La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 2 - 17 gennaio 19

Anno IV - N. 2. 17 Ge nna io 1915. Conto wrrerue IX"!'k> l' osta. • • ESCE L.A 1~ L.A 3.a DOMENICA DEL .MESE • o ABBOIIAIIEIITO: Un nu -cn e ro Cen t.. 6 Anno L 1.50 Semest re.. L. 0.8 0 ,REDAZIONE ED AMMINISTRAZ IONE: 60 copie . . L. 1;50 100 copie .. L. li. - E S TIEAO IL DOPPIO MILA NO - Via S. Damia no, 16 - MILANO NEUTRALITA si opporr ebb e il sociali smo e si lormer eb– bo un nucl eo into rn o al qual e potrebbero raggrupparsi tutt i gli elementi di oppo si– zi~ne sociali sta. La gue na ha intral ciato il lavoro di una part e dei socialisti, bisogna Anch e la nostra e, Difesa" ha sentito 11 dibattito a,ppass ionato che si svolge nel par – tito. Noi non ,possiamo che rall egrar ci. Vu oi dire ohe le donne pensano , ragj onano , ori– ~icano . ~ ella loro mag gioranze. accolgon o 0 sostengono la t.esi della neut.ralit à. Ultimam ent e :abbiam o avuto una grand e manifestazion e contro la gu er.ra, promo ssa dall e donn e socia liste torinesi e l'u Avanti ! " dand one il resocon to, incitava le comp agn e t.utte d'Italia , ad im itarle. Io.. faccio qualch e ,riserva . Perm ettete che p arli chiaro . A ~1ilan o, pur e ,recent e– mente, si delinea va una corr ente interm e– dia fra gli inter venListi e i neutralisti asso– luti , che mi pa,re la più ragion evole, quella che rispond e meglio alla g ravità dell'ora presente , e, spe riamo , al pensiero vero del– te masse . La fonnula : neutralità assoluta io l'inter~ preto nel senso letteral e della par ola : neu– trali tà in ogni caso anch e qu ando l'Ita lia fosse assalita. anche quando la sua indi.pen– denza nazi onal e fosse minacc ilata . Cerchiam o, care compagne, di .ragionar e insiem e. Il part ilo socialista è int ernazi o– nale. Che cosa hanno fatto i sociali sti degli altri paesi ? I tedeschi hann o volato prima e durante la gue rra i credit i milit ari , e, speriamo in buona fede, hanno creduto di dover difender e la loro patria , dal pe rico– lo russo. Un p iccolo fatto che, a molti di voi sarà forse passato inossen·ato , dimostra come il sentimento, dirò m eglio l'egoismo della naziOD6.lità, sia nei l'()t'.,jaJ~qt.i. f.ede<!ohj più forte che mai e che , con ogni probabi– lità , si scandaliz w rebbero leggendo certi ar– ticoli , in cui si rinnega la patria , dei gior– nali social isti itaLiani . Il depu tato di Str asbu rgo l!' eil/ , alsazia– no , sconpi ata b3: gu erra , si arruola coi fran– cesi. Ha iatto qu ello che, in ultima analis i. facevano i nost ri pat rioti, qu ando nel pe– ri odo delle gue rr e del risorgi mento, fug– givan o dalla Lombairdia e dal Veneto per arruolar si, con GaribaJdi. o con l'esercito pie montese . Il partito socialis ta tedesco deplora. in modo vivacissimo , il contegno di Weill. E i socialisti del Belgio e della Francia r·he fanno ? Xon hanno sentito la necessit à e il dovere della dife sa nazi onale? Perch è il principio nazional e non è anta– gonis tico al pri!ncipio socialista. Anzi. li Sociali smo supera i limiLi di tutte le patri e per ia,ffermar e l'ànt ernazionale del la– voro , per ab br acci are l'umanità inte ra, in una visione di uguaglianza , di frat ernità e di