La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 18 - 3 novembre

~ Anno VII· N. 18 o "" 3 ~ovemb1 ""'1-!f ·•sm·➔r,-.,, ..~, ~ ·'""- h i~. ~1a,1;1a1°~ ad ~ t ~ ~ o t.) ABBONAMENTO: An110 lt.'l.lin. e Coionie • ~ • , •• L. 2,50 Estero.. .. .. _, .. Frn.uchi 3,75 Semestre L. 1.50 Fr. 2.- ~ REDAZIONE ED A.llMINIS1'RA.ZIONE: MILANO· Via S .. Da:rni&.no, 16 • MILANO Un numero cent. ~ AI CIRCOI,I Ii:D ALLE SJJ:Z ESTERO IL DOPPIO 4M l'or copio GOL. 4 -_ Pc.n· copie l\ ~ Ml!:s::!isL!::!tE!..9±..% *t!t''f!M AWJYiMi@\~~*~k..:.~ Verso la pace trasformazioni democraticl11ò del sn_o- m paese a.ssicnrando che la- garanzia della a durata del nuovo sist; e.ma non risiede OLGA D'ONOF IO Continua ad cs~ere l'argomento del giorno. Tutte le ,i,ltrc notizie sono passa– te ormai in sottordine. L'idea della pa– ce domina tutte le preoccupazioni. (CENSURA) . UGrnp– po parlamentare socialista ha avuto la ,< strana n idea di chiedere l'apertura del Parlamento. Ma ron. Orlando - e con lui i giornn 1i suoi au1ici - non la ritoogono affatto opportuna-. Quattro deputati socialisti sono anche stati a ,isi,ta,·e il presidente del Consiglio insi– stendo .sull'opportunitù di spalancare i battenti arrugginiti di l\Iontecitorio. Ma « Compare Alfio » non ne ha voluto sapere assolntairnmto. - I" dibattiti diplomatici. ha detto il ministro, si s,-olgono oran1ai in pubbli– co. P!'.rchè discntere1 Kon c'è pitt nulla da discutere. Gii.: non <:'è pitt nulla da discutere. hla allora pcrehè sono aperti i Paria– menti est;eri. la Camera dei Comuni, P.alazzo Borbone, il Reichstag, la Ca- 1ucra aust.ria-ca e quella turca~ Oh! non c·è dubbio: in quei pa~i la civiltà è ancora arrctr;ita. Perciò si lot– ta/si discute, 6i ere.a, si ìavora nei l'ar– lamenti. Per dare maggi'ore liberti, alla. pub– blica opinionP noi abbiamo anche la censura. Oh~ (;redetelo, co1npagn~, tllY i– slitnzione eccellent,e, della quale non si lagnerà mai un... ministro cosci,"nzio- so1o in a icur.a.zioni Jeg.ali, ma anche nell'incrollabile volontà del popolo te– desco che, nella sua c,1orme maggioran– za, appoggia queste riforme e chiede cl-18 si perseYcri energieamentc su qne– sta via. Con<iludendo, la nuova nota Solf di– ce ch,i la Germania ha un Governo «libero da ogni influenza irresponsabile " sostenuto drul consenso dell'enorme 111aiggioranza, ,del popolo H. Queste affermazioni non convincono però ìVilson, il qua.le, .in una nota. suc– cessiva, tra.smessa il 26, seppure prr-n– de in considerazione la domanda d' ar– mistizio, chiede l'abdica:,ione del kaiser! A qu·c.s.t.a. nol.a, la Cfonnania rispose il c9 scorso, dichiarandosi pron.ta ad at– tendere le proposte, d'a,rmistizio che sara.nno dettale na.turnlmente d-ai duci militari clell'Int.csu-. · La risposta dcli' Auslria.