Critica Sociale - Anno XVIII - n. 21 - 1 novembre 1908

CRITICA SOCIALE 323 munismo critico o socialismo sclentlflco, com 1 altri meno J>roprlamcnte lo denominò, appunto percbò critico e perchò sclentiftco non amò mai cristallizzar8i in for– mulo schematiche, contenenti lo risoluzioni di tutti i casi futuri o sognnnti il confino <ti ogni pratica attività. I I M<mifeslo dei comunisti - ha lnsointo scritto Antonio Lallriola questa fondamenta lo omnnnzlono del pensiero marxista, al quale, quanto a specifica ofllcucia, non può far da surrogato nessuno degli scritti anteriori o poste– riori di :11arx o di Engels, 11 se (11 tante e tm,te cose come stdlmmto di pe11sieri i·ari, riclotti 11e,·la prona t:olta cui wut<Ì i11lt41hradi s:istema,ecome t·accolla di germi capaci <li largo sv1lu11po,no,i fu pt1·ò, ,,; 1n·tttse cli ess,.re, 11è il codice dtl .socialismo, 11è il catechismo dtl comimismo eh· tico, w' il vade mecum della rivoluzio11eJJrnleta,·ia n· Esso nou roco ohe seguare una dirottlva, cho orientare la questiono soclnle, brancolante nel buio dell'Ignoranza. o nello nobblo doli' utopia, trasrerondo il concetto del dl\'Cniro storico 1>er il processo d'antitesi, dalla forma astrntta 1 che la dialettica di llcgol avca J)er sommi capi e negli Mpottl generalissimi già descritta, alla spiega– zione concreta delle lotte di cla11so; od insegnanito {il che lo ,•occhio scuole non avevano mal capito come il proletariato non sia un accessorio, un ammennicolo, una escrc1:1cenza, un male eliminabile di questa società in cui viviamo i ma Il suo sostrato 1 la sua condizione essenziale, il suo effetto Inevitabile, e, alla sua volta, la causa che oonsorvn o mantiene in essere la società stessa; onde non può emanciparsi, se non omanolpaudo e rivoluzio– nando tutto o tutti mediante una politica, le cui con– dizioni sono date dalla situazione complessa della so– cietà('). Qui sta il vero succo della dottrina, qui la ,•era essenza del marxismo, che il partito socialista Italiano non ba mai rinnegato nè potrà mai rinneJ(aro senza veramente suicidarsi. Tutto il resto è accessorlo 1 non necessario 1 e da un pezzo riconosciuto tal~. Il miglioramento della classe operaia? L'aumento del salarU 11 perfezionarsi dell'organismo capitalistico? lla non ò corto stato il Con– gresso di lllronze e nemmeno quello di Modena a rare questo peregrino scoperte. Da anni o anni souo divenute luogo comune per tutti i socialisti, senza che per questo essi abbiano sentito il bisogno di rassegnare lo loro di– missioni. u Qualunque concessione la borghesia racesse nell'or– dine economico - scriveva fin dal 1895 Il Labriola ci sia consentito, di fronte ai vari Corrieri dtlla Se,·a che oggi sentenziano di marxismo, di attenerci a questo genlalo e profondo interprete del comunismo critico) rlman sempre vero il ratto che la necessità dello sfrut– tamento, su cui poggia tutto l'ordino sociale presente, ha limiti Insormontabili, oltre del quali Il capitale, come privato Istrumento cli produzione, non ha piì1 la sua ra– gione d'essere. Se una determinllta conussio1te1mò oggi sedare mw immediata forma d'inquiete;::w11el proletariato 1 la co,ictssio,,estessa 11011, può a meno ,li (lf'sta,·e 1l desiderio d'altrt, e twort. t semp,·e crescenti (1 .... D'altra parte, la giostra politica, cui il proletariato s'avvezza, ne democra– tizza lo abitudini, anzi ne fa mHl ,•ora democrazia: la quale a lungo andare non potrà più adagiarsi nella pre• sente forma politica, cbe 1 come organo della società dello srruttamento 1 è una gerarchia burocratica, una buro– crazia giudicante, una associazione di mutuo soccorso 11 AS'l'O!'IIO l,AIIUIQJ.,\, lii mcmo1·1l11/fl" l//11tl(tHIO citi f'Omirnt/Jti ~· uonrn, 6' NIIZ,, lllO~. è 11ur110, In fondo, Il \'Cro ~enRo In cui, 1wr Clll cono:,ira Jc leggi dl'll'an\mo umnno, dl'\·'<'s~cre hHl'~a IR il'IC'llCl\1•ll1t ml!lerl1t cre•centf'. 1Ut'l1lamlam11 la 111011o"r111la11ubbllc111a In pro1m'<lto dul dou. Carlo Pf'Tr•l('l'hl •tlllA. ("rltiffl ..... ,tWU, anno 1902, IIOlll'IIÌ! lo "llldlo dt•llo 81es~o :lUIOl"I' 111 /.Jt/,i p UIJ/qr,i,fl "'' "'"•"''~"'" ltlrm. 