Critica Sociale - Anno XIX - n. 12 - 16 giugno 1909

Critica Sociale f?IVIST .Il QUINVICIN.llLE DEL SOCl.llLISMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Letten e vaglia all 1 Ufflolodi CRITICASOCIALE- MILANO:Portici 6alterla V. E. 23 Anno XIX - N. 12 .Non si venile a 1unne,·i se1xu·ati, Milano,16 giugno 1909 SOMMAl~IO Politica ed Attualità. .llomt11io di /10,</(f (l,A CIIITJCA !!OChl,t-:). I'. Q Il. (CIIASTt:CLfm), l'tr 1/11(1pla/t(l(Ql'IIUI ,u uq,fo::l.011t: l't:~tl'tllill fm.wi (H J/o11t.-rHo,·/o 1Pror. OIOVAS:•I \11.u1.,1:,,u. C011/ro H pm·11tQ n1dir ,1,: a 1,ro11ojllo dt>ll'ultlmu ,·uto sulle 11,e10 ll'IIIIIUI ,\\·V, Ll'illl l'►.Rol<i.\ , Studi economici e sociologlcl. l't,· lii (U(i'S/1 dr/ i'Ot'laUxmu: l.(U'O/'O t CO/l,ll(,,10 (Pror. OlùVASSI ZI• UORDI. Gli tl'l"Orl dU sj,idocoli11mo 1•jç(l/11::/om11•1,(J (l'rof. ,\ STOSIO ORA/.JAl)I::[ • A11f0,.n la L11fe,.LoriUi »1uirlùi1rn/t: li problema (1(1110 !l-trr.tto; ,·er;;o IR ,1,1\uzlone del prol>lemn S. (' I 'llU.R.:R1-Cò('1'JlTl '· Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Cro1111<'11 Sodale: l,e Btblloteche popolari In lrn.11a e 1<1l'e1tero Pro• re9sor F. PAGLURI). MOMENTO DI SOSTA lre articoli rht> :--f'!.."UOno. scritti da diverse 111•n11r. pensati. ,·on1•1111no dire. da cli,cr!)e anime il \IC'rloni. ~ocial1.--ta:il Prrona. puro radicall'; t'lirrnrecln. C"hesia come a mezzo fra i cJuc- r-i\'C· !ano lullavia una JH'f'DCf·npazionc medcsinrn. elle(• n11cl11· In no~tra. Dop11 l'ultimo voto alla Cnnirr.i -:11gli a11111e11{1 di '-JIPSP mii ilari. i pal'tlli di 1•;:--tn·– ma, i tre clas~ic1 1c partiti popolari ►) vcrs.ano in rric;1. Ciò l· vrro anche·. e ne alJbiamo dette le-ra– µ-ioni nrll'aula parlamentare. del partito socia· li~ta. p(•r quanto ne ~ìa usc1l-0. necliam(). meno :--co11<1ua~sato. Scwialisl1. rcpuhblir·ani r una mi• nim1s~ima rapprPst'i1la11za radiralf• alla qualr però r possibile rl.c• rispondano molte pit'1 f:::irie rad1cal1 nel pa,•:-sc', t· l'cìrl:r·olo c.lrl PProna i_, un ~intomo - nnn furono soltanto sopi·affatti dalla ma7a-ioranza; ciò snrebbe il meno; '-f'bbene una maggioranza siffattamente rompatla, e assoluta· nirntc impervia a ,1ualunque iJl'netrazione, non si fvs·:;eancor Yisla e debba anch'essa impensierire; ma furono. e questo è 11 peggio cli gran lunga.. so– praffuttì in qualche modo da se rneclesimi: o di– ,·isi m-1 voto, o divisi nei motivi del voto, si sen– lirono impari al tema. impari alla loUa. f,"inis Ertremae? si domandano. ad una Yoce, 1 '/11ntecler e :\lerloni. E l'uno e l'altro tentano di clepr('rarr il destino. Il primo avendo l'occhio so· prat111to all'assrrnblea, e il secondo al paesc-, chP P fuori; entrambi incilando a cercare nuove for· 1.r.. a porre e a rollivarr nuovi problemi, che pos· c.anll ricorq:riungrrr i lnrerti di qucl'o che l'P.slre• rna fu. e ridarlr- ,·ila r vi/lore. E !"uno dice: ri– forma tributaria (' ~uffra~io uni\'rr.sale; e l'altro: 1•1forma tributaria. sruolc e pensioni operaie. I.a riforma tributaria r denominatore romune. <:crlnmente, il problrma urg-c: urge sorratqtln r,rr il parlitn ,1,ri;\li~ta, 1I qual", mrno. r\' 11gni allrn, potreLIJr. scnz:t µcricolo di marasma, af• fruntan• l" {'Oll:-cguc;izf' di 111w hu1~a paralisi, troppo slok,111\l'llll' :-·11pportala. Che r;111anc or– inai d1•l prn).. :-rn11n11;1 dr'! r.011,1:,'T('SSO di Firenze'! l\'i f'l'd ikllo: (' 1H•ssu11 aumrnto di spese militari; diHusi11nr dr!l;1 1·nlt11ra l' lc.