Critica Sociale - Anno XI - n. 3 - 1 febbraio 1901

34 CRITICA SOCIALE potrnnno che restare sgomenti piil che J)crsuasi dalla dipintura che l'Euciclica fa della nostra azione. Udite: J socialisti copertamente (?) si insinuano nel cuore degli Stntl; fra le tenebre dì occulto (?) congreghe ed in pubblico, con le conferenze e con gli scritti, aizzano le moltitudini alle sommosse; rigettando ogni freno di religione, tacciono dei doveri, non csalt:rno se non i diritti, ed infiammano cosl turbe sempre più grosse di bisognosi, cbo cedono all'inganno o son trascinate al• l'errore. Non ò que:sto il quotidiano stile dei giornali mo– deroti? lo stile adottato contro gli stessi democratici crilitit1ni dai Pubblici Ministeri davanti i tribunali ordinari e di guerra? 11 cieco fanatismo cow:iervttt.on .~, i:ii:L o,,ttolico-p11.pale o costituzionale-masso nico, non ha che 1111 linguaggiv, un cliché, per esprimere la mala. paura, comune a tutti i soddisfatti, che siano mutato le condizioni socinli, da cui essi - i pochi - traggono gioia, e gli altri, gli innumerevoli altri, dolore e miseria j ciò che nel latino dell'.tnciclica si llesigna.- così: Per la democrazia cristia11(1, (papale) tmlla deve e.ssere 11ih imriolabile dellu giustizi<,, (ossia dello sfruttamento umano): il llit•itto di acquisto e cli J)QSSesso (senza. clistin– ;done di modi) essc1, deve i·ole,·lo i11tegro,e tutelare le di– verse ellissi,111embmnecessariedi. 1111a società.ben co.sti– lltifa: essa esige, i1i 1111a 1>arola.,che l'umano co11sor2io ritragga quell(t forma e q_ueltempenunenfo che le diede U suo autore Jddio. Questo"' lddio 71, che, nella mente <lei gio,·ani demo• cratici cristiani, doveva essere la leva di tutti i pro– :,:ressi morali e sociali, il mistico termine clelJa fati– cosa marcia clell'umaniti't, qui torna a comparire nell'interezza della sua. funzione storica, cioò come il centro di rotazione imperniante l'immanente ingiu– :.tizia della disuguaglianza. Buon Si!,"llOre Iddio, sal– vatore dei ricchi, terrore dei poveri, inesorabile Pub– blico :Ministero contro i rei " appestati 71 .... di quel Hocialismo che "tende a sopprimere ogni diritto cli " proprietà. e a mettere tutto in comune, il patrimonio "' dei privati e J:>erfi110 (sic) gli strumenti per gua– " (lagnarsi la vita ,, ! !la. i giovani democratici cristiani, malgrado tutto, fingeranno di credere che l'Enciclica non sia un do– cumento del più intollerante, del pili inflessibile con– scn•atorismo. Eglino, torcendo il senso e le parole chiarissime, si industrieranno a. trornrvi la libertìt. politica, la larga azione economica popolare, lo sgra.vio dei tributi, l'antimilitarismo, la rappresentanza pro– porzionale e, magari, l'approvazione dell'ostruzio– nismo parlamentare. Fingeranno, ma consci della fi1rnione e del buon diritto dei cattolici conserva.tori a. g-ridare - come già l'anno - che l'Enciclica ò una loro vittoria e che la democrazia. cristiana uon san\ piit democrazia o non sarà 1>il1cristiana. Così è e così deYe essere. Una cerhi demagogia di forme esteriori potè, ad un certo momento, essere consiidiata ai cattolici come un buon canale cleviu– tvre delle correnti 1>opolari che fluiscono al socia• lismo. Di qui l'origine della democrazia cristiana, in cui taluni credettero di buona fede. Ma il giuoco fu pl'Csto scoverto dalle masse operAie; e gli jngenui tra. i democratici cristiani elle, fra le moltitudini ottenebrate e insonnolite nella assenza. di mente della rnsscgnazione, vollero