La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 4 - 23 gennaio 192

r.-t J)/f'/0' I J,L'l.l,f: !..Ji''II<' 11'/?I(,/ ~c....===-=====-----==---c'--'----~--~-~'-- --- =-~~-~~~~~~~- la voce del medico Dal vero. Ern un.a. bimbetta di dicci anni, sana, graziosa ed int.elligento. Figlia unica di lavoratori agiati, ·gioiva della. vita. e la su& gioia diffondeva ai genitori, ai nonni, che di quolla felice infanzia. sen– tivano il lieto riflesso. Un pome.riggio lornò dalla S(•uol" sta.nt :i., senza il 0011- rnct-0 apl)('tito e con g1.>gliai·da fobbrc. Al =Uino seguente alla fobbro OOUl– pre alta s1 aggiunse doloro di gola.. Non si ricorso al medico, ma si chiese :onsigli-0 allo vicine, al farmacista o c06l si spiegarono la ma.lattia con i so– liti disturbi gastrici dei bambini, col freddo: purga, gargarismi e tutto sa,. rcbbe pnssnlo. All'indomani mattina ancora le con– dizioni della piccola informa ora.no peg– giora.le . Il padro le guardò in gola e vi vid-e delkl picc-0le placche bianche; ai Iati del oollo si eran-0 fortcmcnto rigonfiaLO lo ghiandola linfatiche. Balenò allora. a.Ha.mento dei genit-01i il sospetto di una mala.ttia grave ed il pensiero del medico. Ma non si doci– ooro ancora.. Passò la. giornata. &empre ,ggravan<losi, sopra.,,agiunacro çrisi di ;soffocazione e svenimenti. A sera inol– trat.a., dispe-rat.:,, la madre cor,,e infine per il medico. Egli venne solerte. Il p-o!so già. quasi assente, la febbre alta, l" pla.cche la.rghe. diffuse e.Ilo due ton– sille, gonfiore delle ghiandole dissero 3ubito al sa.nito.rio ch'egli aveva. già di– nanzi un cad&_-ere. En, uno studioso, un appassionato dell'art-o sua e pa.dre: curò la. bimba dis, ,r.razia.ta oon scienza l'd a.rn -0re nssiduo; ma. inutilm<,ntc. Do– po trent&SCi ore la. picoo\.e. morì. Si tra.tt.ava di una difterite gravis– ;ima.; i duo giorni lasciati passare 8Cll– za, cura a,vevuno dato il tempo a,\la to– rnibile infezione di diffoodersi e di a.v– velena.re il sangue dell'ammalata. Se il m~ico fosso etat-0 chiamato a.Ila prima. &era od al più tardi al ma.t.tino dop-o, molto proba.bilmente que\Ùl. bim– ba sarebbe stata. salrn, dati i mezzi di cun di cui oggi disponiamo contro -la. dift.erito - il aiern - mezzi che· pero vincono il morbo, quando qu~ non è già. t&nto inoltra.to da. e.vere intossica. to tutto l'organismo. cuore compreso. Porchè non fo chiama.te il mcdioo su– bito! Per incuria.1 No. ccrt-0; quei go– nitori a.do. -ava.no la. loro figliuola. Per il costot Tanto meno, erano agjati. Unicamente per ignoranza su quanto riguarda la salute. i poricoli che la minar. .cia.no o l'igiene generale. Inoltre per quel pregiudizio cosl dif– fuso cho il medico va. chiamato proprio qua.ndo Bi è provato tutto e si ca.pisce che non ee ne può