Critica Sociale - Anno XI - n. 1 - 1 gennaio 1901

Critica Sociale f?IVIST.R QUJNfJICIN.RLE DEL SOCI.RUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (2, 0 ~iuo aoallel Anno Xl - N. 1. }{on si vencle a ntmu~i•i sepftratt. Milano, 1" gennaio 1901. OlVlMAl~IO AttuaHtà.. J.°1'<1 , d11esecoH (1• .1. CruT1c.1. socuu:J. Q11tt che cl co11i(W(I '" l'Ulltà l'tst1·cL/(I Il L'(ll"III/Jl(I (SYLV.\ Yl\'UXl). Studi sociologici. Ulformt fr1b11turu t 1Qtl(IU, l (LA CRITIC'4 O l'rvr. l'lt:TRO .\uo:nT01'1), .Y11ora sol1ai.o11e 8(X"kfle t L'i.mpe,·L<llUmo amtrlro110 e O. lf. (Lu11o1 ~EORO). Politica municipale. Hr111l lllltni.cl, palt, I ()ll'XICll',1.1,IS). ,Yotl-:k1ri,o 1111//lld/Xlle. Flloeofla, letteratura o varietà. 1,1, H/Jertil llCC{t(ltl.lÌt'(I, I {l'ror. 1.1:101 C1u:1J\llO). ,lppu,111, filosofici s,,t soda/i.smo: I Sorifllùmo ~ fll1JSO/lt1 (.c. y,) JJ/llllùtecu dt fJl"Op(!Qlllld(I. ,·~, 11uoi·ommo 1l't1blt,•11m11e11to. FRA I DUE SECOlìl " rI secolo XIX fu il i;ecolo della. liorghesin; il secolo XX. surìt il secolo degli operai .,. Con <1uosta ))arola.-prcsagio del grnn YCCChiobrittanno sal11tia1110 il secolo che muore e quello che sorge, mentre Ji. ccnziamo queste pttgine ai torchi. 11 minuto che, staccandosi dnJla clessidra fatale, sta per inabissarsi, dividendo duo grundic))o:;hc della storia. del mondo.!... qucl:ito minuto sacro e :;ùlonne vhc fa alzare hrnti calici e pulsare tanti cuori smaniosi di allegrezza. o di ohlio .-· sembro a noi riassumere in un attimo tutta una ccntenal'ia ilia1le di memorie, tutti.i un'e• popea cli trionfi, un'elegia di sini;hiozzi e una lirica. alata di speranze umane. Divido insieme e congiunge: è il punto per il <JlHlledue l'ro si toccano e l'una. 1:1civola.nell'ultrn. Si fondono in esso l'infinito jeri e J'infinìto clomaui 1 come, nell'istantanea cli uno sguardo, le due opposte vullatc, contemplate clallu. vetta di un 111011te. E s'ha. un bel voler persuadersi che coteste divi– sioni sono convenzioni astronomiche, cabale _clipic– nrni Arlotti, invenzioni cli mercanti girovaghi di lu– narii e di cartoline commemorativcj che !'ore cd i minuti si susseguono e si ras:;omigliuno; che il tempo corrn Yia pari puri, seuza salti nò nrrcsti, come il fiume maestoso clic si snoda per In JJianun1. ·1~ppuro q uesta umanità pellegrina non visso un sol giorno :: ieu.za che la isocrona vicenda del padre sole ne aui• ma sso e noverasse i palpiti; eppure nulla esiste fuori le caselle ciel tempo; il quale r•onc il suo suggello sul genio e sul cretino, sulla folla. che brulica e sulla costellazione c:he si dissolve; o niuna cosa gli sfugge 1 1iiuna cosa esi8te che non sia del suo tempo, del tempo do111inntol'U: questa. sintesi di tutti gli ig11oti, 11u<'sto misterioso ~onimo delle eot-l' o degli uomiui. Questo secolo della borghe::iia fu il secolo della forza. :Fu il secolo llclJe grandi rirnluzioni che tra– vol:scro troni ed :1ltari, fu il secolo che liberò h~co– :;cicnza. umana <htl servaggio <lol tlo;;ma e - vir– tualmente - il muscolo umano dalla sen-itì1 ciel lavoro. l•:::i:so,dui fianchi poderosi, procrea.va