pace. Attualm ente il ra ppo rto internaz.ional e che è ;1 fo nda men to dell'attività socialista , in tutti i paes i. è spezzato dall-a buf era guer– resca ; ripr ruirlerà cerrt.amento a guerra fi– nita; ora i socialisti delle più grand i na– zioni d'Europa stanno, pur essi, a.rima,ti, gli uni contro gli altri , come nemi ci. L'o~a triste ,pass erà ; il Sociali smo si ri· compo rr à una compa gine i,nternazionale, più forte di prim a. Ma l'internazionaJ!e soc ilaJ!istanon nega Je riven d icazioni nla.zionali. Ogrni -rivend ica.:z..ione na,ziona le c:hie via via è risoluta , T1aippres enta un passo inn anzi su lla via del l'intenn azionale de l lavoro . Essa ha , come presup,posto , il compimen– to di tutte le patri e. Ed è logico che sia così. Nei paesi soggetti allo straniero là que– st ione nazional e div enta assorbente e ne sof– fre di con seguen za la formazione de lla co– scienza e delle lotte di classe. Io non so (poi se, quei socialisti che com– mentano il 9'00rilicio del Belgio, togliendo- h'esso sia ripreso da quella pa,rte dei so- 1·iRlisti il cui lavoro non è intr alciato, cioè dalle donn e. Quest'azion e dovrebbe natu– ri:ùmente esser e jnt ernaz.ional e e simuLta – nea ; l'edifizio della nuova inte rn azional e non pobrà essere eretto se non basand osi sull'azione ,i-ntern\alzionaJe simultanea o ve– ramente rivoluzionruria .di tutti i sociali sti, in ispecie n ei paesf bellig eranti. SaTebbe ,bene che c',in<tendessimo e ch e s i p9tesse convoca re un convegno del le don ne socialiste che condividono il nostro punw dj vista. Per quanto f-inara non abbiam o element i ,per giudi car e l'atteggiame nto del– !~ socia liste e del Belgio e dell'Au stria, sa,p– plamo però che in Francia vi sono delle compagine che a,ppartengono a questa 1110- stra tend enza, come d'altra pacte o-itenòa– f11o che in Genma nia non siate sola colla "'lrrupagna Luxem bui,g, a J.bre do nne seguono c, rta mente il vostro indirizzo. Noi creKlliamo fll!e un o scambio d'i d ee ,non votrebbe non a;e re buoni r,isultati: dul'ante ogni .profon– (4 cris i_sociatle, le donne del popolo e I& lavoratrici hanno sa,puto reagi re, OT'(ll che si &itraversa una delle più grandi cri si ohe il mondo al:>bia conosciute, confidia mo di ,po– f'!" inn alzare - con le lavo ratrici dl tutti 1 '.paesi - 1a,lta,oon alta la nostra bandiera S<eiatista . gli ogni valore idea le, fanno un'opera di ~- ed~":\~\!~;~;! a pagine grigie di dolo- ti oonnE iVlllERf [ONIRO lAfiUfftftA re, _di mis~ri ~, di ba s~ez~_. Lasci~TI'!o _ch.,_e l_g~ ... T~rimel"n. il pnn_ir_o <·au!',ato dalla. gncr– ogm atto d1 va_lore e d 1_disinteresse ind 1y1- r,l:"~ tato enorme e conti nu a ancora tale, dua le e collettrivo, ~bb ia ha, sua esall.az ;io- sia pel' la traged in, che travolge i paesi bel– ne e la sua ~l~ria. No~ educhiamo 1 ! !JlOPO- ligeranti, sia .per la 11ipercussio ne economi· lo allo scetticismo. B_1soS';ler bbe ,rinneg a- ca che la Svizzera hlal già srnl>ito, sia v e.r– ra tutta la nostra stori": di .ien ed ammet- chè il conJ!itto sanguinoso dei popoli po- tere che la bontà_ e I eroismo hanno un brebbe rend ere mal s icura anc he la neutr a- pnnc1p10 e un limite nel soc1aJ1smo. lità sviz zera. ~1enlre i