La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 10 - 16 maggio 19

Anno IV · N. 10. 16 Mag g io 1915. Coni o cvrreme _1XJ,ta Jw,ia. I Lò ']!lW <l!,lPlJ .q.JS IJ\ ),l(l cl Bllll\i HU!lP::i!lll) f . . [0 1 • • ESCE L.A 1." E L.A 3." DOMENICA DE L .MES E Il D ABBONAME■TO• REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE : Un numero Cent: . 5 Anno . L 1.50 Semest<e . . L. 0.80 MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO 50 copie . L. 1.50 100 copie . L. 3. - ESTERO IL DOPPIO LA NOSTRA CROCE ROSSA presenLe. È cosa Lroppo facile per i padroni minacciare e ingannare. Sul Coma sco il compa gno Galli della Federazion e Tessile si trovò da vanti a operaie impau r ite che lo pregavan o di n-0n pr esentare ai padron i al– cuni desiderat i che fur ono facilment e con– seguiti. Chi può dire quello che sarà avvenuto quando licen :.ieremo questo piccolo foglio? Passano le ore in una trepida :.ione angoscio– sa. Ed ogni ora eh.e passa può essere quella che segna. noi inconsci, il destino . P uò esse– re quella che dice ai nos tri solda ti che l'. lu– stria e la Germani a sono da considerarsi ca– rne paesi neniici, può essere quell a che dice che all'Italia saranno rispan ,1iati gli orrori della gue rra. L'avvenire di un popolo è. oggi. nelle m a– ni di poc hi uomini. Qualu nq ue sia la deci– sione che l'llalia 71renderà noi osiarno rac– comandare alle donne la calm a. Non per vi l– tà, rna perc hè la calrna nei monwn ti tragici d{'/la i·ila. si traduce in tanta f erme =.:,a di decisioni e di propositi. La guerra supera in atrocità quelh chr la 1w:,tra mente h a mai potuto supp orre. ma i' socia/imo è più /Orte. E lo pr oclami amo og– gi. :,erenamente . SP non lo è stato abbastan:a per imp edire questa guerra mostruosa . è perc hè la s1._w o– pera di penetra ;ione nella 1nassa non è com – piuta, le sue conquiste econom iche no n sono che al!"ini:ìo. Jf a ques ta for :a un giorno l'a- 1.:rà.perc hè gli os,senti d"oggi . quelli che vi– vono ancora nella ?.:ila sen:.a sentirn e la lot– ta e /'1 fede _capiranno doma ni, dopo il tra– gico esempio, ch r>non v'è ch e una speran: t, di salve :::::.a, nel destino dell'uma nità : il so– cialismo . SP i·i sarà la g uerra. ciò che noi ogg i an– cura scon giuri amo . le donnr socialist e hanno segnalo il loro com pilo : difen dere le lavo – ratrici dallo sfru 1tm11.ento nuovo capital ista. L'articolo che pubblic hiamo ogg i « La no– st ra Croce Rossa >i.dicr chiarame nte com e il capitali:j•r;w sprc1.lfi sulla 1niseri a e sulla fa– me . accentu ate dalla gue rra da esso scate– nata . Per tutto il resto abb iamo, verso il part i– to. a cui siamo iscritti, il dovere della disci – plin a. Dopt).. passala ques ta buf era terribile f> orribile contin1.1Prer11.oun lavoro di pr opa– ganda più intens o, ora che abbiamo misura– te le f or-:.e del n ernico nostro , e sappi ar,w quan ta fede, ene rgia . forza e lavoro occor– rono per front eggiarlo. Oggi. rn.en/re par e che la rn.or/e trionf i sul– la vita. l'odio sull'arnore, la distru zion e su 1 lavo ro. più che rnai, com,pagn e care. ci sen– tiarno unil e n el norae del So cialisrno. Il patriottism o della bor ghesia. :vlentre le donn e borghesi atte ndono ai co– rnitati di pr epara; ione, noi donn e sociali– ste non abbiamo bisogno di chiederci qual'è il nost ro dove re - quale la nostra Croce Rossa. Purtroppo non c'è bisogno di aspetta re la guerr a per trovare ferite da medicare, pia – gh e da risana re. F ra quelle signore stesse che si preparano all'ope ra di umana r ipa– razione per rora ter ribile - esse ne hanno del restn il dovere - leggiamo gli stessi no– mi di mogli e di congiunte a quegli indu– st riali. che durante la pat r iottica prepa ra– zione, han no saputo dor)J)iamento sfrutta re il lavoro delle nost re ope raie, e lo sfru tte– rebbero vieppiù domani, se Ja gue rra fosse scoppiata. .