Fiera Letteraria - Anno II - n. 4 - 23 gennaio 1947

V!EllA 1.1:.TI'Ell.\lllA • • • Poeti inglesi dei nostri Spen,der, Auden, MacNeice sentono molto della tecnica espressionista te– desca. Dramma tc.r.denz1oso, ma d'una te:?den· zicsità CO$imgenu..i, che hmsce per aver qual– cosa dellil crudezz.a dei misteri med evali ove 11 contrasto era tra angeli e diavoli. E come non disculiamo ~ella premcua rt.ligiosa me dievale pc.I giudizio estetico dei mis:eri. ccsì dovremmo far qui. Ora si può credere o non credere all'esistenza degli nngdi e dei dia– \,,1.,li,; ma, una "olta che ci si crede. il bene s"identifica cogli uni e il male cogli altri. Circa l'esistenza di fascisti e di comunisti. d'altrcnde non può esservi dubbio; ma non è altrettanto facile identificare cogli uni il male, cogli altri il bene: e magari si concede– rà che ia tirannia, la brutali1à siano indiseusso appannaggio deRli uni. ma quando lo Spender ci rappresenta i comunisti come arcangeli di libertà, agnelli idealisti, potremo riconoscere in lui un compatriota c{iShelley, ma non certo un osservatore intelligente dei fenomeni socia· li. Sicchè manca a parer mio, al dramma del– In Spender quel potere di provocare nel let– tore o nell"a!cohatore la sw,pen,ion oJ dis– beli~I rsscnziale ~I godimento es'elico. I per• son11srizicNlo fanno eloqurnti discorsi. non nello stile d' eloau' nza tradizionale. ma nel metalisico. e nf'I loro frcQuente ;upirare ;i una trag:ica sentenziosità enunciano talora ve– rità lapalissiane. comf': lL tt.rzo numero del 1946 dell'americana l"ariisar:',Revicw uno dei più noli poeti inglesi d'oggi, Stephcn Spcnd<.r, ci rivela et.mc nasce un poesia ( J he lllak..ing ()j a P ocm). La soo philosopliy oj composition (come l'avrebbe chiamata il t>oe) non ~a niente d'eterodosso per concentram, Schtl• ler, a quel che pare, aveva bisogno dell' o– dore di mele marce celate sotto la rtbalta della sua K.t1vania, e lo Spender ha bisogno di bere molto caf.è e o, fumare molte si· garelte, ma queste son diHerenze d1 ~ entità. e anche un poeta del tempo antico potrebbe 1,ctloscrivere molte delle aurr.c s...:ntcnze conteQ.!!!.e nell ar11colo. E.eco un metodo di lavoro dei più trad1Z1onali: ,e Mello giù quante più idee posso, sia pure in fonna rudimentale, in taccuini (cc ne ho almeno venti, su uno scaffale accanto al mio s,c.r1t1010, e datano da quindici anni a questa parte'. Uso alcuni degli abbozzi, altri ne s,caJIO "· E quale poeta (e. m R.en. -re. qual~ artista) non ha esperimentato I' 1 spiraz1011e SOito fc, ma d1 u un verso o c!i una parola o di un.a frase o qualcosa di ancor vago, una idea nebulosa che deve c»ere condensai.i ln una pioggia di parole n? La caratteristica della parola, o <lei veno chiave è che non aolo attrae, ma si lrova in 11 quella che sc..m• bra c&Sue una forma attiva maschile, R.er· minale, quasi fosse il centro d'una dichiara• zi one c he richiede un principio e una fiue, e qu.ui fosse dotata d'un impulso in una certa direzione"· tt Si è for5C nel vero J;. cendo che la mentoria è la facoltà poetica, paichè l'immaginazione stessa è un esercizio della memoria. Non c'è nulla che noi imma• giniamo che non sappiamo di già. E la no· stra abilità a immaginare è la nostra abilità a ricordare