Fiera Letteraria - Anno III - n. 18 - 9 maggio 1948

Pagina 2 LA FIEltA LETTEltAJUA 9 maggio 1948. Coralità dell'esistenza Lica e patriarcrile, un p0co provi:1. La frattura tra l'America roman. ({.;CJNTINUAZIUNE /.!,Il.LA I l'ACilNA, ciale, di JetTerson (.' Beniamino Franklin e l'America moderna di ~.t: 1:'re~:!c~e~I/~~~;~~; ;,l~~~:i~: Faulkner, tro\'a apjlUnto una ~ua morte rappresenta la liberazione in. ri:>oluzione nell'opera d~ l...ee '.\la. ten~amente atte~a (« c•e qualcosa sters; la poesia & Spoon Rì\·er. nella n,orte che ricorda 1·amore "· e~~enzialmente narrativa e <SCena « l'er anni la morte m'ignorò come di elementi mu:,icali, m,1 ricavando ignora i maiali ")· Pari111enti, "e ugualmente l'Csprc"sione da una ,;_ Lec '.\lasters lw rilevato «le contro. rica ,spontanea. contiene in sè il ~e- VALORE DI UN DOCUMENTO sua aslra7.ÌOne e ,epar,i,.ion(" da ogni al• 1ro gii, lcnlato, e riuacì 8010 alla ;atiro e ,il o<!•nplici·mo comu l'i11dieo quello clic 6Ì sa tlcll"induziooe dei ~uoi fonda. 1orl ,cntcnni (i Ko,al. Chcl,erdij S,.l,cckler. Bici; e D,ividcnko, oggi 1o• dati in Ru5$ia •oproltulto come autori d; canti di ma,~e). Ma ,r ebbe moclo J>('rTura ,er,o il 1>a'<!atoe vcrw il fol– clore •"11za cho i chinvi.-telli clalb Jlarlc clell"O,ridr·nle 11i11no ,1n1i lirati rurnoro• ~arnct,• corno avv,:rrii 8 olo a quatt.-o an• ni di cli>l11n7.a, per Sho•lakovich. Jnfj. ne, invrce di a1nre a elassi(i~are il ..t:I• tore de; musid•ti w, ietici come dal iribunalo ili Gio~afa11e. lo ~: inquadra in quello ùcl b~oro. E ae qi/esta uione dall'interno aignifica il pieno po•El!SliO e controllo da J>:trledell'nutorltÌI ha i,n· che tulta l'arin del ebro e dcll'D\'e.-e in un'orrnrnti«.,inrn a111miniotra7.ione. Difatti furono i;li anni in cui musi~iatl e critici ;i •fer,a\"3no a ricercare ;,, r,ouili tlisrua•ioni qunsl mrclie..ali l me7.zi com1)1)si1i,·iaclalti a rin errare in euoni. acl affcrrnre <IUC!i'1o realismo. I..e annate delle Sod"t:kaio MusicQ ne sono teuimonl con i saggi come quelli f'U 41 Cnme clovn'bhc c•,ere il slnfonlamo ~o,·ielico? • (pai;. S61. a La mora'e e l'inlrrclizione di /.orly Mncbeth • (V11· gina 60). "La di•ciplina e i clov~ri <lei compositori sovietici n (pag. 11) ecc. ,\ due mesi dalla pubblic~zione -ul• b />r1n~ro tiella l)i51><>aizionedel Co· mi1~10 Ct:111rnlctld Partilo Comuni6!a ruo:oudd IO fcbLn110: A prop<><ilode/. l'uJ>eru "l,11 Gmnde Amicizia" di JI. M,mule/i. In noli7.ia che Sd1o~lakovich correnti del mondo rhc <l:mno 0110. mc della :,1essa p0csirt contemponJ. - notoriau,..:nlc fri, i ceusurntl tli <1ucl. re ni morti v!:>suti 11c)l•ont;1 », ed nea europcn. Pur restando fedele a ID- bio staio dirnes,o dull'in.ci;nomen· ~=s:ic~~~~~at~tot;~~: 01 \1~ 1 ~':n~l;~n~~ quel!a cli 'è l':in!m:• americ:ina, Lee :~;,.,ri:u:~:r 1~;,~n.dQua~:~:'~ti~egg:ot~\r~ ri~pelto al :,uo giudice, :ivùne che ~·~:s~:ur:,;~(~~ve:::~~>bi:unente a i/ l)di:::si~::~~ro;;~;;;i.:;;u~}'"~i"}; all'amarezza determinata dal!"inJ!iU- d, propagimtf(I e agito:ione del /Comira- stizia, si contrapponga !a CoSCien- Pasquale F_EST À CAMPAl'-IILE to Ce,,rr 11 /e eil unche al Camitato delle za certa dell'errore( che risolve in Arti ,li ultenere "" mig/ioromen10 tf•d· analoga maniera \VinteriSeL di Ìllax. la 5ituw:ioue mli campo musicale ~ovie- ::~:1:'~i~:::~:)~h:~e ~! ~~:\7:t~:~ Il Convegno Internazionale '.::;~,,~."'~- 1 ;!';;,t=i~~: 10 de~g~1:' 1 ~1,; 0 ~;; c'è niente negli uomini di diverso per le Arti figurative !~e;::::::~: 1: 1 i:1 :~::-:, 0 ::~~ ~::~~~ee ~;: dai pesci e dai porci che lottano Sollo ~li ou,plcl della Dòred.oneGenerate n.hz111i110 d<ecisc ,/tJgli orgaui competcn- per una mollica e per un pugno di Antichità e b<lle Arti e ad opera dello Stu- li del l'artitu dei SuLiet al /i11e dii per meliJ!a gìaJl:i, talune crcn1urc rag- d.o U..lianod; St<>rla dell.Artc.coadiuvatodaL fe:io11arc l'a11iL•i1ù musicale. ,ia il Jl'l'OV. giung-ono nella morte !a fclicit:'!, 1:i CommiSiiooe l!al pcr t· u.N.E.S.CO. e dei ,·eclimen1u cl,e col1,lsce lo Scho5tako– a)!orchè S:. trapas~a in quell'al di Jà ma"iori EnU cittad!ni, a! teni. a fifen.. da.i vich. Ma rnuJ';._ ~i traui dei suoi cli– in cui s'era sempre creduto (« Jo :,,~u= ~roo;~~o f:~~,~~'"!::° .!:, fen,ori, come li signor Pierre Kalclor vis:si adorando Ja terra e il c·elo. E sono irn-itati a J>llrl«l~re oltre &i l>t'incivali~ul n. 199 di ~te.