Critica Sociale - Anno XVII - n. 17 - 1 settembre 1907

Critica Sociale f?IVIST.11 QUINDJGIN.IILE DEL SOGJ.IIUSMO Nel Regno: .Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L, 10 - Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Porllcl Galleria V. E 23 Anno XVII- N. 17 Non si vende a 1nnne-J'i se1Kn·ati, Milano, 1° settembre 1907. SOMMAI~IO Politica ed Attualità. V<f N(IIH'/1 (I Stoccai-da (I.A CRITICA SOCI.\LE), J,t mozto11, r,pproi:ate ai Co11q1·t1110 wocWUsla h1/'1·1111zl,011lllt (• .. 1. À11UmlUIC1l'lstl, (Prof. O. A, ANDRIUJ..1.1). lA l111011a txitlaglut: U pro11;1imo Co11qrts10 ,w.zto11t11,dt{IU lllstqna11ti mtdU (Mnmrns). L'ti,ol1i:W11t pollt/.ca '11 1''1•1111cW e la cnlsl vUlco/a: rl111oata ILAngelo CrCl()l 1 I (ERSESTO CALI,.~). Pn10111at'8mo polJt/.co: p,·tglmllzlal, a 1111a co11futazio,1t (Dott. ANGELO CIUCSl'I), Studi economici e soclologlci. ii lato pa;coloqico dtl ,ocwu,1110, vu (flne) La tdeaHuì ,.,, ,ockllfsmo (DOlt. ÙARLO PETROCClll). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. J'rn Llb,·I t lllcl3te: C'Ò del marolo ... In Inghilterra e altrove (e. m.) Da Nancy a Stoccarda Fummo troppo pessimisti arrischiando anche sol– tanto l'ipotesi che Nancy potesse anticipatamente rispecchiare Stoccardfl. ll socialismo internazionale - ce ne spiace per i compagni deJ\'Avanti! che accolsero l'ipotesi come un lieto presagio e ce ne avevano già attestato la loro cordiale riconoscenza - ha tenuto a portare qualche notevole errata-cor– rige ai piacevoli ibis•-redibis dell'integralismo gallico, da noi analizzati nel fascicolo scorso : e, pur conce• dondo qualche cosa (come non farlo?) alle correnti che si disponeva a sconfessare ed a battere, non volle spingere i riguardi dell'ospitalità. fino ad ac– cogliere nei propri magazzini e a munire di marca depositata al Bureau Socialiste lnternational i cu– riosi contrabbandi demo anarchici della ditta "unifi. cata,, Jaurès-Vailhmt-Hervé-Griffuelhes e compagni multicolori. I vecchi " grandi principi,,, un po' in• cartapecoriti, di Giulio Guesde hanno servito, non foss'altro, a. salvarci dalle cattive novità, dalle po– chades di pessimo genere, affisse sul cartellone del teatro socialista parigino: e il chiomato erede di Carlo l\Jarx - il più silenzioso dei congressisti - dopo le scon~tte toccate noi Congresso nazionale, rientra in E'rancia ribattezzato, e con qualche foglia d 1 aJloro mescolata alla zazzera. Si potrebbe dirn che le assise internazionali gli hanno " rifatto la verginità socialista.,, se il suo massimo vanto non fosse di non averla mai compromessa, a costo di parere ai malevoli - so non lui, il suo credo - un tal poco inzitellonito. Ora è da vedere se e come gli riescirà di utilizzare, nella più rtifficile posizione del pro– feta in patria - ossia nella lotta contro il confu– sionismo integralista e per la conquista della Con– fédération du travail, in cui lancia le disciplinate sue squadre operaie del Nord - il diploma inter– nazionale, solennemente timbrato dall'altra parte del !teno. Il punto, sul quale il Congresso internazionale non usò proprio alla deleg1tzione integralista francese neppure i riguardi pili elementari, fu quello - ed era anche il pili importante, se non il pi1'1 appassio– nante, dell'ordine cielgiorno - dei ra])1XJ1°lifm il L)ar• tifo e i Sindacati operni. Fedeli a una ormai antica consuetudine, diamo più oltre, a titolo documentale, tutto lo mozioni approvato, malgrado l'enorme sciu– pio di carattel'i mobili n cui ci costringe rinverosi– rnile prolissità di parecchi fra essi. Chi leggerà la mozione relativa a quel tema non potrà non con– statare la grande approssimazione - non vogliamo dire identità - fra il concetto adottato a Stoccarda e quello da noi svolto nella CrUic<t ultima sul– l'argomento. In sostanza, ritenne il Congresso che la separa• zione spirituale - non parliamo di antagonismo I - fra movimento economico e movimento politico sia un'eresia delle più intollerabili. La distinzione non può essere tuttalpiù che matcl'inle o corporea - l'organizzazione economica dovendo di necessità essere pili 1arga e sottratta alle sottigliezze dottrinali, per essa premature, C'he ne comprometterebbero la necessaria unità e ne farebbero, più che un partito, una scuola. Scuola l'organizzazione economica. de,•'cssere senza dubbio, ma in ben altro senso, e cioè scuola elementare di emancipazione, sboccanto e vro.~egue11te in quella scuola superiore, che è il movimento po– litico. La divisione, insomma, non può sussistere che tuttalpiù al pian terreno, negli atrii pei quali si entra, nei cortili dove si fanno le prime esercitazioni; ma. pii1 in là, e ai piani superiori, dove si compie il vero lavoro, la fusione spirituale sarà inevitabile. E così potremo alfinc relegare, so dio vuole, in sof– fitta l'abusata imagine, troppo froebeliana per non essere ugual monto infantile, delle famoso due gambe, lo. economica e la politica, piantato sulle quali il socialismo dovrebbe camminare; o elevarci almeno alla mentalità, un tantino più complessa, del buon vecchio Meneuio Agrippa, facendo, anche, qualche parte al cuore o al cervello e ammettendo che non tutto il socialismo debba. esser fatto coi piedi. La deliberazione di Stoccarda. su questo tema - so sarà intesa ed attuata - avrà definitivnmente posto al bando dal socialismo, tanto il sindacalismo monocolo e monorchico, per non dire cieco e ca– strato, dell'azione diretta esclusiva o della ,•iolenzu in pura perdita; quanto il miope ed egoistico cor– porativismo apolitico, che degrada la questione ope– raia a questione di categorie, dimcnticnndo, pel' piccoli e malcerti vantaggi di sottoclassi, non sol– tanto gli interessi di classe, ma le ragioni storiche e le finalità ideali, che fanno del movimento prole– tario il piì1 grande propulsore dell'evoluzione sociale; e con essi avrà pure sfatato quella concezione iuor· ganica - o, diciamo pure, integralista - che i due movimenti, economico e politico, accosta meccani– camcnte1 quasi due movimenti paralleli, i cui amori platonici - "guardarsi sempre e non toccarsi mai! 71 - si convertono, per ragioni altrettanto umane

RkJQdWJsaXNoZXIy