ciò che abbiamo già esperimen, tata una volta e ad applicarlo a una situa zione diversa n. 11 La fede d'un poeta è, in primo luogo, una mistica di vocazione, in secondo lu ogo u na fede nella propria verità. combinata e.on la sua devozione a un com• pito 11. Cli esempi che dalla propria opera lo S~nder dà della genf'si e dello sviluppo d"alcuni suoi versi troverebbero certo riscon· lro nella pratica dei poeti d'ogni tempo " d'ogni na1ione. Ma quando, da queste nitide pagine. p,u~ siamo ai volumi di versi ddlo Spender, ci trov~mo talora a dover ripetere quel chP. Carlo Lina ti scrisse uno. volta di T. S. Eliot. il caposcuola degli odierni _poeti in– glesi: critico lucido, poeta cscuro. Per Eliot qu<.sto non vale forse più tanto, chè ci sia– mo avvezzai! alla sua maniera, e a inu n· de,e le allusioni delle sue più recenti poe– sie, i Fou, Quarlcb, ci soc.c.orre !"ottima in- 1crpre:az1onc di Raymond Prcslon, Four Quarlels Rehearsed (editore Sheed & \V ,ud, '1946). Si potrà dire che tocca al lettore al– lenarsi a far quei salti di pensiero che il poeta fa di sua natura, che ogni nuova scuo– la ha sempre commc1ato col disoucntare il pubb!Lco, e via di M:guito, con altri argo· menti addotti e r1addot11 anche a proposito della n01tra corrente ermetica. ~er conto mio, dei tre volumetti di versi inglesi che lJU .son davanti, tutti stampati dal 1-aber, lo editore di Eliot, confesso candidamente che I' Auden della puma maniera (quella d1 questi PocmJ, pubblicati la puma volta nel 1930, ristampai! nel 1943) mi dii molta fa– tica e poco ~odimento, Stephen Spender del 'T,ial o/ a /udqe (1938. ,i,tampa 1943) non mi dà .fatica, ma neanche godimento e so– lo Lou1s MacNcicc di Springboa,d, poeml 1941-44, provcca in me quelle sensazioni che di solito ,i connettono colla lettura d'una poesia. L"Audeo ha un ttmpra di drammaturgt. aatirico, che dagli aspetti della tocictà mo– derna, acprattutto dalla lotta delle classi e d~i conflitti delle nazioni trac quadri tra· gtco-grotteschi alla maniera di Sweeney Ago– nfates d1 Eliot. F eccro molto chiasso a sua lempo i drammi scritti in collaborazione con Christopher lsherwood, The Dog Beneath lhe Sltin. e The Ascent oj F 6. Un'atmosfera tra d, vaudeville e di tragedkl greca è quella 1 della 1,acia radan Paid on 80th Sides, il cui I wugomcr.lo è un ftroce fàida tra due fazioni i mmaginarie. Nell'alternarsi di accenti dclib,-. aaU!mente banali e di accenti tragici, nella cruda presentazione di certe situazioni, non 1i può dire che l'opera manchi d"una diabo– lica ingegnosità. Ohrc all'evidente inAusso di Eliot, e a quello qua e li percettibile di E.tia Pound (per e,. nella XV poesia: u Contro! of the puses wu, he saw. the kcy u), a quel tempo J'Auden doveva. subire l"incanto di certe trovate di Hopkins. Baatcrcbbe un principio come qurato per persuadercene: Not (rom this !ife, not /rom this li/e is any To keep ... ba,terebbe la curiosa predilezione per le con– sonanz~ àton~. del tipo consulto dei no,tr! .tornelli (t1 Fiere di miglio. Da poi che m1 ~n me•~ ~Ilo sbaraglio, Il primo che mi ca– pita lo p1gl10 ")- Si giudichi da questo coro: ~he Spring unsettles sleep,ng parrnersh1ps, fuundries ,mprove their cast1ng p,ocess, Upen a further wing on credit t1U Jshops