Fiera Letteraria - Anno II - n. 38 - 18 settembre 1947

A.NNO II • N. 38 ESCE 1L GIOVEDÌ Settimanale dì lettere arti e . scienze RO!lA 18 Settembre 19'7 UNA COPIA LIRE 36 ~--➔~►-•> ► )• >· )--+ Direuore: G. B. Angioletti t Ofre:r:ionee Nda2:ione: Longotevore Tor di Nona 3 • Tel. 55679 + A:mmininrosàone e Pubblicita Via 'dei Corridori, 20-22 • Tel. 564019 EDIZIONI DELLA BUSSOLA ROMA SOMMARIO: Emmanuel Mouuier: ll Per&onàli3rnoin Francia - Luciano Luci– gnani : Il Teatro al Festival di Praga - Bruno Barilli : Mes hotels (fine) M. A. Paulucci: Super jlumina Babylonis (poesie) - Glauco Natoli : Camus o la lotta contro l'assurdo -Gianandrea Gavazzeni : Il costume musicale - M. Colombi Guidotti : Città di provincia - Attilio Bartolucci: $ettembre ardente - G. C. Artom: ◄ ( ( ... ·◄ ... ( ...·• ( ( ,( ( ( ( Abbonamenti: annuo L 1S00 - annuo eon t pagamento aemeetralci L 800 - aDDuo eoD p&1amento trimeetrale L. ,20 • Ettero: an– nuo L. 2500 • Quota mentile pec abbo– namenti epcciall ( ioaegoanti e 1tudenti) > > > >•>'--+<-+'-+> > > > >+->i Agli amici (poesia) - F. Squarcia: Una diligenza sull'Appennino Note e ras– segne di : V. Loriga, R. Franchi, M. Gallian, E. de' Concini, V. Guzzi, ecc. L. 125 • Pubblicùd : al mm. L. 25 f una copia arretrata L SO ap.cAlue .. la .. ___... ..... ,,._,,. J: J ))))))► >>>>>> Il personaliSmo in Francia EMMANUEL MOUNIER, nostri mentali del direttore di " Esprit ", ha scritto per i lettori questo articolo, doM sono chiarite le linee fonda– mo~imento spirituale e politico· francese che tende ad instaurare in Europa un "personalismo comunitario,,. N ON cercate 18 pàrol. per10nali11DO nel di· nalmentc gli ai rimprO\" etan.no. Ma W1' affer i,n c.ui soc.~lismo e personalismo pou.ano zion1rio La,ou11e che fomiac.e.• domi· mazione storica si COl'.Dl)l'code ao1tantonella fondcnà intima.men.te . dell"uomo di oggi. "Tutti i richiami panici al pauato che si allontana 10no ric.h-'wn,i. di vinti. Anche, se crediamo ai ,--alori eterni, noi up· piamo che ognl epoca della storia ne nnnova il volto in maniera tal"Yolta cosl tconccr;tanle che i contemporanei li cercano ha le coae morte e ri6utano di riconotcerli nelle loro ,c4ndalote mct.amorfosi. Se l'incontro dj d:.ie destini, lo 1eambio di due ccncienze è un fatto umano più primordiale con non la ccndenza i10lat.1 di un lo senza punti d'appoggio, noi non dobbiamo temere un mondo ln cui l'aspet~ to comunilarìosi precisa s.em.pre di piò. Noi non dobbiamo 30[1Jare in e110 i valori di nc1· 1uno, ma dobbi•mo KdtaneJi, audacemente, Kene1o&c}mente, perchè questo mondo li fecondi e q'Jesti valori fecondino tale mondo. Co!Ol'o che difendono il più alto e il più pieno concetto dcll'uomo non tono guardiani di mu· aei e tantomeno poliziotti di tacrist.ia . E' tcm· po che i veri t1iren&01i gettino alle ortiche il !