Critica Sociale - XIV - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1904

26·1 CRl'l'lCA SOCIALE portanza che sulla salute della madre, sull'evoluzione delle gra\'i;ianze successh•e, hanno l'aborto e l'insieme di cure prostate in conseguenza di esso. Naturalmente, aggiungendo jl sussidio per aborto a quello per parto vero e proprio, sarà giuocoforu ritoc• enre i calcoli fatti ed aumentare lievemente il premio richiesto. Ma non si deve trattare <li gran cosa. Per dare un'idea del ritocco che bisognerà fare, ricorderò che, nei primi dieci anni di runzione della Mutualill Mater- 11elle di Parigi, si ebbero 185 aborU su -1007 parti, cioò il 4 1 50 ° 0 • Basando:si sull'inchiesta dcli' U/llcio del laroro, Filippo Turati - come ho ricordato - poteva concretare in un chiaro, pratico, rìsoluth•o articolo di legge le norme es– ~en1.iali, i criteri generali informatori della nuova assi– curazione di maternità. 1l pregio della proposta 'l'urnti consisto nell'avere - con criterio di saggia opportunità - eliminato, nella forma e nella sostanza, quanto po– trebbe armare le opposizioni pili tonaci. 'J'urati ha mi– rato a introdurre nella leggo o quìndi nella realtà il ,rnssidio di puerporio 1 non respingendo il bene per amore del meglio di là da "enirc. li ConsiglioSUJJerioredel lovoro discusse già. la Rela– ,donc Turati nell'adunanza del 21 maggio e no approvò le conclusioni che - por quanto riguarda la Cas.ta di Materuit:l - così 11;uonano: .Art. 7 (6 bis). È istituita presso la Cassa nazionale di pre\•idenza una Seziono autonoma, la quale ha per iscopo di sussidiare le pueri>ere, oggetto della presente legge, durante il mese di astensione dal la\'Oro. Ogni operaia puerpera sarà sussidiata per 30 giorni con una somma pari ai ," di 30 giornate del suo sala– rio; il sussidio però non sarà mal inferiore a L. 30. 11 capitalo necessario sarà annualmente formato mercè un rilascio annuale obbligatorio 1 da parte di ciascuna operaia dai 15 ai M compiuti, di una somma eguale ai 'I~ di una giornatn ciel suo salario, e da un contributo uguale, parimenti obbligatorio, dei rispettivi imprendi– tori o padroni. L'entità dei sussidii e dei premii potrà essere modifi– cata dal Governo, di 3 in 3 anni, udito il Consiglio su• periore del lavoro, in base alle risultanze tecniche del– l'esercizio. Il contributo dell'operaia verrà trattenuto sul salario dall'imprenditore, al quale è vietato di trattenere per tal titolo sommo superiori, con qualunque moti\'0 o pre• testo. I modi della determinazione del salario, dei versa.– monti o in genere le norme per l'amministrazione della Cassa verranno stabiliti dal negolamento, il quale indi– cherà anche il giorno nel quale la Cassa comincierà a funzionare. 1I Consigliosuperiore del lavo,·o aggiunse ancora due voti: u110 1 dietro J>roposta Murialdi, che alle operaie puerpere \'enga assegnata in sonappil1 la cura medica o farma– ceutica; l'altro, dietro proposta dello stesso Turati,"' che, quando l'esperimeuto abbia confermato le favorevoli pre\'isioni sul funzionamento della Cassa, i suoi benefl.zii \'engano estesi, nei limiti del possibile,· al periodo di gra\'idanza, che precede immediatamente il puerpe– rio. ,. (I). Consento in queste conclusioni e quindi non starò a dir male ciò che assai bene disse Turati nella sua Re– laziono a loro schiarimento e difesa. Amo solo dichia• raro - perchè l'ho "isto formalmente combattuto - che mi par buono il principio di non offrire questo ser\'izio completamente gratuito, addossandone tutto il peso agli imprenditori. Abbandonando tutte le questioni teoriche, mi pare che militano a fa\'ore del contributo dt,gli operai '') Uo/let/11JQ dell'U//lt'il) del l(lt'Qro, Il. 3, png. 