La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 9 - 1 maggio 191

Anno -111• N. 9. 1 Maggio 19'4. Conto oorrericecolla Posto.. • • ESCE LA 1.a E LA 3. DOMENICA DEL .MESE ■ D ABBONA■ENT01 REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: Un num ero ~nt. IJ Anno . L 1.50 Semestre .. L. 0,80 50 copie .. L. 1,50 100 copie . . L. 3, - ESTERO IL DOPPIO iuon ~rimo Ma11io I Giorno . t.fi festa per gli u01nini schiavi - uomini e don_pe - del cap'itale, giorno in cui per volontà propria , s'incrociano lt braçcia che rnai riposano, giorno di festa per le nuov e reclute del socialisrno , per noi altri che già lott'iamo nelle {Ua del Socia– lis-nw. - Qu el giorno dev e essere giorno di doppio e triplic e lavoro. E le donn e socia– / iste si accingono ovunque ad una giornata di ecce:.ionale lavor o v erchè possa genno– gliare nelle 1nent i di coloro che per la pri – ma volta si associano alla Manifesta:;ion e L"niversale del Pr imo tl1aggio, una nuova coscien:.a, una volon tà fattiva , una aspira – :.ione tenace a trasfor ·mare la Società di schia vi in società di lib eli . La nzanifeslazione del Prinw .li aggio coin– cide nd<>quest'anno in Italia colle Assis e -lel Partito e del Convegno femminile, le nostre propagandiste affrontino, arricchile dall'esp erien;a e dall'insegnam ento che po– trarmo trarr e dai dibattiti del Congresso e del Convegno quelle altre più vaste assisi che sono ·il pubblico proletario, l'u.·htorio femminile prol etario. Le armi n!ln m.ancano. Le troveranno fo nostre compagne e nel manif esto del Par– Lito e nella m9zion e delle donn e socialiste che verrà discuss a ad A.ncona e diffusa nelle masse di tuUa Italia. Le armi non ci man cano, o c01npagne, sappia.mole adop erare. Facciamoci portavoce noi delle ardit e riven- ' social~sle Il.elle r'q1· ■•rL e , i-trrne, U.. '11192 b di oppressi , rivolgiamo il nostro Pe'nsiero, la -nostra a:.ione alle più soggiogale e alle più oppr esse, alle donne del lavoro , alle disere– date , per eccellenza. S ella nece ssaria divi sione del lavoro - che costituisce un merito ed una forza del partito socialista. noi siamo liete e orgo– gliose che ci incomba il com,pi lo lti rivol– gerci a questa categoria degli schiavi . .Y on per vana solidarietà di sesso ma per– chè doppiament e urg enJ.e e dopp iament e dif – fiòle e quindi dopJliamente amb ito il lavoro fra i più dimen ticati. i più diseredali. Tullo quello che riven dicano i salariati. lP socialiste le rivendicano con doppia ra– gione. con dopp io vigore , perchè corrispon· de ad un doppio bisogno. a-L un diritto dop– JJiam.ente conculca lo. Evviv a la giornata delle otto ore/ Abba sso la guerra e il sistema della so– cietà che la generai .J.bbasso il capitalismo che tien e schiava la donna niù ancora dell 'uorno. Possano· questi pochi concetti conqui stare le nos tre rtUtSse femmi nili - possano esse convincersi che il loro poslo è nel part ilo degli sfruttati . che il loro posto è nella m i– li :ia rivolu: iona ria prol etaria. S oi 11-0nne socialiste che abb iarno il privi – legio d'esserci conquistalo, r/l.ercè il socia– lis/o. un rttondo nuovo di energie, di rli– riUIJ. di. dignità " eh,: ruercè il socialisnw abb iarrw tro11ato adit1:Jai t u?r i e allP rnenli della 9enle che soffrP e che lavora - noi siamh orqoglio sf! dell'ab isso che ci separa dal mondo delle donn e borgh esi, che giac– ciono in una vergognos a inazUJne, sono corn,plic[ di inuraanP in qiustizie e di rn,en· :.ogn" di classe e di sesso. Noi sùtr,w lit:le di lav.orare rnentre quelle che sernpre han7W lavorato, riposano per rnedi tare e riv endicar e, siam,o liele di slrin· gn e nel giorno del primo ,~faggio le mani rhP 'J'fomani tornerartnfJ ancora al lavoro r di portar e una scint illa di verità, di gius ti– ;ia , di libert à fra le maggiori vittime delle ingiustizie sociali. Buon lavoro, compagn e, buon primo Mag– gio , prol etarie e pr oletari . A..