - E che importan:a possono at-erc tali studi dal punto di vista pe<lago· gico? - - Estrc11wme111e Y:gnifu:atioo se si co11sidcri. come le lio detto. ch(J nello .111if11ppa di q11e.Ha intelli~en:a protica o "Je,uori-motrice" si raccl,i11de ljf se– greto deile solm:ioni successive, in cui 1a mentalità del b11mbi110. amlni svol· geradosi ed alfagiandosi, - E attraverso t111<1li opere 1101rù es– .sere pOrtato a conoscen:a lfei pe<lago– gisti e psicologi iwliani la somma di <111este sue itldagini? - - In una serie cli t'Olum i che umlo 1mbUlicamlo pre.ss 0 la ca.so Delacl1a11.:c e Nie..stlè di Ne11cl1atel. Il primo trattn della "Nrucita ,Icll'intelligen:a nel bam• brino"; il .~ecomlo della "C0Mn1:io11e delle, realtà nel bambino", Questo se– condo volume c0rrispo11de. sul piano dcll'i111dlige11::a pra1ica alle mie ricer– che a111eriori /)11.lla "Rap11teJe111n;io11e del momlc,'' e sulla "Ca11.M1lfoi /i.,i· cu"', me11tre il 1,rimo volume cOmJ)en• diu veriti anni ili studi s11l "Linguuggio t! pe,~~iero" e " CimN:io e rflgio,w· mento", sempre in ri/erimerilo r,i primi 1m11i di vi1a del bam(J'iuo". Om l'ir11erujsu, 00/1:e al s110 1crmi11e. Il pro/. Vi11,:et si llccinge a rec11rsi fllla Socief<Ì ~wlo-!vi::era di P11fo::e1w Ve· 11e:ia. do1 1 c i soci, co11 alla 1ecw il wof. De Ruggero e Ferretti ha,1110 rin· 1101/(/toull'os1,i1e illustre il v,l,,10 e lo 011wggio ciel/a c11/mrn 11ccmle11ncfl ju,. l1a,w. MERCUZIO IL NUOVO e accadu10 di vedere un'attriee cosi inlimamenle o co,i felicemente impe– gnala nello Jorzo di riporlare un te-– sto clastico alle ragioni di una f:Cnsihi– litù moderna .1,cnza tradirne il l)TOfi1o Ol"iGinarioed il ,·alore um:mo. Illumi· 1131.o in un giuoco sapienlis1imo di mo– dulazioni, svolte su una va$,ta gamma che anda,·a dall'urlo cieco del r.anguc ra. pilo da un so\•rannaluralc vaneggiamen. to ol mormorio lrepido dello femmina amorosn legala al der.tino del maschio, il Yaticinio di Cas.andrn è :ipparso un diacor8Q dei noslri giorni, pur conser· ,•ando lulta la ,ua venuslà. E questo linguaggio. già tanlo eloquente per la re,-a ottenuta aura,·cr,o la parola, ha avuto inollro un commento armonioso o contenuto nel gesto con il quale la Ferrali ha !a1>ulo accompaEflarlo: un gesto che vorremmo definire insieme arC1Jicoe ncrvoto; arcaico per la cura posla nel raggiungere certi attcg&i:'I. menti ripresi d:il formulario più ~co· perlo della coreografia cla!sica e ner. vow, per b mobilità scattante immessa nelle lor 0 ri&ide linee. come 011.:1. linfa ardente in un 3]veo abbandonato da11e 1ue acque. La riuscita dc1'1a Ferrati. che è nn frullo di adesione vi8..!lula :i1perr,0naggi 0 e di impegno tecnico. indica quanto cammino può compiersi eu qu~1a strn· da che r.nora è ,tata trascurata dai dj. rettori degli ancttaco1i all'aperto. La me6-Min ecena dell'0rrutea pèr il reBto ricordava. con un minore fasto. quella delle p(IS&alera1>preacntazioni &i. racu~,ne. Con una misur:1 della quale bi!0"13 rendere merito :al Presidente dell'Istituto del Dramma antico, Canta• rella, la coreop-afia dell'Agamennone è slala riportata alla 1ua più 1chict1a li. ncari1à e nell'epilogo è 61313climiooht l'arbilraria invenzione del funer3Je del re lrucidato. che in u.na precedente edi· zione della tragedia p ro&entnta nello ~tesso teatro aveva acoperlamente tradi– to il ecn5o dell'opera, pur ottenendo un grolll!ocHetto spettacolare. J grandi esempln-ri della tragedia an· lica non hnnno Liit<tgno di piccoli ti. costituenti miracoli.slici p-er 1piepn, anche dinanzi ad un pubblico contem· paranco, lulla la loro poten:aa. E 1 follia pensare che dicci M:udi di cartape.11ta in più o in meno O unn tro,•ata re&istica di dubbio gusto p,061.1110 occrcaccrc il peso della p.1rola di E6chilo, di Euri. pid 0 o di Sofocle. A no&tro avvito la maniera migliore di rendere 1eatralmen• le atluale la drnmmnturgia greca è quel In di rapprc,,entarla con auolu1a fedel– tà ri11pet1ando la convenzione «cnica che le è pro1>ria e mettendo al &ervizio di ques1a fedchù il rigore critico. tec– nico cd 651Clicodel no1tr 0 g11110. Pur offrendo il preU!6lo a molte cri· tiche, gli spellaeoli oraaniu.ati qoMto anno dall'fsliluto nazionale del Dram· ma antico. hanno avuto dunque il me. rito di presentare (o~ per la prima ,·oha un materiale ,perimen1ale otilir simo. Se la paur.:a di vederci attribuita un'intenzione ironica ehe e.rula dalle nonre 0111crvazioni non ci tratteneuc, diremmo che la (orzo,;a convivenza di ttili diversi ci ha aperto fjn3Jme-n10 la pouibilità di un confron10 diretto co. me in un laborntorio df anali,i: ballala contro bauuta. 