La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 19 - 4 ottobre 1

Anno Ili • N. 19. 4 Ottobre 1914. Conto correnw 001/a l'osta. lii ii E LA_ 1.'' E LA_ 3 ." DOMENICA_ DEL MESE 111 D ABBONAMENTO: REDAZIONE ED AMM P,/ISTRAZIONE: Un num e ro C en t. 5 Anno . L 1,50 Semestre. . L. 0. 80 50 copie. L. 1.50 ESTERO IL OOP P IO MILANO - Via S. Damlm 10, 16 - MILANO !00 copie .. L. 3 .- ESTERO IL DOPPIO PARTITOSOCIALISTAITAUANO CONTRO LAGUERRA Compagni Socia listi, Lavoratori Itali ani! Due mesi ormai sono passati dal giorno in cui la gu err a maledetta gettò l'uno con– tr o l'a ltr o i popoli dell'Euro pa civi)e. Sull e terr e e sui mari , nelle battagli e più mi ci– dial i che la sw ria ricord i. cadd ero e cado– no spente migliaia e n1igliaia di giovani Yite: nei campi e nell e officin e l'opera fe– conda e int erro :t3., la d isoccupazio ne e la miseria tormentan o le mas se che non com– batwno : città e vill aggi furono distrutti dal– le bar bari e rinat a del militarismo che nel– la sua iu ri a non si arr esta nemmeno di– nanzi ai prodigi del genio e del lavoro u– mano . Don rnque desolazio ne, fame , roYine, pianto . ~Ientr e il mass acro imman e conti– nua i GO\·erni borgh esi con le note e le I}Olemic he delle loro agenzie, coi discor si dei loro min istr i cercano ri,·ersar e sui ri– .spettì Yi nemici la prima tremenda respon– salJili ta del e-onflitt-0. Tutto ciò è art ificio, è menzogna. Essi sono responsabil i in so– lido ed in solido do,-rann o ri spondere di– nan z: alla stor ia. Quin do si laccia astra– -z1one del Belgio pacifico eà eroico d 1e ha do,·uto subi re rin,·asio ne Yandalica degli ese rciti tedesc hi, la determ inazione delle responsabilità occasionali ci inte ressa me– d:.U~remen~- La reGponsa b ilità prime e fon damentali della guerra risalgono all'o– dierno sistema capita listico che crea nel suo svilu ppo forze che a un dato momento r-..on può più oltre contene re e domi nare; al sistema capitalistico che in tempo di pa– ce sfrutta il proleta riato ed al proletariato chiede nella gue rr a il sommo dei sacrifici, !a sup rema delle rinunce. Solo l' Italia , Ira !e gr andi nazioni. rimase al di fuo ri del con– flitto gigantesco e seppe dichiararsi neut ra– le. A proYocare tale decisione del Govern o non è stato e,:;traneo ratteg giamento reciso assunto dal Partito e dal proletariato socia– lis'.a sin da 2'li inizi della crisi. li trattato de,1- la Triplice è decaduto, di lat~. anche se so– pravYive sterilmente nei protocolli delle di– pJc,mazie. La dichiara zion e di neutralità raccolse l'approvazione unanime dell'opi– niDne r,ubblica. :\la ora, da qualche setti– mana, partiti senza largo seguito ed altre cor renti si agitano per spingere il Governo ad intervenire nella conflagrazione euro– pea. Si sta montando uno " st.,~tod'animo ,, a55'.li simig'liante a quello che precedé la imfJresa di Libia. Si accenna alla necessil/1 urgente di un grande ministero rJi ~oncen– tra zione na zionale. Si vuole la g11erra al– J"alleata di ieri e quindi anche alla Germa– nia. Jn testii alla schiera guerrafondaia mar– ciano 1 nazionalisti i quali, dopo essere ,lati r,ropensi a,1 un intervento dell'Italia a favore della Triplice alleanza, ora vor– rebbero con un cinismo disinvolto da av– \·enluneri ge~t.a.r:;i sull'Austria rhe riteng-o– no incapal',e o qua.si di dife-ndersi dopo 1e di~fatte di Galizia. \'enr{ono poi i riforrn - ;;ti di de.-;tra e i radic:1.li massonici esibizio– ni.-;ti che vozliono dif,·ndere- la drm(l,(',razia francese e realizzar,, J"anenw del blocco g-oYernalivo in Italia; r:hiudono infine i re– pubblicani i quali affidane, alla monarchia di S1vo,a quel compito storie,:, al quale es ~- dorante il risorrrimento. si mer.