La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 9 - 18 maggio 191

VARIETÀ nostt"i bambini. :--;.tatp att uh". i,;· una zia da• parln. lh n~: (Juc-... ti hamhini :-.ono tanto l'<tlti,·i. tanto t.'att n'. ~ono .-.t•mpi;<.l'lllf'"nh• 111:-op portabili'. u. .\la d:in<.-ro:-' - o-...,t•no 10 ·ro11i(":1nu.•11 t1· l'}l}Hll"i' non e-i din•hli<•'. l1a11n11 dU<.' yj "ini rhl' -..t•mbran fatti Jll"I i hat:i '. 11 11 .\h '. -"Ì, l•h:-' - rihath la zia dmn•h lit• pt"tn are. Per<lerehla.• la p:11. t•11z:1,rnl'il<' i<.':~ lo non ho ruai vi~fo hamhini (·o... ì l'at t vi'. >L 1, E quali :-ono gli atti di t.ath,·t~ria dw 1·011111wttono:' ~entiamo un p()(·o 11 \"og-liono .-,t•mpre .-.t~Hl' <"olla loro m,im m;l, .wmpre. ~l' 11011la '<'dono <addatt:1110 i\ ~tar<" l'Oll UH' l' colìa llOll ll~L ma -"l' la nwnnna l• pn" ... ente le- -.i attaccano allt• g-on– llC'. le .-.oltano al collo, la :-.ofloeano di hao! 1. non r--i rie,c·t~ a portarli Yia n. tC~a dun~Yo r:tipondcre? Continua· ad ih't·an."'ZZill'l' i due pil'l'Oli :H'l't1'-1llil' int..an to pen-.aq1: puYl'ri bambini~ anehr l'arnorC' rn ,·o: è giudil·~lto eattn·crta). .l.de ..-.. .o .-;e-nti::uuole lagnauz,, d; un:\ 11011 na. }li raeconta. ch'è torn~1ta i:;ua fig-lia llal– l"e,h•ro: partita giovanetta è rimpatriata. •·on marito e figli. Ila tre bambini, tatno c.1.tti,·i '. oh: t·o– .... i l'.1.lltiYi, l·osì can:vi: fanno tli.,per,1n• '. 11. Pon.•1--i pin:oli '. - ri~pondo io - cunw Yuo:e thl' po-..~ano ~--ere buoni:' llauno ,·ompiuh1 un lungo viaµ-~io. hanno ~otforto 1 mare, hanno ,·i,to tanll• l'O~c nuo,·c, han– uo camlnato dima. l lra :< trovano fra gen· h• ,tra11iC'1-,t.che parlano una lingua a loro 1;.:nota. Han.no do,·uto tarubinrc tutte le lo– rn abitudini. I cibi, l'acqua, sono di ,·er.s1... u. La 111ia interlocutrice rimane irupres:-io· uata <la que::.t'ultirua &.':-1°n·az:ono o inter· n,tapc I 1uiu di::.cor~o <liceudo: For~ ha ragione lei, perC'hè dal giorno del Iorn aITiYo iu p01 i bambini hanno ~mpre a,·u10 a;.. 1urbi iute.stinali u. La terza è una maruma. :Yi prc~enta uu ~uo bambino di d:cci m~i e ne la il ritra.t– to u,oralP ripetC'n<lo dieci voltl' dic- è.• cal• l:n,. ~ono tutti 1· .. attiv;. ma r1uc,to poi è tJ'('ll)PllilO: Il, Jo uon ri"pondu e pro<:uro <li far ridrre 11 liaruh:no C'hi' nw.stra, ri<lc·n<lo. una !in· g-ua pat:110:-a. indice :;icuro di alimentazio· llf• inaz·o1,a!e :-;e-rubra trra.,so, ma prcn- 1letulolo :11 lnac·cio m'ac.:orµ-o rhe il J)(}VC- rino pe... a. eome potrebhe pe:-.arc un bam- 1,mn d1 ... ,.j mf>..,:. Fac-1·io qualche abile dw 111,1n<la lla ma<lre e apprendo che il bam- 1,· no dorme