La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 18 - 3 ottobre 19

A,nno IV · N. 1 8. J Ottobre 1915. Conto corrente colla Posta. lii lii LA 1.· E LA DOMENI• • • AB■ONAIIEIITO 1 Un numei:-o Cene. 5 Anno . L 1.50 SOIDeBtre.. L. 0.80 REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO 50 copie .. L. I.SO J()() copie .. L. 1.- ES·T'ltlllC) IL DOPPk> ABBONAMENTI STRAORDINARI " DifesadelleLavoratrici ,, "Avanti! ,, e " Difesa,, da oggi al 31 dicembre1916 L. 1,75 19,75 )) )) )) )) )) l~ a~itali~ni t~~~ili ~ larnnrnr~ia nali~nal~ :\lentre tanto si parla di tregua dei partili e di concordia nazionale, ci troviamo da– vanti a un rifiorire ed esplodere di lotte proletarie. La classe borghese si scandalizza come si osa turbare la severità dell'ora patriottica. Eppure se vi era un momento in cui essa do,·ern sentire il dowre di un po' di ·giu– stizia era questo: gli industriali tessili fa– voriti dal lavoro straond•inario delle forni– ture militari accumula\·ano guadagni favo– losi. Eppure essi non hanno avuto scrupoli patriottici per speculare sulla miseria di quelle stesse donne che lavorano la lunga giornata al telaio col pensiero rivolto al fi. glia. al marito. al fratello che arrischia la vita per la palria comune. Già prima dello scoppiare della gu1,rra il nostro giornale si era occupalo delle tristi condizioni delle operaie tessili, e si sperava che le aspirazioni delle nostre larnratrici ritrovassero un'eco nella stessa classe in– dustriale senza ricorrere all'arma dello scio– pero. :\1a come pretendere che il lupo si faccia frate? E le masse si sono sve- gliate. Gia una importantissima vittoria della Fe– derazione essile veniva riportata prima di tuIlo sul Biellese ove si ottennero dai 60 ai 70 centesimi per le donne e da L. 1-1.25 per gh uomini di guadagno giornaliero e quel che più conia la {issacione del minimo di ,alario in L. 2,50 per le donne e L. 3,25 per gl. uomini. A Torino le operaie chiedevano il pareggio con le tariffe biellesi. Ma ani gli industriali accam1,avano pretesti circa le spese di pro– duzione diverse da quelle degli industriali biellesi. La massa scese in isciopero e re– sistettero validamente fino alla nomina di una e<Jmmissione arbitrale. Questa ha oramai emesso il suo lodo: gli aumenti giornalieri vanno da L. 0,00 a L. 1.20. \'iene introdotta la macchinetta con– tatrice per garantire la quantità di lavoro e viene fissaftJ come sul biellese il minimo di salario in L. 2,50 e 3,25. Y!ai villoria più grande ~ forse ,lata riportata dalle donne lavoratrici. PER INTENDERCI Sulla partecipazione ai Comitati di assl'Jtrnz1, Sappiamo che molli socialisti inlransi– genbi non ci perdonano la nostra partecipa– zione ai vari Comitati di as.-;1slenza per le– nire le oonse:guenz.e morali ...,,d economiche della gue:rra. .'\oi jnf.erroghiamo la no~tra co..,tir-r•za e re:,tiamo tranquilli al n06tro posto dichia– rand<J: 1 Fummo, siamo. sarr·mo !-:iemprr~rn linea di fJ:rincipio C(Jnlrarj alla ,l{LH·rra p~r quello che B la guerra n sé stessa, pr,rchè brutalizza ,.. non OOur·a 1 perchè sparw~ mi– seria e dolori infiniti in ogni famiglia, perchè. coi mezzi suggeriti dalla scienza e 'dal progresso, raffina l'antica e non ancor domata barbarie, e p,,r altre ed altre ragio– ni che sono nel pensiero di tutti. 2) Siamo e restiamo ne; Comitali ,ud· detti perchè noi soli possiamo dare la lor- In Toscana avemmo una agitazione di 12-13 mila operai di cui 3000 donne con un aumento medio di centesimi 55. Ora si sta svolgendo una grandiosa agi– tazione fra gli operai tessili dei cotonifici dell'Alta Lombardia. La Federazione Tessile ha presentalo un memoriale in cui prospettando la condizio– ne dei lavoratori di fronte all'aumento dc; viveri, in confronto di quella privilegiata degli industriali favoriti dall'eccezionalità del momento, chiede un aumento di ten– Lesimi 60 sulle paghe attuali. Frattanto anche la organizzazione clerica– le che si era avanzata con la proposta irri– soria del 5 % di aumenti, vistasi sfuggire la massa, present.a essa pure una richiesta di 60 centesimi. Gli industriali sanno di avere nel Sinda– calo clericale un fedele