Critica Sociale - Anno XVII - n. 8 - 16 aprile 1907

126 CRITICA SOCIALE ciali dell'anno testò spirato: un vero prodigio di rapidità burocratica, a noi affatto sconosciuto. E la }!"'rancia, per non citare altre nazioni, ha. già pubbli– cato nel giugno 1006 1 a cura del Ministero del Com– mercio, dell'Industria e del Lavoro, la sua Statistique des gr~r.•es tl clesrtcours èi la co11ciliatiot1 et à l'ar– bitrC1geen 1905. Riassumendo, le fonti bibliografiche per lo studio statistico degli scioperi italiani sono le seguenti : fino al I903 le pubblicazioni ufficiali (Amrnario e Statistica speciale) del Ministero di A. I. e C., pel 1904 i dati dell'Ufficio del Lavoro (riassunti nel Bollettino del giugno 1906). Quanto ni due ultimi anni - 1905 e 1906 - non si possiedono altro che i dati frammentari contenuli nei Bolletti,ti mensili dcll'Uflioio stesso, ed è da questi che noi ricaveremo le cifre, naturalmente approssi– mativo, che vorremo esponendo in questo studio per ciò che ha tratto all'anno J 906. Pel 1905 ci serviremo di uno studio uguale, da noi pubblicato nella Riforma Sociale (fascicolo 4°, anno Xlii, aprile J 906). Le cifre cho riassumeremo, per quanto non definì· tìve, hanno il pregio di precedere di almeno un paio d'anni quelle che compariranno nelle tardigrade pubblicazioni ufficiali. E, poichè questa materia, per quanto arida o grigia, ha una certa importanza, in vista dello sviluppo e dell'estensione presa in Italia dal fenomeno dello sciopero, ci permettiamo alcune ossenazioni intorno alla compilazione delle statistiche ufficiali. I Bollelli11i rtell'Urllcio del La,·oro sono compilati con molta diligenza e costituiscono la fonte più auto– revole e più sicura a cui possano attingere i cultori di questa materia. Tuttavia sarebbe desiderahile che in essi si tenesse conto (s'intende, per quanto è possibile), non soltanto del numero degli scioperi e degli scioperanti che vi parteciparono, ma altresì, per ognuno cli essi, delle giornate perdute, poichè è questo dato, e questo soltanto, che caratterizza !'in· tensità e l'importanza - quasi direi la massa - dello sciopero stesso, e dal quale possono ricavarsi le intorossantissirne cifre esprimenti la somma dei salart perduti dagli 01)0rai, dei profitti non intascati d'ai cnpitaliati, della perdita. complessiva sofferta dal• economia nazionale. Altro rilievo da farsi è la. frequenza con cui varia la suddivisione in categorie d'industrio dei var'ì scioperi, mentre sarebbe deaide• rabile raggrupparli in poche e vaste categorie, da mantenerai fisse nelle 1mbblicazioni future. E un altro rilievo vogliam fare d'indole, diremo così, quasi personale. Noi abbiamo compilato, due anni fa, sulla scorta dei Bolletli11i dell'Ufficio del Lavoro, uno studio statistico sugli scioperi del 1904 (v. Hiforma Sociale, aprile 1905). Ora 1 dalle cifre riassuntive contenute, come dicemmo, nel fl:lscicolo del giugno 1906, vediamo una notevole differenza nei risultati complessivi. E, poichè il nostro lavoro venne compiuto con ogni diligenza possibile, sui Bolletti,u mensili dell'UfBcio stesso, non possiamo spiegare tale fatto, se non ammettendo che le cifre di questi sicno soltanto largamente approssimative e vengano in seguito, e molto tardi, rivedute e cor• rette con nuovi dati cl'altm provenienza. Onde sa– remmo tcntoti cli ripetere qui il dilemma: O mag• giare rapidità, o maggiore precisione - se non sapessimo che I lavori di questo genere sono pur– troppo, por natum loro, approssimativi, e pieni di clifncoltà e cli Incertezze. II. Gli 8CÌOJ)Cl'iltalicmi ,lai 1880 al 1905. Prima di esporre le cifre relative al 1906, cre– diamo opportuno riprodurre quelle che si riferiscono agli anni precedenti, onde vedere, in un rapido quadro sinottico, l'andamento del fenomeno. Dividiamo I conflitti del lavoro nelle tre consuete categorie: scioperi industriali, agrari e serrate. J<~cco dunque le cifre delle statistiche ufficiali fino al 1904: A) Scioperi industriali. Anni SCloperl 8cloptranU Anni !_:cloperl 1880 27 5.900 1893 131 81 44 8.272 94 109 8:! 47 5.85.f 95 126 83 78 12.900 96 210 84 81 23.967 97 217 85 80 3•1.160 98 256 80 96 I0.951 99 209 87 GO 25.027 1900 883 88 :01 28.07" 01 1042 89 126 23.822 02 810 1800 ISO 88.40:l OS 549 91 132 1J 1.733 04 531 92 119 30.800 B) Scioperi agrari. Scioperanti 32.109 27.595 19.307 96.051 76.570 35.705 43.194 80.858 ]il6.540 197.514 109.327 ]64.660 1 1 ) Anni 8do11erl Scloperaull Anni Scioperi Scioperanti 181 I 1893 18 82 83 8, 85 86 87 88 89 1890 91 92 10 62 17 9 5 2, IO 94 95 96 97 98 99 1900 01 02 03 04 C) Serrale. 12 36 27 629 221 47 210 4.748 1.765 100 24.135 8.4-95 1.895 12.517 222.985 146 592 22.507 91.816 Anno 1880: sorrato u. 2 - 1881: 4 - 1882: 2 - 1888: 1 1884: 4 - 1885: 8 - 1880: I - 1887: I - 1888: I - 1889: 8 - 1890: 5 - 1891: 8 ·- 1892: O - 1893: 5 - 1894: Il - 1895: 7 - ISOG: 6 - 1897: 14 - 1898: 18 - 1899: li - 1900: 14 - 1901: 30 - 1902: 22 - 1908: 21 - :904: 9. . .. Raggruppando di dieci in dieci anni gli scioperi (industriali cd agrari) ai hanno le seguenti medie annue: Decennio 1880-89, media 86,6 - 1890-99, media 183,1 - 1900-04, media 4H,9. [n complesso dunque, salve le ondulazioni straor– dinarie della curva, il numero degli scioperi tende ad un notevole aumento; ciò che si verifica, del resto, in tutti i paesi nei quali l'industrialismo si ratforza o si sviluppa. La curva scioperografica ob– bediijce ad una legge di intuitiva evidenza: si rialza, cioè, nel 1>eriodi di sviluppo industriale e di libertà politica (scioperi di conquista) o di acuta crisi eco– nomica (scioperi di dife1m): si abbassa nei periodi di ristagno industriale o di reazione politica. Nel 1901, dopo il memorabile sciopero di Genova, gli scioperi raggiunsero in Italia una altezza. enorme, e l'esito loro fu straordinariamente favorevole agli operai - ma dopo d'allora il fenomeno si ridusse a più modesto proporzioni, e le battaglie del lavoro divennero più difficili e meno fortunate. Dal 1880 a tuUo il 1904 si ebbero, nelle indu- (I) Jn 4ue1ta olfra non è compreso 10 1clopero g-enerale politico dOI ,ethllllbre.

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