-;trò sem– pre inferiore. Solo. co~tro tutti coswro, il Par( ilo Socialista, è imm ane dal contagio che dilaga e contro il qual e chiama voi, o proletari , all e necessari e e sollecite di– fese. Lavoratori! li ParLito Socialist~, in qu est'ora torbida e paurosa , ri,·endi ca tutta la responsabilità del suo att eggiam ento , incu rante dello scherno con cui i monopolisti del patriotti– smo lo addit eranno com e un part ,ìt-0 nemi– co della patri a. li Partito Socialista riaffer– ma altam ente l'esistenza di una antitesi profonda ed insanabile fra guerra e socia– lismo, in quanto, a prescindere da an re formidabili ragioni, la guerra ra}}])resenta la forma estr ema perch é coat 1 a della colla– borazion e di classe, l'anni entamento della autonomia individual e e della libertà cli pensiero sacrifi cata allo Stato ed al milita– ris·mo che iniziano , diri gono. concludono la guerra al di fuori ai ogni dir etto con• trollo dei popoli; in quanto la guerra è un diversivo che, portando al primo piano le forze retriv e e parassitar ie della società, sommovendo l'odio di razz e e gli istinti bel– !uini dell'u omo primiti vo, allontana inve– ce di affr etta re l'avven f..o di un regi~ i– gliore. Nessuna concess ione dunque alla guer– ra. :\la opposizion e recisa ed implacabil e! Lavoratori! pretesti coi quali vi si vuol tra scinare al macello non valgono lo sperp ero di vi te umane e d i ricchezze che la guerr a recla~ ma. RiuniteYi a comizi! Resistete all e infa– tuazioni guerraf onda ie, opp onete le vost.re di mostraz ioni a quelle dei partiti che vo– gliono la gue rra . Dite che specialm ente do– po la Lib ia l'I talia ha bisogno di pace, dit e che in ogni caso l'It ailia , la sola grand e Po– ten za europea rimasta neu tra le dal conflit– to, ha per ciò "stesso segn ata la sua missio– ne di mediatr ice i ra i belligeranti , banditri– ce, il giorn o del compon imento, dei gl'andi principi che debbono essere la base della società degli Stati, la libe,razione dagli ar– mamenti, J'appe! lo ai plebisciti, la giusti:z,ia degli arbitrati. Gridate allo e forLe che non intendete di rinuncia re alla vosLna aut ono– mia di cla<;se nè di confonde rvi in que lla unanimità della na zione nella qua le sono preminenti i partiti che vi odiano, i parLiLi ehe plaudirono ai vo9tri ma55acrat.ori di ie– ri e plaudinanno a quelli di rlomani. ll Partito Socialista vi rivolge questo ap– pello e spera non inva,no. I deputal i socia– listi non daranno i voti ai crediti mi litari per una guerra di artgressione, r isultat.o di ,ma politica e.slera-!?'rottesra e conLraddiw– ria, fatla di espedienti e non sorretta da ideali, della quale sono responsabili le rlas- d1rigent1 italiane e la dinastia. Il Partito Socialistl Italiano riafferma la ,111 fede perenne all'avvenire del! Jnterna– zionale Opt>raia , destinata a rifiorire pi li urande e pi11 forl(• dal sangue e dal le rovi– ne dell'att,Htle cc,nfla:,-razione di popoli. E in nome delrlnterrnzionale e del So- ialismo che noi vi inviliamo o prol<•fari rl'Ji;ilrn a rnantr'.nere <:daC'centuairr la vo– lra oppo:.,1zionr inrrollabilc alla gu,•rriL. Vi– .-a il Socialbmo 1 La Direzionedel PartitoSocialista. Il GruppoParlamentareSocialista. alle donne proleJ.arie che la politica da esse non faita, viene dai loro av,·ersari fatta a sca pito della vita, dei figli prol etari. La politica delle classi dirige nti 1 alla quale bi– P3rc hè, moltissim i pro letar i, specialmen- sognava che anc he in tempi normali la te lo donn e pro leta rie, dovrebbero diven ta- elasse lavoratr ice opponesse la politic a pr o- re ;,ocialiste dura n te e dopo la gue rr a? pria, è ruppunw la politica del cap itali smo C'è fra i sovversivi chi afferma che all'at,.. pa ras3ita rio c.he fa sp reco di vite e dj ener - tuale imn 1 ame guerra debba necessariarrnen- g ie uman e nelle officine, n elle risaie e sui te seguir e un vasto movim en to rivoluz.io - campi di bat tiaglie. nar10 in alcuni O in tutti i paesi bellìge- Hanno visto i pro letari che cosa val gono rant.i, e che in ogn i modo il partilo socia- le ass iouraz ioni di pace e di progre sso so- lista e la cau sa della rivolu~ion e social e, ciale fatLe dai governi e dall e diplomazie , della• libertà e della gius tizia ne debbano hanno visto come i recipr oci complimenti essere immediatam ente e sensibilm ent e dei Governi sono sta te sostituiti dai più vol– va-ni.