Fiera Letteraria - Anno II - n. 8 - 20 febbraio 1947

A LETTERARI ANllO Il. 7\.8 ESCE Il. tJIO\'EBÌ Settimanale di lettere art i. e se i e n z e LIO~IA• ~o FchiJraio l\J.1.7 l' :'i A CO l' I.\ LI ll{E 2 O ~---<---·<-.-<------<--<-.-<-----<--..<--·<-··<-··<-.-<---<---· t Direttore : G. B. Angioletti t IJi.re:.iono, A111mi11istra:io1le e J>ubbliciui j EDIZIONI DELLA BUSSOLA A yf Piazza Madam-', 8 • 1 elef. 50.919 l Il u lii A l SUMMA RIO: G. Go nella: Uespo11sabili11i della cu/111ra - C. Bo· Crisi del lei/ore - L. V,vante: la poesia di Vra11cis Tho111pson - F. Carchcoi: Albè - 1\l. To– bino: Lu guerra di Libia (VI) - \. C. !liane: / pri11111i,,i e la civi/1ò - G. Gal– larali: U11'i,nma.gine inedita - V. Sereni: L":ta stugione ambiguo - A. Sa, inio: ·<_.,<-")•<--<--- ·<__,-<--.-<---<--<--<--~<---<--< ....... t Al>bo1wmc111i.: annuo L 940 • :rnuuo con 1 { pagamcuto 11c111e&trale L. 490 • annuo eou ~ i pugnmeutu trimestrale L. 250 • Estero: nn- f J uuo L. 20U0• Affi ti eco11omici: al rigo L 50 r $, Pi,bblfritd: ul mm. L. 20 • Arretr.&t• L 30 } :;,-dla>ual ,,. •bbon•me..10 r"'•l•I• llorup,... : ) j ·<-.-<--.•(-,.<-..<--·<--·<----·<--<-.-<-.--e-..<--..-<--<-.-->· Aut.obiografia - !Vote e rassegne di: E. dc Coucini. \. Guidi. (.;. Trombalorc, G. Caproni, A. Tofanclli, G. Galeazzi, ccc. -(--:~<....,.<--<_,.<_,.<_,.<....,.<--<....,.<~-->'(--,..(~-,E- UNA LETTER'l DEL· i\llNISTRO DELL'JSTIWZIONE RESPON SABILITA' DELLA CULTURA L'Jm 110 a11,li ìn1ellc11uali d'Eui-opa, ,fo noi p11bbl1ct110 r1el N. I • ;lm10 Il dello Fiera, ha susciwto 11osti con• sc11:,i. t1 molle cliscu.ç:ri<m, in /tedia e 11/l'estrro. Uo111i11i,li cuf111ra e gior• nali si aor1u ir11eressfJli ,,t ,,rolile111<1 citi noi sollt 1:1110; e noi rum 11u,11c/1ert• mo d1 ir1for1111trc , nostri li!ltori ..,,,. gli s11iluppi che potr,Ì premfore fo 110- .strti i11i:1u1ivt1. Yoglim110 on, m111Uh· ci.are rl,e l'invito uscirà presto tradot• lo su gionwli e riviste 'flli molti /HIC– •i curo1H'i. ilfo 11011 po.~.tiumo 111m 1mb– blicnre s11bito,•c co~ più vivo comvia• cimentO, fo /ellera clic /'011. Guido Gondla, \linistro (U!lltt J. 1 11bblicc1 1- Yru:io,ie, li.a voluto inviare at nostro ,lir~ttore. l/interesM1me,uo e l'appro• va=iori,e clcll'on. Go11ellu ctimostn1110 <1ua1110 il wobl~ma sfo sentito in 1111· u, la sua 11rgc11:t1. R come gli 11omir1i che /,rr,111 0 ili /rafia I• mllgg iori rcsvu11• MtbilitlÌ ~r l'o1w('11irc < I.cl. ,wstro Pae,e. si,1110 coruupevol, della 11eces– .3ittì d, porri': in primisJimo pfo110 i 1:a lori monili e lu solidoril!tlÌ e/ egli ~piri1i 1>erm1111i. E <1uesto è uuo cl.ci segui p,ì, cm1/ortevofi per citi crede /er1m11ur11tp in mw sorte miglioro clelfltalfo e dcll'Euro1m. Caro Angiolclli, ho letto con ,·ivo ;ntercssc nella Fiera Letteraria ,, il suo u Invito agli intcllcttu:1li d'Europa ,,, e, per quanto in i-itardo, desidero dirle che condivido le idee del suo appello. La lettura del suo invito mi fa ri– cordare alcune riflessioni di PCguy, là do\'c egli, formulando in:,icmc un programma e una conclusione, precisa le fondamentali <:sigcnzc ciel lavoi-o ciel letterato. Egli parla cli II pas:,ione della verità, passione della giustizia, indignazione, insofferenza d ..1 falso, in1olleranza della mcnzog-na e dell'in– giustizia 11. ~li "eng-ono alla mcmoi-ia le: ardenti <.