-Unghe.ria non gi ung-c che il 30, ma è gr.a.viss'.lma, poichè a.nnunzia il distacco di eletta na– zione dalla Germania, chiedendo un ar– mi&l.izio immediato. I\I.entrc scri\·iarno: i <e C<'lpi n poli-tici dell'Intesa sono riuniti a- P•a.rigi per de– cidnre. La. Turchia ha. cessa-to cli ,combattere il 31, giorno in cui l'Intesa ha con essa firmato l"a-rmistizio, le cui condizioni non sono ancora state pubblica.te. lienkn2[àt emt mann in li~erlà so e liberale come l'on. Vittorio "2. Or- Si ha da Berlino: ·landa, professore di diritto costituziu- Liebknecht è stato graziato in seg 1 ti• nale. to ad inten·ento cli Scheidemunn. l!a ... rimaniamo alla pace ... secondo i comunica.ti ufficiali e ufficiosi. Lunedì 14 ottobre la. Germania, in una n uo;-a nota a ì\' ilson, dichiara- di ac– cettar. le condizioni post;e nella precedente nota ·ael presidente per l'armistizio. La notizia è accompa– gnata dalla « solita nota esplicatfra » uffiéio.sa d'intonazione .pc&s-imistica. Le agenzie ufficio"{! inglesi e franc•si bat.:o– no la stessa solfa. La replica di 'ì"il-on alla Germania è stata comunicata il lì. Essa chiede: éìistnizionc di quabias1 potere arbitrario a cui sia possibile da solo, in segreto e pc,· sua sola Yolonta. ùi t.nrbare la paoo ùel mondo o che ,; non può essere sino da or:,, distrutlo, sia almeno ridotto ad una Yirtualc impo– tenza. Il potere che ha finora diretto la nazione tedesca è di questa sorta. Il presidente lascia dunque alla scdta della nazione tedesca di modificado. Il presidenfo annunzia. nella stessa nota, una risposta separata all'Augtri,L– Ungheria, che giunse il giorno 21, dopo il proclama dell'impera,t_orc Carlo I per la trasformazione del ,·eechio impero asburghiano in Stato federale. Il presidenfe - dio, in w,tanza 1,,, nota - non è ormai più libero di a.r.icet– tare una semplice aµtonomia di quelle popolazioni come !base per la pa~, ma è obbligato a insistero pcrchè q nelle po. polazioni e non lui sianc, giudici del gt– nere di linea di condotta da parte d~l Governo austro-ungarico, di natura ta– le da ri$pondere alle loro aspirazioni e alla loro concezione dei propri diritti e del proprio destino come membri d6lJa famiglia deHe Xazioni. La rispo<.ta dE>lla Germ,tnia a Wilson giunge il 23."Il minj<tro Solf si &fo1·zain esrn di dimostrare la fondateu.a dr•ll~ La. liberazione di Liebknecht yiene ufficialmente confermata. Liobkncoht sta bene. La ,sua liberazione è dovutà a Scheidemann, il quale dovette supe– rare molte difficoltà.. Il deputato indipendente DitLmaan recenLemcnte condannato a cinque anni cli fortezza è stato graziato. Appena iornatp libero tenne una adunanza a Solingen, nel collegio elettorale di Soheidemann. Il compagno Dittmann fu lungamente e YiYamente acciamato. Il nuovo governo ha dato subilo pro,·a. della fine del militarismo. I socialisti indipendenti avevano faLt,0 domanda per fondare un giornale a Ber– lino. Il cancelliere rlscrbandosi a· rispon– dere il compa..gno Raase assunse infor– mazioni. Gli fu rigpo:;to che la r pra– tica• è passata al ministro della c;ucrm il quale de,rn decidere. *** Kcg1i im1,c-ri centrali ln silua,.ionc interna è grave; gra\-iJ-i~ima in Ausbia. Da. più parti si i, annunciala J"alidiea– zione del kai'l{)l". I « bene informati ,, la danno p<·r rr;rt;,. Anehc Ca.l'Io d"Au.