Òro compi... d'inferiorità. Anche te sono in ritardo nella competiz-.ione moderna, eki ne sono l"a,'llngu.irdìa .a e.ama della pienezza di,. vita che aervono. Eui debbooo assumereuna mentalità d'avanguardia. Sono cOSeche ti sen· tono nella 1tes,sa maniera oggi, in di\--eni ~eti d'Ewopa. Le democrazie oc.cidef\tali, ogni giorno, provano I 'inadattamenlo della dcmoc.,a· tia fortn41e alla struttura econom1c.ae soc.iale che matura K>tlo i noatri occhi. e la necwità di ripensare la democrazia in linKuaggio 10· c.ialista, anche se t.ale- linguaggio doveue ea· sete ,innovalo profondamente da 1ale riflca· 1ione. Cli S.tati che si ~ con\'Cnuto di chiamare 1<le dt.mocrazieoricntali u aono andati. dal can· to loro. moho più lontano nel tcnso del ao· cialiamo, e tulla.via prova.no ogni giorno pili forte ìl desiderio di re1opir11re con due poi· mcmi, un P9lmone sovietico e un polmone oe– cide.ntale. L'Europa, lungi dallo scomparire dalle strade ma~re sptrituali e politiche. ar r,ume co,1 ,una parte capitale nel dramme del \"entetimo secolo: le spelta di realiuare • .at trnt'tto un aJcobaleno di etpctienze wadua· te. il J)IMaggio a un -,e,,ialiuno eulent.ico ~ efficace, che integri la civiltà ,c.rit!iana e li: berale, secondo forme; che noi pol$W'DO im· maginarc aohanto di volta in ,-oh.a. E. qui che,il peraonaliuno situa la SUI mÌ:5$1one: ~ pa.rare una sintesi 11oric.a(proniaona come tunc le ,inteli) ma. nello 1\-0lgent att:110 del dramma. e.on CJSO, attraverso esao, 1enu ce– dere 1llc utopie astratte e agli adattamenti prema.t:ui. Noi non siamo che all"inizìo del cammino. Non baatt:rà una generazione• per correrlo. li pcrsonaliunochiede che su quello canvl\lno ci 1\ impegni, non secondo una for– mula ma secondo una direttivi di marcia, con lo ,Ìuardo rivolto• ,copi che ,.. lgooo pii della lles.savile. EMMANUEL Mou1111ER (E,du,lvo de "i.A Fiera Letlctarla "). eilio la tc.ienta quotidiana. TTDYereate la le" J>fopriacerchia. Il 10C.ialiamo ù era formato, Questo è quanto pensano i 10eialitti senr guenlc definiLione: ti PeitonalllfflO. Vizio e 10 pieno liberalitimo e lD ple'nO individua· prc più numerosi che si intcres.sano della comportamento di chi riferite.e opi cose a liano, st.condo r nigenz.e dei biapg.aicollct- correttte pcuoD1litta. E ..,_ndo dico 11 &0c:ia· ao a.t:esao "· S(ido il redattore uoo.imo di tivi e della volontà. di organiizuione. Nel liati 11, non pe.lUO in particolare ad un par queSUi breve 1eioccheua a trov1,re, a ma 1930. il aecolo \--enlesimo era qndidato a 1ito, ma alrasse vivo di UJ\6 tradii.ione. Dob· .eelLa, ,un libro o uno 1c1ric.at0fie del mer dive.n1are il teeolo to.tàlitario. Non eta più biamo c"Yitare ad ogni costo di limitare que· cato che le autorini. Il leggero ridicolo di I' 11 .auociazione 11, come dicevano i vecc.hi ati \'ll!ili r~ggrupp,amenti stori<:.i a qu.,lchic cù.i 1 i copre in t.le occasione un onorevole ,.oc:i.aliiti france:si, ad eMere- raiaacc.ieta. ~Ile formazione più o meno felice, più o meno dizionario è d"ahronde, ri\-elatDl'edi un con- forze na1eenti nei pani nuo,'t. E.ano, inve· cad:x:.a,che si pone sulla loro str.ada. Dopo trm.eruo diHwo. Si à delinho 'ìl ta.1C1$fflO ce. le aspirazioni fondamentali della persona la liberazione, 5i iOno formati in Fr.anci.a (a !orto o in modo troppo sbrigativ~ come umana. Nella re.,hà inlinit.amentericca e di· gruppi in cui il partito 10ei.aliq 1i fede,a· cc l'ultima ,e.azione di dileia del capitali· versa dall"uomo e della sua