The Winter. In summer boys grow tait With running races on the Jroth-wet sand, War is decla,ed there, here a treaty signed; Here a scrum breaks llke a bumb, there ltroops Deplo}, hke birds, Hut proudest uzto traps t-lai•e fallen. l'hese gears 1vh1ch ran 1n ut [lor -n:eek By ·week, 11eed1ng no lOON now w1/l net ' fwork: Those manors m<.rtgaged hv1ce to pay /or Go lo anolher. !love O how shall mw11 1,ve Wllosc tlwught is born, child o/ 011cfarcical To fimi l1im uld ,'! ln1ght-1 Come tradurre in italiano una poesia simile? Se si 11uscisse a dare un'aria bi11ch111a al vol– ga11zzame11to d1 Palladio messo in versi dal d'Annunzio, o a certe rapsodie da calend11rio di hanci~ Jnmmes ... C1 siamo provati con u,~ parte del passo ora citato, e.on non m1· gliore multnto d1 questo: D'estate crescono i raga::1 C~I far le con.e sull'un11a1J greto, Lr scoppia guerra, q111 sr fa 11t1 trattato: Qui s111111c a una bomba ecco 1111 grr.v1gfw V1 calc,aton csp!ode, Id a ,1u111ag110 C,,'omc 1111 ,iulo d'11cccli1 sc1ama11 truppe, Caddero i piii superbi nelle trappole. (.Lueslt 1ngra11agg1che aa sé sconr1•a110 ::>emmwne 11ell 0/1<., or 110,i J11nuo11at10 .. Quel tipo di consonanza àtcria conf,.uscc un saoore can5tiantc allo stile, v'insinua un sosp<.tto di scherzo. e quin<l1 di omcatura. Comunque, dopa quel coro cn:ra m sc~na Papà Natale che sì rivol~e al pubblico ~ nn l'ordinaria lormula: 1( Ladie!o and Gf'ntlemcn: I should like 10 thnnk you ali very much for cc.m,ng here 10 -mght "· E ciò a ~uiu d'imbo– nimento d u .o spc.ltncc.lo che consiste nel J:,r0• cesso d'uno. spin chiamala 80 (perdoni l'omo– nimia il nostro esimio critico, già ermetico an– ch'egli; un'altra spia ne.I drammll s1 chmmn PQ'. la quale viene poi ammazzata o brucia• pelo Oa Joan per neuuna miiltore rationc che perché costei 110n può toiler<1re il suo lamen– to. Altro, e. (.topo un tt:rzetto m versi di llpo anglosassone (esempio di verso allimrattvo: cc l-ighters lay Groaning on ground ... 11). e quindi dt suono eroico, scopp1ella una C'0n· versazione delle più pedestri : n Help me put Stephen lo bed, someb~dy. He gol light on the way back ... " (tt Qualcuno m1 din una mano per m, ttere a, letto Stefano. S'è sbron– zato sulla via del ritorno ... u), Il Trial oJ a }udge di Stephen Spender non ha invece nulla d1 grottesco: vuole a:izi cn.tre tra.ged1a della più alta. C'è stato un criticn che ha acritto che l'Inghilterra non aveva visto dramma 111 vusi cesì bello dal tempo di Venice Preseroed di Otway, ciù dalla fine del Seicento: che questa è la poe– sia più commovente che lo Spender nbbia scritto; .altri dice che l' opc.ra è un notevole successo d'interpretazione tr agica d'una socie· la. Fu scr11ta nel 1938 evidentemenle sotto b 1mprcss1one dei mistatti del naz,smo. Un giu– dice liberale che ha condannato cinque n ne, ri II o fascisti per l"assassinio d'un ebrto po. laccQ ideali:sta, Petra, te mature and S{cntle likc a giri 11, cede alla pressione dc.I governo 1mpau11to dalle ag1tazion1 d1 p1aZ7a dc i u ne• ri li che stanno per c.ffettuare un cclpo d1 stato, e annulla la loro pena di morte, mentre mantiene quella di alcuni comunisti colpe voli d'aver ferito un agente. Quando, av\'e• nuto il colpo di slato, il giudice- si pente, è