Fiera Letteraria - Anno II - n. 3 - 16 gennaio 1947

A LETTERARI ANNO 11 • N. :1 ESCE IL GIO\'EUÌ Settimanale di lettere arti e !-Cieuze 110)1.1 • u; f;,,1111:1i11 1947 l' N.\ COPI.\ J, I li E :.! O ·<-,-<-,.-:--·<---·<-----<-...e-----<-·--{-.--{ .. ·<-·< .-< -·---·~-;– $ . 1Jirc1torc : G.B.Aogioletti 1' f n;,,.,.:iooP, A111111ini:11ra::iond o J>11bbli1•iui \ v EDIZIONI DELLA UUSSOLA J :SOMMAH.10 - Edotrn(d IJerri,,t: SciP11ou ,, ji,o,ofi" - Camillo Pellizzi. Cari (;11- stav J ung, Giberto Severi: Come ,·i,se e com 0 ,crissP James JoycP - \Lario Tobino: •.:(-. <--= <--..<---<--·{---<-·<-,.~- ..<-,+-,<-,.~~ .Ì •lbl,oname,m: annuo L 9IO \· :■unuo~con ! i 1>ag■mcuto "cmcstrJle L 490 • ilnnuo c::oo l ~ pagamento triwct,tr111lc L. 250 • Estero: .ta- 1 I nuo L 2000 - . In ì.n (.',•onnmiò •I ri1o!L so r Ì Pubblidt~. al mm L 20 j .(-,.~ <~-<--.-{- .. (--,(--...-(-,.(-,.{-.-<---<- .. <---·<-(,-, Ì l'iaua Mada;aÒ ~ •ATeler. 50.919 1, $ ""dl.&.1tl I• •bt..n■•cut .. ,--1•1" ,.._,.,,_..,.. ::! ) 'J~ +--+--·<- <-,---:-.-<--·<---·<-,<-.-<-.-<--·{-,.<-.-<--·<-. Guerra rii Libia (racconto) - \\ ald<·mar GcorgP t' Pa11l Fieren,: Omaggio a Filippo de Pisis - Libero Bigiaretti: G. Spag11olet1i ""'" di: G. B. An;.,iole1ti. F. f'al– 'l"i, P. Bargellini, G. D. Cia~ni. M. Ganrliu. \I. Pra,. P. Or1elli. (;. Gornni. rcP. Scienza e filosofia E':--0·10 come al chiudersi del XVll !òiccolo, Fontcnclle tentasse di ini• ~iarc una marchesa alle dcfini.1.ioni es. ~nziali della filosofia. Finita la cena, al primo fresco della sera l'accompa• gnava lungo i viali d'un parco al chiar ro d'una luna, i cui raggi, egli stesso ci racconta ,e componcv."111Oun gradito insieme di vivissimo candore con tut– to quel \'crclc che scmbrnva nero ,,. L'aus:era co1n·crsazionc aveva co:-.i inizio con alcune galanti divagazifr ni intorno al biondo "'Plt·ndorc del cli EOOUAIW IIENRTOT hlt'rn:1 -,lcrmin..ito, pt.:r m,;1rc appena formularlo. L.'acqubi.1.ionc più prc– zio:-.a non è for'C ncll'.tH'r cn·ato il tcrrniné d'cpi:..tc·m,,logi.i 1)l"r dcfinin ricerche che ceno ~ 1 :,n"()ntc·nH·rebhc- ro di titolo :.-;sai nwnn ;unbi;,io:-.o. i\l:i la. rono-,l·c11✓a ddl 'uomo real<: h:1 chin. rito le -.pc1.·ula;,ioni sull'uomo a!> tr.lt- 10; l'c...,H:·1iça si t· arrit·chita di tutli g-li apporti d'una <,toria og-ni \'Olta piì.1 a1,:g-iornata. La log-i1·a ,i fortific:1 quando un "iapil'nlt.• t·omt· C::1rtcsio <1 C:l:1ucl(•lkrnard ..,j Ùl·dit·a all'e-,am,• ~iorno oppo~to all'oscuro frt~cino d<:I ddlo ~1run1cnto 1li rui ... i l· M:rvtlo rcpm,colo. Per non sg-omcntarc la rnarche~a, Fonte11elle, le rivdava i '-"C· * greti dellai natura servendosi del lin• Vorremo, con <iuc.·st9,affermare che guag~io tratto dalle us.'Hl7-C ch:IJ'Opc- la film,ofi:i ,ia condann:ua a perder(• ra. Finalmente ;-iffrontava l'oggetto tutto <iuanto la :-.l'Ìcnza mrà conc1ui– csscnziale della conversazione: 11 Tut• srnto? E' clunqu<: dc..stinata a rattrap– la la filO!,Ofìa !,i ronda - clicc\'a - !