Critica Sociale - XVII - n.20-21 - 16 ott.-1 nov. 1907

Critica Sociale tr/VIST.11 0.UIN'iJJCIN.IILE 'lJEL SOCI.IIUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Letten e vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XVII - N. 20-21 Nou si vende a num.e,·i. se1xu•ati. Il Milano,16 ottobre-1° novembre1907. SOMMAfxIO Polltlca ed Attualità. Il !IQ,:t,,o lr11dlm.:1llo: .Al re,TQVlcrl (t'll,11'1'0 Tl.JUA.'rl.1. l'tr 1'088/!l'l'fll!Z(I dellr1 IC(/(/t (SOi), }'r{I t11d11t foUJt: I 110,trl errol'l (LA CIIITICA Soc1.1.1.t:). ~ 'l'IWflll t lù 8Cl0Ptl'O ~: 10/0 8(0(10 del 11ost1·0 <HrtltO,.t (~'. 'I'LJU.\TI). l',,rtUo lf0tl(I/Ula Il 0l'Q(w.,z',;Qzlo11t proltl<Wltl: /l C0IIVl.(/110 dl ,.••• ,·c11:e(.,...). li l'tOIIO d$1 C0118111110lo1·t: aopo U COllflTtHQ dl Crt/11011(1 (A,·v. )f}!UC• CIO UUINI), li blocco a11ti,ot:La/Uta ngqkmo (G. 7.IOOr.l>I). J'!"Q8(1 p{lfl(l/t (X. lf,), Studi economici e sociologici. Lrt dii•ettif(I dd Slncl<lcaH dopo ll C0ll(fl'tl80 di Chr,8ti(OIÙI (l'ror. AN– GIOI.OCAUIIISI). SL11d(1Cfllis1110 (nmctse (A vv. Eno1u; )IAltCIIIOLI), Lo {011drr.:io11e 7.dss: it soo110 cli 1111 " coop,:n1tore ,. u/tlmr. sWe (l'ror, •;. 111;11TAUt:1,1.1). l,(1 p(lsto,•fzlrr, Jl d.:11edo ~ li 111atancll'i11aqqlo 11et laU(o11do skill<mo (S. C,UolNAI\EIU•SCURTI), FIiosofia, Letteratura e Fatti sociali. UH poeta (Prof. VITTORIOOSililO). c,·011rua Sociale: l,'lnsegnamento proresslonnle In ltnlln o all'estero (l'ror. ►'AU8TO PAOLIARI). Lo sciopero generale e gli eventi connessi non avendoci consentito - dato il nostro im– pianto tipografico e redazionale - di uscire puntualmente col fascicolo riel 16 ottobre, abbiamo creduto conveniente conglobar/o nel successivo, anticipandone l'uscita, anche per dare, sugli avvenimenti che preoccuparono la opinione pubblica in Italia, impressioni più sinteticamente complete. IL NOSTRO rrRADIMENTO Al FERROVIERI. Nolle vostre assemblee di Roma e di Milano, nei vostri ordini del giorno, per bocca delle vostre rappresentanze, voi avete pronunciata la parola. che suona. infamia.. Voi ci avete, voi mi avete, ac– cusato cli tradimento. Non m'indugerò a 0hiedere di quanti di voi CO· testa parola 1·ispecchi l'intimo pensiero. Non cer• cherò (non sarebbe un'indagine lieta .... !) come si spieghi il prodigio di cotesta apparente unanimità nella pubblica offesa, cui fa riscontro la protesta sommessa, scoraggiata, smarrita di innumerevoli vostri compagni, che, confessa.miosi trascinati in un vortice, invocano da altri e rla. me quella libe– razione, che dovrebbero chiedere innanzi tntto a r,e stessi. Rimane che la trista parola, nelle vostre schiere, non fu pubblicamente rintuzz ata da a l– cuno. Fossero solo cento quei che la pensa.no, e la. flmentissero centomila <lentro cli sè, quei cen to avrebbero parlato pei centomila che tacquero. Conviene dunque - chi uou voglia. trattarvi da mentecatti o da bimbi, cui una patita delusione abbia tolto ogni dominio cli sè - conviene rile– varla e rispondervi. E si deve e si può senza l'ombra di un risentimento; poichò quand'anche a sentimento cosi misero potesse mai aprirsi l'animo di chi ora vi scrive, verso un esercito tli lavora.tori nel qnale t'ipose già le più gagliarcle sue speranze di socialista e col quale combattè qualcuna delle sue migliori battaglie - al risentimento tarperebbe le ali una riflessione così ovvia, che a voi stessi non dovrebbe sfuggire. Ed è che la famiglia dei traditori, alla quale dunque appartengo, è così vasta e molteplice, che per poco non abbraccia l'uni"erso intero. Sì, è ve– ramente l'universo tutto quanto, la tena ed il cielo congiurati, eh~ avrehbero tramato insidie ai vostri danni! Non parlo del Governo, della borfthesia conservatrice, di quei giornali o partiti che, a ra– gione o a torto, potreste supporre ostili, cli propo– sito, ai vostri interessi . .l\la ugualmente, a sentirvi, anzi peggio, vostro nemico sarebbe tutto il Parla• meuto 1 compresa. la Sinistra Estrema, la quale tante volt.e vi ha strenuamente difesi; tutto, senza una sola eccezione, vi sarebbe nemico il giorna– lismo quoti,liano. In quella, che è pure, buona o grama, l'opinione pubblica del vostro paese, non una voce - dalle vostre conventicole infuori - che vi sia rimasta fedele. 'l'radiLori i partiti popo– lari i traditore, al disopra di tutti, il partito socia– lista, che ha pur dato a tuUe le lott e della c lasse proletaria, che è la vostra, l'anima indoma.ta , e i polsi ha dato, quante volte è occo rso, alle m a• nette borghesi. 'l 1 raditore, anzi massima fucina del tradimento più perfiùo - eia Ferri a Bissolati, dall'uno all'altro suo polo - il Gruppo socialista parlamentare. Traditrice questa. Camera del Lavoro milanese, che educa a sensi <li solidarietà proletaria quaranta mila vostri fratelli di <lolore e di lotta. r1 1 raditrice la Confederazione del Lavoro, la più vasta rappresentanza degli operai militanti e degli orga• uizzati servi rlella gleba italiani. Che più? 'l'raclitrice, contro di voi 1 uua parte, e la più eminente, di voi stessi, eletta, designata da voi. Voi avete, l'altra. sera - voi, ferrovieri mila– nesi - imita.udo il bizzarro spirito fiorentino che si volgeva. coi denti contro se stesso, denunziata la. co lpevole « passività,, del vostro Comitato cen• tra.lo e invitato le Sezioni a imporgli le dimissioni imme diate - come appunto si fa coi convinti di fellonia! Chi rimane più che non vi abbia traditi? E come allora non pensare 1 non dubitare per lo manco, che 1 se tutto l'universo è scatenato contro di voi, ciò potrebbe significare che da voi si siano violate le augusto sue legg-i? Sì; quando da ogni parte ci sembra che ci si tradisca - quando neppure il fratel nostro, che ha con noi medesimezza di ori• gine, di aspirazioni, d'interessi. trova mercè nel nostro cuore - certo allora un tradimento si è consumato.

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