alleato, ma fortu– natamente la grande maggioranza della clas– se operaia pone la propria fiducia nelle nostre organizzazioni. Gli industriali per calmare la massa han– no lasciato inliravedere un aumento dai 10 ai 25 centesimi al giorno per il solo periodo della guerra. Mentre scriviamo ci giunge notizia che lo sciopero è scoppiato. Sono 35 mila lavora– tori di cui gran parte donne che scendono in campo. Un esercito forte di entusiasmi che afferma un diritto, non meno nobile e santo di altri diritti di cui oggi si parla in nome della Patria. Non forse l'aumento di salario in sè ha valore, quanto l'affermazione di un bisogno di giustizia. Strillino pure i giornali della borghesia. Chi più patriota deve essere in questo mo– mento? Ceda la classe industriale alle ri– chieste e proporzionate degli operai tessili che sanno i loro guaidagni e la concordia na:ionale ne avvantaggerà certamente. Noi seguiremo le compagne nosLre e le conforteremo della nostra parola, sicure che ese sapranno lottare compatte fino alla vil– loria completa. ma di doverosa assi,tcnza a chi ne ha bi– sogno, 3) Siamo e restiamo nr,i Comitati p<,r– chf, chi soffre delle conseguenze della guer– ra :ono lr, donne e i bambini del proleta riail,, lt,sserato o no, ,, perchè l'a.ssistrnza a chi patiscP per colpa non sua, non deve d,w-,,lare il monopolio rlei tronfi borghesi ,, dr•llf>d;i.m,~ dP,I biscottino, ma d~ve esser!~ opera nostra da compir,rsi con dlgnit.a e con dr.Jic.atezza come dovere di solidarietà. Eooo perchè restiamo e resteremo nei Co– mitati rli assisf-Pnza 1 ad aiutare nnc·hc quel– li r·he spesso ri mandano i compagni piì1 intransigenti e qm•lli rhe ci crilira.no r .1 nostra fede Sùcialista / , Ialn ch e non ternP con!J,W che non subisc,• influr,nz<,. Noi slrudiamo anche lavorando 1<r,canlo iti bùrghesi e ai clericali : LINDA \.fALNAT! CLARA ZETKIN che sconta in carcere la sua opposizione alla guerra. Il CONVEGNO DI ZIMMERWAlD I nostri giomali hanno già dato amvio resoconto di questo tentativo per riallac• ciare le file dell'Internazionale. In mezzo a mille difficoltà i compagni dei paesi belli– geranti e neutri, convennero nel piccolo vil– laggio di Zùnmerwald a disc,,lere sull' azio– ne da svolgersi in pro della pace e del so– cialismo. I giornali borghesi hanno taciuto o fallo dell'ironia. ">-' oi per quanto vediamo la spro– porcione Ira le nnstre forze e quelle che sono ora in giuoco, non possiamo che salu– tare con senso di rinnovata speranza, il tentativo degli internazionalisti. Non vogliamo riferire alle nostre lellrici le ardue questioni di principio diballute nel convegno che sono le stesse che si sono tra– scinate da che la guerra è scoppiala. Ci conforta soltanto il pensiero che i convenu– ti si lasciarono con la promessa di cornpie– re nei singoli paesi l'azione più opportuna ad avvicinare la pace. Un manifesto co1,ipilalo dal convegno stesso doveva vortare ovunque la parola del socialisr,io. .l1 a la crnsura non ce ne per– mru,, la pubblicazione. Noi donne vedrnnw n(~lla rinnovata pro– messa di solidarfrtà, un raggio di luce in un cielo procelloso e come i convenuti al convrgno mandiamo il saluto riconoscente a rtara Zetllin, a nosa Luxembur(I che scontano in caTcc N' la loro opposizione alla guerra, a Lieblrnrcht e ,\I onatt,· eh,• si sono cora(Jgiosamente opposti alla (lumana tra– volyr•nte dell'imperialis1,w {Jf'rma,iico e a quanto altri soffrono per av1:r rru111tt•nuto fr– d1• all'lult•ruazion.ale. Pii di là del confine A Vimna le donne t<·nlarono una rlimo– straziono in onoro di Cln.ra Zelkin. A l/1•rlino furono sequestrati dei manife– sti e degli opuscoli contro la ruerra. Q11estonotizie ci danno ragione di buone spernnr~ ESTERO IL. 00,-PIO À fil di... logica Cn articolo del Marzocco si occupa di fem– minismo e guerra. Esordia ricordan<lo che le donne americane u tragyono dalla guerra euro– vea nuovi atgom.enli per dirnostrare l'incapa– cità deal-i uo1n?1l,i a aoveniare il mondo n. A l[ucste viene contrapposto iL contegno delle donne inglesi e francesi che (< hanno risposto all'appello della patria con fervidi sentimenti di concordia e d'abneoa:ione