fare a meno. Erroro grave, imperdonabile specie quado si tratta di bambini, per i quali talora. '!mDO n<:lla difterite, il ritardo di oro può riuscire fa.tele. Cosi ai per– dono giovn.m vite, speranze e promosse del domani, che lasciano dopo di loro enorme cumul-0 di dolore più a.trooo per– chè ere. evitabile. Dott, Emma Moden,a.Camporlnl. n poeta Il.a flCl/q 6ocletà la parte della do111w.n<'lla famiglia. Nelle ore di 1otta 1,-lulc11-tn ,egli sn, parlare per quelli eh~ tacciono, e tal-ax,lla, co-uic itladdale1ui. ·rin– fresca con i suttl J)rofumi I piedi /ace,·ati det u1<11u:11 .,,a, tiri. QaMO:ST. ro tenere le aduilanze eepara.t-e, invi• tan<lo, qualche v0Jt11,, por avP-ro schia.,, rimenti, il segretario della.. oe.zione ma– schile. CORRISPONDENZE Occorro una propaga.nda oontinua. è spicciola per la donna dei campi per libera.ria dalla schiavitù., per !llumi– nar!a della vera e si:...t1tafodc soc;iali– sta.. Bisogna, ripeto. scar.ci ,i,rP l'iner– zia. e lavorare sniamente se. vop;liamo abbattere il dogma reli•!l•ooo rhe tiene schiave miglia.ia . e miglia.i& di rt-0slre c-0mpa.gne sfrutt-a.te dall'i11famia bor,· ghe.sc. • MOSSO SANTA M.~RIA. - Do- I da pat'ità di dirit-t.i per noi doone, e menica. 2 gennai~ si sono riunite ''. )a b-orgl!esia final~ent-e _oouo l:i, pl'C6Sio– convcgno le s...-z1on1 del n,andam~nto d1 no del nosl ro partit-0, SI è decisa a oon– M-osso Santa. Maria "sin-ome all'ordine ocdcre il suffragio fomminilc, è strano, del giorno la se,grcta.ria a,·o,·a. messo dico, che proprio dei compaesani, e per pure il comma: Propaganda fomminil~, giunta puri, debbano n;,garci tale di– dopo una. breve relaziono delle. mcdesi- riU-0 che nel nooLro partit,o ò sempre ma si iniziò una bella e.d elevata discns- esistito. Non facciamo corno in pa&ato, delld· parole eoltn11to. Adoperiamoci in fat– ti. E' necessario però, sopra.tutto, eh, l'uomo canoclli quel grett-0 co>Je-ctto rhc ora h:i ancora. della donna. e la chiami a si- nella- via della verità e del! 'ugua.gli:.nza. sionc. Nel nostro mandamento ,·i wno Questi compagni non sono venuti a.I I).tolto donno inscritto; vo no sono in pa.rl -ito, avevano la pretesa di negn,roi tutte lo nove ooz:ioni, ma siccome la za e il loro ent.uairu;mo por la causa <lei posiziono topogra.fica del mandumenl.o è socia.lisrno, ma. solamente per faro del Dalle campoa11e ci peniene lo stuso m-0lto estesa e mancante di mezzi di tra,. chiass(JI, e dcn-igra.re , quando p-ossono, i lamento. L'uo1110, ;z compagno (mQ.{Ja– sporto così non permetto alle compagno migl,iori eomp-a-gni che più si sacrifica.no "ri comw,·ista, rfroluzio-na,-io, purissi– di formaro i gruppi fèlllminili cm,,e pcJ il nostro partito. 