La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 12 - 2 luglio 1916

A,uoo V - N. 12. 2 Luglio 1916. • • !'l rn ABBONAMEIIITO • U n ourne r o Cen. t . 5 Anno L I.SO Semes t.re. L. 0.80 REDAZIONE ED AMM_lNISTRAZION E: 50 copie. L. 1.50 100 co piP. L. 3 , - ESTIL.RO I L DO PFI O MILANO - Via S . Damiano, 16 - MILANO ESTERO IL. oo;;:o?I O Nell'Internazionale Fe1nminile Socialista Il PBOBllMA OHlAYORO OHlA DONNA La Federa.;;ione Femminista Universitaria ha diramato il seguente ordine àel giorno: Questa guerra spavenrosa, di cui la donna. i, ogni paese, non soffre spesso meno del\ 'uo– mo. anà riperc ussioni che bisogna prevedere fii1 d ·era. se si v.uole riparare alle minacce che s ·aggravan o ogni giorno. La distr.uzione, a milioni. degli uomini attivi dei div-ersi paesi in conflitto, obbliga già adesso I 'indusL-ia, e l 'ob-bligherà ancor più in seguito , a rico:-rcre in proporzione inusitata aUa mano d ·opera femminile. Ora. ogni volta che la donna è pene trata in un 'industria che fino ailora !e era stata inter– dena. si è sempre constataro un abbassamento del livellO dei salari. Bisogna dunque che le donne comprendano che do? 1 unque esse sono chiama te a rimpiazzare &lj uomini. è loro inter es se , come loro dovere , di esigere un salari o uguale per un uguale la– voro. Esse debbono esigerlo : - Pcr-::hè è giustizia elementare che lo sfor– zo sia retribuito secondo il su o intrinseco valo– re. e non secondo il sesso: - per interesse per sonale: - per dovere verso gli altri (poichè è stato dimostrato che i ·accettazione di un salario ri– dor;c, trascina seco mevitabilment e un abbassa– mento deU 'insierne dei salari di quel dato me- 61lere: - per dovere verso i combattenti , i quali non debbono trovare al loro ritorno condizioni di lavoro inferiori a quelle che esistevano prima de lla guerra. In conseguenza , noi domandiam o alle donne d1 tutte Je nazioni : l ) di fare , nei loro rispettivi paesi , un 'in– chiesta metodica sullo stato dei sa larii maschil i e iemminil i; 2) d 'i nei rare le associazioni professionali , femministe, ecc. , a c~eare un forre movimento in favore dell 'uguag lianza dei salarii , in vista d 'onenere dal loro Go verno, al momenro deLla firma del trattato di pace , la fissa=:.ione di condi• zioni Ìnternazionali , applicabili in un tempo limi– tato e 'P[Oprie ad a.ssicurare il rispett o del pr incipio seguente: Il salario de ve essere, per un lavoro determinato, assol ut amente indipenden– te dal sesso dell 'ind ividuo che Io esercita . A questo movimento hanno ade rito: L' Ufficio francese de1 lavoro a domicili o L 'Llnione fraterna delle donne - il Sindacato della biancheria del Dipar timento della Senna - La Sezione france se del Comitato interna– zionale per la pac e permanente - L 'Union e fra r..cese per il suffragio delle donne - I! Co– mitat0 inte rsindacal e d 'azione cont ro lo sfrut– tamento della donna - La Federazione dei Sin– dacati d 'isti tutori - ed altr e assoc iazioni. HEJUIANI.~. li deputat o soc ialista Ja eckel ha pr esent ato al Reich srag la seguent e interpellanza , che get– {j una cupa luce sulle condizioni , in cui debb<r no lavorare le donne tedesc he : •( È noto al cancell iere dell'impero che , spe• cialmeme nella Slesi a, giovani oper aie tess i– trici : l } vengon o costr ette a pesa nti lavori nel- 1 'industria della pietra e nella agri coltura , sot– to minacc ia di perdere il diritt o al suss idio :' 2) che queste operai e vengon o allontana te dalla loro casa e daJla .sorveglianz a dei geni– tori? 3) che , lavorando insieme a ope rai stra– nieri e a prigionier i di guerra , ed esse ndo al– loggiate in acca mpam enti primitivi sono espo– ste al pericolo di danni morali? E che cosa pensa il cancelliere di lare , pe, sottrarr e ques te giovan i operaie a tali pericoli e per proteggerle contro le autorità? ,,_ Ma il cancelliere fece rispondere dal suo rap– pre sentante che egli nuJfa sa di tutto ciò, e che farà jndagini e che . al casoi pr ovve der à. Già da gran tempo, nel! 