ci\~ihà, en1, pc-o· lizza con clementi esteriori che come qu~I imo n. Similment~. alcuni credono che il prio su I.ali upirazioni minacciate che corr partito si jspirano a un. u socialismo W?Ul. pcraonaliamo non ,ia ialtro ch'I:: il volto rin· veni\'·a allQra porre l'accento e impqnarc ni,ta 1,. Ma il valore •e l'opportunità imrnc– giovanito, rimeuo di moda con qualche ri· immedia.t.amtmle la lotla, senza tuttavÌ.3 trascu· di.ata di tali Krupp1 non sono 4bb.o.slanza tocco, dell'individualism~ che stava invee- rare- ne"un'altra dimensione dell'uomo, ,icwi pCTchè ~utti i penonalisti dian loro chi.ando. Non parlMIIIIO troppo male dei con· Il penonalismo nascente aottolin'-él fin dal· la fiducia e l'adcaione (per quanlo es.si vi troscnsi. Come l'ombrà è necc""3ria nlla lu· l'origine che il punto d'appoggio di una do1· se.organo esperienze. SO\'Cnt.O mn 1 \e impo1ta1~, ce per ,ilcvam6 l'inten1Ì.là. così cni rendono trina non basta a definire tutto 1l pac,agg10 di :m"idea che lentamente si coatitui1ee),Nel· alle parole il srande aerviz.io di d1scgname che cua contrib:.iiace a illuminare. lnla.ui . la mi1wa in cui sfoeerà ~ ,ealinazioni po· la nc;\,ntura e di prcc.isa.tnc i limiti. Es.si nel m«lesimo .tempo che 11 primato della litiche, l'idea pe:uonalista non è suactnlbile 1000 i pioli della !C,8,)adi Giacobbe: uno pcr$00a proclamavo t'.abdicazione dell'indi· di una sola. incarnazione. Un partito non spirito avveduto vi ,i arrampica per ,.a.lire ,-iduali$mo borghC6Ce d.pi ,uilist.a. es.so si può monopoHzz.arla. Fotsc cua agirl, come \-Cr10 la "crltà. Pllrliamo dunque dn quel prCM:ntava c.onie un H penonal1smo comurÙ· è awenulo fino ad oggi, qUillc fcrmtnto ri· controlC'osocome dal pt'imoscalino pci avan· t,uio 11. Nelle gr1ndi correnti che venivano generatore dt.lla gr•ndc eorrente~ aocinl11tn :r.arc veno una. no1.ionç che ha fatto buoni 11 con\-ergere nel personaliMnO,euo rilcvavS nelle sue varie ramificaz.ioni. e (perchè non progressi in Francia da.. una quindicina di la P,'\tenlcla coitante d1 questi due .upe1li sperarlo) anche ne-Ila ,ami.fic.azione mma· IL TEATRO AL FESTIVAL DI PRAGA ~noi a questa parte. del de$tino umano. nista. Non risnliremo .al diluvio. A quel che Ne, primi anni 1i è aopraau11Qf"me11a in rruua.vi.a, la corrente penonalilla non si mi conshl, la parola personalismo ha inizia· luce 11 ,ua a,cendenz.a c.rittUln.J.Non 1i ,ol· pobebbe ridunc a incidenze politiche, per to la sua carriera con un'opera del 61o$0fo levava infatti 1utta 1 1 ci-viltà crilli.ana con· q:i.anto cue possano eucre importanti nellll Renou,ier nell 'Ouoccnto. Quea.t.,Jparola era tro le impasizioni dei vari fascismi} D',11· avolt.a. attuale della storia. Uno dei suoi te0· ancora molto vicina .a'll'il\di,idualì11noltadi· tra parte, i suoi primi teorici in Francia pi es.senziali, certo, è di fnr sl che la u città 11 1.ionale in Europa. da due .secoli. Un., rivi· eq!no cristiani. Infine, il person.1.lismo pc-en· più giusta e meglio organizzati che Pfcpa· ata di filosohn americarua, o The Pcuonna· deva, dal 1932 in poi, pot1Lioni rivoluzio· rano le rirnluzioni del ventoimo secolo, iff Ji11 11, si ricollegp, uedo, a Wa origine. narie nel campo $0Ciale: una particolarità tegri l'uomo tutto intero. ,enia diminutione ~ neuuno penlll\'I\ a Renouvier f[a i gio· tanto "Vistosa nel mondo cri1tiano, da .atfr nè mutilaz.ionc. Tale couente chiama per vani franee1i che h;inno ripreso Ta parola rare su di euo l'attenzione fino ai punto ciò verto le cose politiche gli uomini che verso il 1930. da )falsare le ptospetti,-e. Or.