< /,e11res francai.1eJm, o continuo l'eterno camm:no della vi. studiosi di Stona den·Ane ai ogn; paes.. an- 1ner! 1 i it:~~:lia~~ 11 t',~!!:lar: 01 : ;::;zs;:~: ta immortale»). ::-r1/~~':. !'...o:::::i•qu~~~~~i: mente e iu aupedìcle rnmbra iji3 Etato Inoltre, più che una ~coperta O ai problemire\.,,llvl,!l'arte. 1 luori del ç 0 01_ un ol,bligo 1ier chi ne ha ,critlo. E dire una nov:U1., ]a forma antologicn ,·egno a,·ramto per 1ema la crltlea.d• a.ru, . la che il tlecumento, per la sua impor\nn. rappresenta per Lce ì\las1ers il cultura artisl'.c., e I• ,u, dfn1lgnzlone. la tu- •..i c il •"0 valure i11dicativo insospctla• tentativo d~ cog-liere un senso cora. tela e va.to. -iu:,,ionedel v--..1,;mooto aniotico. bile nei rii;:u:orclidelle condizioui della le deWcsiqenza. nel rilievo dcll'in. :pe::;b:on:.i;~n:n~ 1 :;; 1 :,:i 0 f:ui~~,..,!'. :~'~;~~:~ uell•u.B.S.S .. mcril<:rcbhe lui· ~~~d~~Ìet:i~~~ : ;~ u~n S~:m:e~~ :.~~:::,:,:~ ::\:~::~a:ooi c!oe Scho,t1,ko,;d, <!UU51a volta non è il nome 1,iù significativo. Non lo è arti• soggettivo. In questo :,oggettivi. tilìramente, aflì.tntalo come ~i 1rova a smo c'è la possibili!:'! d! en,dcre un Prokofielf nd cnm1>0 lntenmziona· dal!a solitud'.ne co 1 1cttiva che C il Tro"are z,·br,· le e al ,·e1crono Mya;;kov,ki, padre re- ~e,e-no della trngcdia umana. Tutto v condo d; una ve,11ina di ainfonle, e quello che « uno,, può in amore e >JJecie di mito 11n2ionale. bont.'!, è sottrnzione di egoismo ;i E:,e8'0 st1 ~"' Dfr«<o,o. Non lo i.: nei riguardi della vita nrn• una psicos: collettiva di guerra mi ri/.,,.,co lll!a l<tltrn del sipo, l..uip n,._ aicale ufficiale tlovr re.sin largamcJ.te Quindi, pur ne!ln coscienza dell.1 ~%~a~;:~~: ; 1; P ;:,,e 1"0 ::::•, :;~~ ~::;;~\::,:~il::~,ll;li c;~~~~ji,~. ~~i;:~~r;'j!~ collettività. e anz! ncll'n~p;razionc ,o modo, allo dlfficolM imm<"'' eh•.,. p,.,,.,. Cun,;erva1orio cli Moica, dl Kh:itd,atu· a una collettività idertle. !a forma '""" aggi agi/ aut<>rl "u""/ d,e ,i wg/10)1o rlnn e dello ~lc~soCravcenko _ un bu. nntolo(?'ica è un esperimento di il- "'':::.";"::;!:,' 1 kJ/Mo, wn,..,,o, ""h•lll• che l'c- rocrnte qu~blO, ,alvo errore --, rispet• stra7ione, come una forza che ten. difo,e ria wp,a,ullo iodl'Jtrict<: •• no,, 10 fos. tlvamerue identificati dul C. C. ~on dc al ma.;sjmo di una essCnzinliz- se, .,,,i, a di,, ,. ,,a1ra.,se 1a t,wòb!i<azion< l'AMocia,;ione dei Compositori Sovietl. zazjone e di un'interiorizzazionl:' """' criseri dr.'ml da qu,Ui ddfauo/vlo m- tici e con il Comiloto delle Arli. Giac· fun?.ion;ilc. Sono ou~sti prodrnmi '.,:~;' :i"'",:;,,:!~\h~al~;;~:: 0, •:~ :.:,,:; ~':~ 1:i :,~~~n ,:1 n~:;;7~;: 1 ~~•:01 !;~\~f~ di que!J'inten~o deS:derip di ,,erità •t U07<0Jciwto, pm,oblx pi;. p,,bblfra,c nulla contlannatc• tendenze, Shcballn;, il mag. che condurrà DÌÙ tardi la letteratu. sa:ondo • 11 e si ""''" p,oprio <li ,,.,.••• ,. ,o- i;:iore implicato in que,tn didattica er– ra americana a quel reali~mo. es:i. ";:;n,,.,: 00":',;,;;,~•,;~;rip'~bb~:.:..• s:~ rata tli cui $0 prcci~a, fra l'ailro, che ~perato talvolta come in Caidwc'I, p,e «eohdò 11 ,.,; 0 ,..,,,1 0 di -;ede,,. """ è agli ,tuclcnti non viene lnnealalo il n· che e~Pr:mr- 11 tormento dell'uomo d'obbligo che tllle n<«ssitd eo,t,l>1fa lo sc,it. •llCllo VCl'J>O lo mi1liori tradizioni della moderno, per quel suo sondrire •a ;::~~,'";"a;• !/::~ 1,:"';,:,,:: :: .a; :; ('Q,:!~:u,~a~t: 0 {:,:a c1:: i~::~~;;;;:~~ propria e~sen:w, al di là delle SO• ,ti /ib<,o ueario"" che ha 1,°""tJ co"'! cn.si Schcbalin ]'e.Ime ••·or 8 a, durante b sua vrastrutlure sociali. V'è infatti :n oJt.monto libt,I nel P,,bblit:o eh, 1,,,, ., In- ,,i5ita in llalia a aoopo cnllurale, ,i Spoon River il senso della libera. J'i.,,, "' It<>lia. si !,zze, •l. ben poco, "'"· in siupirì, a ,111c5topunto. Ei;,ll si faceva zione, in quelle lapidi in funzione ::;,::,';'.;.,~ 1 ;;~;~:«:: 0P{;" d~w:": b~".:. premura d'infornrnre - aot'l'idendo come di specchio a una verità retro~pct. krit<i ;,, ,cm, di p,,bbiit:o,W,,e che li a/flig- :;e,;n~~;;:e~ll: 11 ~r~: 1 ~;~;;e/:~~;;;;: tivn, ignorata fino all'ultimo i:,tan. !:~,,:1; 0 ~il~,.,::::::::•':,."';;,:.:•~; ,·ano e ,i ammiravano Pa!eatrina, Mon– te. Questa retrospettiva e~senzia'e µpigi.'