'industria tedesca so– no occupate milioni di donne : durant e la guer– ra però il loro numero è cresc iutq enorm e-– -r:en te. Secondo, la recente statistica delle ca5-;;: cer mala ti. al primo gennaio I9 15 era no ass1- ~ura ti 5. 113.000 uomini e 5.307 .000 al primo gennai o I9 16. Di fronte ad essi sta·vano 3.168.000 donne al pflmo gennaio 1915, e 4.631.000 al primo gennaio 19I6. In un anno adunque il numero delle donne, le quali sono occupate nelle fabbriche . è cre– sciuto di quasi un milione e mezzo. Ci sono anz i rami dell'industria, in cui il num ero delle donne ha supera 10 quello deg li uomini. Il peg– gfo è però che , durante la guerra, le donne son? state costrette ad abbracc iare mes tieri a cui , per lo passato. non er•ano ammesse: per esem– pio, nelle miniere, nelle accia ieri e, ecc . Nella sola casa Krupp sono occupa te l0.000 donne, e ancora maggiore è rI num ero delle donne che lavorano a Berlino nelle officine elettriche del– la A. E. G. Con quali conseguenze per la viia di fami– gli3. è facile immaginare! Ma questo aumen– iato laYoro delle donne peggiora anche le con• dizioni genera li dell'industria. In med ia, !a don– na ha un salario che è del 30 e anche de l 50 per cenro inferiore a quello degli uomini. Nelle miniere di carbo ne, ad ese mpio, il loro sa lario oscilla tra march i 1.44 nella Slesia e marchi 2. 70 nella Renania. Nedl 'indJJstri!l tes~il.e, .in cui esse sono più agili e più br,ave degii 1uomini. hanno un salario molto minore, che sce nde fino a 5 marchi alla se ttimana. Lo stesso 1t Berliner Tag ebl att J) deplora che. dura nte la guerra, si siano trascurate le dispo– sizioni protett ive delle donne, costrette orama i a fare un orario continuato di 12 ore, ed a lavo– rare durante la notte , per guadagnarsi - come dichiarò lo stesso ministro delle ferrovie - in generale non più di due terzi di quel o.he gua– dagnano gli uomini. Vero è però che nel Gior– nale dei proprietari si potevano leggere nel nu– mero 2 di quest 'anno le seguent i parole: '( Se la donna non percepisce lo stesso sa– lario del! 'uomo, ciò non vuol dire che essa gua– dagni troppo poco, ma che l'uomo guadagna trcppo! 1,. A Colonia undici riunioni di donne, tenutesi di ques ti giorni , hanno reclamato la creazione di past i collettivi , poichè la caccia agli alime nti e e le lunghe att ese davanti ai magazzini rendono imposs ibile la vita di famiglia e l'educazione dei fanciulli. Dopo queste riunioni è stato manda '> il se– guente telegramma a von Batocki : 11 Undici pubblic he riu nioni di donne fanno saper e che il pr ezzo dei legumi , nonostante l'abbon dant e racc olto, è, a causa della specu– lazion e;, cinque volle superiore a quello ri– ch iesto in rempo di pace . Tulle le critiche e ru1te la lagnanz e rivolte alle autor ità riman– gono sen ?a risposte. Siccome , per la mancanza di gra sso, numerose class i della popolazione so– no insufficienteme nte nutr ite, l' eccitazione cre– -;ce ~empr e piU nei centri popolari, e sui mer– cati si producono sce ne inquietami. Si rec'la– ma un 'imme diata regolame ntaz ione dei pr ezzi ». La Morgen Post 5crive : " Un desider io immenso è nato e si sviluppa profon damente nel popolo tede sco : è il desi– derio di pace ! CENSURA . ,1 JI des iderio di pace in Germania gua dag na ogni giorno piU terreno n. Nella rivistit pe l voto elcuora le delle donne, diretta dalla nota femmini sta borghe se Minna Cauer, le~giamo il se guent e ,, Saluto di donne tedesche a donn e france si » : u Con cordiali se nsi di viva gratitudine le donne ted esche hanno ricevuto il sa luto deUe donne frances i e le contraccamb iano con eguali se ntimenti! Noi pensi amo come voi! Noi se