·..,pressioni di Pt'.:guy, pcrchè la sua acuta diagno-,i e il suo appello ad una <;olidalc coìlabornzionc degli spii-iti pi.:1 pensosi non può non sgorgare dalla consapcvolcua che iJ paur~o frana. mento cui og-gi assistiamo, è anzitut– to un interiore franamcnlo cli co– scienze. Se la cultura si vcd1.:accusata. orn dcll'egoist ico isolamento ncll ':t!-.tratta torre d'avorio; oi-a della farilc rom– promissione ron le passioni e con gli Esito di un concorso musicale Il M1r11,tero della' Pubblica lslruzione, Direzione generale per le Antichità "' Belle Arli, ci dà una lieta notizia: la condu– ,ione. m questi ~iorni. con esito . favore,·o• le, di due concou1 musicali, band111dal Mi– nistero steno, per una composizione sinfo– nica a grande orchestra (con o senza slru· mento sol1Jta e con o senza coro) e per una ccmposrz1one da camera. I premi in palio. rispeltivamentc• 25 mila e 15 mila lire. oltre ali' esecuzione pubblica da parte .della mag• g1cre .is11tu11onecoocertist1ca italiana, l'Ac· cadem1a di S. Cecilia. Tale noll71a che m tempi economicamente e spintualme~tc nor– mali. ,arebbe sbla poco più d1 una notlZla d1 cronaca, non lo è nelle cond1z10ni odic . ne di vita economica e spirituale, alquanto. diciamo, disagiate. Si parla tan10 d 1 rico· 1lruL1one: ma al verb- 0 ncoitrum·, d grande verbo d, questo Jeeondo dopogut rra, s1 an– nelle un s1gr11ficatoprcvaltnt_ementc, quando non e5elus1vamente, materialistico. La rico 1lruz1onc delle cos~. invece, duvrebbc pro· cedere per I" m<"nodi pari passo con la u– c.cstruzio11e>1 degli uomini, che voi 4ua11to dire dello spirito, della volontà e dello 6- ducia degli uomini: appunto affmchè gli uo• m_1ni. siano rmuss: in gr.:1do di produrre. al /' mctrca come rroduce una fobbrica o deg_l1 slrument1 di lavoro. Il conceuo. !qU1111amenteromantico, della creazione ort1sl1ca .:iltuantesi 11el dolore, nel· le rmunc1e e n<"1sacrifici è, naturalm«"nte, sempre valido. E." ovvio. lul\avia, che l'ar· tisia aspiri .. , cr("are in un minimo di leti1id e di suenità, f! con la iperan1a d'u~ r1u in1crc:,-,j più llll':,chini e contingcn1i, 11011 :;i ti-atta forse elci clu..: ,·olti op– po!-ti cli llll iclcntico male, cli un iden– tico inquieto oscil'arc, nell'affannosa ricerca ti: un II ubi c:onsistam n? Lo .sra~amcnto tra l'essere e il p.:n– siero i-ichicdc uno sforzo quasi so– \'rurnano, che consenta l'adeguazione del pensiero stesso alla rcaltlt ddl'cs. sere. Richiedi; lo spasimo liberatore dcll'atlo clì veri1t1. E allora ripeterò con Croce cc omc può l'uomo com– piuc cosa gi-ande quale l'atlo cli veri. tà, se l'animo suo non è puro, cioè non è moralmcn1c disposto, e anzi commo!