-li pirsi, come la f:uno:--a pt·llc (ti zigri– duc C.'OSt: 1 ~ulla curiosità e ... ulla mio- no? Anehr !-t.:la filosofia ~i timita~sc a pia ... Si vuol sapere pili di quonto non diventare un esercizio, sr non doves– si veda; quC!',l:1 è la difficolt.à ... I ve- '-<' i'igirc :dtro che in form:l d'un invi. ri filosofi trascorrono l'esistenza igno- tv pc.:rmancntc a ragionan .. ', anche !ti.: rando quello cll(.; vedono e a ,forzan• -;i ridrn·t·..,,c ad ._.,,c-r arte, mant<'rrcb– dosi di indovinare quello che non ve- be per il suo :,.tcs!-.odi~intere~~. intat• dono H. E mentre la sua guida spiri• 10 il :-.uo \':tlore. Trovare è bello; C(!r. tualc g-li espone la genealogia delle care è anche pii, nobile. Si può dire sciemw, la marchc~a, lo sguardo pro- che J'a\'er coron.uo gli ~tudi con 1,1 teso al firm:1mcnto Mc:llato trnc: «la fiJo..,ofìa, è "abo .ill."1Franciai un così questo lezione un piacere cosi delica~ v:t~to numero di ... piriti vigorosi, for– to da do,•er dire a Fontcnclk;: ccYi ma!i alla libert:\ e capaci di criti1.:a. prego riparlat~mi ancora clt.·iCaldei "· :\'o, non è t.'Crto in cpoc-hc come qud- * la "-·hc viviamo, quando le realtà. c~cr- sot~' ; ~~~::vri1,::Ìu~ia~~~•;:: ~:,i i ~ t 'op,·l;~,;~r<~i. ~'~l~::.-i ~~•;~'~'.~~<~1h~11:~ dit:izione. per la soluzione dei quali si affanna La filo~fia _ hanno ~o::,tenuto _ l'inquietudine umana. cc la fa vede- è -,ovratutto l'art(· di ig-norarc. Essa re mentre ripropone, SOltO specie se- tiene ag-giornato il foglio sul quale si greta o pubblil':t tutti i problemi nei vanno i~crivcndo le no..~tre certcac (' quali si tormentano gli spiriti i men- la nostra ignoranza. tre procede cpocn pt.:r epoca all'itwcn- ~ 1 on v'ha dubbio «·he l'intelligenza tario delle nozioni, mentre incorpora d'un uomo può misurnrsi dal fatto nella vita sociale e nella ,·ita morale ch'cg-li sa di nou ctipirc. Noi stessi le verità che ha lent."lmentc daborato pos-.iamo vcrific."lrC j limiti d'ogni dal caos iniziale. Genera le differenti a;.,ion('. L ·:wionc _ -,i è detto _ ;,_. ar. sciCJ1zecosi come le inquadra e le fc..rma.donc. Per <·olui che pensa, (;_ coonlina. Invita Og"nuna di e~s.c a co- anche la ncg-a,zione di tulli i possibili, nose<!r mc~lio i propri metodi i detcr- tranne uno. Da cui, la necessità dcli.i min:.t confronti i tende a una !-Ìntc~i mod<'-.,ti.i. destinata a ristabilire insieme l'unitù I rncdiiu . E~clu-=i,o l'er <lei :Mondo e quella dello ... pi rito. Ed l:i 1, Fiera Jeueraria ») essa stessa, pur riservando~i diritto di Edouard Hc,riol. I cx Primo Ministro clet- contrullo e d'an::ifo,i, pur rcst:rnclo fe- lo di recente all'Accademia di I-rancia, 0 delc alla clas..,ica definizione datogli da parte il suo notiuimo passato p::ifilico. fu pro– Platone nella l?epubblica, ri,;;cr\'anclo- /cuore e acquistò una p,inw rcputoz.ionc tet• si, pt.