%o-giati. Noi non osiamo fare nessu na ga ri attacchi . pn<Yisione in m erit o, nè gli orr ori della I paesi che prima passa vano per u1tra– gue-na possono ai nostri occhi essere miti- civili , oggi Yengono denun ciati per barbari gati dall a profezia di una libera zione socia- da qu egli stessi gov-ern i che fino a ieri ne le ,:alle clas si sfruttale. e11a,no gli all eati ed i co:np lici in tutto. E Pur non esitando a fa.re previ sioni su ciò questa non buona lezione per chi prende-va ohe possa essere ! esito final e della gue rra su l serio o lasciava fa,re, i criteri di gretto europea, ril eviiamo ciò che già oggi do- interesse, di ributtante ipocrisia che predo - vrebb e spingere innumeri proletari e gli minano nel la politica e nella vit-a sociale esseri ragionanti degli altri ceti, nelle fila delle classi dirigenti di tutti i paes i, si con- ciel soC<ialis mo militant e. Tutl.o ciò che con- vinceranno p ure, e purtroppo le prov e non tra la società capitali stica e la 1 ;roprielà mancano , che gli ura ga,ni scatenati dall e privata i socialisti dicono e scrivono , da classi dir igenti sono assai più cru deli , più quan d'? esistono st.amJla e partiti socia.listi feroci, più stermiriatori dei più sconvolge n– ha avuta la sua sin,istra, irrefutabile, san- ti fenom eni naturali. Il terremoto anche il guinosa confe rma da quando è scoppiata più terribil e che cosa rappresenta in con- la conflagrazione eu ropea. E' quindi scioc- franto all'attuale flagello? Le vittime del co a%erire - come lo fanno molli super- terremoto soffocate dalle macerie non po- ficiali ed interes sati che il socialismo ab- trebbero ch e essere invidiate c1al nume ro bia ricevul-0 un colpo mortal e. sconfinato delle vittime dir ette e indirette Ciò sarebb e vero se il trionfo del socia- della guer ra. lismo d iperndesse esclusivament e dall'azio- La mort e è ciò che di meno doloro so e ne di una mino ra nza , sconc ert ata, d,isper- tra gico risulta dalla guerra, le torture di sa, diriadata e falciata; in tal caso si sarebb e chi deve agire contrariamente alla propria o_t,.:.'..., 2,,J:!(lcl;u:e., della morie dell 'idea ch'essa coscienza, chi dern uccid ere senza odiare . r.a.ppresentava. 1H rt1a.1ra nvH e ws-1, __,;, · ..l.r -'>~~~- · !.a-~~...._..,n d c ·nor ·~.._ socialist i, i marxisti in ispecie, l'hanno Qua nte sono le madri, le Yectove, i su– sempre afierm aLo. Qualunque ,possa esse- perstiti in gene re, i disoccupat i, gli spostati re staL1 la sorte dei membri dell 'att uale che saluterebbero la morte come una gran– Internazionale e dell Int ernazional e in qua n- de lib erazione? to organizzazion e concreta di dati element i, Ed è il Secolo xx• che deve assistere allo l'internazionale com e tendenza e tentativo sterminio di tutto e di tutti - perc hè non di affrat ellamento cleg,li sfruttati dei singo- v'è ancora una massa abbastan~a num era– li paesi non potrà non rinascere. Rinasoerà sa, e sufficientemente convi nta delle verità perchè la necessità dell'unione economica e. socialiste per por re fine ad una organizza – politi ca delle clas si sfruttat e dei singoli zione social e in cui sono possibili tali fla– paesi non potrà non farsi valer e e compe- gelli. netrar e le giovani generazioni Vlttime del capitalismo internazionale che accoglieran- a. b. no la teork1 sociali smo come unica che le possa guida re nel pre sente e verso l'av– venire. L'atro ce constataz ione che in un da to momento storico i pa rtiti socialisti dei sin– gol~ paesi e l'In ternazionale socia lista. in ge– nere non sia stata abbastanza fort e per o– stacolar e la guerra , e che il prol etariato sia stai.o sopr affat to - qu esta cons tatazion e non potrà