-iso da cntusia~mo morale, e perciò stesso aperto e "ibrnnte Ml ogni esigenza mor:ilc in ogni partl' della vita? 11 L ';1tmosfcra morale in cui ~i svi– lupp:1 e matura l'atto di \'criti! trov:-i la sua espressione piì.1 alta e com– prcn:'.'liva nel senso cli n•-,ponsabilità, per cui si afferma un limite e insie– me i) superamento di quel limite, 11. \. la COS('iemc e libera acccuazionc di es– so. P(•rciò solo se responsabile la cul– tura potrà e~sere realmente indipen– dente, pcrchè solo allora saprà rhc vera inclipcnclenza è il riConosccre la lcgg-c dello spir!to e delle cose, e st·1bilirc con css~1 rapporti di ar– monio:,o equilibrio e di proporz:onc, entrare in una ger:irchia cli ,·:il •rj e di fini. Solo se rc~ponsabilc la cul– tura :,apr.\ che la più .ilta e concrern affcrma.1.ionc di inclipenck:11.1.a è il por– òÌ ;il scr\'izio cklla verità, il servir<' la v('ri1à nell"amorc 1:x~r g-P uomini In questo spirito ben volentieri mi associo all'appello per una pili intima collaborazione su cli un piano di va~ti orizzonti e di trepide speranze, quale è qurìlo curnpeo. E vorrei con questo moclcsrnmentc contribuire a quell'ur. genie opera di comprensione e cli chiarificazione che è premessa indi– spensabile al rinnovamento mornlc cd intellettuale insieme, eia cui l'epoca nostra atlcnde non solo speranza cli p:icc, ma garanzia cli vita. Con cordialità mi creda Gumo GoNELL,\ scita che, sol di per ,e situa, è stimolo al suo lavoro. I concorsi del genere di quello 1n parola le1~dc!10propriamente .a~ agevola· re le cond1z1cn1 del lavoro urt1st1co e. in· nanzi tutto, e risvegli.ire. a sollecitare e ad attrarre, cou _la speranza di un premio e di una afTermo1.1one,le energie creative dell'ar– tista. momentaneamente d1slr.:iUe (ccm"è <l1 moh1 a,tull d'oggi, p,nrlicolormente mu,1c1• sti) da ah10 preoccupazioni. Nel leggere la rdazionc della Commis.310- ne g1ud1catrice, fermato dei maestri Bustmi, Davico, Jachir.o. Penta e Pctraui, appre11 diamo •·on eomµiac1me11to che. ud concv, so per una composizione sinfomca, Ire lavori sono pani meritevoli del primo premio, ag· giudicato poi. 1n seguito ,1 votaLicne. nrf Armando HenLi. per b. sua Car.tala per co– ro e orche i.tra: e c:hc. nel ccncorso per una ccmpos111one da camera. I' allcnzione dei commiuari s'è anche fc1m11lo&u Ire lavf'lri, fra i quali dopo lunga ccl esauriente discm· sione il pren110 e stato auegnato all'unani– mità al T,io per violino, viola e violoncello di Franco Margola. Ma cc.11maggior com· p1acimf'nto apprendiamo che al primo con corso hanno partecipalo ben quarantatre ·opl" re e ben qua,antacinque al secondo, ciò che e i11d1ceevidente dell'mterene che I due concorsi_ hanno suscilato n<1 no,1r1 g1ovam mus1c1s11.1 qunli. rn un momcnlo economi· caml':ntt' d1H1cile comt- l'ottuale, hanno in, medialdmente risposto .111'appcllo ad essi ri voho nttraverso /"111iz1allvadd Ministero della Pubblica 1struz1onr. ,\Itri due concorsi. l(·mpre banditi dal Mrni~cro dell'lstruzion~. pc, un lavoro di coralloe didollicc-mua1cale t' pu un lavoro d1 caralterc· s1ocico·n1us1c,.1le. con r,rcm1 d1 30 mila li,e ciascuno, sono 111 vin di conclu sionr. 1-. ( . 