1110, ~cc.) 110,i aiuta anz-i avversa la deliberato del oonvegno nazionale. Si è Io modr,st,a.mento rivolgerei loro un donnrr. sociali.,la. E' pacifico che se-n;a ddiberalo, dopo ,·ario di~ussioni di consiglio: Inv«e di st&t·e a fare dei ;/i. e.ssu 11on •i fnrà ,..,,_,.u 11 a coi.quista tenero nei mesi <li fcbbra.io o marzo due peUego!;,zzì, cerc,.t.e di fa-re de!l.a. buo.na duraturrt . .lla, purtropvo, le cose sem• convegni femminili risJ>ct,tirn.rucnLO a p-ropa._o;nndanelle vostro fa.miglio e so-. plici sono le 71i1ìdifficili a capirsi, Messo S. Maria e a Co:;giolo invitando prntutto vorso lo \' ost.re soreAe, porchè ! ,u!.Lo lo compagne e le simpa .. iiuw"lli.- divent inp socia.hst.e corno noi; fato leg- * Questo per inizio. Int.a.nto si scguitc-rà ge1e 1I n-ost.ro giorna.l-e La Dife.,a dove I A81'1. - Riunione. - Il Gruppo le discussioni riguarda.nt -i i pr-0h\.omi impareranno molt-0 00"6 buone, e acqu•i- I fcmm. s0<·ial. riunitosi il giorno 9 corr. dell'croa-,,cipazione della donna sulle c-0- stc:re.nno ood un11. ~ienza soc-ialist,., I discutendo in merito all'a.zione che lonno del Uo·rriere lJ,'.rl/ese, nella pa- mcnt.rc -oggi oi,olti di loro èooo all'oscn-l svol.gc la nosl-ra cara. Difaa, a.pprorn. gina destinata alle lavoratrici. \'i l.orrò ro di tutti i problemi .che interc,;sano meno tre voU la propaganda cho ""' informa.te dell'esito dei conrngni. da. ,:,icino la· donna. svolgendo J"'r l'unità del Partito, a.u- Per il Comitato Mn<lamcnlaJo ce aocctteret.c questo oons.iglio, a.,·t"<>-gnrando d,,. al J,ro,simo l'on"r= La Segrèl-aric1.. le oporafo sul serio da veri socialisti; N>Lziona.Jcto ·ion.fi la nostra tesi. Per i,i, * B. GIOVANNI VALDARNO. - So– no una compagna da poco iscrit.la a.l partito, e sent-0 il bisogno <li lll1tndarvi q,1esto mie impressioni della mia òrc•vè vita di partito. Avanti Ji C95'·re Focia,- 1 ista. corno 1ni sento a.<lcsso. pi.:U$..!l-YO chr. tutti i compagni si voloo.-.,,1·0 1X".no, e si 11iut='!Cro fra di loro, r-0mc ci hanno inacgnat-0 i nooui ma.eGi.ri. Ma quale mia mera.viglia n~istc,ndo e. diverse adUllanze della. sezioni, MC;a,– list.a. ·1 Dove fra rompa.gni si mano del– la m.ale parole eh<! non si dircblxm:> nepp'uro ai n.osLri av.·asari. Pco.lso ohe. n-0n è con quc.sti siatemi cli<i ci ai forma una coscienza, •peci11,lm<'ntc noi donne che a.bbiam-0 bi.s-ogno di tr,nt:. propa,. ga.o<la, per div.:nir~ s-.•rnpm migliori. N-0i siamo dellè soµport-11.!<: a.. 110. ma«• gmr parte dei Nxnr,~ni e s.pecia!mento dai cosidotti ,. puri ., (t:r« i quali ,; • è qua.lcuno ob,, La Ì"- 1,..-lh irnm,'i(ine del– fa ma.donna al ca.po ,1,·I lut.toì che ncl- 1'uJt..ima aclunu.n1. .a.di ~•?1ioui dov-G si discut-eva in meriti.) ~Jl'lndirizl'l d<-1 partito. avev:in,i la p1cl.<:&aùi >J< -gn.rd il diritt.o di Yoto hrncbt si n,•e,;:,,, ,Pp;o– la.rmente I& Ù<'<"~ra. Vi lascio <.