li. Più in là: u Del resto ciò rispondeva in certo qual modo al postulato principe del femminismo: non vo– gliono le donne .. l'uguaglianza dei diritti di fronte agli uomini? n.... << avrebbero mancato, in maniera ignominiosa .... le donne che a pro– posito dell'attuale conflitto avessero concluso con una condanna sommaria non di un uomo o d'una nazione, ma di un ::esso. :\Ii fermo qui, .:\li pa,,e che basti. Pwi.roppo gli argomenti non sono nuoYi, ma la colpa non è mia. Se ricompa:ono ad ogni svolto di via vorrà ,pur dire che anzi essi son parte del vangelo della tradizione maschile che relega la donna nell'ufficio di cenerentola, Je nega ogni capacità, e che pone a norma della vita individuale e sociale gli ist;nti di violenza e cli prepotenza, insiti specialmente nell'uomo. Solo una •piccola minoranza d'uomini, e spe cialmente i socialisti, ammette, almeno in teo– ria. la uguaglianza dei diritti per i due ses.si. Veniamo all'asserzione delle donne a merica– ne. Esse u osano negare la capacità dell'uomo a governare il mondo ,,. Quale audacia! Audacia di non considerare l'assetto attuale del mondo come privo di pecche; audacia il non appro,·are come fenomeno normale la guerra. .:\Ja appunto. le donne vogliono l'abolizione della guerra. L'esempio delle donne francesi ed inglesi, se– condo me, dimostzia invece che le donne come sempre. nella vita individuale, al pari che nel– la vita collettiva, hanno la missione di ripa– rare alle .... mal e fatte degli uomini. E di sof– frirne assai p.iù che i loro autori medesimi. Ciò non i mplic a biasimo alla guerra di dife– sa che F,-ancia. ed lngh:Jterra sono state eo– strette a fare. Se però, le donne. invece di do– vere accettare le conseg-uenze delle decisioni al– trui, avessero voce in capitolo, avrebbero sen– z'alcun dubbio risolto in modo umano il con– flitto. Uguaglian:a di diritti. Sicuro, ma siccome vogliamo una societ.J. senza guerra, cade da sè l'oziosa questione se la donna sia atta o no a portare le armi. Ma per capire queste cose è neces~ario non ave– re.. la laurea di filosofia. Può darsi che sia eccessiva la condanna di tutto un sesso come responsabile del presente e dei passati ordinamenti sociali, ma è pur certo, che se la cagion 1pr:ma e recondita del– le guerre sono i contrasti d'interessi materia– li, restan pur sempre dei moventi ideali che le affrettal"!_oo le inaspriscono; resta pw· vero, che essendo la d onna s tata esclusa sempre dal reggimento della co.sa pubblica quale rappre– sentante di sess o o d i classi sociali, sull'uo– mo ricade tutta quella parte di responsabilità nel limite dei moventi ideali, ed in rapporto alla scelta dei mezzi. Ma il bello vien ora, cioè la supposizione che le femministe rimedit ino e< sulla loro inca– pacità alla -v-ita milita.re n. Si presuppone daccapo la guerra come ·n– deprecabile. Lasciamo stare questo. E' un'opinione come un'altra; magari non molto rispettabile . .\la insomma. è un'opinione C'è dell'altro. ~on dimentichiamo che ,::.bi scri\·e è cli coloro che difendono le u sacre pareti domestiche II dalle profanazioni femuti– niste, e che esaltano la maternità come l'api:e della regalità !emmin:Ie. Ciò premesso. cito ancora. Attente: 1t Chi al– latta, chi è madre non porta. il fucile. E' una tara. fisiologica ehe non si cancella"· La· ra– mosa regalità della donna madre va a finire in una T\HA fì~iologica! :\"on c'è male! Come 1·agionamento fila bene. Colei che allattn. è dunque affetta da una tara fisiologica! Perciò forse vi sono delle donne, non femministe, le mogli dl quei ma– riti, vesta li ciel ((sacro focolare >• che cerca– no d.i sbn razzarsene. Ed ?.> dunque una tara fl~iologica non pote– re portare il fucile. E' una /(tra dare la vita. l> una tara il non uccidere. Quale -sublime ragionatore ~ l'homo sapiens, di ~esso maschile! e. p. Agli Abbonati in arretra 1 o è stato inviato in questi giorni la sollecitazione per mettersi al corrente. A tutti coloro che non avranno versato l' importo del loro arretrato entro Il 15 ottobre, sarà inviato tratta postale, caricata delle spese postai/.

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