Critica Sociale - Anno XIV - n. 14 - 16 luglio 1904

Critica Sociale ll!VIST.Jl QUINfJJCJN.JlLE DEL SOC/.JlUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 • Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia all'Ufflclo di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici GalleriaV, E, 23 Anno XIV - N. 14. lfor,, si vende a nmneri sepm•aU. Milano, 16 luglio 1904. SOMlVIARIO Attualità. Jt p1·ounm111w n1dlca/e (Fll,H'l'O TURATI). St11ntons Ò(}II' t 1 ii·i . .• (LA CRITICA !o-OCIAl,l:). L'o,uo <Htl<1sse f111m,1wto! J doc11111e11U (Xol). La ,·J.1l11z,011e clellcl fen11a e H th·o (I iltU110 (SYLVA \']\'J,Od). St.udi sociolog.!.c\.. /l'l"tllell"S/110 6 mHUarismo {Prof .. \J,ESSA1'DRO \'t:c1;L1,10). l,e o,·1gi11t dett' r:co11omla po/1,Uc(I modenm {Oott. ETTO!,!E )I.\IICIIIOLI), Politica municipale. f,<t /olla co11h•o u soctausmo 1111111iclp(lfe i11 t11glllUe1Ta (a. c.) IL PROGRAMMA R DICALE Lo diciamo subito e senza ambagi. mentre il pro– gramma è tuttavia uno schema, e può forse essere corretto, precisato e magari rifatto cli sana pianta. Dalh~ mente acuta ed arguta dell1on. Luigi Lucchini - dopo la scossa feconda che il recente Congresso sembrava aver dato al partito radicale italiano - ci attendevamo assai di più e di di,·erso di questo centone di consigli generici e mosaico <li detriti cli vecchi programmi, che fa ora il giro elci giornali. Ci attendevamo un pensiero pill organico e postu– lati pili chiari, più caratteristici, sopratutto più con– creti: un programma di azione, non una tc~sera di conferenze o il sommario d'un trattato. Si può discutere a perdifiato - come fecero in queste colonne il Bonomi, il Colctti, come facemmo noi stessi - sulle basi, sull'indole, sulle tendenze probabili o prossime cli un partito radicale in Italia. Si può sostenere ch'esso sia il partito dei consuma– tori, o quello della piccola borghesia e dei profes– sionisti, o un partito cli borghesia mescolata, ma più illuminato e idealista e pertanto piì.1accentuatamente liberale. della media di cotesta classe, o un partito cli opportune transazioni e di accorti e rapidi adem– pimenti. Questa filosofia o embriologica o fisiologica o economica o storica del partito non no costituisce il programma, ò al cli fuori e prima del programma, può tutt'al più aiutare a spiegarlo, a darne le ragioni. .,ra è nel programma essenzialmente, e nella com– posizione delle schiere che vi si adoperano attorno, e nel fervore e nei metodi ch'e::,se impiegano a tra– durlo in atto, che si ravvisa la fisionomia, il carat– tere e si misura la specifica energia di un partito. Ora, nei diciotto commi dello schenrn. lucchiniano, nessun riferimento è fatto a. interessi specifici cli classi o cli gruppi sociali; nulla è detto, nò fatto intravedere, dei melodi di lotta. e di conquista, che il partito intende adottare; e poche sono le cose che 1 nella nebulosa indeterminatezza della cUcitura, ogni altro partito non potrebbe in coscienza sottoscrivere e rivendicare por proprie. Quanto al metterle in atto, e in che J!lOdo,e coa quale gra.duatoria 1 è altra que– stione: ma è una questione, finora, anche pel par– tito radicale. 1;: forse il partito radicale una scuola cli teorici e cli filosofanti, una setta .cli pensatori che si affacci ora 11ell'arringo e cerchi, un po' t~ntennando, le pro– prio direttive, lo sguardo teso a un avvenire lontano? No, esso ò il partito essenzialmente dell'ora presente, dell'azione imminente, e dell'azione di Governo: a sentire il Coletti ed il Sacchi, parrebbe anzi ch'csso •·i3, per le SU" aspirazioni mediane e per IP :me quaJità specifiche e positive, il solo partito cui do– vrebbe omai spettare il Governo. Or bene, qual è invece il partito, fra i molti che si contendono il dominio del Governo e della pub– blica opinione, il quale non YOITC'bbe - e, teorica– m('ntc, in tutta buona fede - che " i potC'ri dello Stato non esorbitino mai dai limiti costituzionali delle loro attribuzioni ,., ; quale di essi non vaghcg-– gerit un " Parlamento restituito alle sue funzioni normali e alla feconda lotht dei partiti ,., ; una " com– posizione o aiiono del Governo e delle Arnministra– ;,,ioni locali all'infuori delle egemonie e clientele per– sonali e delle ibride coalizioni di gruppi o d'interessi particolari ,.,, e una " graduale attuazione dei prin– cipii di decentramento e di autonomia ,., ; - e Je " pubbliche amministrazioni sottratte a ogni indebita inftuenza e inframmettenza, e funzionanti nella piìt scrnpolosa osserva.nza della legge, con celerità e pub– blicità di atti e mercè un personale devoto (e come no?) alla cittadinanza e convenientemente retribuito ,,; - e resa" Ja giustizia più spedita, più efficace e meno costosa, riordinando le circoscrizioni (fatta. eccezione, da ciascun deputato, pel proprio Collegio, che ha sem– pre dei diritti acquisiti!) e guarentendo il maggior de– coro e prestigio e l'assoluta indipendenza (oh! non se ne pB.rlineppure!) della magistratura g-iudicante,., j - e " armonizzati gli interessi individuali con quelli sociali nei rapporti del matrimonio, deJla filiazione e della successione ,.,, anzi in ogni rapporto del vi– vere civile (e, se qui lo schema alludeva al divorzio, alla ricerca della paternità, a imposte successorie progressive, non potcnr;t esprimersi un tantino })iù chiaro?); - e chi non vorrrhbc, se lll" togli i famo~i feudatari i della Sala Ragona, la" istruzione primaria resa generale ed effettiva, collegandola all'officina e ravvivando Ja scuola serale e festint per gli adulti; l'insegnamento medio e superiore riordinato secondo le esigenze (quali?) della vita moderna e quelle eco– nomiche (quali?) del paese, col massimo e razionale impulso (razionale in che modo?) alPeducazione fisica. e artistica e all'istruzione agraria, industriale e mer– cantile,., ;-e chi potrebbe ripudiare una" beneficenza, spogliata, quaato più sia possibile (e qui cominciano le questioni: sulla misura e sul modo), del carattere limosiniero, trasformata e rivolta a intenti di pre– venzione e di assistenza collettiva, per il miglio– ramento igienico, morale e civile del popolo ,.,,o vol'l'ebbe disinteressarsi della " tutela speciale dei minorenni, sopratutto degli. orfani, abbandonati e traviati, rafforzando la responsabilità dei genitori o di chi li rappresenti ,, ? Tutte queste cose e più altre, che troviamo nella terza parte dello schema, dove l'ardenza. e l'urgenza

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