Critica Sociale - Anno XVI - n. 7 - 1 aprile 1906

Critica Sociale f?IVIST .,q QUINlJICIN.RLE DEL SOCI.RUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5 1 50. Lettel'e e vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E 23 Anno XVI - N. 7 Non sl ve,ule a, nnm,e1·l separati. MIiano,1° aprile 1906 SOMMARIO Attualità. J~apo/utC<I delta sptraI1za (1,A CklTICA Socu.1.•: O Iloti ÙIL'LIO CASA• LINI). L'i• tstmplo l'oi•aggulso 1U l11gi,.lcr:i.011t sociale i.11 1/lfttw dtlla sol11lt ll'rof. E. IIERTARU,LT·. . A11cora ai S0t'iali.s1r10 t fU<wtrop;,m,o: duE' 11"role <Iln•11llu1. Dott .• \,.– (;t;Lo CRE"-l'I • Studi sociologici. A11tlpnll'lotU:1mo e m1tl111Uttart8111Qa11flco e moderno (Gt'IDO lhkl'!I,• u:uo). So,:ff1i.111110 glm·iàlco: 3, Jt socla/l~mo u,11rldlco t i ,•apporu ecouo– mld; 4. L'I p, •i.ma fase dtt BIUltlUS/110 Qllll'l.dlcv: l,flS!lllllt, uoa– Òlfl'/IU (Prof. FR UICt:sco COSls~Tl~I ·. J fll'tCl.dt,1tJ Blo,·id dtl lat;fullllO BklU<mo, lii 1,t 1111'(1/JiOlli t ICI (tudaut(Ì tconllnunzloue) s. C..i..\lll.\Rt;lll-SCl'RTI), Filosofia, letteratura e varietà. Il s11tcutio: dudlo IJOOllllO (Oott. Gn:;1.n;u.10 CWA~!I'. Utct110 p11bbllcazto11i dttla Critica Soclale. LAPOLITICA DELLA SPERANZA Questa, cosl intitolata dell'amico Casalini, è un po' troppo, nell'articolo suo, la politica dello sconforto. 1I pennello ò di Gherardo delle Notti. Noi,:cho pure insor– gemmo contro certe " infatuazioni ottimistiche III non seguiamo il Casalini in tutte le sue conclusioni. Indubbiamente il periodo politico che traversiamo è periodo di transizione e di transazione. Esso rappresenta - come avverte lo stesso Casalini - l'espiazione di molti errori, anche nostri. r.,•espiazione non ò agevole, nò J>ia.cevole, nò può essere brnve quando fu lungo il peccato. Nè, per chi abUia senso di responsabilità. effet– tiva o avverte il tenue affaticarsi dei germi che si svi– luppano nella Camem, nel paesP, nello ste<,ROnostro partito o nelle classi proletarie, l'atteggiamento del GruJ>po socialista parlamentare potreUUo essere oggi di• verso da. quello che ò: di vigilante aspettazione, di sti– molazione cauta. In nessun modo i suoi scatti debbono ricondurci a ritroso, a sitt1azioni superate. Questo avvertiva e chial'iva il .Maniresto che inserimmo nell'ultimo numero: il quale ru scomunicato assai, ma non confutato. Nei prossimi fascicoli, quotata la. ressa delle brighe parlamentari, verremo annlizzando la situazione pro• 11ente in tutti i suoi coefficienti; e ne trarremo qualche liane di a:1.ione pratica. Intanto non è vano che vibri anche in questo pagine - anzi, per l'appunto in queste pagine - In voce ammonitrice del nostro amico. Perchè è opportuno sia chiaro ad n.nersafl e ad amici che J"aa politica. delle cose II che noi propugniamo - in opposizione a quella delle frasi, dei snlti nel buio, delle sassate a casaccio - non equivale :~ una politica di assopimento e di rinunzia: anzi no ò per l'appunto la negazione più recisa. I•: che i periodi di transizione o di transazione, se nuche subiti per dO\'Cre 1 hanno, pei socialisti, un termino corto. L.\ C. S. 'l'empo fa mi capitò tra le mani un vecchio nu– mero cli una Uivista ~ranc ... se che ebbe ni suoi dì fortuna o gloria. Lo. mi:, stt..:mzione fu attratta Si!;gO– larmente da una breve novella. Essn raccontava la terribile avventura di un ricco A braham ebreo, ai tempi lii quella benemerita ed umanitnria istituzione cattol ica che fu l'Inquisizione. Le dovii.ie elci semita avevano stuizicnto il senti– ment o cristian o elci frati inquisitori. Lo avevano tolto alle sue peccaminose ricchezze e rinchiuso nel piit buio carcere, perchè potesse venir ris<'hiarato dallo Spil'ito Santo. Dove\'a convertirsi, lasciando adeguata ricom• pensa ai salvatori della. sua anima, o purgarsi col– l'insuperabile disinfettante della cottura. Una sera il padre inquisitore gli podò l'ultima intimazione: o conversione o morte. Il poveretto, l'i– masto solo, sentiva già il grato profumo delle sue carni arrostite, qunnclo - oh! miracolosa, incredi– bile constatazione! - si avvide cli un filo di luce cho penetrava dalla porta socchiusa. J,a speranza si riaccende, il prigioniero si butta a terra, si trascina contro la porta. È davvero aperta. Dopo qualche minuto A.braham è nel corridoio, col cuore in tumulto, e si incammina. verso la libera• zionc. gg\i è giunto a metà del lungo ed oscuro anclrone 1 quando intende rumore cli passi e suono cli voci umane. Un freddo sudore gli bagna la fronte. Como può, si nascondo dietro una colonna. e si fa piccolo, piccolo. 1 1're frnti vengono alla sua volta. " Lo vedon o, non lo vedono'? ,, A pochi passi da lui si ferma.no a discutere. fl prigioniero si sente ag– g hiacciare il snn~ue nelle Yene. l+'inalmcnte sono passati. 11 rumot·c <lei loro passi si perde cd egli può l'iprendere la. strada della vita. •\nche il portone del co:-rirloio è semichiuso. Ec– colo all'aria libc>rn.Xel cortile - oh! aiuto insospet– tnto ! - si trorn. unii scala. ~\braham vi ricorre, l'ap– poggia. al muro di cinta, in un attimo vi ò in cima., !;arà libero finalmente, e spicca il salto, ma al di là cade tm le brnccia del padre inquisitore, che lo ac– coglie col più amabile elci sorrisi. fl povero ebreo c.,ra stato vittima della tortura colla .'ì}Jenmza, l'ultimo limite della n,llìnatezza tor– mentatrice della sacra compagnia dell'Inquisizione. lo penso che et tortura non diversa fu condannato, lino ad oggi, il popolo nostro. Verso una tortura. identica, esso sta per essere guidato i11 questo mo- 111entoancora. u1ut volta e piÌI allegrnmente che mai, pcrchò della partita i;i ò messo il p,u·tito socialista. Non fidiamoci delle dottrine, 11011 po,·diamoci nelle teorie. Stiamo a conttitto coi fatti, appoggiam.oci al– l'esperienza. Per trent'anni la. politica italiana fu intesa a dar prestigio, forza, libertà di movenze, facilitò. di rie• I cheize, se non a tutta la borghesia, a.quelle frflzioni

RkJQdWJsaXNoZXIy