a!..ritat(I. Jia il ri:.:nra-ito dopo t•:-n; poppata e,·ac-ua ic:"Ci ,·1·nli, piaH!.!t' J,f>r intPr,• ,!! iùnia.te. Poi rif',co a tahil n• ahn ,la · :_. . . ,m ;rnpc,1 tant:: il ba1111,ino ,. t" 'le t1tta,~·ato alla mamrnella 1igui Yo~1a d1l' 1•1au;.:-P, tra 1111a poppata e l'altra manJ,ri,1 ,p1aldw r,<·zPttr d. panP, a,,a~~ia la. polen f,A OTFESA Dl',f,T,P, LAVORA1'1Ur.T ta: a mezzodì .siedo a mens;i cog-li adulti l' 11 a.-." ,q.fg -ia un po· di tu Ho 11. (l Oh. per quelìo'. - a&·•..:C·ura la madr<" ha uno .-;tomaco di .-,truzzo. Digrri:-;c•<'pro· pr:o tutto)). ('pJ'('O di :-piq~an• alla madro (•IH' il ha1n– hi110 l•. ('OlllC <'. prr1·IH· non è nutrito bC'n 1 • S1<·<·0llll' la macln• LH·c•. mi illu<lo ch'c, i 1 C'api~<·a. l' mi far·c·io ardila a clarl(' a.lc -11 ~ (',(Hl~·igl I. -~- Dopo :tYCI' as1·n!tato iu "il< 1 11zio IP 1111C1 parolt>. la donna. irnpro, vi-.anH'Jllo, ,'ii metil' a ridi n· ,~ eo,u-ludc c·o:-ì la no..,lra c·on,·<'t.....,a ;-->onp: ~ono tult.<• idt.'e rl:1 :...ig-nori <·he 11un hanno altro n J)f'll"-an•. Chl' malnutrito o <·he ammalato'. I~' <·aUivo '. )1 l' sf' Hl' Yrt 1:m• l'ianclomi uno r-~nardo di 1·omm!'ierazionf'. E1To :11 rhP ~1:1to le ini.riu-.lizil' ,-.oriali ri· llurnno i fiµ-li c, !(' maclr; dl·l prolPt:iriato. (~tl('.-..iP ultim()> t-ono at---.olutnnwnle ignare ckllP ronclizioni dei loro figli, fino al punto tt· riderne. Pazienza. compa.gnp: ('outinu:amo la no"lra opera di i.-;truzion'-" <' di propag-an<la. J,; Y'inrC'rc-mo og-ni dobo l1•zza t'tl ogni pr<'giudizio (" farl'lllO rornpren– {l(\J•p :illn rnad1·i drl popolo i pcrdd clC'lle mOltc-plii·i ,-.ofr(•ronzl' dC'lln loro 111·olc. Lns, DR.AGHI )I ,nTEG.,~1. PROPAGANDA. La rompaana del gruppo femminile sotialista. approri11an1lo della ri<·orrenza dol 1• ma~!!io. banno coinpiu:o il loro do ,oro accorrendo. dOYO fu loro po-.,1b1lc>. ai ('QJ11i2.i o alle rmnioni indotto dai tir- 1·oli 13~l•t.ioni socialiste. Speriamo tho la sthiora dL•lle nn:-.tro propagandiste si far<'ia piU numerosa o po::-~anolranno in c-orso. diITondore l'idea socia– lÌ!-ita,m,·ho nei centri, o nei villac{!i in c·11i la donna c-hc la, Ili'!\ e produce, vin• an<'ora nell"irmoranza ,10· suoi 1liriui o do' ~uoi don?ri so<'i:1li lliamo <pii l'elenco dolio comp:u.!no (·ho lurnno parlat.n, non por nrntnre l'opera loro, ma per in– \ 1tarn altro a seguirne J'osompio. La cooperaziono <lolla donna al u·ionfo riel p1·og1·anima i-oc-iali~ta non è solo un bisogno poi nostro pal'tito. ma nn doHJl'O per le donne <'ho sono in!-,<·ritte alle Se– zioni dol par1ito socialisrn. .