Critica Sociale - Anno XVIII - n. 4 - 16 febbraio 1908

CRITICA SOCIALE FRA LIBRI E RIVISTE Lo, decmnvosi::iouc ,lel ,1w1·xisuw. Col titolo assai promettente e suggestivo " La decom– JJOsition du marxisme n (Paris, Rivière, 1908) il capo in• te!lettuale dei sindacalisti francesi e, ai può anche ag– giungere. italiani, Giorgio Sorel, ha pubblicato un opu– scolo di propaganda, il qualn de,,e servire a delucidare sempre piì1 il 8indacalismo rivoluzionario. Giammai, come da questo libercolo, fu posta in ri– salto, a contorni nitidi e precisi. la natura essenzial - mente anarchica ed antisocialislica di cotesto sindaca– lismo. I riformisti, secondo il Sorel, sono i discendenti diretti dei grandi utopisti socialisti visuuti nella prima metà del secolo. xix; i;cli uni e gli altri credono che! accanto alla giustizia reale, esista una giustizia romantica, e che il mondo Ai possa governare colla logica. A.Ila base di tutti i rogionamenti ilei riformatori sociali, sta il pre– concetto rhe lii società. capitalistica si possa lautamente morliflcare, là dove invece le riforme di qualsiasi genere lMciano perfettamente intatti gli ordinamenti attuali. La legi,,lazirne sodale spegne la fiamma riv..oluzionaria che Arde nei petti dei proletari e trasforma gli operai iu tanti piccoli-bor~hesi, cioò in elementi consenatori. Tutti i partiti politici (il partito socialista compreso) non souo che Accolte di intellettuali, che mirano al possesso dello Stato pel soddisfacimento delle loro par– ticolari brame o di quelle delle clientele elettorali da e.-isi rapprei-1entate. Qualsiasi uomo politico, appartenga pure al partito nominalmente più rivoluzionario, è 0011• ser'i'atore (!), f'Onservatore, si direbbe quasi, per deflni– :done. Coll'or~a11izzazio11e degli operai in partito politico lo spirito vero del marxismo fu adulterato, giaccbè il grande merito suo fu di SO.'ltituire la nozione di classe a quella di parlifo. r ..a clasfie è la risultanza di iote– re~si omogenei, mentre il partito è un con.!(lomerato di indivirtui clw b1rnno interesf-i divaricanti. Più crescono i succe~i,i elettorali del partito socialistico e pili il fiOCia• li~mo ri\•oluzionario divP-nta socialismo di St11lo. Lo Stato 1 11011devo nè può essere tra1:1formato 1 esso piuttosto va abolito di colpo Quanto pi problemi che si conne.ttono alla produzione e alla distribuzione della ricchezza sociale, il Sorel ci a\'verte ehe il sindacalismo (in cui, a. quanto egli af– ferma, &:i è trafifusa la parte piì1 vitale ciel marxismo) è a~:.ai affino al eosidetto mauche:1terrianh1mo e al più a~soluto liberalismo economico. Si lasci libero il passo alla più i;ifrenata compet,izione, e la produzione A.ttin– gerà le più alte vette. Tl socialismo 110,i deve ajf(1tto oc– ciipar~;i, dei mezzi che possono servire a far evolvere la società in tm senso progressivo: questi mezzi esistono già e sono quelli del capitalfamo. È il capitalismo industriale che risolve progressivamente, giorno per giorno, i pro– blemi della produzione, intorno ai quali tanto si affati– cano i riformatori socialisti i è esso capitalismo che appreude 0gli uomini come bisogna servirsi dello mac– chine per ottenere il massimo prodotto e che organizza scientificamente la fabbrica; è esso capitalismo che tendo n uguogliare il lavoro tra le diverse parti dell'officina. Ma, siccome esso ha bisogno d'un numero considerevole d'uomini particolarmenle attivi, attenti ed esperimen• tati, così s'ingegna a rlaro dei supplementi di salario a coloro che gli rendono maggiori servizi. E non è affatto con eonsiderazìoni di giustizia che es.so si regola in tal o calcolo, ma a mezzo della sola. ricerca empirica di un eqttil-ibrio regolato aai preui. È pertanto utopistico voler cercare dei processi distributivi all'infuori di quelli for– niti <tallo stesso capitalismo. Anche dopo la rivoluzio>te sociale i salad saranno rtyolati secondo principi mu– tuati dall'odierno regime