Critica Sociale - Anno X - n. 17 - 1 settembre 1900

Critica Sociale fl/VIST .Il QUINJJICIN.IILE DEL SOCI.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 • Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, carloline-vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V, E. 23 (2.' plaaoaob/1!) Anno X - N. 17. Non si vemle a, nu,me,•i separati. MIiano,1. 0 settembre 1900. 1 nostri lettori non si lagneranno se - ver l'as– senza clei 1·eclaftori 111causa clel Con91·esso naziouale - il prossimo uumero ·uscisse ver caso in ritardo lli qualche gio1·1w sulla suc1, dalct. SOMMARIO Attualità. Seq11e11t,·o (LA CRl'flt;,\), /11 1)/,~((f tfel COll{Jl°t:<i,Q (f'ILll'PO TURATI). Il l',.ouramma 111;11,1110 socU1H1<fa: ttclnztonc, Dlch1nrazlonc e l>lsc~no (11 l'roi,:rnmmo (F. 'rUll,\Tl, c. Tla:n:s, c. 8,U!IJUUCO). A /)l'QPQSUO llell'o/1bi,e/lQ t timi.ti, cltl /'rO{Jl"(/J/111/a mLtllmo: lllSl)OSl:l ad Artnro LnlJrlOIA. (.,"). J Si-,ulllcati. d' mesUel'e ill l<'ranci.a t u mwvo dMJeg,w di legge, li (PAOLO DllA~IAS), Studi sociologici. J,a questlo11e mer«:Ho1iale e H fedcra/Lsmo, IV (R1,;1wM SCRll'T01:}. INl<])O,dcr (I JUlll'è,~, I (l'ror. A:,:TQ:,:10 GlUI.IAl)t;[). Politica municipale. SEQUESTRO Jt P1·ocuratoreaeneralP <1.i Milano, dopo ai:e1·letto e trornto "1)icca11te., -il nostro m·ticolo cli fondo dell 1ulti1110 fascicolo, si è deci.~o, l'iceversa, n seq_uestrnrci -il giornale, scovando, verso la flne dell'articolo di Artiu·o Labriola - e preci:samente fo numero quarantaquattro lettere al– fabetiche corsive di cor_po9, os:sia. qualcosci meno d'una rigct di, slanwa - l(i /la(lrcmte teslimo11iauzrt {ci. volei:auo proprio quelle cinque parole?) della 11ostra adesioue alla forme, di gol·enw repttbhlicana, con voto implicito (sir, sic, sic) di disfruzio11e dell'ordine 1uomo·chico-co.1tiluzio11ale. l:J perch;, uon cli reyicidio, tanto per contentare le " Gaz– zette " e le " Provincie,., paesane~ U11,, roll(i lrwciata la 1Jb(flonfitirn inrn1zio11e del tfeliffo di paro/et « implit:ito .,, 1>erchè fermarl)i timidamente (t mezza stratla? Conseyuenza: la, 11ece8Sifl1 di una :seconda edi.zione e SlH'dizi011e; ossia,1ìet' quella fel'1'ihile {raz-ione di 1·iga 1 la ristampa - con un danno .. eliplicito., <li alcune centinaia di reyie lire italiane - del/P ali re circa tremilct righe i11- noce11ti, onde 1si comJJOne la Hiri.~ta. Della quale 1·ie<lizio11e "purgata,., 11oi abbiamo fatto invio a tutU i nosfri abbonati. Siccome 1Jerò è cli 1J1·am– matica fii .Italia, che la polizia, rnyio11cmdo aitch'e.,;sa col crifel'io cfey/i. ~ -impliciti ,.,, sequestri spesso, lJCJ' 1wn .-;/Ja– yliare, anche le edizioni purgate e candide come ay11ellini, cost invitiamo fili u6bonali, che non l'al'e1J:sero avulct, a farce1te sollecita richiesta, af!i11cM possiamo 11rovvetlere .... ad wui terza speclizione.' 'l'utte delizie, si Utpisc~ da si-, falle proprio apposta per rico11ci/ù11·e noi e i 11osll'i lettori colla {or111(l di Goi:enw felicemente viyente e con l'acume rii lutti i :moi .l'rocura• tori, (Jtnernfi e s11eciali. L.