Critica Sociale - Anno XXIV - n. 5 - 1-15 marzo 1914

80 CRITICA SOCIALE per la flotta· in Austria-Ungherià del 35 % per l'esèr– cito e del. 308 % per la flotta; in Francia rispettiva– mente del 42 % e del 38 %; in Russia rispettivame~te del 75 'X, e del 162 %; in Italia del 68 % per l'esercito e del 128 % per la flotta. È una vera corsa alla rovina e all'abisso, nella quale rapacemente si impinguano i_ fo_rnitori,. i_ costruttori di armi e di navi, i magnati s1derurg1c1 colle loro appendici -parassitarie nella stampa e nel Parlamento. Al Congresso del Labour Party di Glasgow (nel quale pure i delegati hanno vivamente protestato con– tro il militarismo) un oratore, l'Allen, ha mostrato quali sieno appunto gli i_ntimi e inc?nf_essab_ili l_egami che esistono tra I grandi costruttori d1 navi e I mas– simi organi dell'opinione pubblica. Sono i gra_ndi gior– nali prezzolati (- la famigerata stf!,mpa gialla! -) quelli che han fatto sorgere 11 pamco delle clreacl- 110ughts, che hanno inventato il pericolo. dell'i~vasione tedesca nell'isola, che, dopo avere spmto riluttanti ministri a costruire le clreaclnoughts, ora proclamano che queste navi sono inadeguate all'offesa (e costano centinaia di milioni!) e già si parla di superc/read- 11oughts, che, alla loro volta, saranno sostituite dalle extra-superdreadnoughts. È l'inesauribile genio· in– ventivo ·dei costruttori di cannoni e degli armatori, che cercano di scavalcarsi a vicenda nel costruire cannoni che perforano le corazze, e corazze che re– sistono ai cannoni! Questo cerchio magico, questa « follia organizzata ,, (come giustamente l'ha chiamata il· Lloyd George) esiste in tutte le nazioni ed ha ovunque gli stessi strumenti: un'oligarchia •plutocratica, da un lato; una banda di pennivendoli dall'altra. Ormai bisogna convin·cersi di questo: o si riesce, mediante un'opera internazionale - di cui i socialisti sieno i .centri propulsori - a porre un catenaccio sui bilanci militari; o bisogna rinunziare a .qualsiasi se– ria riforma sociale e all'effettivo elevamento delle classi lavoratrici. Il dilemma ha la fatalità di un dramma greco, e nella semplicità delle sue corna contiene tutto il prossimo. avvenire degli operai d'Italia e del mondo. e. m. L'01·ganizzazione dello sciope1·0 generale belga. La Casa Editrice Vorvarts ha pubblicato in un opu– scolo, adorno di illustrazioni fotografiche, la confe– renza tenuta poco fa a Berlino dal belga V.anders·mis– sen sulla « Organizzazione dello sciopero generale belga,, dell'aprile 1913. Nella storia degli scioperi generali, quello belga occupa un posto speciale. Fu il primo sciopero generale politico preparato, come si trattasse di una lotta di carattere economico, su un piano prestabilito e svoltosi pacificamente. L'or- . ganizzazione di un tale sciopero può essere straor– dinariamente istruttiva per i partiti operai di ogni paese, se anche il movimento belga fu favorito da certe condizioni particolari: dal carattere -intensa– mente industriale del piccolo paese, dalle tradizioni rivoluzionarie di quella classe operaia, dalle simpatie di notevole parte delle classi possidenti, dall'assenza di un forte esercito permanente; e contrastato da· al– tre: dal disinteressamento dei ferrovieri e degli ad– detti ai servizi pubblici, dall'infedeltà dei tipografi e dall'aperto tradimento delle organizzazioni cristiane; se anche, dunque, in altri paesi Io sciopero generale politico avrebbe aspetto ed efficacia assai differenti. L'opuscolo descrive semplicemente in forma viva il meccanismo organizzatore d~ cui si son serviti gli operai belga per la preparazione e l'esecuzione dello sciopero. Specialmente grande appare l'opera del Co– mitato di agitazione, il quale distribuì gratuitamente niente meno che 4,4 milioni di opuscoli e 2,9 milioni d\ fogli V(!lanti, affisse-_16.850 manifesti e fece perve– n_ire.alle smgole orgamzzazioni una quantità di istru– z10111,spargendo oltre 7,5 milioni di stampati in un paese che conta appe_na 7,4 milioni di abitanti. !