Critica Sociale - Anno XVI - n. 13 - 1 luglio 1906

Crìtica Sociale mvtST.ll QUIN'DICIN.llLI? 'DEL SOCl.llLISl!f(J Nel Regno: Anno [,. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettere e 1;agli<i all'Ufficio di CRITICA SOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E 23 Anno XVI - N. 13 .Non. si vcncle a 1u,merl sepa,·ati. MIiano,1° luglio 1906 SOMMAl-110 Attuo.lltn. IIH'ùlllzl.out J)OIUl.ctl (LA ÙIHTICA Soc-u.u;). l'tl' JWtJ)(O'(ll'Cl 1H Co11ui-uso (Pl'Of. s. \'.\IL\ZI.ASI). - l'V8tU/(I (I.A C'IHTICA), Studi .sociologici. J,'rrllmtult1;;/l)J1t <ltll'o,,o-alo t le dt(lcU11:u (11lo1011irht Prof. t. Bf:rt– T,\m:1,1.1). Il /alo Pillcoloqko dtl soc<f'll'-"mo: 11. Sooottt,rhmo td oqqtlliri$mo plfleo/oqko (Uott. CARLO l'ETROC('III). Jth/llS('tll:.(I l,(lr(HWIC(I (Prof. ARlU:SOO T.1.RTAIU:-1. Filosofia, leu.erntura o varietà. L'(llf1•t1 1(011111 ((,, ~I. IIOTT, .7.ZI ). c,•011«ca Sorlolt: IJ'ouk111·(f::i,a1,e cou/ro ICI t·tullkllA e l'i1u;(llidUit: Ll1Jcrt1' o lutononto di stato - tcorlen. e 11rRt!cn - 111 111.1crt1'1 1n l111fhllt0l'rll Ongll Stntl Uniti - In Jlborti\ sussldlntn. In ll0lglo O In ltnlln - l'n8Slournzlono o1J1JIIQ'nlorln In Oormnnln - lo vcn– elonl di Sinio In Dnnlmaro1l o 1n Austrnlln - l'auleur11z\ono o\Jlill;:ntorln 111 t'ranoln. - 1,a neccuu/1 dr11·nu1c11r11z1onc obbll• gntorll\ 111 llnlln. - Gli ostacoll \J>ror. P,\l'!iTO l 'AOI.U.RI) . IN VOI.tUZIOf-lE POl.tITICA Il paese progredisce a dispetto della. cattiva po– litica. Q.uesto aforisma è ornHti incontrastato. La. cattiva politica dei Go\·erni, che si inseguono ed incalzano con rapidità spagnolesca o sud-americana. (rapidità. cinematografica., che, impedenclo a ogui seme <li germogliare, è essa stessa la. pessima delle politiche); e la cattiva politica dei partiti, tutti, ~10nescluso il nostro, nel paese e,l in Parla.mento, 111capncidi tradurre uu programma chiaro in un lavoro seguìto ed intenso; tutto ciò non impedisce che il pne:-;e arricchisca; che il consolidato 4 °1 0 possa convertirsi nel 3,75 e poi nel 3 1 50 - sia. pure impegnandoci per riuindici anni, qunn,l'anche gli altri Stati riducessero i loro debiti al tasso del I' 1 1 / 2 o dell'uno, a non dare altre molestie a quegli ani– mali interessantissimi, che sono i creditori dello Stato! -·; non impedisce che ogni giorno si fon– etino nuove Società auonime per lo sfruttamento di nuove industrie o (indnstria sempre nuova di trinca) della buona fede degli iugcnui 1 che ignorano le manovre di Borsa. e apportano alle nuove im– prese, garantite dai nomi cospicui (lei membri dei Consigli d'amministrazione, i sudati peculì nascosti nello calzette. La politica è detestabile, ma il paese gode una salute di ferro, e ne digerirebbe una anche peggiore .... Forse converrebbe distinguere. Converrebbe de– ciclel'e se del ~ paese ,.,,per es., fanno parte i sette– centomila. e più concittadini nostri (li chiamiamo così, benchè, tlestitniti clel suffragio e di ogni co– scienza. ed influenza politica, sianc, 1 per se stessi, meno che cittadini), i quali emigrano annualmente, la più parte. pei paesi transatlantici, lascianrlo spo– polate, e deserte degli elementi più robusti ed attivi, vera selezione alla