\ùn abbiamo in quest"ora rampogne suf• fir-i,,nti. La parola è ai fatti: ai fatti che lro· viamo bem, elencati nell'articolo che ci man– da il compag-no Azimonti. In Ualia gJi industriad - per maggior par– te - hanno approfittato del disagio crealo in mezzo al proletariato dal con flitto europeo, per rincrudire lo sf:ruttarn.ento. In parecchie fdan<l'!' •/ sùn ridotti i salari delle donn e di– sgrazi4te, da L. 1,2.:ja 75 r.,entesimi al giorno. Anrhe gli orari in vari po'"'ti sono f->iati au– rnent:1ti ~enza aleun NJftiperL~O di sal:1lio. :--;'on parliarno delJa legge ,-,ul lavoro deJJe donne e dei fanf'.iulli. li Mir1i-;lero ha ~e11tato da l ri– ,;;petto di detta legge gli industriali che l:1w;– rano per forniture militari. G1i indlJ'•,triali tutti, hnnno preso l:1 pa]Ja al balzo e .._i .._on fatti mnanzi a domanda.r e uua soppressi<Jne grnerale de:Ia l~gge s111 lavorrJ delle donnp e dei fanciulli. E :incorehè jl Gow•r_ no non :-;i sia anr·ora rJronuriciato c:u tale domanda, g-li indusiriali - approfittando dr,Jl:J dabbenaggine degli operai - se TIR infi~chiano della Jej:!;Xee fanno i proprii comodi. E' rJa notarsi che gli industriali rotrmir•ri e lanieri , i filatori in pr ima lin ea, fanno af– fari d'oro in questi moment . Quelli che la– \·orano per le fornitm·e rnilitari detta no essi. i prezzi , quelli che es-J)Ortano -- stan te la pa• ralizzazion c de ll'i nclustr la belga., d , qu eUa francese e tedesca - guadagna no tutt o qu el che ,·ogliono. Qua lcuno h;:1 detto che è· sort a u l' indust ria de !la c1isi 11. E' \·ero. ~1olti in– dus tr iali ap pro fitta no della terribile parol a u cTisi 1). per fa r denaro a pal ate. Da un a par te ridl.izione del sala rio dei lavorato ri - la dio;:oc.::upazione è i l pun to d' app oggio - dal l'altra ,prezzi di \·iendi ta fa volosi. Qualc he ind ust riale ebbe a con fessa re che questo è il rnomento buono per far soldi ragg iungere lo. 1·icchezza.. Do\·e l'orga n izzazione operaia era vigile e forte si è impe dito una ridu zion e cli tariffe, in que i post i inYece do,·e la massa è abban– donata a se stessa si È' lasciata tag lieggia re a più non posso . rn ·a1tra in clu.:-tria è sor ta in qu esto mo– rnent accio disgraziat.o : <( La !-:peculazione n sla néio conLlnuo n. E ' risa puto che in Ita lia c·è una esuberanza cli ri so. Tanto che i risi– cu ltori si sono ag itat i contr o il divi eto d "e– spor ta zione. Ebb ene. l'psnbera nza. cli questo Bisogna imp edire che a sciagu ra s'ag giun– .a rciagura , bisogna vietare agli ind ustriali nostrani cli compi ere la magg iore delle mo– struosità come del resto fanno gl i industriali dei paesi in guerra : quella cli app rofitta re ciel trisl e mom ento per arricchir e. Dn i111porta11te convegno delle Arti Tessili. ~ è doveva man carc al suo dovere questa irnport an te organizzazion e che ha fra i suoi é.!.ggrega ti una gran de magg ioranza femmi– nile. A tal e adunanza par tecipar ono oltre m-01- t.issime rappr esentanze operaie , anch e le ro mpagne Cler ici per l'Unio ne delle donne socialiste, e la compa gna Brebbi a per il no– stro giornale. Dopo una im portant e discussion e vennero Il Pdmo Maggio 1915 a Zurigo. Sul I Ca rtell o si legge: Percl~è si ucc{de nostro padre? - Sul ,Jl: Resli tu,iteci nos tro vad re. cereale - a.nzichè produrre un rib asso fli prezzo, come natu ralme nte dovr.ebbe esse re - ha prodo ito l'effetto inverso. I ris.i sono au. ment ati di 7-8 lire a l quinta le. Gli specu lator i si sono acc apa rrati il mer cato e dett an leggi. ); on par ,ia mo del grano . E' sali to a ptrezzi impr evis ti. Il gran o in erba è già stato ven– duto a 