Critica Sociale - Anno XVII - n. 16 - 16 agosto 1907

Critica Sociale UI fr/VIS1'.Jl QUIN'lJ/CIN.JlLE DEL SOCI.JlLIS/!10 Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettei·e e vaglia all'Ufflclo di CRITICASOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E 23 Anno XVII - N. 16 Non si vende a. numeri se1x1:rati. MIiano, 16 agosto 1907. SOMMARIO Politica ed Attualità. J11/tql'flll11mo t11/trnazionolt (L,1. CRITICA SOCIAl,K), Àllt()t"(I Il 80rl<IHBINO Il HtqgUJ E'mi.lla.,: L',m"(Ì Ol"fl/1/IICa dd movt• 111111/0 (l'ror. 010,•ANSI ZlllORDI). Il ~ caro1ilvti-c • t gH 01/trtSBI dd co11s11mator,: R. 11ropos1to del ruoti umbri (AvY. )l&l!Ct.'IO RVl:il). 11POP1fltrn11mi1mo: 1111 llbro cU .lfogrh,I; nott e commenti (UMBERTO RORAI). Studi economici e soc/olog/cl. La po,u:.-tli di p1·0d11zl.ant, COIIBtguenza del laU(Ol/dO ,1cilkHIO (S. C.l.ll• »•R•:nt,SCURTI), Filosofia, Letteratura e Fatti soclall. vmo,·to l' J.co: necrologio (f. t.) U11vescococf1e1110,·de u r,·mo (OBSl'.itvi-:n): INTEGRALISMO INTERNAZIONALE Se Nnncy sarà. lo specchio anticipato di Stoccarda, il nostro amico Morgari e il suo " integralismo lt potranno vantA.re un trionfo a dirittura mondiale. Sarà la conciliazione dei contrari - praticamente, il nichilismo assoluto e l'immobilità assicurata 1 quando non sin, ciò che di gran lunga ò peggio, la confu– sione inevitabile - sarà insomma il perfetto " inte– gralismo ,,, conclamato dalle grandi assise proletarie internazionali. Non è diffirile dimostrarlo, ristam– pando - niente più che ristampando - gli ordini del giorno discussi e quelli approvati al Congresso del u socialismo unificato n francese, sui due temi che in esso campeggiavano, come caratterizzeranno quello internazionale della capitale del ,viirtemberg, che si apre, per l'appunto, mentre licenziamo queste pagine: "antimilitarismo" e " rapporti del partito coi Sindacati 11• Sul tema del mUitarismo e dei conflitti intenwzio- 1iali erano proposte tre mozioni: l'una, cosidetta del- 1' Yonne dal dipartimento che la proponeva, netta– mente e logicamente herveista; la seconda, della .1 ·ordogna, sostenuta dai ghedisti, in senso diametral– monte Opposto e, si potrebbe dire, socialista puro; la terza 1 di trttnsazione o di mescolamento, che aveva nome dalla Senna, e che era. supergiì1 quella. adot– tata dal precedente Congresso di Limoges. A que– st'ultima si accostò lo Jaurès, e con esso la.maggio– ranza del Congresso: 251 voti contro 23 e 30 aste– nuti sulla prima parte; 169 contro 125 e 9 astenuti sulla seconda; 190 contro 16 e 100 astenuti sul complesso. Ecco il testo delle tre mozioni, che togliamo dal-· l'Jlumcmité, giornale ufficiale del " socialismo uni– ficato 11 : Mozione dell' Yomie (hervelsta). Il Congresso, considerando che poco importa ai prole– tari l'etichetta nazionale e governativa dei capitalisti che li soggioganoi che l'Interesse di classe dei lavoratori è, senza di– stinzione possibile, la lotta contro il capitalismo inter– nazionale; ripuclla il patriottismo borghese e governativo, che afferma mendacemente l'esistenza di una comunione di interossl fra tutti gli abitanti di uno stesso paese; afferma che il dovere del socialisti di tutti i paesi è di uo,i battersi, se non per difendere il regime coma• nista o collettivista, quando saranno riusciti ad instau– rarlo; e, di fronte agli Incidenti diplomatici che, da diverse parti, minacciano di turbare la. pace europea, iuvita tutti i cittacti,ii a dspo,iden, a qualsiasi dichiarazione di guerra, da qualunque parte essa venga, collo sciopero mi.– litare e cull'insm-rezio,ie. A questa mozione non saprebbe negarsi una lo– gica di ferro cd una evidenza spaventosa. Date le yremesse, la conseguenza è nitida, imperiosa, uni– voca, irrecusabile. Discutere, distinguere, sgattaiolare, è impossibile. Ecco ora la mozione antagonista: Mozione della Dordogna (socialista ghedista). Considerando che il militarismo, come riconobbero e proclamarono tutti i Congressi interoazlonali, ò Petretto naturale o necessario del regime caplta.llstico, fondato sull'antagonismo degli interessi e dello classi, e che non SJ>ariràse non colla ,ma causa, il roglme capitalistico; con~iderando perciò che, concentrando tutti gli sforzi dei lavoratori verso la soppressione del militarismo nella società attuale, si compie, lo si voglia opino- no, opera di. co,uervazione sociale, perchè si diavia la. classe operaia da quella che dovrebb'essere la sua unica preoccupa– zione: la conquista del potere politico por l'espropria– zione capitalista e per l'appropriazione del mezzi di produzione; consideranclo 1 d'altro canto, che i mezzi preconizzati da questo a.ntlmlllta.rismo, strumento o compllce (dupe oit complice) - dalla. diserzione e dallo sciopero militare fluo all1insurreziono - no,a fanno che com1Jlicaree ,-e,i. dert più difficili la propagauda e il 1·eclttt.ame11to socia– lista, allontanando cosl l'ora in cui Il proletadato sarà ~ surflciontemente organizzato e forte per fluirla, mediante la rivoluzione sociale, con ogni militarismo e con ogal sorta di guerre; · dichiara che la sola campagna, cont,·o il milita,·islno e per la pace, che 110H sia un'utopia o w1 pe,·icolo, è la campagna sociaUsta 1 ohe organizza. i lavoratori del mondo iutiero per la distruzione del capltallsmo; e che, frat– tanto, è colla t·iduzione del servizfo mllitan ottmuta in– ten1aito11almente, coi t·ifiuto simttltaneo dt og11i credito per la guer1·a 1 pe,· la marina e per le colonie, e coll'ar• mamento generale del popolo, sostit1ttto all'esercito perma– nente, che potramw essere scongho-aU, nella misr,ra del possibile, i conflitti inten,azio11alt.

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