·r 1.•c;cmpio, l:1 cura d'c.:!>aminarc teraria con un suo 3ludio su Madame J<éca- qucHa nozione di spazio che k· altr<· ;:;:,a:i:!~!: :aa::::;::,~ ~n;i~;; d~ t:e1':::,~ clisciplint.· ..,j limit."lnO a utilizzare, ,j uen". Alcuni suoi saggi letterari e nrlico/i cos•ituisce in scienza, facendo bcnefi• .,c,itti /ra il 1914e il 1916 Ju,ono tradon; in d."lre le sue provincie dcnominatl: lo- parecchie linRue ed ,bbcro una grande di'/Ju– gica, morale, estetica i o, <'On un tcr- siònc. Vuranlc l'occupazione gc,manica Her• ~~::~/'!~~; i ~~~~~io; l ~j~;;~!i~: o~!c~~:: ;[ :t~;i;i::f n;n;:1,r {~:!;~e::~~:~•~; .1.ione e l'analisi. Visione !>Cmplicc, Maresciallo Pétain. Imprigiono/o in Lcmu,– apcrta, e a nostro p.:'lrere, giusta mal- j nia per ,,uosi tre anni rimp1tdò nel 19.JS p er, graclo certe clamorose opposizioni. ,i~r~ndcrc /a d!1c:.io,.~ del ~arUlo ,a~ical-so• Certo il vero filosoro intende non as- cialtsta. ~ elc:.,onc _J, H,.rr,ot. 36 A1em som · :.-J' I 1. bro - alt A ccadem1a lascia sol, due scgQ, &Ja· • 1 g'. iare a qu<.; pazzo e 1 Atene, che canti, quelli di Clrarles Mourras e J,'hilippe rt'Cnevn, per una 6tran."I fantasia. Pétain eh<' furano ,odiati nel 1944 pc, coffa. d'esser padrone di tutte le navi eh<: b'>ra:.io'lismo.1-lcr,iol ha 74 anni. appr0<twano al Pireo. Platone che ha formulato la più generale dcfini~ionc– della filosofia, chiari:-,ee gitl il punto d;i r-ui prOf'C'dcra l'aV\'Cllirt.•. Tt•t.·tcto, iJ giovane Socrate che deve servire da j modello :t{?"li alunni dell'Accademia. l'adolescente eh 'è insieme tanto sag– gio e valoroso, tutto coperto ancora. come alcuno dei nostri maestri, dcli<. ferite ricevute in battaglia, ma 1.·0-,i ooavc nei propri pensieri 1 ",,CCOndo l'antico testo, da conferir loro la silcn. zio!<oacffu!-)ionc dcli 'olio, Tcct<:to è un g-,•omC'tra. E Socrate l'interroga lun– g:1mentc: sulle conclusioni dei :,uoi studi 1>rima <l'ingolfarsi in un.i discus. sionc métafi-,ica sulla verità <· ,ull 'er– rore. Come si è po~ta nei st.-coli questa relazione fra sricnza e filosofia? Pro- C'n 1, l.,1i1u10 ili ::,\'iz:r.crtt » ,urj pro~ÌlllJ• mente ,·reato :1 Homa dal Go"crn 0 t,\ iz. zero, ilrazic all2 do11112:ionc folla alla Co•1· fede-razione chetiro dalla conte~a Ca;o– ·ina .\lar:1111i-Sommaruga della ""a proprie– lÙ si10 in Homo in via Lu<lo, si. Questa 1>ropric1i1 comprende uu:1 gr:111de vill:1 l." sue Jipe11dc111t-. 