~rµi 1,peraif' )): ma, ca– duto I pr11n11 punt 1 ~:arel>ùt-ro crollali. U, conse• ;:111•111..1. il -.f'rOIHlo Pd 11 lnzn. Perciò il Con· !!1"(bs11 a,t•,·a a.a-iriunlo: riforma tributaria u; per r1f1irn1'1• 1 111,·n1 p<'r la -.cuoia e prr le leggi cpe– raif'. i tllt'Ui du• µ-li i1t1llle11ti militari ci a\'reb– hrrn l11lti. E. pnie'!1l• sentiva il par1ito che le da.5:si dorni1H11ll1 1011 avrebbero nsscnti1o a tas– f-Hrsida sè. e rn·rnrreva suscilare nuove energie, .._i Pl'a ag!:riunlo an,·nra: 11 suffragio universale>>. Il ra!!ionamenlo fila\'a a meraviglia; era, nel• l'n,;~i<'me fii quei rotnmì. tutto un organismo di prnsirrn, e qua...;i 1111 prop-ramma mo\'rnte, che an– tiripa\"a la storia r fnµ-giava a J)riori gli adatta- 111C'11li necessnrì. Il snffr::tg-io univrrsale non vi ap– lJUl'iva t'OITIP1111' n~lrnzione dollrinalC', mu - iHca– tonnlo, nelln ~p!Pndir\n diagnosi e prognosi di Oaclann Sah1'mini. al prnhlrma elci l\lezzogiorno r a tutte le rifornir ynJule - balzava rome un trrmi11l', a 11n flato punto. necessario del pro– i·rs'-o rlPlla no-;lra politir.i. Fu rletto rhe quel ,.,ro• !.."ramma Pra troppo tuni:n e romplesso per una lr~islaturn. rhr r--arrhh" hastatn assai meno; ecl reco. dopo :;;oli rlur rnrsi di allivil;) parlamen– tarr. si;uno p-i;-) allr 11lt1mctrincee; incollati a un murn, n<'I qualr o '-rhiudiamo una hreccia, o non r·i ì• più rlatn muovere un passo. Oi rliffusionr rnpirla r ardita rlclla scuola. già 11or f' pil'1 da parlarr:" sarebbe la via per la qua~ IP. a :;;rnlirP il Ginlill1 r,cJ i suoi. si dovrebbe arri· rnrr pari pari ;il s11ffra7io uni\'rr:::ale, spnza ts· :-arnr ni;d la. hr1ndirra! - Di leggi operaie serie. ,\ dn pnrlr1rr ancor mrnn: sarc) mollo sr vareremo q111-lla mi'.'inioln dPlla f:n'-sa di .natrrnità. -senza. br·ninlrso. rhr io Stato ri arrischi un centesimo: e- I' amicrt 11i_crnla. <I' arrordo. stavolta. r mP nP spiace, rnn p-li inrlu~triali piì1 taf'C'Mrni. fa anchP a q11C'slail ,·iso rlf'll'armi. per amore. si capisce. rli quP.I meglio rhf' (' anchP meno possibile averC'. - T servizi p11blil·i ri,•ili - altro punto romplr• mrntarr del prograt11ma di Firenze - soffriran– no, per IP stPsRe (•agioni, la stessa anemia. Già lo ~i tocca con mano. Cerio. non lacciono perciò le p:randi forze della ...;lnria. Il mo,·imenlo operaio. come tutti i e-randi fattori rlell'evoluzione economica, proseguirà il c::uocammino, anche inavvertito ed anche a no· slro dispetto. preparando alle nuove correnti in• corrcihili della rivillà gli alvei sotterranei e gli sbocchi lonl~ni. Mn qucsla non è la politica; la politica P. se volPtP. as~ai minor cosa, ma è la ~ola che possiamo fare. che sia il volontario ,t fatto dell'uomo n. quindi dei partiti. Anch'esso, d'altronde. il movimento operaio. ha i suoi rista• gni Pd ha le sur malattie; avulse dall'azione po– l1lil'u, i111pPdtl,1dt f>.;f'rt:itarsi ~11110 Slnt.o, di girt-

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