giornali sooi.a;Iisli Mi par e di esse re .giusta nell'a,ffermlaire ~n alla t.esta la "Bemer Tagwach ,t » rispon – che, educando nelle ma sse qu esto sp m to de in modb molto espli cito a qualche orga – settari o, non s, /,a opera d edu cazion e soci":-· no ca,pitalista ohe fa empire ohe gl'inter es- lista. Il : D:-ial_1smo deve eidluoa:e a ~ma !fJlll si dei ceti commerci 1 ali m ettono la Svi~era serena v1s1one delle cose e dei fatti. a firunco della Ge"ma.nia, ch e se la Sviz- MARJ A PEROTI T BQRNAGHr. zera dovesse peronetter e che la neutralità sua Wa nderv elde, uno dei socialisti più au to– r2voli e più amati , accetta di far parte del ministe ro, nel mom ento eccezionale e tra – gico che minacc ia la sua pat ria . Che fa lo stess o Herv é in Fran cia? Si ar– ruola. Ed è lui che da il nom e a, una teoria l'herveismo ) che rin nega la pa tria , in no– me de i prin cipi d ell'i nterna zionale. Il Comitato delle sociali ste ru sse - oioè un gruppo di compagne che hanno pre so I p arte atti vissim a nella propaganda ora le e scritta fra il proletariato femrminile - han – no mandato una letten alla segretaria in– ter nazion ale dell e id-One sociali ste Clara Zetkin e. :\'on sicure che la lettera - e ciò dovesse essere infranta , i socialisti ed il ,po– polo tutto non si ,ferm erebbero dinanzi nes– sun mezzo per dif end erla - anz i se si trat – tas se di in franger e !,a compagin e dello Stato - le donne socialiste hanno iniziato una seri e di comizi e di conf erenz e per ten Eirc desta l'a,gitazione d elle d onne in isp ecial modo a favo re della pace eu ropea e della neutrei1ilà svizze ra. L'agitazi one è stata inaugurata da un 'in– d,imenticabile manif •estazion e a Zur igo. Ma i tant e donn e eran o acc0i1'Se ad una dimostr a– z.ione ,pubbli ca . Mai la commozione è sta– ta cosi inw nsa come dopo i discorsi d el coITll])agnoGreul,ich e delle compagn e 13,,-ii– stlein e Hiini. L'idea ili pa tria intesa , non secondo le .,f-"'Culazioni in teressate della borgh esia, ma evme libertà , indi pend en za, d ifesa accaTllih 1 da qualunque tentativo d 'inv asione e di do– mina zione st ranie ra, meri ta di e:-:sere con – siderata con cri\er i diver-i d a quelli ban– diti dag-li as-,,•rlm-i della inrJiffr•r"nza ntl, zional e. Proclam ar .:;i cr • .;.enza patria » puo esse re: un ges to di n egazio ne e di disperazione; non è un'0,pn ,~,ione del pensi~ro socialista. Ap– part iene a que l ~ene re di af ferm azion i c– :,;Lreme, di e,.-sagera zioni ve.rbal i con le quu.– li i se mplic isti si illud ono di af'riva re ai limiti piu ava nzat i del pensiero rinn ova– tore, all e concc~ 1oni più ardite, di ca.mmi_ na re in frett a, n, rso la meta . Ahimè! Es.,, camminano a ritro so. Oltr e un certo s,, gno noni si trova, p iù il sooia lismo, m a il pregiudiz io,, l'infa tua zione, l'a rtifi cio. '!