-, l'antropot hanno la prcoccupaz.ione dello spir~tunle. La 1i vide iallora 1puntnr!!=' in due ,l,·iste logia cristiana 1itiut.a tanto <i l'amor proprio 11, Anche a coloro che non 1eg'JOno la sua o,· di giovani, la riviata Eìpril {I) e. i qul\derni, questo vecchio nemico della ,piritual11à, cioè todossia, il marx.iamo ha in1egn.1toa cercare piil amilti, dell'Otdre Nouveau. Un'epoca la rivendicazione individuale eretta a regola fin nella più umile cerchia "orica la ma1c– lcrminav.a: l'epcq splendida ckll'efflore· esclUsh-a, qUllintO l'auot'bimento dell'indiYiduo ri.a che darà ,11\c pro11ime invenzioni del· .cenu leltCfaria del dopope,ra: Gidc, Mont- nella collettività. L'\IOfflO sa:ondo il cristia.- l'uomo il suo ,·olla preciso. Contro un 10g.– he-lant Proust, Coc.teau, il surrealismo; nesirno, riceve dalla JKOpfi. y0c;.a21one di Pd" getti\;smo troppo diatac;:calodai dellini con· questo ·fuoco d'artificio ricadeva su se steuo, sena un"emincnte dignità, 90fFDle e aoslt: creti degli uomini vivi. il marxi1mo ~ stato dopo aver eapres10 '4........ epoca con un gno di tulto le digni1à colleui,-e. ~ .e un felice richtamo alla solidi.rà delle cose, tner6\ialioso ,iioglio. -. _.. .aver_portato, è vero che, spirilualmente, l'uomo non Il al loro valore frammisto alla loro crudeltà. alr-, la luce di un .-.o dettino. La aalv1 da solo, m,a vh--e della vi~ di una Ma, a ,ua \-Olta. il marxismo ,i srnanisce .ao– delllMCllle uciat.i da queste •·:.ude ICnz.3 vast.a e inttffl& comunione di \-ivi e di morti. venie nel sogno delle cose oggettive 6no .a stelle, arcbettr1ta . da lon.1.a.ni t eticchìolii_ a C1Jlìnon pocrebbe incoraggiare un.a « cinà II dimenticare la solidità dell'uomo interiore e W1H Strett, convinceva I loro 1ucceswu a di tipo individualistico puro, coiì c.omc la il valore del suo dramma. Nelle più belle ,ifletlme tui. dettini di una ,cì\.,hà che scm· .avevano conct:pitd il Sette e rOuoccnto. pagine dc-Ila sua opera giovanile. Marx brav.a a.nco,a cnpace di risplendere, rna a Non ,i c.1da dunque in erroie: 1 11 resiat-enza mostra come il capitaliwno abbia d1s'.lfDBnir co.to di qn profondo deperimento. La ge- totale che i pcuon.. "llisli criSitiani oppoSCto ai za.to le cose e La loro appropriazione, come neraz.ione degli anni in1otno •I 1910 era. sta· fascismi non significa affouo che c»i , fos· cont.empora.ncamentee col medc1oimomovi· la une generazione di giovani iddii. di ta· aero guadagnati allq ca'.JM dc.ll ~ttimismo li· mento - SO;tto il IL10 reKno- l'uomo si al,c– pu:; terr.bili. di sf.avillanti poeti. L, gc· ber.aie. E"i hanno preso coscicnu,. nel tempo ni nelle co.se , vi si perda; e I~ cose stcuc net~lione degli ,anni intorno al 19JO do,-c· istesso del pericolo totalitario