il \'Il· pore, l'elettricità, la macchina onnipotente; e~so cancellava i confini nazionali j esso av,·icimint gli nutipocli, somplifica,•a le Jotto degli interessi oppo· nondo una ch1sso ~L una classe, e sull~L rovina cle~li astiosi munpanili erigeva Cosmopoli, hL città univer– l:ialc. Il secolo della forza non IHL dato agli 11orni11i 11t'• la pace, nò la contentezza, ma ha r.quarciato ht terra per seminarvele. Agonit:za, è l>on vero) fm il bagliore sinistro cli una duplice lotta foroce di rozze e di ch•ilbì j ma l'osserva.toro intuisco che questa lotta feroce ò l'ultima lotta. Conquistata l'Africa, espu~JHtto l'Oriento, l'espansione della forza ò finitu. .Il secolo delht forzt~ ha terminato il suo regno: cito cUmpito rimane all'erede? So il secolo clelltt. borghesia fu delh~ forztt, il se– colo degli operai non può essere che della giustizi:1. lurnno anebbero sbufl'ato i mantici, sudato lo incudini, tuonato i ca1rnoni, se non fosse 1>cr conquistare il riposo o hL pace. E Gladstoue proseguiva: " O1>crai, voi siete il nu– mero, voi siete il lavoro, la vittoria già vi sta nel pugno. Sap1>iato usarne con giudizio; snppiate essere saggi e generosi coi vinti! Così la vittoria sarà. glori.i od onoro. n Or qual è la saggezza cui alludeva il gran vecchio? Essa è la coscienza. che peuetra l'animu dei hwo• rntori incamminati al trionfo. }:ssi sanno, essi inten• dono che il secolo nuovo loro appartiene; ma inton• dono e sanno che esso non loro appartiene per gli sfoghi bnihdi della, vendetta, bensì por l'opera pacata e santa della civiltà. E questa coscienza operaia) questa. che sarà la. coscienza ciel secolo nuo,•o, ha. già un nome nel secolo vecchio; cd ò il socialismo. . .. L'ltalia, ultima. v enuta nell'arringo dei [)Opoli an– tichi salienti H.lh~ civiltà., non l:ii affaccia al secolo nuovo senza a ttestare di intc11clc1·11c il significato. Lo sciopero di Genova operftla: protestante contro le violenze del capitaJismo a difesa delle sue organiz– zazioni proletarie, fu iJ sintomo rivclncore che anehc l'Italia. è nrntura ai destini. Quel moto rapido, im• pro,rviso 1 silenzioso, spontaneo, scoppiato al di fuori di ogni suggestione di partiti, i:sca.turito dall'istinto operaio come un fenomeno schietto della natura, ò il fatto pili caratteristico ed eloquont<' della 11110\'1\ stoTia italionu. l~sso è vera.mente il 8llluto augurale dell'Italia proletaria al secolo che sorge; è la voce d 1 un proletariato dispeL·so ed 01)presso, che, all'a.1>pello del la storì1t, grida : 11resenfe ! Deh ! come appaiono meschini o sterili, di fronte <t fatti come questo, i nostri clilmttiti di partito o lii scuola.! Individualismo e colletti\'ismo, liberismo o dottrine protcttivc 1 sca1>igliatu a1H11'chismo o ag• J.,Chindatosocialismo cli cattedra, questi eterni geni– tori tli sofi::imi e di equivoci sono nomi e sono pili'· venze .. Fuori, sotto, rimane<' domina ht forza. delle cose. B la forza delle cose che truscina. gli nomini e rimuta. lo socicfa dalle fomlamont;J. La teoria si muta, si corregge 1 si abbandona, si confuta: la for:rn

RkJQdWJsaXNoZXIy