!. p,u; , di i>'o:,ommi pt, ,:o,up·n teverdi, Scarbtlì. E intanto. che anda· COJ!l'e momenti e stati d'nnimo, La nlwniont " 6 " è ,o,,., t><• i! ,on"'"~' ,,~ acqui!lando ogni «nuova» musica nella loro re:iltà ogg-ettiva non de. '""' 0 ' ti "' 0 • "'" """ 14 si pui> 1 "'"" 1 "'" solò anlfra itnliana per :11luri;are ,i,,el!e e- fraudata da una n:itura raziocinan. ~~,t..~"1;::;;;; 0 .''Jt 1:<1::Zì;c~.w':: ~:"";,.,: :~:~~ 1:: 0 ·imE~o:~i:a i::r:/~:1,'!:~lai ::~ te come quella 11mann, o da una ~~ 1 "::..:•: 1 %:::'"u!"..::i<: ~li,'i'.'.:,'.~,. :;;;: stri compositori vh•e11ti.i;:lacchèEl prov– coscienza puramente e~teriorc. dei cMari>,,,.,ti ch'I!Uo i, 4 chk,ti al signo, vedeva anche della loro «nuova» mu• Nello sies~o tempo, le imm:igin PintMs. Mi cwla, eic~). e le tinte, gli ambicnt! e i carattrri ,.,,, det10ti,ri,,.,, Quanto pol a Kha1chol11rian, quando acqui,stano uno sp:cco v!o!ento <,ul Gu_.,., LoT11 ~~,! 1;:,\:~; 1 :ii i:ri:~::a a~:,e:~: !'~:a~a~ te~suto di una pacata poesia. Non 1------------1 ma in~idiatri,;,c tll quella di Sch%1a· vi è, ad ogni modo, un rig-orc es- ko,·ich, in ragione dclb 5ua (unzione ~enziale, chè ai p.-irallc!ismi eSpli- NOTIZIE SU JAMES JOYCE ~i:::i'.''':i d:ll;~\s~: 0 ~::io;,: :c:ut~o~,~~ cativi e alle giustificazioni deg-li Lo s,c.rittoro J. PrescOlt(0-epa.rtoment 01 En• denuncia. Datn \'imp-Ortanza che l'A•· scon1pensi, fanno riscontro tal\"0'13 gllah, WaynoUnk-.,..lly.D•uolt 1, Mlchlopn. slciazione C'ives1e nell'organizzazione le incompren,sioni eterne e una ce Si.a.tiUniti), et acrlve: rnrniunalc egli i.: n·aln1e11tc il pcn;onag· cit!t per taluni, che dura oltre l;i 11e;i~'.: sc:;::1° J~~e,,llb~o,u-~ull:no::n 1 ;nt:• 11 : ~;,: e~, 1~i~~1•,~.,~i;;:b:ii~:,:~~11 :d :n• 1~ 11 :~e::: mGr1c; risulta Un ibr!do di verità e chiunqueml d...., cumu,.,,,,.,lonedi mnm:'Scril•tra7.ione delle lcndcnze u dcgcncrnic » di men;mgna che coMitui•cc )a pa. ti. lettere. o boue di ,iampo,.-lfcrentioialb vitnenta7ione poS:tiva de)l't"Si~tcn. :::~c.a;;:on.:!:u~! 0 ~,,::•~;r.,:: ~:~il"ac::::e 1 1 ::; 11 :~•, 1 :,:;~~ 0e•~~o ~::;.:: za. in qui:'; ,suo f!us>o di coerenza con La debitt. a1tenvont o real!tn<to~ontt.- Vano Muratleli, ùc..crive iJ Comitato e di contraddi7.:ione. e[ rnzionale ,:: mon1eLl g,n,,lc pratalore. Cemralc in os,,. a•pC1101lella ,·ita mu· d'inconscio. Cosìcchè, Lce Masters JOSEI'II PRESCO'IT sicale •o,leticn: dulia creazione nll'edu. cazione. dulia critica alb ,·alorinazio• ;, olla OPJ>OrJunilàdi una 11h1•riore fo. cli affcrmar,i con •emiwe 1,iù e,·idenza 11edeall artb1i. ciliiazione tlci 1,roclotti arli-lici, n un _ è .si~nirirati••o in Jl'l'Opo<ilo Ja dl· Che ~inno que;;te tendenze e preeto vcuire inconlro al 1>01>0lo in vieta di ~po!izlone dcll'UUido rolitico del Dl· deHo, •1..:cio 60 si ricordi b ,--0ndannodel• ollri sforzi da rìchi1·tler.;Ji? (Apprendo 1 ,artimcnto dell'&luc.:izionc ,!cl 14 mm"• la /,m/y Mucbe1h di Scho,takovlch. Co• mwhc. la <I l~rn,cla » dcll"ll febbraio. zo 1926 clic app·rovava di cou•igliore 111011Horu- dodici anni fa - e Jl'l'O· ,·omo il clislacco cli nlcuui com1,o~i1ori (l'Ì compusitor; di non ,eg 11irc i m1Jdel/i !'rio 1111 es1,liei10 riferimento a quel• <ln! popolo sia arri,·atu fii.o " wop:i· ,le/ folclore 11 e/lo cnmp,,sì:iOlle dei 1,,. 1•e11lwdiu il ,clcno i, il fomwli.11110 gor~i nel loro a111bi1•i,10 di """ corrom, ,,uri corni; de.,ti,rn/i alle 11111 ,se -. io tli cui si dettagliano gli a,pelll e b teoria seco11do la q,mle il /11110 che il alla fine la oi ,irrusò di :,vrre limitato eosinnzu: <1110\che invece si può ri• /,01,ofo non ca1/liscu lo m11sico di mo/1; la ~fera dell'a!tivili, crealiva. non fo ,pormiur, a cnr,r legbero al nostro ~011•1>0-•ilori soL·ietici modenii si SJ>icgn mal as.sunta. a 7,ione e pro~rnmmi. of· ~,::•,:,r:•1a v~~t:cri:7:nt:,:e siq~:~i ,;::':~ :o~;;:~;:";t,;,;:,,c:;e } 5 s;::;::,o ~?"P;; ffrlalmeme dallo S1u10. E <ieando olh in CJU01$iasi nnnlisi o~tilc della musica n.«i11,./,,re 1111estn musico complicala. che :~~e 1~ 1 ;! ~:in~~go~!a•;r:~!n~::e::~:at~ :~;:;;:;,:a;;~ia ~aQ:::;u c:~,:,::''j,, ni:~ :;~t:::~:,,";e;,:~:,;~:;:t: :J~fm e e;:;: anche in musica sen·ì a voltare l):lglna, 1e,,1emc111e ric,1nfore - confrMl13 il te. ,,JJ<Cre music,.J; non tr1>11tmo nscolf'l1ori). :u!"