e del falli· si alienino per co,ì dire da eNCi lteMC:, v4 cttete UM generazione teria. grave, oc: mento liberale. N~li anni che seguono. li st.icc~ndosi dall'um.1ni1zazionc che porteteb· cupa.fa dai problemi, prcocdp,ate, d.all'av\'C: vedre:mo nel medesimo tempo irriducibili sui be; loro un regime umano di tapporti che nire. La lc_tter.atum, in quanto Cls.a ha d1 diri1;1i fondamentali della per$0na, e com· es!IC tenevano con l'uomo. M11rxnllora rl.'I· Più gratuito, ~vcva dominato 111 prima. La plici di lulle le ricerche vtrlO una II città 11 senta,-a una vc,ilà più complet,a di quella seconda dO\"C.Va darsi pili inliroomeniè- alle fondata su uoo dominnnte colletti,-.. chic ri· alla quale.si fermerà in molti s,crittjposaeriori. ricerche spirituali. fi!o,ofichc e politic.he. spelli quei diritti. Il punto d'incon.t10 dell'uomo e delle cose è AVTcbbe 1orlo chi crede~ che « perse· Su tale;,b.asc essi ,i incontrano con una il l.:.10go di un matrimonio indiuolubìlc. Il rulìamo 1) 1i oppone a 1110C1al1srno 11 1_nque· \·ecchis.sima tradizione $0C.lalitt.a fr.anc.C!c.Al· soc.ialillDO ha raKionc di dire c.he l'uomo si We. r,uov~ schiere. Es.se te':°brar·ano,invece, ~ni hanno tentato. per opposizione a:. CO" tTO'\la .,lt,l.nto csl:erioriu..a.ndosi in mtt"Zo ag;li ~gl 1 occh, dtlle: persone 14v1ee contente del munismo, di farsi un idolo del soc.ialawno O@Ketti. Ma se questo movimento di ctterio· pro~io tempo. come un voho nuovo del so· francese. Si oede di mcHcrsi al rip 3 ro cb rin.azione non è. accompagnalo da un movi· cialismo, più in~ui~tante_ fo_rse, st:condo lor~. ogni pericolo risalendo, oltre M~rx. fino a mento contemporaneo di interiorizzazione, di dd wbo che ,gli 11 art11bm'1l puma. pcrche Proud'hon. Fo:.uicr. St. Simon, C..bet O P ,. eipprofondimc.nto \-e.r,o I• vita esstn~iale, eMO nc;,n rivelava più certi di(cu1 che. uadmo· queu,. Si mescolo un po' tullo. Cabct era è a 11.14 n>ha. ev,uione mortale. :r~le è la (I) EsPN~ ,. I numttl .JJ)C( is.ti ddrin-.-emo 193.kY su • Rhohldon pcrsonm1~1c • lf' kt.-."Olu. ti<W'I cornmun:un:alrc ,. MOUJ'llt.r: Rb!,lt,tù,ri ftNJ~111"1'i.1te tt r.ott1mt1Nat1lairr (A\lbk-r 19.H;, Jf,.,,.iftJt~ <tw Jl'r.-ltt d., pr.,u:nu1ali.sme (:\ub..~r 19Mi), Q11/clf-t:t q 1t l't:scn1.11aJùr,1f!t (llMi); Ands df. RoupmOl'll' POlttiqùr dr la. ~Jcr,tKi". J..c conc6onl di e.,p,i, 0032 (' KgUc.ntt.'). dcll'LJ,_ drc- r,.'DMtlt:.lt1 1 r«. Otre IL.Ile o,pcre MJPr:t dutc. ,·cdl: E. Moun· Ptt.u,111taJU'tHre0Jholi<111r, &vrlt gcnnai,o • aprile 19 M, Mfd(laccHc: La rlçìfw«1tl dM cq,u,u1t.. ct;J (Aul.lt.r:r \1}4J) G. M:tt«I' Et,,. et AN11r (Au. t,in'): Oii ,,-Ju, a l'in:«.ariq11 (C:ill.:m:u-d): sli a.rdcaU ooo :r.ncura nro:)J dtl P. Telth:ud dei buditr, comunista, St. Simon e 1 a un ·unione Ibrida posiLione ~ prende il peuonalismo conlro di Ford e di Stalin. E P<:t fuggire lo su· un e.ertooggeU·ivismomarxista che rappresenta talismo si ra$Cnta l'ana1c.hia. C•>munquc è sohanlo la C."ltti,-a chir1adel m.arxismo, perchè veio che il soc.ialiwno friinces.e. come il la· non tutti i ITW'xhmi, teorici o pratici. vi si burismo i.nKlese, è p,ofondilmC'Tllc impr~nato $Otlomcnono. di valori