<tria polrebb?- sa,lL,,re da. un rnomcntv all'al– tro. N 0n c:.;:i1r·,mo noi a lagnar(•r•nP. (CENSC:R.\) QOf111do,sei mesi fa, ,·cnni a Roma a ragg1ungerrJ lll..i.o marito e.be tl v-cv.a finiito pe.:.· impegnarsi {ld -0.ssumere regolannemte l'inCllrico di sopi-aiutendere al buon esito della nuova ed.lzioue <lell'A.van/.ì/. l'edi-lJO– rtlC 'll(:maua, eblJi ad autravcr.sare un .pe– rl-o<lodi seti..l preoccup.az.ione per un sen– sibile e quasi dirci u,l1armante mutfilllento di .e1ratt.erc avvcm,to nell'uomo al qu.aJe auda ._sposa .:111corg·ioYanetta e che, quin– dl, DI·esmnevo e t}re::::umo,anz'i, oono ce.rLa di ronoscere bene. l;i, quell'uomo equirri– bra-to. -sereno e tollemute e come ,trale ri– couoiici,uto da tutti, era di,entato," appa– reutèèlle.nte, il più ir.J.,scibi'lc, il 1 p.iù esi– gente. H più inconteutabilc. Nessuuo aye– vu v0g~i:i d:i hlvot•,are. Xessuno sentlvà con :I)a.ssk)JJe iJ Pa-rtito. Ke.ssuno aveva il sen– timento squisito delJc rcspouSSJbiLitil che n:ssuru,·1-ad,wa,nt.i nl lll'Olctariato. Kessu- 110 lo- coadìn,;·;1,·;1 i-ml scrio. un· heI giorno perù lo -.:enti i nl mio fu111- co 1>.iù calmo. Qu:1Jc:heeos~1L't·~1 inten·euuto nella •sun. vita di ufLicio,che ◊, iu fondo, la sua vlt..ostessa. Il uitoruo -allo PL:ito 1101·m~1le proseguiva quotit1ianarne.nte, tinelli:! mi disse: (C Sì: ora comincio a re~pimre ~ ho trovato una i-mpiegata ». r.·1mviegata cr,1 ln. scòicéuue Olg.. 1 D'O– nofrio (;Ile le lll,Jligne febbri ra1lirouo po– chi giorni fa. La maccll!ua dell"_\mmiuistr:1zione della ed.iz.ione 1ow-,11i:.:t 1nnle funz.ionav;.i. C'er-a bl"SC>f;"llO di un pieculo perno lucido, per– fetto, di una piccola Yoloutit tenace e .~chiett..t. di una rotellin.:t poco ,·isihUc, m,1 agii-e e SC..!Ot-revolc, hl qu..1lc l'i"$pon-d~~ !!.l– l'imr,ulso hn1n-cs'-lo d~11 macchiuista, pNrn– tn. però -a reagire e ~td urrcstu.rsi se H mo– drnento uon fo!i~ ~tuaLog<J: docile m.a co– sciente; piena dl ltecllziouc lllct òi ,ntelli– genz.a. 'l'nLti qu<-:-1ti rc., 111L--dti erano riuniti in lei, in Olg·a D'Onofrio. Il nome è oonoro, rua e'lk1. eru uu'e~ile fanUnlti. ulla piccoh1 proletarift. che dclkL yil't (JJ)Cl'aia a Yf'YH COUOFJCluto i l)iù tra– gici orrorl. l:'<il'ero fr,1tello Edoardo, elle non JJO· leva riconlal'e gli strtt'-di di quel'ln. comuuc ri·t.Jt ùi i11fa11zia ~uza ricord.are (come tino di qnei dctla!!:li cùc rest..'lno hnpl'C.~'-"i non si ~a p(•r (Jualc ragione nei più fol'tL scourolC"imcnti elle c·i percuotano) H ciuf– f,~llo d~'i 1·:1pl·l1i Jk1"i lPgati D sommo del C;lpo <lr-!1:1 !-:Wl :--nn:•l\iJW SJ'laYCUtat..1, C eùc cl'a c:or-:i~rldj~fatW d'an~r lra,&einato doloo~ ,uentf' qu<>l <-iufl\•tto (tramutatosi om nel– lu più ,uJ>Crba delle chiome) vicino ~ lui, (~ lin:-:[01"111;:ta la tliCC.'