37-38 lire il quintale, il che equiv ale a 1 15--1.S franch i al raccolto. Perchè? Il pre zzo me– dio del grano di questi ultimi 5 anni s'aggi r a intorn o a 28 fr anchi il quint ale : il soprapre z .. w è un furt o. Perchè non interviene il goYerno a fissare una meta al pre zzo de i grano nazlona le? Meta che noi indichiamo a 28 lire, e sa rebbe già un iprezzo ottimo per gl i ag ri coltori? Ma da quan do in qua il Governo si è in ca• l'icato di queste faccende? Salandra rispo nde\·a all'on. Fr adeletto e al conte Grima n i, Sind aco di Vene zia, che non crede alla disoccu pazion e e alla fame dei lavo ratori e che per i ribelli c'è forza ab bastanza. Un'a ltra autorità. politica della pr ovin cia di Milano afferrnava c:he il miglior rimooio con– tro Ja disocr11pazione è il richia mo delle clas• si. Difatti. .\la c-ome si provvede al m anteni– mento delle famiglie dei richiamati? li mise ro sussidio r·onf•esso dnl Governo è nffatto insu!• ficente ai bi~ogni dei i-ima.">ti. E' d'ieri un fallo signifirativo <1"1111 richiéimato che si presentavn alla easp 1-rnn, di Xùvrtra. f•on sei figli. Si ar rivi o non f-)i arrivi a.Ila pa.1-trcipazione dell'Ha lia al tr:Jgi<·o ,·onflitto r111·opf'.-0, è indispensabi le che il Go\·ern n provveda adeguatamente a mnn – teru•rp Jp f:imig!ir, dei rirhinrnrifi. ln r11i:rnto ai disocc upati - e son mo lti in Itali: .1, 1,ilJ di qor,Jlo f·he non si creda - uni · tarner1U> :d Co, r:nio dr, ·ono un pochino anchr prrJ\'VNJnP gli industriali. Essi che ha n no ri– f'.BV:ito da.Ile fotiche degli operai fior <li pro– fltto. sono iri ri<Ane <li ritornare pa tte di qur• sto prr,fiU.ù ali:, cla.~...,,. la.von,trice, In quale si trrJn.1 in ermdiz:oni disperat..e. Lo sfn1tl ament o deJle donn e. A quanto scrive il compagno Azimonti, al– tre t<JSP dovr é'mmo aggiunge:re spcr·ialmc nte nei ri ,rnardi alle donne operaie. Esse po– treblwr(J ollHH·re aumenti dagli indust r iali .... <, n0n f<;:-; . .;,<•r'1 spavn1tat,~ da11a situazione formula te le seguenti propos te : 1) Imm ecùiato lavo ro di propa gand a in mezzo alla m assa femm inil e pe r irova rl a ,pron– ta per ogni event ual e nu ovo tentat ivo di sku t-– tamento pa dron ale e per pre tender:e dal Go– ,·ern o tutti gli aiut i ed i soccor si del caso. 2) Forrnru.lare un a mozion e da tr asme.ttersi ag li orga ni cent rali della Confederazion e del Lavo ro e <lel P ar tit o, dove si document i l'ope– ra passa ta e presenl e d'ella clas~e ind ust ri ale e si mettano ben in gu ardia le classi dir igenti e chi ne ha !a dir ett a responsabilità per l'a\"– Yenire. 3) Si denun cino tutti i casi di sfr uttamento cap ita listico, non lasc iando trregu a alcun a ne l– la nostr a lotta. Nella riuni one che ebbe luogo nel ,pom er iggio presenti molte donn e, venn e votato il seguen– te ordine del giorno : « Le la\·o rat ri ci conve nul e a lla asse mblea ge– nera le delle orga n izzaz.ioni tess ili di Lomb ar– dia, ment re espr imono tutta la loro esecra– zione contro l'i mmane macello cui si vorr ebbe spinge re l'Italia: fan no voti perchè anc he gli or gani centrali dell'U nione delle don ne socialiste non ri man– ga no indi fferenti ai problemi g1·avi clie coin– volgono tutta l'esistenza e gl'intercssi del pro– leta riato femmi nile, nelJ'attuale perio do dolo– roso della vita nost ra 1). Non sa ppiamu se nelle ult ime pa ro1e sia c·ontenut.o un rim provero per le donn e so– r-ialisle. Jndiffo renLi per le questioni che gra– vano sulla massa operaia femminile non fu– rono mai. .'\cr·etliamo pertanto l'i nvito alla collabo– razione che la Fcdprazionc 1 l1cssile ci chiede, ,. chiamiamo a raccollu llllle le nostre forze '"' " prepararci agli assalti della borghesia p11rlruppo. 