umani di cui la minor COJ,3 che Co$Ì. Mr.allclamente alle sue ricerc.he poli· si possa dire ~ ques1a: che il loro aspetto 1iche e 50dali, il pertonal.ismoconcede una oc.cidcntale- ci è più auimilab1le che non le imp0rtanza a1meno ug".Utlealle ricerche che lraduzloni pen"t'nuteci d~i 50Cialismidcll'Eu· contribuiranno ad ,rricchire l'intcrioritA del· ropa centrale e orien le. Non oc.eone al· l'uomo del ,-e.ntesimo1c:colo. Que,10 precisa· )argarc di più la discuwionc, nè far intervC-" ~ione è u.tile. Ogni $pi,itl)nlità ~ d compimenlo nire gli s.p,1u,ncchi e le molle accuse di del proprio tempo. Non è 411'tndictro, in unn se.ano fondamcn10, per pe.ns ..,re che deve difesa del volli e,-anesc.enti della apirit~ilità nascere in Occidente un t,OCÌ.11i,mo n'.)Ovo,di ieri. che noi dobbiamo ccr(~e il vigOt"c Tutti l, premi all'Italia (Dal nostro inviato) PRAGA, Settembre. Il eonçouo 1r.airale cOminciò bcM. Zemky ,:àkon (La tesB'! clelln donna) fu rappre.5cn– tata al Jl&IWhr•ly Divacli. 1 0 dal Teatro dn ctr m'ra ceco:tloi.-aC'Co. n caraitere folklori~tìco ,lel lavC1TO. a mena $1·rada fra la cu,,uneili.a balkiio e il dramma id 'c.ologi.co , p t'Ultima eS"(:1'1.zion,e dmane dal rcgi.liJa Martin Holy, ebbero m.olro .tUCCeMO. Degli. .,pettacoli che $C!pirorr.0, dmi i11 parie al Jlin.ohrady e in p<rte al D. 48, il 1en1ro di Burian, meritanq quotiehe m,en.sio• ne quelli oOtrti dalla dele1uione /ranceM!.: The Shadow e,{ a Gunman di S..,, O'Ca,ey e C.mpl,eU ol Kilmohr di 1. Perpw,, t<lp• pre,cn,a,i dal Graupe Philippe Keller.on e Lee Noitl dc lo. eolère ,ti. Arnumd Salacrou, mU-$tl ,in ~ dal gruppo Sylvain. Dl1omme. Qu·"M'ultima vi.tue il .s(!Con.do pl"(!ntio del OOff~ t.eatraLe. internmi.onale. Il primo premio. in tut.le e quol-tro k c~– tciorie (per I.a misliO're coin1pognin. la ma.. ../iore re,ì:a, e i due migliori primi atto!i) fu vinto dalla compagnia ilali11naCW!Ua e C,o~ vr.nr eommedia delI'arte -o che rappres1m1ò un lavoro dedioot.o alta rc!Ji.•ten:a parli· p,,na. Il /.aootros'iniitola L't1Gfflo e l.l Fucile e l'auU>rc è Sergio SoUima, un gio1,'fflle ciac ha _'(Crittoabro àua commedie e che reccn.. tcmcn.tc ha pubblicato un libro sul cinema nmericano. L'u(IRtO e il fucile /11. me.~o in scena da /.,uigi Squnnim, r recilnto da quasi, 1uui a.'lieui n ,ex-allievi dcll' À<,•ct.ulemia & 1 arte dr<rmmmica. Uuaz::clli ~ la ft'alk furono i due prc"niinti, ma wteli.e fkgli. ahri, In Mor– tdfo. Man/Te<li, Salcc. Bonu«i. Mii«>. /a crir.ica non si ,limenlicò. Il su«es.~ e.,rre– mam.cnle lu.sing1,iero del.I.o spew1<:olo. (sedi. cì chiamllte al primo 1empo e (Iodici al se– rmulo, ollre alLe recensioni c.nw.siasl.e dfli wincipali r1t00tidioni. Rmré Pr.wo. ltlLidà Fronrn. ·<-bande Noviny) può anche e.ssert ;,, 1 ,nrrc attribuito a ragiorii ,usai lontane dal silo IJ(l/ore artW.ico. Ma re.sta il Jauo che i; Wuoro di Sollirna è l'unico. pe.r r,uanfo ci ri..Jultn, od avere finora toccato. e in , cuo s,en.s,o si può dire riso:w, un aricmenlo ab• bn.stan:a seottrmte. della nostra storia roo."ntc: rtl O il primo, '"'le la 11enadi dirW di /rantr agli 1,Cciticismi ,wstrani piU o meno giu.!IÌ• {i.cmi. a~ aver Jat.to di