Critica Sociale - Anno XXI - n. 7 - 1 aprile 1911

Critica Sociale 'RIVIST.Jl QUl!V'DICJN.JlLE 'DEL SOCJ.JlL/SAfO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Lèllcre e vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E., 23 Anno XXI - N. 7 l{on si ven<le a 11:u1um·i separa,U MIiano,1° aprile 1911 SOl'vIMARIO Politica ed Attualità. D1ffa IWlUa (FILIPPO TUR.1.Tl), ìl/L11lsferialismQ e 111t11isttri(lbt/is111 0 (C. 'fR~~\'ES C A. UUSSI), Le f/l'(lvezze flscali net pl'ublenui i.le/Ut casa pupo/are (Dott. GIULIO CASAL!NIJ, Studi economici e sociologie!. La, Hbn·ti, del u,voro (A YV. Tr1,1.10 COJ,UCCJ), J.,a coltura 11elle co111pr•t111e: // • UmversUà popolare v/aygla1de,, del C:1·emu11ese (rror. wno1rn GALLI), Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. La deUn{JIUJIZ(I mi11orUe (OIUl,IA n~:CCIANI)- DUl~A SALIT'A Lo ha preso - la frase è sua - il mol di mon– tagna. Leonida Bissolali, che ::una ritemprare la sua rubesla malurit.'t con le scalate al Gran Sasso e con gli amori freddi delle dolomie alpine; su quel facile colle, inondalo di sole, dominalo e.lui gran ca– valli ellenici, provò lo spasmo invincibile. Lo provò nella discesa, dopo aver sostato sulla vclla, lusinghiera e cordiale. Sentì· che 11011 risalirebbe: era« più forte di lui JL Tullo questo è assolutamenlc sincero; sincero nel– l'impressione e nella motivazione. A11chc falla la debita parie ai rism·bi clo,·crosi, allo clclicalczw squisita dell'uomo, che volle, in ogni caso, essere il solo accusato, e dell'andata e elci ritorno: che obbedì, e prima, e poi, a quel fervore di immola– zione serena, che è lullo lui slcsso; concesso tulio il concedibile, l'jmprcssione e il motivo ·dominanti l'urono quelli. \[a il motivo del motivo? le rngioni profonde del– l'impressione? .Non vi è nulla, proprio nulla, al cli– sollo cli quello stato d·animo, di quella improvvisa e indomabile, che parre o puerile od isterica, ri– l1'osia trionfatrice? Al disotto - dove sia il sentimento, dove la co– seicnza non giunge a veder chiaro, dove ferve mi– steriosa la viLa, ehe è l::i rc:dlò - vi è luLto, noi cre– diamo, quello che è il dramma elci presente partii.o soci:disLa, in Italia certo, forse un po' rtllrovc. li dramma (la parola 11011 sembri pretensiosa), di cui siamo gli inconsci attori, che ne allendono lo scio– glimcnlo e lo ignor::rno; che, nel Con_gresso di i\rilu– no, si profìlò corno nuovo dissidio cli lendrnzc. con– trnsto di gruppi_; qui npparc come _aneddoto e co.m e persona, e però più concreto e vivo. Che siamo noi? che saremo? Non pili", cCrto 1 siam quei clic fummo. j\ion nncOra qticlli che sognammo· di diventare. Una cosa nella foi·mula, un'altra nella realtà. E i1on per ipocrisia calcolala: per forza di cose. . Dove sorge Leonida Bissolati, l'ipocrisia si dile– gua. Di lui nessuno ha duhitnto. Nel mal~ 1 nizio mon– do polilico, lullo strizzar d'occhi e scplticisrno vol– gare, nessuno ha sospcLLaLo cli lui. Hanno sorriso; Biblioteca Gino Bianco deploralo; crollato il capo; ostentalo sorpresa o scie• gno. Nulla più. Nessun n!Lro socialisLa. in sè incar· nando il problema, polca porlo così, ignudo d'ogni frasca, sgo111bro cli o,qni accessorio perturbatore. Partecipazione al potere? Si dovrebbe, forse: non si può, ccrlnmentc. L.n logic:1 è vinla dal fallo. E l'ostacolo insuperabile è quel «socialismo,,, è quel « pnrlito socialisLu >), in cui non si crede, in cui s1 ha cessalo di credere: la « fronda secca "· che si ::uriLa, che si vendica, che, dunque, è ben viva! ~li resto è lutto sofisma. I~ sofisma la curiale di– $linzi0nc fra il partilo e l'uomo. Tali uomini sono jl partilo, anche se questo li rinneghi; se elica, con leggiadra disinvoltura: s6no pronto a dividere gli utili dcll'aud:ice imprcsa 1 ma l'eventuale bancnrolla sar·ù luUa affar tuo. Possono essere, al più, il par– tilo più sincero, o più consapevole; il partito del– l'indomani. Possono incorrerne la scomunica mo.g– giorc, per averlo precorso. ì\la il partito, che non sa liberarsi dep-li speculatori e pa~liacci che lo in– festano, può ancor meno - c·è alm::rnco questo compenso! - liberarsi cli Leonida Bissolati. S'egli s'ing-a11n;,, 1·inganno è nnco ciel partilo; se dubitn, confessnlo o no, il dubbio è in noi tulli: se si di– sdice (ccl è questa la vcritù), è nostra la conlradcli– zione. E, se va per un fìne elci parlito, che il par– lito pose a se stesso come imprescindibile, egli va come sociulisla, non imporla se deponga la tessera. l~ sofìsnia, parimenti, in questo episodio, oppone la repubblica alla monarchia: citare \liviani e 1\lil– lernnd. John Burns è pure ministro. f\nscele, e gli altri, son pronti nel esserlo domani, nel Belgio mo– narchico. Non per nulla, sogn;_1ndo repubblica più vera, non sinrno coi repubblicani. Ogni µ;iomo ha il suo c6mpito: nelle condizioni in cui sorge. i\fnl pre~cnde lnvorarc nçll'avvcnirc chi lavorn per l'av– venire. I~ sofisma rizzare una barriera fra l'nlleanza del yoto e quella dell'opera; fra prcparnzione e nllua– zione; fra :nionc nel Comune e nello Stato; fra il blocco nei Comizi e nell'aulc, e il blocco al potere. Qui la logica clù torlo ai pusilli; trionfa CostnnLino Lazz:ni; l'nnarchismo hn ragione. Se nlln coll:1bo– razionc prestale 1.111 clilo, non v'è motivo sufficicnLc per ricusarle poi il braccio ccl il resto, quando sia prcuo dcll'opcrn. Tullo sia nei palli ciel mercalo. Soneggerc un Governo è giù farne parlo - spesso col coraggio e colla cocl'enza in meno. E allorn. iu lop·ica pura, per snlval'si, non c'è che la lrnppa. e sofìsma rattrappirsi nelle slr·elloic della disci– plina. La storia non sn procedure privilegiale; le accoqlir, n voli.a, :1 volt;_-i, e le giusLifìcn tulle. Se rrrdi nlln grandczzn dell'alto, dimentichi In regoln 1 clic non lo previde; se il luo l)rincipe affogn, lo nffcrri pci capelli, non pensi all'etichetta di Corte. ' Ln rivoluzione che invocn il lc.!:(nlismo: vi è bi– sticcio più strnno? Qui, dnvvero, ci si fa un fetic– cio del cerimoniale. - Piìi nncora: se credi. mn lnsirmc cluhiti, e sfìcli la sorte eia solo, e ricusi i solidali dell'insuccesso possibile, tu vai, si, oltre il dovere-~ ma irrompi ncl'l'eroismo.

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