\'GELICA 8 AJ,ABANOFF. Il partilo cleri cale e quel partito che nellrt storia ner1a il pr oarPsso, che nel consor : io ci. vile nega il 111,iylioramPnlo dPll'uomo e le sue a.f(pira:i oni alla f,,lf cil d, chP rtl?lla uien za ne• ga il lil,ero ven siero, che nell'Europa rrwdPrno neoa la li/JPrlà della starnpa e delle r eligioni, dt P i11 Italia r1P[Ja la patria. GIost ·t CAnoI·cc1. MILANO - Via S. Damla ,:o, 16 - MILANO Partito Socialista_·Italiano I?RIM0 M1\GGI0 19111 ---- ••- - – Lavoratori e Lavoratrlc( I Sono ~6 anni da che i 1,,,voratori di tutto il mondo ~itornano iu que sto giorno ad &ffermare la loro decisa volontà ed il loro invincibile diritto di modificare il duro regime della fatic a quotidiana cqlla quale essi prepa ran o ed aum entanq 'la ricch ezz.a universale . ESTERO IL DOll'PIO PA"'RTITO S CIALISTA ITALIANO UNIONE AZIONAl( OEllE DONNE SOCIAUSTE Ecco l'ordine del giorno presentato dalle donne socialiste al Cong,resso di Ancona. CONSI.DE: RANDO: Ogni volta che in' questo giono essi hanno fatta la ,;asseg na delle loro forze, essi hanno veduto accrescere le · loro file: l'astensiolle dal lavoro diventa dappertutto più che la tanto vantala « grande riforma" estesi,, e più profonda, ma quanto siamo ancor l1mtani .dal giorno in cui, con uno sforzo elettoral e non fu che l'estensione del privi- possente e simultaneo, la classe lav oratrice saprà conqnista.re ed applicare quella giornata legio del voto a una part e maggiore della normale di otto ore, la cui vis ione confortava liaaonia dei sette precursori appesi alle sola popolazione maschile: · forche di Chicago! che è una ironia parlare di un suffragio Eppm ·e, in mezzo alle convu lsioni politiche ,a, economich e che l&cerano il mondo '' univei-sale ,, che esclude da sè oltre la capitalista, si compie .inesorabi lmente la grand e legge della storia che chiama i proletari metà dei cittadini e dei lavoratori .adulti di tutte le nazioni a compiere l'espropriozione poliiiea ed economica della classe do- del paese ; . minante onde assicurare all'umanità il regime, JOcialista della giustizia e della. egua che le donne , per la medesimezza delle glianza. • c_ond izioni di vita e la conseguente necessa- Nella nostra nazione noi abbiamo avuto,nosllo scorso anno, il confo rto di vedere cbe ria solidarietà degli inte i:,essi in ciascuna quasi un mili one di elettori politici hanno sceft.,\' il nostro partito come rapprese ntante classe, _ha nno uguale diritto come -gli uo– delle loro aspirazioni e in quest'anno un nùoto à'1salto alle· istituzioni del regime attua le, mini all'arme del voto, mentre più di essi per mezzo delle elezioni genera li ammin istrative •ili,rà ohe non è venuta meno la volontà hanno bisogno di valersene per la necessità comb&ttiva e il proposito risoluto del nostroi·to di lottare in ogni campo, colle di una maggiore difesa, in quanto, come armi della civiltà, contro il predominio di . cl -che sopportiamo. donne e come lavoratrici, sono doppia- Ma .:iuesti sforzi non a"°ranno una reale ·eia, se voi tutti lavoratori uomim e mente sfruttate e rappresentano, come donne, di città e di campagna, non ,darete pro di sentire aooresciuta in voi la forza madri, il più alto e delicato degli interessi del nostro grande ideale di emancipazio ne che lleva in tutto il mondo l'animo degli sociali, quello della specie; oppressi. J