191'1';' f' hl lli/,/;fll,r,, 1h l'1'0/•<1g1111,/11. I. I, rra I capitall11ii, ed è il militarismo a difesa dei dazi protctlorl, della rendita J>Orpetua del debito 1>uhL!ico 1 della rendita della terra 1 e co,1 via dell'interesse del ca– pitalo In ogoi altra sua forma. / fatti, atitmqr,e, chehanno appal"('ll=a .. ,,condo l'opinione clf'i f1n·t11li e df'gl'ipe,·critfri, di 1wian 111 inflnito le p1·evisio,ti del com,mismo, si con– t•erto110l1trece in nuovi mtzzi e concliliOni che quelle 1n·e• visio11i roIIfrrma110. Gli ap1,an11li cfeviatori c,eua rivoluzione si r.:Ollt'ertono, i11 somma, in s1101move11ti. ,, ... .\la salta su il Corrieredella Sera giacchè riconoscete l'anonuto miqlioramento della classe operala, siete voi sicuri cho•essa starà ancora meglio In regime socialista? Sarà allora possibile un ulteriore aumento iiella ric– chezza? Non rischierete rorse, con l'auspicato cambia– mento, di perdere il certo por l'lncorto? l~o domande possono essere ritorte. Chi assicura che la rlcohozza seguiterà a cre11eoro 111regimo capitalista, o cho 110antlrò. sempre una !)Orto maggioro agli operai? Chi assicura che la borghesia potrà, soddisfare i crescenti bisogni ciel proletariato? Che cosa prepara Il futuro per la olas'fo lavoratrice? Anche a non volor esser pessimisti. anche a non ammettere, Umt coul't, che la presente so– cietà ò condannata a dissolversi pcl proprio peso. i dubbi sono pli1 che legittimi, nonchò confortati da qualche passata esperienza. Le classi lavoratrici Inglesi, così fiere delle loro organizzazioni economiche, 1.:oslsdegnose uu tempo di ogni atteggiamento politico o rivoluzionario, così convinto di potere in eterno chlodore Cd ottenere sempre maggiori snlarì, non hanno patito una rorto delusione quando ò spuntata all'orizzonto la formidabile concor– ronzn della Germania? Kon hanno Intuito allora che il terreno su r.ui procedevano tanto sicure era alquanto friabile, non hanno cominciato a cambiar tattica, orien– tando<JI ,·erso la politica e non sruggcndo i contatti col proletariato internazionale? Ebbene, cosl facendo, i la– ,·oratorl Inglesi, volenti o nolenti, si sono anicinatl al marxl'lmo 1 perchè marxismo non vuol dire aspettazione buddistica o costruzione cervellotica rll un mondo futuro; marxismo signlftca coscienza nella classe lavoratrice cho il prosonto nasetto sociale non ò otorno; coscienza che dello rorzo nntngoolstlche si agitano In osso o lo modificano di giorno In giorno; coscienza che 011sastessa, la classe la\'oratrire, è per ragione di coso Il principale fattore di questa modiHcazione, e può, con la sua condotta., secon– daria o ritardarla; cos:cìenza Infine della assoluta neces– sità che Il proletariato si tenga sempre pronto ed in armi, afflnchè il mutare della struttura sociale nou ri– porti a regimi passati, quali per esempio sognano i preti, ma adduca ad un maggior progresso, a una miglioro armonia a ravoro cli tutte lo classi socln!I. Porchò actunquo un partito si rnantong1t socialis.ta o marxist1t non ha d'uopo d'incapponirsl nollo particolari teorio economiche di Marx, quali la teoria dell 1 immise– rimonto progressh•o, del plus-vnlore, del1 1aecentramento dello ricchezze, ecc.; nò de,,o porder81 a fantasticare come 8arà la 'IOcietà. \'Ontura, come rimedierà a ogni in– conveniente dell'attuale, quali 11ifett1es'Ja stessa presen– terà1 o so non couvenga 1 putacaso, foggiarsela in un modo piuttosto che in uo altro. •rutto quo,to ò quanto di J)iù sorpassato od antimarxistìco esista nl mondo. I socialisti d 1 oggl sono pili pratici. Essi 11011 ranno del socinlismo poi soolallsmo; ossi si muovono e si Rl{ltnuo pcrohò sentono di non stare eccessivamente bono nell'attuale stato di coso, o porchè intuhcono che, nuche qunudo lo eoso mi– gliorano un po', si tratta sempre tli un benessere insta– bile, tran11ltorio 1 che può sparire o con,·crlirsi in male da un momento all'allro. Ei'ii in tanto 'iOno rh•oluzionarì in qu1\llto non cadono nella dolce illu,10110 panglossiana

RkJQdWJsaXNoZXIy