Critica Sociale - Anno XII - n. 23 - 1 dicembre 1902

868 CRITICA SOCIALE gettar;;i A. subire il controllo del pul,blico per il bene comune, ftno al limite dell'interesse da esso creato. Egli può far cessare quella cointeressenza iuterrompeudo l'uso, ma ftnchè questo dura, egli devo subire quel controllo. ,, Questo ))rincìpio è penetrato giù nella legge in JH\– recchi casi di affari Jlrivnti non solo di locnndiori e di carrettieri, ma nuche in casi più moderni. ~~ va del pari penetrando sempre più nella. coscienza pubblica che debba essere norma di diritto 1m1Jblicocostringere capi– talisti e 1a, 1 oratori a risolvere coll'arbitrato i loro con– flitti, i quali coll'arresto della produzione, cogli eccessivi accentramenti cli capitale, possono danneggiare i consu– matori. t.: quindi troppo naturale che i con9umatori debbano unirsi per imJJedire un malinteso uso delle mncchine, e le obbiezioni teoriche al socialismo non deb• bono impedire che lo Stato fissi un minimo di salarlo, un massimo di orario giornaliero in parecchie industrie e magari il prezzo delle merCij e ricorra. anche all'arbi– trato obbligatorio, ed esperimenti questa hal{-1cay housc verso il socialismo. Le fcntlew:e tlell<.i leoisl<.,.::ione mncricnu.a. t; certo interessante conoscere per quali sentieri del– l'avvenire si incammini un poJ>olocosl rapido e febbrile come quello americano. Samuel J. Bnrrow, studiando la legiRlazione dei ,•ari Stati della Confederazione del Nord– America nella North Americm1 Re1:ieu; (novembre), ha creduto intravedere queste tendenze nei ,•ari campi del• l'atti\'ltà legislati\'a. Una reazione dal Governo rappresentativo verso il Go– verno purnmente democrntico, fncendo un 1>it'1 IMgo uso del 1·efercmlu111. Moltiplica;done dei meccanismi dello Stato, Ministeri 1 uffici, commissioni, e nccontrnmento nel– l'nmministrazione. Unn certn difficoltà. a concedere il voto agli stranieri, e una applicazione eveniente della macchina per votnre. Autonomia e responsabilith. dei Comuni negli affari delln. amministrazione, e sostituzione della tassa unica. nlle tasse singole e speciali. :Miglioreorganiz1.:azione o ulteriore accentramento nella ispezione superiore degli Insegnanti; aumento dei con– tributi dello Stato e dei Comuni per le scuole; molti– J>licaidone delle !'ìcuole secondarie, delle biblioteche, delle scuole di agricoltura e di arti meccnnichej ado– :.-.10110 di libri di testo unirormi i consolidamento delle scuoio rurali i maggiori sussidi per i ~iardiui d'inranzin.; diffusione delle scuole libere; maggior durata del pe– riodo scolastico (145 giorni) i renzione contro il nepotismo e l'inttuenza J>Olitica negli affari scolastici; tendenza soprntutto a rendere la scuola secondaria accessibile ad ogni ragazzo, che abbia la capacità. di rare gli studi in essa impartiti. Ammissione delle donne nll1eserclzlo dell'anocntura. (in 16 Stati). :Maggior se,•erità nel regolare In proressione di osteo• patia, odontojatria e farmacia. Protezione dei fanciulli epilettici, o deboli di mente. Misure igieniche per impedire che si sputi nei luoghi pubblici. (li nuovo :Messico vieta ai maestri tubercolosi di insegnare); sanatori, norme Igieniche pei bambini; J>rotezione della. salute degli operai, ispezioni delle fab– briche. Uffici di collocamento (2G in 11 Stati), Protezione contro gli insetti dnnnosi, e contro chi distrugge gli insetti utili. Grande cura dei rimboschi– menti. Leggi più severe sui giuochi. (Nel llaine chi, cac– ciando, uccide una personn, è punito con 1O,:annidi car• co;-c, o 5000 rranchi di multa.). Pe:1e più severo pei delitti sessuali specie per ))roteg– gore I:\ gio,·entù. Separazione dei condannati tubercolosi dagli altri. J n complesso la legislazione americann. mostra la preoc– cupazione crescente di dare incremento nll'educazionc 1 all'uguaglianza, alla filantropia, di proteggere la. saluto ~,,l;~~~~rnafl~bJ~fi~ à.di diffondere l'istruzione, e di dare Sncus. Soci.altsm-0 critico. dell'editore H. Snnclron. Il Racu narra d'esser stato a tro\'are il Sorel nel suo eremo di Uoulogne sur Scine e di 1wergli chiesto, che cosa. egli conserva del sociali– smo, dopo averlo sottoposto a tante analisi. 11 Sorci avrebbe risposto d'essere imbarazzatissimo e di non avere mai rivolto a sò stesso tale domanda durante l'opera sua di critica e di correzione. 