~',::'~: r~•~•,:.,:•t;;~il~~ 10 ,1r 1 ;" 6~~:.- e~'. ,lo della o Pra,·tln l) lo spirito di Si i, a 111,as1enrn1a tl:ill·Oc~itlenlc in rori en!u•fos1i. Si dire che a questo ;;::.~~• ,:o•~~~;~;;;a:c: 11 :~~:~c~':o'.,ì T~~,: fnvore di un più acccntunlo e autoau(. punto _ 1932 ~ col 8110~ciogl;noenio ,111r>stoi11tlica che fra ,ma pr,rle dej ~i;~c;;:~rn:.•;:~:•~al\;:;~:r,~r.I,~"r~- n c;:::~ ~:i~;:~~:: (<~~;!~,';:a ~/~f r 1~ 1::1t:) \ r;~ cm11110,itori s,mieriei unc1Jr11 so1mn,vi,,e t!ci 5uoi ingrnnagp dopo un rul'entn• uormu contemporanea, il noovo cano· ~: s;:;:u••~t ;~;ùl:;{; ~,o:i7!;;Ì;,;,~: I/ ~~; mento graduale dei rontrolli nel !Cm· ne ciel realismo ~r,ci,.li•tu. fi dia l'intcr· esercita lo musica moderna del/'f.",.rn· :::. 1 :in:u;;:?pa:~;: ;~•:c~~a 8 .·i~i\ 11 'i~~ ~:;:o rl1i 1 ,! 1 ,~:;:~ ::~r:;i~:~ir;:• 1 :.,;:.,~: [Xl Occ1<le111alc e dell'America. E non ci cli l'indagine è da lasciar·i lì al 1mnlo g0riali:;1 3 può e"'ere l"anmlirnma estetico :~: 1 i:r~;:::, 0~;!,:r:,~cl~lti~l::;~;~ ;:;~:;: : 1:!~;ac;:-:t~)Car c;.);;;~.~;o<t:,::~::a ,:a::~ più edcttico. e lo conferma con b ~ua nn della conente occiclentalistn dclb indielro nclb mu·ien dopo b ri,·olu• ::,c;~ic;i;;~i;~: 1 ~: 1 ~:; 3 1 ~";!~b:::. e~j :~~,,~r;~~:::~,;"~i':;a;,;;:;~ei:~:•~ 1 ; 1 ,.~;:' ·,i'ò',~ 3 :;: 1 ~ 0 1 1;;\ua fier:t ri,·n],.. la rro. richiamo alla lrarli7,inn..-vi 1ronei;:gia '" oggi 1n ,cr~ ir.ne pralica ,lei rculismo Coli. C veramente da rim1,iani:erc- che :,:":;:~ 11 ~:,::;: 1 1 ;,1;: 1 : 11 ~ ~'.~~ft f;,;:;;~:a:; so,·i1.1!ieo. E' il caso piullno1o <li a11i>ro• lo ~J,,,zio i,upecli•~n d',iclclentrorcl 11cl ,li forme mr,sicaN. la teri,licilÌI vi è r;11ure tlcll'o,:eaoione J>C' diiarirc che ;.,o 11ro~r,11111na-111:inife.sto. J>Crit• nella JJrOJ)'O~la insieme a 1111 1 ,mfo 11 ,/o e orgo. fr,rnmli•t110 non C. come ,·orrehbe più le.-za e definitiva fornrnb1.ion1• ciel 1929. 11 ico /<'game col pQJ>Olo e con la E,Ua ,l'uno, una mi•t•·riorn parola J>io,·u1a Que-t'associazionc rnp1>rCS("nla lo 6forzn creazione melodicu e l'olrn mne•tria un bel i:iorno clal cl<:]o. o ocaturita dal• !"ii, esa"J)Crn1ocl'adei'-uare b mus=co al. 1 ,rofessionale, secondo es!O, ha da fore l'inferno. nel me7.7.0della critica della la rivoluzione hol$CCvica J)("l"l't'gnendo !ull'uno con la sern,,lici/i, e /'afferrabi• U.R.S.S. Non è neppure eia di<lurbarl' 6 \'etsione ddl"i,lcolo!!(a mani t,i ,n /ità. S R,• 8 ° 0 ~i~a~,~~an 0 d._' =:d~a d\l :~!aJ~~;; tCnnini nmcieali. Lo '1])irilo e l'r«enm. Touavfa dovè ~emhrare pii, corTObn· .,. ,,~.. del ~no pro~mma fu que 10 e b ~ua rantl' deli'ineertru.1 ,i--•nluta cli modelli d,e ~hiutlono I(' Jffandi epo.-\,,: rnllurali ul1i\'itit in con•e1menza l'lj:ira. Si pose contro cui la Colletti, i1i, Proktnria ri. ;:~~::~~,::e r~•::~•r::i::i:be~:"~ca:;:,'im: ; 1 ,'.ti~~~~:;,;°~~ ;~~ 1 :i~ ;;~~,1~1•~~, 1 :,u;: 11~: .,;,.a col hal1ersi di <'Ontinno come Don ,li un movimen1o che do! 191'1 al 1921 talvO come ,·icini nll'irl"n Jl'l'nlet,,rin ;h~:: 1 :\7,.e~~:111: 111 ~~ni~ ..:;Ìnz7::,ci,~:~: ;;:,•::;~~ t !';;•;;:,c;acll::;~!!~~;,~;:•. ;;: ~)~llr: ~~i~:::~:i~~~:i1ur:i:i!sr:i\ 0 ~::;:~ liber;~ inventi,•:, divenuto onnai regola ric<'1'C,ie· h ,·.ilori7.7.·1zion<' clf'll'ecrf'll<'n• :111f'h'esJ;O"ll'unieo f'ritcrio cln ~i,tn. ~,7i7,is,;::;r~n~:.,~•::~o '~r ~a~lli::n:·<;•:;~~ :: 111 , 0 h•\:;~~~'di a;:~:::o·at·!~:;~~c•!;:;~ Che è q11.ir, todire l':onalisi ri~orou ~e- ritante ijufficien~ cl,e aveva quando nazionali cli forma e oontenuto. ;~:1n~to 1 e ,1:~~Ìam~~;:~::ia d:I e:°!'~~ ..: ~:~1/:~::::~:;or~e s~:j~, 1 ~~it: ,,; 0: 5 1~•~:~ Qunlc sia nttualmente l'c•len<ione ,!PI 3empre come procletto cl; 1rno ~lndin cl,e unn <'OrTente. 1111 (::fDPIIO in mezzo formali•mo musicale ,; è j!:iÌInccennal<>. nrr<'•lalo cli cfrihà. n@lial1ri. E tanlo più nel clima J>('r al· Si 1rolta in poche J"l"f'Ole.dell'infrmfa. S'nffissò in un modo U!:urclo nella lro \'erso cl; indnl~enia rhe le ,lì, I'~• ~~e~~:.~~ ~:;~ ~=!·li:!"':f!;;,r~~~,:~I~ I~======================= cli quella più in vi•ta e - sino a ieri LECTURA DANTIS - viù onornla. Quali ne 3iano le co11• ""'"'"" '"""'"'"'"""" "'' '""''~ creotivn i• indicalo li, ,love ,i lc~!Wche. .