La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 4 - 20 febbraio 19

Anno V - N. 4. Cont o corr ent e colla Pos ta. • • E.SCE LA L" E LA a.• DOME NICA DEL .MESE • • ABBONAMENTO, Un numero Cent: . 5 Ann o . L 1.50 Semes tre . . J,. 0..80 ij REDAZIONE ED AMMINISTR_AZIONE: 50 copie. L. 1.50 ](X) l'O [)ie . L. 3. - ESTER.O IL DOPPI O " MILA NO - Via S. Damian o, 16 - MILANO E STER O U.. DOPPI O LE DONNE AL LAVORO Il socialismonon può morire. VINCENDO I PREGIUDIZ ln una corrispom1eJua da Zuri go alla Stampa di Torin o si leggern: « Anche in Germani .aile donn e sono tra tte sempre più a sosbt.uire gli uomini nelle in– dustr ie e nei mesbe,,i. Da Berlino si annun – zia che il mùùstro Breitembeh ha inviato una circolare in cui si rilern che. in seguito al– r assen za di impiegati e di operai ·destinati aJ larn ro, si impieghino donne doru nque è pos..,ihile. :\ei tenito ri indu shi ali de.Ila Lo– rena e della Wes tfali a donne e raga zze la– , ·ano ai tomi . all e perforatri ci. ai magli con oieno succes..,"Q.La direzi one delle oflì– cine ferr01iarie ha deciso di far e tentatiri rn que.sto campo ». Ecco una notizia che la Difesa non poteva la:oeiar oa.s.sa.i-e inosservata. Si è sempre aceusato il Socialismo di es· ser .? il u dibtlull.ore &Ha famj.glh1,,,. Ouest.'accusa è stata lanciata contro di noi dalla borgh esia e dal pr ete , che hanno ammonito le donne a tenar lontani i loro uomin i dalla pr edicazione dei sociali sti, per– ehè. divenuti laJi. avre bbero trascurato i loro d01·eri fam iisliari . e perdu to il tempo nelle leghe. nelle betto le, nelle dimost.azi o– ni. anisehiando d'esse r messi in ga lera dal– la polizia. E' assai facile 1ibattere queste cal unnie. dettate dal timor e cli perd ere il potere e di scorgere gli sfruttali nan più cloci li e ras– semati. ma fiPri. in piedi . a rec lamare tutti i loro diritti misconosciuti e calpestati. Che ci siano uomini i qua li tr-a.<;eurano i loro do,eri famiglia 1i. è cosa nota a lutti. Li troverete in tutti i campi, in quello cat– tolico come neçtli altri. ~la i soc-ialisti <;ano i più naturali protettori della famiglia. poi · ché questa <i dis.solre principalmente per • usa della miseria. E la famiglia affit base ., -na ed rncrollabile. quando siano elimi– n,1•f' I~ condizioni Sl.>Cia]i d<-'lroggi, f'd a que– ste siano y,stituile altr·e fc1rme d1 c,,r1111enza ehr: ac,...;ir·urin<J a t11t tj il JiiUlf• i1 ri('()\"f•r·o. lil r· !tura. .Ila , ·;, di più. l i cariitali;mr, c,;rca di a;;.sir:urarr· i mas– ~imi guadagni alle ~ue mtrapn:.'i€. Eri h·, co– "trftfq i l:J\"<1r11lt>ri a riw-:re r:.(,fl ~dar-i r•(1~1 mesdiirn. , tu~ .'-IJfl'J rtdd1ritt11ra in~uflir:if>nli, ~d a ',UJ;ir,, r ra1i <!.'-lrnuanti. Se allarnrato re, r;0rne u,mrwn<>-, dr·lle r-ir-– chr-zzr·d1· ;,...,,jr•ur-aali ·altri, c·r,mP r·,,mr,rn– ,YJ r,r·r tutl,. 1,,,,pNr- d1 l'i1ilta che.r;n•a, fo.s_,,, ~arantit 1 uri -..a!aJ i'> d~• ~li r,,·1nH·ll1·"·f•111 man.tn1f-:r+:-. la ',Uf1 farru1Jia. non a'i~hli·tNn– R'lO al di.-.-,.,Jr1rrwuh d,·lla mNJPsirna r·,'Jsi tam,.ntato da tutti, e font,. di t:1rM ,11·n– lun, r, rii fanti <lr,lilt1. lnfalli 4,--'ui ;-rdiarno i J;a.tnbiru ile lavn rat,,n :Ui!.,1mJr,rw'1 i11 :;!ran path .. nt•l!f· ~tra dP. f': forr, H~ aJl;t 1, <J1,1Jnq1Jf•nza mHJ<Jf'iJP t,, r-ifn· rHI<· ,ilJt ,tir-111'pa11rri,,i•' p,.. r,.hP qur--.11/! Pt•r h r;~rione r'.fH r·--~a 'IJ· r,ra. p,.,r-t,~ i! .,aJ:trir, in<uffic-ient1• ,1,-1 lavo· ratfJrf' J,, r·,);.,frin;tf' a w .. ttarr and1r• la ,n(JgJic, oelJe <Jffif'Jn1· · ?