Critica Sociale - Anno XI - n. 11 - 1 giugno 1901

Critica Sociale f?IVIST.11 QUIN!JICIN.IILE DEL SOCI.IIUSMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. i.O . S_emestreL. 5,tso. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia alt'Ufflclo di CRITICA SOCIALE• MILANO:Portici Galr'erlaV. E. 23 (2° olm tOllt) Anno Xl - N. 11. Non si vende a numeri separaU. Milano, 1° giugno 1901. SOMMARIO Attualità. 1,(, J)(;Jj/l((I 1108/ra (I..\ CRITICA SOCUl.E). A11con1 811/, (/(I;:/, t ,</f(JH >l{JJ°(ll'h {t 'Y.IH -:1\lCO :.l.\lllON1), Jt IIIQIJ/,1/lelJ(Qproleta,.w nel Mm1lQl:(IIIO, \'I, L<1 /otlu t Ì p1•imi l'iSlll– laU (h'.\:-lOt: llONOlU e C.1.m.o \'t:ZZANI). Studi sociologici. },(I })Olil<C<I (tlTOVi<11•/(I "" 1/(lfkt, I (ATTILIO C,\IIIATI C l,UIO! ~:1s-.1.uol). AIIC(Jl'(I ;ltlt'1111111euto (l,SQ/11/0 •ltt IJQ/(ll'iO lit/la leori{I l//(f/',d11/11 i re• plica a l,, Xtr,1·0 (l'rof. ,\N'rO!itO GlU1,L\l)El), }'11/.ibllr(l:'IOIIJ 1;e1·i;e1111/t ill c(OIIO. COSE If4 TljVIE Questo1w11w·oescirù con alcune ore di rilal'do. il 111t– mero lJrossimo, forse, con qualche giornata. bnp1tiatene i lavori.parlame11tari che te11go110 a Noma sovente il c1iret– tore della Rivista. Il (JUale è 1·imaslodi 1111oco s lo a compilarla. L'amico 11:anoeJJ011omiha ripreso il volo 1,er l'Avanti !, doi·e ·it vuoto da esso lasciato em. troppo sentito dai. suoi stessi, com1Ja911i di Heclazione. Non tw dobbiamo, du11q11e, ave1·e rammarico. Ma l'ausilio, pet quale avemmo contatosu liti, ci, vienea mancare. Il Bo1101ni ci conti1werù tuttavia, anche da lunge, la è"Ua attirn ed apprezzala col!abomzione. Fra giorni principieremo a spedire le riscossioni po~ stali ai rilanlalari. Che bella cosa se ce ne risparmiassero l<i spesa e la fatica.I LA POLfl'ICANOS'J'HA Il Gruppo parlamentare socialista, riunitosi dunque in !tomi~ colla Oire;1,ione del Partito, deliberò che 1 " se non è possibile per il J>artito socinlist;1. una " questione di fiducia, nel Governo, sempre mppre– " sentante di una classe che ha interessi opposti a "_quelli del proletariato, può tuttavia il Gruppo par– " lamentare, nelle attuali condizioni politiche ed " economiche del paese 1 dare voto di approvazione, " ca~'"io ve/' caso 1 11ll'opera e alle riforme del Ministero, " che siano pili conformi allo evolgimento normale " della lotta di classe ed agli interessi del proleta– " riato n· Noi fummo, insieme al collega Catanzaro, dissidenti da questa formula; la quale risultò dall'inorganico innesto del finale di un nostro emendamento nell'or– dine del giorno proposto dal Ferri. Salta agli occhi Jliucoercnza, almeno verbale, fra la. cruda dichiara- te o Bar e zione che il Govemo 1·ctJJJn·ese11ftt semJ)reiuteres.'