La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 5 - 11 marzo 1917

A,mo VI - N. 5. 11 Marz o 19 17 . (,oftfo con en.te coll a l-'o illt . 'Il lil ESCE LA l." E LA s .• DOMENIC A. DEL .M ESE li fJ ll ABBDIIA&EIITO 1 Uo numero Cen, . 5 Anz,o L I. SO Se.rnesn e . . L. 8.80 REDAZ ION E ED AMMINISTR AZ IONE : 11 I' 1I ~ copie. L. ,.so 100 copie. L. &. -- E:S TE P:O IL OOFP !O MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILAN O ò:f E S TEP.0 IL D OPP IO -·:=-~-- ···:==--= ------:::- --- - ------··•----------- ·----·-. ·-- - -- ----· Il voto a.lle donne in froncio (Da Lr Jn11ntf1.ldu. Pettpl e}. LI nostro reòattore pariamt ~ntare ci q1a ,·omunicata lll decisione presa dalla com– missione del sulfrugìo unirersa le, dec isione di cui mi comp iarci,, e che segna il princ i– pio di un grande progresso . A conclusione della sua comuni caz io!'i~il nostro compagno ,i chiede se acr01rlare il diritt o cli voto allr donne r.on è accorda r<'Jieci milioni di voli a un signore che si chiama Benedetto XV». ~on l.ìisogna eç:agerar c il peri colo cleri– cale, dietro il quale si nascondono tante de– bolezze che non hanno il coraggio di mo– -trarsi. Io rispetto la fede dei cuori sinceri 'io non credo\; non ho alcun entusiasmo per 1·anliclcricali;rno sistematico che confonde r effe't o con la causa e conduce alle estr eme •;1)nseguenze senza guardar e innanzi. Abbia– mo visti uomini di aranzat issime idee allar– %tr- i di fronte alla questione del voto aT!a .Jonna e r•,:; f' ,,. ! ·, frtìrn 2riclare · (( At- . 'i al prete». E' troppo facile· perchè un '\a...,.;oimpedisce il passaggio bisogna forse tornare indietro O Dobbiamo. davanti ad un ostacolo. arrestarci e arre stare chi vuol pro– '<e,,"llire con un: « ì'ion si pa,c.<a »? Sarebbe la condanna del progresso. la paralisi della lol– la. il premio dato alla ingiustizia. Se delle anime semplici. delle donne cer– r-ano rifuipo nella chiesa, è perchè esse non !roraro altrore la l?iustizia, la speranza di oui l'anima umana han bisogno come il cor– po ha bi!'-Ogno del pane. A loro è necessario un conforto; perché? perchè esse soffrono: :1lt.are contr o il dolore è lottare contro la reli; ione. · lo non arern mai. fino adesso, combat– tuto in favore del vot-0 alla donna; femmi– r.isti eminenti erano sulla breccia ed avevo PP<le nel loro lavoro per conquistar e questo diritto; riserbavo il mio modesto contributo ad un compito più immedia to. più oscuro, più cri orna liero: la difesa del lavoro fem– minile. :'l'on perdero però di vista il princi– pio che le rivendicazioni politiche e le riven– dicazioni economiche sono strettam ente le– ~ate le une alle altre e che. per non essere schiac ciati soci~lmenle. è nece'iSario avere il dirit to di parlare e di ,;cegliere i propri rappresentant i. :'ioi non ahbiamo fatte le leg. ~ che ci governano; noi non abbiamo creato ', stato socia le presente; ma noi, noi doh– biamo di-tr ug<rerela no,tra .