627, questo ragioni: addossandone tutto il peso agli indu– striali, si dà. all'assicurazione della maternità un carat– tere di carità. (perchè non si tratta di un danno che l'operaio riporti pel fatto del lavoro industriale) e quindi si dà al provvedimento un'impronta che non può e non deve a\'ere. L'assicurazione gratuita diminuisce l'intercs• samento appassionato che Poperaio de\'e portani o qui udi annulla o indebolisce una fqrza che conviene sia vi \'a.per l'evoluzione, i 1>rogressi dell'assicurazione stessa. Da ultimo, col farne cadere tutto il peso sugli imprendi• tori, "errebbero aumentato lo resistenze, le opposizioni, non solo verso questa forma di assicurazione, ma \'erso le altro di cui il proletariato ha bisogno specialmente in Italia. Oltre a ciò, v·è una questione che va esaminata, e ri– guarda il funzionamento della Cassa di materuitù, che la J)roposta Turali lascia al Regolamento, col sagace pensiero di e"itare lungaggini e pP,ricolose discussioni o opposizioni sui dettagli. La questione \'a posta cosl: deve la Cass(i funzionare burocratica.mente o de"e, per la sua funzione, mettere a contributo la buona volontà degli interessati? Jo sono risolutamente per quest'ultima soluzione. Le istituzioni sociali, come quelle che si vuole creare, debbono a\'ere, a mio parere, tanta elasticità da permet– tere l'adattamento alle condizioni diver.se dei di\'ersi ambienti e da potere aggregarsi tutte I quello funzioni affini che la pratica chiarisce necessarie, s,~nza sconvol– gere tutto il loro ordinamento. D'altra parte, esse debbono adattarsi ai bisogni della pop3-1.aziouee cooperare alla creazione di quella virtù, (li quelle doti, di quelle qua– lità che ad essa mancano. Per fare il caso concreto, se noi vogliamo che l'as– sicurazione della maternità. porti tutto il bene di cui essa ò capace, bisogna che non la riduciamo ad una funziono meccanica, fatta da burocratici 1 ma bisogna. che la mettiamo a contatto collo necessità. vive, impel• lenti della popolazione operaia femminile. Quello r.he importa. è non solo che la madre operaia possa riposarsi nei trenta giorni di puerperio, ma che essa cominci a curare il suo bambino, ad allattarlo, che impari quali sono le cure che gli de\'e prodigare perchò non soffra, perchè non i,i imbatta uei cento trabocchetti tesi nella prima infanzia dall'ambiento esterno. Quest'opera di sorveglianza, di tutela, di indirizzo non può essere data dalla burocrazia, ma può essere svolta dalle interessato stesse, quando fossero strette in appo– site organizzazioni. In altre parole, non tro\'erei conve– niente che il servizio di questa assicurazione fosse fatto cos1: un Ufficio riceve lo quote, una Commissione Ilre– sicde alla. loro gestione, un altro Ufficio fa i versamenti secondo i mandati ricevuti; ma giudicherei più utile che le interessate fossero raccolto in organizzazioni coll'incarico di esercitare le funzioni di sorYeglianza, di controllo, di ricevere e trasmettere i \'ersamenti o i pa– gamenti, colla facoltà di integrare l'azione dell'assicu– razione con tutti quei mezzi che la pratica man mano chiarisse vantaggiosi, come ad esempio: consigli igie– nici alla madre e al neonato, dispensa.rii per neonati, incoraggiamenti per l'allornmento razionale dei bambini 1 per l'allatta.mento malerno e via. via. In questo modo l'aziono della Cassa di maternità di– verrebbe largamente e profondamente efficace por la madre, mn. anche pei figli, e sarebbe attenuata una delle piaghe più dolorose, più hicrimose della vita industriale: cioè l'alta mortalità infantile e, nuello che è più, la degenerazione fisici\ della gioventù delle fabbriche, che

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