\t><·oltco"'unque ron fo<;. ta.as, ·nltme ron rarro– !!limento. appiaudito con rordialo ont11<..iasmo par– larono. ).!aria G.udiro 3 lntra o n Domodo~sola in sostii.111.ionedi An!!elica Balabanotf iudi~posta. - Abiirnille ZaneLta a Cunoo. - Giselda Brebbia a Co~'-ato. - :-.ofia A ,·oni a Santhiù. - Teresina Boeri a Capoluo-vo. - Ines Sara<'rhi a PianC'0ri e Coµ-g-iol:~ - Linda ).1alnati a \ltlanll o ad .:\fìori. - k()J:ÌIIJ.Tcrruzz1 a Legnano. In. altr • ,-itlà. altre ('(HuJ>agno partoriparono allo znamìe..:rnzioui del panito. o ''0:'\I a f'astellonorato <li r.aPta parlarono Lmda e .\una lle-.\Ioo: à .\·c:a– /ali <h'ton,ia De-).leo; a Rt,IJù•ra o s··and;a110 \faria noia. a Jlodeua Argentina _.\ltohelli, a ('omo e dint01·n1 Tere<..ina Mel'nni. a (;al/aratti Ines Bit– telli a A•s,•ia !ria (-ira'isi. La rompa~na Balabauoff lll poi a Como. inter– prete od oratrir·e nel ric,wimento de:.:li nµerai te– de~rhi. Conw al ~olito fu 111olta Ofllf•à<-o ~ la<::ciò nell"ani111n cledi inteno11111 i. tra cni rnoltissiine donne. u11a 11npre!ò=~ionc ('ho il tornpo non ran· r·ellor:i tanto pr~sto. L.. \1. Abil!aillo Zanuua U"nne gio\·ed1 '.'.; p. p. ur~a olo– va1n <'onferl--'nzasul wma: « Due va\on soriati cln risrattare » al Circolo Sorialbu\ in via H. Bl'uno. :J I') rlo111enira 11. fu a \igua!'da poi vi•ntonnio dolla C'oop<'l'ativa Edificatri,·<'.. \nche qm fu IOsleJ.?,cdata e apJ>lauditi'-si111a. CORRISPONDENZE Da Winterthur. ('ar,• c•fJul))lf.'/,1'' ,, ·lh n•rlo:;irJil • f."app(lllo la1wiarq nt.'.111,l rioslra /Jife.rn a f:n·orc 1h•llo sc·1oporn dt ,\f:l,sall"-'·a~lia. ft1 !elio in IJle11a a~scmhloa dolla nostra lo~a foruminilo. o fn rom– p~·0:-;o sentilo da tutto in modo cho f11app1·ova1O d1 Prolevaro dalla f•a,sa Jii·e ;')U rho suh1Lo furono !-ipod1t0alla ronfodoraziono di Boloµ-na. I nit,o al nostro pirl'olo ot,olo intendiamo anC'ho mviaro a 111Pzzo della 11O! -it.ra /J ift•sa, un ~alut.o d'm,·ora2i:?ia– u1(1n_to allo valoro'-c compagne nostro cho da due mesi lottano acc·anitamont.e. non solo contro le P!'Opoten1.opadronali o poliziosche, rna an<'he <'OI d1!:mmo o roi,di stenti. lo~~;e~r?oi'~:~~~i~i~~,·r~:t,oo~a~~-<li:~~'l~~gOl~<r:~;:f < ·ho.in r1ne~to \'o!-tro arranito combattimento fra capitale e lavoro non f-ioto solo, ma noi o tutta la µ-rande fami2I a ,logli sfnntnti romc voi, r con voi. V1 giun!?a il nostro solidale o fraterno saluto o l'au!?urio 11! pronta e cornplola \'ittoria. ' VAl,ERIA:\I TJ:'.RESA. Siamo vercu,itnte o, gogliose di poter clan~ alle nostre compar;ne r,uf'sto saggio di solidarir•lll p~·olrta~ia. Hsw è tanto pi11 degno di ammira– ztone'. rn q1 1 a1Lto eilianr da emig,·anti italiane, cl~ si trova;io lontane, in Jsvi:r:t:ra, per ,·a,oioni dt guadar; no. Siamo liete (.