6pietatamcntc, M:IUA vie di ~campo. Giovanni CALEMDOLI RENOIR - RilreUo Un ,,1101idinno hn rilevalo che 13 1-'iera l,etlerurfo. no,tOSlante le pr0rucs.. se del nosiro giornale a commento delle elezioni, avrebbe abbandonato 1n « co· munquo pocUica atmo!rera» de] ,uo 1ra. dizio11olc arcadi!imo 1>0rp.:issare a un 10110npCrlamente cOnfo!'ionale e perfi. no ng&r('$l!i,·o. Tutti i no11trilcllori s.1nno. pen:hè lo abbinm 0 c11plici1amcntedetto in vari ar• ticoli. che il nostro t1<:opo è proprio c111ello di U5Ciredall'atmodera arcadica - rhe non piace nemmeno al co~i,•i. 11 :l del M>prarcennalo quotidiano - per rislabilire un profondo conlallo tra b cultura e la ,•ila. E,- quindi naturnlc che le occn.~ioni tli po1cr dispiacere a qual• cuno t di c•~re accu!:tli di partigiane. ria e tu intollcrnnza posaano est.ere au– mentate. Quantlo ~i J>rCndes.inccramen. te po!>i7.ione 111 qunlco!!.1di detenninn10 e t1i con("rClo. è il meno che poua ~pi. lnre. nnchc con b rnit:.liore volonlà di N~ere ohic11i,•i e ~ereni. E non c'ii in fonilo ,l:t 1l olcricuc lroppo: poichè si trulla ili rker<"nre in ogni co!ia quel che i.· l'f'rO. Ci J'r.lrr che ,1ues1n 6inccra ri– <"ert'"a 1fj 111111 vcriti, ohiclli\•:, dovrebbe in sosl:111z,1 uceo11111m,rci sia nelln po. si:r.iono ,I; partom:a sin nell:1 continui1:·, o ono~tà tll'll'i111pef1.nO. Se per allro a <1ualcuno ili noi (sinmo in molti e tulli 1uu11i11ifollihili), 1•0~:1 c~erc ~fui:Jeiloc-011tro il comune proposilo (fllfllrhenllo di intollcran7.n. !'j g.1ppiac-hc i 1>rimi :t ,li•appro,•arlo$iamo noi sle!.~i. ~oi - i.· ,•t·ro - rrcdiam 0 clic b ricer<"n o 1:, ~co1.crt:1tiella Yt"rità non rv~.,:1110 cfTcuuar~i u1ilmt,1le ~ non nell'istanza cristiana. ma poic'hi siamo :inc11eperaun,i che nessuno detiene il monopolio dello spirilo eriationo, 'in quanlo C8.llO cirrola dovunque con una inso1pet1a1alibertà di fant11.11ia. ci prcoc· cu1>iamo di essere veramen1e 3tlenti e, @e11sibili a tutti i segni dello Stio m.a– nifcslazioni dn q11nlun<1ue1>nrte C!&i vengano. Su c111eslo terreno, ec è pre– vedibile ,,uakho inevitnbile scontro. 80· no però probnbjli molteplici OccHioni di inconlri e di discuNOiOniutili. E perciò la collnboraziono alla Fiera è, fari:amen10 aperta 3 lutti. Avere una lede o dell 0 pertunsioni non cignifica Il\ er conchiuso il pro– prio ,•iaJ:'-io. poichè non .11i è mai ter– minalo di co1wertirsi. Con1rnriamcn1e n quel rhe cert:i i:;.entc pia von-cbbe credere. di fronle ntla ,·cri1ì1 dn •co• priro e @oprallutto cln vl\'crc, tutli 1,ia– mo cgunli. 1cnza privi1e,:i e scn7 .. '1 v.in. la'-gi. Un.i sola condizione ,i chiede: d'~re aperti nlla luce elio non @i f.tl quando o eia che porte po•~, p;iunp;c– .-c. A un certo momento i da, ,•ero f!Ue•lione di buonn \'Olon1ÌI L.A FIERA LE'ìfERAHlA ~ Doni,1' ci scrive per ,csflt"I'"'' 1m'a/Jennario,,e a1trlbuila1ll sul/a fede di I~ no Gfo,danl do Gian Ltiiti Ro..di i" 11no "?'a at,t>am1- "tlla Fiera. Lct~rula. dtl 2 ma,-. gw, ,: s/ug1fta alt'altrncilmt dd nostro dfrtt– /o,t. L'a!Jtrmado,ie, non mo{ fotto dal Do11i– •1l, A qr,rsta: t Il eomu11ismo "1'11 eombatle il c..-ls1ilmuimo pc-,ehA U co"1u11itmo no,i com• bolle i morth. AtcoUa fa rr11i/ica, clelrdia.– ,,w aJramko Do"i"i il pr,mruo d• "°" p.,.t,.. blkor,: la JWa trt:r,a, elle conlit11r paro/,: trop. po risr-ntilr non solo 1''"110 il Giordani r {l ROndl, n,a a,,,:hr contro lo Firra. Quali liano :~ ";~",,,;"::aa' ;;s;::~: l!;t~q::::~;~ 9,«tcknlt dkhta,a=kl-,u, i" cu{ pt'll~mo t:ht il Do,iin{ poua e :-01/ia co"u"tirt,

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