1111 1•nrf'o cd un n1a.;ntfit••1 0111111ol,iliamc.n1 0 in ,1i/e. Secondo i desi– deri dello& donatrice. l'immobile dovrà ci,– serc de:.timr.1 0 a un islitulo 1>er la t1CÌcn• z.o, la "uhura e. lt- ani. Euo co'lt!"ibll11,1 r..:.;o sv.lu1>1>0 dei rappor1i culturali 1ro l'halio e la S,•izzero, ed ospiter:i sc::it:n• ziati, artisti e e,tudenli :,vizzcri che inl""· d:1110a.Jlccioli7.znr,i in qunlche ramo dei:e -=1•iem:ee de.Ile ari i 1anco ' .. I~ I. I ' ; \ . i,e -~- 1t:i•~;·;- . FILIPPO DE PlSIS . J>ia:.sa ,)on Marco * .I lla Galleria Palma di Roma si è npata. nei giorni scorsi u11a ,no. stra persmiale cli F'ilippo dc Pisis. Lt1 mostra -:_•olc-::n esurc soprattut. lù '"' nmaggio a questo ,iost,o grande pittore; e· all'omaggio la Fiera, che ha iu tic J>isis un. sincc. YO amico, si 11uolr oggi associare f,ubMicando ÙJ. I' pu!iina drte im– portanti gituli:;j di cr,t,ci stranieri .sr,llu.sua opera, t: alcune riprodu. aio11i ,li suoi q1111dri. In un 111wlcrv s1teccssi110',1rno ,lei nostri migliori cn'tici d'aYlc dc,liclt~rcì a de J>isis 1111 ampio saggio. * u ""0 {.(:riuo,e {ru • PIÙ 11Uf1 6 J~c<>t1di Ì' J•oi(·hè ,l lwllua,6io cle,i "Natici" rw, tl'lta!ù, 1111 hn saiuo in questi giorni ""e i,1c0111prm.aibile. accede in l&alM cla4 1111tt le1t1>ra dot'f', fr:.a l'altro, mi dico clic bt>11 di rndo una perM>n,a di •-"« cwtu,ò la "rint1" gli parP bon /alta. '',1iwnI1111• ,uppia che C0$ 0 è l'e.,i,t~. il ..., , 1 ue t1bbomli 1rop1>u. per il gu.-,r.o :.uo in uw1-i.$11u• o In. psicenclui; o •P,,... J....,'! r111cs1.i<mi g(•nrrali e g~ericlae ". " Per al• ~ si un gìu4'sio "°" Nl,-e • "°" .,,,,,...,,_ 1ro ((88HUllfO - ricono.sco cl,~ vi 3ono mat.ù:o Mtl oonuud,..o, suU. bo,...... mo:,; articoli d, t.'tco illlcreue ". ' ~11/111 cri..k. rt"ligiola: o l'Op. .sca van c0•• Qu,('·~te frasi mi lwru10 faJl<> una ct.na di quel che sucCf!dr i11 Frtrncie, ia .,,....._ impreSJio11c, pcrrh~ mi. erano rivolte ila L R d Cli, in. Germani«: /Jerclrè nesaut0 .U.. ,m uomo che slimo mokis.simo pe,.. la .ma '' a on a dice, o "e q11n/cw10 gli,-4, ,tice - non u• urie e per il .tuo ingegnot e perchè COf"• '' 3emlo scrittore ,i.è artiMrr - glielo di<-"t! nta-- ri.spondono a,l oltre che, più o meno 01>er• f,r, con argome,ui di -''1'r001"N "'411&0 o ..,. tumente. mi 6 vevano già rivolto alcuni {! vendn$i 1/i au.l.elllich.e a.,trenoni etl auurdità. scrittori della .ma gw-nera;ionc (quella tkl- Che poi ttdlo questo lf.t)ft ~ua • nu/'a., cM la " Uom/4 ", ~ preciMtre). E' dunque J "• d 1 • S:11 metlio ignorare n1ni cose, e riclffe • ,.,,. eh;. la .. F;.,.." dà mouo ,,..._, al- e I ee genera l" /Utlo • d, wui, e CO<i,Ì-e c/l,i .. - le q11C'.stioni, 0 idee, generJi. Mn. è pro• cuµa di simili l1c.w•11flr come un ma•o µr;,, 1111 difetto, è u.n. errore? Io ,.on ere• lu:iouc iro11u:11, Sono unisti, ise,t:<, dub- o u110 stravagante o 1111 habbeo, 4uafa i do, miri.e $-C mi, accorgo del pcricoo nn· bio, nrn hm1110 il. terrore di ptusnre per u11'11bi1.udine 1mrrroppo mo. 1 1-0 i.aclimaa, • M:ost.o in un J>0"-'ib.'