1anco S:ampa, ho sentito due noslr, sc,i/lori legge• I I OHFEO TI \'IBURI Crisi del lettore ,e co&c lort> e di alt,i a un pubblico pc, gran pa,tc }alte, di /aoo,alori. un pubblico quinJi non mi:iu,o. J::bbene di j,on/c al ,oman:o d, l",atolmi e alle poe&1c d1 .:>creni abbiamo oislo una l)era partecipa::.ione 5piriluale: que• .sfo pubblico scguilJa con estrema pauione if gioc1;, d1 una lelle,atura che da noi i solttt spdlalori pigri amebbe,o uovàto dijJ1c,lc e .. ermetica". Ma e· c,a di più; quei/o pubbli ::o atlc-nto dmiost,oua di cs.,e,c maturo pe, ac– <'<'lia,<'co~e dd tulio ircdilc e in/alti quando .)c,enì leue alcune pMsi.; ai Umberto l1cl· /intoni, che è stato la rivela::.ior,c del premia svi::.:ero. &i è senlito <1uest'onda magica .t, pa,lccipazione. questo modo alliSJimo e pcn:– lronfc di coftabo,azione, Uro siamo sinccrr, una cosa timi/e è possibile in Italia? Non O.:• cor,c faticare molfo per cons/alarc con doforc che simili i1.conlri da noi .tOno impossil,i/i, tulio cade ncll'indiU·.!1cn::.oo nello sfolt10. I:. r.!I coso d1 questu esempio di civilliJ rette a rio come ha risposto lo m.Jslra stampa) i r.o• stri amici lt.l'IZ.zeri si erano p,coccu~li di co– municare :,ubito il risu/lalo di c1ueslo premio (.si badi, c,a un premio di svi::.z.:ri che anda– va a Ire scritto,; italiani) ma quasi nessun giornale italiano ha creduto di dovere pubbl,· core questa noti::.ia. Solo l'U nità di Milano, salo il Popolo e la Fiera ne har.no informato i loro lettori. A queslo premio in fine •:ra sta– lo invitalo il nostro Mmist,o a IJerna. occor• re di,c che quella scia neppure un s-uo rap– presentar.te era nel so/on: di Libera Stampa~ Gli dei italiani continuano a non leg{!;ere - 1l1iseria spiritu.ale grandi quotidiani - " la le11eratura ~ non i11teressa,, Non lo scriuore, ma il leuore è decCLd,uo V uof dir e che in /ulti gli ambienti c· è la stessa /orma di ignoranza, dirello11 di giorn11• li, profeuo,i di unive1Jitò. diplomatici sor.o di accordo pe, non ,icor.oscerc aì. nostri sè,ittori V al:mtino lJompiam ha det iso che questo 1947 sia I' 1( anno dei narrato,; italiani " , si è fatto p,omolorc di una campagna d1c doo,cbbc eJsere comba/lula da lutti i suo, cOllcghi e anche dagli stessi sc,ittori. IJOfh· piani mclle il dilo sullo piaga, una plaga IJergògno~ della no!lra cioiltiJ; il d,s:ntcrcs se del lettore italiano pc, i ,omar.;;i e in gc• nere per la na11atiua del proprio paese. Hom piani non /a che denunciare con gene1osa vio– lenza un m<Jle avvertito da moW c mi pa,~ che non si dovrebbe nega,gfi l'aiuto per scu prir,! /e cause ,li qucsla situazione e per lro IJate un rimedio abbastanza sicuro. l.hi /1c• quenta le librerie av,à IJÌJ/o come le pile dei libri italiani - sia dello una volta per .tem· pre che alludo alle cose miglio,i e tralascfo tulta fa p,odu::.ionc inflazionistica di ,,uc~fi anni di {!uer,a - restino incotte a con/ronlo di quelle delf' ultimo 1ibro slrani;!,o, eppure un conJronlo anche &upcrjicialc mcllc il lib,o del nostro compnfriola non solo at di 1.opra ma su un ve,o piano d'arte assoluta. /Ji fron– te a qucslo sp:tlacolo, le