~mp1"r-n<li•!'t' t! nc•<:t,,10 di• sgusto _J)t'r t.ale atfr~i!Ìllll•C!lto. 2,fo..,~r~ iI nostro partito, da. tanti .anni d001A.n- meglio che vcniro 1t fa.re dc_I ·chia,.sso ,i,Jlc uniUt. del l'art-ito; per il tri~fo ùel nostre aduna~, do·.-o du'J 'li06t-ra.lc d1 pro1~tarir..f.o i non sa,J.l{;'rc ncmmtJD<> chò socialismo , 1 uol diro sopratot.t-0 e.d11ca>:icme. · Qtwst-0 si .1ugurano clu~ facciaL<~ le n(>.stre ,gioùilli compagoe dòlla, S<"zione Picc_ola Jla/uùw. Fasat1i. Posta frmmi11il0. ,C:l'F.:t,i,\ (lrù). J'n\,bJfrher•.fu-0 ,, ,-j. Lu Sr,11rrdu,-io. I sp~n~...-i·i:mo n·~tlc II Voci ,). M.a. d1i ooi 1 }:i att 1 ~Jllf>-C::C'~re. YF.'IWELLl (A. ,V. Bmcc). I,0.1.nil<b u.?~1unPr?,. E1f~)J·w:uioni e riRponclcrà t.li • l'OVIFIU:.!F.. (l?iturdc,ta). - retta.ru~ nk Q,,:i.k ·,_cgrc·tana <li 11n.i Sezione frm- rlRENZF._ (l'u,ululfi l.}. Dice un ~cc– minil<:! 1>0rmctt.c~,\mi poc.-tw rjghe ì)(;l' ch1~_P?:oi,.·i•rb;10 srmpr~._1;uovo_: ~gni pro- iUu.-stran·i le uo.1:.tre rondizioni 11lc.: . .!, t. .d,;h~rH. L~ l.1,-Jr:.~~, s1 rJC-orda il . , sue cr~Ùl(u. 8nlut1 cordia.li Abito ùr.. l)OC-o ,fl.. rampr.ftH\. rrut 1n.~-•m · COilOS(;-O pi'rfet-i<imont••. C\·rto Ldla ! ■■ -- :: :S~\~-~:;o <l~);';r::~-~;u: \;r~;:~ ,·~;ic;~ 11 ·hrnr1· :a f d,·rr,· nn r, 1 1· y:an,11·1,, tlt-O che ~ 1nd~cr1y1tJ1i(!. L llOIDn non uu e u u LC fì u vuolr ronosocie l'uliiii., dc-ila t.!onr..o !'; OC.lu. !jst.a. 'Quindi la lu!Y.'ittin ha!ìa di sè sks– !-a o J)<'J· m,~glio di1c la- ln<.:ria sot-t..o1a inotr.,ionc del pr,,tP. Cosn vergogno,;,. iJ \'edere la l;l<S<i del eocia.li3ta govw-– mt-:i. dal prete. · In pa1-.,,cch1 p:v.,si ,i 8()110 ro~tituii"i NUOVE PUHBUCAZIONI COLOMBJNO Tre m~I nella ~us– . . • . sla d-el So.I~! 00 ,, ,llu~traz,..:-n~ ll\Orl t\JStO o can,:1 >,;eovrafi.. dalfa llUO\'U Rus,;iu .. t -Ì:: La fondazionedella Ter~ cki grupµi fomrninili a.<lcrenti alle Internazionale Sezioni maschile. ifa f'{'{"-0 ('(',mc si è • . r.. l,5òJ ÙDVUt-n h;;-ÌI'() p,or Jih~rnr.' lu. donna da Tesi e Statut) d~lla 'fe_ Il _ln{.r– tut~ lr ~a.lunni~ b rghr·.'-i. è _<l'.li_ [-'r_olc- nh.ta t i 21 pucti di M<,sc~saz,on11-! Com~– tan 6t,.ssi, dw 1qno1 ,mo l ut1ht.;,1 d1 .,- · · L. 2,.5 ,·ero In ÒOJJDa o,·gnnò,n'~. Si doYc:t,e- PLECHANOV ~'.iarchismoc-Soda• . I ,aio • L. 2, - -=-- -'-='=-~=-= ..-~.,_-- =-=-=-"'--= LENIN Slalo • Rì•olo:'onc J,. 3,50 Voci . dalle 011·1c1·ue e dalCampi· ~_;;:;;J.~tit::;,:,~/t"?~\~~;~'TI;n;nmPC::.