-OlaQlg'-tl in U11;1 llou. oa C'in· .1n-<'bbc fi.tputo bntnc a "'1· .ste.ssa. P. rond izi<H><' irlt"=:I l-<' f' 11000::::~1 thl ix•,· lui. in un ambiente 50ciulist.a I il llOD1P (']':l ~<moro. D'l{l Ol!!n n·onorrio f-)i -era SC'rb~ta gentile <" mo<lesta. fine e 1~1dic,1. così. J)()l' nR.tur:i. f' J)('rrhì· J1(l,l])O– polo è ,cra.:t.ncnte con~erY~\ta la )'.!l'flUd(', ia 11/('J".;.1 nobilt.:1 N1mf' ~hL fu debh, non fio ·11iù cl-a f1un le !4Cl'i ttore. J>i l~i j vcechi pneti (e i .nuo,·i non do• nd,bei-o ,n<'oo " "legno) potern,no rin<'• terc ~nza vi<•tn rr-torlc:1 il J)Drngrme del• la n:rnmmolctUJ, chè pai-cvn sem])rc in n>tto clii 11.;1,;;::c;>nd<•r~i Jllil" :-.._•llZil ];1 1,iù L .. n1t~1m1 onibr..1 di fab"itù od ivocrì$ia, am~i, con .·1 s11:L v~1rticolu1·e fierczz.a 1prontu a. f<l'l'– le 1·ir-z<1re l.L testol"ina greve di trecce e a :frirl~ guìz.zare un l.aIUpo negH occhi nerL; •1:>àrt;Jco.Ja,re che per contmsto h ~cndem deliziosa e cura fisicamente e moi-almeutc. Eppure... 1>ermctteten1i qn::il<:hc ::;i...1.1na riflessione che Olf'a llOu offende, e non offende nessuuo ,perché clctt:.akt ,h una a· marezza ma.terna. Forse nessuno dei tanti sociali:-::;ti, Yec~lli e gion.1ni, che frequeut.auo rume>J, nessu– no òe'i tanti che seguono l"audazzo Wll'\t0- Jo11t..1rin.me.nte borgllc~c. e lungo la via si fermano estatici d,11',rnti alla 1mpazza in– ci_prlata, o, d.a wx:.aJi-..tb i11genni. ç,onc-!cd.o– no subito un.a gT.;,1ud,cnutoriitù; e r-irc-on– ém!llo ili defere1rna l:1 soc. 'inli-s.ta cL·· inrn r!i.volga hl pa . rola in tono decl~UL:ifr io. o Ul$.i. fr.:isl ,souore e apprend:.tic-cìP, u cuHJnn– que s1 atte.,1;·i e posi ad oracolo tli fcd~, a Y.:I.S d'elezione del a.iostro P:niito, nc;-:.– suno, dico, .avrà sospettato qn.1Ie tN:oro di beJilezz.a morale e di fede pur~1 ~i uaseosi.– desse nel:kt .9il~nzio.~ 011.1bee.Lt.:_1 i·h-c l'.avo– ·rnva e ti.u certe ore pare,·.a Ye11~l'l' as~Ol'– blta de!l'oillbrJ. della .sal-;,l di Yia dl'l ~cmi– nario. N-oì nou dolJbiJ.mo, uou è Ycro·: d~H~11t;1. re tm •J.)O' snobisti? 8i <le,;·e iwp:1l':1n: :l fM·c 'il· discorsetto in Jmbblico! Si _clc, e <1a1·,,i <lei 1,. con rutta fadliti,, d."e1nbléc, fra uoll1i 1 ui e do.uuc, fra n~C-t.;llie giovani'. Si dern avere una certa Jlbei-Lit e ampio-1.- 1 ..• a nel gesto sgua.iate!lo'.:'. ... Am0r libero'. .. ri:nk1rne, si inten. 1 1<:. sen=~~1 aY<.•r JJto,~ato l\unore ... ~loda! Est.eriorlt~t'. r: .. tne::nfru– i:;co}e! ln attesa di Yi\crc 01.!:!:a taccra è klYO· 1ava. Il suo ardore co.::cllte <:r~l pei- H do– vere da c..-ompie1·si tnttu e oltre i EmiU inipostì: era. per fatLi, it:L ~1111.:.:1~.:::ion.:.1ta -c:l.:-e non si lagua ù1..•g-1l uH.linl, m,t li sol- 11.Kita, <Jiio1~-m"r Bacc-i 1iic•,_ \ ;1 <:Le ena tòr~'Ci,..a. inorrnfro .a·ile n-C<::.!::-~~th di fan~ i:he di ui,t 11,) iu mano si lH"C!