Critica Sociale - XXII - n. 21-22 - 1-16 novembre 1912

; C'ritica Sociale ,frJVIS'Ì'll QUIN1JICJN.JlLE 1JEL S(JCJ.J/l/SM(J Nel Regno: .Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: .Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 DIREZIONE:Milano ..: Portici:GalleriaV. E., 23 - AMMINISTRAZIONE: Via S. Damiano, 16 - Milano AnnoXXII - N. 21-22 Il Non si venrle a numeri sepa1•ati Il Milano,1°-16 novembre1912 Un ritardo involontario, avvenuto nella com– pilazione del numero di 1° novembre, ci ha con– sigliato di riunire in un solo fascicolo quella Ùri~ica Sociale e la successiva. Contiamo, col fascicolo prossimo, di rientrare nei binarii e. far pace col lunario. SOMMARIO Politica ed Attualità. It Cong,·es§o àel " Dest,·L. (CLA]JDIO TRE.VES) •. Sutla pnHtica 'este,·a àet p,·o/etartato (l\vv. TULLIO C0Lucc1). - Segue 81<1 medesimo tema {ALFA LAMDA), la borghesia. Il socialismo· è, al contrario, nel li– bero moto delle masse. La sua organizzazione, se ha da essere, non può essere di individui che, con una tessera nominativa in saccoccia, dicono, cia– scllillo: il proletariato, ecc., ecc.; ma, se un'orga– nizzazione ha da essere, questa dee consistere nel– l'assembramento di grandi aggruppamenti p1'ole-• tari, autenticamente produttori. Questo partito socialista è 'un 1 'amo secco. I primi venti dell'im– minente autunno lo stroncheranno e lo trascine– ranno :via, per sempre. Largo alle forze nuove,, alle organìzzazfoni .mfwve, di vaste masse, gover– nantisi da sè, ltinge dalla ferula del professore, dell'intellettuale più Q meri.o borghese, più o meno ., spostato, nel cui cervello il socialismo si raffigura così: il socialism,o .... sono io! Per la unità detla coscienza: •· Pens/e,·o ed ~zlone" (Pror. GIOVANN,I ZIBORDI), Pasquale V/Uari, la Libia e I " tra1Jestimentl • det Corriere della Sera (f. t.). - "Jt mondo non !'abbiamo fatto noi, • (ANGELO ()RESPI). Studi economici e sociologici. L'immora!Ltà deUa " mo,·ale sessuate·. : Replica a Rodolfo Mondolfo (!LLE EGO), . Jfezzadrla • bracciantato in Romagna: VII. La questione delle. mac • ch/11• trebbiatrici /Oontlnnazlone): Il problema non poteva, venlr risoluto se non colla cooperazione mlsta.. cioè rra più categorie; Il Cong,esso dl Bologna. dell'l-2 novembre 1909; Il Conlj'resso di Bologna del 2-5 marzo 1911; Le ,declstonl della Contcd~razlone genera.le del Lavoro (Pror. ANTONIO GRAZIADEI), . ', .d11co1·adal ce.,simento 1911: I :J,,;lml rilievi: Il. Tor.ino (Dott. ,ALES- SANDROSCHIA.-VI). ' Filosofia,, Letteratura e Fatti sociaif. F1·a Ub1·1 e Riviste: La. guerra. per la. Macedonia (f. p.). Biblioteca. dt Propaganda della CRITICA SOCIALE, IL CONGRESSO .DEI"DESTRI" Il Partito socialista riformista suda tutte le sue camicie per fare un po' di griflo attorno al suo primo Congresso nazionale, .... stavamo per dire nazionalista. Aiutiamolo, per quell'istinto di aiu– tare i deboli, che è purè un attributo del senti– mento socialistico. Dunque vogliono fare un Congresso. Ma un tale Congresso sarà la riunione delle rappresentanze delle Sezioni e dei Circoli, nei quali riposa il so– cialismo riformistico; sarà lo specchio, cioè, di una organizzazione politica e, precisamente, della stessa maniera di organizzazione politica, che si è d.aita il Partito socialista ufllèiale, tradizionale. · Ora, il piccante, per non dire il bello, della eresia di Leonida Bissolati, capo oggi del nuovo partito, con ·relativa coorte cli Sezioni, di Circoli, organiz– zati e rappresentati in Congresso, era questo: .. - Il socialismo non sta più in cot,esta angust.a cerchia di Circoli e Circoletti, dove quattro com– messi, un avvocato, un ragioniere e qualche se– gretario di organizzazioni economiche si dànno per d~ositari del socialismo e interpreti autoriz– zatr del proletariato nella sua lotta di classe contro Quel· discorso era bello e perfido, pericoloso ed a;vvincehte, come ogni rivoluzionaria eresia. Gittò le basi della ·politica della Destra socialista. Ine– briò i. borghesi. Atterrì i proletari. Fece intrave– dere nèl cielo greve della poltroneria italiana eri– g'ersi·in fiere fafangi un Partito del Lavoro, sul– l'esempio delle oolossali trades-unions, ma più sciolto- ancora, più libea·o dal socialismo ortodosso, pedantesco, tesserato, intransigente .... colle nuove idee, c@i nuovi adattamenti reclamati dal divenire d·eua classe proletaria in questa grande era gio.., littiana. Insomma, quel discorso, quell'eresia, ci promettevano il disfrenamento di una flottiglia dt aeroplani, dalle possenti eliche, conquistatrice dell'aria, del cielo, dello spazio .... ·'Invece, il Congresso socialista riformista, a di– stanza di .soli tre anni, non ci dà neppure le sdru– scite barchette del decrepito partito socialista– ràmo secco ! La nuova organizzazione è la vec– chia, a base di Circoli, a base di adesioni indivi– duali:. Neppure quella fisima, che già il Partito socialista ufficiale praticò ne' suoi primi anni, della adesione collettiva delle masse, il "nuovo" . Partito non ha osato ten-tare.. O perchè non vi abbia fiducia (oh! allora, il famoso discorso di Bissolati ?), o perchè non abbia trovato masse,. in cui riversare lo spiritò socialista de' suoi demiurghi. Il fatto è che, plus ça change, e più è la stessa cosa, sempre. Dei Circoli, dei Circoletti, delle tes– sere, un segretario, che è sempre Pompeo Ciotti, il " segretario fiorentino ", e tutta questa roba si porte. ad un Congresso per rappresentanze, a discutere un certo predisposto ordine del giorno. Come ciò è, disperatamente, sempre la vecchia storia, tutto quello· che è stato dèriso, ripudiato, abbominato, maledetto! .... Perchè, perchè allora rifarlo? Au fond de l'inconnu pour trouver du nou– veau! - invocava la annoiata musa baudeleriana. Ma voi non troverete il nuovo, perchè non vi sprofondate dentro l'ignoto. Ah, no ! Una leggenda pretende che, la mattina del terzo giorno del Congresso di Reggio Emilia, quando era deciso dalle frazioni il distacco, che il Con– gresso avrebbe sanzionato, Leonida Bissolati, in– contrandosi con degli amici, esclamasse: " Questo,

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