•aMificnnclo ~li al1rj ~cncri al'<' fort11f! cnmplicatf' di t1111,ica strumentnle .,i,r /n11irt1. se11:a prtrole. porro i,1e11itabi/. mrt,te n/!11 ,le,;1ule11~ dello culwra ,·o· rofr e drammatica e alfo inrn,,,.cit,ì di ,crir-ere per ti popolo. come •i conMarn nJO/ fatto chr ,,..1/'ultimn periodo non •i è creala nemmeno un'opera sode/ic,, rl,e ,i11capoce di ,rare nllo ,,e.,•o li~•el. In ,/elle opere da•siche rus.,e, I.a "Pr.,"I" n non dc:-tcnnina <'hc:-~; nhhia ,In inlrt1,kre t)('r ultimo p•Yio<ln (p,·r escm[l'io se sia fuori o dc111ro il ~r:nHlo ~nrrr••o ,lcl renli•ln « rlvr;,ln ,,.arr,;- il Dn11 » di D7.'-'r7.iin•ki). E nl"'I>· puri' acunna ee r1Jme a,·,·ennc prr h llrnhile ~1el6 di "L.1,ly Ma~h.,!h n. •iu snnno!a l'nra di rivcrlere .,nehe l'l'•nl• ,,.7.ionc dt"lb «Sinfonia di L~ninFTadM>. C.nnrnnoue quc•to piétiner <ur plt1<"1' rneì e-plic[t 0 - la musica sovietico non lrn /nllo nientp p,!r fo sua ri<"n•lr11:im,e; si legge qunsi all'inizio della Disposi• ~ione - <) crrto \1 pu1110dolente della aitnnzinne ,·i<lo dal Krl'mlino e il 1,iì, intrrrs•~111r ,·isto dnl cli fuori. Sr. j1:Ì11nti a ques1o puntori ii rhi1·dt1 la ra~in11e in!rin•ecn di questa rrrp,i•i• torin •imnn prnnli a ri.•pnn,lf"r(' ,J; n<>n poterne P""OJ>Orre nes•una dl ~odc\i~ra– r~111r '''-'ppure fat1n 6 JYtrlr nlln Sf'V!'· riti, clelfo rrltica n~ll'U.R.S.S. q,mn•ln hn ,Jn crn•urnre. p r.or1irobrm.,nlr p« p:li inter\f'nti ufficinli di lal ~enrrc. ~; 1 canti XXIII e XXII' d<I Pa.rndloo. Intima. monte lcgui, quasi .,.1dotl l'uno •ll'ol!,o i,ol– cht rultima tu,iM del 1>dn10onnui,,fn con accenti tr!onfal> il secondo. offrono uno dl quel contrastidi Juoi e d! ombro,che non .ono ra,1 nel poema da.nlec><:o e 1t,:,alimentano la ,·,u-ktàe la. be!lc=. Al prlm.,. li p::,esla prorompe olli.. lm.o. e In una mhal>i1e fusione dell'umano o del dMnn i:11 elementi<ltlla =ili.I. •i idulh.ù.nO 1,,..fi. gurandot,I,• compone I• 1ubLim~ violonedell• \'ergine lrfonfanlC tn uno .iuolo dl Anl!"N e ,U San!l. ,uccrde il .,condo. corto ILSa&I men'o bello. che in un•a,idu.l..for>cpii, al>P'1fcntc che rc•le. procedeper via dl domondee dl •lllotii<mlall'illcrrnuione eopllcllae piena di quella ledo, gi~ per oltro in 1011tl punti e In tonti modi monlf .. tnta.. L<llo.-e del è3nlo XX!ll ! ,ulo Pietro Paolo 'l'rompeoche cl ha tnsportaio. gratlc • un lcticc1CCQ!(amento, in Qucll'•.llroparadlaoche ! la concdralcgotka di Cl,.rlra, don ! ro– ..,,r; e le ,·etnie, rutilanti al primo sole che H ln,·ate. offrono QU._.ii•imrn:r,gfn< tetrcn• dello VlSiooe<:heabbagl• Dante aullo afondo d•~rro • d"oro del cielo aldla!o l'ercM m•i. dopo a""r dischlu..oal nootr1 occhi QUèSIO lembo d! Pondloo e a,,.,. fatt0 !1\1.,..,.. l'eb1eno.della n,_.t!co. ,-lslone.Dante .. ,.,. !1 b;"""'o di I= una ~U"'1 a.l suo ,·olo e indugiare in uno melodlc•. pa,tlooln– ,esglotn c,pooir.iooed<I trlp!.cecnmc clll o\ fa •OltOJ)orrc? Ecco la domonda che ol ! rl– •·olta Doll' GiuseppeDe LuC>ncll'lnlo!a,<lo \e1tu111. del XXIV e&nto.11 ll(:nlalee popo– lare acrlttoro,- d'co )>Opohu'< nel ""'100 p1U allo della parola ta,flo noto al J>Ui.>ltl:co romano e non "°!o ua. gli eeclcsi1LStkl d ha Tisposto wn dotto o viva"" w•m1,en10 dcc:odi di[P'CMioni - i:=,lobrmente lnte.--n'II quelleouglis=Uo<i danteschidel t'..oclo e oul commento delTornm:isco - ognuna dell e qua.li a– vrebbepotutooffrire lo spirito n m.,gglor! r!licl'i. Non esposiz!oncIOOIOl[:oa_ p,,ch! 1'0!)1>0 de• mem,,-,,,quella di Dame che r!,tpo.,'dealle doma.ndedl ""n Plet,o; non dlg,:1J&Sione sco– lastica co.poct df ~ichlama.rcl alla. mente le p-10di dispulCdelle famooeunlvC,it{!àmed!o.. e>'illi; ma un a ..,mp licc. catechloticaprof ... •ione òi fede quo.le~ nl buon cd,Hano po– trebbe rip,t<rè, un richiamodi quelleno.don! che sono il lonrl,mento lmmu t,blle delb. dor. lri...._cUtol,!oo.. un. v, epa.ru onc al\'u~1mo grado della celest<> 11.1<: . a. al la «1rnunlonecon Dio onde scatudrà lo b,:atlu!dln,,pien e im. p,rltura dell•onim•c«d<nl<. l'oolo tra la vi• 9'one del ciclo ,1ello10 o quello che ofolgorn– rà nell'Empireo,qucaloat10di lede cui s,gui– nnno Quelli dl spcron"'1e di corllà. OIA qua– si a significare H l>bu;cno di u,f• b:l&C oleum e incrollù,lk, nteeu..iio oosl<anod•ogn; ml– ztilcov~o. Jn un t<mpoco,ne il 1uo. ln cuò pullub.,·òlno l'cr .. la • l'lnortdulllà e b. •tessa cultura s! colorau di luci non Kmp"' ono– o:losoe. Dantè ha· ,·aiuto rim>O'·uep!U espii• otamenlC che 1lt=·e la 1ua prolusione di !