economico. Ai socialisti non spetta di andare in traccia di una novella giustizia di· slribntiva; ossi non devono che organizza!'e i proletari nei loro Sindacati, tenerli lontani da qualsiasi contatto colla borghesia, e prepararli per il giorno dell'assalto definitivo. Lo sciopero generale è la rappresentazione mitica e simbolica della rivoluzione sociale che si com• pie non a gradi, ma in blocco. Crediamo basti l'enunciazione di questi concetti con– tenuti nella recentissima pubblicazione del Sorel per rar convinti una volta di più i lettori dell'essenza fonda– mentalmente anarchica del sindacalismo rivoluzionario. Evidentemente l'ossatura di cotesto indirizzo politico è il liberismo individualistico che è in perfetta aniit~sl col metodo socialistico. Dato ciò, un dilemma s1 imphne: o i sindacalisti sono coerenti e in buona fede, e allora uon si capisce perchè rimangano nel partito socialista che, a loro dire, non può fare la lotta di classe e non può condurre che al socialismo di Stato, cioè a una de– generazione conservatrice del socialismo rivoluziona.rio; oppure sono· illogici e in mala fede, e allora è lecito conchiudere che essi stanno nel pq.rtito per disprezza– bili ambizioni personali e per mettere a soqquadro il mo,,imeuto proletario. Ma purtroppo è ingenuo preten– dere dagli avversarì politici la logica o la buona fede. e. m. Critica Socini~ e L:tvoro: per l'Italia, mmo L. 21, semestre L. 10,50. RECENTI PUBBLICAZIONI della CRITICA SOCIALE c. KAUTSKY: 11 programma socialista - I principii fondamentali; con prefazione speciale dell'autore per la traduzione italiana. - Un volume di 844 pagine . . . . • L. 8 - F. MEHRING: Dodici anni di leggi eccezionali (1878- 1890); storia della reazione in Germania con• tro il partito socialista; con prefazione di Claudio Treves. - Un voi. di pag. vm-288 . . . . ,, 3 - (Per gli abbonati alla CrlHca Soctale, sole L. 2). F. ENGELS: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato: traduzione di P. Mm·ti– gnetti, con introduzione critica di E. lJernstein e avvertenze filologiche di F. 'l'urati. - Un vol. di pag. XXXVI-244 • • • . • • • • 17 3 - (Per gli abbonati a.Ha criuca soctale, sole L. 2). SYLYAVIVIANI: La verità sulle spese militari (pa• gine 48) • • . • . . . • • • • . . 17 - 25 LO STESSO: Le riforme milit11ritecniche, I. La marina - 50 LO STESSO: II. L'Esercito. Il reclutamento 17 1 - RERUMSCRIPTOR: La questione meridiooale e il fede- ralismo. . • . . . . . . • . . . . . 17 - 25 LO STESSO: la questione di Napoli (Come si sgomi- nerebbero le camorre). . . . . . . . . L. 15 F. TURATI: I Tribunali del lavoro. Un voi. di pag. 96 17 LO STESSO Il diritto di riunione. - La risposta alla Corona (discorsi alla Camera). - Un vol. di pagine 128 . . . . . . . . . . . . 17 - 50 LO STESSO: Il partito socialista e l'attuale momento politico (s• ed.) colla Risposta ai contraddittori ,, - 20 LO STESSO: La politica a zig-zag dell'on. Giolitti ,, - 20 LO STESSO: Il partìto socialista e le sue pretese tendenze . . . . . . . . . ,, - 15 LO STESSO: La politica postale-telegrafica e il per- son11,le . . . . . . . . . • . n - :.!5 LO STESSO: Il bilancio postale e la questione tele• fonica . . . . . . . - 25 LO STESSO: I cimiteri dei vivi (per la riforma car- ceraria) . . . - 20 LO STESSO: La fine delle tendenze - IO C. TREVES, F. TURATI, I. BONOMI e G. CASSOLA: Le leghe di resistenze e il partito socialista . ,, ~ 20 F. TURATI e CLAUDIOTREVES: Socialismo e Radi• calismo; polemica con Errico De .Marini-s . 17 - 15 C. PETROCCHI:Le presenti condizioni dell'emigrazione italiana · - 25 G. CASALINI: Le abitazioni Igieniche e a buon mer- - · -H 1: e·oNOMI: La crisi del movimento socialista . . 17 - 1O Inviare Vuglia all'Ufficio <li Critica Sociale Portici Galleria 23, MILANO. GIUSEPPE RtOUIONTI, gerente responsabile. ,mano, 19/2 1908 • Tlpogratla. Operai {Soo. ooop.), via. Sparraco, 6.

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