/e ecce.,;.5 0 di aMrflt, g~1uc rh.e pe11Mi. Capiscono molto, e fXl• ~l,c non .solo ci diionoro ai n-0stri JCad te:..:ft. lii sembr,, ,.n::i d,e molli ~riolmi te tafro!ta che 11011 cnpi.,,cano nulla. Non. occhi. ma ci /a enn~der•e da.w.li Mnul\ffl i,aJitmi ( e sopraUUlto quelli della genera• 3Vegliono un cero inlerenr .se non in co- come il popolo cu/wralm-e.nle più "'pri. :ione :iopra riconlaw) p«chirn:, nell'eccf!J, loro che po.~ço110 ricllvare un. piaoere e,;te- ·nitfoo" d'E11ropa.. l n'ab&ludine che 6 r, 30 oppolilo, n('J, gu.s:o del concreto. del, Lico dalle lor,, 1X1si11e: cioè in gf!nte del ,critlori non dovrebbero incorag1iare. de/i11ito, dei visibile e tangibile. ES-li ~o- mestiere. Qualcl,,e racconto o romanso di mao, • n<>for.,e cmivimi clic al moe,tdo ,ao,1, d Mi. vien~ "''"hc il sospello che siano r,ualcl&e articolo '' ge11erale" di più. noa sia nulla da dire che ,wn sia già ata.lo proprio loro , re"/>fmsabi:i m,,,giori del- ,;utisterebbe. E al nostro amico ci. J)6'm«• detto. <' cl,e perciò il compito <kll'arti.sta l'ignoranza che infesta il nostro J"'BSe. tiumo di ricordare che .se Goethe roocomma– debba ridursi. ad UJla ra/figurazio,i-0 del. loro. che 111111 .slimo!w10 la gente a pe,t• driva di tener3i loma11i dai •·.1epeti d!,.IJt· momlo circo.stante, S'!OOn<U> il proprio !a- ~"re, a ,ti.scutere. che rum. /Jftrlano mai. 11i "'. ri~giungcrn. però che l'uomo, pur non lc,uo <:Sf>rl'$$h-O. dh D:o nè del diavolo, o dell'anfoia, o del· C...'t.~,.mfo 11ato per ri1wlvrre il problema del Mn. ripeto, proprio fJUCsto mi sembra Lu p(U11· 11, o tlcl'a libertà, o di rame ultre momlo. douew tulf«vio ccrcore tU rendersi l'errore. Così facendo. ciue5'i scrittori la- glorie o mi.•e.ric clie e.saltano o turban.o conto della vastità del. probler}ta, e r,uq,,fl scirmo il campo libero agli arru.ioni, ai gli u<n11i111. 'rcmt'è vero eh-O i letzori più quiudi "al limite e.stremo di quello dae rivenditori di. /rasi /atte, ai genef"ali.%.:.alo• colti, se vogl..0110 trovare qualche .s0dd~ poteva concepire". E d'altra part,e roMf'a ri /H!r mat1cmi:a, e> 110 ,, .~r ritv:hf'=::.1.1. di s/n:io11e nelle loro letture, vanno o pren• li Goethe è /on.,1'.,,u sul più impo11enle in• idee; col risuluuo che in. ltoUa le n ùlce dere libri :-mm:cri; libri urngari. di quali- ~iemo di "idee genemli,. che mai •bbia genero/i .. su110 dir:c11utc il monopolio di ·(i "rtislicu inferiore a ''""Un lro,-abifo dn sedot.to un pOeta. ·wi, ma d•e "lrmmo mctf0110 i1L moto il I. Cl~ci ,l1111r1ue, il ,w.)lro umico .scriuore, cattfri politici O di giovani appassionali ct'rt:ello e fwwo riflettere, e /onuo $enti• ·hc 11oi ,i pers,.veri .su que.sta $Lrcda. Non ma immaturi, e si ,ra.s/ormwio ~rciò i,i r<!. la proprfo prc.,cnza i11 1111 mondo meno 11w11chcremo di passare dalle "idee ~ne• bt1.ssa reuorica O in un perioclarc con/u• pilino e .