Critica Sociale - Anno XIV - n. 1 - 1 gennaio 1904

CRITICA SOCIAUJ ,i rircri,·nno n controvor~le 11dratte con un debole ri– llc-.so nella pratica. Ma oggi 1 che entriamo nel nuovo 11eriodo 1>0IH!co 1 e <'ho bi'logna stabilire chiaramente le •;Olu,:ioni che intendiamo dare ai maggiori problemi eco– nomici e poliii<'i per ral'cogllero in fascio un'altra volta le rorze della democrazia 'IOpra un programma comune, l'incompatibilità delle tcn,lcnzo anarcoidi con quei,1.·0- pera positiva ò ormai evidente. La fiera polemica della Oiu.~t,::ia e del SfmJm Ai:w1t1 ! - due giornali che ri– flettono la pratica quotidiana contro le correnti anar– chiche luflltrate!i!l noi no,tro partito, non è un sintomo dei pii1 eloquenti? Certo, la cordinllt:\ e la tolleranza reciproca sono bel– lissime co'le. Ma quando si tratta delle sorti del pro\e. tariato, il q ualo soffro da troppi secoli perchè si 1>ossa ritardargli nncho solo di un"ora. un pnsso verso la sua Ji. beru1.lono, lo ml domnndo so non sia pili onestamente doveroso u.,ciro dll una orisi, cho ci J)aralizza proprio nell'istanto in cui siamo chiamati ad un pill intenso lavoro. lv AN'OE Boxo:111. .Yel})ros.~1mn 1m1t>ro 1·1JJi!Jlit>n-mc, l'interesscmle stmi,o d1 ~n.,, ,·n1.\~I .~11 Le ..;11e~e militari sotto il JJiui• stero ZannrJelli-(:iolitli. A Jm/JIJhrazwm· 11ll111111tll 1 ne fartmo lo stralcio in opu~roto, per qun 111wn r1l1/">,t"li rhe non poterono legytre i vr1111lt,·e art,roli. EVOlllJZIOf-lE SOCIAllE e tendenze socialiste Dal mom<'nto in cui il socialismo ha acquistato il carnttcrc di <lottrinn 8C'irntifìca, economica e sociale, untt profondn t.rtt8fol'trll\ziono si è and1th1, maturando nella concezione fìloiwficn drllt~ società umana. Oi nmno in mn110 che si ò estesa e coordinata la conosccnzlt elci grnudi fatti naturali, il pensiero ha riconosciuto in essi sempre mag~iorc armonia e mag– giore cquilihrio. l.tL hiologit~ ht1dist!·utto la creden7:n nella crcuzio110 dclll' spcc10 or~nmche, la geolo~•a ha eliminato l'i1>otcsi elci catacli:Hni terre'itri, l'astro– nomia hu. rivclltt.o nei moti degli astri una perenne azione compensatricr di tutte le perturbazio~i e de~ viazioni transitorie. L'interruzione, la soluzione ùt continuitù il ri\"olgimento, persistevano tuttavia in naturt1. m'i.1.come propri dei fatti circoscritti e ri– stretti' piuttostt>chc dc~li a,•,·cnimenti generali. 11 mt•..,so' rO!iO dt\i YCnli o dal ~clo, ad un dllto mo– mento' si stafca C' 1>rcci1)ita: l'id~a patologica, lenta• mente fr(•sl'iuta rwl (.'f'ncllo, ad un tratto fa scop– piare il delitto; ma la supcrfi~ic tcrrcstr~ s_i trasli• gura 1t-ntis11i111um(•ntc, lo med~e delle staust!che. so~ ciali impirgttno 1uuu cd anni per dare oscillaz1on1 upprc1.1.ahili. 'l'unto pili lo serie ~ormativ~ naturali sono avunzrue nel loro processo d1 e,•oluz,one, tanto più stahili o semplici sono le lrggi che le reg~oao. Ltt nat.uru, nclk suo grandi lince, ossia nei su~i gr1111dircntl'i di for11H11,io11e, non solo non fa ::miti, ma. non t3i avvia. 1101uwhc mai in un cammino in cui lo svolgimento d1 1 i r1uoi futt.i pii1 111~ticl\i sarcbb.c d'u,~ colpo atT(.Jijtato. Quando llll!L 8CrlC d1 a.vven1111er1tl apptu·c 1:1c11za m1cit11,<1u1t1Hlo la cataslrofe a1>piue inc vitabilc una impreveduta di,•Cr8ionc, un fatto sem– plico e 'im1s1>otlat.o, o~l'rono hl continuazione ~a~urute elci moto o ht rit:ioluz1onc spo11tanca della cr1s1. Queste dottrin(' 1 o meglio il portato filosofico di esse, cm già acquisito al pensiero scientifico quando .Marx <' hl sun 8('U0lll ,l,(Cttnrono le basi di quell"I n– terrrn7.ionalt• ('lii' fu Il punto di partenza del presente mo,·imcnto soduli~tu. Tultrl\ ia l'idea su cui si impor nittvu <1ut>~tonuon> " grandio~o mo,·imento !;OCiale er., in upt•rtll contr,uhli1ionc con l'idea :,,intetica della continuitlt ft•norn(•nica chl' cmanara dai recenti pro J!rC!