>i oJr 1wsU (t quelli,del proletariato e l'ipotesi di un'oper(I, sua., non soltanto generica, ma benanco di riforme concrete, conformi, anzi più conformi (l,gli interessi, <lel 1wolefariafo mecle.'"iimo, ossia in diametrale anta– gonismo con gli interessi che esso rappresenta. ·un tale Governo sarebbe davvCl'O quel reo di alto tradimento, quel Governo fellone e rivoluzionario, quale di;::ir.gùno ai lettol'i crcdenzoni il Gabinettv Zanarclelli-Giolitti la .Nàzione, la Gazzetta del ~Iacola e gli altri organi idrofobi della capestrocra.zia ita– liana. D'altro canto, presa alla lettera, quella. formula, so 11011 incastona uno sproposito, racchiude il piì1 bel nulla. che sia mai stato messo in parole. Dichiarare che il Partito socialista non può avere fiducia in un Governo borghese 1 se si intende con questo che esso non può credere che un Governo borghese voglia ah1- tare la rivoluzione socialista, è, per dire il meno, pleonastico; se significa che un Governo borghese non farà mai opera o riforme che possano approvarsi da socialisti, ciò stride col secondo membro del delibe– rato. La contraddizione vorrebh.'essero elisa dall'in– ciso " nelle presenti condizioni economiche e poli– tiche n, evidentemente pleonastico anch,esso, e dalla clausola " caso per caso "; ma se i casi si succe– dono, se ri~iettono un programma, se fanno un indi– rizzo di Gotenw, ecco che di necessità.~ per quanto parziale, limitata, transitoria - rinasce la fiducict; la quale, in Parlamento, non ha senso trascendente e psicologico, bensì politico e pratico; non è se non l'appoggio, dato col voto, alla persistenza al potere di un Governo, in vista, tutto sommato, del bene che fa, o del male maggiore che farebbe, si prevede, il suo successore. (1) E si ritoglie issofatto se il Go– verno muti carreggiata. - Presa 1 ripetiamo, alla lettera., la formula citata varrebbe del pari per un Gabinetto Crispi o Pelloux, del quale, cct.'W per caso, e senza significato di fi(lucia, si poterono ugualmente npprovarc, o si approvarono anche talrnlta, l'opera e le riforme. J.addovo il nosti-o ordine del gi 1 Jrno intendeva., viceversa, a giustificare giustappunto hi differenza radicale dell'atteggiamento nostro verso il Ministero presente! Ma tutto ciò non ha che un'importanza verbale e non ò che il prodotto di un misoneistico reliquato di ossequio al vecchio formulario del partito; contro il precetto dei buongustai, si suggella il vino nuovo (I.) 00110 rn·er not1lla In " J1leonnstlcHì1 ~ della Jlrlma 11arte Uell"or– tllne (ICI giorno, 1101n,·e,·nmo 11er l'RJ)J)Unto 11ro11osto nlla seconda 11ucsto <m1cndl\111cnto, che Insistemmo ros~o 1,osto 11. vcrllatir: ~ Che ~ ciò (o~sla la nei,rata nt1uc1n ueiicrica) uon toi,rlle ùllO, nello emer– " genze 11rnllcl1c 11artnmcntar1, dellùa Il oru1111O,wclnll~tn n111lrO\·arc ~ l'o11cr11o lo riforme del Ooverno hl senso llhernle e, (l'lt drrn lm/1• " 1•/.z.:J ai G()i"el'l/0 OJ)POSH, J)l'tllte{IU6/ 0 6 UI/IJ)l't ([UtUO cht è J)tÌI COII• " forme olio si;o/glmmlo normau, eec.,, - 11 resto co111e nella ror– mulf1.npprovalA. - l'resctglitrt, tn AStrRlto, ò meno dl CIJ)proi;art, n,r1. presctglie,·t w1 hicllrl..:.:o di Goi;e1·1,o ò, in concreto, assili 111i1 che ilJll)rO\'flre l"opera o le riformo caso per easo; e ha 11 nrntagglo di rls11cccll1nrc .... fJUello c11e sl ò rntto realmente e che si continuerà n faro con 11!cnn ,:o;,;clenza (li lò('rvlro Il 1u1.rtlto.

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