ntiamo come vui 1 Noi soffriamo com~ voi! Un orrore di morte , pari a que llo cau sato da questa guerra, non fu :...:1 v1.:1. mai se.:t ito dal mondo. Questo senton o le donn e di tutte le nazioni con egu.ale forza e calore; e questa eguaglianza di sentimenti ci rende più compat– te. così come i! fuoco riduce il ferro in acc iaio, e ci fa prestare il sacro giuramento, che noi facciamo in questi tempi difficili, e che tutJti comprendono anche se non pronunciato, perchè noi tut te pe nsiamo. sen tiamo e soffriamo aJlo stesso modo. Quando questa catastro fe sarà passata, allora si vedra nno in azione le donne di tutti i paes i, per rendere impossibile per sempre il rito rno di un simile stato di cose. qu esto diciamo alle donn e fr2ncesi. contrac– canibiand o il loro sa luto! ,, INGHI LTEHJ LI.. Con la cooperazione del Partito Indipendente ,ìel Lavoro si è costiituito a Londra un Comitato per la, pace, del qua le fanno pa rte parec .chie comp2gne , il quale ha preparato la seguen te ma– nifostazio ne: u Il sottoscr itto prega insistentemente il Go– verno di Sua Maestà perch è colga la prima occasione per iniziare trattative in favore di _un:\ pace giusta e duratur a n. · Le organizzazi oni 2dere nti al Comita to deb- bono raccogliere firme. A que sto propo siro il LahoIJr Leader osserva : ,, Noi cred iamo che i! risultato di questa sot– -rvi~ ìzione in massa sarà so-rpr endè:1ùe, giacchè l'opinione pubblica va continuamente , muta ndo in nostro favore n. DANIMARCA. Come e noto, con leg-ge del 5 giugno l 9 l 5 è staro accordato alle donn e danesi ti diritto elettoral e attivo e pass ivo. Adesso il Partito so– cialista dà il buon esempio, e ha già sce lto due donne come candidate per !e pross ime elez ioni ge nerali. Sono esse le compag ne Brock,mann e Berg. La prima è .pres identessa della Società delle sane e già dal 1899 spiega una viva attività agitatrice. La Berg, che è dottoressa in filosofia, è ispe t- 1rice dell'insegna men to casalingo nelle sc uole e grande agitatr ice per la pace . .In Danimarcai e non solo tra i socialisti. regnano vive spe ranze che quelle due can didate riuscir1mno elette . OLANDA. La 1< Tribune ;,, organo del Gruppo della mi– noranza del Partit o soc ialista olandese, pubblica il seguente t( Programma d'azione n, che quel Gruppo sottopose alla Commi ss ione socia lista internazionsle di Berna : q La social democra zia rivol uzionaria si ado– pra, ora come prima , con tutt e le sue ·forze, in tutti i pae si per la pace immed iata, e nei paesi neutrali per la immediata smobilitazione. Nello stess o tempo ess a ha fissato la s eg uen ti norme per il lavoro da farsi dopo la guerra : Per avviare la lotta contro le classi domi– nanti, la socialdemoc raz ia rivoluzionaria formula i segue nti postulati : tt) .">Ili camrn economico; Ass icuraz ione di un SUt$1dio ~ tutti gli operai , che non guada– gnano ness uno o un p iccolo salar io. - Impo sta se:ltanto sul capi tale e sul redd110. - AnnuJla– menio di tutti i debili dello Stato. ~ Esp ro– priazione di tutt e le grandi aziende. - Con– t]c::c3 dei guadagni di gue rra . - Espropriazione uelle banche. b) Sul com.po politico : Democ ratizza zione di tutti gli istituti pa rlament ar i. Aboliz ione dell e Alte Cam ere, ecc. Re.pubbli ca. Giornat a di otto ere. Abolizione dei dazi protettiv i. Abolizione de l sistema militar e. '.':c,ifaccia mo esp licitam ente osse rvare - con– clude il programma cl1e quest i postulati deb– bono essere pres entati dai deputati del pro– letar iato rivoluzionario nei Pa rlamenti e in pub– pu blico, in prim a linea per ò dall e masse stess e in occas ione delle pr ime trattative di pace, al– ! 