questa stori1111u11 bu- 11ak e: retorica e.saltazi.orae, ma mr.urria cli ,:ro,iacu, cfi racconto. Aggiungiamo, in piU., be c,ftQt1to inevitabilm 11le w1 tema simile porra ir1 ,sè di pol•mico e tli polilico, """ è p,-rorcli11Q10 nè pre1.,is10, m11 na$Ce$pl)tt1nne.a' m(lruc <!allebauu,e dei perso,tnggi, dal cnn– tmSlo d~lll$ loro idee e dei loro se111imen1i, Con. <1ue~tono,i si ,e;,rQI Ct!rllJ dire clae il /t1t;t>rO d 5'Jtama sia 1w capcl111,'()ro: molti sano i purui in cui il. dramma acen~ di 10-- 110 o rit&m<r. Mii passi ,iò pe.rcor!Ji,o IJ'hm '4 ten..'(ioue i.n qr,akhe mom,enro efficncemffl. te ,aggiut11't, li difcuo. o la qualità, ~ ,«anda del mo• d,o in et,i H no .er,,irà, ,lei nNtro giovane autore, l! neUn po.,uàone particolare dalla qua/.t, o.uerva e rra.,criw le proprie impre,– ·.i:"'i i pa,isi(Jfl,8 oggi comune. a dire il vero, a molli fra • p)t:ani ,cnl.tori, ai quali. firo– nia u.ppal'e c0mé runica c<mtrollo, 1ia pure nef«ivo, dei /aui e dei .tentimemi, cioè d,el– " realtà:, meno,, rappr6"11ta proprio ra,re– ma s/i<h,cia nella rcal,tà e quindi nella. ue– r.tà , clatl ,rari Jl(UU della. no51,v. 1enenuione ,mcora. pooiede. CM è in uttima analisi po· venà poet.ica, vittoria. della men.te sul cuore. paura rù.Ua r«urica: impossib1"litriouia o scoprirr rii.aro /.e pcrol,e e gli. avvenimenci d"o1ni gi{lmo~ iJ P,r11i.Pcato e la. /Ona CM la di11CK:01t10 e nié /<ZnnA> cl.ernenti del discor.to 11matto, <h.lr o rte. L 'al1ro ,p<C1acolo ilali4tw dd<> d,,U. ,.., . .-:u compagnia a Prag11 era La Fiera de'le Mu.sdiere di Squar:ina e Pnndolfi, el,abo'f'G.– :riol'II~ d,i, motivi. tktlo commetlia delrart• e di canovacci tra.td Ja. Molii!re, Courtelin,e, Laforpo. Ruz.r<t11te. Bwk, ,cc .. dal cinque <;,'~~'fp~r~J:~'. '::Skf; n~ut;:J i .fd: di. ,,ur1to spet.tllC-olo-era piu.ltost-o !lingo'4re e 110n privo di. fascino: /ur riviu~re alle ma• !cl,er,, tradi:fonali.. Pa111alt1n.e, LelW~ Corol– liria. .Arif.'C.-d1irn1, Pierror, ccc., h,. /oro &torici ncl.l'epoo1 mod<(!r1111, ,wll'epoca dcli.e mac. dune o ,lel capitale., dei tru.,t e de/Jd calo· ~ 11ie, in. iuna cor11icc tra /umiM.a e à :ccaden.tc , inM!pp,ata di motiui pt>etici. traiti da Rim· baud, da T. S. Elio, e da Apoll.inaire, oon fo,icla/.i riprod•cemi / 6 pitture di De ,Chiri.. co ·~ cOMMni di Mario Chiari. Mul-g,ado 1.i tlif!ico4à di allinem-e • cli fondere mo1iui cosi diV'!r.Ji. Vito Pattdolfi, che era il regi.· 3u1, ritl...iCÌ ad orren.ere u110s~1acolo di sii• '". particolnrmerue fcworù.o dat KtWO di qud " romico irnelhttuafe ·, prt>prio ,tegli. 011ori dell' .Accademia. A Praga il ,ucctuo fu pieno, anche per• da.è. oome P'!drem.,o quando ci o«urf!rf!mO del r,"auo cecos.lorxu:co, il tono ,ti que.u-o .•(H'Uacolo ~'i&erivcva assai ~ nel gusto tm P'J' irt1ernll%iont1U1 dl q~l pubblico. Resta comunque il fatto che al Fe31ival di Praga gli spetwcnli italiani si Jimo3traron.c di l(r(tn lllnga i migliori /ra lmli quelli con– corretlli 49 Spe.Jso alfaltc:ua dei più prepa– rnti fra qt•"lli dei teatri oec0do1:acchi. Del q,m/i converrà dis,correre a parte, lu pro,,d· mn volta. LUCIANO LUCICNANI

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