processato dai u neri II insieme cogli altri li berali e coi comunisti, e fucilato. Questo nu– do schem.i non rc::ndenaturalmenlc giu5tizia a1 versi e agli effetti della traRedia: questi ul• timi, ottenuti con -a.bili espedienti acenici, ri- fhr nld olll'OJ'S ser Thai thev are old. and the yn1111,:,yo1PIJ:. Ecco, a mo· d'esempio. come parla il fratello di Prtra: La Civiltà che era dnke d'am()rc e di r,arolt>, dnpn grandi .euerrc atterrisce: arrhitro,•i o fiorite fofllie del capitellc corrn:10 a oerii mnmenfo minaccia,rn; indi cadono in marmoree nndc suila l'ila. Quella che era la legala bocca del chiaro passali. che parlava in pietra contro la nube in mnto, [ diviene ta nostra morte prcsc11te 1 /ldt cnlnro che ancora 110{!licnvivere', debbono strappare 1I 1•olere sprntualc dal mater1ale d1sc{!no domrnante della r1g1da mcmona e dal sistema che ossessiona, per squadrare / ciò che è reale secondo ti pensrero ,,n,r11te, non per pcn– r sore ciò che i morti han vGluto. Cada il marmo, cada la decrcpltmtine: ma rsor}[a la l'0lontà d1 ,,i,•ere. nei fratelh: edifichi pietre nella forma della g111st1:1a: 110n /a fgi11sti:1a nella caduta di monumenti J1mehr1. Coro nero: Bestemmiatori contro il Verbo! Coro rosso: Uenu/lessi dinan:.i ai dittatori I e alla s_oada ! Coro nero: Voi. che dopo questa l'ita so/. lfr11ete eterna morte, Coro rosso: Questa i•lla. che ,,oi vorreste lca11i:1arein mlrte! Coro nero: Noi otle11iamo la ,,ita dopo la I morte. Coro rosso: 1/oi fate la morte nella vita. Loro nero: Jl10R1 I:.! \..oro rosso: MORTE! (li cnpo del Coro nero csrrac la rivoltella). A un certo momento uno dei rossi dice· ((Petra, voi e vostro fratello morite da eroiu. E i neri, naturalmente, diranno di sé lo slcs· so. Alla fine del dramma riviene in mente il famoso passo del Macbelh, sulla vita che è ALCl'STL:-, 1011\'. Ui1N1t1,, ,1; ,,-. n. come un racconto fatto da un idiota. pieno di fragore e d, furore, senza significato alcuno. L'anfora non si vuoterà. nè l'onda di,•errà I calda, Ma è Ionio fredda che brucia. Vitalità e ti– (more S0110 marmori::ati nei suoi occhi, d'ora it1 r ora Essa cangia come il cielc - uri momrnto cUa I è cnsì ,:aia Che tutte le s11c parole sori riso, ma il sc– f guerite Momento t perplessa_. sfinge d1 se mede– (:.ima, Fatta granito dal suo destino, ingombra Dc, se,,eri ore.scopi di na:ioni morenti ùedotli da morenti stelle. Quindi che potete aspettarvi J Dietro quella I classica fronte, sotto quella liscia cupola rinasci– f meritale, 1 diavoli gotici go::01•igliano intomc a un ( I cadavere Presumibilmente di sa11ta e soffiano sulle I candele co11:.acrate E schiama::ano " 11rgano - e la loro 11ega– l :fone 1'<.rmenta lei con 11n dubbio. Essa solle1•a Louis MacNeicc dichiara nella dedica del suo Springboard: u Poiché J'imm:iginc vellu• tal.I, poiché il mllro che canta non rendono più il mi0 significato, io sono costretto a usnre parolt. che disingannano la mia mente dal pi.:.