'inizio de l pr imo ar mist izio, ancor a prima che gli eserciti vengano rima ndati a casa. AMJ.;R JCA . La compagna Lue lla Twining, che è nota in Amer ica per Ja. sua strao rdinar ia attivit à, e che al congre sso internaz ionale di Co,::enaghen avea rappresentato, ,con altri quattro compagni , ii partito soc ialista americano, è stata a .unanimità scelta dai socialis ti del circondar io di .Aimeda in California come candida ta al Congre sso . Al– meda è uno dei <listretti più socialisti del! 'U nio– ne americana. Luella Twining - scr iv~ !a New. yorker Volkszeitung - onorer ebbe al Congres– so iJ part ito, tutta l 'l r.tc ;--nazionale e i! Congres– so stesso. Ministero nuovo L .. Noi siamo liet issimi che si sia costùuirn un Ministero composto con tutte le gradazioni dell.a borg hesia, dall'estrema destra (cleric.ali) a!! 'e– strem a si nistra (riformi sti e r..:pubb!ican i). Ne siamo lietissimi, perchè s i va maru,rando !a situaz ione che abbiamo sempre desiderato ç,er la chiar ezza delle lotte e per la rapid~tà del nostro moto; e cioè la riunione di tutte le gra– daz ioni della borghes ia in un blocco solo, che coinvolga tutte le respo nsa bilità delle grada – zioni borghesi medes ime. Non avremo più fra i piedi quelli che vo– gliono conciliare il diavolo e l'acqua santa. sa– remo libe ri, soli, indipen denti da ogni legame, da ogni comp rome sso. da ogni suggestione. Che bell ezza, te battag lie di domani! Il premio NOBEL per Ia paée Ecco un te/eg,ramma dell'Agenzia e, Ste fan i » da Parigi : I giornali han110 da Madrid: Emi– nenti personal ità spagnuole presenteranno la candidatur a del re Alfo11sÒ XIII per il premio Ndbel per la pace, dell 'anno corrent e. È tocca to al guerr afondaio Ernes to Teodoro Moneta, il premio Nobe l per la Pace. apuò toc– ca-re anch e a re Alfonso, il qual e ha sul-la co– scie nza, ,per quanto in modo rela tivo sohan to. !a guerr.a cogli Stati Unit i (subita dalla Spagna ) e que lla del Marocc o (voluta dalla medesima) . Ma ci se:mbra che es ista un error e di valu– tazione . 11 pr emio Nobe l dovrebbe essere dato a ch i veramente lav-Qra. lo1ta, soffre per la causa della Pace; a chi antepone i beni di es...c:..a a qualunque conq uista militare. a .qualunque guerra vittor iosa! Ed allora.. non ved iamq ness un coronato che possa aspir arv i. Vediamo gr uppi di uomin i qua e lit. misco nosciu ti e odiati dag li sc iovin isti di tutti i paes i, ne vediamo specia lmente uno gran – degg iare su tutti : ROMAIN ROLLAN D! Ad alcunicritici interni Si è risposto ali 'artico lo dell 'Avanti! H Per un blocco )), con un trafi letto che è cornparso su alcuni dei nostri settima nali. Si dice : H Il boicottaggio dei giornai,i è dan– noso, perchè toglie al pro leraria to iJ mezzo per educarsi ed istruirsi. La menie si apre -alla ve– rità col dibatti to, colla disc ussio ne, col cozzo Je-i divers i pareri e delle diverse opini oni. La nostra stampa deve essere la guida e l'ausi lio del pro lerarialO. ma non 1..1n ovello vangelo , sul quale giurar e se nza sentir altro u. Noi sottoscr iviamo a queste paro le. Ma la realtà dolor osa è questa : che il pro– letariato compra solo i giornal i dei partiti bar• ghes i, i quali difendono lo stato attua le delle cose, e non comper,a il nostro, o almeno non lo compra in quella misura che dovrebbe esser lecito sperare, dato ìl numero dei voti racco lti dal nostro Partito nelle elez ioni. Noi andiamo anche più in là. Osiamo pen – sare che il modo migliore rper diventar e socia– lis1i sia que llo di leggere la sta mp a avversaria. Ma bisogna aver-e abitudine a leggere, capa – cità di comprendere dove e come si cela il veleno.. Non pare , ai compagni contradd ittori. che al– meno gli opera i che leggon o i giorna li ,avvers arii dovr ebbero leggere contempora neamen te it no– stro? E se compra no so lo un giorn ale, e que5to è avver sa rio, non agiscono propr io comp leta – mente contro il loro interesse di classe ? E allo ra, non ha rag ione l'Avan ti/ ;

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