che nessuna ascensione pro letaria sarà Lavo-ratorl e Lavoratrici/ ;i sincera e durevole, nessuna vittoria potrà Voi avete visto co·me in quest'anno non cessate le sin istre cronach e della dirsi verame nte rivoluzionaria ) se non ab- bia collaboratrice e compartecipe la donna, guerra di conqu ista voluta dai vostri padro · -•te visto come le disastros e cons messa in grado di combattere a fianco del segue nze di essa. si vada no ripercuotendo n i economica e finanziaria del nostro proletariato maschile per la comune_eman- paes e, nel rincaro della vit& e nell 'aumen 'lit&rismo, per cui lo Stato ad esso cipazione. ·.....__ ..infoll \la.to !L~~ - 0 d <>sig!'nz~èlei lavora.tori da hu~· ...,..,,..ii.@llti11ll 9' 1 !111!,,, ,..... · .---------..,;;; .__ dipendenti ; è qUfodl doveroso mo! 1p1tcare 1a· per"fend'ete---,;tttti-'-e-on:b< , u A ;;;,.;;,;,,""',;::;_~ ,_.,.àlli sapevoli del destino che ci -aspetta, se non sapremo fronteggiare con ammo virile la CONSID ANDO ·INOLTRE: situazione presente e preparare qtiell'avvenire ,.,di liberaz10ne, 'cui questo giorno è dedicato. ' Accogliete il nostro invito: disertate il lavoro dei campi e delle officine; serratevi intorno alle vostre organizzazioni: proclamate alto il vostro bisogno di pace e di benes– sere, il vostro diritto alla 'lita e alla civiltà, il vostro sentimento di fratellanza con tutti i popoli! A voi, lavoratrici, specialmente in questo primo maggio, in cui 16000 donne SOllO in lotta contro il governo per la conquista di un miglior;t,mento di salario, e di condiz ioni morali ed igieniche, spetta. il dovere di essere presen ti e numerose alle riunion i ove si ra ccog lieranno i socialisti ad affermare il loro diritto ad una vita più umana. , - Abbandonate l'officina, lo · stabi limento, andate anche voi a proclamare che volete meglio impiegate le ~omme ·che, come contribuenti, passate allo Stato : abbasso la guerra e lo sfruttamento capitalista: dite che siete stanche di dare i vostr i figli al macell o, di soffrire per la disoccupazione dei vostri uomini, per il caro vivere, e per tutte le schiavitù civili di cni siete ancora vittime. La Difesa delle Lm,oratrici vi chiama a raccolta in questo radioso primo maggio e vi invita a gridare: Viva il Social-ismu ! REAZIONE Trattando delle manifatturi ere di Nimes - che nell'ultimo loro sciopero si sono ab– bandonate a degli eccessi d'una cerla gra– vità - un nostro leLteratQ che fa professio– ne di politica, ironeggiando , osservava che il sesso genti le - quand o ci si mette ci si mette (come dicono i fiorentini ) di buzzo buono .. li rili evo è esalto. Ma è anche logico. E' verissimo che le donne , sia in politica che in amor e, cedono alla passione con un fer· vore, un'auda cia, una spregiu dicat..ezza ignota all'alt ro sesso. Ma è la solita legge del timido che osa. Il tim i Jo tace e tace, s:1ffre e soffre; ma il giorn o in cui si decide a vincere l'indugio è terribil e. Il desiderio di rivincita, accumulat o, è div enu to spasi– mo; la stessa coscienza della prop ria fragili– tà è un incentivo di più a rompe re tutti i freni, a varcar e lutti i lim iti. Così è la donna, Bisogna asp etta rsi da léi ogni mir ar colo di docilità, ma anche ogni eccesso di rib ellione. E' tutta femminil e la sua man– suetudin e a piega rsi alla tirannide , la sua roslanza e sopporta rla ; ma è femminil e. femm inili ssima l' esace rbazi one del suo sde– gno quan do scuole il giogo e gli si ribella. J..,e femmini ste, in Inghill err a, ne sono un ,se mpio eloquente . Ma già la sto ria ce ne ,,veva offerti ad abbondanza : e voi ricord e· rele le pescive ndol e parigine