– cere casuale e la volgono a un centro - una zona in cui anche altri e voi potrete de– cidere d'entrare u. In r altà la p esio d1 Mac• Neice è molto più vicina alla poesia tradi• zionale che non quella. per cscmp o, de!l"Au– de:1; il sup metodo di suasione è quello dei J')Oeti d'ogni tempo, armonia e fantasia, la sua elegia The Casualty (c.,e reca a epigrafe un \'erso di Dante - lnJ. XVI, 61 - oh·m~ storpialo: u La$cio lo fde e vo per i dolci pomi u) pclrebbe non indegnamente figurare nella ~loriosa schiera delle cle1ie funebri in– glesi (Lycidcs di Mi!ton. Adonais di Shellcy. Thyr5is di Arnold), e quarto ai profili di per• sane che appartengono :ti Regno - non il re– gno dei cicli. ma il regno de31"individui. an– cor più prezioso oggi che la massa tende a r,-.lf.-cnl; "i pens, un poco ai concisi ri– traiti della Spoon River A nthology di Lee Mastcrs. Ecco unQ dei ritratti: f ancora La s1;a ari/ora. la inclina - Scorrerà l'ac• f qua.> 1 rop"o ampia dt /atte::e per 1w mondo di E vedi. scorre, scorre, gelida come sem. I oai11c, lpre, Troppo scolpita per flirtare i11 un ritrovo dt Anarchica, pura e salutare. Ché essa ricm- lcoklail, !pi l'urna Questa ra~a::a J quasi goffa, porla11do :i· Un giorn? che non A morto a una font, , . In mcp 111 f perduta L architrave della conven:ionc sulle s;c fra due rocce sotto un elce cup<. /)onco_ dea Jlul'iale cr,n un'anfora I spai c. 1 Nell'alba grigi~ in un angolo deserto D, gelide emu:,oni seti,agge, Le versi d<.11eUel r1co rd atn egno. lii p 'vuole, ARIO RAZ ATTORI BRITANNICI A ROMA L'Amleto l.f' clue ra/)f1rew111a:io11i :~l1al.·cs11earione della com11t1gnia i,1g~esc Com11to11-llawkins• Climes lll Quirino, se .si tog!ic il ricono· .,c:mnllo dei meriti particolari 1lf'll'c,ttnrc C 1111es (,,rolt1go11is1rr de.L'Amleto e la,:o ,1cll'Otello) hruwo /aseiolo pi111tos10 fredda fo criticll della iwmpa <11101ilfforrn e lwruw deluso. i11 genere. <111elle1JCrso11ccl1e l>C· 1:110110 , ,i,ì da vicino le sorti tic/ teatro i11 ltllli<, e c.oè fl):i littori. i OO/JOC()tnir.i, g'i sccnogrn/i. i vc~titiristi e, sovratutto roloro che. cori u,1" ,,aroltt giovt111" come la loro art(', .,,mgono clric::mati i regisli. .\ori cretlo chr <Jllf'Sto a:teggiamenlo di riscrru,, il q1wlc J>eraltro è .dnW ,rumi/e· Slalo nelle forme più e<l11ct1!e, come si cot1• ve11ivll. per la particol!..re <1ualità di ospiti, agli a!tori ing'esi. siti motivalrl: credo r.11:i clic ~sso d,m,111:ii chinrameute I/fili immn– t11ri1ù ,li giudi:io 11011 tr 11to del 1mbb'ico - che in ger1er11lc ho acco'to 1:li <1ltnri inglesi co,1 vivo p'aww. dopo ,werli seguiti. co11 i11co11sue1ac,tten:io11e - qumrfo dcl– t"r,mbic11tf' 1ca1rale. tu critica - e 11011serve far nomi. a11- rhe se. a ,,uesto modo si evita di me11:io• e L'Otello 1rnreanclic coloro che, a nostro avviso, l,an ..:eclulo gmsto - ha onera.alo, in genera– le. clip l°ef.l::ionc rii Ote lo cm notevo!me,1° le n1:g. 1 iore di quella d'Amleto. lo credo clii! ciò derÌl'i del /lll'o che iii que!Ja pri• ma tragedio i co11trc,s1idrc.mmatici sono, in certo modo, lutti esteriori, a!lo scoperlt> me11tre 11c/f",,[1.rt1 c1111·ct1f{o110, se11:a qua.,i. l.urbllrc fo comrwsle::c, dei verso,iaggi, c/10 serba110, cster,y,mcrlle, 1111<1 rnnterio'<1 ti&i• dità. nel loro imimo: nc conse,::ue c./1e, vrche a chi 11011possa srguire, per fi,1- suff,c.'enlc cor,m;cen:a della lingua ing'ese In svolgersi del.:a tf.ce11da, quel. a di Otello r,<;u ta, i,u,e,:.abil111c11te, pii,. cluarn e ,:ome risonante, che no11 rchro di Am/Jeto, la qua:e, per contro. ingenera ww