<ervitù. La Fran– cia è disgraziatamente un paese conserva– 'ore: ,;i ha paura del nuovo, si teme il ri– ..;hio; il tra,Jizionalismo sterile che ci fa eamminare al passo, in mater ia di industria , è l'impla cabile forza d'inerzia ehe si oppo– ne, alla nostra emancipazione: forti del pas– ,a lo molti uomini ci sbarrano il passaJ;~io. 1.1,,, co,a hanno fallo gh uomini d' Euro– pa.? Essi ci hanno mostrato che sape"ano <lormire quando il pericolo era alla porta; r,.6Si ci hanno mostrato che sanno morir r. M0rire... ma virere hi'"Qgna! Che co-a t,anno fatt0 dei beni che po,s<>– ,leva nc,? Essi non hanno saputo difendere la 'oro libPrtà , non hann/l saputo difenrlere il :nr0 ~a11gt1e; ha, no <-11hìto ... si può agire in m •lo peggiore? Noi assistiamo al fallimento ,"Jmplrt o. vergogno,;o, tragico della legge ,i,ll 'uomo ; e;!li ci dimoctra ogni giorno che l'r 0 rrgia muscolare . la resistenza al fred– do, al surlir:iumr:. alh ,;offerenza '-0110 po– 'Pnze negative. Gli uomini.. Che hanno fatto r!rlla fami– , Iia, drlla quale si erano arro~ati la rlirr– zion,:,? Lhe hanrr1 fai10 d~I papC'n, di cui ave– .ano il cnman io Che hanno fa.Ilo dPll'En – ropa? Che hanno fa1!0 dP!la umanitit? \r,n ,,isistiamo: la vitt,,rin è troppo facile. L'uo– mo ha creato dri 1·imilR-ri: noi v~iam o la– ,o,·~re per la vita . Chi ri 20vrrna? Chi governa altr ove'> \'o• [Rme:e il sf'!la, i mo dellr devote. la sotto– mi-sione delle pro.sternale , I' nsruranlismo 4lellr crerlenli.. ma. rlile. r·hi r·i erns nra? Dii,;: rhi, in luth l'Euro pa, hn c1Jffoeato :I lib•ro pensiero• l'omini alruni rlri quali ,·<111110 o,·gogliçsi del titolo di " liberi pen– satori ,,. Tutti hanno asservito lo spirit o in nome di un interesse personale senza grand ezza r r:.enza giu.'.)Lificazione. Chi ha fatto trionfar-e nel mondo l'a rr i– ,·i,mo, caus.c.L di taiila crude ltà, di tanta vi– gliaccheria? Si può dire : Le donne hanno arnia la complicilà nel -ilenzio. La risposta ~ facile: Chi ordina? chi dispone della for– zn? Chi, nelle str ade di alcune città tede– sche, diede ordine di tirare sulle donne che 1·eclamava no u pane, pace))? Chi eseguì que– sli ordini? Chi macchiò cli rosso le misere rrs ti delle prendent i partr alle manifeslazio– ni delle donne che non avevano se non lo ,confo rto nel cuore e la fame nè lle viscere? lini capo supremo all' anonimo soldato elci kaiser che manovrava l'arm e. erano uo– mini! r.erto che v; sono pure donnr complici del– l'opera nefa, t.a. poichè fra di e<;Se, come f1•agli uomini, vi sono quelle che app rofit– '.a11O e quelle che soffrono. ~ra io non rico– nosco a nessuno il diritto di giudicar le tutte in hlocco, perché non si può giudicare che ,u!:!;lialti. e di att i la donna non ha potuto compierne che sotlo la volontù dell'uomo. :'l'ei paesi ci1·ili, dove l'e~uaglianza po– litira esiste. che cosa hanno fatt o le donne? Hanno fatto accettare leggi per il larnro, leggi per l'i nfanzia, leggi per la l'ecchiaia, Jcg~ per l'igiene. Jcg~ contro nuel!a · i5ti ~ tuzione tanto abbominevole per l' individuo qua nto disonorevole per la società : la pro– stituzione. Ecco ciò che la donna ha fatto, opera par ifica, opera di progresso , lotta con– tro la sofferenza, l'tl Ed "ccomi al nodo della questione: il cre– rlo della immen<a ma::(gioranza delle donne è: « La vita »; esse ne comprendono tutto il valore. esse ne sono le operaie doloranti; e eiò è al di sopra di ogni chiesa: dalla piÌT 11mil/) nlh niu notrnte. La donna è la ir– , irl11rihile avversaria della sofferenza, poi– ?hè la sofferenza . _perquanto dicano i poeti, " la lebbra che distrugge le carni . l'i nsetto soffocante il raccolto. il male della morie; ecl è per questo che esse saranno le nemiche rtel male che si chiama miseria sfr11tfa- mPnlo.. · Noi donne non domandiamo di rimpiaz.