·/tela nostra •• Difesa .. abuw servito ad avv,e:inare dt>lfr proletarie f'!tP le dolorose necessita dell'emigra;;ione hanno se· parate, ma che la comunita di sentimenti, di sfruttamento 1.miswno con i più saldi dei vin– coli. Speria,M che l'esempio delle compagne di \Vin– te,:t~w_rveng~ seg1,ilo dalle 1•0,npagn" e lavo,·a– tnci in ltalta e che allt• rato, ose militanti di .llassajisca,qlia ,r;iungano delle prove sempre piti frequenti e ,•videnti df'lta ,mltclarietci r delta siui· patia ch'ene meritano e clt!llt•quali hanno ve– ramente bisog,io per resistere nella lJigantesca l~t~a co_ntro 1l (•apitalismo, spaleggiato dalla po· lt~ia. lm, fra(Prno a1.tgurio alle Sf"ioperanti ! La Federazione Nazionale e lo scioperodi Massafiscaglia. Da.Ila compa.gna. Altohclli. Srgrcl.aria della Federazione Xazionalo riC<>viamo e pili che \'olcntieri pubblichiamo: 11 Lo sciopero di 11a...~afiscaglia. - che è me· rit..c,·-0le per l'entllsia.smo e per la giustizia che lo anima - cli tutta. la. solidarietà del proletariato italiano, proseguo compatto. 1 laYornwri d'Italia hanno già risposto enrnsia.sticamento all'appello della Federa– zione Xazionalc per i suss.idi ai valorosi fra. t~lli di Jfassafisc.·aglia ;\la molte delle schede diramate sono aucora in circolazione. rarie Leghe si indugiano a restit.uirlo per il desiderio di raccoglier il maggior denaro p0$Sibile. Hicordiamo alle Legue cd a. quanti rioo-vet– tero la. scheda che gli scioperanti hanno dei bisogni immediati e eh l'obolo della solida• rietà è tanto pii1 utile qua.nt -0 è pili sollecito. Tutti coloro che ancora. non hann(I rispe– dita la scheda cd il ci<' n.a.ro lo facciano subi– to: Occorrendo. richiedano a.Ila l·ederazione una scheda. E si ricordi a. scanso di dic.guidi - che tutto il denaro deve c<-:-<·n · mancln.to e~clusi,·a nwnte olio Prd,m::in11e .\',,:innnh du Lrlt·ora. tori ddlo 'l'crrn, /Jolog,m, che di ogni somma da.r.'t regolare rictwuta u. Da Torino. La iesta del lavoro lliu~l'Ì ,cn.unontc l>cnc: supt•riorc ad ogni IL~J><'tl;llna. 11 Ùl'UJ)llO fomm,nile , i COllCOl'· M• in 1.:ua11to gli fu possibile; preso pane al 1nmwro,,1ssimo cortl•o o fece larga chfiusionc <li ma.nif<'~tini di propaganda o giornali. La. nostra. brava oompa.'gna Bina Bcrsano Siott1 richi('ISt-<Ldai pa.-OSidi Condovo e Antonio di H11f><L per una. confrr<'ll7 ... 