Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 21 - 1 novembre 1946

e _ r1t1 ca , - RIVISTA ,QUINDlCINALE DEL SOCIALISMO . Fondata da FILIPPO TURATI . . In Italia_: An~o L. ~00 (Abbon. sosJenito~e L. 1000) - Semestre L. 260 .- Trimestre L 130 . _Abbonamento·settemb~e 1946-d!ce"'bre 1947: L.•.600 DIREZIONE EAMMINISTR.: Milano, Piazza Diaz, 5 • Tel. 16,220 - 16.319 - Roma, Via,Sistina, 48 C.-c. post. per abbonati n. 3-8225 • Spedizione In abbonamento postale: gruppo Il Anno· XXXVIII - N. 21 -Il Un numero separato L. 25 1r Milano, ·Novembrè 1946 SOMMARIO Politica ed attualità Sguardo in giro (U. G, M.). Dopo il rito di Canzo (LA CR.ITICA SocIALE). Ricostituire l'lnternaziona·le (LA CRITICA SocIALB e BRAKB). A proposito del càso Corsi (LA CRITICA S?CIALE). Lettera aperta agli « .Amici di Critica Sociale » (UGOBERTO ALPAS– uo GRIMALDI e LA C. S.). Guai del governo. trip"artiticò (GIULIANO PISCHEL), p·roblemi economici e sociali La lotta contro la disoccupazione (RINALDO, RIGOLA). Per un piano internazionale di oçcup·azione .(RoBl!J\TO Tm!MEL- LONL). Il cambio _della moneta (LIVIO SEVBRGNINI): Il problema della polizia (L_. MARTELLI), L'arbitrato obbligatorio (LA_ C. s, E FABIO LuzzATTO). Storia, filosofia, varietà Fatti e commenti de_lla stampa estera (p. ga.). Ciò che si stampa: CORRADO BARDAGALLO~ Leqere a John (p, ga,), A .tutti gli abbonati alla « Critica Sociale » del~ l' Italia Settentrionale · inviamo gTatuitamente il nuovo séttimanale « Battaglia Socialista». Ma per far fronte alle spese crescenti e per man– tenere in vita questo giornale ai fini del -trionfo della nostra causa, ci occorre l'aiuto di tutti i 'èom- - .., .. pagni che in essa credono.- Confidiamo quindi nel- l'aiuto spontaneo di tutti gli Amici di Critica So– ciale e nello stesso tempo li invitiamo a dare la lo– ro opera per la _diffusi one del settimanale, richie– dendo alla reti-azione il numero di copie che ere– dono di poter distribuire e inviana.~ notizie sulla vita .del Partito. AvvertiOMÙo che, con l'inizio del pro"Ssimo <mno, l'impQrto dell''llbbonarn;ento an.nuo· sarà. di L .. 500 (L. 6oo è/, settembre 1946 al dicembre 1947). Ma per chi ce lo invierà mi pro-ssimi mesi di novembre e dicembre il prezzo S(])f'à di L. 450 (L .. 520 dal set– tembre 1946' _alc/ic17mbre 1947). Il prezzo dei, singoli num-eri sarà, dal 1 novembre, pl(}t'tfJto a. L. 25. Biblio eca Gino Bianco SGUARDO IN ·GIRO L~ Confe're't/,Z<J dell'O.N.U. La seconda Conferenza dell'O.N.U., che si è aper– ta il 23 ottobre a New-York, non ~embra destinata a svolgere in un'atmosfera tranquilla i suoi lavori. Già prima che la Conferenza si iniziasse, ben cin– quantatrè argomenti erano iscritti all'ordine del giorno ed altri se ne varmo aggiungendo : proble– mi di natura diveq;a e relativi a quasi tutte le parti di questa « aiuola che ci fa tanto feroci», come ri- , peterebbe oggi il Poeta con ragioni anche più gravi . di quelle che potevano essere valide ai tempi suoi. Le discussioni di P~rigi c1 hanno già dato un sag– gio .dell'asprezza .che pos;,ono assumere i contrasti di interessi e di programmi politici t~a le Grandi Po- . tenze. E' anzi pròbabile che a. New-Y ori\: il conflitto possa manifestarsi più acuto, perchè a Parigi si trattò di stabilire le condizioni di pace dell'Italia e e di minori ·potenze vinte, sulle quali solo per ri– flesso indiretto si palesa".a il conflitto tra le <;}randi Potenze; ma a New-YÒrk verranno in discussione problemi in cui invece quel conflitto è diretto e a– perto: basti accennare· alle questioni della Persia, della Cina, dei Dardanelli, della navigazione sul Da– nubio, senza contare la questione spagnola e tante altre. In questa situa.iione pare più giustificato il pessimismo cui Bevin ha intonato il suo discorso di politica estera ai Comuni che non il temperato ottimismo a cui. Truman ha cercato di intonare il _ suo importante disèorso di apertura della Confe- renza di New-York. · ·· ' La questione che verosimilmente darà occasione ai più vivi dibattiti sarà quella sul veto che nei pre– cedenti convegni le- Grandi Potenze si sono riserva– to, in modo che basta l'opposizione di una sola di lòro su questioni che concernano inte~essi suoi, per mandare a vuoto la concorde volontà di tutte le al– tre Potenze. Contro questo diritto di veto han~o pre– sentato una mozione Cuba e l'Australia; e poichè Cuba è vassalla degli Stati. Uniti e l'Australia fa parte dell'_Impero ingl~se,' sia pure in condizioni di · larga autonomia, pare ad alcuni probabile che Ame– rica ed Inghilterra siano inclini a modificare sensi- . bilmente, se non ad abrogare, il diritto di veto, del quale sjn qui solo la Russia ha accennato a voler -far uso. E' probabile peraltro che anche America · ·· ed Inghilterra non intendano rinunziare ai vantaggi · che l'esercizio del veto può loro offrire e che solo· desiderino di regolarne meglio le modalità, e so– prattutto di tener aperta la questione per frenare ogni velleità .russa di valersi troppo largamente di quel diritto, _tutte le volte che vedesse minacci;i.ti

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