– zarvi. ma .soltanto di aiutare quelli. fra voi, Ji; 1~·ti e buoni. .\ noi furono dati dei doveri, si è dimen– licato di riconosCl're per noi dei dirilti . le 11i1' 1 rlPholi fra noi hanno arlorat() le leq!:rcnrt~; .Ja!Pri la possihilif/i della lotta: lo sniri to nuovo femminilP r·hr> o!!Tligiorno c;i afferma, l'r-nrr~i1 femminile rhe og-ni dì piÌT , i im– none loltr ri, a ehr In ,·ita trionfi. Jlasta oPr noi della poesia : date ci la stra– h lribuna. Le donne socialiste berlinesi per l'opposizione. In ~eguif() rill Pc;p11lsio11r, dr lln rompagn;i %l"t7. ,, dPI 4"0mJiagno \V,•ngr·J· dalla Di re zio – n" dPJ Partitr>, le doan,. SO<'ialic;t,:, di Gra.ndc– flr- linQ han no in detto e !Pn11f-0 una ar:l1m:i.n- 1.a d1 fJrofi;sta, alla qual int.en( :,nn nr.-J li :) oomoa.:,'"'Tlr.A unan irnil.:l l' :i~mh lPn ar,provò un nrdine de l vio rn l) OP] q1wle si dirhiarn. chP 11 1'~J.15ione della r·HJ! ,Jv,n rHt ZieL~, rappre– ~r•ntant.e d" llf:!rlonnP, dalla Dir,~zionc dr•J Par – ·ito, 1? un a.nr >ll o n,•Ha ratr-na di brutaJi vio– len1.e polirir:he, comm es~ rlrdln Oirn icne del Pa.rtit o, che> si vu0J..- disfar< •, c;enzo riguar do df':lrn0, di tutti r,1i1;i c◊mnn'?Tli che 1..«acolano la <.;118. n0litir.J1 d:uin <,.<;aiJ.lla rla~<.;.P1,peraia u. Aooonamrnto an ualla "Difesa,, l. 1,~0 La capacità giuridica della donna li ministr o Guard2sigi!li on. Sacchi ha pre– senta to alla Ca mera un proge tto di legg e re – c,rnte (( dispos izioni reL.ttive ~"dia capa::it:t giuri– dica deil a donna H, il qua le mira all 'ahol izione ~:: ti.ltte le norme per cui, nel campo dc! diritto civile e con:me:cial c . tale capacitt è ora dimi – ;1uìta. li proget to co:ista di due p~rti : la prima ri– guarda l'a bolizione del !'autorizzazio ne maritale e la seconda importa la parifì caz ione dei due ses– si nell 'eser:izio delle fun zioni tutelari. La proposta è accomp agnat a da una larga re– lazione che, illust randone i prece den ti storic i e µarlameniar i, pone in evìdenza come ! 'ammis– sione nel nostro Codice dei! 'istituto dell 1autoriz– zazione ma ritale , a suo tempo, abbia incont rato cpp:.sizioni vivissime nel Parlamento; come sif– fatto isti:ut o, che non ha un uece~ sario rapp orto ron le ben intese es igenze della famiglia, per cui in questa RI mari to è dovuta una pos izione ;,re– mincnte. abb ia òato e tutt ora dia 1~10go a fre– que ntis sime liti e nelle eltre legis lazioni europe e non rrw, i riscontro, sa lvo che nel Codice napo– leonico ed in qua lche altro che fu su di esso niJ dellato , mentre. d'altronde, non ha alcuri1 lo– hca r.ius1ificazione la quasi assolut a incar,:1-:-it:1 a!l 'ese rcizio degli uffici wt elari. La riforma, secondo il ministro proponente, mentre non nuocerà allo svo lgers i della vita nella famiglia. avrà in questo grave periodo de lb 1 10stra storia un alto significato morale. in quanto costituir à un atto di giustizia e qua si di ripar a– zione. cui ora pili che mai la donna ha diritto. ·-4.;Iirr.inando proprio nelln fam iglia, ove in ispecie è il suo regno, un:i non giusta attestazione di na– turale incapacità e di soggezione ris;ietto ~I– ! 