\ron basta rJire " Ja patria mi lascia po– vero, mi Laicia :-ervo, qui nd i i<, non la r i– conosco, la rinn<-:-7<J " bis,r.,gna riflellf• re se, una dom inaz ione straniera, non ci fara piu pover i e più ,<•rvi di pr ima Non tasta di– ,:e che 1! do m inio borghese. esse nd 0 ugu a– le ovunqu e, poco importa se vi son o tern· e popolazi on i staccate dal tronco dclla pro– pri a nazi onal ità, bisogna tener conto del valor e cho quelle ,popolazi oni dan no alla nazionaLil.a lor o repr essa e conll,sta ta. d1 que lle che sono le loro sofferenze ,.. le loro aspi raz ioni. per ragio rui ovvi e - possa giungere a de• stinaz ione , le compag ne russ e ce ne m an• d ano una copia, ,perché pub blicaLa sull a "Difesa ,1 possa esse re cono sciut a e possai l!ssere di scussa la propo sta ch'ess a con Lie– ne. &!Co i I contenuto della lette ra : " Cari s::,ima romp agna, av remmo tanto desi derio d i parl ar vi d i tante cose chP pr eoc– cupa no e torme nlBno noi altri socialisti d i luLti i paesi.. \b biamo letta la d ichi ar a– zione dei quatLro compagni tedesch i, hr – mata tinche da voi e siamo stat e tanto fe- lic.i eh<• in q11<:sti mQmc-nt i cosi tor bidi e peno si in t ui tant i ~ooiali sl i - e i migl ior i fra loro si sono allon tnnati dal socialismo - di trovar voi al posto vostro . Quanto de– sider eremmo stringe rvi le man i! E vorr em– mo parla rvi di un a cosa an zitutto: credia– mo <'.he nr·ll'attua l.e momento il mov imonto delle donne socialiste r,oLrebbe avere una irnpr,rta nza g-rarulissima . La ma ggior parl<! del prolda ri11to masc hile è a.Ila .front ier a, ,r,r,tta alla pa rte fem mi nile de l proletariato il rompilo <Ji rN;-gerr· d urante L1 guerr a la r:ausa socia! ista. Ed vra r he i socia list i com inciano a stc n– dr-rsi Ja mano a.ttrav<~rso le fronLierc, sa– rebbe nr·cessa rio ch'essi rivo lgesse ro al ten zion<; :•;.peciale a chi è rimas to a casru: sta alle prol••tari" di pre nd ere a cuore le or– gan izzazioni di classe, di protestar e contr o ogni to rma di sciovinismo, contr o ogn i for– ma di blocco na zionalf,, di unirsi nella guer – ra con tro la gue rr a i,, Cosi al n~ziona lismo Venn e volato un lun go e vibrato ordi ne del giorno dal qua le tral ciamo alcuni bran i. « Noi don ne e ma d ri pr otestia mo conLro la gue n-a di struLtrice di tu tti i valori um ani . Noi voglia mo la pace, vogliam o la collabo • razione paci fica di Luttc le naz ioni, guer – ra qu indi alla guellra! Noi don ne e madri siamo colpi t.e nei no· slrj affetti più cari , e seppur e noi svizze– re, cittadi ne <l'un ,paese neu Lrale non siamo dir etta mente colpite da lla guenra stc~sa, racco~liam o pur e la voce ·ctcllc sof– ferenze e d egli strazi delle donne dei pa e– si belligeranti , alziam o noi la nostra pro– testa, ancho a nom e cli quei mi !jon i di donn e che sono cos tr ette a soffocar e la vo– ce, del rr oprio dolore, della propria ram – pogna . Le donn e ed i popo li vogliono la pace. Gue rra alla gue rra I " La comp agn a Angelica Bala bano ff è sta tn invitata dall 'organizzazio ne delle comp agne svizzer e a fare un gi ro di confe renze - n ei d ivers i cantoni chiamando le do nne al– la ,Jifesa dei loro più saorosant i inte ressi. T.N donn e Svizzer e, amma estrate dalla du– rissima cspe riell¼a delle altire, difend eran– no la ne ut ralità del loro paese e faranno senti re la loro voce perchè abb iia, fine la rarnc, ficina del pro letariato mondia le. ESTERO Il,,. DOPPIO Inmemoria di luigiMajno. La « Difesa delle lavoratri ci ,, unisce il suo al general e ,rim pianto per la perdita dell'uomo