~ri:l Il controHooperaio <!!Togliatti 21onc d1 t••:-001,111" tn.,, d-t d:i.10 ''NI<• :if B . B h' ' • ft.rsky - fida.rrwnt<>r,-.., l':" vrnirr. l1Cl!.nn • . orz ; P. • M,,Ha • Rwtk • ccc Brn,·J>oompugn,, ! li gi<,rnul•J fJC't,(ro. I 150 L'rira llomilda, Anche in qu<'5to pll,(;6C di montagna, ov!l impera ancora. la. et.ola, giunge la tun. parola a meno I.a. D,fe,a delle La– i,·orntnri. Siamo in poche oompU41;ne, ma. piene d, f<-<k. :\'ORtra iotenz1one è di oooti– Luire un circolo, per difendere la no– stra dottrina.. A m<lzzo questa Se.ziooo Socialista, :i.bbia.mo chie'3t.o l'im·io aett1mana.lo di 5•, numni della Dif,.a. Ora. ti prfilO voler inserire J>O('OO ri– ghP ,li 1ncor~gia.mooto e di i1,.:rta.men to ali~ <lonno di qucs1o ~- affinchè nhbiano a convinrenii che oon è il prete nii iI padrone che aa.lv ~nR1·da i loro internasi, ma. be~ l'orga.ni2zaxione prolet.ari.a sulle d.irelMie del n-ost10 pa.r– lll-0. Certa che mi aiuterai, mm,Jut1 i sa- <:l'Odi tutte 1"' ,·0<-·i<li_~onne c_hc lcsYo- HEVESI Necessità tecnic 1 ed •~ 0 ;; 0 • luti piu rossi. rn.no fil: $?Tt1:ll01 ~lf,l;U•?tl r-0n inf~Cb~' mica dclla LJ• l i j l'opera Yc,;tra. e , i !1fficuro l1t sun oom- nista IIIOntllale .-.Ivo u, one conw, tua "· d. d. plN.\ sv!id•nct.à. il tuo intcrl"'-'SR-!JH"nto • L. 1,- • • • , fr,•t.rrnn t""" ,.; port-c'rÌ!, 9"ttimrua;J- ROLLANO AJ di iopra dè:i.J rnlscii!i1 Cnra roll,= na I tn<•fJtr•,il f.Uo mod1•,t<, niut-0 l r la. •io- J.. ·3,- s, ·!J ' atrapropn,_'?nnrla ,1 ap11•J..-~U~('Atl<ma-e- SEAS Anz1chè parol~ d 1ne,c,1 t<gà1GL ,.,,'n I prr le ,·oot,~ <''11, i,r,ondn1,-,-, ,. p,-onto SARO Bolsce\';smo e borgh~da sen~ian,o <li do,·ert1 affbltUO!ie e ~iLce1-o u <lnrr un <'.on-iglio. 11no "l·hinJlm~'lt-0 -:-------'--- L. 4.- parolé d1 ringra.zi1A.U1cnto. F\I quanto inforr--:.a i! ,c,itro invoro i:li ] d · li coraggio tu lo dai a noi colla let-- diva!gr:~rici d,,;l'l<l<.1, , n--:i.i~ or mr.,:.io~,. a~corup::.gnate dal terina. che 8elilbra una sana e freaca. E "'', eomo Apcri,.rno. attorno nl no- i e.11.tn• oimporto:, piu c~uL. 30 Ptf ia spP dentata d1 fede. purn oome !'a.ria dei stro gi<1rnale, n.n<'lrilformnulooi ~ ,.,_,;n. <llvlTRlÒEor~,,~\utti,. tla UBREjUA t,uoi monti, in me7:~o al g!igio _ed_ a.l: gcndry;i =Prc più comp_i.tt<1 ed affiata- v· 6 D · · • • · • · 1UL.a110- l _a.fa.dello nostre p1u rnccb1e l!eZlOill d1 t.o. un. nlncro .aru~ d1 oratrici (@io. 'b,e. • ·. am,nno, Hl - Tutu questi t ., d __,_...., ) . h n St JJ-OSSOnu anche avere I'· LI Cl ...... pnrn 1 m,,u,,nl\ C uonza VI ~ 1\HERIA H AVANTI l II in v·a ""n " _Qu:i,~<l<? in p'?('hc, in condizioni ~ tiuno o.nche un giretto di propaganda. na, 2. •n o~a-, d1fficih. rn ambiente cool poco propmo Va bene 1 alle nootre idee ci si mette a. lavorare Jn•an!o ta.nt.e -cose btt<>n~ P. àugu~! con t.ant.a b•ion:,. volontà 0, slì<la.ndo rO"'·• ~ e .u~ a.i inizia l opc1a ardita di 1'1111 Jl.011,i/dr.i. n l:"\'J•,H~IZZl UlUSt!'l-'Js, (i•.rtnto r.,,,,, I ,pov,raf,a del!n fi1>cleti, Erlltrlce .\ rnr.ut il#a110. r,a 8. Dam,ano. 16

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