rovescia, le campagne del nostro :\fezzogiorno - al quale, in compenso, si danno dei bellissimi " provvedimenti ,,, che, per òifetto di quattriui 1 di ordinamenti locali onesti o dì aLtivo consenso delle popolazioni interessate, o rimangono scritti sulla carta o falliscono allo scopo-; esodo <li miseria, il quale non ha neppure l'effetto, che dovrebbe proclurro mecranicamente, di rialzare le merce1li dei rimasti iu patria, perchè in<iustrie laggiù non esistono (se esistessero, l'emi– grazione rallenterebbe) e Png-ricolLura llOU si giova delle donne e dei vecchi, e lo scarso ca.pitale indi– geno preferisce gli invesLimenti parassitari: il la– tifondo rende abbastanza, senza noie, colla coltura esten~ivn, a.i proprietari assenteisti; e, al postutto, può bene, anche in Italia, il campo lasciar luogo al pn~colo, e il bestiame (che non ancora apprese a costituirsi in Leghe di resistenza) divorare - come già. iu Irlanda - la fa.miglia dell'indnstre colti vntore. Anche con"Q'errebbe sapere so fauno parte del u paese., i 15 o 16 milioni di analfabeti adulti; e quegli altri, che non risultano tali dalle statistiche, perchè uuo straccio di n.ttestato della seconda o terza elementare l'hanno strappato. ma. da quel giorno, i libri scolastici, come dicono i nostri contadini, glie li mangiò la giovenca; disegne– rebbero l'o col fondo del bicchiere, non ari iva loro un giornale, non sanno e non sospettano nulla di tutto ciò che vive e s'agita fuori dello zotico borgo. Scrvum, pecus, cui anche il consumere /htf/6S è lusso soverchio. - Converrebbe sapere se sono anch'essi u paese n gli imµiegatucci, i com– mes-1i, i pedoni, a 60 1 l'\. •lO, a 30, a 20 lire mensili, sospiranti eternamente 1lietro il miraggio di un organico, di una" stabilità n pur cho sia, di un pane, rmche muffido, per la precoce vecchiaia. Anche quesLi sono, a contar bene, coi Yecchi e le donne o la m armaglia di casa., qualche milione. Ce li sforna a gerla.te il Mezzogiorno, e invadono le poste, il calnst o, i ban chi lotto, i corpi militarizzati di ogni maniera, si arrampicano nelle ca.ncellerio e nei Ministeri. Irlea.le politico: il t, ruolo,,; sogno e tormento quotidiano il " lavoro straordinario 11, che li accoppa, ma col fitto pagato. La litania potrebbe continuare. Se si erigesse una simile statistica, a riua.nti, dei 33 milioni di regnicoli 1 si ridurrebbe il paese che prospera? :rorse nel uno, a mezzo, a qualche cento di mila. Politica. e legislazione uou creano, per se stesse, le l'orze redent rici di u na gente. Queste erompono da.Ila stirpe, si giova.no dei contributi della geo– grafia e della storia, si t raducono nel. lavoro tenace e nelle intelligenti iniziative. :Ua legislazione e politica hanno appunto quell'ufficio, di schiurlere alle inizi1itive e al lavoro tutte le vie, <li contra– sti:tre i monopoli, di attenuare la violenza degli urti, di estendere i benefizi economici sul maggior numero, di portarli luddO\'e i::po uta.ncamente sa• rebbero pigri ad arrivare . Se i fa.ti volgono propizì, se una tal quale pros1 >erità.si gen era da sè nelle oasi ed a.Ila superficie, ciò sign ifica che il terreno è

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