'L 1 fu accompagna l:t d.alla, compagna Lucia J3ourgiois: Fu una givrnata. di vera propaganda socialista . .Ui• 11an1.i ad un'imponente udiwrio composto pu– re cli 111olto elcmcrno femminilé, parlò al mattino a CondoYe in unodo magnifico e oom· mo,cntc. Hi(•,-oco la storia, della. nostra. festa e le lolt<' dol La,·oro; strappò le lagrime par• la.ndu della guC'>rra, dei figli, delle madri e clPI po1nlo la.vorat-0ro schiavo e , dipeso: dis• s,· d1·1la ,r.;oJ idaricta <' del do,·en· cl i ognuno a la\'nrare. per il raggiungimentù eh una So– cie.tà più bella doYo sia bandiLa. l'ingiustizia tiOCÌa.k 11 pubblico oommos."'0 proruppe in un'entusiastica ovaziono. Accettando il sentito ringraz.i~mento dei cari compagni di Condo– \'e, I 111c1tia1110a 1.worare ten.accmento o oon fede per l'ideale .socialista; certo che lo pa• role della nostra compagna, ananno com into essi puro della ll(·ccsa1t:\ cli organizzare le loro clonno, aprire lol'O la rn<'nto ;LIJ(\<.,1,ntiidee del socialismo. Si feCAJlarga diffusione di lllanifcsti e del Comitato delle donne socialist<', e della u Di• fesa delle La,·oraLrici n; per cura della com· pagna J3ourgiois o sia.mo convinte che la let– tura di questi Mranno utilissimi per la di(– fus1ono del socialismo. :-;cJ pomeriga-io la Hina Bersano-Scotti, par• lò a . Antomo sul tema: u L'omini nuovi o Yita nuo,·a. i,. Hia&Surncre la. conferenza ma– gnifica e impos.'-ihil : cbo la ,c:-ppo conquisla– ro l'uditorio int.ero la simpatia degli inti'r ,·enuli t(•cc.andoli al cuore che la gran parto cli <'ssi a,·e,·a.. 1 luccic.-oni a.gli occhi, e non la. sciò che un'ardente desiderio nei presenti: quello di ria,·erla presto ira loro a fare buo• na e sana propaganda. socialista. Qu to il riassunto dc.Ile riuscitiss.ime conforcn7..e i cui fn~tti fecondi saranno tangibili domani. Ed ora a noi pui·e da. queste colon.ne tocca. sc,nitamente i-ingra.ziare la. ca.ris.Gima. nostra. oompagna do.I gt•ntilc ricordo cho serba di noi bencht· assonto da 'l'orino; <lolla. buona vo– lontà o de1 gra,·i sacrilÌzi che ella compie per la propaganda. f<'mminilo socialista. e per il bene del nost.ro Gruppo. A non.e di tuti:e le compagne un grazie di \'ero cuore. col con• vincimenlo che questo le tornerà gradito e che continuerà a lotta.re ed aiutarci per il comune ideale e por le rivend-ica.zioni dei no• stri dirìi.ti. li. F. Risveglio femminile socialista. Il giorno D corr. nel Teatro Socia.le di Ca pl'ara la. valorosa. compagna 11.aria Goia chn compie nel Reggiano un giro di conferenze di prl,pagancla, ha parlato da,·anti a 800 perSo· ne e piì.1, fra. le quali abbiami contato :JSO Jo,rnc. Da molto tempo lo nostre danno organi72.,;:L• te nella Lega di Resistenza, che conta. 