cfomandc cnc cj s, possono fare sono molte. sono injm,lc. Nott laccio una questione di superiorità. ammeltia mo pe, un momento che la nostra ultima lei· tcratura sia almeno dello ,tesso valore dett: altre e alfora pcrcl1è esiste queslo dijinf:!res· ,e, questa sfiducia a priori pc, il la1Jo10dei nostri vicini> Sono i! primo a riconosccfl! d'altra parie l'importanza della nuooa lt'lle· ,atura americana, il primo a vederne i Van– taggi p10tici e la pa,te po.titiva aclta sua in• Jfucnza ma non capi&co pe,chè lo conoscen– za ,li un Caldwcll o di uno Steinbcclt. debba andati:! a &Vantaggio della conoscenza - al men{> elementare. almeno superftciale - di un Alva,o o di un Moravia. re, ventim,t~ copfe di un qualsiasi ootume stranfe,o un nostro grande sc,ilfor<'. un roman:ierc aUcr, mato, pr:miato, riconosciuto dalla c,ilic.a a1Jrà una liralura di cinquemila (e si badi che due– mila di que&te copie vanno in A merica.l: vuol di,e che <1uaranfacinquc milioni di ilaUani consumano fremila copie tli un tib,o impor– tante, valido, di quello stesso lib,o che tra• dollo in /ranccJe alJrà comodam:!nlc sessan– lomila lellori. (.Jucsfe ci/re se,vono beniui· mo a di,ci come non si tratti di crisi del libro ma di una cosa mollo più graoe e cioc li c,isi Jlef tcllore. di una insuJJ1cienza 5pi– ritua/c. Non ,esiste la ra.giort,zeconomico dal rnomenlo che si trovano lelfo,i per alf,i libri Il prossimo numero della Fiera tetteraria febbraio) sarù cli I'.! 1►m;i11r (2 7 e verrà mc:o;so in vendita al prezw di L. 30 per copia. Gli ,,J,1)011,,,i ranno s,,n:::o nessun liii· mento sulla r1uota oersata. nel/amen/e mJcriori, r.ome iion a.,isle 11na •n. gione più alta di intelligen::.a critica, nessu– no ,ipc/o - può accusarmi di nazionèHi- 1mo 3! dico che la noslra ultima lelfcrafura è allo stesso livello di quella Jrance,c o in– glcs:. t'er mc la ragione ptincipolc sta pro· p,io in queJta formo vergognoso di disinfe- 1cs.se, in qucJla negazione ap,iotistica, r,.!l ,iftuto dcli' incontro: l'italiano. il lello,e ila– fiano medio ignora tolafmentc il lavoro dei 5uOi sc,illori. Chi è più vecchio di noi puo ricordare l' intercuc suscitalo da un l'fiUOVo libro di d'Annunzio e di J-ogazzaro, oggi chi li accorge eh: è uscito un lib,o,l J;,ppur(.. non mancano i premi, non manca ncpp1J1c la assistenza della c,itica, di quella poca critr· ca superstite nei quotidiani e nelle rilJiste. .)j di,à eh! non c'è un altro d Annunzio, che non c· è neppure un J-ogazzaro ma sono O:,• 1e,vazioni baford: e &enzo nessun ,cale con,– lribulo di vc,ila: il /atto è che in llalia esi• Ile un'ottima /cltc,alura norralllJa ma per mancanza di spc/falori corre il rischio di t(..