•('Or'1ggi<ime di quello che locca mli " a quelle concrete, quando ciò di• ;,,,, e prit:o d, forza persuasiva. Quel!i scriitori climentica110 cl,e le ,. idee gene, ad OfPHWo di vedere ogn;. giorno. t·c,uerù i11Pvitabilc. Per int<1nlo, n-0i cre- ruli " so,10 punti di partenza necCSjOri per C!tr l'Osti ci htu1110 detto questi IIOstri oitrmo che fu lctteraturo italiana nbbiCI giungrrP ad um, conoscen.:;, non super/i· scrittori, (i /Jarogon.e di quello clic ci han• tulto dr: gruulagnarc allontapandosi cùil '"'° 110 detto 1m- Gide. 1m l?ilJw. cma Matt· prmle11tc, malizioso o caloo/.atore riserbo, ciale della rr((ftti; ,. che scn.:a di e~.(e, Sen• s/icld, wi 1·a1t;rr, un lawre11ce, u11 Ma1111. per c1111lare incontro, magari~ a quaklwJ :u il loro .,timolo, ogni pagina scritta, 'uui poeti ~ "rtiS1i di primo piano che ai pramlioso e generoso errore. a11clie per/ella, si rt.1ggela, si immisensc.c, loro poemi e ai loro roman:i hanno J 11 u 0 dfrcma i11~0111mu super/l«a. Solumto uelle serwiro lfllll(' pagine di .. ,,uc.stioni gene• G• B. A:,,.CIOLETl'I '' ,dee ie 11 era/i" .si svela h, pa$sione, lo riche "? E vcrchè da noi qurui non esi- <->.._.>M<-·'-►~<--·->M<--'->M~--'->p~-<->~,(-, sltmcio; P llltta la lrtternfura cli<' e-i lw (fOflo i diari, le autobiografie, i .saggi non $ $ fouo uomi111' i• ima l.ettcnrtura di idee g,c- t · · • \ f ,1ernli: comvr,•5<i ( 1 uclla di J,co,Jardi, ,·1 Gtmrnmen e cra,c,, e ma,uxmo ve.rciò un Y. ~VPiprossimi 11.111neri: \* r<'f't1. 11.11 llux-ky, una Stcin, un Alai11, ,1, -1,, poeta che quegli (f('.SSi scrillori giu.sfomcn• l//l 8Pttda? .'I parte eir1tJue O se, scrillori À + 10 /tanno amato. (uu po' pilÌ gior.vmi di <1uclli di cui par- f J N CHIESTE Sll: { Secondo me, """ C(IUSll predomina.me lo). i11 ltnllll scmbrn cl,e il compilo ckl I ·"" tl<•llo ~rftr3o succe~so ottenuto darla nostra 1101.:10 () del pro$0torc si e.saurisca tutto nel. ,\ ., IL SURREALISMO., t leucroturu co111em1wrwIct1. m f;11ro1X1, ; le poesie, 11ei racconti e 11ci roma11::.i, o i i proprio /.a 111aiIf',m:.n di queUc id~c. 'frop· tutt'al viii 11cll'eserci:io della crilica di, li- t ••(,LJ SCRIT'I'OUI (;;l'J'TOLlCl,. 1• fJi 110 :,tri scriltori (,- pttrl? <lei migliori} .•• bri dctcr111i11ati; e perfino nei quotidiani, f ,, l,'ESTnTJCA ltAIUISTA .. si n11111iccl1im10 lirtro /(' C03C concrete, e sr •love le "idee gencrtii" t!$pOSle da t.eri Y Y ne co,ue,wmo cori 1m piacere quasi mttli.- 3Critwri otterrcbboo buoni eOetti, si l~F· j I •• L 4 PO E I A IN G LE S t· .. t gno. i dimostra,w scettici> Ji.,i/ lu.si, ,i !:Cmo ~olta11to rucco11ti111, "pez:i ", scher• I" I Y "te11go110 (I/ sodo" (come ripetono .,;,. :a. 1..-arwzioni che. fii lettori Ja,mo l'eDet• t ·· lA JJORGIIESIA ·· t lcmieri llmlr volw), amano il buon s-en• M, in qucst, lemp1, 11eri, di estra11e1 che J,. ! $0, il piede di ct1<,tr, lu pmdet1%u, fo riso- SP~mmo sorridenti uu f,werale. .;..> ._~ <-->-~'-> <--<->~<--<->-<--<-~-r

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