'uomo. Quanto pubblich iamo sopra è tolto dal Cor – riere de!l.'.l Sera. Ci limitiamo a constatare che il progresso civil e e giuri dico della donna non è accompagnato da un mo11imento da parte sua. diretto ad ottenere assai più delle tenui rifo rm e sopra espresse. Occorr e che le Sezioni Femmini li nostre cer– c,'zi,10 di occuparsi anche di questi prob lemi; fi- 11ora si tratt a di piccole cose. soltan to perchè elargite dall'a lto . e non conquistate con un'ope– ra coscien te e viva! Le donne in Germania comemedici chiruruhi nell'esercito Un grandissim o nu'.nero di do nne « med ici. ch irnrg-hi n servono in qu esto moment o ne!rli ese rriti tede,s;chi. È soltanto dal l !X)() che <la– t.ano le lau ree de lle donne in med icina e chi– rurgia. In quell 'a nn o ve ne erano dodici. :'\cl 1908, _esse erano già 68. Nel 1910, erano 70, e :1el 1911. era no 102. Berlino ha il numero più grande di laureat e in medicina e ch irurgia: 32. Mona co, Fran co– forte e Dresda ne hann o 6 per ciascuna ; di eci altre citt à tedesc he ne hanno due, e 28 città u.na per ciascuna. Il numero dei medir-i te– deschi li di ~.499. La Rasscuna <li slluli psichiatri ci (fascicolo r;ennaio.Pebhrnio) pu h! lica qi1rsta nc1li1,in.: u LP 71erdile in {ltt erra della cl aS!W medi<'o. fl gC'nern le C. Sforza. h nr ttor e ge nern le J el– :n Sn..nit à. mi litare, in un' adunanza del Con– _._iglir, d 'o.mrninist.ra1i rme dr! Collo~io.Cnnvittn ,fj Peru g-ia, rispondendo al sa lt1t1J del nregi. <lente, esposr, unn. statist ica dei medici morti . 1 11ra.nt ..- l nU1111leguerra di redenz ione. segna.– Jan-do tre rap itani effett ivi, dodici cnpihni dì comi lemento, 2!J tenenti rii comp lcmrnto, 63 c;t.udrnli in medicina. comp re.si due n..c.•iiranti 1ffiriali; cioè un tota le di 131 san it ar i J}('rdn ti. mentre socco rre vano i feriti nei campi di hnt – tag lia. A~.zi1111sea questo n11me1o quello di 15 uffi- 1 inJi mr.di- ci prigioni er i e notò fra j dispN·si ·fue tenenti med ici di com1plemrn t.o. Le notizie pilÌ rr-r·enti danno f'.Vi medir i uc- risi. rornp rr<:.i cruelli m<Jrli prr .ilurn.rn <'nto di imscafi "-d e'"iClu ~i i morti per malat ti1 cm,. tratta al campo, e 81 stud"nt i in mNlirina nr. ·i1-.i nell P 9t.es ~ cr,ndi7.ioni. A quando in Italia? La Camera fr anc ,,se, nella occa:iione del di– battit o leslè svollo !ìi intorno al 1noa et.to di lea– J~ per la revisio?le di alcune cateaorie di. eso– nerali r di rifo rmali. hrt app rovato con 337 ,oti contr o 152 la µropo st.a falla dall' on Sisto f]uenin perch e si.ano inviat i al fr onte anche riti ecclesiastici e specia lm ente q1tei semina– risti che, invece di essere arru olali nei corp i combattenti, erano e f urono destin ali s-ino nd ieri. nelle compagni e di sanità. .1 qua ·ntlo l'analo .,o pr ovvedimento in Ital ia? Peidiritti civili' della donna !n i nghillerra. ~-• La Commiss ione parlamc;;n– '.