sinceramente portare un afttato di vita nuova, chiamandole a partcciparn al grande movimento dj associazione operaia., trovarono alla fine che erano stati essi, senza saperlo e senza vo– lerlo, per una logica ma inavvertita necessità, i bat– tistrada del socialismo. l~d ecco l'Enciclica a richiamarli per dir loro: chiamatevi come volete, ma ricordatevi che l'ufficio della Chiesa ò prima la difesa dei beni t~mporali dello classi dominanti e 1>oila conquista del" sommo bene " per tutti .... nell'altrn vita! Il socialismo mi– nacchi i profitti e le rendite delle classi dominanti; d11nquo il sociaJismo ò il nemico, il socialismo è la peste. Anatema al socialismo!... Ma. virn, viva b~ democrazia cristiana 1 se, spargendo il cloralio dclh elemosina e della ra.sseg1rnzione tra le plebi, SJ)ic ghcrà un'azione efficacemento 1>opolare per pcrsua clero tutti gli sfruttati a lasciarsi sfruttare .... per omnia. sa>cula,steculonon ad rrlenwm. Dei glo1·iam. Se no, anatema anche ad essa. 'l'ale l'ufficio della democrazia. cristiana, dithiarato dnlla Enciclica della poste! CLAUJ.HQ 'l 'REVE~. Ili )VIOliOCf-{)VllliITARE Constatazioni e raffL-onti • :-.cn TI tonc più errcrl tll\ ccmmcttcre. ,. {8ARACC0: Sl-#alo, t6 u>11g110 1.S.,:!'), Nella tornata della Ca.mera. 20 aprilo 1882, il ministro )logliani non mostravo. tutto. la desiderata condiscendenza agli aumenti di spesa richiesti J)CIprogctto.to ordinamento dei dodici corpi d'esercito. Diciamo J)ensatamente: " con– di.i,condonza ,,, J)erchò, allora come in seguito, ogni qualvolta si volle sacrificare al dio degli ese1·cìti, non si consultò la J)otenzìalità. del ùilancio o il potere con– tributivo dei cittadini, ma si calcolò i;ul11\ condiscendenz1~ del ministro che tiene i cordoni della borsa. Confrontando il nostro coi bilanci esteri, dìcern dunque il Alagliani in quell'occasione, che, per commisurare lo SJ)ese militari alla forza. contributiva di un 1>aese,rnolsi, come insegnano gli statisti, distinguere il fondo i11!a11yi– bile destinato al debito pubblico e allo dotazioni ttsM!, dal fondo disponibile per tutti gli altri scn,izi; e su quest'ultimo debbono essere misurate, in una. proJ)orzione al ph'1 possibile modesta, le spese milibi.ri . Con siffatti criteri e coi dati di ratto anteriori alla approvazione della legge sui dodici corJli, egli stabili\'!l i raffronti che seguono: Italia .. Inghilterra .Francia. Germania Austria. . l'<'rec11t1m1e l'crceniuMle c:iene 111e10 lntangll,)111 <!elle 111~:rnmllllArl 1u lutto le c11triuc sul fonc:io dlsponlllllc H,55 3r>,- •ll,42 49,- 41 1 37 -Hi,94 1s,tm 1.14,92 39,- 28,96 Dal 1882 al 1900 il salto ò di 18 anni; ma i due rno, menti non sono molto dissimili. Ancora ò nei tecnici quel furore di aumentare le SJ>cse,sia per imitazione dell'estero, sia per age,•olurc gli a,•anzameuti (l'Qrn,tto, Camera, 1° maggio 1882); ancora <1uclla. gara di egoismi che al ministro dellaguerra-Hertolò faceva dire (<.:amero. 1 giugno 1887): 11 ciascuno tiri l'aC<juaa! proJ>riomuliuo 11 j e ancora ò quella stessa audacia nell'agitare, da,,anti alla credulitit della Camera, IO Rpauracchio di nuove Custor.c, come fece (L 0 maggio 1882) il relatore della legge dei dodici corpi. Quanto alle condizioni flnauziarie, se allora non erano rassicuranti (Saracco, Senato, 26giugno 18S2),non sono oggi migliori. La situazione del 'l'esoro è peggiorata 1 llnll'82, di 220 milioni. Si era allora alla soglia del ùo·

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