325 so cie, desidcra, ·a.no a\'eiro una. conferenza di una. compagna. - ;\leglio non <wrebbero potuto scegliere! La compa$'na Goia. Eeppe strappa• re dal numeroso uditorio appro,·azioni una• nime, provocando gra.nde entusiasmo. Dopo la conferen1..a \'e,nnero presi accordi alla preS<'nza di molte compagne JJCr la costi• 1 m:ionc di una S<'zioue Femminile Socialista. Jnfatti rnartedi 13 corr., al1a Casa del Po· polo ha M'Uto luogo l'assemblL•a della Lega. Fe.minilc nella qualo ha. parlato il compagnn C:andnlfi. spi<'gando <>grcgiamcntt> lo scopo o il funzionamento cl<'I costihh.•1He circolo socialista. 30 compagn si inscris.-;cro seduta sta.nte. VOCI DALLE OFFICINE E DAI CAMPI ~ rn.rn <, ]:r·t, di p,..rr•r pulJl,11(·,Lr d1H· a,tri con nbuu J•" Jr- nostu· 1 \",ci,, don1fr a. <li!l IE la\ r,1.tnc1 aut1•1tichr:. S()ro al 11•\'f' cli qud I~ 1;cu1,la. di C'.,ltura Sl.JC1a.list i. die il Gruppo J-1•mrmnLr1 l',('.J(•ta.1sta.rntlanr~• lia 1 tit.11i1r, e eh• • s ato a.ss1<Juan.r-r1•~ fnt: l"nta 1 ,, 11<m so– lo da lavora.tr1c-1 n -..1dPnt _\J I anr,, ma. an c-Ì1• d~ 01,c a.,. cb.- JJO·T \'f'UI , a. .\l.lanr, d1n-1· qi.w, <,gru , ,l .a. 1n• a1,rn1d1•rn un -..iar,,;gdto n fr·rrc, a. < t J.mo cio per dunos•rar, C:l)fIIC. 1 sta v \amEr. e aer> 1t,... ,,):, la:\: ,ra·nei il l,i lk.~DJ d s n. r ,- d1, ,a 61 (),r~J puhhh t1.runr, du•· eg 1 6Critt fatu <I Ile <·O1npagr1'1 c,,:r, t.f•ntat1,o '11 propn.ganda. l.. 1 1t,-r, n ,., , trutt1v,, ,·ri,, fJMfJrl<J lf• w,ratrwi: ril>&– d1 ca.w, fa. IJ"'''' ita ,h>lla. Cf,nqui ta. d, 11(. ,,tu, ori• I:, rn l,1 g-ro ehe ,wa.t ri~•,. d.1.ll1•,.., · e ,nd1z1 m d1 laH.,ro r. di &a t: e, d Ho &f• , fatto c·he la. d, nna ,.,Itn a lM rn ,I, 1,~ sta,. !,il mento. h f•l o, n<m rnPr.J g" vos,, d,,1 a. c: a.sa , f>''>l di\ IJ un bi:;ogw, 1 111,,·lkni, J.14·r li., madri. Il primo Maggioe i lavoratori. L,, (': ·f', <Id Ji ffi() .\I ;,-l! , qui d1 r1• t11t a la ma a Jayo1at cc J*r ch11 df!Ji d impQrrr• k otto orn r:.1 la.vor .\fa, fJU" rr,r,po, la mag~ r park d, 1 la,– ,,.oratori ,. ,Jd o Ja\' ,ra1.nc -1 11H ha.nn• n~JTl]. (;tJJIJfJTf;,-'1 •ili'' · o s1ynificatr I n1,11 t.aun<t nu c,,ra. compine il loro <loF·re L,,~ (fonn1· approfitt:1.un , q 1 LL1H,1, ,k :i.. f 4 •,a. del prnw, .\la~::nr 1.er n d,, r i ca 1 , d1"' lica.fl· q 1al "•' ora 11 fivl, tr & ira: •· n1•~k• t.11 1,<·r , mab1hm, "lt,e, ,, !a ca nr,• gn 1, durauv· tutta ]a w·tt1man1, ,_,non I cura.10 d, sigmtìcMO rJeI1a f,:-.::;ta.. Eppure ts.:;.b che tanto soffr 11 , chi, ,ogo r;tno l'c· ist~nza n 1 lavoro, che 1><•r il lavoro SA"moohhligatc· a:l aflida.re i figli ad altn e spi ..,, :dla. ~trad,~, (• ..~· che non hanno mai riposo 1· ~pcsso 11011 t r0\·a110 ll<'J)pUI"(' il U:rnpo di a.<:carcr..zare lt pr• pri,· cr1·atuH·, f•:,:..