-'Clli:..J\"HllO: !':iC<:h~ Clgli, co!1:-;iderato come nu mostro t1i atti\"ìf:·1, ern, nelle partite elle 1igt1;,nd..:1Yallo qucll,L sna ìmpieg.ata, tenuto sYeglìo e prcr·n~i.t'J da l,> 1 • Co=-,l ll-OH era solo uuo ::;tn.nnent,o tli J,1- T"orv, m.a. uu·anim.a, os::;L.t lUJ.:1 forza nw• ra.h: nell'ufficio; f>er<.:hè hast.:.1 m1 piec-ol 1 > cuore -che sì cli-a _eou amore ;1l1a canS.1 l){;l" incoraggiare ìe più difficili ìru11ra.~ :· ba~:l una. mente elle C"lill)reuct,, il J)Héllè d,•i Yost.ri oorrucci, che sappia .r~u,:-.:.i vre-sem i 1c es1g-e:u:r..e con1plc::;se della J.'C-alUlper a11- J)imH.1rc La ,tensione dei vostri: nervi, pt>r (l<;.u·yi la calma Q il eorag·gio dì suvenn'l: ad nuo nd uno g;li .•}~tacuJi, .;..111<:he q11r:l1i. di ordine superiore. :S-<m v-o;;·Uo qui t•-'l l'J forurnliì:z:i 1 n1 i. Dl~i c1ra-tLeri y,e 111? sr1110 di tante spl'e:>. :ìn– cUc fr.a i socialisti e h.· $ùC:i.'.1liste. t'. a 1 ·lb ìo~·o ,·a·rictù, tutLi 1.,w,nì. lo P<'''t.J nc:;__·0L1~·1•11. to cnu Quello <li Olga. 'l'utta\"!,1. 1:i1)n '-{'Il~ t('ndola mai a menare il nH_•1irir110 y;;,.nto di appartenere ~1ì P:u·t,!Lo soc:i;di. l:t. n,-, :: far pompa di p1·ilwil,i i. Yolli f."'~l!IL'rt l' un po' lii r,iù. li f1atelln Edo,ndo iuten·enuP ooll:1 su<l ,·occ ~r~iYr, Yf'nat~1 (lj bontit P cìi dolcezza: << Ol~a i• 1e;;ola1·111cnte ìnscritt.a o.l ru1·tito soci.aU-.tn >1. L·afi."e.Jiù8.~ion<:! era impront.ata n u11.a inYolont.irl:t ~lcnnHi,, che si rigetlu, con un· omlJra 111;t;01 c ·ti i– bile di rimprorl!to per la mh..1 d1rrn~1 1 •~.- , sni \-iso rH Ol~:..1~rnpre cll1ino e silenzio.,,,. Io amai 1'nmiliazion0 rt cui mi e,ro espo~t.a, e 1n'iochinni col p('l1s:ero d::rv.:1.11ti alla sc– rict~L· con cui {'1·~1~c-ntito il dover<:! sodnli– Stll tlell'i11~-criziour "I no~tro l':nlit0. r111a– si c-omc ùin.fln?.i a uu rito. O:">sìuon .si ùiscutc6-~ Ìlii1 sull"ntiì!~l <i H sig~Hìcato dPllì. tf'.SS<•ra ùa clli l· ~:;ci:1- list.1 ! hl come ella sl e-rrt tesi::;0ra ta ~pnz·L di~';CUR~io11i <·d osteulaiioni, co~ì, gi:'.l f:ltl:t soci,olist.1 nlla scuo1'1 del dolor~ 11rok't:t– ri0, cominciava or~l la ~u~1 i~truzin:K -.:o– cialii:3ta 1-c~g-endo que: liiHi C:il<' · dili;,!enti•• mcntf'- -0rdina,;-n, cat:1.log( 1 r,t, dh-·tnhuiv;1. reg:istraudo. ~1n tanti ]111, lll\HlÌOJH).. (·ÌH.' qUl'$lo l't lll!-.1 [)anlt gi:L 1un;10. Ammaininmo le \"Cl<• . .\',ni MU7..:.1cl1C' pi-ima io ti nl)hia fi;-;:..;.,;_1tn ~ :i:t luce cH due ultimli. 1·i('rirài l">'~1· uw;;:1.0 ti: questo foglio cl.le vola a cuori amici. Io ritrng-() f°t'rnw1mente che le ....-L,d,l-1..· : ~li n mmala ti di m:i fa LLit• coutagios-e don·(•11- hC'ro e~~'<'rr-·prnibite, come gh1s;tn1n-ent(• :1 \·– vc.rtl per 1wimo il irunic'ipio .~ciali~h! ili Reggio Emilia in quel r,.rov, 1 ido fogli.,t1,; <l]~tri!J1hito :-,•11 l:n~a sc~11 nel C o-nm.ni . f; non 8()]() 1}Qlchè i VÌ:-ìitatorì f.,O~QOUO SL1..'ll'· ~<"l'<' l'lnf0-4i-0~10 0 f::n·~ nltr-e viittim<'~ l)C'.IW-ì, in linea ~e ~1daria, e confotme il min mo-

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