certament e controbil anciare le profond e sradi cabili cause che rendono so– cialiste le ma sse lavoratrici. Le cau se deter– minanti riman gono le medesime - prima durant e e dopo la gue,rra - e la gu erra an– :bi li rischiara dalla luce sanguin osa che le è propria. Gli indiff eren ti, i ref ratt ari alla nostra prop aganda, le donne sopra tu tto - de– vono necessariamente convincersi - att ra– verso ogni battaglia, attraverso ogni episo– dio, attraverso ogni chialITlalasotto le armi quan ta ragione avessero i socia listi affer– mand o che le clao;si sfruttate, sono consi de– rate come carne ria cannone da par te del– le classi dirigenti, che le madri non sono ehe le fornitrici di tale carne eia can none, che tutti i loro sacrifizi e Lutti i loro stenti, e tutte le cure, e tutto il loro affetto, e tu tte le loro speranac tuLLoviene immolato al l'inte resse dei potenli. La \'ila umana che ,-;emiJra inviolabile in tempi normali, di– renki cosi viu che insignificante in tem po d i guerra. E questa la consl,ataz1one che J)iu di tul– le le altre dovrelJhr slr1ppa rc le donne al- l'in d iffc.rrnza s0<·ialC'. La risposta ch'esse c.L:rnno i11 tempi di pure a chi certa di spin– µ·erlc all'azione soci "Lie - non conta più, no 1 1 può usdrc d.'l. ne:..:.suna bocca materna in I.empi terribili e· eloquenti come gli o– dierni. Dinanzi a milioni di esseri the ven– <'onc, (•sposti alla morte e allo torture più raffinate nessuna madre può azzardarsi L 1 dire {(La politica non m'interessa, vivo I per i mini fiQ"Ji ,. Ma la rn1erra dimosLra VILTÀO SAGGEZZA? Per sino il mi o padron di casa che non sente ragi on i di v ietà, ora che l'inquilino per il con– tra ccolpo della (Juerra non può pagargli l 'a{– (Ltto, è tanto imp ietosito v er la causa delta Fran cia che, se non f osse vecchio, imvuan e– rebbe egli stPsso Le armi ... - Voi socialis ti siet e dei vi li , poich è teme– le di spend er del sangue in dif esa della so– rell a lat ina. E il cor o con.tinua. Ah, si! noi socialisti corr er emmo alla gu er– ra e noi donn e spinger em.:m.o i nostri uomini se, fa re la guerr a vo lesse dire fare la gi usti;ia . .\l a ahimè! fare la gu.err a per il Gover no n o– stro, non può essere il gesto sentim ental e cli quri volon tari (tro7Jpo pochi in ve rità in con– f ron to di quan ti sdi/inq'lliScono per la Fran cia ouo redi la) chr corr ono .sui ca mpi cli Borgo– gna, ma si(Jnifì.r-a smuoeere altri in /nessi. tirar in SCl'11fl alt ri belli(JPrcw li. Gi à si 7)arl a di in teressi 11elL-\ drialico, della in tangi bilità di Vallona, della indipendr n:a dell' Al hania e f utt o ciò prr tro1,a re il movente che si riso l- 1'fl1'l'fJbt' maaari in una ,wov a (Juerra con la 'f'un hia . tosi l 'on da di sent im ento che tr a– scinrl i 11wlli ci l)Orterebhe cul oggiu ngerc bar – f1arie alle har l1aril', or rori agl i orr ori! Per qurslo r pn alt ri mo tfl,j tu tti nos tri. 11011 ci sentiamo rili oppone nd oci all e m onla - 11,,.e gurrresc he. Star fermi mrn lr e gli oll ri mPna n le -mani ? 1-; ·nillà o saaar:za? Quanrlo assistia mo pl'r ·via o/lo sprttacolr,rrio <li un liti oio, possiamo brn– sì <lirP, (JllPSli SfHW (l Pi masra t:.orti I' quel li meno, -mri horlinmo /1PnP di non entrar in Ji:,:;a J)f'r 110n arrrPsrl're in uii l mPn lP la misr hia... C'irtclc . I~ sircolllP è la classe dei srLlaria l i, la classe proll'l11ria chi' i11 tutti i 1rne.~i wspi1111e m aa- 1,ionnc•11l1• r,•r.'w l'ordinP 111101·0, perchè rssa ,,{!re di pili ct,,fl'r,rrlinP nttuo /1', sicco111P (' l'S– ,, rltf' /111 drt O,J(Ji prPJHUfl nel 1niulio r rno d,) t'accordo i11/f>rnrr:.ionolP df'f prfJ/Pta r ."r!lo, r o11 1·.~so. P nm,,, 1•.,sr1 noi siamo i11lPrna:ionalis l i Jlf'r )JrPpnrare l'aholi:ionP rlellP ini q11il rì. so– riali, clii' .'ìono la causa dl'{le fflll'1're, P tnb o– li:ionP dl'{l1• (J1urre chP sono il 1Jretes to df'[J!i l'SPrciti. G !O\'.\NNJ JALHÈS.

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