ohe nella famiglia nella socie– tà, nella magi strat ura , nel camp o degli stu – di e della polit ica emerse sugli altri pc.r la ret ti.tudine del carattere, la genialità dello spirito , la potenza dell'ingegno , e là bontà del cuore. Altri ha detto di lu i e della va– sta oper a sua in ogni campo dell'attività umana. A noi sia permesso evocare un ri– cordo che prova quanto gli stava a cuore anc he l'educaz ione della donna, e come s1 adoperò, perchè alle fanc iull e e alle gio- 11ette , strappate dalla sventum alle loro famiglie, e ricoverate neg li istituti, fosse– ro ,dati i mezz.i migliori per tornare nella società lavorabrice cap aci di guadagnarsi o– nestam ente la vita. Pri ma del 1900 le orfa.ne di Milano era no tenu te nell'Is tituto a regime di quasi clau– su ra, e ,ne tornav ·ano fuori impre para te ad essere occupate con vantaggio economico nei laboratori dell'ind ust ria moderna. Il Consigli o degl i orfano trofi, eletto dall'Am– ministra zione Comunale Popolare, su ,pro– posta della nostra compagna Glerici , ex or– fan a, nominò una commissione competente pe,rchè presentasse un programma e · un me– todo per l'is tituzione e il funzrionamento di una Scuola P,rofessio nale . L'estenso re del.Ja lucida relazione che accomp,gnò il programma stesso ,fu awunto Luigi Maj no. Tal e relazione è tro ppo lun.ga pe rché pos– sa esse re ,·iprodotta ,per inte ro su lle colon– ne del nostro peri odico. È lavoro che dovreb– be esser e -l'ip.-odotlo dalla Rivista: La Col- t,ur a Po polare . i.. - Noi ~,bb.iam o voluto a~e nn are anche a questo me-rito de l Mia,j no : egl,i, dall'in gegmo su pei,bo e dalla vas ta coltu ra non isdegn ò di ocèupa rsi con -amore e con -profond a scien– z~ educativa , anche de l pro blema femmi– nile, nel quale riposava la rede nzione in– tellettuale e ·profe ssionale delle più umi li e più sventucate figlie del popo lo. Aggiungiamo anche questa foglia di lau– ro alla corona del suo valore e chiniamoci riverenti su ll'urn a che ne racch iu de le ce– neri venerat-e. Ad Ers ilia Majno vad a il nostro compian– to since ro, e il nostro .f.raterno sa,luto. L . M . La compagna prof. Twruzzi dalle colon– ne d ell'Avanti! ha in'Vitalo coloro che avre b– bero voluto ren dere omaggio di fiori al De– funto, ad offrire l'equiva lente all'A silo Ma– riuccia . La . m odesta, ma sicura com,pagna nostra , .4.dele Alzialor è slala colpila da uno dei più.grav i dolori. Ella che abborre la guerra che è per la pace fra i popoli , ha perdUlo un fratello carissimo, là nell e Argonne, ove si era recato a comba ttere a pro della Fran– cia e contro i tedeschi . . 4 lei , colp ita così dolorosam ent e nell'atf elto di fami glia e nel– l.z sua idealità um a.na e socialista, il saluto frat erno della u Difesa ,,. I nostri abbonati in a rr et:rato o eh e non hanno aneoPa rinnovato l'abbo– namento sono soll eeifafi a mef – fePsi al eoPPenfe ent:ro il mese d i gennaio. Rooepf iam o eh e, fpaseoPso que – sf' u!fi mo fePm in e, a tutti i ri– t a:rda t a :ri sp edi Pem o t:ratta postale pe P l'i mpoPfo fopo daPe a t ut t o il 19l5 , più l e spese posta l i e di Piseossi on e. L'AMMINISTRAZIONE .

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