dell'89, ch'e– rano state le pr ime a prost rarsi quan do la LaDirezione delPartito S cialista, regina si mostrava per via, e s'inchinava– no a baciarle un lembo della gonna di broc– calo; ma .furono an che le prfme a tender le il pugno e a scuoter le picche intorno alla Reggia , qua ndo l'ora fu giunta. ]l ' una legge inevitabile , fatal e; qua si di– rei; di contr appasso. L'anima muliebr e, in date circostanz e, è come la molla del salta– leone, che 'tanto più scatta quanto più è staia premuta. Ora questa sua singolar e at– titudine alla violenza nei mom enti della ri– vendicazion e non è - come suppo neva l'i· ronista lettera to - una conseguenza dei suoi istinti ferini, della sua bass ezza mora le in confronto del maschio. E' la naturale anti– tesi dello stato d'inferiorit à in cui - sia pur e involontariam ente, e per inveLerata trlUlizione - il maschio la tiene. Si dan – no, nei camp ·i e negli opific i, quanlilà di fatiche cu i la donna è sottoposl,t in pari grado dell'uomo , con retribuzi one assai mi – nor e, con tratt amento assa i dive rso. E son migliaia di povere creatur e che sfioriscono così, cnrv e sul telaio o su lla zolla, senza voce e senza lagno mai. E questa lenla e lunga rassegnà.z ione fa sì, che ogni loro esigenza finisca per par ere assurda , ogni reazione esagerata. E quando scoppia no gli i, eccessi ", come qu elli di Nìm es, gl'ironi• sli hann o l'aria di st upir sene, e gridano al– la ferocia femmini le... Ohim è: nessuno è più feroce, dicono i pastori ab ruzzesi fir lla pecora quan do morde. M. RAMPEHTI. che perché lo spirito democratico del suf– fragio non si risolva in inganno e deÌu– sione, è necessario che, come i sessi, così le classi e i partiti si rispecchino e pesino nell'urna nella proporzione esatta delle lor o forze numeriche effettive, di guisa che nes– suna coi-rente di opinione e dì interessi ri– manga . s.enza voce 1 o sia costretta , per evi– tare l'annientamento , a mascherarsi e a parteggiare col nemico , vene ndo Così meno ogni nettezza e precisione di programmi nel– le competiz ioni dei partiti; che perciò il vigente sistema elett-0rale maggioritario vuol essere sostituito da un sistema di rappr esentanza proporzionale; che la rappresentanza proporzionale esi– ge la formazione di circoscrizion i elettora li almeno provinciali, ossia lo scrutinio di li– sta a larghissima base, con l' aboliz ion e quind i del Collegio uninominale, elemento oltremodo propizio alla formazione dei bor– ghi putridi e del feudalismo elettorale, con la prevalenza dei piccoli interessi locali e perso nali ,;ug li inleressi genei:ali; che per tutto ciò la universalizzazione ef– fettiva del suffragio con lo scrutinio di lista e la proporziona le sono le condizioni del ri– sanam ento della vita politica e dell'eleva– mento della funzion e p~rlamentare . IL CONGRJEJSSO, in coerenza al 7° Accapo della recente piattaforma elettora le, reclama nte " una pronta modificazion e all'ultim a legge elet– toral e, incompl eta e difettosa , col suffragio universa le agli adulti d'ambo i sessi, coll'a– bolire il Collegio uninominale sostitu endo – gli un largo scru tinio di lista, oppo rtuna– ment e int egrato colla rappresenta nza pro– porzio nal e )I; Impegna il Gruppo Parlamentare Socia– lista a pr esentar e, entro l'anno , o al principio del 1915, anal oga propo sta di legge: e irnveuna i de1rulali, i 7Jro71agandisli e le propangand iste del par/ilo a convoca re, entro l'anno 1 Comizii di pro– paganda, affinchè l'azion e parlamentare sia avva lorata da un largo ed efficace conse nso ùcl prol etariato.

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