sorla di stcmcl1c::a. Del rf'Slo le qm,l;1à drammuti– che, 11cl senso 11iiì esteriore e mecca11ico. ma non nega1:vo. del termine. /uro110 r•· conosciute ull'01el!o, 11 scapito del{li o.'tri drammi maggiori de!Jo lwkcsprnrn eia/la critic~,, f,11 d~,t primo porsi di siffat;i pro– blemi e cont,1111at1na essere ricorw.,ciutc, e c011fermc.tc. /11 reultù g 1 i allori ermw i me– desimi e della sleuc, portata è'l'ano le di/• licolfù dei due testi: l"imvress:one cli un ser~!:.bile s_cllrt'! nel tono e 11e."fa <11wl:tù tl<:11._ rnlerpreta.:1011e, credo che sia falsa e an::1. se, come c.ccade, urta diffcre11:11 - trascurabile - si deve rico11oscere, l'SSO mi sembra a vantaggio <le l'Am c1 0 - c:.he è stMo i11faui rcpt:cato, .,cg110 che fo com– P"811i.1gli allribuiv" 1111a pi,ì felice riuscita :- e mm 11ltima delle ragio11i da addurre e quella che, come del rcs10 è stato rile– tmto da lutti. il protagonista di quel dram,• ma m?str.:.va, un~ .sensibi-!ità magg ore cl,e non l 1/awl.·ms 1( qullle, im:ece. ill.~rprc– tava la parte del Moro di Ye11e:ia. O1tes1a /a!sa prospell1ca. come è slato <letto, /a da spia a uri fflllo che 1t011 1lea.-e ttè meravigliare, nè scanda!i::are nessuno, ma clic credo 11011 si possa mellere in dub– bio e cioè cl,c i più nor, erano i11 grado di scgu:re il testo. Nè rio vedo, in ciò, nulla di vergog11oso: u,1 testo poetico è, 1111::tut– to, per la 5llfl 5te.,.~a q•,n i:ù. d:./fici/e a seguirsi anche nel/a propria tngua: io rre• da cl,e, a meno <li 11011conoscerlo a :z1c– moria, 1111canto di Dame, all'audi:io11c. prcse11la tali difficoltà per seguime e it1• tender11e, attraverso gli i11tr.ca1i viluppi si,ua1tici imposti dal li,1guagg10 poelico, iJ /i,<> dia e11ico, clic il suo peno ime11di– rne1110 e quindi goclimem 0 è quasi impos• sib:le: ripeto, " meno di 11011co11osccrlo a I/IP.moria. Ciò avviene in grado tanto mag– giore per w1 te sto po etico in linJ:ua 1>lfQ• 11iera, spec:e se es.so è i,i i11g·esc, poiehè quella liriguc, prescutt1 Wtll' irifwiuì di tra· r1cL.'isolta,110 iri qucll'w1iw dimensione d,e conti in sede di tcmro, e cioè nella protlfm• eia. A ciò si ,leve o,siw1gere la parlico• lare dif/ i.co. 'tà del linguaggio elisabe11:a110, p,'e110 di perifrasi. di conceui, al/orlo di "pun5 ", di bisticci cli parole, che ancl,c a coloro clic .,0110 esperti ,ielfa normale corwersa:ione inglese, c,ppare /ilio ,lj im– l)rovvise e scoucerumti oscurità. Co,1 il te• slo s()lt'occh:o, com'è ,wlura.!e, e, con iJ co11corso di tm buou cot11t11e111u, e magari con l'cliuto di per.sor1a e.,11crta de!fo riccl,is– sima [,lo ogic, slwJ.-cs11c"ria11u, è possibile. 1t11a,r& 11110. ouer ragio11e ,f1111abuorw 1mrtc d<>Ueclif/ico!tà ,. resJit1tire alla intensissi– ma rete dialogica, ima cerili cl1illrP::a. at1• e/te e sopratutto perc/1è, se une, / rt.se r1011 è st(lla afferrala alh1 prima lcllurll, ci .<i può I0rtlllr SO/lfll: e (JtlCSIO. si b:::di. va..'e anche per u11 11orma'e studenle inglese. Ma nfferrare d'u,i subito, nel 111c111re cl1P esso vien recitato, quel testo che fugge via 1,(1· locissimo tfolfo boccC1 dell'llttorc, tlietro il t.JoClo trllditore della wot1wicia, .sc11:a dio sia possibile fargli /"re cJcww marcia in-

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