-...... a aJ-Jhandonala <·Hc..ae i bimbi per riman1•re lunghe ore currn sui te- la i. Sfiorirà pr estissimo !a. sua. giovinezza : si rovin erà la sua salute; avrà bamb ini ma– la! icci ; la. razza si indebol:u·à; i figli cresce– ra nno senza la guida ma.terna ... ma che im- 0011.a? D C'apitali smo arro tonda le cifre, sempre più alt.e, de' suoi guadagni! tnt.anto i signori filosofi della borghesia e del caltolic ismo, dalle colonne de' loro gior– nali tuonano contrn il dissolvimento della famig lia, e ne incolpano ... . l'im moraJità delle dottrin e socialiste! E c'è, nelle file pro– leta.rie. chi non scorge la ragione unica , ve· 1·a , sola. di lutlli i dolo1i, di tutte le ango– ,d e della famiglie operaie: lo sfr uttam ento de i POChi sulle molt itudi ni, la società eretta su Quesk~ imgiust.izia . Ma se le calunnie, come le persec uzioni, 1aooresentano os1acoli •aJ.!J a, nost.ra futura vilto1ia , non sono però ostaco li in.so1mon– t,,bili. Noi li superere mo, con la di!Tusione semore più va.sta de' noslri pr-incipii . delle n.-.st,re idealità , con l'a/Terma zione sempre 1,iù energica della Yolontà delle classi dise– redate . di godere la loro pa.rte di benessere e di luce! SUL CONGRESSODI BOLOGNA. Raccogliamo quant o ancorn resta cli ge– ;mino, cli puro, di bell o - salviamolo e/alla tubercolosi sociale, iiprendiamo l'atpen stok ,. torniamo da cc,po per satir e, clritti e fer· mi, l' e,·ta faticosa. li SociaHsmo non 'fYUÒ morire . Ha quasi un secolo cli vita spirituale che conta wec/icatori , pr of eti , eroi e mar· liii. Non deve morir e. Oqnw10 fa ccia quell o che può e e/e-ve e il vaticina .lo sole del/" avcenir c avrà il suo me– riggio. Fortuna ti colorn che pol,·onno scal· clm·si ai suoi raggi! Fra//onto volino gli au– giwii . J6 Gennaio 1916. O SVALDO G NOCCH I V!A NJ. LACHIESA E IL PROLETARIATO E ' ragion e di conforto e di spera nza il pro– mettent-e irisvcg!io che si ver.ifica in nosrro fa– \'Ci e - e non soltanto .in J talia - in mezz o al proletariato femminile. La donna, la donna lavoratrice sente ogg,i ~ causa delle cons eguenze inevitabili delle guerra il bisogno di elev,arsi un po ' più in alro del po– ·,o che le è stato assegnato dalla società bor– ghese •. La cura della casa e la calzetta non sono p.iù i ·unica occupaz ione d'ella donna del popolo: es– s:a compie oggi, nel campo della produzione e del!' economia nazionale un ' opera certamente non tltlferiore a quella dell 'uomo. Oramai la donn a lavoratri ce è veramente 11 consorte negli affann.i e sore lla di fatica ,, del lavoratore: è qufodi giusto e legittimo che essa si risve gli e reclami ,i medesim~ .diir,itti spettanti , fin Qui, ali 'uomo e cerchi di occu pare nelle file del nostro movimenta un posto di battagliai. E ben venga a noi, la donna proletaria ! Ma che forse non la troviamo al mostro fianco nella officina, nel campo, nell 'emigraziio ne ? Non oon– divide con noi tut te le forza te umiliazioni, te sof– ferenze , il peso dello sfruttamento capi talistico a cui siamo sotto posti? Chi può quindi , in coscienza, disconoscere ad La Chiesa oggi cerca di farsi H social e 1, per essa il dir itto d~ uscire d3.~ pr egiudizi e dalle non dire socialista. Essa ha sempre una merav i- i.ngjuste ,abitudini a cui fu avvfota fino a ieri? Nel n. 3 della H Difesa del le lavoratrici », gli osa duttilità per adattarsi a tutti gli ambienti Non certo no.i socialisti che nella donna proleta- 1!~:-iro il 3 febbraio u. s., si diceva: scciali. ria abbiamo sempre rico nosci uta la vittima più _ • • 1 Ma quale è la sua soluzione del problema so• bersagliata del sistema sociale contro il qua le è " Non e compito del nostro gt0rnale trat.are c~ale? r,ivolta la nostra h.l\tt~ -.di...-tuUi...L ~im:.PLM~ QUPstinni ommini1:.trotive; per Qtiesto ci !::-:'ii ~~-r~ ,ivu va ul- di iil cu' un appello, àa una - purtroppo;--arì'Che in 1mezl.io a noi vi sOno ancora_- .,.............