Critica Sociale - Anno X - n. 3 - 1 febbraio 1900

Critica Sociale 'fr /VIST.fl QUIN'DICIN.IILE 'DEL SOCI.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 · Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettei·e 1 vaglia, cai·toline-vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 (2,o Ulano noblle1 Anno X - N. 3. Non si vencle ci nttme,•i sepa,,,·atl. Milano,1. 0 febbraio 1900. Abbonamento cumulativo Critica sociàle ed Avanti! anno L. 21, se– mestre L. 10,50. SOMMAlxIO Attualità.. I proi;i;edimt11U ve,· lt f11w11.:ero1111moll: Il (fine) IA!-prime tinte (li /(/1(/ ,·if()l"lll(f {IVA:-IOt: Bo:,;o,\11). f,e j)/'ÌÌllt /J(llflt[!lie: llOSfrA. co1-rls1umllc111,1\ lll\rlglrm (l'RA~Ct:sco llO• ~.\VITA). - l'osti/1(1 {l,A Ùl!ITIC,\), Studi sociologici. L'ullim<t (ffSt dell'J:'co,wmiu U>ri<m(I: Ut dliwmlca 1fet 1·eddilo (}:~– RICO 1,t:o:in;), Politica munlcipnle I iJ()Clal/;iU at ('t,!ll/fllt ili 1"r<WCi(I, (AlffUllO 1..,u11tOL.\). f'()sfifoisro110 • ti-usts 1111111011()1J()t/() 1wl1tr<lle o arU(lcilllt? (l'rofcssorc o. :\loxn:)l,\HTIXl). . Filosofia, letteratura e varietà.. 1-'ni Lll.wi e J:iviste:" ~ri,tcrlsillsmostorloo ed Economln nrnrxlstn " (Il B. C1·oce (l\'.,s:o~:); Hlvtste rrn11ces1. l'11bblic<t:io11i peramlle iu t10110. H. Le pi·i'fne U11ce cH, una, 'l'i/0'1·ma. ~el precedente articolo esaminai l'attuale progetto dei ministri Carmine e Boselli da u11 punto di vista pura1110~1te critico 1 e no conclusi che il progetto, per lodevole clic 15ia nelle inte1rnionì, è inadeguato a ri– solvere i pili urgenti prnblemi della finnnza comunale. Ma chi scrive coll'intento cli recare qualche contri– buto all'at.teggia111ento del partito socialista in que~ta RJJecinlc (tllC'Stione, 11011 dee limitarsi a un còmpito così negativo; ma Accennare a quello che dovrebbe farsi, come avviamento sicuro a pill profonde tra– sformazioni. Senonchè, nel tracciare .le prime lince tli una pos– sihile riforma, noi dobbiamo cansarn due troppo facili errori. L'uno consisterebbe nel contraJ)porre, allo pro– J)Otifo pratiche molto modeste del progetto di logge, una trnsfornrnzione radicale e profonda dì tutto quanto il sistema tributario dello Stato o dei Comuni, tn1:sformazione chc 1 pe1· quanto inspirata a crit.e,i di cquW1 1 non corri!;;pondcssc 11ò alht fose economica che attraverr-;iamo, nò alle condizioni generali ciel nostro l)jl;1ncio.Siffatte ,iffcrmazioni teoriche 1 appunto J)Cl'Chè molto lontane dalla rcalth presente, appaiono, hcnchò confortate dall'esempio di molti paesi esteri, quasi i111poissibili ed uto1,i:stiche. L 'alt.ro errore sta– rehbe nel modellare i disegni di rifor111a :sulleesigenze fuggevoli lici momento e su ragioni di piccola oppor– tunità. o di trnnsito,·io interesso. ln fai modo si viene 1ote n lJ no t-S1 r sovente a imped.ire per lunghi filmi il libero svolgersi delle riforme ulteriori, ed a ritflrclare l'assiduo tras– formarsi degli istituti tributflrii, i <1uali non debbono mai arrestare, ma sempre docilmente seguire il pro– gressivo sviluppo del1e diverse forme della ricchezza. Premesso questo, il nostro còmpito è chiaramente tracciato: esaminare prima quale sii~ la riforma che dobbiamo portare, in un tempo pili o meno lontano, nel nostro sistema tributario, tenendo conto, per non cadere in astrnzioni clottrinaJi, e del grado a cui è giunta la evoluzione capitalistica in lfalia e delle condizioni generali delle nostre finanze i poi, senza perder d'occhio il fine, osservare f1Ua1edelle riforme attualment.e proposte vi si avvicini e {Juale se ne allontan.i. Quincli1 anzitutto un rapido esame degli indirizzi che vanno assumendo i sistemi tributarii nei paesi piit progrediti, per dcdume quale si con– venga meglio all'ltAlia; poi un nuovo esamo delle attuali proposte mio.istoriali dal punto di vista di ciò che si vuol raggiungere. * * * ]~re sono le fasi a cui può ridursi la evoluzione economica delle società. capitalistiche, e Alle quali corrispondono tre dive1·si tipi cl.ioistemi tributa.rii. Nella prima fase, la ricchezza non è fortemente accumula.ta ; fra le diverso classi non vi è differenza. profonda. La differe1rna appare piuttosto nelle varie fonnc della 1·icchezza: la proprietà fondiaria, ancora assai pre\•a1ente, ricava guadagni ben diversi da (1uclli della proprietà mobiliare. In questa fasc 1 dunque, la differente capacifa contributiva deve ricercarsi pili nei caratteri oggetti\'i della ricchez1.a che non noi suoi cnratteri soggettivi. Quindi il sistema trillutario sarìt. prcvnJentemente costituito da imposte reali a saggi diversi a seconda della natura della l'iccllezza (terre, f'al>bl'icati, ricchezza mobile), o non presenterà. che qualche Jievissima traccia cli imposta personale. Di pill 1 poichè la capacità contributiva delle vario classi sociaJi non ò profondamente diseguale, le imposte indirette assumeranno quAsi l'nspctto di un testatico in Lma societ.\ poco difl'eronziata; donde il loro ca– rattere meno odioso e quindi la loro straordinaria. eSJ)flllSioue. Nella seconda fase, invece, l'ovotu1.ionc ca.pitHlistica tende a fl:lr scomparire il profondo divario fra le cli– \'Crse forme di propriet:\ e a. raccogliere in poche mani la ricchez1.a. che prima era ditrus~t in quasi tutte lo classL Ì;i allora che le imposte indirette al>paiono in tutta la loro ingiustizia e dehbono essere o aholite o ridotte, mentre, accanto alle imposte reali, sorgono con pari imporhrnza le imposte personali. l.1'inal111ente, 1101 terno st;-1dio,il capitalismo ha rag– giunto tutto il suo sYiluppo: il J)rolch1riato o ht bor– ghesia si sono compiutamente differnnziati, e i ca– ratteri oggettivi della ricchezza sono sb:tti 8ovc1·clliati da quelli soggettivi. L'imposta è qui prevalcntcmento persoirnle, e le imposte reali ,e quelle indiretto 11011 hanno che un ufficio conq1lcme11tarc o sussidiai-io. ..J questo il grndo di sviluppo r,tggiunto dnll'l11ghil– tena1 da alcuni Stati del Nord-America, da gran parte

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