«le. rìpctc,rtecon tatto Il ulore del ouo lm. mutabile con1<:noo le p,opas!,!001{ ocmpHcie oublimi, manif,.tarc la compacenu profonda che tale professione1H procura,••come,l'11>e• ,·a procuro!>al suo nnto e,amlnAlorc. QU<', ot.:i cons,pcrnle rie,eUJL che a,·,h·• le ri,pos1e del cristilUlODante e lo ll()(ldlol"'ioncho na– sce da esse o, pare che olano Il 1·e,omOll,·o poeticodi tutto !I ,:a,llo. Il quole. &e ha dei punii O!<CW'I e !I portlcolarc!U':lato com· m""lo di Dart GiuseppeDo Luca na ha ch:a– rili piUd•uno- n,, ho pu(C degli altri in cui si ri\ro,·a la potenù. < b. di.. dd maggor D:u'\10. Maria Teresa SPOSATO Ma forom, anchr gli auni in cui il Consip;_lio .r~; Commis-sari del roJ)Olo fig;/, la lnrilTn progreuiva con cui pa• ~are l favori mu•icoli se condo i '6n eri. ilfo111rcill1anto la figura deffartir.ia li· bero ouidcn1ale era con(inala nel ro· ,ero lir11bo delle co•e senza più senso. E qua siamo anche noi a tirare le \lai •!Uantn in Ho, 0 ia si è arri,ati un'arle su commi•sione &pecie da •l'•~lche anno a que!la p11rte. Ed è da aggnneere con tutti i lavori per il com· ml••ln,mlo. Ep;.li i.: a carico del rommit. 1cn1e nnrhe <111:inclr, ; mnmalaio. o de. ve pensare a ~fui:,-p;_ir(' il ~nido estivo. Si provvede prrfinn o<l ,ilimrntargli l'i•r,i· ra7.ione cnn 1>pporr11niviog~i mentre ],:, me npere aonH utilii~.,rc con la posai• bilit1Ì del mas,imo clei:li onori per colui che le ha create. M:, il lermine fra i due intercs·nti tlirelli è a.,.n; ,.;u simile a quello cli un eontratlo d 6,·0f'o bloc. c.iln che alh dir1:nden~a eia un me,;e• nate cli~po•la oltre alle tirannie an· che a,1 accrl1;1re forme paraS1Silarie e e◄ununque so•lituibile. La no,·itii. qu~• sta si ri,·olu~ionaria. i· a"l'ai poco cnn– slclerat.i 1anto dai:li e :,ha1orl <'Omedal ,lcnisr.11ori. Oivcrsmnenle lo ~anziani " l':11tCJ1,l!'iumon10 conlrito dei cen;;nr;,ti non tle,1rrehbcro Mandalo. Nè cl'allrn parie •i lm·crrhhe·o cerlr curin•e difo• Fe ,l"11ffieio nnn •ni bene ~e slolicle o irn1>P'O fnrhe. C.; ai mrra,·ij:lierd,b~ fnr· !C ~e Of'tlinantlo a un manuisla un bello angiolt'lto ~or,i,!en1e - e oltcnendone una r:ippr<'!!,Cnlnzione della morte in @cliclctroe folce fo,,e cli,dena l'ordina· zlone bruscmnentc e quello lo ricono;cer.. ,e i:i11ato? M,. clircmn rii pi,ì. La volta in cui l'urti8ru ncrftlu ,l'imi,o 1:ire ,bi bel J'1"i11ci1,io l1111110 arte uri termini di tfTI lavoro n tariffa e con una funzionalità delerminnla .,•;, eia rhieclersi .\'e l'iden cli uua e,•rn1ule mcn'lnmzione della ~u, 1 intr,:ri1ii arli>Ticn nel no·tro s..-nso tn· clizinnnle non •ia ahrrllnnto a«urcl3 che 11arlnrf' ,11 prnfilto imlivid1mle in un ordine di eronnmia rullctth·i•la. Qu,.n10 J>Oi alb musica. •e propri, '" ne voglia ari;rnirc ~enza cnno,,,.erln qualrhc cosn tfal !UOÌ testimoni, ù J>UÒ ri1rn('rc rho ~ia l1•i n ~coul"re ;,.,I;. veudcntcmente eia sonzionl o da e-alta. 1.ioni e ,b p:irnle d'ordire rontrapoo• Te lo clnra rirrrc:1 ciel capolavoro. Emllla ZAMETTI "SESTANTE POESIA,, L. ••••l.,Jooo ~I L.1<••• l"'' I•••••,.•I l<l· 1ou,l b•adotl do ••5.,,.., .... ,o,.e,ood; ri1o • ••Il••• oonlomporHU odhoo1'01 .. ,.0 (\'I• /So• p01; JO). bo ., .. ,ho111.,•.., di••~"• e dl ... lo,;Hodoll,.o,lo•• .. ••••lpHloo-'ll•l>o,.,lo• •• •Il• ,,rio '"QlJAll~H/SI S•.;;TMHE". GU""'"' ......... 1 O IOIO <•llobl>t,.'nno ,,,. •• ~.•,;;;:::'.Ili• ••'" dellodl•odo<>o odòtotlolo ,lol• ln1ou10 Il r.. ,1,olu "'"••••pdlo ,\oli• 11•1•••• ol,o•••• ull,oll o ~no,lo,Il ç, F. Lu,I. /Solly f!.,bn,.I. E. 11•••1,Auoo S,on. Glooou,oFino. M,uoo G. !o<e• l\'ollo, Rno,o,Glo,.nnl H•~· 11eri,Nini, Sooolloo,. /'<'loo "'I""'· 1'ooloo "I• <0•<•• l,olll !\o,1ollnl. C. F•n. ··••••••• M,,. •. oht.. O,b,llo1'1•~••"• onnunùouo oh,o l""J~ <O,.ooroo !eno,o•!o dololodi p,om;, I.o rò•IOlo pd ""'""' d•M•"• do,ot1u .. 