<;,(• che d<J· ,,.., l lanff'> asfi.s.;.i 11tc ddlo ntahilirnento •> 1f• ca.mJJ'>, hanno ...1.11c·ora, fjlu.:11•,ddla C.:L,'j.l o ,1 ,,,-51., ddla. 111a.t1·n,1ta, j,J·11za ,t\l·I II lo ,hl• ci·,;,n, do, n·bl,wro , 3,-1·H· 11•pri111è a r1con'>b<'(• n· , soll1·111zzan, la frnta 1ru1111lia!"ddla. l'il»<·I I ,,ne 01 • tic ◄ _,., IJH.: }llllJJ1·1w, ,d11w110 a, hll,Crlh· c.::..r .1.110 010 il J>ruw, .1lagg10, 1wr .audaro- a1 I ,111 Ili 1,istri, ù 1,v1 61 organitJ,llllJ, thi.; solo ei;. 1,rga.uiu.az11JnO <lt..:1 l,.LYVl'i~ 1 ir1 l 11111:.uJ11<1. dn◄·ul~ ra JJIU giubta, o i,1u folil'.(•. L chi· g11 uowwi lo 1r1coragglJJ11 ,, k ~piH ga.111, •l a l,Jtta. Collo <>tto on <l1 la.,uro 1iui a,rcn, rn,11:~g11.,ralut.A;, w1gg1 1 ,r fo,za., JJ!U tcrnp,, 1,cr 1;tru1rci u 1x;r dc<l1ca11 ;H hghuoh. 1 fig.i,,l ai , 1 u.... li 1101 a.bLia1111J dato la. vita., r.t•· 01 a e t 111t-.J111atr1gu.a. p<;r J. .1a,orat.-0n, ,. 0 un g1◄ rnv fo_tiC I rna.lcdird,hno bO 11·•l ~or rlt: ·-no a 1.: i.n lJt;.&.rla. )IIIJJag t:, 1wr w,1, 1,1 r 1 11gll 1t1Jti1 ri, 101 .. 1c..1.111,,, I• tt, .Llr•J, ln1 t1.i1110. Aoi:u li Il fenomeno della disoccupazione, le 8 ore e il primo maggio. J. 1 , A d<J 1· ,.,,,. ,, Jirnb · 1,1. d, lla disso '"IJ. a1.1vnu c:bc <la, qU :dcli♦ b.a.11 o 111nudeh5'· 1 • 11 eia la, t e, 11 lt il l tauw da r gtp rng1 o c1fr, alch t 11 Hnloit~~ n<m t 1 a h1wg110 eerto ,11 1"'6tJ'1• tlato rta 1110 mJ,h<"~ ,ir,,-raia. '( 1t, c:u .\la j.,"Jacdw mi r1 cora.g •.a, t:'.>IDC scolata. d,•l11. se 1<.11·1, di (·u tura socialista C'ccomi a s,·olg<'rc il t<'ma pro– postami secondo, il mio modesto pensiero. ~li ricordo, por M·crlo lei to. ed anche per a\'(1rh sentito dire da. esimio confen•nzierc c·hc uno dei capisaldi <kl programuia minim~, 411•! partito Soc-ialista. sono i tre otto. E mi ricordo eh<' gii1. fin dall'ora. la mia ponra m1•nt1~ si era soff<.rmata con a.ltenz1on(• s11 qut>• sto motto JH'rdw µ;ii1. fin dall'ora io m-11 ~tra 11tu11cnt,· c:011Yi111,l dw la da .. -..<.;(' la.voratnn• a \ rt·blX' ri~1•11tito un grand( lwn<·.-;.eroqual'on:L fjlW:;lo Rcopo foR<:.e stato raggiunt.c,. .\la c1·allora. in poi q111u1tr acqur su qu<'- Rt11 Yino 11uov1 pr<,hl(•lrli (l'imrnediala :tl I lliLZ.IUJl(', l{'nllf'l"O O('Ctl}J/11 I I lllÌ.1,\:hOn uomwi polll1ci d1•l .l 'art1l.cl socrnl1sta, 11011 piu climo stra,.ioni con carl('ill imwggianti a.li <' 8 ore, 110n l)IU c,,nf('l"l"B7n su quf><;l,o argomento, <' 1 primi .l.laggi du· ha.no uat1 si può dnc ,u (JUl·sto programma 81 , idt~ro lllH'(·c <l( •dica.ti a. h(·1,po che 11011 !;(·.111pn· aHvano affinità ad t'SSo. Eppure a!ll··or oggi mi tonnuco