-1-.idelhl r11'icntll positinL E-.,m rirl\·enirn nella !'oOCil't.'1 u11rn1rnun muto ,·cr:,0 un rreseente ::.l1uilibrio delle ritte parti org:aniu:\tl' 1 clw unehbe reso inevi• tabilC' un violt-nto rionlinamento del vecchio com· plesso ~orinlc e l'arresto cli quei fatti e di quelle leggi che l°llYcvano condotto alla propria distruz1ont'. La prOf)rietit che si urccntm e ingigantisce, la mi– seria che aume11tn. in intensità cd in estensione, le clnsgi medie che Krornpuiono progressivamènte nel prolct.arinto, In fornuuionc nel campo politico di due soli grandi p1uliti inconciliahili in lotta: la catastrofe ncccKsuriu, ino,·itnhilc. Lu soluzione della crisi nella abolizione dcllu proprietà privabt, cioè come dire In propriotÀ. 111ort.u. pur csuhcmnin di vihl 1 la caclutu nl faKtigio dolla gloriu. D11ta l'inconfutnhilitù. dol movimento economico constatato du ;\lun, 8f>CCinlmcnte per riguardo ul momento C'il nll'umhicntc Htorico in cui questi rivolse principulmcnt<' IC' 1rno indngini 1 l'induzione socialista, che du esso germog:liò, della non lontana e definitiva scomparsa dt•ll'istituto sociulc della proprietà pri,•ata, non può non al)I.Jllrirc in contraddiz1one con lo spi· rito dcllu fìlo1wfia naturale :)ositiva. :Sul valore di tale iudutionl' non si 1>oihono legittimamente fare che due ipotesi: o cssu fu antiscientifica, o rorga nismo sociale a fui essa Ri riferh·a era tanto lon– tano d111ln MUft costituzione stabile e definitiva, da e:5sere ancom in esso possibili quei ri,·olgimenti e quello dibcontinuiti\ cli moti che sono propri degli inizi di ogni serie formntiva naturttle. J<'orac, uuch(' In, 1>rirna di queste ipotesi contiene un lnto di V<'rità, inquuntochè clo,·eva ragionevol– mente prcsup1)orai nelle forze secolarmente organiz– zate dellu società In ,•irt.i, cli ristabilire, esse stesse, e in modo conforme alla loro tendenza conser"ativa, quell'equilibrio In. cui instubilitil, durante un certo pe– riodo, ora anchttll progrr1:11:1iviuncnteaumcntaoclo. 1\Lll. l'i1>otcsi 1 che JltHH' 1101111 suft vcm luce e che giustifìcu, nel tempo in cui ò sortn, la suddetta iucluzione so– cinlistu, ò la t!CCOIHlu. I fatti rivelati dnllll dottrinll economica marxista riguardano rorg:1lniim10 bOCiitlccome formazione eco– nomica. Ora, mentre h1 formazione sociale politica è pressochè al t(.lrmin(.' delh\ sua C\'0luzione, la for– mazione, che tcnd<.• n produrre delh\ umana società un complesso economico, che abbia in sè le virtù compen• satrici dì tutti I grandi fenomeni naturali, è ancora ai 1>rimordi e molto lo11tt-11Hl dtl un assetto definiti\"O. In un articolo che puhhlicni in questa stessa Ri\"i– sta (1,, cerfai cli lil)i(•g,tre ltl rt1gfonc intima della di– \'ersa struttura di quesw due formazioni sociali e il futto che l'cco11omic:n t.•, in ordine di tempo, neces– sariu111c11toIH>:itt•riorealh, politica. Nella fornrnzionc orgllnica la legge biologica pre– cede hl fisiulogic11: prima la. lotta di selezione, poi hL coo1H~razio110o hL di\iSione del Javoro; ciò uclltt costitu.,;iono dcll'org1111ii,mo sociale come in quella. dcll'orA'anismo individuale. Oli Stati inci,•iliti, che sono il prodotto della fornrn1.ionc politica, sono già ontrn,li nel dorninio delht seconda legge; le Chlssi <'co11011lid10 1:10110 nucorn sotto l'itziono della prima. Non hl80~1m l'KHCrc tmtt,i in errore dal fatto che le dhitimdo11i l'COIIOtllicholi0II0 8tHnprc Cdistito, poichò, fino ad 1111'c1w<·11 non molto lont11na, esse erano su• bordirmt.e ,,Ilo Htnto, nel cui iunbito e per hl cui conscn·azionc e::1iatovouo ccl opem,·ano, e soltanto du

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