• sta,e per gran parie mo,ta e inulilc. rroprio di questi tempi è u.tcifo un g,ande ,omanzo. quello di Afva,o, ma da quanli è staia av• ve,ti1o l'importanza dell'avvenimento? Per dare un esempio, il nostro più grande giorno· le non ha anco,a trovato il modo di segna• {orlo. C'è-. dunque, un'assenza di inlcr!ssi e rl badi un·aSJcnza c.alcolata e di/cMJ tla una grosso ignoranza e da un'enorme presunzio– ne. J-'ensote che V illorini sia uno scrillore conosciuto O addirittu,a Jamo&o, eppure Il di· 1elto1e di un quotidiano di uno no,lra grand 1 .! città, ,i.spondcndo appunto a lJomp1ani -'Il questa letterntura e portando come esempio di a,le calligrafica l'ultimo libro di Vittorini, parlava d; Noi vivi: oro non si traila di un lapsus. l' e11orc indica lo staio pauroso d"rgno ,anza pc, le no.!lrc cose in cm IJiVono gli .stessi 1ntcl!.!tluali (a meno che ripugni a un dirello,e di giornale la defini::.ione d; ir.lel· lettualc). Per élolo,osa e,pc,icn:a lulli gli scrif/ori sonno a memoria le raccomandazioni dei suddclti dircllori: 1cmì:!nle lcttcwlura ,1. e, la lctterolura non intcrcua II e bcninleso non intc,cssa a foro, il pubblico non e in tal coJo che il fantoccio della propria 011· dità e: della p1op1111mrsc,la ,piriluot.;, .)e i giornali se,vono a qualcosa è appunto a i11fo1more, a i&lruirc almeno in modo rua1• mentale i lcrto1i e nori ii capisce. dunque, come un giomalc che /rava mezza pagina pe, f' ultimo dclii/o, non ha mcz:c colonna per /ore sapere al pubblico che è uscilo un lib,o buono, quei dirilli cl:menlari di vita che per esen,. pio sono concessi allo sportivo. Vorrei thc dal numc,u di queJ/e gafres si cogliesse p.fJ• prio i{ dato del disintcre5sc, della Jjiducia verro (: nastie Jo,ze pii, concrete e sicure. Nòn predico una forma sciocca di propa·gon- 4a, prolcslo per un santo diritto di vita, il lettore ilaliano delJe ftnalmentc imparare a o:onoice,c la 5ua lelleralura, la leltcralura d:l .mo tempo: s0lo così ~i potrà colmare quel distacco che separa tale letteratura dalla vita. l'c,chè non è lutto colpa dello scrittore !I! ti· mane Juori dal giuoco della società: spe;iso ,,ucslo scrilfore si sente diVcrJo, respinto e reagisce allora con un discorso chiuso, con un ducOrlO per iniziati. Ad ogni modo la /!Itera/uro di un Morat1•a, di un 1-'ioo!nc, di un V 1llo1ini. di un lJik · chi, di un Landol/i o di un Liii non è ce,lu una leltcra(ura pc, pochi. mi pa,c che si ,i 1Jolga ,liretlamenlc ali uomo e prima avelJO fallo il nome di . I !varo e o,o potrei Jacilmen– le aggiungere un'a/lro dozzina. allo slcHO qrado 1JiV1 ! :ignijicalivi: lJrancati, t.maiiuel li, Delfini ... Tullo una biblicteca c..he ha de• le ragfoni precise di IJita e si riallaccia a u no t,adi2ione i/lu,lre. Basterebbe Jrequenlarli. basterebbe che i giornali -'.! ne occupassc,o ( in Francia ogni giornale ha il suo (euiJleton set– timanale che bene o male è una guida. •.! 50- p,atul/u è un mezzo prezioso di informazione per•il lettore comune, Va noi la Jortuna di un libro è ancora affidala ai piace,i degli omi– ct ... ), basterebbe che i lib,ai consigliossc,o ai loro cU!nli quella lelteratu,a nuova. :>e t riero che su dieci clienti che enl,ano in li· brcria otto hanno bisogno della guidd del li· broio, &i/accia in modo che il lib,aio cono3cc, i libri c:he a,rlvano rni ban1.hi e che non ri· ,ponda tutte le volle al le ric hieste d•:i suoi fiduciosi acquirenti con un nome slranieru. 