cht, M' <la part• nostra. si f,, (• t.J)Ì(•~ ~1.ta m aggior 1•1wrgi..L 11 questa. qu1-sti,JJ1<',lo bt·u1m a. qtH·st'ora, non ,lic·1, d<'l tutt,1, 111,L 111 p;LrLt·sanhl~· sta.t-0 rag grnuto ~d allora :unici, qua11ti oj:H:·rai cli 11w110 q111-:;t'oggi san•blwro stai 1 !iullit piana :-.cnz.a. Lln,rn, c1 quante· famigli◄• <11JJwno og1.;1 gior· li'• wm a.'lri·l11>4·ro pn·C'1pital,· ndla. wiS4•ria, 1'1·rch1· 1: 111utile rn ·ga.rl ,,, a.nth,· un ha111h1- 110 dr·lle 4 •k11w11tr1.ri colk ('ifr,· a.Ila mano po· In·blX! cliuHJi;trarc clw b(, 1wl 1010 stab1linwnlo dw occu1rn. c1r<:a. 500 01,oraif· cho lavorano d1C;.Cioro al giorno fa.c·<·11doun tot.aie <li &uoo on giornalu,n,, fii la\'orafi..',(•sol,, b ,,r4·, 1101 a– ' rnuuw un 1mgliaia <l1 on• d'a\';u1m ,. la. dit– i a, pn produrn· q1u•lla. cb\t<Lqua11t1!:1 di pro– dolf 1, 53,rd,b,, co,..,trdta a. <la.r la\'oro a qualche t·eutinaia d1 lavoratori 111 p1u. E non mi, preoccupo se qualche operaio ed operaia, a,·idi !',n!o del s..'L.lar,o, senla. preoccu– parsi d'altro. insorgo a prot..c:::.t.arc contro qul'i:iU:L dumnu;,;101w d1 La,·oro cho ,·crrcbbo a ridurre il giìt mngro salario. lo filo diritta. al mio intt•nto. una "Olta. r.ag .'",iuulo sara 110:.tro compito di inizia.re un agaaziono (X'r un <Lumcnlo cti salario. Ma qu ·to si pull fa.r(' solo quando tutti nor anemo una pancia. piena, perchl\ fino a. quan– do sa.rà un piccolu nurnoro di pri, ilegiate cho starà IX'nt.', quc:;t(\ 11011 penseranno certo por qul.'ili l'ho stanno m,'l!(•. C:onl'hiud<•nclo io dil'o che è necN•sario eh cl.a,parl(' nostra si ritorni a.Wantico su questi t.re olemcnti: olt(> 1,rc <li la.\'uro. disoccupa– zio1w, o Prirno .\Iagg10 sono tn• CObe cosi im• portanti t·d affine fra. cli loro d10 e nostro dmt•r1• di propugnarl<• t.ut.t-o t' St•mprc. Si ncn• tolìno a.urnra lt• HO,'itre handièn• rt.'<:anti i tro rnoU.i, si l;fodorino ancora i ll( k.tl' I cartelli un po ingiallit1 llli.L st•111prc buoni. E al Primo .\.Ia,cu.;io si <lia. ancora il \'OOchlfJ significato. l 11 \(•cchio prun•rluo <lH·o: .\lentt• !òana. in t·or ))" sano. lo dal c·anto 11110 dico cho solo con un '-';,<•rc1to l><'n nutrito !-i vinc•ono le grandi battaglio; solo qun.ndo noi anrrno rimediato a c1t11-stotri!':il<'-mal(• d1•1la disoccupaz.1one, solo allora dico, noi potn•rno marciare fidenti e sicure ,·c·rW> la Yilloria. final<'. Lit disoccu• pazioll€\ In sap1Jia1111,, ;,parirìL ddi111t.ivamonte solo coll'a\'v<'nto cli'! Soci:.Ll1~no. N. N. RIGAMONTI GIUSEPPE, oeront, Tip della Società Editrioe ,, Ava11,fil n Y 14 80,n DGm~no, li

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