\ C1nTIC'A. drco IN VISTA DEL CONGRESSO 8c non troverà. favore il pensiero di taluni che lo rnrrcbbero prorogato di una ()Uinclicina, per dar modo di completarsi alla preparazione intellethrnJc e fìnan– ziarin del partito, che comincia solo in questi giorni, il Congresso nazionale socialista avrà luogo in Roma ùall'S al 10 corrente. La scelta di .Roma, in un pi:1.ese dove iJ Ycro movimento proletario cosciente si frova per quattro quinti nel 8ettontrione, non ci ebbe amici fin dall'origine, ma ormai 11011 pare vi sia modo di riparare a. questo guaio. E invece di definirlo fin cPora,- come udimmo da. <jualche bell'u– rnorc - poi " Congresso socialista delle due Sicilie,,, è dovcrn di quanti non riguardano i Congressi di partito siccome un " male inevitabile " o una pura parata. delle cui decisioni sia convenuto che nessuno poi farà cnso, faro in rnodo, colla propaganda e collo ohlaz.ioni, che anche il prossimo Congresso possa riu– scire sufficientemente nazionale, raccogliendo qualche succo clclla lunga esperienza cli questi ultimi due anni e mcizo 1 e dettando qualche norma, ragionevole e pratica, per l'avvenire. Non ò sperabile, già Io avvertimmo, che il Con– g-rcsso di Homa riesca - nel breve tempo che gli è dato - a condurre a perfetta cottura tutta la carne messa al fuoco nell 1 ordine del g·iorno. [ Congressi socialisti tedeschi, per esempio, por discutere ordini del giorno meno cttrichi di questo, dispongono ordi– nariamente di una settimana.. Se il 'resocontodella, Direzione del .Partito sarfl probahilmente assa.i breve, perchè non si saprebbe capire in qual modo potrebbe essere lung-o; se breve del pari dovrà. essere quello delPazio11e parlamentare, chtppoichò anche cli questa pensiamo nessuno sosterrà che potesse essere sosbtn– z.ialmente diversa da quella che è stata: se, suJl'ar– gomonto nuo\·o dcll'emig1·azioue, è probabile che il Congrnsso si limiterà. u pigliar atto, por questa volta, delle rehtzioni e delle proposte dei relatori; si pre– vede invece che, sui temi dell'organizzazione J)Oltlicci rii economica, clell'azìone 11elle mnminù,·trazioni locali, del }Jl'OfJranm1ci minimo, della tattica e della stam1xi, una discussione a fondo vorrà. impegnata. Ora, perchò il Congresso possa venirne a capo senza confusione e precipitosi strozzamenti, converrà che esso sappia scevernrc l'essenziale dal contingente, dar di frego l'isolutamente alle intolleranze ed ai particolarismi, limitandosi a fissare alcune norme solide o sicure, fi~lie (li esperienza generale ben as– sochLta. [ mandati imperativi, frutto di vedute locali grette cd o:,tinatc che temono la discussione, che anelano a sopi·,tffazioni dittatorio di rnag-gioranzo improvvisate, devono, a nostrn avvisp, mettersi in un canto. J\ 1 postutto, fra c1ucgli ultimi temi che a.hhiamo menzionati, specialmente fra i primi quattro, esiste qualchecosa di comune che tutti Ii domina. Si tra.tta, in fouclo, di sapcr·c se il partito socialista italiano, allo stadio cli matur·iti't cui è giunto, abbia ancora liisu~110 - come nei primordi della stHL csi– stC'11za di uw1 spccif' di eamicia <li f'o1·zaC'he no

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