0gnora e sc,rnprc, 1a stessa sfrut– ta.lri<·e . ESTERO IL DOPPIO TITANIC=LUSITANIA Chi non ricorda? Il tran satlantic o sup er– bo, affondav a, una noUe lon tana, in pro ss ntità alla nie ta. Nessu no pen sava che il nw– re, qui eto, ordisse, n el buio. una tra1na si– nistra. Non tenieva il Titanic temv este e burra sche. C'è voluta , perchè l'abisso se to pr end esse, l'insidia. Vi sono f orze, nella na– tura , cont ro cui ta lotta è impari e van a. S ernpr e la niort e colpirà , niigliaia di crea– tur e ignar e, nella piene=.za della vita, ne l– l'ora del lavoro , in quella della gioia. )lon ci portò , un'alba gelida , la n otizi a che 1l1es– sina. non viveva più? Non basta un silen zio– so bioccolo di nev e a darci la v.atanga? Non vi sono nu bifr agi, fulrnini, grisou? La 1norte non risparmia ne ssuno . .ll orir e bisogna niorire. Che importa per L'l'lernità della vi ta, e pel comune destino della nwrt e, 1norire in un letto, fra gli spasi – nii, o sepolti sollo le mace rie, o sotto le va – lang he, o n et lei/o del m are? E7)pur e impor ta, si . Non per qu elli ch e se n e vanno , ma per il dolor e, per la pietà di quelli che restano . O .rdnieno , se non si pu ò avere, per 1.tnapersona cara , le ul tinie cure, e le ultini e dolcez-:.e dell'anwr e, non si do– vreb bc avere il terror e di pensa re cli.e la nwr te l'ha data, non la natura inesora bile e cieca, rna la ni alv agità degli uomi n i. Chi potev a prevede re, che i tepori pr im a– veri li, portavano, sull a rolla del Titanic, il ghiaccio, vagante ne l ma re? 11 a il neniic o c_he silurava il Lusita nia , na – scosto ne i gorgh i, tendev .a il suo agguato. cons apevole ed im placabile. E sapeva : io non 1nuovo contro uomi ni, aggu erriti come me , che aspettano la 1norte perchè la dan no. il1u ovo con tro creature i– gna re. Ordisco nel silenzio il tradime nto vi– le. Dom,ani il m ondo avrà un senso d'orr ore di più, un a voce unanime d'esecra:;ion e.. V!.1 la guer ra è la gu erra. Non è vero. Anc he la guerra ha orro ri e brutalità ch e si giudic ano necessari , all o scopo, ed orror i e bruta lità inutili, .e qu ind i più m ostruo si. li Lusitania, ch e scende con miglia ia di p.assegger i 1 nella nolle del mar e, ci dù, [t; stesso senso d'orr ore dell e bonibe, che s:'!'on– cano vi te di picco li e di vecc hi. E pro!.?st:u– mo, per il senso nostro d'umanità pM, ,ztru– cem ente oggi, feri to; perchè non è v1r ù ch e la gue rra ci dà l'abitudi n e all 'orrorf, 1Jerche n ell'in tùno loro, f orse gli oscu ri U?r. 1,i11,t di mar e del sottomarino tedesco , prot estava– no anche lor o, davanti al comand o in esor.. 'l– bile ed in fame e pensavano che in tem pi non lon tani , l'u omo di m are, senti va, pel naufra– go imp loran te, tutta la frai erna solidar ietà, e dava volontieri la vi ta, per salvarlo. Sorell in a. la propagan~a socialista ~eve incominciare da ll e famigli e . Se ognuno che ha in tasca la tessera del Partito sentisse questa imperiosa necessità e porta ,sse il nostro foglio nella famig lia; Se ogni abbonato all' Avant i! aggiungesse la piccola quota comulativa per il no stro giornale; Se ogni sezione Socialista sentisse l' ele– mentare dovere di curars i della propaganda femminile, la DIFESA delle LAVORATRICI potrebbe compiere la sua opera di propa– ganda in modo più proficuo e più completo e ne verrebbe avvantaggiata l'opera di pros eliti smo del partito tutto. A facilitare ad ognuno il compimento di un dovere si è aperto un abbonamento spe– ciale da oggi a fine anno per Una Lira Le compa gne volonterose che vogliono farsi collettrici chiedano bollettari. Agli Abbonati Si pre gano vivamente glì abbonati che 11011 sono ancqra in regola, di in– viar e tosto la quota d' abbonamento .

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