010 o/la o.,•/oo,i,ao,no 41 .. ,,..,, •• ,• ., •••l"...lo 1..uo giung-c a una sospenlS!one drnmma. •-=====~==================-==================-=---======================= tica. la cui soluzione rc~ta affidatn alla coscienza di un profondo di~a. gio umano. Dn!l'i.solnmento dell'Cn. dividuo, di cui s'è delto, si torna cosi invariabilmente alla " agg-rega. 7jone », attrnverso l:i concatena– zione ine:>orabile dei fatti e dei sen. timent.i, e da un i,;;ol:imento cosl inteso scaturisce il verbo di un a more universa!e. La colpa è il terna fondan1cnrnle con:,eg-uente di un componimento così ,strettamente legato alla confes. sione. Non v'è in Lee ì\fastcrs 1.n apriori:>tico disprezzo del male. ma una p:ctà venso chi lo ha commes. so e un desidl'rio inten5o di indivi. du~rne la rag:one. E' nCces!">ario comprendere se il mnle eserciti sul. l'uomo una sua vio)Cnta aurattiva, o se piutto:>to esista un quid che ,spicg"hi il delitto, sia qcsto quid, esasperazione, e~altazione, inco. :,cienrn, morbosità, o l'incompren. sione stessa degli altr!. E' il pro• blema affrontato da Mauri:ic, se il male deturpi l'anima irrimediabil. mente, o vi sia piutto!">to !a possibi. !ità della redenzione. Certamente il male procura al peccatore insoddisfazione e rimor– so; e una giustizia esi!">tencl!'oltre. vita, perchC la giustiZ.:a umana non ha veg-genzn tale da discernere il vero bene dal vero male. La realt/i da superare, è che la ~ociet!t. orga. ni?.zata com'C S.:a nella forma che nella 60~tanza. e le convenzioni u. mane, sia pure solo :,pirituali, de– terminano inesorabi 1rnente il desti. no di O(?'nuno. APPENDICE D ELLA F I ERA LETTERARIA DIARIO DI UN MEDICO MALATO ,11:.:.7.!..) _____________ d_i_René Allendy,___ _,_(_T,_a_d_. ,_· c_1o_R_G_J_N_A_V_JV_A_N_'_,Tl) Non oso credere alla mia guar·g·onc, tanto ho p:lllra di es:,('rt: deluso. Preferisco eissere :,orpreso dal favurc del destino piutto– sto che dal!a sua crude'tà. Qurindo la ncce~s.L!t di mantenere il liato mi fa accasc:are come un menc[.cante oricnt:,le in un a11golo del mlo g'iacigl:o, non ho allora !a successione chiara delle 'dee eh(' ovre: se foss: in buona :,a]ute. E• un intreccio d•immagin· dai contorni indecisi. dai mo. vimenti rallentati. e nlcune d. esse pcrs'stono t:ilvoltn come gor. ghi nelle anfrattuosità dei fiumi. Cerco ,sempre di capire •a rag!onc che a quattordici anni mi fece definitivnmente abbandonare la d:1,posizione ad ammalarmi. i\fì sembrn, quello, uno de: per:odi piU p;atti della mì.-i v":ta. \,li stessi ricor<IL ne sono scia'bi. DLbbo rievocare i miei ann: di liceo per a\'erc dei rifer:ment: ~icuri. Eppure era un'epoca di frementi rivolte, e io ero uno trri i piU sca\manalj nelle chiassate che d:st;n. sero il mio fra tutti i licei di Parig;,. Rico~do qurindo gli allievi ruppero i vc1ri de!l'cdific·o scola:>tico per protesta contro l'inizin. tiva dei censore di sor\'egliare le class!, non vbto, attraverso fori praticati nelle pareti. Ricordo nel grande cortile il quadrante di. pinto in rohO de!l'orolog'o. con le sfere p·antate nel muro mas– s:ccio, sotto le finestre de\ preside. C'ern certamente in me un fermento di ,;,volta che ora, nel ricordo, Si e'>t:ngue sotto un velo dì cenere. In questo p"r'odo av\"Cnnl:' infatti !'incidente in cu·, per colpa mia, mio padre fu feT<t.o ad un braccio !n modo ila averlo inscrviliilc sino a!'a morte. Un mattino d'estate, al mo. mento di mCttersj in viagg·o per l\ix-lc~-13:iins o per '.\font.Dore, mio padre mi aveva pregato di aiutarlo n portare g:11 per le 5ea 1e un brtule che i facchini del'a stazione sarebbero venuti a prendere in giardino da un momento all'altro. Noi ahitavrimo allora in una casella al numero otto di via della Pompa. Ero un ragazzo abba. stanza robu:,to, e ~1 bnuJe non pes:iva ecces,-ivamente; eppure, giunto ad un ang-olo dc 1!a scala, ne! medesimo istante in cuj mio padre carnbia,·n mano tra il baule e la ringhiera, una ~pocie di crampo in\·incibile, doloro!">O, ine'\plicab·1c, mi aveva fauo abban. donare la presa. Ìllio padre era caduto all'ind'.ctro, mentre il baule scivolava sopra di lui. Ricordo I'ango~cia indicib:Jc con la quale ero cor,so a cercare il dottore, che do\"Cva poi r:scontrare una frnttura al gomito; e In vtr{!OJ.rna o~cura e vriga provata per la mia ~bodataggine, \·edendo mio pndre, cui la disgra~.!a aveva pro\·ocato una specie d! dcprrssione ps:chica, Ja111ent.