~1rc incar icata di redigere il progetto di riform3 alla legge ele1torale ha pubbli cato la sua rela– zione, ne lla quale si ;:iropone, fra l 'altro, di ac– cordare i! diritto di voto alle donne non minori di 30 anni. In Francia. - La Co mm iss ione parl amentare del saffragio si è pronunziata in favon:: del! ·am– missi one delle donne al diritto di voto ne lle ele– zioni municipali e della loro eleggib ilità ai Con– sigli municipali. Ha incaricato il relatore, de– put ato Flan din, di red igere un testo di legge . che fissi anche un limite minimo di età, per equilibra re dopo la guerra il collegio eletto rale maschile ed il colleg io elettora le femminile. Ha nega to però alle consigli ere il diritto di rappre – sentare il risp ettivo conse ss o municipale nella nomina dei sene.tori (in Fr anc i:i i se nat ori son• elet ti dalle rappresentan ze dei Con sigli munici– pali e provinciali), perchè t~le nomina ha ca– rattere ,;,olitico , e la donna deve fare dell 'am– ministraz ione e non della politica . Que sto, nei paese più evo luto del mondo! In Germania. - Il Municipio di Fr ancofor te su l Meno ha deciso di ammettere le donne in un certo numero di commi ssioni comun ali. ln Danimar ca. - La politica este ra e le re – lazioni int erna zionali saranno le prime question i. sulle quali le donne dan es i ese rciteranno i loro diritt i politici, di re ce nte otte nuti. Tutti i pa r– titi della Dan imarca sono d 'accor do sull '99po r– uni tà del refe rendum popolare pe r decidere del – la cess ione delle isole Antille agli Stat i Uniti. Poichè al referend um sono ch iamati :utti gli elettori ric onosc iuti dalla nuova legge , anche le donne es;,rimeranno in tale occasione il loro rri– mo voto polit ico. Nel Messico. - Secondo una corr ispondenza dal Messjco al Womans Journal, il suffragio sa– rebbe sta to accord ato di recente alle donne dell<) Staro di Iaca tan. Tale misu ra è stata pre,;a da! governato re Avar ado, dopo il Congresso fem– minile tenuto a Merida con l 'intervento di 3000 donn e. Nella Sl'izze ra. - Per la prima voit:l si è discusso in un Parl amento cantona le svizzero la quistione del voto alle donne : nel Canton e di Berna, ove il depu tato social ista Munch ha pre– se ntato un emendamento alla legge comunale, accorda nte il suffrag io municipale alle donn e. In Australia. - Importante dal punto di vi– sta femm inile è il risu ltato del refe rendum in Austral ia ;1er la coscr izione obb ligato ria in quel pa ese. Come si sa giiì raie propos ta fu ba ttuta !.:On una ,,.agi;.inra nza di 6 I .00·) voti. in gran pa rtt: voti femminili lnl:.itti l::i stampa c~scri– zionis1a ne dà tutta la colpa alle donne . li cor risponden te austrulian o del Times di Londra se rie.e ir. proposito: Esse (1.:: donne) gu idavano il lapi c. nelle elezioni. e la ragione o il :-.atrio· 1 i•c·o tacev ano loro J 'ap;ie llf) inva– n.o n_ Il Times. comme ntando, dice: u Le elet– tr ici davano liber " si·ogo al loro sen timenta- 1:srr.o.. Verament e non si ha torto quando ~i dice che pe r ,.,~,.·-· I" race e il rog ress o del mon– do, sia cosa di prima importanza la coopera zio– ne ene rgica e coscien te della donna. Solo in qu('sto si tro verà la salvez-,a de !l 'ut11anit3 pe rsa e soffer ente. In ltalia. G. B

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