1~ per veritÌI. ò questa l'i111pres~ioneche si l'ic,~va dogli scritti dell'Au• tore, che il llacca analizza. Egli iuratti non ritiene la. questione so ciale risolvibile con la semplice trasforma– zione delle ba.si attuali della società, nou crede alla necessità. e rata lità. del socialismo e dà. invece molta importanza. alla volontarietà dei mo,•imenti sociali; non vede l'incorrel<!'gibile anarchia di:lle forze capitalistiche; non credo alla teorin. marxista. del valore, alla con– centrazione delle ricchezze e delle imprese, alla miseri!\ crescente, all'acuirsi dello crisi, nò che i trusts siano i prodromi delta flne del capitalismo e gli embrioni del collettivis mo. F; aV\' Orsnrio della riduzione rlel socialismo ali!\ lotta elettora.le e alla conquista. dei pubblici poteri. mticne che lungi dall'introdurre i procedimenti politici nelle organizzazioni O1>eraio, debbano est.endersi alla società i principii direttivi doll'ofl'lcina. t awerso ai Consigli del Lavoro, agli Unici del Ln\'oro, alla con– quista dei MuniciJ)i, al socialismo di Stnto, alla legisla– zione sociale, quando non siano i Sindacati che la chie– dano come riconoscimento di ciò che hanno già imposto, e siano essi ad appllcRrla, eleggendo i-.pettori. ~elio svilU))J>O autonomo dei Sindacati, che a poco a poco si assumono qrwsi tutte le runzioni politiche connesso nlla. J)roduzione, vede l'nnenire di tutto il socialismo, il germe di un rinnovamento etico dell'umanità. e di una gestione della produzione sotto il controllo sociale. 11 Hacca osserva anzitutto che tuttociò, nnzichè sintomo d'una morale nuovn, ne ò in parto effetto; inoltre gli organizzati sono sempre una minoranza, il cervello del lllO\'imonlo operaio; annunziando poi una sua opera sugli fnsegnamenli sociali dell'ecot10111ia m()(le1·11a 1 da molto analogie che crede di J>oter 8tn.biliro tra le corporazioni medioevali al loro sorgere e le organizzazioni attuali dal 1nmto di vista dei principli direttivi, confuta le spe– ranze del Sorel nella dissoluzione dello Stato, nella. perennità. d'una. sociefa di J)roduttori senza gerarchie e differeuziazioni e nella superiorità dell'organizzazione cOO· perath•a. Conchiude ritenendo che, se, nl dire del Sorel, anarchici sono quanti, "denunziando la corruzione e l'ignoranza di tutti i Governi, mostrano l'inverosimi– glianza d'un rinnovamento sociale ottenuto da un par– lamento e ))reconizznno l'or~auizzr.zione delle classi O))oraie in società, ca1>nci di migliorare la sorte dei la– voratori", egli è un anarchico. In realtà. è uno scienziato che con le sue ricerche viene n riconfermare la teorica del PMeto, che ra In storia consistere in una perenne successione cli aristocrazie. Notevole nella stessa m,•lsta un articolo di L. Nina. ravore,·ole nlla riduzione del prezzo del sale. All'obbie– zione che non ne val In )lena, dato il grave sacrificio dell'ernrio e l'esiguo \'antaggio dei consumatori, rispondo che si tratta clelln plì1 enorme gabella esistente; si trntta, oltrechè d'un piccolo vnntnggio, d'un primo passo verso un nclntta.mento del bilancio 11ibisogni ciel 1>nese e ai criteri flnnnzinl'i. Nella Hl\'ISTA POl'OI, J.IU: clel 15 novembre, A. Labriola riprenclo il suo studio D al collelfivismo alla libertlt eco– nomica, facendo spiccare I pregi della libera concor– renza, e sulle traccie del Poreto e del Sorel sostiene e rinno\'a, dal punto di vista ctel J>rOletariato, l'utilità ciel non lntenento go,•ernatl\'O, In 1>oliticndel laissez (ai,·t\ lllissu 1><1sser e la necessità di riconoscere, che anche il colletthismo non è che ,w mezzo per conseguire pro– grcssh•nmento l'ideale della riduzione dei prezzi ai costi. Non si comprende come in una società. politicamente eterogenea, sia possibile concepire una classe, che po– tendo conse~uire un fine sen•endosi dell'arma politica, che le ò a portata di mano, se no astenga in omaggio a un interesse remoto o a, un principio nstratto. Forse che lo Stato ò fuori delle competizioni econo– miche? g. 1'· Nella RtFORllA Socu,.E del H, novembre V. nacca pub- GIUSEPPE RIOAMONTI, gerente 1·espon.sabile. blica una sua prefazione ai Saggi cli critic<t dd Marxi- smo di O. Sorel, di imminente pubblicazione per cura llllAno, so/11 t90t . Tll)OgrAffa Operat (Soc. coop.), c. vut. Em.1t-lf, n

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