\,fono imponenti sono le cifre della Commissione di finanza che poteva disporre di appena 258.000 franchi. Altri 277.000 franchi vennero raccolti dai Comitati regionali. In queste S(!mme 11(!11 son compresi i contributi spesi dalle ?rga~1zzaz10n_1 econom-,che per i loro membri partecipanti. allo sc10pero; ma alcune di esse si mos– sero soltanto alla seconda settimana e concorsero in BibliotecaGino Bianco pròporzioni ridotte, -serbando prudenténiente i loro , fondi per i tempi difficili che si prevedevano per dopo lo sciopero, quando gli imprenditori avrebbero ten– tato di sfruttare lo s~to di esaurimento del prole– tariato. Mezzi scarsi dunque; poco più d'un mezzo milione di franchi da dividersi fra 400.000 scioperanti. Onde la necessità di economizzare e di -usare saggia– mente del denaro. Si istituirono i pasti in comune degli scioperanti, « le zuppe comunistiche ii, che fe– cero ottima prova. La Commissione di finanza am– monì anche gli operai a risparmiare per i giorni di sciopero, inducendoli ad acquistare scontrini di ri– sparmio da 25 centesimi da utilizzarsi po,i durante la lotta. Il successo di questa iniziativa non fu grande; soli 24.000 operai risposero all'appello accumulando 423.000 franchi. cc Ma, avverte Vandersmissen, il ri– sparmio ufficiale aveva sopratutto valore di simbolo, era un avvertimento a tutti quelli che volevan lo scio– pero di prepararvisi per tempo. E l'ammonimento fu sentito da almeno il 70 per cento degli interessati. Nei mesi precedenti lo sciopero i depositi presso tutte le Casse di Risparmio e le Cooperative aumentarono notevolmente. Uno speciale Comitato doveva prov– vedere a che i figli degli scioperanti trovassero ospi– talità presso famiglie borghesi nel Belgio o presso famiglie operaie in Francia o in Olanda: ma _pochi furono i genitori che cr.edettero di servirsi di tale possibilità. f. v. Per la conqui5ta dei Comuni In questo periodo di discusMioni intorno ai problemi municipali per le ·prossime elezioni generali ammini– strative, è utile a tutti di conoscere le discussioni e le deliberazioni prese dal Congresso dei Consiglieri Comu– nali Socialisti di Firenze 1910. Il Resoconto stenografico di questo importante Con"T grasso è messo in vendita dalla Libreria Editrice "Avanti! ,, a lire 1,50 la copia. Alle Sezioni Socialiste od alle Associazioni operaie, sconto del 20 per cento per tre copie sconto del 30 per cento. Rltre pubblicazioni municipali: Prof. F. G. TENERELLI: Le Finanze Comunali, grosso volume in 8. 0 • • • • ! • • • • L. 12,- Dott. CARLOHl!lGEL : Stor.ià deUa Costituzione dei Municipi italiani, con appendici intorno alle città francesi e tedesche. Volume in 8. 0 di 720 pagine . . . . . . . . . . . . ,, 10,– CARLOZANZI,direttore generale delle Scuole primarie di AleRsandria. Ordinamento della Scuola Popolare Italiana . . . . . . . ,, 4,– Prof. SAMBUCO: Appunti di vita municipale . , 1 0,50 N. MASTROPAÒLO: La Scuola Rurale e il suo migliore ordinamento : . . . . . . . . ,, 0,40 IVANOEBONOMI: Pe?' la riforma dei tributi .· ,, 0,20 Dott. G. CASALINI: La politica scolastica nel Comune moderno . . . . . . . . . . " 0,20 I Socialisti _alComune (Pi;ogramma della Sez. · Socialista Milanese con proemio di Filippo Turati) . . . . . . . . . . . . • , ,, . ·0,10 Ordinazioni e importo alla Libreria Editrice "Avanti!,, via S. Damìano, 16, Milano. E,IGAM0NTI GIUSEPPE, gerente responsabile. .Milano,8/S 191' - Cooperativa Tlpo~alla Operai - Via Spartaco, 6,

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