1-'orsc così ce,cando di di/ende,c da per tut· tr, questa lettc,atuta si riusci,à a Jarla cono– scc,iz meglio, almeno quel loie direttore di giornale ricorderà che V ittorini non ha sc1ilto Noi vivi, almeno non &aràpiù pc tmes.so a cc,– tl critici di chiamare gli crmt:lici in.v ertiti ( r. ancora c1uinella &ciocca boutade vale sco,9c1e ii segno d!l/'ignoronza, IJuolc di·c non lcÈge– re, vuole dfrc igno,a,c il valore di certe_ espe• rienze e nel ca5o pralico significa non csseui ac1.o:li che una slc.gione d1 ermclicismo ha a– ilrlalo uno !Ctilto,c come JJ,at olini a impod,o nirsi in manie,a solli/e di un mar.do suo, p,o– fontlamenfc umano. inJ111e vuol dir e no r. ,icono• scerc u,1 senso continuo al giuoco di una lei· leratura). f'e,chè .si lralta di una uera decu d:nza del lettore, chi avesse <1ualchedubbi() In p,opo&ilo p,ovi a sfogliare i cataloghi delle Avcvoml, la tradi:ionc della #.!r::.apagina biblioteche circolanti e ucdrà che Jra it au:,lo mo Ofl''Ì anch~ qJcsta /orma d1 i.;ol/abora::.io ie di un lcllore comune verso il 1920 e quello di inlcllelluole sembra decaduta de/milivomer.1c. j un lettore di oggi c'è un abisso: o,?gr scmo,o una l?r:a pagina come quella del vccchw che il lctto1·z chieda solo quelle letture che /o Corriere 5emb,a oi fumi di osgi un JOgno e I assistono nella sua assen:a e nella sua iner· la ,agione sarebbe ancora c1udla del pubbli· da. In questo senso le, campagna dcli' cdìtor,· ca: c1 il pubblico non s'inlc,cssa 11. Ammel· Bompia, i n11 s:rn.bro più d,c giustificala cd è (iamo anche tale disinteresse, ma dativcro non un bel gesto. un invito che nessuno doo11:bbc ,efllirà a nullo ripor/ari I' allenziane sull" or rifiutare: basterebbe un piccolo s/01:0 di al gomento, invita,lo costanlcmcnlc a un cserci- (cn:ione e dopo non 1Jedo chi in coscien:a po– zio neces50rio come quello della lcttu,a? Ge- t,ebbe u.dina,si a negare la /orma di un Mo nera/mcnlc si dà la colpo di questa assenza ,aoia o la maturità di un IJilcnchi. Non p,edi agli scritfnri sf.-ssi ma si tratta tmco,a di una ro 1.1n t:mpo di dltitni&mo, uno specula::.ionc accusa gro&1olana e anzilullo co11tra11aafta inleflellualc. vo,rei .soltanto che si prcslasse un verità. Ha&la in/alt; guardttrsi intorno, bajfo po' più di allcnzione pc, il lavoro di <1uesli interrogare i prop,i conoscenti, gli amici. i scrillori: soltanto abbattendo ,,ueslo mu,o d'in· bo,ghcsi (alti e piccoli), gli lnlclfeltuali stessi diffcrcn::.a, di dispre::.zo o di }acile dcnig,a per constatare un'uguale iRnOran:a, gi, stessi :ion~ si 11uJc1ràa valutare un campo che ,idicoli sproposili del dùelto,c del quotidia• mi s-embra ,icco e pieno. Inoltre un pubblico no JlCtnt'cJc:. allento e aVIJertilo darà Jmalmente l"imprcs Pe,cl,è in fondo è una , 1ueslione di civiltà sionc o <1ucsli_scrittori di non lavorare più rn Ultimamente ho avulo la Jorlulll! di pc11lccipa· un dcsedo o per pochi jedeti z per molti in· re a una l 1 em /es/a della fc:tlc,afura. A Lu• di!Jercnli gono, 1n occasione d:!I l"remio di Libera C,1n1,oBo

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