__ tiamo a dire che il Congresso di Bologna è parte ,alla bontà padronale, dall 'altra alla rasse- moltiss;jmi che si ost,inano a neg,are alla donna 1 il p:ename nte è magnificamente riuscito ». gnaZJione operaia. Essa tenta bene di fondare diritto di partecipare alle fotte d!el partit o e del Ci compiacei.amo della lieta notizia e ne sria- delle t< opere sociQli n e spiega in questo senso sindacato. mo anzi orgogliose; ma cfomand:iarno: un'attività incr edibil e ed ingegnosa; ma non è Errore questo che intendiamo vincere e su- Perchè non si dovrebbero trattare questioni più J 'iniziatrice; essa copia, al contrario, il mo- perare. ,d 1 pubbLica amministrazione? Pimento socialist a. E quando crea dei sindacati Come v,i sono altTi che rifuggono dal compie- li Partito Socialista ha forse cancella to dal cattolici , delle cooperat ive cattoli che, delle mu- re opera di propaganda socia lista fra le donn e suo programma l'agitazi one iniziata per la con– q...,ista, almen o, del voto amministra tivo alle donne? d suffragio femminile, quando verrà (e spe- ri ·mo presto se i nostri onorevoli e valorosi com– psg:-::: Tur ati - Treve s, che già sostennero alla Camera nella tornata del 14 maggi o I912 I'e– mendame nto alla riforma elettoral e, non cede– rann::> le armi aJ conservat 0ri smo borghese ) il suftrag.:o femm~nile, ripeto , non porterà la don- na ad ammin istrare i Comuni , come la porta ora, ad ammi nist rare il patrim onio delle Op ere Pie? Pare a me che compito principa lissimo della ,, o:re:-:a . dovrebbe essere appunto quello di preparare le lavorat rici ali 'esercizio del nuovo diritto che il Partito saprà conquistare ed è er– re,re grav:ssimo, ed ùftesa imperc!onabile il pen- ~are che alle donne non pos~,a interessare una ui cu~ione :,ul rr::g1:ore impiego dei patrimoni delle Opere Pie, sui mezzi atti a mozzare le nghie ~gli esercenii, a provvedere per i citta– Jini tutti i generi di consumo sani ed a buon ncrcato, sull'assistenza ospitaliera, sulle scuo le su~li asili. ccc. Le donne proletarie, più di ogni altra classe <li c:ttad:ni, sent<mo il bisogno di essere illu– ' :nate dalle migliori forme di assistenza. Sr no esse che affluiscono ai ricoveri hcnefici, a 0 1 i:.po:"tcllidelle C 1 ,,ngregazicni di Ca;<tà, so– n esse che, amministrando il frutto del !avOro d• Hllli i componenti la famiglia, chiedc,no alla p ibhlica henefìcenza ciò cht.: i capitalisti s<>– J.{lk,no S'>ttrarre ai lavorator; i veri prndutinri dtlla ricchez2.a. Sono C'lSC infine che studiano cgni mezzo per alleviare, nel miglior mod0 poc: o..ibde I pe1e impo•.tt dall 'c.<; gu!'> hilan.ci0 do. rr.e• tico. La Difesa >, a mio modesto avviso, dr1vreh– he trattare ampiamente tutti gli argomenti che t<:ccan,, da vic:n~ gli interessi vitali delle donne lavr,ratrici. senza esclusioni di sorta per ~fabilire di /atto la tanto proclamata eguaglianza tna i due sessi C. C1.eR1c1. tue cattoliche, è un movimen to sociale che essa del popolo perchè, diCOno.,esse non sono in gra- cerca di devia re a suo pr ofitt o, penetrandolo del ào comprenderc i o, peggi o assai, perchè sono SllO spirito, ma che le sfuggirà necessariamen te, anc ora troppo legate al pregiudizio religioso. un giorno o l' altro , dalle mani: poichè la forza Ebbene tanto gli uni che gli altri sbagl iano e degli antagonismi economi ci è oggi tal e ch·e gli sono in evidente contradd izlione co.i postula ti del operai irreggime ntati nei sindacati cattoli ci do- nostro partito, il quale ha fra i suoi caposaldi wann o finalmen te porsi , essi pur e. sul terreno I ·ema ncipazfone mora le e politica della donna. della lotta di