-ir;,l,esagera. tamcnte per :inni della propria infermità. I! m·o sp:rito di adolesc('nte era Slrt\O colpito dnl\'incubo avu. to I;, notte precedente ]a di~grazia : membra sfracellate, corpi um:i: jli ridotti in poh,glia, com◄,: per un inc'.dente fcrro,·i:1rio, vi~ion1 di orrore. Dicevo a mf' stesso che avevo a\'uto un presentimento l" che un dest;no :nduttnbile doveva ri,·er preparato l"a\'\'enimento. C'era i! v:,ntaggio di sent'rmi un po' profet:i e irrc:,ponsabile. OJ!gi, conosco troppo bene i cos:dctti sogni di castrazione del pc. nodo della puberth. per non comprendere quale oscura forza ag– g-re~~iv,1 mi ammonisse a mia insaputa, contro la rappresent;i7,'.one dell'adulto " l'_imago p:iterna "· .-\vevo a que!l'epoca gih. fatto sogni orribil'., nei quali un ;is. ,sassino dall'aspetto ~pavcntoso mi colpiva con un lung-o coltel'o su!!a ~a!a d; ca:,a. Cosi la vittoria p·ù importante da mt" riportrita sulla malattia coincise con quc,;ta specie dì incon:,apevolc ag(:"re,;. sione, da cui mio padre usci effettivamente menomato da! punto di ,·:sia lisico, e sopratutto riportò un :,enso di annientamento che pe,l?g:orò Ja sua nevrasteni:i. Tutto ciò non mi er:1 maj apparso cosi chiaro, qunntunque J'avc~si g:i!t pesato e :,oppesnto in un lungo proce< s.so psicoan:i!i. tico: ma il quesito di accettnrc o abbandonare la malattia non mi er.i mai 6etnbrato un problema cap'.tale: quindi ecco farsi strada ne!lamiamentcunfattoanalogo per illustr:ire una seconda impor. tante g-uarigione, quella della mia tubcrcolo!">i di guerra del 11)16: eioC !'od'o, questa volta cosciente, quantunque non accettato e inc:>plicabi!c, contro i1l medico capo di Corbio, e \a certezza della guarigione perfetta e duratura nell'apprenderne la morte. Debbo dire che, sl!n1endolo pronunci;ire il mio verdetto dii morte, avevo cap'.lo quale :,egreto 111ovcnle \o spingesse, nei propri rapporti, a spiegare con cause fortuite i molti dccc~! dei malati a partire dalle giornale p·!ù belle. II sanatorio :,i trovava in un clima che ai pr:mi ca!ori .si d:mos1rava deleter:o, tanto che già alla sua fondazione ne era stata previstn la chiu:>ura estiva. i\la i! m<'dico capo avrebbe cosi corso il fr1ch:o d: venire rimo~!">o e, con l'applicaz'one de![,\ legge dei turni, di e:>serc mrtndato a! reparti. Le sue intenzioni forse erano pur'5sime, io però lo r:tenevo propCt1'0 a :,acrificare !'interesse vitale dei malati per conservarsi un buon posto; e perciò nutrivo contro di lui la ste,ssa animos:1n già provnta per quel 1:01. leg-a clie avev:i fatto l:i ~pia al medico c:ipo d', Troycs: l'imboscato mi sacrilic:iv;i ingiu!>lamente mandandomi a morire. Inoltre, pe11so non mi fosse piaciuta la premura con cui avC\'a vol11lo 1x•rlare H m;a mog\'e del pericoloso andamento deliri mia :,alule, e il modo con cui l'ave\·a perciò 1rascinata, lang-uidamcn1e chino ~u di 1ei, lungo i viali fior:ti del parco. Lui slcsso, d•:iltronde, pen~ava poco alla morte: si era appena fidanzato. Già due vo11e, !a ,g-uarigione ha dunque çoinciso con la vitto– r;a il giorno in cui ho ,sopprc:,so la codeina e ne ho superato il bisogno. L'angoscia da allora è certo andata diminuendo. Spec:e la none, nrri\·o per qualche lungo momento, :i dimenticare quasi di, avere un cuore. Per parecchie ore ho potuto dormire un vero sonno, col capo appoggiato sulla tavola. I miei amici d:cono che ho un viso pil1 calmo; quru1to a mc, mi sento sempre ,sommcr<;o in un mrtre cli srnnchezzo .e as~olut:imen1t• inerte di fronte alla minima impresa, sia pur quella di lnvarmi le mani; inoltre, mentre vado d:ment.icando il cuore, comincio, ,sopratutto la notte, a pensare alla mia a~soluta incapacit/i se doves~i attualmcme eser. citare la profe!">sione. A seconda che li:' g-ambc mi ,si gonfiano più o meno, intravedo qualche poss:bilità di ripre~a o ne perdo )a speranw; quando !a tosse mi pqrta quest'orribile- odore di orinn. toio, mi la!">cio soprntTare dall'idea del male che è dentro il mio ('SSere e non posso più credere a un vero miglioramento. l\Ii suc– cede pure di pensare per Ore intere a c!ò che potrei mang-iare; mi vengono curio~iu't. appetiti, ricordi cl;. t:ivol:i che tanto più mi stu. piscono in qunnto in 1empi normali facevo fa1.ica a fi~are l'at.ten. ,:ione su cose del genere. Penso al ri,.,lorante cine,sc, a pietan7-e raffinale, ma, sopratutto. sento che la maggior parte deg-li a]imcn. ti, da cui tanta gioia deriva agli uom"ni, mi ,sar!t ora prcc!u~a (CONTINUA AL PROSSIMO /'IUlfE/ 1.lf:

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