classe e cosi olfrepa ssart! il cer- Per troppo tempo, .anche da parte degli orga- chio della pace so~iale, ove la CIllesa vorrebbe nizzatori opera i, i soc ialis!.i hanno trascurato l 'e- tratl enerli , per entrar e nell a sfera della lotta so- leme nto femminile. Ora - ed i fatti ci danno ciale che il proletariato sociali sta muove irz tutti rra,g:one - noi tutti dobbiamo riparare alla ne- i paesi contro la classe borghese. gligenza del passato e ricordarci che uno dei La Chiesa non Puoi riconoscere /a realt à degli principali nostri doveri è quello di attirare la antagonismi sociali : con la sua concezione di donna lavoratrice ne lle file della organizz.az .ione 11nueµ,uoglianza e di una fr atell anz.a mistiche. socialista, politica e sindacale. essa pretende di ele1•arsi al disopra di questi an- Se tutti i compagni nostri ora costretti, dalle fa,IV,nisri<ie di mante;zere malgrado tutt o la pace esigenz e del! 'ora attuale, a-d abband onare le bat- sociale. Essa vorr ebbe esercit are fr a i capitali sti !agJ:e per l 'Id.eJ, sa pesse ro che nella loro lonta - glf operai la funzione di me,liatrice e di conci• nanza le àonne dei lavoro occupano i posti da liatri ce che esercitava nel Medio Evo fra i essi forzatamente res i vacant i e compion o la ,1 grandi u e il popolo. Ma ciò pro ,,a solt anto ed siessa opera di difesa e d' offesa nei confro nti l'Videntemente che essa non è più all 'altezza del delizi borghesia, passerrebbero più lieti e sereni i loro giorni di duri cimen ti e di treme ndi pe– ricoli! til'el/o sociale umano odierno. Se essa ha la pretesa di essere imrnobile e sfahil e, il mondo invece cammina ed evoll •e; e, iai tempi dei Cavali eri, un gra nde movimento !!i11ridico e politico si è compi1110. Vi è staia una penetrazione del mondo moderno e del mondo anlico; la sfera m:stica è stata oltr epassata; sr è entrali nell a sfera del dirilfo; ed oggi che il 1 iritto operaio si pone, irreducibile. in faccia al :liritto padronale, predicare la 11 pace sociale u è predicare alla classe operaia I 'abd1:cazione del suo diritto, è volerla far rientrare nel cerchio di una fraternità mistica dove la sua personalità nascente e i tratt i del suo maschio viso - già ,lluminati e rii,,elali dal sole di un diritto nuovo si ve,lrebbero eclissati dall'ombra enorme e chiacciante della classe borghese. Ma invano: la Chiesa non riuscirà a frenare 1l proletariato. La boruhesia può bene, nel disagio economico e nel disordine S()ciale rùlrmandare alla Chiesa delle consolazioni ed un appoggio : il proleta– riato alimenta ad un'altra sorgente la sua vi ta spiri tuale. E. BERTH. La deinna pro letaria che oggi - e ce lo d)m0- :,,trano i recenti comiz i di Milano - è sp inta ad :.irruolarsi nelle nostre milizie, deve esse re da noi accolta con g1:oiae messa in gra do d'e ssere, nel senso pili alto e più nobile de lla paro la, de– gna d; battersi per il socia lismo e per l'.! reden– zione de! lavoro dallo s fruttamento cap italistico. Bisogna audace men te iniziare un ·opera di pro– pagandJ socialist1 in mezzo al pro letariato fem– rr·nile e bisogna, sopra tutto, 1•i11cere i pr egiudizi che hanno impedito a molti di noi di com piere prima questa propaganda. La nostra fede in un avvenire di gius tizia e di libertà per tutte le creature umane ind,istinta– mente ce lo impone. La donna, per opera nostra eJ in nr.mc del sociai-:smo, dev'essere elevata fino a noi a condiv idere le asprezze de lla bat– ta,glia e i conforti della nostra ferv ida spera nza nella vicina. immancabile vittoria. UN COMPAGNO. Abbonatevi tutti alla DIFESA L ire 1,30 da oggi al 31 d i c emb re 1916

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